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Notizie di Politica

 

Minacce alla Napoli Vado avanti”

25 feb 10 “Ricevo avvertimenti praticamente ogni giorno, attraverso telefonate o lettere, ma oramai sono abituata e vado avanti”. Così Angela Napoli, deputata calabrese del Pdl, risponde in riferimento a quanto emerso ieri in aula alla Camera, dove , come relatrice del disegno di legge che vieta la propaganda elettorale a sorvegliati speciali indiziati di mafia, ha ricevuto la solidarietà di molti colleghi per le intimidazioni subite. Da qualche anno l’ex vice presidente della commissione parlamentare antimafia vive sotto scorta. “Nulla di nuovo - risponde - Per chi, come me, denuncia i legami tra criminalità organizzata e politica, è da mettere nel conto. Le minacce, più o meno esplicite, sono quasi un fatto fisiologico. Nei mesi scorsi ho riferito in commissione delle minacce di un boss del vibonese, naturalmente dopo aver presentato prima una denuncia alle forze dell’ordine, non c’è altro. Chi si preoccupa per me - aggiunge - deve tranquillizzarsi. Io sono tutelata. Piuttosto, sono preoccupata per i tanti giornalisti calabresi che ricevono continuamente messaggi minatori senza avere nessuna tutela”. In questi giorni Angela Napoli è stata molto polemica nei confronti della classe politica e della dirigenza del suo partito, ed ha avviato una vera e propria campagna affinché le liste dei candidati alle elezioni regionali siano aperte a persone dalla moralità indiscutibile. “Quello del legame tra criminalità e politica - dice - è un problema fondamentale. Continuerò a buttarmi senza sosta su questo fronte”.
Emiliano Morrone, candidato indipendente alle elezioni regionali della Calabria nelle liste dell’IDV, esprime solidarietà alla parlamentare Angela Napoli, del Pdl, “che viene - dice - indegnamente e nuovamente minacciata dalla malavita organizzata”. Morrone Continua dicendo: “Stimo molto l’On. Angela Napoli e considero un privilegio avere avuto la possibilità di conoscerla meglio, nel corso degli incontri e delle manifestazioni alle quali abbiamo partecipato insieme. Le lotte che conduce l’On. Angela Napoli, danno evidentemente fastidio a qualcuno che si cela dietro l’anonimato e la delinquenza organizzata. Ci tengo in modo personale a far avere tutto il mio appoggio e la mia solidarietà all’On. Angela Napoli, per la dura realtà di minacce nella quale è costretta a vivere quotidianamente e mi auguro che queste battaglie ci portino, giorno dopo giorno, a vincere la criminalità organizzata ormai fin troppo ben radicata in Italia”.

Misiti "DL Lazzati grande valenza nazionale"

25 feb 10 Il deputato Aurelio Misiti, in una nota, esprime “grande soddisfazione per l’approvazione alla Camera dei Deputati della proposta di Legge che vieta di fare propaganda elettorale ai mafiosi e ai loro amici politici, prevedendone anche la decadenza una volta eletti. Va dato atto al magistrato Romano De Grazia - aggiunge - che si è battuto con entusiasmo giovanile per tale legge e ha aiutato noi deputati presentatori della proposta a varare un testo senza cadere nella incostituzionalità. Tale legge, elaborata nella nostra regione, se verrà approvata in tempi rapidi anche dal Senato, avrà una grande valenza nazionale in quanto la malavita organizzata ormai è un fenomeno che interessa quasi tutte le regioni”. Allo stesso tempo Misiti esprime soddisfazione “per la posizione netta assunta dalla Confindustria nazionale e siciliana in merito all’espulsione dall’organizzazione degli imprenditori che pagano il pizzo. Chi sostiene il contrario - afferma - diffonde l’idea che non ci si può ribellare alla ‘ndrangheta e quindi crea condizioni che oggettivamente la favoriscono. Se questa posizione poi proviene da personalità della politica vi è da segnalare la gravissima conseguenza diseducativa che può manifestarsi tra i cittadini e gli stessi imprenditori. Nessun partito, tantomeno chi della legalità fa un programma e una bandiera, - conclude - può accettare una tale assurda teorizzazione”.

Callipo “Buon segnale legge Lazzati”

25 feb 10 “E’ un buon segnale l'approvazione del disegno di legge Lazzati su cui il dott. Romano De Grazia lavora da anni con passione e direi quasi con ostinazione. Un’ostinazione, da me supportata in diverse iniziative pubbliche, senza la quale difficilmente si sarebbe ottenuto tale risultato”. Lo afferma in una dichiarazione Pippo Callipo. “La pressione della società civile, -aggiunge- che ha sostenuto l’iniziativa dell’ex magistrato di Cassazione, è senz’altro servita, dopo tanto tempo, a superare ostacoli e indecisioni. Tra tante notizie confuse nella lotta alla criminalità, l’approvazione del provvedimento da parte della Camera dei deputati rassicura i cittadini sfiduciati in queste giornate difficili per la credibilità delle Istituzioni. Ora si completi l’iter con la determinazione che il caso richiede in un Paese in cui le mafie dimostrano di essere in grado d’introdursi nei gangli cruciali del potere pubblico fino a fare eleggere, come si apprende dalle inchieste in corso, loro esponenti in Parlamento. Sanzionare ogni atto di propaganda elettorale da parte dei pregiudicati, senza tralasciare chi riceve i voti, è un’azione dirompente. E’ interesse dei cittadini, soprattutto nelle aree depresse del Mezzogiorno, Calabria in primis, arginare l’infiltrazione mafiosa nelle competizioni elettorali e avere rappresentanti che nelle Istituzioni non difendano interessi illeciti e non siano ricattabili.”

Soldiarietà di Proto a Talarico, Trematerra, Scopelliti e Gentile

25 feb 10 “È evidente che quello siglato fra Udc e Pdl è un accordo vincente, scomodo e che evidentemente fa paura perché va a rompere vecchi meccanismi. Nella lettera indirizzata ai dirigenti regionali dei due partiti, si evince chiaramente la paura della nuova e sana politica. Emerge la paura per la rottura di schemi che per anni hanno evidentemente sorretto alcuni rami dell’economia regionale”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio provinciale di Crotone Benedetto Proto (Udc). “A Michele Trematerra e Franco Talarico –afferma Porto- va il mio incoraggiamento a continuare nel percorso intrapreso, se queste sono le reazioni significa che si è imboccata la giusta direzione. L’accordo con il Pdl fa paura probabilmente perché rompe questi vecchi schemi dei quali la Calabria è tuttora prigioniera. A Giuseppe Scopelliti ed Antonio Gentile va la mia solidarietà e la mia vicinanza in un periodo delicato ed intenso. Non è il caso di farsi intimorire, la campagna elettorale è appena incominciata e servono energie e lucidità per conquistare la Regione e governarla poi nell’interesse dei cittadini. Sono certo che dopo le elezioni si inizierà un nuovo corso, di cambiamento, di riforme. Spero che possa iniziare un periodo florido per la nostra regione. Sono certo che ci sarà una sostanziale riduzione degli spazi per codardi che si nascondono dietro l’anonimato, e che i calabresi siano liberi di sperare in un futuro migliore.”

Loiero “Autorevoli indicazioni dalla Cei”

25 feb 10 “Non mi stanco mai di ripeterlo: la costituzione di parte civile nei processi contro la mafia, l’istituzione della Sua, la Stazione unica appaltante affidata a un magistrato antimafia, tutta una azione di governo tesa a ostacolare incursioni mafiose e improntata alla trasparenza, sono stati antidoti necessari per troncare quella perversa commistione tra mafia, politica e pubblica amministrazione denunciata dai vescovi”. Lo afferma il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, commentando il “lucido documento dell’episcopato sui mali del Mezzogiorno”. “Nei momenti topici del disagio nazionale che si scarica con maggiore violenza sul Mezzogiorno – dice Loiero – arriva, a indicare una via da seguire, l’autorevole voce dell’episcopato che individua nella loro essenza i problemi delle regioni meridionali assediate da una criminalità smargiassa che avrebbe la pretesa di condizionare, spesso riuscendoci, l’attività degli amministratori locali”. “In questo – aggiunge Loiero – il magistero della Chiesa di oggi si pone sulla scia di quella ‘Lettera collettiva’ avente per oggetto ‘I problemi del Mezzogiorno’, redatta da un prelato illuminato come l’arcivescovo di Reggio Calabria, il cosentino mons. Antonio Lanza, attraverso la quale, alla fine degli anni Quaranta, arcivescovi e vescovi del Mezzogiorno prendevano pubblicamente posizione sulle condizioni drammatiche in cui versavano le regioni del Sud sia dal punto di vista religioso sia etico e sia materiale. Oggi i temi sono attualizzati (mafia e regionalismo) ma lo spirito è sempre quello e ad esso deve uniformarsi una classe dirigente, che non può essere né improvvisata e né inesperta, per superare gli ostacoli frapposti allo sviluppo del territorio”. “E’ esemplare e voglio sottolinearlo il discorso dei vescovi sul federalismo – afferma Loiero – che mi trova totalmente allineato. Sono temi che, con molta modestia, da anni porto avanti denunciando, in solitudine, i pericoli di cui oggi parla l’episcopato, cioè di un federalismo strabico, che non è né solidale né tanto meno costituzionale”. “Per tale motivo – conclude Loiero – accolgo nella sua interezza la voce dell’episcopato, specialmente nel momento in cui la Calabria sta vivendo un momento contraddittorio: da una parte subisce il tacco della criminalità, dall’altro mette in campo ingegni e volontà con progetti di sviluppo in una visione unitaria sia della regione, sia del Paese”

Callipo “Documento Vescovi forte richiamo per i politici”

25 feb 10 “Il documento dei Vescovi è un documento di speranza per chi vuole ancora restare nel Sud da cittadino libero e lottare contro le prepotenze, i politicanti e la mafia. E’ un documento che ci sprona a non credere che vivere onestamente nella nostra terra sia inutile”. Così Pippo Callipo a proposito del documento della Cei sul Sud. “Mentre la politica nazionale –spiega Callipo- sui nodi veri che stritolano il Sud finge d’indignarsi, ma poi sostiene i cacicchi di sempre, perpetuando di fatto il vecchio sistema politico e clientelare che con il malaffare e l’illegalità va a nozze, per fortuna la Chiesa parla e parla chiaro. In questo momento critico per il Paese, sporcato da una corruzione che attraversa la politica, la pubblica amministrazione e include la criminalità organizzata, i Vescovi ci richiamano a non perdere di vista la commistione fra mafia, politica e sottosviluppo che nel Sud uccide la democrazia e inibisce la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Nel Sud è la riduzione della politica a business che agevola la crescita della mafia, il vero guaio è fare affari attraverso la politica, speculando sulle risorse pubbliche nazionali e comunitarie. Non a caso a fare politica nel Sud sono sempre gli stessi. Col centrodestra o col centrosinistra, purché si gestisca! La politica per questi signori delle tessere è come un taxi. Ieri con Chiaravalloti, oggi con Loiero, domani con chi vince! Purtroppo la politica nazionale, pur sproloquiando contro la mafia e la corruzione, è prigioniera di meccanismi che non le consentono di fare al momento l’unica cosa veramente antimafiosa, ossia imporre nelle liste giovani, donne, competenze vere, professionalità che a causa della loro autonomia di pensiero sono tenute ai margini. Mi pare che il dibattito nazionale sulla nuova tangentopoli e sui provvedimenti che si vorrebbe assumere contro la corruzione, sia fumoso. Il Sud morirà come sistema democratico, se non lo liberiamo dalle catene di chi lo tiene imprigionato e chi sono i carcerieri lo sappiamo tutti. La mia battaglia va nella direzione indicata dalla Chiesa, liberare la Calabria dalle catene e dall’asservimento ai partiti ed ai boss delle tessere, porre al centro del dibattito la questione morale che ha nel rinnovamento della classe dirigente un presupposto ineliminabile. Quale novità potrà mai venire da chi è immerso nella politica che ha generato malasanità, disoccupazione e sperpero scandaloso di risorse pubbliche, da oltre mezzo secolo?”

A Napoli Bersani presenta i 4 candidati governatori del sud

25 feb 10 “Il Mezzogiorno che cresce”: si intitola così l’iniziativa promossa dal Partito Democratico per il 4 marzo a Napoli. Sarà il segretario del Pd Pier Luigi Bersani a concludere l’appuntamento che vedrà protagonisti i quattro candidati del centrosinistra nelle regioni meridionali al voto: Vito De Filippo (Basilicata), Vincenzo De Luca (Campania), Agazio Loiero (Calabria) e Nichi Vendola (Puglia) che saranno intervistati dal direttore del Mattino Virman Cusenza. L’iniziativa, che si terrà tra le 15 e le 18 presso la Città della Scienza, Sala Newton, via Coroglio 104, sarà aperta da Enzo Amendola, segretario regionale della Campania, e Umberto Ranieri, responsabile del Mezzogiorno. “Ripartiremo - commenta Bersani - da legalità e lavoro sapendo che dal Sud deve venire una voce forte sulle riforme a cominciare dal disboscamento delle intermediazioni amministrative, da un rafforzamento dei presidi di legalità e da una politica industriale, agricola e di servizi che garantisca una tenuta della base produttiva. E’ importante anche l’appello che proprio sui temi della legalità e dello sviluppo viene dalla Conferenza episcopale. Noi avanziamo proposte concrete e serie, il governo da troppo tempo parla di un ‘piano per il Sud’ che per ora è solo in qualche slide. Ma il Sud non mangia con le slide”.

Pino Gentile "Asp Cosenza chiude i reparti in provincia"

25 feb 10 “Mentre il direttore generale dell’Asp di Cosenza organizza le liste di Loiero, i cittadini di Lungro, Cariati, Trebisacce devono fare i conti con le chiusure immotivate di reparti ospedalieri che mettono a rischio la loro possibilità di assistenza terapeutica”. Lo afferma Pino Gentile, capogruppo regionale del Pdl. “Non voglio polemizzare con l’assessore Guagliardi - dice Gentile - ma mi chiedo cosa abbia fatto in questi mesi per evitare che Petramala penalizzasse pesantemente il territorio arbereshe e quello dello Ionio, destinando risorse a promozioni illegittime , ad appalti senza regole, a stabilizzazioni fuorilegge La Regione ha bocciato il bilancio del 2008 di Petramala - dice Gentile - sostenendo che le stabilizzazioni effettuate sono state illegittime , ma ha preso in giro molti giovani che riceveranno, subito dopo la campagna elettorale, il benservito. Infatti , nella delibera 100 del 2010 si sostiene che “ le deliberazioni n 3698 del 17 settembre 2008, 712 del 18 marzo 2008 e 2910 del 17 luglio 2009 sono da annullare. Quindi - dice Gentile - 80 persone riceveranno il benservito dopo le elezioni, perchè dovranno essere imbonite nel periodo elettorale Nel frattempo gli ospedali di Cariati, di Trebisacce, di Lungro, di Cetraro - conclude Gentile - cadono a pezzi con interi reparti chiusi e con il vergognoso silenzio di chi dovrebbe difendere e tutelare gli interessi degli ammalati”.

Le richieste del WWF Calabria ai candidati Governatori

25 feb 10 Quanto 'pesa' il fattore "A" di ambiente nelle politiche dei futuri governatori regionali? Lo chiede il Wwf Italia che da oggi in tutte le sezioni regionali vede l'associazione al lavoro per presentare nelle 13 regioni che vanno al voto le proprie proposte ai candidati governatori degli opposti schieramenti sulle emergenze ambientali e sul ruolo che le Regioni possono svolgere per fare in modo che nella nuova legislatura ci siano segnali chiari di un impegno concreto in difesa dell'ambiente, del paesaggio, del territorio. Dalle richieste specifiche emerge, infatti, un "Decalogo dell'Ambiente" con temi comuni a tutto il territorio e una "Mappa delle emergenze ambientali" di ciascuna regione come il recupero di cave, l'istituzione di parchi, interventi strutturali per il trasporto, la revisione di opere a forte impatto ambientale, piani di azione per la biodiversita', permessi di estrazione petrolifera, normative specifiche sulla tutela delle coste, impianti di recupero rifiuti. "Mai come in questo momento di ripetute crisi ambientali e' fondamentale il ruolo delle Regioni- ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia - Eppure c'e' ancora una sproporzione tra le competenze attribuite alle Regioni in materia ambientale e le risorse messe a disposizione. Infatti queste spendono oggi per l'ambiente in media 75 euro l'anno pro capite, una cifra che complessivamente e' pari a solo lo 0,31 per cento del PIL (poco piu' di 2,4 miliardi di euro: il 64% destinato alla difesa dell'ambiente, il 36% a gestire le risorse naturali, fonte ISTAT). Eppure il Titolo V della Costituzione, pur riservando la tutela dell'ambiente alla competenza esclusiva dello Stato, vede un importante ruolo delle Regioni nella materia concorrente del governo del territorio, tutela del paesaggio, gestione delle aree protette regionali e della Rete Natura 2000, oltre che in settori economici tradizionali, quali quelli industriale, agricolo e turistico. Il nostro appello, lanciato proprio nell'Anno della Biodiversita' e' di investire nella difesa della natura, ripartendo da un tema che accomuna tutti i cittadini, perche' salvare l'ambiente vuol dire tutela della salute, , investimenti per lanciare seriamente la green-economy, futuro garantito alle nuove generazioni". La sezione calabrese del WWF chiede ai candidati governatori di esprimersi sulle seguenti problematiche: dare immediata attuazione, alla luce della diffusa emergenza idrogeologica, al Piano di Difesa del Suolo della Regione, accelerando le procedure per l'avvio delle diverse fasi di intervento; emanare una legge per la difesa delle coste individuando una fascia di divieto assoluto di edificazione; confermare la decisione assunta ne dicembre 2009 dalla Giunta della Regione Calabria di uscita dal Consiglio di amministrazione della Stretto di Messina SpA, confermando la propria opposizione alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e destinando il finanziamento di 1,3 miliardi di euro, ad oggi congelato, per questa opera al risanamento del territorio; bloccare, alla luce del fatto che la Calabria esporta il 54% dell'energia prodotta, sia il progetto di centrale a carbone di Saline Joniche che la riattivazione della centrale a biomasse del Mercure (in pieno parco del Pollino) e, nel contempo, incrementare i fondi per il risparmio energetico e per il fotovoltaico e rivedere il tetto di impianti eolici da realizzare (grazie anche alla individuazione delle aree idonee che escludano le aree protette e le zone montane).

Pdl Regione "Non rispettato patto stabilità per la sanità nel 2009"

25 feb 10 “Chiediamo formalmente al presidente Loiero di riferire se è vero che non sia stato rispettato il patto di stabilità per il 2009: in questo caso sarebbero a rischio non solo le eventuali assunzioni effettuate da tutti gli enti collegati, ma anche gli stipendi. Attendiamo una risposta istituzionale da parte del presidente Loiero, fuori da ogni logica e da ogni polemica o volontà di strumentalizzazione elettorale . C’è da dire la verità ai calabresi e bisogna farlo al di sopra di qualsiasi altro fine . Aspettiamo, quindi, con serenità e pacatezza la risposta del presidente Loiero”. Così una nota del gruppo regionale del Pdl. “Attendiamo chiarimenti da parte della Giunta regionale circa il rispetto del patto di stabilità del 2009 - aggiungono Domenico Tallini Gianpaolo Chiappetta consiglieri regionali del Pdl - poiché sarebbe gravissimo se la spesa dell’anno trascorso avesse valicato i confini del patto stesso: ci sarebbero conseguenze immediate su tutti gli atti , le assunzioni , le programmazioni ordinarie Riteniamo che il presidente Loiero debba esprimersi in maniera secca affermando , al di fuori di ogni dubbio, che il patto è stato rispettato Diversamente si correrebbero seri rischi per la collettività”.

Naccari "Il Pdl confonde stabilità con disponibilità di cassa"

25 feb 10 “Non sarebbe nemmeno il caso di replicare alla nota polemica del gruppo consiliare regionale Pdl di oggi, in cui si fa riferimento a presunti sforamenti del Patto di Stabilità, accostandoli alla possibilità che siano a rischio le assunzioni degli enti collegati e persino il pagamento degli stipendi ai dipendenti regionali”, è la secca replica dell’assessore regionale al Bilancio Demetrio Naccari Carlizzi. “Chi ha redatto questa nota dal chiaro intento propagandistico e provocatorionon aveva intenzione di chiarire nulla: è infatti impossibile non distinguere gli adempimenti disposti dal patto di Stabilità con le disponibilità di cassa”. “A tutt‘ oggi stiamo completando, come tutte le Regioni in Italia, le procedure di verifica previste nelle disposizioni del Patto di Stabilità – prosegue Naccari – ricordiamo a tale proposito come il termine ultimo per la presentazione di questa documentazione al ministero scade in data 31 marzo prossimo, il che fa largamente sospettare della natura polemica e provocatoria a fini elettorali del gruppo consiliare Pdl. In ogni caso sbaglia grossolanamente chi confonde gli obiettivi del Patto di stabilità con la disponibilità di cassa, perché così facendo paventa quello che non è nemmeno lontanamente ipotizzabile: il pagamento degli stipendi dovuti da questa amministrazione non sono assolutamente a rischio”. “Ricordiamo comunque come nell’ottobre scorso la giunta regionale ha adottato un Atto di indirizzo per tutte le strutture regionali mirate a contenere le spese, con il fine per l’appunto, di fugare ogni rischio di mancare gli obiettivi del Patto – ricorda l’assessore al Bilancio, per poi aggiungere - Anche per le assunzioni va poi precisato come per quelle disposte da enti strumentali a questa amministrazione non subiscono effetti da un eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi”. “Chiunque abbia compilato questa nota da campagna elettorale non può essere un pubblico amministratore, con una minima familiarità del bilancio pubblico; è evidente come a porre questa domanda debba essere stato un addetto stampa incaricato di far salire i toni della polemica politica, ma purtroppo per lui senza un minimo di competenze in materia di bilancio – conclude l’onorevole Carlizzi, aggiungendo - A questi signori del Pdl che vogliono attizzare polemica si potrebbe replicare di guardare in casa propria per la precisione al Comune amministrato dal candidato a governatore regionale, un ente pubblico in quel caso sì vicino al fallimento e al dissesto finanziario, e che fino ad oggi è stato mantenuto artificialmente in vita da una Regione benevola che non ha preteso il pagamento dei crediti non riscossi presso il Comune di Reggio Calabria, perché ben consapevole del fatto che non siano crediti riscuotibili presso quella amministrazione dalle casse vuote, e perché si è deciso con spirito di responsabilità istituzionale di non portare al default un ente amministrativo della nostra regione”.

De Gaetano (Prc) "Stabilizzare i 100 laureati precari regionali"

25 feb 10 “Serve uno sforzo comune per sbloccare la situazione di stallo in cui si trovano i 100 giovani laureati, selezionati con un concorso pubblico nel 2006 (L.R. 31/2002) per essere impiegati negli uffici della Regione Calabria. Lo dobbiamo all’impegno e all’entusiasmo con cui, all’interno dei dipartimenti regionali, hanno contribuito in questi quattro anni a rendere più veloce ed efficiente la macchina burocratica dell’ente, spesso gestendo incarichi delicati e maturando di certo una professionalità che non può andare dispersa”. Lo dichiara il segretario regionale di Rifondazione comunista e candidato del Prc al Consiglio regionale della Calabria Nino De Gaetano, sollecitando una soluzione definitiva prima della scadenza dell’attuale legislatura regionale. “Grazie ad un emendamento firmato dal Prc, la loro stabilizzazione era già stata approvata in fase di Bilancio 2009: il successivo blocco delle assunzioni all’interno dell’ente regionale - legato al mancato rispetto del patto di stabilità per il 2008 - non ha finora permesso, però, di tradurre in fatti la chiara volontà politica di dare a questi giovani calabresi certezze per il futuro. Riteniamo che oggi si debba e si possa fare uno sforzo per concludere nel migliore dei modi il loro percorso formativo e professionale: questi lavoratori, infatti, possiedono tutte le prerogative previste dalle leggi nazionali (art. 1 commi 519 e 558 L. 296/2006 ed art. 3 comma 90 L. 244/2007) recepite dalla normativa regionale (art. 43 comma 1 L.R. 15/2008) per accedere alla stabilizzazione, a condizione che gli uffici della Regione procedano al più presto alla certificazione del patto di stabilità per il 2009, così da ottenere il via libera a nuove assunzioni. Questo passaggio, è evidente, va perfezionato al più presto, ponendo fine all’incertezza sul destino lavorativo di questi giovani e coronando gli sforzi che Rifondazione comunista e il Governo regionale hanno profuso in questi anni per dare risposte vere ai lavoratori”.

Solidarietà di Scopelliti al Sindaco di Sant'Agata d'Esaro

25 feb 10 ''Esprimo al sindaco Bisignani di Sant'Agata d'Esaro la mia piu' sincera solidarieta' e vicinanza umana per l'ennesimo, vile attentato di cui e' stato vittima. So che gli amministratori locali sono sovraesposti e il supporto alla loro azione, cosi come la costante vicinanza istituzionale alle loro esigenze, sara' uno dei punti qualificanti della nostra azione di Governo''. Lo dichiara il candidato alla presidenza della Regione Calabria del centrodestra, Giuseppe Scopelliti, parlando degli episodi intimidatori che da mesi sta subendo il sindaco del Comune in provincia di Cosenza. ''Sono anche certo e sicuro -aggiunge Scopelliti- che la procura di Castrovillari, che indaga sui fatti, sapra' trovare i responsabili di questo ignobile gesto''.

Laratta (PD) "ZFU, continua presa in giro del Governo"

25 feb 10 "Con il decreto ‘Mille proroghe’ il Governo limita gli aiuti alle Zone Franche Urbane ai soli primi due anni di attività dell’impresa e non fornisce alcuna indicazione per gli altri anni. Commettendo così unn grave errore, rischiando di vanificare il senso stesso della legge che istituisce le Z.F.U.". Così il parlamentare calabrese Franco Laratta. "Le risorse previste, -aggiunge Laratta- 100 milioni di euro per le 22 Zone Franche Urbane, sono solo per due anni. Così la distribuzione per i comuni calabresi: 4,8 milioni di euro di aiuti totali per la Zfu di Crotone; 3,8 milioni di euro per la Zfu di Rossano e 4,7 milioni di euro per Lamezia Terme. L’orizzonte temporale, dunque, rimane molto limitato, forse troppo, considerato che, solitamente, servono almeno due anni, per capire se un’azienda è capace di sopravvivere sul mercato o meno. L’aiuto fiscale ridotto ai soli primi due anni è una contraddizione in termini, tenuto conto che le aziende operano in aree e quartieri che, per definizione, sono carenti di tutto ciò che serve ad un’azienda per crescere ed affermarsi sul mercato. Con il decreto 'Mille proroghe' è vero che si ritorna alla norma originaria, dopo il taglio proposto nella precedente versione del ‘Mille proroghe’, che tante proteste aveva sollevato da parte dell’A.N.C.I. e di noi parlamentari. Si ritorna quindi agli aiuti stabiliti nella finanziaria 2007 del Governo Prodi, che istituì per primo le Z.f.u.(niente tasse sui redditi, niente Irap, esenzione ICI e nessun contributo previdenziale da versare per le piccole e medie imprese che investiranno nell’area indicata dai comuni beneficiari dell’aiuto). Ma rispetto alla strutturazione originaria della norma sulle Z.f.u., quello che cambia, e che di fatto stravolge il senso e il valore delle Z.f.u., è il tempo di utilità delle agevolazioni: due anni, che evidentemente non servono pressocchè a nulla. E per certi versi potrebbero essere dannosi per le stesse aziende, che dopo due anni si ritroveranno in condizioni comunque difficili, senza alcun aiuto finanziario, con seri rischi per il loro futuro!"

Magarò “In vigore tassa illegittima su apparecchi radiografici”

25 feb 10 “Nonostante sia stata dichiarata illegittima in diverse sentenze emesse dalle Commissioni Tributarie delle cinque province calabresi, la Regione continua a mantenere in vigore la tassa di ispezione sugli apparecchi radiografici che colpisce, in particolare, la categoria dei medici odontoiatri”. Così Salvatore Magarò, consigliere regionale della Calabria in una dichiarazione. “L’intimazione al pagamento di tale tassa -aggiunge-, che in altre regioni, come la Puglia, è stata da tempo abolita, ha prodotto la presentazione di centinaia di ricorsi che hanno visto soccombere nella totalità dei casi la Regione Calabria, condannata non soltanto alla restituzione delle somme indebitamente percepite ma anche alle spese legali che sono particolarmente onerose. Ed è per questo che ho rivolto una interrogazione al Presidente Loiero ed all’Assessore regionale al Bilancio per sapere per quale motivo non è stata ancora varata una norma per abolire la tassa di ispezione e se si intende farlo prima che finisca la legislatura”.

Bevacqua (Pd) presenta la sua candidatura alle regionali

25 feb 10 “Scegliere un progetto che ha già vinto” questo è stato l’invito di Domenico Bevacqua ai suoi elettori. Un modello virtuoso, vincente quello della Provincia di Cosenza che Bevacqua intende portare al Consiglio regionale con lo stesso entusiasmo e la stessa energia che lo ha contraddistinto in questi anni di impegno come assessore e Vicepresidente nella giunta Oliverio (riconfermato nella seconda legislatura). Ha presentato ufficialmente, lunedì 22 febbraio, al Beat club la sua candidatura nelle fila del Partito Democratico “Mi attende una sfida importante, una nuova grande avventura - spiega nel suo intervento - da questo momento ha inizio un lungo tour sul territorio regionale (dal Tirreno, allo Jonio) per incontrare i cittadini, ascoltare le loro esigenze e, soprattutto, per infondere nuova fiducia in chi non crede più nella politica. La Calabria deve essere liberata dai lacci dell’assistenzialismo, è necessario proporre un’idea di politica diversa che coinvolga fattivamente gli attori del territorio. La vera sfida è di costruire un percorso di partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative. Riconoscendo i talenti, promuovendo le capacità insomma, dando voce e spazio al capitale umano che vanta la nostra Regione - e continua - non chiedo un voto per me ma un voto per il Partito Democratico e per il nostro candidato alla Presidenza Agazio Loiero” non usa mezzi termini con i suoi elettori “ Il voto disgiunto è una scelta errata, non serve pensare al proprio orticello, non porta a niente. Se vogliamo cambiare le cose, in Calabria, dobbiamo essere convinti di un progetto grande come quello del Pd, e portarlo avanti tutti insieme con coerenza e lealtà, fino in fondo”. A sostenerlo in un incontro, che ha più il sapore di una rimpatriata tra vecchi amici, tanti rappresentanti istituzionali: sindaci, assessori, consiglieri comunali, giunti da tutta la Provincia di Cosenza e non solo, ma soprattutto tanti cittadini che da anni seguono il suo impegno e il suo lavoro nell’ente Provincia. Dall’Assessore Maria Francesca Corigliano; al Deputato Franco Laratta, al Presidente della CNA di Cosenza, Mario Zumpano, al sindaco di Villapiana, Roberto Rizzuto, all’Assessore di Longobardi, Francesco Saliceti e con loro molti altri. Sono loro che hanno voluto raccontare, attraverso testimonianze dirette, chi è Domenico Bevacqua e soprattutto perché aderiscono al suo progetto: “Un volto nuovo della politica calabrese - spiega nel suo intervento Laratta - c’è bisogno di portare alla Regione nuove energie, nuove idee. Persone per bene che da tempo sono impegnate a far crescere un territorio martoriato dalla disoccupazione, dall’illegalità, dalla mancanza d’infrastrutture e ora anche dal dissesto idrogeologico. Ecco perché c’è bisogno di infondere fiducia nei cittadini, di dare loro una speranza che si può e si deve cambiare questa Regione”. Domenico Bevacqua è nato a Longobucco ed è molto legato al suo paese natio. Paese interno della provincia di Cosenza storicamente impegnato nelle battaglie a favore del lavoro e della giustizia, noto per l'artigianato tessile, per il ricco patrimonio artistico, culturale e ambientale. E’ qui che ha intrapreso il suo impegno politico per poi arrivare a Cosenza e diventare nel 2003 segretario provinciale della margherita. Ha inizio poi la sua esperienza amministrativa nell’ente Provincia, nella giunta di Mario Oliverio, aderendo in seguito al grande progetto e alla grande sfida qual è il Partito Democratico. Un’esperienza fondamentale dal punto di vista della sua formazione come amministratore della cosa pubblica, che l’ha messo a stretto contatto con i problemi reali del territorio, registrando le vere esigenze e rispondendo con azioni concrete. Una politica del fare quella che ha portato avanti la Provincia di Cosenza e che deve essere esportata all’ente Regione. Aprendo un dialogo democratico e costruttivo con i cittadini; incoraggiando il ricambio generazionale; incarnando una diversa idea di politica che torni ad ascoltare i cittadini favorendo una partecipazione attiva.

Concessioni demaniali, la nuova legge presentata ai concessionari

25 feb 10 L’estensione della durata delle concessioni balneari - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - è al centro di un incontro con i concessionari del demanio marittimo e con i sindacati di categoria che l’assessore all’Urbanistica e Governo del Territorio Michelangelo Tripodi ha convocato per domani, venerdì 26 febbraio, a Reggio Calabria, nella sede del Palazzo della Provincia. L’incontro, che avrà inizio alle ore 17, servirà a illustrare i dettami normativi della recente legge, promossa dal Dipartimento regionale e approvata nell’ultima seduta del Consiglio, finalizzata alla possibilità di chiedere l’estensione della durata delle concessioni fino a un massimo di 20 anni in ragione dell’entità degli investimenti che saranno effettuati per il miglioramento dei servizi offerti. Nel corso della riunione sarà illustrato anche il provvedimento, sempre approvato dall’Assemblea nella sua ultima seduta, per l’assegnazione di un contributo per i danneggiamenti subiti a seguito delle mareggiate verificatesi nei mesi di dicembre 2008 e gennaio 2009.

Tripodi (Pdci) "Antimeridonalismo del Governo affonda il sud"

25 feb 10 "Se non i comunisti, che la questione meridionale la sollevano da tempo, il Governo ascolti almeno la Chiesa! Che il Mezzogiorno è messo male non ci voleva di certo la Chiesa a dirlo ma il documento della Cei ha l'indubbio merito di accendere i riflettori su una realtà politica e sociale terribile. Il documento è sopratutto un atto d'accusa, e senza appello, nei confronti di chi, Governo in primis, pur sapendo ciò che accade fa finta di nulla. La preoccupazione è che l''antimeridionalismo di questo Governo non farà che peggiorare la situazione". E' quanto afferma Michelangelo Tripodi, responsabile Mezzogiorno del PdCI - Federazione della sinistra, a commento del documento diffuso oggi dalla Conferenza Episcopale Italiana.

La Provincia di Cosenza replica a Feraudo

25 feb 10 “L’ignoranza, come è noto, costituisce uno dei maggiori pericoli per l’umanità. Una vera e propria iattura. Ed è ancor più grave quando proviene da coloro i quali ambiscono a rappresentare i territori e le popolazioni all’interno di istituzioni importanti che hanno poteri legislativi e di programmazione delle risorse, come il Consiglio Regionale della Calabria. E’ il caso del Consigliere regionale uscente di Italia dei Valori, Maurizio Feraudo, il quale non perde occasione per scambiare lucciole per lanterne”. Così una nota dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza. “Infatti – spiega la nota- l’iniziativa di cui oggi ha scritto su tutti i quotidiani locali, secondo cui la Provincia di Cosenza avrebbe indetto una selezione per assumere 85 operai e 18 impiegati dell’Afor, è una vera e propria bufala che suona come calunnia e sfregio nei confronti di un Ente che ha sempre ispirato la propria azione al buongoverno, alla trasparenza e alle legalità, per come unanimemente riconosciuto a livello regionale ed extraregionale. Feraudo avrebbe dovuto essere a conoscenza che la Provincia, in applicazione alla legge, ha solo il compito di pubblicare, attraverso i Centri per l’Impiego, i bandi di concorso indetti da enti pubblici, compresa l’Afor, di raccogliere le domande di iscrizione e, successivamente, di trasmetterle al committente che, in questo caso, appunto, è l’Afor. Lo sprovveduto consigliere regionale avrebbe dovuto sapere e ricordare, inoltre, che la stessa Afor ha avanzato la richiesta di pubblicazione del bando per l’assunzione di 85 operai e 18 impiegati a tutte le Province calabresi, in applicazione alla Legge Regionale n° 31 del 19.10.2009 approvata dal Consiglio Regionale di cui lo stesso Feraudo è componente e nei cui banchi siede da cinque anni, evidentemente con dubbio profitto per come si evince dalle grossolane cantonate di cui si è reso protagonista soprattutto negli ultimi tempi. Per quanto riguarda, infine, l’annuncio di presentazione di un esposto in Procura a noi pare che se c’è uno che dovrebbe autodenunciarsi alla Procura della Repubblica per autocalunnia per manifesta denigrazione nei confronti della Provincia e dei suoi organi, questi è proprio Maurizio Feraudo che, per come sopra evidenziato, ignora anche i compiti e le leggi approvate dal Consiglio Regionale. E’ proprio il caso di ripetere che il consigliere regionale di Italia dei Valori non ne imbrocca davvero mai una buona”.

Mario Oliverio “No alla chiusura delle poste a Lorica”

25 feb 10 “Esprimiamo netta contrarietà alla chiusura dello sportello dell’ufficio postale di Lorica e chiediamo un immediato incontro affinché venga riconsiderata tale grave decisione” E’ quanto ha scritto il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, al direttore provinciale di Poste Italiane – Cosenza, dott. Aldo Andaloro che nei giorni scorsi ha predisposto la chiusura dell’importante sportello nella rinomata località turistica silana. “Quella di Poste Italiane –ha aggiunto Oliverio- è una scelta che penalizza fortemente i residenti e gli operatori dell’importante centro turistico, ma soprattutto i numerosi turisti che, anche a causa delle forti nevicate, mai come quest’anno affollano la ridente località silana. Chiudere l’ufficio postale in una località turistica di montagna significa, tra l’altro, non solo isolare un pezzo di territorio contribuendo al suo progressivo spopolamento, ma impoverire l’intera comunità locale di un servizio essenziale, spingendo quanti abitano in loco a spostarsi altrove e scoraggiando quanti amano trascorrere alcuni giorni della loro vita all’interno del Parco Nazionale della Sila, ai piedi del monte Botte Donato, sulla riva del lago Arvo, in un pezzo di territorio incantevole e ammirato da tutti, ad andare altrove”. “Auspichiamo –ha concluso Oliverio- che le nostre richieste possano essere tempestivamente accolte e che enti ed istituzioni possano guardare al nostro patrimonio turistico-ambientale, marino e silano, con maggiore attenzione e riguardo”.

Campagna sulla "Costituzione che vorremmo"

25 feb 10 L’associazione “Contro tutte le mafie” ha lanciato una campagna politica per l’approvazione di una proposta di legge su “La Costituzione che vorremmo”. L’iniziativa si propone di avviare la sottoscrizione del testo e la formazione di comitati a livello locale. Lo riferisce una nota dell’associazione. Nel testo preparato dall’associazione Contro tutte le mafie é scritto che “L’Italia è una repubblica democratica e federale fondata sulla libertà. I cittadini sono tutti uguali e solidali. I rapporti tra cittadini e tra cittadini e Stato sono regolati da un numero ragionevole di leggi, chiare e coercitive. Le pene sono mirate al risarcimento ed alla rieducazione, da scontare con la confisca dei beni e con lavori socialmente utili”. Il testo fra l’altro, stabilisce che “è libera la parola, con diritto di critica, di cronaca, d’informare e di essere informarti. I senatori e i deputati, il capo del governo, i magistrati, i difensori civici sono eletti dai cittadini con vincolo di mandato. Essi rappresentano, amministrano, giudicano e difendono secondo imparzialità, legalità ed efficienza in nome, per conto e nell’interesse dei cittadini. Essi sono responsabili delle loro azioni e giudicati da una Commissione di garanzia centrale e regionale. Gli amministratori pubblici nominano i loro collaboratori, rispondendone del loro operato”. “I 150 senatori - prosegue tra l’altro il testo - sono eletti proporzionalmente, con liste regionali, tra i magistrati, gli avvocati, i professori universitari, i medici, i giornalisti. I 300 deputati sono eletti, con liste regionali, tra i restanti rappresentanti la società civile. Il Parlamento vota e promulga le leggi propositive e abrogative proposte dal Governo, da uno o più parlamentari, da una Regione, da un comitato di cittadini. La presente Costituzione si modifica con i 2/3 del voto dell’assemblea plenaria, composta dai membri del Parlamento, del Governo e dai presidenti delle Giunte e dei Consigli regionali. Essa è convocata e presieduta dal Presidente del Senato”.

Iniziativa di protesta di Corbelli a Catanzaro

25 feb 10 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, dopo il mancato chiarimento, da parte del Consiglio regionale, del meccanismo di ripartizione dei nove seggi dell’ex listino da assegnare alla coalizione vincente, ha convocato per venerdì mattina, alle 12, davanti al Palazzo di Giustizia di Catanzaro, dove ha sede l’Ufficio Centrale Elettorale Regionale della Corte di Appello, una conferenza stampa “per porre in essere una clamorosa iniziativa di protesta, svelare la inquietante verità sul grande inganno della abrogazione del listino della legge elettorale, denunciare il tentativo palese delle segreterie- oligarchie dei partiti di condizionare e imporre le scelte dei candidati nominati, da inserire ai primi posti dei listini provinciali bloccati e camuffati, che di fatto hanno sostituito il listino regionale, cancellato dal Consiglio regionale il 6 febbraio scorso”. Corbelli preannuncia “nuove clamorose rivelazioni, una vera bomba per quello che viene definito un autentico raggiro ai danni degli elettori e di tanti ignari candidati. Attuerò la protesta per far conoscere la incredibile e clamorosa verità sull’abrogazione del listino, per spiegare e dimostrare, in modo inconfutabile, con documenti e riferimenti precisi di legge, perché le Elezioni regionali del 28 e 29 marzo sono destinate a essere rinviate o invalidate per l’impossibile assegnazione dei nove seggi del premio di maggioranza da parte dell’Ufficio Centrale Elettorale regionale della Corte di Appello di Catanzaro, per il mancato chiarimento del meccanismo da utilizzare per questa ripartizione”.

Convegno si Magistratura e poteri sabato a Catanzaro

25 feb 10 "Magistratura & poteri" è il titolo del convegno, organizzato dal gruppo ALDE - Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa - del Parlamento Europeo, che si svolgerà a Catanzaro il prossimo sabato 27 febbraio, alle ore 16.00, presso la Casa delle Culture (Palazzo della Provincia). All'incontro, moderato dall'inviato di Repubblica Francesco Viviano, dopo i saluti istituzionali del presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, interverranno l'on. Luigi de Magistris (Idv), presidente della Commissione Controllo Bilanci del Parlamento Europeo; il dott. Felice Lima, giudice presso il Tribunale di Catania; l'on. Doris Lo Moro (Pd), segretario della Commissione Affari Costituzionali; il prof. Nunzio Raimondi, avvocato; il dott. Giuseppe Spadaro, presidente di sezione del Tribunale di Lamezia Terme; e l'on. Mario Tassone (Udc), componente della Commissione Antimafia.

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