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Notizie di Politica

 

Emendamento del Pd, per garantire nuovi fondi a soccorsi per frane

17 feb 10 “Di fronte all’emergenza ambientale di queste ore siamo stati fra quelli che hanno sollecitato il capo della Protezione civile Guido Bertolaso di recarsi in Calabria per coordinare gli interventi, come poi ha fatto. È necessario affrontare la situazione grave che si è venuta a creare in alcune regioni meridionali e intervenire prontamente”. Lo ha chiesto Doris Lo Moro, deputata Pd, che è intervenuta stamani nell’aula di Montecitorio durante la discussione del decreto sulla Protezione civile. “Gli interventi da realizzare in Calabria – ha proseguito Lo Moro – necessitano di finanziamenti al pari di quelli previsti per altre regioni colpite anch’esse nei mesi scorsi da eventi meteorici straordinari. Per questo abbiamo presentato un emendamento al decreto sulla Protezione civile per stanziare 100 milioni di euro da destinare al finanziamento di interventi di risanamento ambientale. Ci aspettiamo che la maggioranza sostenga questa nostra proposta”.

Nucara (Pri) "In Calabria problema strutturale"

17 feb 10 Il segretario del Pri Francesco Nucara è intervenuto questa mattina in Aula della Camera dei deputati durante la discussione generale sul decreto legge per le emergenze. : “Tutti noi - ha detto - avremmo immaginato oggi di vedere Bertolaso con la sua felpa sul luogo del disastro di Maierato”. Rivolgendosi al capo della Protezione civile ha detto: “Il problema della Calabria non è di tipo emergenziale, ma strutturale. Le risorse sono scarse, ma andrebbero utilizzate per ridurre il rischio che rimane molto elevato in tutta la Regione. La frana di Maierato è l’ultima catastrofe naturale, ma due anni fa l’alluvione danneggiò Vibo Valentia, dieci anni fa ci fu il problema di Soverato, senza dimenticare la perenne emergenza della Salerno Reggio Calabria e i morti sulle strade. L’emergenza in Calabria è un’emergenza perenne, come lo è in Sicilia - ha continuato il segretario del Pri - e il problema va affrontato dal governo nella sua interezza perchè chiama in causa il ministero dell’Ambiente, quello delle infrastrutture e il ministero dello sviluppo economico. Mi auguro - ha concluso - che sul luogo del disastro sia già arrivato il suo vice e mio amico, De Bernardinis”.

Di Pietro e Messina consegnano a Commissione antimafia proposte candidature Idv

17 feb 10 Antonio Di Pietro e Ignazio Messina hanno consegnato questa mattina, i nominativi delle proposte di candidatura nelle liste di Italia dei Valori della Calabria, alla Commissione Nazionale. “La Calabria- dice Messina ha l'esigenza di legalita' e Italia dei valori vuole garantirla al punto che abbiamo inteso sottoporre all'organismo di vigilanza massimo che lo Stato offre, tutte le disponibilita' e sulla base delle risultanze, provvederà a confermare o meno le designazioni della Calabria'. Il vero cambiamento in questa regione, lo si puo’ ottenere solo attuando pratiche concrete di prevenzione e sfidiamo in legalità gli altri perché vogliamo che tutti prendano atto che questa campagna di moralizzazione è volta negli interessi dei Calabresi onesti. Noi lo abbiamo fatto sul serio, ora aspettiamo che, sia Scopelliti che Loiero, vadano oltre l’annuncio delle liste pulite e dalle parole passino ai fatti. In caso contrario ancora di più si evidenzierà che da una parte c’è il mal governo e dall’altra Italia dei valori. 'Si parte da qui, da questa regione - ha concluso Messina - ma lo faremo per tutte perchè puntiamo a questa svolta con coerenza e puntualita', augurandoci di non avere l'esclusiva. Anche Di Landro, Procuratore Generale presso la corte d’appello di Reggio Calabria ha espresso ieri subito dopo le audizioni con la Commisisone Antimafia, la necessità che via sia una attenzione maggiore sulla composizione delle liste per evitare rapporti tra ‘ndrangheta e politica il portavoce Nazionale di Italia dei Valori, Leoluca Orlando lodando questa attenzione afferma che “Idv indica una strada concreta da seguire perché non si può consentire che la ‘ndrangheta vada al governo della Regione utilizzando personaggi collusi, sottoprocesso e condannati”.

Diga sul Menta botta e risposta Sarica-Loiero “Nessuna speculazione sull’acqua a Reggio”

17 feb 10 Un botta e risposta a stretto giro di comunicati sulal questioen acqua a Reggio. Apre la polemica l'asessore Sarica: “La diga sul Menta nella passata campagna elettorale regionale è stata uno dei “cavalli di battaglia” dell’attuale Presidente della Regione e, sicuramente, molto presto, sarà al centro di nuove promesse dell’onorevole Loiero. Quattro anni dopo il solenne impegno del settembre del 2006 non solo l’acqua dell’invaso aspromontano non sgorga dai rubinetti delle abitazioni dei reggini, ma, addirittura, non esiste una previsione certa su quando ciò possa avvenire”. Lo afferma l'assessore ai lavori pubblici del comune di Reggio Calabria, Franco Sarica. “Tutti noi - afferma - ricordiamo l’enfasi con cui Loiero fece lo storico annuncio: “Entro maggio del 2008 nelle vostre case arriverà l’acqua del Menta”. Macchè, promessa disattesa. E non solo perchè il “miracolo” non si è realizzato, ma anche perchè non esiste alcun presupposto che la realtà possa cambiare, considerato che ancora i lavori non sono stati completati e che nessuno, neanche il più “credente” e zelante dei reggini, si affida all’evento trascendentale pur di venire a contatto con “sorella acqua del Menta”. Come abitanti della più grande città della Calabria ci sentiamo traditi dal Governatore, dal suo modo di promettere e non mantenere, dal suo sistema di amministrare una terra che, statistiche alla mano, si conferma l’ultima dell’Unione Europea. Forse Loiero ed il suo entourage - continua - non si rendono conto della drammatica situazione, come fa finta di non capire l’intero centrosinistra quando, al di là degli schieramenti politici, non affronta uno dei problemi vitali di una città di duecentomila abitanti costretta, per colpa di una ‘regione stranierà a dissetarsi con l’acqua minerale. E quando un bene primario viene negato scricchiola parte del sistema, quello turistico, su cui si sta costruendo la Reggio del futuro. I bookmakers politici scommettono che durante la prossima visita in città, il Governatore reitererà la promessa dell’acqua del Menta. Ma questa volta, - conclude - ne siamo certi, saranno in pochi a credere nel miracolo di Sant’Agazio”. Immediata la risposta di Loiero attraverso il suo portavoce: “Il completamento delle iniziative in corso ha portato a ottenere risultati qualitativamente e quantitativamente equivalenti a quanto atteso dalla prima fase dei lavori del Menta. Avevamo promesso l’acqua ai reggini entro questa legislatura e l’abbiamo data”. Lo ha detto il presidente della regione Calabria Agazio Loiero, tramite una nota del portavoce. “I lavori di esecuzione dello schema acquedottistico della Diga che costituirà un elemento di riserva idrica – ha proseguito Loiero - sono in avanzato stato di realizzazione. Nessuna speculazione politica è possibile e il 12 di marzo ci ritroveremo presso l’impianto di trattamento San Salvatore per far vedere agli interessati e agli scettici come stanno realmente le cose”. “Le attività di invaso sperimentale – ha affermato il presidente della Regione - sono sostanzialmente iniziate e il serbatoio di S. Sperato a breve verrà alimentato dalle opere di adduzione dello schema idrico del Menta con risorsa proveniente dalla sorgente Molinello”. “All’appuntamento del 12 marzo – ha aggiunto Loiero – sarà mia premura invitare anche il sindaco di Reggio e i sindaci dei tanti comuni che beneficeranno dell’acqua del Menta affinché abbiano contezza diretta di come stanno le cose. In quell’occasione, come promesso, il primo ad essere invitato, tuttavia, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi”. “Quello che importa è che l’impatto degli interventi effettuati a quella data avrà eliminato totalmente la salinità dell’acqua prima erogata nei serbatoi di Archi e Santa Caterina nel serbatoio Modena-Saracinello e in quello di S. Sperato. Le portate medie fornite al Comune di Reggio Calabria da parte di Sorical nel 2009 – ha concluso Loiero - si sono attestate su 650 litri al secondo e i reggini se ne sono ben accorti”.

Callipo “Premi in denaro ai Direttori Generali delle Asp”, replica Sergi "Un abbaglio"

17 feb 10 “Una sanità affogata dai debiti può assegnare premi in danaro ai Direttori Generali?” Se lo chiede in una nota l’imprenditore Pippo Callipo, candidato alla presidenza alal Regione. “Quando sento queste cose -aggiunge Callipo- penso che in Calabria siamo diventati matti. Altrimenti, non si potrebbe neanche immaginare un premio, per il “raggiungimento di obiettivi”, ai Direttori Generali, mentre il servizio sanitario regionale fa acqua da tutte le parti e i calabresi, per avere prestazioni sanitarie affidabili, sono costretti a ricorrere ad altre regioni. Ma il premio che i Direttori Generali si appresterebbero ad incassare non è, a quanto pare, uno scherzo. E’ contenuto in una delibera della Giunta regionale. Le delibere della Giunta regionale del 28 gennaio scorso, attuative del Piano di rientro dai debiti, se sono state congegnate nella logica di operare tagli nei servizi visto il dissesto finanziario del settore, prevedendo incentivi ai manager delle Aziende, dimostrano che la presa in giro continua. E che si continua a calpestare l’intelligenza dei calabresi. Anzi questa politica se ne frega dei calabresi e pensa solo ai clienti. La denuncia dell’Anaao (Associazione dei dirigenti medici) che ho avuto modo di leggere, mi spinge a chiedere alle autorità di controllo, politiche, giurisdizionali e sociali, di vigilare con la massima attenzione, affinché la Giunta regionale, fino a quando non si voterà, non continui a produrre atti e provvedimenti che danneggeranno ulteriormente la già difficile condizione della sanità. L’indicazione che la Giunta regionale dà al Direttore del Dipartimento dell’Assessorato, affinché istruisca i premi da assegnare ai Direttori Generali, contrasta clamorosamente con l’inefficienza che si registra nella conduzione dell’attività delle Aziende sanitarie, con i milionari disavanzi del 2008/2009 e con mobilità sanitaria sempre più elevate. Inoltre, giunti a questo punto, è anche il caso di riflettere se, per difendere la Calabria dai continui assalti alla diligenza, ci sono gli estremi per avviare una class action contro la Regione al fine di ottenere, a fronte di una sanità che non funziona e con un bilancio regionale del 2008 che ha sforato il patto di stabilità, il rimborso dell’aumento delle tasse regionali e dei ticket.” Immediataa , a stretto giro d'agenzia la replica del portavoce del presidente Loiero, Pantaleone Sergi che afferma “Callipo ha preso un abbaglio. Non c’è alcuna delibera della giunta, né quella citata né altre, che elargisce premi ai direttori generali della aziende sanitarie e ospedaliere”. “Si tratta, quindi - ha aggiunta Sergi – di una polemica chiaramente strumentale per reiterare accuse contro la Giunta e i dipendenti regionali da parte di chi appare a corto di argomenti propositivi”. “C’è invece – ha detto ancora Sergi – una delibera che fissa criteri generali e astratti, come impone la legge, per valutare l’attività e i risultati dei direttori generali, per verificare, insomma, se hanno raggiunto gli obiettivi assegnati o non li hanno raggiunti. Tutto qua”. “Nella pubblica amministrazione, che è altra cosa rispetto al governo di un’azienda privata (sebbene lo stesso Callipo, in verità, ha distribuito premi ai propri dipendenti per i risultati positivi conseguiti dalla sua azienda), la legge – ha concluso Sergi – impone di effettuare valutazioni in base a griglie prestabilite. E, ripeto per evitare equivoci, nessun direttore generale ha avuto assegnato alcun premio, tanto meno con delibera di giunta”.

Scilipoti (Idv) "Un tavolo permanente su rischio idrogeologico"

17 feb 10 “Sicilia e Calabria sono unite dai disastri ambientali". Così l'On Scilipoti con riferimento alle frane che colpiscono e distruggono interi paesi in Calabria e in Sicilia. Nella provincia di Messina l'ennesima frana, dopo quella di Giampilieri, rischia di far scomparire l 'intero paese di San Fratello. Già da qualche tempo, noi dell'Italia dei Valori chiediamo che l'intera provincia messinese e l'intera regione venga messa in sicurezza e che il denaro rivolto alle opere faraoniche venga destinato al recupero idrogeologico. Il Governo pubblicizza opere come il Ponte sullo Stretto, ma poi, quasi a smentire il vicecapo della Protezione civile De Bernardinis, dichiara che in Sicilia c’è fragilità idrogeologica diffusa. Alla luce dei fatti – prosegue Scilipoti - chiedo all'amministrazione provinciale e alla deputazione nazione e regionale messinese, l'istituzione di un tavolo permanente sul rischio idrogeologico con l'intento di permettere l'aggiornamento in tempo reale della mappa del rischio, grazie alla presenza al tavolo, oltre che degli esperti del settore, anche dei referenti tecnici dei comuni della nostra provincia. L'individuazione delle cause - sostiene l’On Scilipoti - non può essere liquidata con la straordinarietà degli eventi atmosferici; spesso i campanelli d'allarme hanno suonato invano, abbiamo ancora negli occhi e nella mente i fatti di Giampilieri e di Scaletta Zanclea. La ricetta - conclude Scilipoti - non passa soltanto da un necessario piano di riforestazione ma da tante azioni che gli amministratori devono mettere in campo a partire da un corretto piano degli interventi di prevenzione e salvaguardia, senza tralasciare quelli meno popolari, che porteranno qualche voto in meno ma qualche vita salvata in più!”

Commissione garanzia PD "Su Amato decida coalizione"

17 feb 10 La commissione regionale di Garanzia del Partito Democratico, presieduta da Giuseppe Aloise, ha deliberato in merito alla posizione di incompatibilità dell’assessore regionale Pietro Amato che è anche consigliere provinciale di Catanzaro. Sulla comunicazione si legge che “la Commissione regionale del Pd, dopo aver preso atto della deliberazione inviata dalla Commissione Provinciale, della nota del Segretario Provinciale e visto lo statuto del partito, ritiene che la eventuale decisione sulla incompatibilità dell’On. Amato debba essere rimessa alla valutazione politica dell’intera coalizione che lo ha espresso come candidato alla presidenza della provincia di Catanzaro”. La nota prosegue invitando il segretario e gli organismi dirigenti “ad attivarsi nel più breve tempo possibile a definire tale situazione di intesa con le altre forze politiche della coalizione”.

Lucà non si candida, il 2 marzo CdD annuncia con chi si allea

17 feb 10 Ieri, martedi 16 febbraio 2010, si è riunito il direttivo provinciale della CdD, convocato dal garante Nicodemo Carluccio e dai coordinatori provinciali Domenico Ceraudo e Antonio Samà, Momento principale dell’incontro è stato senz’altro la comunicazione, da parte dell’on. Salvatore Lucà, di non candidarsi al consiglio regionale alla prossima tornata elettorale. I motivi di una tale scelta da parte di Lucà sono da ricercarsi, in particolare, negli innumerevoli impegni associativi provinciali e regionali e dal non trascurabile carico di lavoro dovuto alla posizione ricoperta in seno al consiglio provinciale di Crotone. A tali impegni si aggiungono, inoltre, le svariate attività che la CdD sta svolgendo nelle altre province calabresi ove a breve nasceranno i rispettivi coordinamenti. Secondo Lucà inoltre, in un momento cosi delicato per la provincia di Crotone, con un programma ancora tutto da attuarsi e una miriade di istanze provenienti dalla popolazione rimaste ancora totalmente inascoltate, una candidatura alle regionale sarebbe stata inopportuna, quasi una forzatura. Durante l’incontro, in merito, oltre al Garante ed ai Coordinatori, sono così intervenuti numerosi esponenti della CdD, da Tambaro a Nuccio Corigliano, Arabia, Guagliardi, Adorisio, Baffa, D'Ippolito, Falzetta, Orlando, De Francesco, Frontera e tutti i presenti hanno condiviso e rispettato la scelta del loro capogruppo in consiglio provinciale pur con qualche rammarico nel non avere la possibilità di poter rivedere una personalità di primo piano, quale Lucà, in consiglio regionale. Nel suo intervento Lucà ha voluto comunque ringraziare tutte quelle forze politiche che, ad oggi, gli hanno offerto ed insistito per una sua candidatura (nel rispetto dell’autonomia della CdD) per la prossima tornata elettorale; gli impegni, purtroppo, presi a livello provinciale e le problematiche dei cittadini, secondo lo stesso esponente politico, hanno la priorità nella sua agenda. Ciò nonostante è normale che l’impegno nelle prossime elezioni non mancherà per un Movimento politico come la CdD che ambisce a diventare, ma per un certo verso lo è già, uno dei più importanti rappresentanti dei bisogni e delle emergenze di questa martoriata provincia. Nelle prossime settimane, difatti , verranno organizzati diversi incontri con le principali personalità dei vari schieramenti e con i rispettivi candidati presidenti per decidere, pur mantenendo l’autonomia che da sempre caratterizza la CdD, dove concentrare la propria forza elettorale. La priorità verrà data certamente ai programmi e alle azioni che si intenderanno intraprendere a livello regionale, ma anche e soprattutto a favore della provincia di Crotone, per troppo tempo dimenticata a se stessa e ai suoi problemi. In chiusura Carluccio, Samà e Ceraudo hanno già convocato una riunione per giorno 2 Marzo a Crotone per annunciare all'opinone pubblica, agli amici e simpatizzanti lo schiaramento che la CdD condividerà per le prossime regionali e il nuovo Consiglio Direttivo che nelle more dell'entrata dei rappresentanti delle altre province è stato, su volontà unanime, temporaneamente sospeso per dare la giusta opportunità a tutti i nuovi aderenti di Crotone e delle altre province a partecipare attivamente alla gestione politica del Movimento. Un altro segnale di democrazia partecipata, ove mai cè ne fosse bisogno, a tutte quelle forze oligarchiche che continuano, purtroppo, ad imperversare nel nostro panorama politico.

Amendola (Pd) "Loiero chiarisca sul trauma center di Lamezia"

17 feb 10 “È questo il momento che il presidente Loiero dica una parola chiara e definitiva sulla realizzazione a Lamezia Terme del Trauma Center regionale”. Asostenerlo, in una nota, è il consigliere regionale del Pd, Franco Amendola. “La questione sanità - prosegue Amendola - è più che mai al centro del dibattito politico e non solo ed è più che doveroso, dopo le assicurazioni ricevute lo scorso anno, che l’esecutivo regionale renda noto una volta per tutte la tempistica e le fonti di finanziamento certe che rendano effettivo il diritto della città della Piana ad ospitare il centro traumatologico. Non è più tempo di promesse è giunto il momento di dare risposte concrete alle esigenze del territorio lametino. Nei mesi passati abbiamo dato credito alle garanzie ricevute anche in incontri istituzionali ma, da allora, nessuna novità significativa è stata registrata”. “Nel frattempo è intervenuto - prosegue il consigliere regionale del Pd - un piano di rientro del deficit sanitario regionale che, obiettivamente, provoca ulteriori preoccupazioni visto che il settore dovrà essere complessivamente posto in una condizione di massima riduzione degli sprechi con relativa contrazione anche degli investimenti. È anche vero, però, che é stato approntato un piano per la realizzazione di nuove strutture sanitarie e con ciò si vuole dimostrare di puntare ad una sanità moderna e funzionale. Ed è proprio nel solco di questa logica che la Giunta regionale deve muoversi anche per il Trauma Center che deve diventare il terminale ultimo di una rete regionale sulla carta già predisposta e che rischia di essere vanificata in mancanza di un centro di alta specializzazione come quello destinato a Lamezia Terme”. Per Amendola “l’attuale situazione della sanità lametina è molto negativa, nonostante l’abnegazione di gran parte del personale, e nemmeno il famigerato accorpamento dell’azienda sanitaria che, avrebbe dovuto portare alla riduzione dei costi e ad una maggiore qualità dell’assistenza, ha contribuito ad innalzarne il livello. In questo quadro la realizzazione del Trauma Center diventa ancora più decisiva e fondamentale non solo per un territorio vasto e popoloso come quello lametino ma anche per le speranze dell’intera regione che proprio nel centro traumatologico dovrà vedere il simbolo del cambiamento della sanità pubblica nella nostra regione”.

Bordino (Udc) "Tragedie ambientali annunicate"

17 feb 10 “Ci risiamo, è ancora drammaticamente emergenza maltempo in Calabria. Non per essere catastrofisti ma realisti, con un pò di buon senso è da tempo che evidenziamo e denunciamo lo stato di estrema fragilità geomorfologica del territorio calabrese. Purtroppo i fatti di questi giorni ci danno ragione. Frane, smottamenti, esondazioni dei corsi d’acqua, strade inagibili, interi paesi e nuclei abitativi sparsi isolati o a rischio di isolamento. Questa la tragica fotografia dello stato dei luoghi che hanno nella incredibile vicenda di Maierato il dato emblematico di tragedie ambientali annunciate”. È quanto afferma il vicesegretario regionale dell’Udc e candidato al Consiglio regionale Vito Brodino evidenziando il dissesto idrogeologico che mette in ginocchio l’intero sistema socio-economico calabrese. “Significativa e utile la conferenza stampa -aggiunge- indetta dal presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro e allargata ai Comuni del Catanzarese,un incontro per fare il punto sulla situazione dei danni e in cui vengono messe in campo azioni concrete e mirate al superamento del dissesto idrogeologico. La Regione finora non ha proceduto ad un adeguato monitoraggio né ad un utilizzo mirato delle risorse per risanare e salvaguardare il territorio. Bene hanno fatto gli amici parlamentari dell’Udc Bianchi e Occhiuto a denunciare questa triste realtà e a chiedere l’intervento serio e concreto del Governo centrale. Più volte in passato e di recente, anche noi abbiamo sottolineato che l’azione del governo regionale in questo settore, come in altri, è stata insufficiente. Abbiamo cercato di sollecitare l’attenzione verso questa seria problematica e purtroppo ci ritroviamo con frequenza ciclica impressionante a subire sempre danni, spesso con vittime, con i Comuni in ginocchio per mancanza di risorse anche per gli interventi più immediati. Disagi e pericoli enormi cui giornalmente tantissimi calabresi devono fare i conti. E allora da subito:attuazione di un costante sistema -conclude- di monitoraggio e controllo del territorio, maggiore severità e lungimiranza nelle autorizzazioni a costruire, definizione di nuove e innovative regole di manutenzione dei corsi d’acqua, programma pluriennale di risanamento, di prevenzione ambientale, potenziamento della Protezione Civile Regionale e valorizzazione del volontariato di protezione civile, adeguata disponibilità di risorse alle Province ed ai Comuni per poter affrontare le emergenze con immediatezza. Non sono consentiti ulteriori indugi su questa criticità che ha la precedenza assoluta e a cui certamente la nuova Amministrazione regionale guidata da Giuseppe Scopelliti non si sottrarrà, visto che è già inserita nell’agenda delle priorità dello stesso presidente e della coalizione”.

Tassi (Sel) “Nessuna decisione dall’assemblea regionale”

17 feb 10 “L’assemblea regionale di Sinistra Ecologia e Libertà della Calabria non ha eletto nessun organismo e coordinatore regionale, non ha approvato nessun appoggio a Loiero, non ha ratificato nessuna alleanza per una lista con i socialisti in Calabria, per il semplice motivo che l’assemblea regionale è stata sospesa dopo il dibattito politico”. E’ quanto informa in una nota Pino Tassi coordinatore provinciale Vibo di Sinistra Ecologia e Libertà. “Il compagno Ciccio Ferrara, responsabile nazionale dell’organizzazione di Sel, -aggiunge Tassi- ha sospeso ed abbandonato i lavori dell’assemblea per il clima di intemperanza, di intimidazione, di sopraffazione, che è stato creato da una parte dell’assemblea. Tutte le proposte di mediazione messi in campo da parte di Ferrara, a nome della direzione nazionale, da quella di correre da soli alle regionali all’ultima di rinviare le decisioni di 12 ore sono stati respinti dai sostenitori di “Loiero o morte”. Dispiace dover constatare che compagni come Eva Catizone e Fernando Pignataro, dirigenti nazionali del movimento, invece di esercitare un ruolo di moderazione e di dialogo, abbiamo brillato per faziosità e massimalismo. Dimostrando di tenere di più alle sorti di Agazio Loiero rispetto all’unità di Sinistra Ecologia e Libertà. Di fronte ad un clima che stava degenerando la gran parte dei compagni, oltre cento persone, hanno abbandonato la sala al seguito del compagno Ciccio Ferrara. Oggi veniamo a sapere che i pochi amici rimasti in sala, non più di 15 persone, hanno deciso di eleggere degli organismi carbonari e prendere decisioni illegittimi e illegali”.

Delegati (SeL) “Fare chiarezza dopo assemblea SeL”

17 feb 10 “Dopo le performance dei compagni Vendola e Speranza, si era creduto che “qualcosa di nuovo” stava prendendo piede e che la nostra regione avesse l'opportunità di intraprendere un nuovo percorso politico anche con l'aiuto di Sinistra Ecologia e Libertà”. Siamo una forza di sinistra, nati con l'obiettivo di dar vita ad una buona politica, fatta di programmi, idee e progetti condivisi con la base e concretizzati insieme ai compagni e alle compagne che con responsabilità e fiducia decidono di assumere il compito di indirizzare, guidare e raccontare questa Sinistra. Ma è proprio cosi?”. Se lo chiedono Angelo Molinari, Elena Hoo, Giancarlo Vivone e Tea Gagliardi Delegati all’Assemblea Costituente di Sinistra Ecologia e Libertà “La risposta –scrivono- spetta alla gente comune che si imbatte ogni giorno nel problema del lavoro che non c'è, dei servizi sempre scarsi, di una istruzione sempre più privatizzata, di una sanità per pochi. Ma se la “gente comune” avesse tempo e voglia di partecipare e condividere il percorso che alcuni componenti stanno facendo intraprendere a SEL in Calabria, non ci sarebbe alcun dubbio, troverebbero conferma che la politica non è più capace di ascoltare i bisogni delle persone. Ma questo non era l'obiettivo del nuovo movimento di sinistra, o meglio, non è l'obiettivo di una parte di coloro che il giorno di Carnevale hanno preso parte all'Assemblea tenutasi a Lamezia. Non era il momento di dare i numeri sulle presenze, ciò che contava era la condivisione di un percorso politico nella Regione Calabria. E come tutte le assemblee che si rispettino, a partecipazione democratica, ognuno doveva sentirsi libero di esprimere la propria opinione come è stato fino ad un certo punto. Ed invece da una parte solo “pizzini”, andirivieni, sguardi complici; per fortuna c'era chi era interessato al futuro amministrativo della Calabria, ma purtroppo il suo pensiero non coincideva con chi ha cominciato a capire che il fantasma “Loiero” entrato dalla finestra stava uscendo dalla porta principale. Quindi quel che rimaneva da fare, ai sostenitori di "Loiero o morte", era solo provocare una grande rissa, interrompere il confronto politico pensando che chi grida più forte ha sempre ragione. Se ragionare significa sostenere chi non è stato capace di governare la nostra Regione e rappresentare il nuovo, se ragionare vuol dire allearsi con chi mette in primo piano gli interessi personali, allora sarebbe opportuno che il simbolo di SEL con Vendola, non venga utilizzato da chi in Calabria va in questa direzione e pretende di ottenere il consenso screditando chi invece ha voglia di lavorare con coerenza e rigore morale cercando a fatica di offrire dei segnali di cambiamento, sia nei metodi che negli obiettivi.

Io resto in Calabria: “Ambigue scelte di SeL”

17 feb 10 “Ognuno è libero di scegliersi i compagni di viaggio che più gli aggradano. Una parte di Sinistra Ecologia e Libertà ha scelto la sinistra capeggiata dagli onorevoli Loiero, Covello, Meduri ed altri, perchè questa, a loro avviso, è la migliore sinistra, distante da ciò che, secondo loro, rappresenta Callipo: un'ipotesi politica "ambigua e condizionata da giustizialismi". Non ci sono parole da aggiungere. Non ricordiamo neppure il ruolo centrale e di opposizione intransigente svolto dal presidente Callipo durante il quinquennio del centrodestra alla Regione (2000/2005), perché qui non la memoria è corta, ma la vista. Vedremo che cosa accadrà, se dovesse vincere il centrodestra, chi farà opposizione e chi si dileguerà. A nostro avviso, si tratta di un errore di prospettiva clamoroso. Che mira a salvaguardare esclusivamente le posizioni di potere acquisite e il sistema clientelare consolidatosi in questi anni in continuità con quanto fatto dal centrodestra nei precedenti dieci anni. Rigettiamo, però, le accuse di ambiguità e di giustizialismo; la prima, perché la proposta Callipo non è ambigua ma è limpida: alla Calabria serve una nuova classe dirigente e non i soliti volti che hanno messo in ginocchio la regione, legalità nella gestione delle risorse pubbliche, oggi dilapidate in interventi senza riscontri, consulenze e assistenzialismo, e un progetto di governo che coinvolga la partecipazione di enti locali, forze sociali, cittadini; la seconda accusa si commenta da sé: oggi non il giustizialismo è il male, ma la corruzione e il prefigurarsi di una nuova Tangentopoli a tutti i livelli.”

Giovani Idv "La Calabria frana e il Governo pensa al ponte"

17 feb 10 “A pochi giorni dalla pomposa presentazione dell'inutile Ponte sullo Stretto con tanto di Ministri, sindaci e amministratori, il gravissimo dissesto idrogeologico ritorna ancora una volta a far paura, in Calabria come in Sicilia”. E’ quanto affermano in una nota i Giovani di Italia dei Valori in Calabria in una nota.” Dopo una frana a San Fratello, tocca anche alla nostra regione ed ancora una volta al territorio Vibonese. La Protezione civile regionale, ha provveduto a fare sgomberare 9 famiglie le cui abitazioni era poste a valle della frana. Al momento la situazione è ancora in evoluzione, mentre le forze dell'ordine presidiano Maierato, che è stato completamente evacuato, per evitare episodi di sciacallaggio. Purtroppo- continua la nota dei giovani di Idv- si prevedono nuove piogge che potrebbero fare ampliare il fronte della frana. Intanto la Procura di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo sulla frana che ha colpito Maierato, nell'ambito di inchieste avviate dalla Procura sul dissesto idrogeologico nella provincia di Vibo. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza ai nostri conterranei vibonesi, che si trovano in questo difficile momento. Auspichiamo una serena conclusione dell'emergenza, senza danni a persone o cose. E' indubbio – conclude la nota- che una volta cessato il pericolo, bisognerà seriamente ritrovarsi intorno ad un tavolo, senza aspettare magari la prossima frana, per parlare di un concreto impegno da parte delle Istituzioni e del Governo(che appare più interessato a mastodontiche cattedrali nel deserto) volto alla tutela del territorio, per scongiurare pericoli che sembrano quotidianamente dietro l'angolo al primo scroscio di pioggia.”

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