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Notizie di Politica

 

Loiero “L’importante è l’unità ritrovata del PD”

11 feb 10 “Quello che conta, a questo punto, è che il Pd abbia ritrovato un'unità non formale, dopo mesi di disorientamento. Il fatto che domenica si svolgano le primarie sta a dimostrarlo. Saranno i calabresi a scegliere, c’è bisogno di una investitura popolare come io stesso ho spiegato ai delegati dell’assemblea di Capo Suvero”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, conversando con i giornalisti. “In questa vicenda della candidatura alla presidenza, diciamocelo sinceramente, abbiamo esagerato un po’ tutti – ha affermato ancora Loiero – e trovo dunque strano che sulla stampa si muovano critiche ad alcuni esponenti del Pd. Errori anche marchiani sono stati fatti nei miei confronti e non escludo di averne fatti anche io. Anche le incomprensioni con il segretario regionale sono state superate con la sua proposta in assemblea”. “È vero insomma – ha ammesso Loiero – che c'è stata una dialettica accesa. Ma c'è stata perchè a decidere vogliamo essere noi. Non siamo il centrodestra dove sceglie uno e gli altri chinano la testa”. Secondo Loiero, tuttavia, “le indicazioni unitarie della recente assemblea di Capo Suvero sono di una eloquenza enorme e indicano che il partito c’è, ha idee chiare, vuole contare sul territorio e vincere la partita. Ne ho visti sindaci, amministratori, uomini e donne delle istituzioni, dirigenti dei circoli del Pd sbigottiti per come andavano le cose. Finalmente abbiamo compreso che ci sono forze ed energie per arrivare alla vittoria nei confronti di un centrodestra tutto lustrini ed effetti speciali, ormai scoperti, vuoto però di idee e di progetti per la Calabria”. “Oggi ci ritroviamo – ha commentato il presidente della Regione – un Pd unito e un centrosinistra che hanno obiettivi condivisi, che non sono certo gli obiettivi (che regione disgraziata la nostra!) di personaggi che neppure conoscono la storia e la geografia di questa Calabria e pretendono di pontificare per indicare ai calabresi cosa debbano o non debbano fare”. Parlando ancora del Pd Loiero ha aggiunto che “non si può rottamare l’esperienza e non si possono cancellare storia e storie. Anche per questo bisogna rifuggire dai rancori e dal clima delle settimane che abbiamo alle spalle. Ce lo chiedono i calabresi che credono in una democrazia progressista, forte di valori, solidale, accogliente e inclusiva.”

Caminiti (Pd) “Insopportabili dichiarazioni Idv”

04 feb 10 “Le dichiarazioni sprezzanti con le quali da mesi, quotidianamente, IdV giudica gli esponenti e le scelte del PD calabrese sono divenute sinceramente insopportabili. Evidentemente si è sbagliato a lasciar correre perché questo atteggiamento è stato scambiato per debolezza o per imbarazzo. Ora, però, sarebbe bene metterci un punto”. Così in una dura dichiarazione il presidente dell’Assemblea regionale del PD, Pino Caminiti. “Cominciamo –prosegue Caminiti- da un tema abusato: regole e democrazia. IdV su questo dovrebbe semplicemente tacere, dal momento che regole interne non ne ha, né ha una parvenza di struttura democratica. Lì, come nel PDL, esiste un leader che decide per tutti, senza bisogno di consultare né base, né gruppi dirigenti. Al massimo, può essere, come del resto capita allo stesso Berlusconi, condizionato se, come di recente è avvenuto in Calabria, al suo fianco se ne affaccia un altro, che gli contende la leadership, scavalcandolo in radicalità e giustizialismo. Secondo tema: il bene della coalizione e della Calabria. IdV ha un solo assillo: succhiare voti al PD. Per IdV non esiste un problema di coalizione. L’alleanza va bene solo se si accoda alle sue scelte, fatte in solitudine o tutt’al più a cena. Callipo è stato certificato questa estate come il meglio che possa esprimere la società calabrese sana, con un editto di De Magistris. Da allora, IdV ha iniziato la propria campagna elettorale con l’obiettivo spudorato non di sconfiggere il centrodestra, ma di ottenere un exploit elettorale di Partito. Potrei continuare, tanto è facile mettere altri puntini sulle i. Ma il punto non è questo. Il punto è di smetterla con la propaganda d’accatto e di assumersi ognuno le proprie responsabilità. Quelle del PD sono fin troppo sotto gli occhi di tutti. Ma chi voleva davvero aiutare un processo unitario e costruire le condizioni per una sfida vincente con il centrodestra, avrebbe dovuto fare il contrario di quel che ha fatto. Intendiamoci, è ancora in tempo per farlo, ma, come si legge negli annunci seriosi, “solo se veramente interessati”.

Messina (Idv) replica a Caminiti “Insieme si vince”

04 feb 10 “Intervenire rispondendo a Caminiti e ricordargli le vicende del Pd calabrese che in tre mesi ha fatto e disfatto e fin troppo semplice”. Questa la replica del commissario regionale di Italia dei Valori, Ignazio Messina. “È comprensibile –aggiunge Messina- la sua distrazione proprio per queste tristi vicende calabresi, in merito all’impegno di Idv in tutta Italia, dove, trovando l’accordo con il Pd ha sostenuto, per il bene della coalizione o suoi candidati o candidati proposti dallo stesso Pd come la Bonino nel Lazio. Non si comprende il motivo per cui in Calabria, questo partito non debba prendere in considerazione la buona proposta avanzata dalla società civile e sostenuta da Idv. Probabilmente - aggiunge - un Pd diverso, meno dilaniato ( e su questo non siamo noi ad infierire ma è palese) guarderebbe alla qualità della proposta e non al suo interesse particolare. Da mesi, tutti i giorni, proponiamo una soluzione per uscire dall’empasse e non a caso, come dimostrano alcuni sondaggi, è quella vincente ma il Pd si ostina a pensare e perseguire la soluzione perdente. Questa, non è una volontà di chi è “veramente interessato” al dialogo ma una volontà di suicidio. Siamo ancora in tempo a salvarci”.

Mirabello (Pd) “Caminiti sbaglia a criticare Guccione”

04 feb 10 “Leggendo sbigottito la rassegna stampa odierna, non riesco a capire con quale coraggio Pino Caminiti si possa ergere oggi a moralizzatore del Pd, tentando di impartire improbabili lezioni di politica al Segretario regionale Carlo Guccione”. E’ quanto sostiene in una nota Michele Mirabello Vice Presidente Assemblea Regionale PD. “Verrebbe spontaneo dire a questo punto –spiega Mirabello- che l'unico grande errore di Carlo sia stato proprio quello di proporlo a Presidente dell’assemblea del partito dopo averlo battuto sonoramente sul campo al congresso. Per chi non lo ricordasse Caminiti è il capitano dell'“allegra brigata” che sosteneva addirittura, fino al 25 ottobre scorso, e poi anche dopo, che era meglio perdere le elezioni regionali piuttosto che vincere con Loiero. E' sempre Caminiti ad avere svolto per due anni il compito di “vice-coordinatore regionale-disastro” del Pd, ad avere di fatto gestito il partito da eterno supplente del segretario pro tempore senza aver mai avuto il coraggio di alzare la voce, ad esempio, quando, da Roma, “nominavano” i parlamentari senza che in Calabria nulla venisse deciso. Nessuno dimentichi che, durante la sua biennale "reggenza", ben poche volte ha convocato la Direzione regionale del partito, e quando ciò è avvenuto lo ha fatto solo per affrontare questioni meramente procedurali e burocratiche. Come non ricordare il modo in cui ha gestito le vicende di Vibo Valentia? Come non ricordare, poi, che egli insieme ad altri, è stato il grande protagonista della clamorosa vittoria del centrodestra minoritario a Crotone, città in cui il centrosinistra aveva sempre vinto e dove, appena due anni fa, lo stesso centrosinistra aveva conquistato il Comune con l’80% dei voti? Per fortuna non ha messo mano alle elezioni provinciali di Cosenza dove, grazie al presidente Oliverio e alle forze che lo hanno sostenuto, ci siamo evitati un altro disastro, assicurando una vittoria strepitosa del centrosinistra in provincia di Cosenza da capitalizzare per le imminenti elezioni regionali. Le difficoltà che in questa complessa fase abbiamo dovuto affrontare consiglierebbero ben altre riflessioni e soprattutto ben altri predicatori e da ben altri pulpiti!"

Pannella "Non sottovlautare minacce a Callipo"

04 feb 10 “È bene non commettere l’enorme errore di sottovalutare le minacce di morte a Pippo Callipo. Il problema ci appare semplice: la partitocrazia calabrese, come quella romana, non può permettersi di far gestire ad una personalità come Pippo Callipo le documentazioni, almeno ventennali, di una classe dirigente corrotta e corruttrice che, per l’essenziale, non ha mai visto contrapposte e in lotta la componente di sinistra e quella di destra di questo letale Regime”. È quanto ha dichiarato il leader radicale Marco Pannella che aggiunge: “Se si convincerà il Pd a subire il ricatto della cosca Loiero e connessi, occorre immediatamente, di questo, fare un discriminante fatto nazionale, al di là delle soggettive “buone fedi” individuali di Loiero, e compagni e camerati di Regime. Si tratta, infatti, di uno scontro ormai di vero e proprio carattere antropologico, più ancora che culturale. Credo che anche coloro ai quali faccio queste imputazioni gravi, politiche, sappiano in cuor loro che la di là di incapacità e limiti personali, quanto denuncio è fondato e non settario. Vorrei sentire magari dire qualcosa di più, politicamente, da compagni come , uno e fra i migliori fra tutti, Marco Minniti. Auguri e grazie a Pippo Callipo; la sua impresa, la sua determinazione - dice Pannella - sono rischiosissime, ma con lui e al suo sostegno riteniamo necessario giocare il suo “possibile”, che l’immonda voragine del “probabile” calabrese e romano”.

Loiero “Da Pannella attacco delirante”

04 feb 10 “Che Marco Pannella parli di me come ha fatto mi lascia stupito e sbigottito. Lo conosco da venti anni, mi conosce bene, sono stato vicino al Partito radicale con la doppia tessera ma i suoi giudizi sono deliranti e pericolosi, perché le parole “cosca Loiero con annessi” non vengono temperate dal beneficio della buona fede che mi concede”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero a proposito di alcune dichiarazioni rilasciate dal leader radicale. “Io sono in Calabria da cinque anni. Ero deputato, facevo una vita tranquilla. Eppure – ha aggiunto Loiero – sono tornato, ho scelto la trincea calabrese per combattere una battaglia di legalità, per lo sviluppo della mia regione, subendo minacce inverosimili. L’attacco di Pannella, dunque, è vergognoso e schizoide. Spara nel mucchio, alimenta pregiudizi come solo una stupido potrebbe fare, non uno che come lui abbia pretese culturali”. “Valuterò se citarlo in giudizio per quanto ha detto – ha affermato ancora Loiero – anche se so bene che in politica non è questa, in molti casi, la via da seguire. Ma la sua proditoria aggressione, che sembra ispirata da nemici del centrosinistra, in verità ha poco di politico. Mi domando cosa non si faccia per cercare di travolgere posizioni politiche chiare come quella voluta dalla base del partito democratico che non è una cosca come Pannella accusa”. “L’esponente radicale – ha detto inoltre Loiero – dovrebbe spiegare, perché mai, io presidente di prima legislatura che porta a consuntivo un bilancio delle cose fatte più che positivo, a capo di una giunta che sul tema della legalità ha fatto quello che nessun’altra Regione ha fatto, con la costituzione di parte civile in tutti, dico tutti, i processi contro la mafia, e con l’istituzione della Stazione Unica Appaltante, affidata al magistrato antimafia Salvatore Boemi per recidere gli artigli delle cosche sugli appalti regionali, a suo giudizio dovrei cedere il posto al candidato di IdV che in Calabria si è spaccata pure sul mio nome”. “Non si capisce perché dovrei farmi da parte – ha concluso il presidente Loiero – pur avendo il sostegno corale della base del mio partito e quello della coalizione che ha governato in questi cinque anni, da Rifondazione Comunista, al Pdci, al Partito socialista e di numerose altre formazioni politiche e della società civile. Se qualcuno ha una spiegazione logica la dica. Pannella non l’ha detta”.

Primarie del PD, disposizioni e seggi

04 feb 10 Si è riunita oggi – è scritto in un comunciato dell’Ufficio Stampa del PD Calabrese- presso la sede regionale del PD a Lamezia Terme, il Comitato Organizzatore Regionale per lo svolgimento delle primarie che si terranno il 7 febbraio p.v. per la scelta del candidato alla Presidenza della Giunta Regionale. Il Comitato ha preso atto ed ha approvato l’ubicazione e la composizione dei seggi così come sono stati trasmessi dai Comitati Organizzatori Provinciali. Per lo svolgimento delle Primarie di domenica 7 febbraio sono stati allestiti, in totale, n° 524 seggi distribuiti su tutto il territorio calabrese e così ripartiti per provincia: Catanzaro: n° 118 seggi Cosenza: n° 194 seggi Crotone: n° 34 seggi Reggio Calabria: n° 117 seggi Vibo Valentia: n° 61 seggi. Ogni seggio è composto da un Presidente e da almeno 2 scrutatori più i rappresentanti dei candidati a Presidente. Saranno mobilitate oltre 2620 persone che con il loro lavoro volontario contribuiranno all’espletamento Di tutte le operazioni di voto e di scrutinio garantendo la massima correttezza e trasparenza.

Mancini (Pdl) “Scopelliti locomotiva del nuovo sud”

04 feb 10 “La proposta lanciata da Giuseppe Scopelliti ai coordinatori nazionali del PDL per definire un programma comune per l’intero Mezzogiorno in vista delle prossime regionali fissa al meglio la cifra dell’impegno del nostro candidato: fare della Calabria la locomotiva del nuovo Sud. Così in una dichiarazione Giacomo Mancini del PDL”. “La sfida – ha continuato Mancini- è quella di consegnare al passato gli sprechi, le inefficienze e gli scandali prodotti da Loiero per aprire una nuova stagione di buon governo per la Calabria e insieme per far recitare per la prima volta nella sua storia alla nostra regione che è sempre stata purtroppo gregaria e molto spesso subalterna, un nuovo ruolo da protagonista e di guida di un nuovo Sud che si presenti con facce nuove, volti puliti e menti capaci”. “Con la vittoria di Giuseppe Scopelliti –ha concluso Mancini- la Calabria avrà l’occasione per la prima volta di avere un governatore fattivo e concreto e di avere voce e autorevolezza per guidare da protagonista il rilancio di un nuovo Mezzogiorno”.

Bruno (Api) “Rinviare le primarie”

04 feb 10 "Il Presidente Loiero auspica che in Calabria si svolgano primarie in grado di fornire al futuro candidato del centrosinistra una chiara investitura della base. Condivido appieno e sottoscrivo”. Così Franco Bruno di Alleanza per l’Italia – Calabria. Anche per questo sarebbe utile posticipare la prevista consultazione almeno di una settimana e svolgerla nell'ambito della coalizione per far conoscere all'opinione pubblica i contenuti programmatici che accompagnano le singole proposte nominali. Se mi sarà reso possibile, confermo la mia intenzione di candidarmi e di chiedere ai calabresi una condivisione, con il loro voto, su almeno cinque titoli programmatici: limitare il neocentralismo regionale e i relativi costi burocratici che gravano su imprese e cittadini; separare sanità e cattiva politica; chiudere entro cinque anni il maggior numero di discariche potenziando concretamente la raccolta differenziata; divisione equa, solidale ed automatica, tra le cinque Province calabresi, di parte consistente delle risorse regionali disponibili; riduzione dell'Irpef regionale ai cittadini facendo pagare in Calabria le tasse regionali delle grandi imprese che realizzano profitti utilizzando le nostre risorse naturali. Proprio su questi cinque punti, insieme alle questioni legate alla trasparenza, alla legalità, alla lotta alle cosche di 'ndrangheta e allo sviluppo endogeno della Calabria, mi piacerebbe confrontarmi con il Presidente uscente, con gli altri candidati e, soprattutto, con i tanti calabresi che non hanno perso la speranza in una Calabria migliore. Ovviamente spero in una competizione realmente libera, seria e credibile e per questo restiamo in attesa di una risposta da parte del Partito Democratico e degli altri candidati, che ci consenta di contribuire a far partire una nuova democratica e partecipata fase del centrosinistra calabrese."

Pizzini (Pdl) “Rivedere confini del Parco del Pollino”

04 feb 10 “A seguito della nota dello scorso 20 gennaio emessa dalla Direzione Protezione Natura del Ministero dell’Ambiente con cui si respingeva ancora una volta la richiesta di riperimetrazione per alcune aree del Parco Nazionale del Pollino, ritengo sia necessario ripristinare immediatamente un percorso corretto per riproporre una nuova domanda al Governo nazionale che preveda innanzitutto una maggiore coesione da parte delle amministrazioni comunali interessate ed un coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti che faccia ritrovare una maggiore unità d’intenti attraverso un più chiaro progetto di rimodulazione e riorganizzazione del territorio”. A manifestare senza incertezze il suo pensiero sulla risposta data dal dicastero competente all’Ente parco che ha sede a Rotonda (PZ) è stato il Consigliere Regionale del PdL, Antonio Pizzini. Nel documento inviato dal Ministero alle locali autorità, oltre a quanti sono coinvolti nell’interesse di ridisegnare alcuni confini del Parco Nazionale del Pollino, si legge che alla luce delle tante valutazioni effettuate tramite ispezioni e colloqui con le parti interessate “si invita l’ente parco a voler adempiere alle proprie funzioni istituzionali facendo conoscere le valutazioni tecniche in ordine alle richieste presentate e le eventuali motivate controproposte, tenendo in conto la necessità di assicurare la protezione e la salvaguardia delle riconosciute valenze ambientali e naturalistiche del territorio, ragion d’essere del Parco nazionale e dello stesso Ente parco”. Un passaggio importante e comunque un’apertura per una nuova eventuale richiesta. “Dietro sollecitazione della Presidente del Circolo della Libertà di San Sosti, Carmela Martucci, cui va un particolare ringraziamento per l’impegno con cui si sta spendendo per questo caso, mi sto impegnando nei confronti degli uffici dirigenziali del Ministero per riconsiderare le esigenze di un territorio che si è visto imporre confini e prescrizioni senza alcuna concertazione con le amministrazioni comunali e le parti sociali interessate. Da parte nostra, invece, ritengo opportuno stabilire subito un coordinamento tra amministratori e parti interessate che sia fattivamente esecutivo, affinché ci si possa subito adoperare per una larga sottoscrizione di quanto sarà richiesto nuovamente al Governo nazionale. Questa volta sarà, però, necessario avere le idee ben chiare e motivare le rivendicazioni che si vogliono veder autorizzate approfittando di quanto espresso in calce alla missiva appena inviata dal Ministero alla presidenza dell’Ente parco. Se vogliamo ottenere qualcosa dalle istituzioni superiori cui rivolgeremo le nostre istanze dobbiamo mettere da parte i campanilismi e i particolarismi di ognuno e dimostrare grande intesa e corrispondenza nell’azione proposta”.

Giovani Idv “Col PD siamo alla follia”

04 feb 10 “Assistiamo attoniti e basiti all'incredibile sceneggiata che il Partito Democratico sta mettendo in atto con l'assurda marcia indietro di tutti su tutto”. Lo affermano in una nota i Giovani di Idv Calabria. “Un sondaggio –proseguono- (da considerarsi attendibile dato che alle scorse regionali ha perfettamente azzeccato il risultato) conferma ciò che da mesi andiamo affermando: la candidatura di Filippo Callipo a Presidente della Regione, candidato da una coalizione di centro sinistra, è vincente e garantirebbe un reale cambiamento morale e politico per la Calabria. Il "modello Reggio" tanto sbandierato da Scopelliti non incanta più nessuno, perchè non esiste, è fasullo, è finzione, è il trionfo dell'effimero, scelto come priorità e messo alla base dell'agire politico di un'amministrazione che in questi anni ha pensato allo spettacolo e all'apparenza, tralasciando i reali bisogni dei cittadini.Di fronte ad una tale eventualità, e ben consapevoli della rivoluzione culturale, etica e morale tanto desiderata dai calabresi, ci saremmo aspettati che lo stato maggiore del PD,con uno scatto d'orgoglio, appoggiasse una candidatura che ha da subito entusiasmato la società civile e la gente comune. Invece ci duole constatare che il partito di Bersani, in Calabria,è totalmente sottocontrollo del Presidente uscente Loiero, che fa il bello e cattivo tempo, che pretende una ricandidatura, nonostante la gente di Calabria, consideri assolutamente insufficiente il suo governo tanto da averlo relegato, da tantissimi mesi ormai, al penultimo posto nella classifica di gradimento dei Presidenti di Regione. Noi come Giovani IDV Calabria, riconfermiamo la nostra piena fiducia e il nostro appoggio a Pippo Callipo nella speranza che in tanti, anche dentro il PD, possano concorrere a quella rivoluzione della politica regionale che i calabresi si aspettano”.

Orsomarso (Pdl) “Una legge regionale per il rilancio del Comac”

04 feb 10 «Occorre una legge regionale che stabilisca concretamente il rilancio del Consorzio Agrolimentare Calabria garantendo l’esclusività commerciale territoriale e ponendo fine all’attuale polverizzazione del sistema locale di vendita. In questo quadro di rilancio del Comac, – ha sottolineato Fausto Orsomarso, candidato Pdl al Consiglio regionale della Calabria – la proposta di legge dovrà prioritariamente contenere i criteri organizzativi della vendita dei prodotti ortofrutticoli nell’area circostante al mercato di Montalto Uffugo». Il dirigente regionale del PDL, da sempre sensibile alle sorti ed agli scenari evolutivi del sistema economico locale e sollecitato dai rappresentanti della Società di Gestione del Centro Agroalimentare all’Ingrosso di Fondi, ha visitato, questa mattina, le aree del mercato ortofrutticolo di Montalto alla presenza di una nutrita delegazione di operatori economici. Nel corso dell’incontro il dirigente regionale del Pdl, sentito il candidato alla presidenza della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha preso l’impegno, sin da subito, di redigere una legge regionale da sottoporre e far condividere a tutte le forze politiche della coalizione finalizzata all’immediato rilancio di una strategica realtà commerciale nella quale sono stati investiti oltre 30 miliardi e, che oggi, rischia il collasso a causa della disattenzione e dell’incapacità dell’attuale Governo regionale. Il candidato al Consiglio regionale del PDL, inoltre, ha evidenziato la necessità di coinvolgere tutti i Comuni interessati al fine di condividere le soluzioni più adeguate e delineare le azioni più idonee da adottare per la piena attuazione delle politiche di rilancio del Consorzio Agroalimentare.«Nei prossimi giorni – ha concluso Fausto Orsomarso – solleciterò il candidato alla presidenza della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti a visitare le aree commerciali del mercato ortofrutticolo affinchè possa rendersi personalmente conto dell’importanza e del ruolo vitale che il Comac può ricoprire per lo sviluppo economico dell’intera area»

Napoli (Pdl) "Clima della tensione in Calabria"

04 feb 10 La preoccupante situazione, derivante dall'attivita' criminosa della 'ndrangheta, in Calabria, che, nella fase preelettorale ha incrementato le sue intimidazioni nei confronti di politici, amministratori, impresari, e l'altro ieri all'imprenditore Pippo Callipo, candidato alla Presidenza della Regione Calabria, anche dopo i fatti inerenti la Procura di Reggio Calabria, quelli di Rosarno ed altri, protesa, come sempre, ed ''impegnata a devolvere il consenso elettorale per il proprio tornaconto'', hanno indotto Angela Napoli, deputa del Pdl e componente della Commissione parlamentare antimafia, a presentare una interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri dell'Interno e della Giustizia. ''La strategia della tensione, messa in atto per mano della ''ndrangheta - sostiene la Napoli - sta creando viva preoccupazione e mancanza di serenita' sia per la preparazione delle liste elettorali che per lo svolgimento della relativa competizione''. Per questi motivi la Parlamentare del Pdl chiede ''quali urgenti iniziative intendano attuare per far monitorare la preoccupante situazione in atto in Calabria; quali urgenti iniziative intendano attuare per far garantire lo svolgimento della campagna elettorale e delle relative votazioni con la massima sicurezza; se non ritengano, altresi', necessario ed urgente condividere l'iniziativa parlamentare concernente ''Il divieto di svolgimento di propaganda elettorale per le persone sottoposte a misure di prevenzione '' , il cui iter si e' gia' concluso in commissione giustizia alla Camera dei Deputati''.

Lucà incontra artigiani e piccoli imprenditori di Crotone e Cosenza

04 feb 10 Il consigliere regionale Salvatore Lucà ha incontrato una rappresentanza di artigiani e piccoli imprenditori delle province di Crotone e Cosenza “per ascoltare - spiega una nota - e proporre eventuali soluzioni ad un tessuto economico che continua a soffrire terribilmente sotto la scura di una crisi che solo in questi ultimi mesi sta manifestando veramente tutta la sua gravità. Aziende che continuano a chiudere, tantissimi abbandonano tutto e tutti per recarsi altrove non tanto a pensare o dare il là a nuove intraprese ma a cercare solo un semplice posto lavoro per poter sopravvivere nella noncuranza e grande disattenzione di un potere politico che è in tutt’altre faccende affaccendato. All’incontro a cui hanno partecipato anche rappresentanti associativi ed istituzionali (Luigi Falzetta, Raffaele Lucà, Luigi D’Ippolito, Carmine Corigliano) tutti, hanno sottolineato come il mondo istituzionale e politico stia sottovalutando una situazione ed una crisi economica che può diventare devastante per un territorio che ha già subito e pagato in termini occupazionali la presenza di pseudo imprenditori che negli anni hanno fatto incetta di risorse pubbliche per solo fini personali e per creare solo occupazione precaria. Anche le vicende di questi mesi: Villa Giose, Sasol, Gres 2000, Cellulosa 2000, Centrale turbogas, Sali Italiani, Gruppo Abramo sono gli esempi più evidenti di una crisi che sta implodendo in un tessuto economico già debole per se stesso, che in questi anni ha creato una occupazione precaria che sta rovinando e mettendo in crisi, non solo economica, tantissime famiglie. Un territorio dove l’economia reale rischia di sparire completamente, perchè i nodi dell’accesso al credito, del costo del denaro restano e continuano ad aumentare, malgrado i proclami ora di questo ora di quel rappresentante istituzionale o finanziario”.

Feraudo “Idv a Congresso, Bova sposti Consiglio a giorno 8”

04 feb 10 “L’Italia dei Valori vuole essere in aula quando il Consiglio regionale sarà chiamato a votare l’abolizione del listino”. È quanto afferma Maurizio Feraudo, Capogruppo di Italia dei Valori in Consiglio regionale. “ Per questo – prosegue Feraudo – il Gruppo di IdV, nel ribadire al Presidente del Consiglio, On. Bova, che nei giorni 5-6-7 febbraio si terrà a Roma il I° Congresso Nazionale del partito, chiede, così come è ormai prassi e come è sempre stato fatto nel corso di questa legislatura, che la seduta del Consiglio regionale venga differita al prossimo lunedì. Data che non pregiudica affatto i lavori del Consiglio, nè tantomeno le decisioni che dovranno essere adottate”. Per Feraudo “ sarebbe veramente paradossale, oltre che spregevolmente irriguardoso verso l’IdV, che, dopo settimane e settimane di dannosa melina istituzionale dovuta alle lacerazioni tutte interne al PD, oggi i consiglieri regionali di IdV venissero messi in condizione di dover scegliere se partecipare ai lavori del Consiglio oppure al I° Congresso Nazionale del loro partito”. “ Sono convinto – conclude Feraudo – che la sensibilità politica e istituzionale che ha sempre contraddistinto il Presidente del Consiglio coniugata con il profondo rispetto che egli ha sempre mostrato verso tutti i Gruppi consiliari, di cui è stato sempre autorevole ed imparziale garante, lo indurranno, nel solco della prassi consolidata, a considerare favorevolmente le esigenze di Italia dei Valori.

Magarò “Serve una Regione meno catanzarocentrica”

04 feb 10 ”Tutte le mie speranze ed i miei propositi in questi anni sono stati puntati sullo sviluppo e sul cambiamento della società calabrese”. Lo afferma in una dichiarazione il consigliere regionale Salvatore Magarò. “Una società attraversata da molteplici fattori di crisi -afferma Magarò- ma contemporaneamente attiva, dinamica, ricca di fermenti di rinnovamento. Nell’animo ho sempre avuto l’ideale di una regione più libera e più unita, meno catanzarocentrica e con interventi distribuiti in maniera equanime sul territorio, di una società più giusta ed emancipata, di una comunità più evoluta. Per questo motivo ho lavorato per voltare le spalle all’assistenzialismo improduttivo, sollecitando invece tutte le energie e tutte le potenzialità inespresse a farsi avanti. Sono convinto che Giuseppe Scopelliti, con la sua concretezza, con la sua politica del fare e operando nel solco dei tanti successi amministrativi che hanno caratterizzato la sua esperienza di sindaco, saprà farsi interprete delle aspettative mie e di quelle di tutti i calabresi, che legittimamente ambiscono ad una Calabria differente e migliore rispetto a quella attuale”.

Pirillo e Pittella (Pd) chiedono intervento Barroso su nave dei veleni

04 feb 10 Un’articolata indagine su tutti i relitti sospetti affondati nei mari calabresi ed una più approfondita ricognizione sulla nave rinvenuta nei fondali a largo di Cetraro. Sono queste le principali richieste che gli europarlamentari del gruppo S&D-Pd Gianni Pittella, vice Presidente vicario del Parlamento Europeo, e Mario Pirillo, membro della Commissione Ambiente, formulano a José Manuel Durão Barroso, Presidente della Commissione Europea. In particolare in una lettera i due eurodeputati chiedono un intervento diretto di Barroso per fugare qualsiasi dubbio sulla vicenda del relitto rinvenuto a largo di Cetraro. Un relitto indicato, in un primo momento dal pentito della ‘ndrangheta come una delle cosidette “navi dei veleni” ma che, a seguito delle verifiche effettuate dal Ministero dell’ambiente, sarebbe stato identificato come la nave passeggeri “Catania” affondata nel corso della prima guerra mondiale. Proprio su quest’ultimo aspetto Pittella e Pirillo sottolinenano che “ci sono però numerosi dubbi sollevati da alcuni esponenti delle associazioni ambientaliste e da parte di subaquei professionisti che precedentemente, per conto della regione Calabria, avevano esplorato il medesimo sito arrivando a conclusioni differenti e più preoccupanti”. Da qui la richiesta dei due europarlamentari “di ritornare sulla zona oggetto di indagine con la stessa strumentazione utilizzata, alla presenza questa volta delle parti interessate alla vicenda, dei mass media, della Regione e dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste, e procedere alla video ricognizione della fiancata della nave nella zona del presunto siluramento”. Ma non solo Pittella e Pirillo ricordano che “esistono altri casi sospetti di affondamenti di cosiddette “navi dei veleni”. E, a questo proposito, citano la vicenda della nave Rigel affondata nel 1987 a capo Spartivento al largo di Reggio Calabria. “Per quest’ultima vicenda – sottolineano - esiste già una condanna per naufragio doloso, in base all’art. 428 del codice penale, emessa dal tribunale di La Spezia il 20 marzo 1995, confermata in appello dal tribunale di Genova il 10 novembre 1999 e resa definitiva in Cassazione il 10 maggio 2001”. “Riteniamo – concludono Pittella e Pirillo - che rispetto ad un tema tanto delicato per la salute delle popolazioni e la salvaguardia dei nostri mari sia urgente una nuova e più approfondita ricognizione sul relitto rinvenuto a largo di Cetraro e l’avvio di un’indagine più articolata su tutti i relitti sospetti affondati nei mari calabresi”.

Orlando (Idv) "Escalation criminale in Calabria"

04 feb 10 “La bomba artigianale fatta esplodere davanti alla Procura Generale di Reggio il 3 gennaio; l’ordigno inesploso nel cortile dell’aula bunker il 7 gennaio, giorno dell’arrivo di Maroni e Alfano; il ritrovamento di una macchina con armi ed esplosivo il giorno della visita di Napolitano alla città il 21 gennaio; infine, il 25 gennaio, le minaccia di morte al magistrato antimafia Giuseppe Lombardo, che sta portando avanti importanti indagini sugli affari delle potenti cosche dei Libri e dei Condello e sulla commistione della criminalità organizzata con imprenditori e amministratori comunali di Reggio Calabria. Tutti fatti, denunciati anche da inchieste di quotidiani e settimanali, che senza alcun commento dimostrano l’escalation criminale in Calabria”. Lo ha detto Leoluca Orlando, portavoce nazionale dell’Italia dei Valori, e primo firmatario di un’interpellanza urgente al Presidente del Consiglio e ai ministri dell’Interno e della Giustizia, firmata da 35 deputati, tra cui i calabresi Doris Lo Moro, Maria Grazia Laganà Fortugno, Aurelio Misiti. “Un’escalation - dice Orlando - che ha fatto tra l’altro registrare, solo negli ultimi tre mesi dell’anno scorso, uno stillicidio quotidiani di attentati e intimidazioni di stampo mafioso ai danni di amministratori pubblici, dirigenti e imprenditori, e che è segno di un tentativo sempre più invasivo di condizionare il sistema politico e sociale della Regione, attraverso messaggi diretti alle istituzioni. Si tratta - ha detto Orlando - di una situazione insostenibile che mina le basi stesse della convivenza civile e dello Stato di diritto e che fa emergere con sempre maggiore evidenza un pericoloso sodalizio che si consolida intorno ad enormi interessi economici, che spaziano dal traffico internazionale di stupefacenti al racket, dal riciclo del denaro sporco in grandi attività imprenditoriali allo smaltimento abusivo dei rifiuti. Chiediamo al governo - ha concluso Orlando - di intervenire subito per tutelare la regolarità dei procedimenti di appalto ed impedire il controllo illegale del territorio, nei riguardi di esponenti delle istituzioni, del mondo degli affari e delle professioni collusi con la criminalità organizzata e con il sistema di corruzione; e di adottare provvedimenti di urgenza che garantiscano il regolare svolgimento delle procedure elettorali delle prossime elezioni regionali. Occorre una mobilitazione diretta dei ministri dell’Interno e della Giustizia per contrastare la criminalità organizzata, senza attendere l’ennesimo attentato o intimidazione prima di intervenire”.

Casa Pound organizza il lutto su internet per le foibe

04 feb 10 Dalla Francia al Quebec, passando per Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Portogallo e Svizzera: in vista del giorno del ricordo, il web, sotto la spinta dell'Italia, si mobilita e grida che ''la verità non può essere infoibata''. Non si fermano infatti le adesioni alla terza edizione della manifestazione virtuale organizzata da CasaPound Italia, in collaborazione con Novopress Italia, NoReporter e Radio Bandiera Nera, nella 'Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati'. E così mercoledi' 10 febbraio alle 11 centinaia tra siti internet, blog e forum e migliaia di profili Myspace e Facebook, corredati dal Tricolore, osserveranno un'ora di silenzio e manterranno il lutto per le ventiquattr'ore successive per tenere viva la memoria della feroce pulizia etnica che fece 15mila vittime oltre 60 anni fa e dell'esodo forzato di centinaia di migliaia di italiani da Istria, Fiume e Dalmazia. Una manifestazione che vuole essere una sorta di marcia silenziosa, dove le fiaccole sono le coscienze di tanti singoli e comunità che trovano espressione in un’operazione semplicissima: il cambio di avatar come atto che testimonia una presa di coscienza su una tragedia troppo a lungo dimenticata. ''Manifesta con noi, dai voce alla tua volonta' di ricordare'', si legge sulle locandine che hanno letteralmente invaso il web. ''Sensibilizzare e Agire - spiega CasaPound Italia - questi i due verbi scelti per la terza edizione della manifestazione virtuale '10 Febbraio: La verita' non puo' essere infoibata'. Sensibilizzare: nei confronti di un argomento tra i piu' scomodi, che vede un Paese uscire con passo incerto dalla foschia della censura culturale tesa a nascondere la verita' storica di una delle piu' grandi tragedie nazionali, un vero e proprio genocidio italiano, un'operazione sistematica di pulizia etnica perpetrata ai danni della popolazione italiana del Nord-Est, che ha dovuto subire rastrellamenti, deportazioni, torture e esodi di massa. Agire: in ogni sede, dalle istituzioni politiche alla scuola, si tende ad insabbiare con troppa disinvoltura i lati oscuri del proprio passato mediante la minimizzazione dei tragici eventi che a partire dall'8 settembre 1943 colpirono la comunita' italiana di Istria, Dalmazia e Friuli-Venezia Giulia''. CasaPound Italia, si legge ancora, ''riconosce come propria la cultura che si fa azione. E' per questo che l'Associazione organizza su tutto il territorio nazionale conferenze, fiaccolate, manifestazioni a sostegno della verita' storica, sopratutto quando si tratta della memoria traballante di chi vuole a tutti i costi dimenticare; e' per questo che anche la rete, canale tra i piu' importanti per la diffusione delle idee, viene da tre anni a questa parte coperta dalla nostra azione'. In un Paese sull'orlo di una crisi che fa impallidire la memoria storica di chi ci ha preceduti; in una terra ai limiti del collasso, in cui forze fresche hanno deciso di alzare la testa, l'affermazione 'La verita' non puo' essere infoibata' e' un atto rivoluzionario''.

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