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Notizie di Politica

 

Loiero “Consiglio entro l’8 per abolire il listino”

02 feb 10 “Se il Consiglio Regionale non approverà nel più breve tempo possibile l’abolizione del listino, per potere promulgare la Legge entro l’otto febbraio, non si potrà votare con la nuova norma. Questo mi è stato spiegato stamattina nell’incontro con i prefetti della regione”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero riferendosi al protocollo d’intesa firmato questa mattina a Catanzaro con i cinque prefetti calabresi per l’organizzazione tecnica e l’attuazione delle elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010. “Entro l’undici febbraio - ha aggiunto Loiero - deve essere infatti emanato il decreto di indizione delle elezioni regionali, e l’otto febbraio è l’ultima data utile per la promulgazione della Legge”.

Mario Oliverio (Pd) “Il Consiglio regionale abolisca il listino”

02 feb 10 “Dopo la Conferenza dei Capigruppo regionali, che si è espressa favore della cancellazione del listino bloccato dalla Legge Elettorale per l’elezione del prossimo Consiglio Regionale, mi auguro che questa norma venga ora cancellata attraverso l’approvazione definitiva da parte della massima Assemblea regionale calabrese”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti a margine di una riunione a cui hanno partecipato questa mattina numerosi amministratori locali provenienti dall’intera provincia per verificare l’andamento della raccolta delle firme per l’abolizione del listino “L’impegno assunto dalla Conferenza dei Capigruppo regionali- ha risposto Oliverio a quanti gli facevano notare che fino ad oggi non è ancora stata stabilita la data di convocazione del Consiglio regionale- è, comunque, quello di porre questa importante riforma al primo punto del prossimo Consiglio regionale, da tenersi nei tempi utili prima della conclusione della legislatura”. “Se questa riforma –ha concluso Oliverio- non dovesse andare in porto si darebbe un colpo mortale alla stessa credibilità del Consiglio regionale. Mi auguro che ciò non accada e che, anzi, si verifichi l’opposto, chiudendo la legislatura con un atto qualificante di riforma”.

Germanò (Pdl) "Contrari all'abolizione del listino"

02 feb 10 “A partita cominciata, qualcuno vorrebbe cambiare le regole del gioco. Dopo che per tutta la durata della legislatura, da parte della maggioranza di centro-sinistra che ha governato la Calabria, nulla è stato fatto, in questi ultimi giorni di vita dell’Assemblea regionale, si vorrebbe legiferare per eliminare il cosiddetto “listino”. Premesso che è condivisibile la necessità che non ci siano liste bloccate e che tutti gli eletti siano espressione della volontà popolare manifestata attraverso l’indicazione della preferenza, ciò che appare inaccettabile è che la decisione di modificare la legge elettorale si stia manifestando a elezioni già convocate, a coalizioni già formate, a candidati a presidente già in corsa, a liste già completate”. Lo afferma Franco Germanò, del coordinamento Pdl di Reggio Calabria. “A questo punto - aggiunge - a chi gioverebbe una modifica così radicale delle regole del gioco? Appare evidente che l’unica parte politica avvantaggiata sarebbe quella di centro-sinistra. Innanzitutto perchè ancora navigano a vista, litigano su tutto, sono “prigionieri” dei loro veti incrociati, non sanno chi “sacrificare” a fronte di una coalizione di centro-destra tutta unita attorno al proprio candidato Peppe Scopelliti. Pensano forse, in questo modo, di ottenere un risultato ancora più clamoroso: il rinvio delle elezioni regionali. Si, perchè il rischio reale è proprio questo”.”Esistono delle forti perplessità, suffragate da note e circolari ministeriali - prosegue Germanò - circa la fattibilità tecnica delle elezioni regionali, con eventuali nuove regole, alla scadenza programmata del 28 e 29 marzo. I comizi elettorali vanno convocati entro date ben precise, vanno stampate le schede, le istruzioni e quant’altro normativamente previsto. Vanno raccolte le firme da parte di quei partiti e movimenti che non hanno rappresentanza. Le coalizioni si formano sulla base delle norme elettorali ed è noto ed ufficiale, che molti accordi sono stati già chiusi: ormai appaiono chiari i posizionamenti politici da parte di quasi tutte le forze, tranne appunto quelle del centro-sinistra e in particolar modo del PD. Si tratterebbe di un vulnus gravissimo, di un aberrante tentativo di non far svolgere le elezioni regionali per esclusivi calcoli di parte. Hanno avuto quasi cinque anni per fare ciò che adesso vogliono fare a pochi giorni dalle elezioni. Bisogna impedire che ciò avvenga, sarà opportuno e necessario un intervento deciso del Ministero degli Interni per far rispettare le procedure e far svolgere regolarmente le elezioni regionali. I calabresi sono stanchi dei giochetti di certi personaggi che, pur di preservare la propria posizione, mettono a repentaglio le regole democratiche del confronto politico. Alziamo alta la voce - conclude l’esponente del Pdl - contro chi si sta rendendo protagonista di questo scellerato tentativo, difendiamo il diritto di poter votare alle scadenze previste, cambiamo questa classe dirigente, mandiamola a casa, nella certezza che uno dei primi atti della prossima legislatura regionale, guidata sicuramente da Peppe Scopelliti, sarà quello dell’abolizione del listino. Ma a bocce ferme e nel rispetto di quella regola che vuole che siano gli elettori a scegliere chi dovrà rappresentarli”.

Incarnato "Allargare le primarie al centrosinistra"

02 feb 10 “Al punto in cui siamo, il centrosinistra non può più permettersi altre perdite di tempo ed è necessario pervenire ad una candidatura unitaria per le regionali nel più breve tempo possibile. Dall’assemblea regionale convocata oggi pomeriggio dal Pd calabrese, deve arrivare una soluzione che ponga fine alla paralisi della coalizione. Se dovessero essere le primarie lo strumento per scegliere il candidato, che almeno siano di coalizione”. Lo afferma Luigi Incarnato, componente della segreteria nazionale del Partito Socialista. “Noi del partito socialista insieme al tavolo della sinistra - aggiunge - un mese fa, abbiamo detto no alle primarie per il convincimento che erano frutto solo di una conta interna al partito democratico. Ma a questo punto, se non dovesse arrivare una soluzione dall’assemblea regionale di oggi, credo e spero che questo sia un convincimento di tutti, le primarie sono l’unica strada percorribile, anche quella più logica, per ritrovare l’unità. La vicenda della Puglia ci ha insegnato che, se ben organizzate, le primarie possono portare entusiasmo e slancio alla coalizione. Io sono convinto che il centrosinistra - conclude Incarnato - ha ancora margini di vantaggio sul centrodestra, ma bisogna abbandonare la fase di stallo e passare all’azione. Perdere altro tempo sarebbe molto dannoso per tutti”.

Laratta (PD) "Sconcertante disorganizzazione degli impianti invernali in Sila"

02 feb 10 "Trovo sconcertante l'improvvisazione e la disorganizzazione con cui è stata affrontato l'arrivo della prima abbandondante neve sull' Altopiano Silano". Così il deputato calabrese franco Laratta del PD a proposito dei disservizi in Sila. "Uno spettacolo naturale -aggiunge. straordinario, una ricchezza attesa da settimane. Una boccata d'ossigeno per operatori turistici e albergatori. Eppure, abbiamo assistito ad assenze di personale, ritardi e improvvisazioni imperdonabili che hanno pagato coloro si sono recati in Sila per sport o anche semplicemente per passione. Mentre l'Anas ha fatto un servizio puntuale e preciso, gli altri enti preposti al funzionamento degli impianti e delle strutture invernali non si sono dimostrate altrettanto all'altezza dei loro compiti. Non sappiamo di chi sia la responsabilità, chi non ha garantito mezzi, risorse e personale. Chiunque sia, ha commesso errori e leggerezze imperdonabili. Vorrei chiedere alla Regione e agli Enti regionali preposti di avviare un'indagine. Ma soprattutto di impedire che ciò si ripeta, soprattutto ora che l'altopiano è imbiancato in abbondanza. Uno spettacolo naturale tra i più belli d'Italia. Ma c'è da dire che è da anni che l'Altopiano silano attende una forte valorizzazione, investimenti adeguati, risorse e infrastrutture. La Sila, sopratttutto ora che è Parco Nazionale e che ha al suo interno aree di grande valore naturalistico e ambientale, ha bisogno di un grande progetto per il suo decollo, trattandosi di una delle aree invernali più interessanti dell'intero Paese.

Feraudo (Idv) "Il Centrosinistra si stringa attorno a Callipo"

02 feb 10 "E’ comprensibile, sul piano emozionale, il tormento a fare un passo indietro quando si è titolari di posizioni di predominio. Oggi, tuttavia, le emozioni personali, pur legittime, debbono essere seconde al bene della Calabria". Lo afferma il consogliere regionale capogruppo di Italia dei Valori, maurizio Feraudo. "Il centrosinistra calabrese in questo momento -afferma Feraudo- ha innanzi a sè una occasione irrepetibile. Quella di potersi candidare, utilizzando tutte le sue risorse, come coalizione vincente per governare, in rinnovato contesto politico capace di restituire fiducia ai calabresi, nel prossimo quinquennio la nostra regione. L’autorevolissimo e imparziale sondaggio pubblicato, questa mattina, dal “Quotidiano della Calabria” impone a tutti una collettiva assunzione di responsabilità. Soprattutto all’attuale governatore e al Partito democratico. I quali possono, oggi, dimostrare sul campo di saper essere, per davvero, interpreti di una nuova e credibile fase, convergendo sull’unico progetto politico in grado di sbarrare la strada a quelle destre che hanno già dato ampia prova di essere nemiche capitali dei territori calabresi e che si sono alleate, in un becero accordo di potere, con le forze dell’inciucio e del ricatto. Un progetto politico, quello in cui nel sondaggio si riconosce la maggioranza dei calabresi, che si identifica in una candidatura credibile e all’altezza della sfida: la candidatura di Pippo Callipo. Intorno a Callipo Italia dei Valori si è stretta nella consapevolezza di condividere un percorso giusto e coerente. Il Presidente uscente e il Pd, nella loro assemblea regionale, facciano oggi un passo indietro per favorire, nell’unità, la vittoria del centrosinistra. I Calabresi sapranno certamente apprezzare questo auspicato gesto di generosa reponsabilita' politica. Perché sarà una generosità che consentirà alla Calabria di fare dieci passi in avanti. Che si assuma Callipo come candidato di tutta la coalizione. Per sconfiggere il centrodestra e governare, in una rinnovata ottica di efficienza e meritocrazia, la Regione Calabria.

Mancini (Pdl) “Naccari affetto da sindrome da congedo”

02 feb 10 C’era una vecchia sindrome, abbastanza nota ai tempi in cui il servizio militare era obbligatorio: la sindrome da congedo, che provocava nervosismo e malessere a quanti stavano per terminare il periodo di fermo obbligatorio. Naccari Carlizzi ne ha mutuato in pieno la sintomatologia, evidenziando di non avere alcun argomento dinanzi alle puntuali osservazioni da noi formulate e una crescente, continua ansietà dinanzi al futuro prossimo che non lo vedrà più impegnato come assessore regionale. Lo afferma in una dichiarazione Giacomo Mancini del Pdl. Dipingere i nostri dirigenti come squadristi solo perchè gli hanno ricordato la grave dimenticanza operata su Reggio Calabria, che è la sua città -continua Mancini- suscita ironia, sconcerto, sorrisi e preoccupazioni. Come calabresi-continua Mancini- abbiamo bene in mente i guai che questo esecutivo regionale ha inferto, di volta in volta, a Cosenza (oggi alle prese con il fallimento del Consorzio Valle Crati , per opera dell’insipienza degli amministratori comunali e regionali), a Catanzaro, a Crotone, a Vibo, a Reggio: da questo punto di vista diciamo che la Giunta è stata “ossimoricamente democratica”, non risparmiando a nessun territorio danni e problemi. L’on. Naccari ha il dovere di difendere i diritti dei calabresi, della sua città, di tutto il territorio: non lo ha fatto e oggi se ne duole, soprattutto perchè le sue strategie fallimentari sono state ben sottolineate e contestate. Siamo preoccupati, però - conclude Mancini - per la sorte politica del “soldato Naccari”: qualcuno gli offra una camomilla prima che la sindrome da congedo esploda con tutto ciò che ne consegue".

Tripodi (PdCI) “Atto vile contro il Sindaco di S.Eufemia”

02 feb 10 “Un atto molto grave che merita la più ferma condanna e la più viva riprovazione”. Ad affermarlo, in una nota, e' il segretario regionale del PdCI, Michelangelo Tripodi, in riferimento alla “vile e sconcertante intimidazione” subita dal sindaco di Santa Eufemia d’Aspromonte, Vincenzo Saccà, al quale è stata inviata una lettera di minacce di morte contenenti cinque proiettili. “Ancora una volta - commenta Tripodi – siamo costretti a registrare e a subire l’ennesimo gravissimo atto intimidatorio contro chi in Calabria è chiamato ad amministrare la cosa pubblica. Un atto criminale di fronte al quale è necessario reagire con la massima forza per stroncare la spirale della violenza e dell’intimidazione con cui le forze criminali puntano a condizionare ed a inquinare la vita pubblica calabrese. Si tratta di un episodio che va ad aggiungersi alla lunga catena di intimidazioni, attentati e minacce che continuano a registrarsi con preoccupante frequenza contro rappresentati delle istituzioni”. “E’ giunta l’ora di dire basta una volta per tutte – aggiunge Tripodi - questo stato di cose non può, non deve più continuare. Non possiamo accettare che anche nel 2010 continui questo stillicidio costellato di azioni criminali, molte delle quali rimaste impunite, e si riproponga in tutta la sua gravità quanto di grave e allarmante è avvenuto negli anni precedenti nella provincia di Reggio Calabria”. “Per questo ci auguriamo che la risposta sia forte e netta, tale da individuare subito gli autori del vile gesto e ridare così serenità al sindaco Vincenzo Saccà, all’amministrazione comunale di Santa Eufemia d’Aspromonte, a tutta la sua famiglia e a un’intera comunità”. “L’intimidazione al sindaco di Sant’Eufemia al quale va tutta la mia solidarietà e il mio sostegno e quello del partito che rappresento – afferma ancora Tripodi - ci fa ripiombare nel clima cupo e allarmante che vede come obiettivo della criminalità gli amministratori locali e i rappresentanti delle istituzioni che con impegno e passione svolgono il loro operato. E in questo contesto la provincia reggina si conferma, purtroppo, un’area difficile in cui lo Stato, in tutte le sue articolazioni, è chiamato a produrre uno sforzo suppletivo per garantire le libertà costituzionali e democratiche messe a rischio da una pervasiva criminalità organizzata che con la violenza difende i suoi loschi affari creando un clima di terrore sul territorio”. “Episodi gravissimi che suscitato enorme preoccupazione, tantissima amarezza – afferma ancora Tripodi - di fronte a quali tutta la società civile è chiamata a reagire. Bisogna far quadrato intorno a chi, come il sindaco Vincenzo Saccà, rappresenta la parte migliore e laboriosa della nostra Calabria”. “Rinnoviamo quindi tutta la nostra vicinanza e tutta la piena solidarietà al sindaco di Sant’Eufemia Vincenzo Saccà– conclude Tripodi – con la consapevolezza che le pesanti minacce di cui è stato oggetto non fermeranno certo l’autorevolezza e la trasparenza del suo operato di amministratore attento a quelli che sono i diritti e i bisogni dei cittadini che ha sempre rappresentato al meglio”.

Maritato "L'Ato provinciale stabilizzi i dipendenti Vallecrati e Appennino Paolano"

02 feb 10 "La dichiarazione di fallimento della società ValleCrati mi rattrista moltissimo per aver già assistito inerme,in qualità di presidente, ad un analogo epilogo,al fallimento dell'Appennino Paolano SPA". Così il consigliere provinciale di Autonomia e Diritti, Giorgio Maritato. "Alla luce di quella esperienza, -aggiunge Maritato- sento di dire che la cosa più importante da fare e collocare nelle attuali imprese di gestione tutti i dipendenti della società. Contestualmente avviare la costituzione dell'ATO provinciale al fine di dare maggiore stabilità a questo settore.Non voglio dimenticare,però,che la proroga dell'attuale gestione commissariale crea seri problemi alla realizzazione di tale scopo.

Ponzio (Pdl) “Oliverio e Loiero hanno fallito sulla viabilità provinciale”

02 feb 10 Il Dirigente regionale del PDL calabrese Gianfranco Ponzio lancia un grido d’allarme sullo stato delle strade provinciali, colpite dalle inclementi condizioni atmosferiche, che ancora una volta stanno mettendo in ginocchio i centri piccoli e grandi del nostro territorio a causa dell’assenza di interventi seri da parte della Regione e della Provincia di Cosenza. «Le Giunte di sinistra Loiero ed Oliverio hanno preso deliberatamente in giro la gente, per carpirne i voti con promesse mai mantenute» - continua il dirigente politico – ed oggi «continuano imperterrite nella loro azione clientelare e propagandistica, senza preoccuparsi minimamente dello situazione di degrado della viabilità provinciale», sulla quale persistono problemi vecchi e nuovi. Secondo Gianfranco Ponzio, l’emergenza si protrae da tempo ed il territorio – già flagellato dalle frane e dagli smottamenti della stagione invernale 2008/2009 – oggi è nuovamente stretto nella morsa dell’isolamento, a causa di mancata programmazione e di assenza di investimenti per la realizzazione di un piano idro-geologico: «una situazione frutto di noncuranza e miopia politica, le cui conseguenze ricadono sulle spalle dei cittadini – soprattutto dei centri dell’area urbana cosentina: Rende, in cui è di nuovo chiusa la solita strada; Montalto, con i problemi di sempre; Castiglione Cosentino, interessata da frane e smottamenti; Mendicino, che presenta una situazione particolarmente delicata; per non parlare della vergogna di un paese chiamato San Vincenzo la Costa, limitrofo all’area dell’Università della Calabria, che è ormai tristemente diventato il paese più isolato d’Italia nell’indifferenza e nel silenzio del Rettore, dell’Assessore all’Ambiente della Regione Calabria e del Presidente della Provincia e non ultimo nell’inerzia del suo stesso Sindaco». Una storia che si ripete, purtroppo, come un copione stantio: frazioni e quartieri isolati, fiumi a rischio di esondazione, muri che sembrano fatti di ricotta, strade chiuse, frane e smottamenti. Una situazione di fatiscenza e di degrado dell’intero patrimonio viario, che rappresenta la vera cifra dell’incapacità amministrativa dei presidenti delle giunte regionale e provinciale, che pensano a tutto tranne ai cittadini. Sarebbe allora opportuno conoscere – incalza Ponzio – in un’ottica di trasparenza e di partecipazione dei cittadini alle scelte dell’Ente, quali interventi si intendono realizzare per mettere in sicurezza il sistema della viabilità a tutela della pubblica incolumità e, soprattutto, con quali priorità e fondi. Un’esigenza di civiltà, «purtroppo disattesa da una classe politica la cui vergogna è sotto gli occhi di tutti: dalla sanità ormai al servizio della politica, quale fonte di potere elettorale e clientelare, all’ambiente, alla disoccupazione, ai cui problemi non vengono date risposte».

Pietramale (Confapi) "Z.I. Piano Lago, Oliverio, Sulla e Tommasi assenti ingiustificati"

02 feb. 10 "Io accuso la classe politica d’essere distante dal territorio e dai suoi abitanti. Accuso i nostri amministratori di non avere alcun interesse per i cittadini e per il tessuto produttivo della regione. Accuso questa politica sorda e capace di dialogare solo con se stessa. Accuso i nostri rappresentanti nelle istituzioni di non avere interlocutori nel tessuto imprenditoriale. Accuso l’arroganza di alcuni di loro, specie di quelle personalità politiche con responsabilità di governo che sono state capaci di disertare una riunione, dove si sarebbero dovuti affrontare temi e problemi che riguardano i settori industriali e in particolare quelli delle aree industriali". È quanto ha dichiarato il presidente regionale della Confapi Calabria, Mario Petramale, al termine di una riunione che si è tenuta a Piano Lago, convocata dalla Comunità Montana del Savuto, alla quale avrebbero dovuto partecipare non solo il presidente dell’Asi, Diego Tommasi, ma anche il presidente della provincia Gerardo Mario Oliverio, e l’assessore regionale alle Attività produttive Francesco Sulla. L’incontro era stato concordato per discutere delle difficoltà e dei disagi dell’area industriale di Piano Lago (in particolare) e di tutte le altre presenti sul territorio provinciale. Dei tre invitati, però, nessuno si è presentato. È questa una novità sconvolgente anche per me – ha sottolineato Petramale - che da tempo ho perso fiducia non solo nei partiti ma anche nei confronti di chi, in questa terra dilaniata dalle emergenze, quelle formazioni politiche interpreta e cosa peggiore le rappresenta. Quello che è successo ieri sera – ha puntualizzato il presidente regionale della Confapi - non solo è scandaloso ma è un’autentica vergogna. È il termometro – ha dichiarato Petramale – sul quale è possibile leggere la temperatura di quanto i nostri politici siano attenti ai problemi del territorio e della classe imprenditoriale, in special modo delle pmi, che vi operano. Sarei curioso di sapere quale importante impegno abbia tenuto lontano le tre personalità dalla riunione a cui erano stati invitati. Anche se poi razionalmente mi chiedo che se un presidente dell’Asi, così come quello della provincia e un assessore alle attività produttive disertano le occasioni dove si discute dei problemi e del futuro di un’importante area industriale, in quale sede potranno prendere – non dico provvedimenti ma almeno - coscienza della sofferenza che attanaglia imprenditori e famiglie che vivono dell’indotto produttivo. Forse questo è uno dei motivi che spiega il mancato decollo e l’estrema sofferenza della aree industriali calabresi e questo dovrebbe essere uno stimolo a farci capire, al di là di ogni schieramento politico, a chi dovremo accordare il nostro consenso a partire dalle prossime elezioni regionali. Anche se sarebbe auspicabile che tutti gli imprenditori, me compreso, si prenda coscienza che in questa terra è impossibile fare impresa e per protesta si vada a consegnare le chiavi delle nostre fabbriche al presidente dell’Asi, della provincia, della regione e a tutti gli assessori delle attività produttive".

CM Alto Tirreno "La regione si esprima sulle Comunità Montane"

02 feb. 10 Presso la sede della Comunità Montana Alto Tirreno - Appennino Paolano di Verbicaro si sono riuniti i Sindaci dei comuni appartenenti all’Ente Montano, insieme alla giunta esecutiva, presieduta dall’Arch. Riccardo Benvenuto e dal Presidente del Consiglio Dott. Felice Spingola, per discutere della grave crisi che sta interessando le Comunità Montane Calabresi, soprattutto per la mancanza di prospettive future, su cui la Giunta Regionale non si è ancora espressa, nonostante le innumerevoli sollecitazioni. I Sindaci ritengono indispensabile e fondamentale il mantenimento delle Comunità Montane, con l’attribuzione di deleghe e funzioni. I Sindaci, il presidente del Consiglio, il presidente della giunta, gli Assessori e i Consiglieri, continuano a sollecitare agli organismi Regionali perché adottino con urgenza i giusti provvedimenti per attribuire alle Comunità Montane della Calabria così come è accaduto nelle altre Regioni, le competenze per l'agricoltura, la forestazione, il dissesto idrogeologico e quelle in materia ambientale, nonché l'artigianato e le istruttorie per gli interventi in zone montane vincolate e la bonifica su tutto il territorio. Con tali funzioni le Comunità Montane potrebbero così svolgere un importante ruolo per gestire al meglio le risorse, al tale scopo stato convocato per Lunedì 8 Febbraio 2010, alle ore 18,00, un Consiglio Comunitario Straordinario aperto alla partecipazione dei Sindaci, per discutere sulla grave situazione. La conferenza dei Sindaci ha invitato il Presidente della Giunta Esecutiva Architetto Riccardo Benvenuto ad inviare la presente nota a tutti i Presidenti delle Comunità Montane Calabresi, affinché si mobilitino con uguale iniziativa, ed inviare le relative note agli organismi Regionali.

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