Analisi del voto all'Unical: hanno perso tutti, alto astensionismo

Analisi del voto all'Unical: hanno perso tutti, alto astensionismo

07 apr 09 ''Si e' affermato in Italia e non solo in Calabria il partito dell'astensionismo''. Lo ha detto oggi all'Unical il prof. Antonio Costabile, docente della facolta' di Scienze politiche dell'Universita' della Calabria nel corso di un seminario sull'analisi del voto dei calabresi alle elezioni regionali 2010. ''Bisogna analizzare i dati e cercare di interpretarli - ha aggiunto Costabile - Ad esempio confrontando il risultato ottenuto dal Pdl in Calabria nelle precedenti elezioni emergerebbe che il Partito della liberta' ha perso rispetto alla volta precedente perche' ha ottenuto oggi circa il 26% rispetto al circa 40% della volta precedente. Quindi bisognerebbe analizzare i casi guardando i dati. Cosi' come e' falso dire che la Lega ha aumentato i suoi voti o che ha stravinto, ma in realta' si tratta soltanto di un dato relativo perche' il partito di Bossi ha conservato i suoi voti rispetto ad un clima di mobilitazione generale''. Tornando alle elezioni in Calabria il prof. Costabile ha aggiunto che ''abbiamo di fronte la questione dell'astensionismo che va analizzata e merita una riflessione. A Crotone, che e' una delle realta' piu' problematiche della regione, se si considerano gli astenuti con i voti nulli, si puo' dire che un elettore su due ha eletto questo Consiglio regionale e questo governatore. Dunque in ogni caso e' un problema di mobilitazione che colpisce soprattutto i giovani e che si traduce in una forma di astensione non ad intermittenza ma ormai abitudine radicata. Se all'astensionismo si associa l'assenza di donne in Consiglio regionale ci troviamo di fronte a meta' corpo elettorale che non vota e ad un'altra meta' che non e' rappresentata: allora qualche problema di democrazia c'e'''. Per il prof. Guerino D'Ignazio ''ci siamo trovati di fronte alla peggiore campagna elettorale degli ultimi tempi perche' i temi di interesse regionale sono stati espropriati. I risultati elettorali restituiscono un'Italia divisa: il nord con forte componente leghista e un Pdl che si meridionalizza. Ma il primo partito che si e' materializzato e' stato quello degli astensionisti anche in regioni come la nostra dove c'era la presenza di un terzo partito che doveva raccogliere i cosiddetti voti di protesta''

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