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Passa in Consiglio la modifica a legge sulle primarie

 

Approvata in Consiglio regionale modifica alla discussa legge sulle primarie

23 ott 09 Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato la proposta di modifica, in adesione all'impugnativa del Governo, della legge per lo svolgimento delle elezioni primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. Un primo testo della legge, approvato il 17 agosto scorso, era stato impugnato dal Governo il 2 ottobre davanti alla Corte costituzionale. Il testo emendato votato oggi dal Consiglio regionale va a sanare i "vulnus" costituzionali sollevati dal Governo, aprendo, così, la strada all'istituzione della consultazione dei cittadini. Modifiche sostanziali, rispetto al testo originario, riguardano l'art. 2, che nelle nuova versione non impongono tassativamente ai partiti e ai gruppi politici di ricorrere allo strumento delle "primarie", ma se ne offre la possibilità senza obbligatorietà. Emendato anche l'art. 6 nella parte in cui obbligava chi sceglieva di partecipare alle "primarie" a versare una cauzione di diecimila euro, così come l'art. 8 con cui si obbligano i comuni soltanto a predisporre le urne per la conservazione delle schede e vengono cancellati quegli aspetti legati alla potenziale violazione della segretezza del voto (nel testo originario, urne separate e identificate dal medesimo colore della scheda che deve esservi inserita), con l'inserimento dell'obbligo in capo ai sindaci di sostituire la surrogazione normale in caso di legittimo impedimento di un presidente di seggio. E' stato emendato anche l'art. 9, con la specificazione sulla scelta di uno solo dei candidati da parte dell'elettore alla carica di Presidente e sulle coalizioni che lo sostengono. Nell'art. 10 del vecchio testo, per evitare cause di nullità del voto, viene aggiunta e sancita "l'osservanza del più ampio riconoscimento della manifestazione dell'elettore", così come all'art. 11 del nuovo testo si fa obbligo "ai presidenti di seggio di consegnare all'ufficio elettorale comunale il verbale di scrutinio, le schede scrutinate e le altre schede". L'art. 15, infine, consente il rimborso delle spese sostenute dai comuni entro 90 giorni dallo svolgimento delle "primarie" a seguito di rendiconto. Sono abrogate le precedenti norme che prevedevano il rimborso delle spese sostenute ai soggetti che partecipavano alle 'primarie' nella misura di 0,50 euro per ciascuna scheda votata in favore della rispettiva lista.

Feraudo (Idv) “Una legge fatta per il PD”. “Un caso inedito di politica ‘precox’. Oggi in trenta secondi, dicasi mezzo minuto, il Consiglio regionale ha approvato, senza nemmeno la relazione introduttiva e senza dibattito e col voto contrario di Idv, una blindatissima nuova legge sulle primarie”. E’ quanto afferma Maurizio Feraudo, capogruppo di Idv a Palazzo Campanella. “Aldilà dei rilievi costituzionali, che in parte rimangono - aggiunge Feraudo - si tratta di una legge ad esclusivo uso e consumo di una parte del Pd che cerca , in tal modo, una patina di legittimazione per una candidatura di autoconservazione, i cui costi però gravano su tutti i cittadini calabresi”. Conclude l’esponente del partito di Di Pietro: “Permangono integri i rilievi sull’opportunità politica di questa legge in un momento in cui la Calabria è costretta a fare i conti con problemi giganteschi. Il centrodestra ha già il suo candidato alla Presidenza e una parte del centrosinistra ha già fatto suo un esponente della società civile quale candidato alla Presidenza, ciò significa che le primarie per legge volute da Bova e Loiero finiscono con l’avere un solo scopo: blindare la continuità”.-

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