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Guerra elettorale nel PD

 

Guerra elettorale nel PD, Loiero duro “Senza di me perdiamo”. Polemiche

21 ott 09 ''Io sto lavorando alle alleanze e, se mi indeboliscono, il Pd non avra' alcuna chance in Calabria. Se io me ne vado sbattendo la porta non c'e' Udc che tenga''. Lo afferma il presidente della regione Calabria Agazio Loiero, in un'intervista al Corriere della Sera. ''Io sarei dunque il simbolo del vecchiume? Sono indignato'', dice al Corriere della Sera riferendosi alle posizioni di Dario Franceschini. L'attuale segretario del Pd, dice Loiero, ''non battera' Berlusconi, mai. Paradossalmente, se la sinistra spinge troppo sul cambiamento e' condannata a perdere sempre. Esiste un'Italia corporativa che e' maggioranza''. Alle primarie, rileva Loiero, ''il rischio di brogli esiste. Puo' venire la cellula esterna che punta a inquinare il voto. La Calabria non e' il paradiso terrestre; ci sono incrostazioni, collusioni, la rabbia sociale, i rifiuti, la disoccupazione. E su tutto domina la criminalita'''. L'omicidio Fortugno, ucciso al seggio delle primarie, ''e' una lezione da tenere presente. I pm affermano che quel delitto era un messaggio a me. Spero che domenica non ce ne siano, di queste azioni, ma il Sud e' anche questo''.

Laratta “A chi si riferisce Loiero?”. "E’ veramente preoccupante se non scioccante l’intervista di oggi del presidente Agazio Loiero al “Corriere della Sera”, soprattutto non è facile individuare a cosa alluda il Presidente quando afferma di essere stato lasciato solo da tutti, che sta pensando di mettersi da parte e che si sente drammaticamente solo e non difeso da nessuno”. Lo afferma il parlamentare del PD Franco Laratta. “A chi parlava il presidente Loiero?” chiede Laratta nella sua dichiarazione. “E a cosa si riferiva? –prosegue- Non aveva forse avuto da Bersani le garanzie di vicinanza e di sostegno? Non ha forse spasmodicamente lavorato per raggiungere al congresso degli iscritti risultati bulgari? In ogni caso il Presidente non deve temere che le nostre convinzioni lo possono indebolire. La fase attuale è già di per se debole e carica di mille incertezze, per cui scenari complessi si affacciano all’orizzonte. Noi siamo per il cambiamento e per una svolta, per la costruzione di nuove e forti alleanze senza per questo voler colpire o indebolire qualcuno. Ma ha ragione Franceschini quando parla di una situazione drammatica nel mezzogiorno e senza scelte forti e dolorose non si andrà da alcuna parte. Noi immaginiamo nel mezzogiorno, al di là di chi vince le primarie, un Pd nuovo, veramente riformista, decisamente convinto dell’unità interna per compiere scelte coraggiose e per vincere le regionali del 2010. Ma i temi trattati e i messaggi lanciati da Loiero al “Corriere della Sera” sono davvero inquietanti e per certi aspetti, per me sono, al quanto scioccanti."

N. Oliverio “Attacchi incomprensibili”: "Trovo incomprensibile la pervicacia con cui alcuni colleghi di partito insistono nell'attaccare il governatore Loiero. Tanta foga e' certamente degna di miglior causa anche perche' sono convinto che senza Loiero qualunque coalizione di centrosinistra finirebbe per perdere le prossime elezioni regionali, cosa tra l'altro nota ad ogni persona di buon senso. Spero sinceramente che dal 26 ottobre il clima al nostro interno possa cambiare, che termini questa sarabanda di accuse e aggressioni per il bene del Partito democratico e, prima ancora, della Calabria". Lo afferma il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera. "Loiero - aggiunge Oliverio - e' certamente una figura di rilievo per il nostro partito e per la politica calabrese, e chi si avventura a negare cio' nega semplicemente la realta' dei fatti. La giunta Loiero e noi tutti, classe politica dirigente della nostra regione, potevamo fare di piu' e meglio? E' ovvio che sia cosi'. Vale per la Calabria come per tutte le altre realta', a prescindere dalle latitudini e dagli uomini. Ma lo sforzo che si sta facendo, e non da oggi, e' quello di rendere l'azione di governo sempre piu' forte, incisiva e vicina ai cittadini. E non sara' certo l'agitarsi di qualcuno a fermare questo processo che, ne sono sicuro - conclude Nicodemo Oliverio - trovera' anche nel voto degli elettori democratici di domenica prossima un chiaro ed inequivocabile riconoscimento".

Adinolfi “non c’è solo lui”. "Agazio Loiero si è fatto prendere dalla sindrome da Re Sole, dichiarando che se non ci fosse lui il centrosinistra in Calabria perderebbe, mancava che dicesse che dopo di lui c'è il diluvio". Mario Adinolfi, testa di lista in Calabria per la mozione Franceschini, replica al governatore Loiero che in un'intervista ha chiesto di non essere più attaccato: "Io non smetto di attaccarlo, in Calabria abbiamo la necessità di costruire le condizioni del rinnovamento strutturale del centrosinistra, partendo domenica con il voto dei calabresi alle primarie del Partito democratico. Comunque il mio amico Agazio si tranquillizzi, ci sono almeno quattro nomi alternativi alla sua leadership nella regione. Anche in Calabria l'alternativa a Loiero esiste, come in Campania esiste l'alternativa a Bassolino e Franceschini l'ha indicata. Questo gioco a dire che si è indispensabili è patetico, dimostra debolezza e una qualche paura. Il 25 ottobre comincerà il rinnovamento radicale del Partito democratico anche in Calabria, con buona pace di Agazio Loiero".

 

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