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Primarie PD, Bersani stravince. Loiero "ora unità"

 

Primarie PD, Bersani stravince, Guccione segretario in Calabria. Loiero "Ora unità partito"

26 ott 09 Mozione Bersani a gonfie vele in Calabria. Il neo segretario del Pd alle primarie ha sfiorato l'80% dei consensi. Stesso successo per Carlo Guccione, ultimo segretario dei Democratici di sinistra, in Calabria, ed ora nuovo segretario del Pd. Alle primarie di ieri hanno partecipato circa duecentomila elettori.

video Video: Loiero, ora unità partito, ci sono le regionali

Loiero “Ora unità partito”. E' soddisfatto della vittoria di Pierluigi Bersani, che giudica "un risultato straordinario in Italia e specialmente in Calabria", e guarda avanti il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero: "Bisogna rafforzare e rendere grande il partito e battere il centrodestra. Gli italiani hanno bisogno di certezze e di futuro, non di impressioni o emozioni". Loiero, considerato il vincitore morale delle primarie del Pd in Calabria per il successo ottenuto dalla sua lista a sostegno di Bersani, pensa anche alle elezioni regionali del marzo prossimo e auspica il superamento delle divisioni che fin qui si sono registrate all'interno del partito: "Dopo i risultati delle primarie e' giusto guardare al futuro. Con i sostenitori della mozione Franceschini, e' giusto che si apra un dialogo perche' siamo a cinque mesi dalle regionali e solo se non c'e' unita' si puo' perdere. Non c'e' niente di piu' drammatico per un elettore che dover registrare che una coalizione o addirittura un partito non sia unito. A quel punto l'elettorato non si fida". Soffermandosi ancora sui risultati delle primarie, Loiero afferma: "C'e' stata una lunga querelle prima delle elezioni con polemiche e cose non sempre belle. Ma ora si e' vinto, c'e' stata un'affluenza alle urne altissima. Siamo l'unico partito che sceglie il segretario portando a votare tutta la nazione mentre sull'altro versante si decide non in un'istituzione ma talvolta in una abitazione privata. Le primarie sono invece per gli italiani un grande esempio di democrazia". "Per quanto riguarda il nuovo segretario Bersani - aggiunge Loiero - dico che e' un personaggio solido, che conosce il valore tradizionale delle alleanze, che non ha le tentazioni di correre da solo per stravincere e poi al contrario perdere". "Con soddisfazione - dice ancora Loiero - registro ancora un fatto molto singolare che ho anche riferito a Bersani, cioe' che forse solo in Calabria capita che un gruppo di persone in grande parte provenienti dal mondo cattolico, abbia in maniera decisiva contribuito alla sua vittoria, anche se tutti quelli che sostenevano Bersani hanno avuto un impegno non ordinario. Sono contento, infine, nel registrare - conclude Loiero - non ci siano stati incidenti o problemi e che tutto si sia svolto nel rispetto delle regole. Addirittura qui a Catanzaro con un'applicazione forse fin troppo rigida delle regole, non hanno permesso di votare al regista Tornatore perche' non residente, in citta' per l'inaugurazione di una mostra fotografica. Sarebbe stato un voto in piu' per Bersani".

Mario OliverioMario Oliverio “Grande partecipazione”. “L’esperienza delle elezioni primarie del Pd rappresenta un fatto straordinario. Nessuno, alla vigilia, poteva immaginare che si potesse registrare un’ affluenza così massiccia e diffusa ai seggi. È il segnale di un’enorme voglia di partecipazione. Una grande prova di democrazia. Il popolo del Pd ha voluto dimostrare quasi cocciutamente di essere in campo e di esserci fino in fondo e di non volersi rassegnare alla sensazione di vedere concludere una grande esperienza politica. Chi ha votato lo ha fatto per rilanciare con orgoglio questa esperienza. La stessa cosa è accaduta, contemporaneamente, in Italia, in Calabria ed in provincia di Cosenza E’ stata una grande, grandissima prova di democrazia. Il risultato finale conferma, anzi allarga l’orientamento già espresso dagli iscritti nella prima fase congressuale. Su Pierluigi Bersani e Carlo Guccione si è riversato il consenso di una larghissima maggioranza di iscritti e di elettori. E’ un risultato chiaro, espressione di una volontà larga e diffusa, che non si presta a letture ed interpretazioni artificiose. Da questo risultato bisogna partire per aprire definitivamente il cantiere per la costruzione di una grande forza democratica come il Pd. Una forza che dovrà costruire le condizioni per un’alternativa di governo al centrodestra intorno ad un progetto credibile, fortemente ancorato ai territori e ai bisogni di crescita dell’economia e della società. Un progetto nel quale il Mezzogiorno deve essere assunto, come ha ribadito lo stesso Bersani a Camigliatello, come una grande risorsa per l’intero Paese. Un progetto capace di suscitare nuovo interesse alla partecipazione dei giovani e delle ragazze e di coinvolgerli nelle scelte, rendendoli protagonisti di una nuova stagione di progresso e di sviluppo, ma anche soggetti capaci di esercitare funzioni di direzione ad ogni livello: nel partito, nelle istituzioni, nella società, nell’economia e nei servizi. In questo contesto bisogna raccogliere tutte le energie per affrontare le scadenze elettorali di primavera, a partire dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria. Carlo Guccione, eletto con il 75% del consenso espresso dai partecipanti alle Primarie saprà innestare la marcia giusta per costruire anche in Calabria il Pd e lo schieramento a riaffermare la necessaria funzione di governo della Regione alle forze democratiche e progressiste. L’ampiezza del consenso ottenuto in tutte le province calabresi, nelle grandi città e nei piccoli comuni, è un dato di grande rilevanza che consente di guardare avanti con fiducia e di chiudere definitivamente la porta ad ogni tentativo di polemica strumentale”

Franco Bruno “Un augurio di cuore a Pierluigi Bersani e un altrettanto buon auspicio per un proficuo lavoro a Carlo Guccione, Segretario regionale del Partito democratico calabrese” è quanto esprime in una dichiarazione il segretario proviniciale del PD di Cosenza, Franco Bruno. “Un duro ma entusiasmante percorso –dice Bruno- spetta adesso alla nuova classe dirigente democratica uscita fuori dalla grande prova di partecipazione fornita domenica scorsa dal popolo dei gazebo che, ancora una volta, ha smentito ogni scetticismo ed ogni pregiudizio. Arriverà il tempo delle analisi politiche e delle valutazioni più stringenti e consone al ruolo che gli elettori ci hanno affidato. Per intanto è giusto attendere dai Segretari eletti dalle primarie le tracce di un profilo del progetto politico da realizzare in Italia e nel Sud. Per la parte che ci compete siamo pronti a contribuire alla realizzazione di un originale percorso calabrese dei democratici che sappia valorizzare le disponibilità di tutti gli elettori del Pd inclusi quelli che nella Provincia di Cosenza hanno consentito alla lista di Dario Franceschini di diventare lista di maggioranza relativa. Agli appelli all’unità già arrivati dal leader della nuova maggioranza regionale, il Presidente Agazio Loiero, non possiamo negare la necessaria attenzione senza però voler mancare di evidenziare le sostanziali differenze che esistono tra di noi e registrate anche durante la fase congressuale inclusi i metodi di coinvolgimento dell’elettorato. Spetta alla nuova maggioranza il compito di indicare la via per ritrovare gli elementi di coesione e di unità necessari ai democratici calabresi. Per ora il nostro ruolo non può che essere differente e vigile, ma mai ostile e prevenuto, su quanto si realizzerà fin da subito nella convinzione che di questa funzione oggi ha bisogno l’intero partito calabrese”.

Caminiti “Sfida impari, ha vinto cartello elettorale”. “Il risultato del congresso e delle primarie in Calabria era già abbondantemente scritto sin dall’inizio, da quando si sono venute definendo le alleanze intorno alle mozioni nazionali. La sfida era impari e tale si è rivelata. La nota positiva, di un congresso verso il quale ho sempre pubblicamente nutrito più di una perplessità, è stato il dato della partecipazione. Non perchè penso che sia stato un moto di massa spontaneo ed irrefrenabile, anzi, ma perchè con questo grado di presenze ai seggi, in Italia e in Calabria, si salva uno strumento che molti - soprattutto i vincitori di oggi - volevano mettere in soffitta e che invece, con questa prova di straordinaria vitalità, rimarrà un passaggio obbligato”. Lo afferma Pino Caminiti, candidato segretario del Pd in Calabria per la mozione Franceschini. “Le primarie -aggiunge- sono state uno dei tratti più forti e significativi della identità del PD di due anni fa ed è importante che vengano “salvate” dal nuovo corso. Certo, andranno meglio disciplinate per tanti versi, a partire da quello di non consentire che vi partecipi- no elettori estranei e lontani dal PD, come era già avvenuto nelle primarie del 14 ottobre del 2007 e come purtroppo è avvenuto ancora in queste di domenica, ma la loro sopravvivenza continuerà a caratterizzare il DNA e la cultura politica del Partito, come soggetto politico aperto, degli iscritti, dei militanti ma anche degli elettori che, in quanto tali, hanno diritto ad una quota di sovranità, almeno nelle scelte fondamentali. Nel merito di questo risultato, il giudizio non cambia, è lo stesso che ho espresso nel corso di questi due mesi, ad urne lontane. La squillante vittoria della “Bersani” in Calabria non corrisponde ad un successo politico, ma all’affermazione di un potente cartello elettorale. “Il peso degli apparati politico-istituzionali, che si è espresso in tutta la sua forza d’urto e in tutte le direzioni -afferma ancora Caminiti- ha annichilito il voto d’opinione. La scelta delle tre liste concorrenti tra loro, messa in campo con l’obiettivo di decidere a chi spettasse la supremazia all’interno della mozione di maggioranza in vista delle regionali, ha scatenato una fortissima competizione che, se ha pagato molto in termini elettorali, renderà però alquanto problematica la composizione di un gruppo dirigente coeso e di una chiara e netta linea politica. Stando così le cose, Carlo Guccione sarà chiamato ad un compito non invidiabile. Gli auguro di farcela e gli rivolgo un sincero “in bocca al lupo” per quanto lo aspetta. Per parte mia, ho da ringraziare tanti, da chi mi ha concesso l’onore di rappresentare la mozione, a quanti ho avuto modo di conoscere in questi tre mesi e con i quali ho stabilito un rapporto di conoscenza, di stima e di amicizia. Porterò a lungo il ricordo di una esperienza esaltante che mi ha insegnato tanto. Spero -conclude Caminiti- di non aver deluso chi ha creduto in me e mi auguro che il PD della Calabria sappia essere il PD di tutti, di chi ha voluto dare “un senso a questa storia”, di chi si è battuto per “liberare il futuro” e di chi pensa ad un “PD da vivere, per cambiare l’Italia”.

Gli auguri di Callipo A Guccione. “Auguri di buon lavoro al neo segretario del Pd calabrese dottor Carlo Guccione. Si avverte la necessità di fare spazio alle tante risorse umane, giovani e talentuose, che al momento la politica tiene da parte, se si vuole interrompere il declino economico e l’erosione di credibilità che contraddistingue la Calabria. C’è un Governo, concentrato sulle esigenze delle aree ricche del Paese, che guarda distrattamente alla “questione meridionale” per affrontare la quale propone solo slogan, come quelli sulla Banca del Sud, priva peraltro di un piano industriale, e del Ponte sullo Stretto, privo del progetto esecutivo e di cui il Mezzogiorno, ferito da altre necessità, non ha bisogno. Su questi punti e su tante altre problematiche, mi auguro che il Pd calabrese sappia fare valere le sue autorevoli opinioni e che ci possano essere col mio impegno, volto a promuovere sviluppo attraverso una Regione profondamente nuova, momenti di proficuo incontro e lavoro”.

Gli auguri di Misiti (Idv) . Vanno fatti con sincerità i complimenti al Partito Democratico perché è stato in grado di mobilitare le forze più attive della regione portando ai seggi quasi duecentomila cittadini. In un periodo come questo, che vede dominare in alcuni settori della società il più gretto qualunquismo e particolarismo, che sfocia spesso nell’antipolitica, la partecipazione alle primarie assume un particolare significato positivo non solo per il partito interessato ma anche per la stessa democrazia in Calabria. Di fronte quindi a partiti che vengono gestiti in modo oligarchico, lontano dal metodo democratico voluto dalla Costituzione repubblicana, il Partito Democratico sta svolgendo un ruolo fondamentale per l’affermazione della politica con la P maiuscola, che è quella sostenuta dalla partecipazione convinta dei cittadini. L’affermazione del metodo delle consultazioni primarie per selezionare i gruppi dirigenti del partito dovrà guidare anche la ricerca dei migliori candidati alla carica di governatore della regione. Il centrosinistra calabrese merita di proseguire la battaglia del risanamento e dello sviluppo che, insieme agli altri partiti di sinistra e di Italia dei Valori, ha condotto tra mille difficoltà nella presente legislatura. L’evento primarie ha certamente contribuito ad avvicinare i cittadini alla politica, sconfiggendo così la tentazione del qualunquismo e dell’estremismo, che rappresentano i precursori dell’antipolitica.

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