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Notizie di Politica

 

Laratta (PD) “Relitto di Cetraro, bufala colossale o depistaggio dello Stato?”

31 ott 09 Nel corso di una visita sul Tirreno cosentino, l’on. Franco Laratta, pd, incontrando alcuni operatori economici si è detto ‘Sconcertato per come la vicenda della nave dei veleni si sta evolvendo. Le cose sono due: o ci troviamo davanti ad una colossale bufala elevata a dramma nazionale (per la cui cosa, se fosse così, qualcuno dovrebbe pagare per i danni gravissimi fatti alla Calabria, al turismo e alle attività economiche di vaste aree della regione), oppure qualcuno ci sta prendendo in giro, con depistaggi e mezze verità. A questo punto va detta una parola chiara e ufficiale, senza fraintendimenti e dubbi di alcun genere. Trovandoci davanti a notizie parziali, a fatti contraddittori, ad eventi prima affermati e poi negati nelle e fra le istituzioni dello Stato, non si può che chiedere al Governo di fare luce immediatamente nelle sedi istituzionali. Per poi proseguire con una conferenza stampa dei ministri interessati, per consentire ai giornalisti di fare tutte le domande possibili e quindi chiudere il caso. Vorremmo tutti sapere: A) cosa ha fotografato il rov dell'Arpacal? B) Ci sono o no fusti in quella nave di Cetraro, per come si era detto inizialmente? E cosa contengono? C) Premesso che non c'era alcun interesse politico nell'inchiesta della magistratura sui veleni nei mari di Calabria, in sedi importanti sono state dette cose molto gravi. Come mai? Sono confermate o superate le cose dette sin dall’inizio dalle istituzioni interessate? D) La nave di Cetraro resterà lì con tutto il suo carico? Sarà predisposto il suo recupero? E) Come mai l’on. Pecorella ha polemizzato con Grasso? Come mai la Commissione del ciclo rifiuti aveva ordinato il sequestro di un bidone? Come mai le Commissioni parlamentari competenti si sono così vistosamente contraddette? F) Che fine hanno fatto le vecchie ordinanze della capitaneria di porto di Cetraro? Si parlava o no di Cesio? Da dove veniva? G) Il pentito Fonti è o no attendibile? E’ al sicuro o è minacciato da qualcuno? Ma quello che è necessario è fare subito chiarezza. Questa vicenda ha fatto danni gravissimi alla Calabria, alla sua economia, alla sua immagine nel mondo. Bisogna subito dare risposte certe. E questo dovrà accadere subito in Parlamento.

Russo (Pdl) “Nave dei veleni, Chi ci pagherà dei danni subiti?”

31 ott 09 ''E ora chi ci ripaghera' dei danni subiti. Sara' la Regione Calabria forse?''. Lo chiede il consigliere provinciale di Cosenza, Mario Russo (Pdl), dopo le recenti notizie positive sul contenuto della nave Catania, affondata al largo di Cetraro durante il primo conflitto mondiale. Un grande equivoco che ora bisogna chiarire adeguatamente. ''C'e' da chiedersi - aggiunge il consigliere provinciale Russo - perche' il centrosinistra ha suscitato clamore, ha agitato le piazze, ha addossato responsabilita' prima ancora che si conoscesse il contenuto della nave. C'e' da chiedersi perche' il centrosinistra continua ad agitare fantasmi, anche alla luce delle ultime notizie, sollevando ancora dubbi e ipotizzando, chissa' perche', imbrogli o depistaggi. Non se ne puo' piu'. Se tutti avessero tenuto una condotta piu' seria, pensando anche ai risultati negativi che tale inutile vicenda avrebbe raggiunto, avremmo incassato meno danni per il turismo. Non c'e' dubbio - afferma Russo - che a questo punto bisogna chiedere le ''ragionevoli'' dimissioni dell'assessore regionale Greco. La Regione potra' e dovra' risolvere la questione investendo denaro nell'alto Tirreno cosentino e favorendo tutte le strutture che operano con il turismo ''.

Cesa a Lamezia “Udc non aggiuntivo a nessuno”

31 ott 09 "Noi chiediamo discontinuita' con il passato: se il Partito democratico, e questo non riguarda solo la Calabria con Loiero ma riguarda, come ho detto anche ieri in Puglia, anche Vendola, non propone una discontinuita' col passato, l'Udc non sara' aggiuntivo a nessuno". E' quanto affermato da Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell'Udc, oggi a Gizzeria per chiudere gli stati generali calabresi del suo partito. "Noi faremo contare il nostro credo - ha sottolineato Cesa - soprattutto politicamente, rispetto ai programmi e anche alle scelte degli uomini". "L'Udc in Calabria e' cresciuto e crescera' sempre di piu'". Ha poi aggiunto Cesa. "Stiamo affrontando una campagna elettorale con un approccio totalmente diverso data la situazione che c'e' nel Paese. Abbiamo deciso di parlare prima dei programmi e delle questioni che riguardano la vita della gente, cercando di capire anche perche' una regione complessa come la Calabria, con dati allarmanti, ha delle situazioni sul territorio completamente diverse, una cosa e' la provincia di Cosenza, una cosa quella di Reggio Calabria e un'altra cosa ancora e' la costa". Infine sul relitto di Cetraro ha detto "Non so adesso chi ripaghera' la Calabria del danno creato: un danno di immagine mondiale per pescatori, turismo e per la gente della Calabria". "Questa vicenda - ha aggiunto - che e' positivo che si sia risolta, insegna che serve un supplemento di attenzione da parte della politica, dei mezzi di informazione e di qualche istituzione che sarebbe dovuta intervenire ed invece per oltre un mese ha lasciato soli i calabresi con il loro problema. Ora pero' - ha concluso Cesa - non cada il silenzio sui tanti disastri ambientali che affliggono questa regione".

Callipo e Misiti ai ferri corti

31 ott 09 della Calabria, mi definisce, dopo essersi chiesto se io “non sia caduto dal cielo”, il candidato di De Magistris alla Presidenza della Regione”. Così Pippo Callipo candidato alla Presidenza alla regione risponde all’on Misiti. “È evidente .spiega Callipo- che si è in presenza di un’informazione ingannevole, perché, com’è ormai noto anche alle pietre, la mia candidatura è fortemente appoggiata da decine e decine di associazioni calabresi che costituiscono il mio patrimonio di fiducia più prezioso e da migliaia di calabresi onesti che si sono stancati di questa politica improduttiva. Verissimo è che io, l’eurodeputato Luigi De Magistris, il leader di Idv Antonio Di Pietro, insieme alle 70/80 associazioni (daremo il numero esatto nel corso di una Convention pubblica) che mi sostengono, abbiamo in comune l’idea che una priorità, per il bene della Calabria, sia il rinnovamento della classe dirigente. Noto, tuttavia, che per l’on. Misiti la mia candidatura alla Presidenza della Regione è ormai diventata un'ossessione. Mi invita spesso a partecipare alle primarie e non so a che altro per meritarmi un suo apprezzamento. Ma io non cerco la condivisione dell’on. Misiti, che per me rimane l’assessore ai Lavori pubblici della Giunta regionale di centrodestra presieduta da Chiaravalloti, che, per tentare d' impedirmi l’esercizio del legittimo diritto di critica verso quella drammatica esperienza politica, inviava nelle mie Aziende gli ispettori dell’Arpacal. Che Misiti sia da tempo uno dei paladini del presidente Loiero, fatti suoi. Mi spiace soltanto che per occuparsi da vicino degli eventi calabresi, sia costretto a trascurare quelli nazionali. Per esempio, e ricordo bene, non era al suo posto in Parlamento, quando è stato votato lo Scudo fiscale. Un’assenza francamente pesante”.

Pdl regione “Un Consiglio straordinario sul bluff della nave”

31 ot 09 I capigruppo di Fi, Pino Gentile, An, Alberto Sarra, Psi, Franceso Galati, La Destra, Gabriele Limido, Popolari e Liberali verso il Pdl, Gianpaolo Chiappetta, Liberaldemocratici, Giovanni Nucera, chiederanno al presidente Bova una riunione straordinaria del consiglio regionale dedicata alla "gravissima vicenda della cosiddetta nave dei veleni". La Calabria- si legge nel documento dei capigruppo- ha dovuto subire l'atteggiamento poco istituzionale e poco collaborativo dell'assessore all'ambiente, prodottosi in azzardate dichiarazioni sulla presenza della radioattività nel Tirreno cosentino che hanno deturpato in maniera indelebile l'immagine del territorio, con conseguenze oggettive sull'andamento dell'economia calabrese. "Proprio il curriculum vitae dell'assessore Greco- proseguono i capigruppo- biologo marino, rafforzava l'attendibilità delle sue dichiarazioni, facendo palesare che il Tirreno fosse invaso da fusti radioattivi, pur in assenza di una controprova decisiva. L'atteggiamento responsabile delle opposizioni-continuano i capigruppo- e l'attaccamento alla Calabria dei consiglieri e dei dirigenti del centrodestra producevano un'attenzione concreta verso la vicenda, tradottasi con l'invio, da parte del Governo nazionale, di una nave di monitoraggio. L'assessore Greco -continuano i capigruppo- continuava, però, ad ingaggiare un conflitto dialettico con il Governo centrale fomentando la protesta dei sindaci e inducendo alla psicosi , pur senza avere alcuna prova evidente della presenza delle scorie. L'accertamento della verità ha tranquillizzato i calabresi ma non è riuscito ad evitare di mettere in ginocchio l'economia di interi comuni, a causa di un comportamento inaccettabile del titolare della delega all'ambiente per il quale chiederemo, nella sede consiliare -conclude la nota dei capigruppo- il ritiro della delega sarebbe auspicabile che Greco prendesse atto degli effetti collaterali determinati dal suo comportamento e rassegnasse subito le dimissioni. Questa vicenda meritava una gestione accorta e prudente e non 'estremismo ingiustificato che un tecnico considerato di valore avrebbe dovuto in tutti i modi evitare. Chiediamo, infine-concludono i capigruppo- che la Regione fornisca le cifre esatte delle spese sostenute per il monitoraggio, il nome della società affidataria, i suoi responsabili.

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