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Notizie di Politica

 

La Giunta regionale approva accordo per sviluppo della banda larga. Gli altri provvedimenti

26 ott 09 La Giunta regionale, che si è riunita oggi sotto la presidenza di Agazio Loiero, su proposta dello stesso Presidente, ha approvato – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - le linee guida per la corretta applicazione delle procedure di rilevazione contabile in materia di assistenza sanitaria, erogata in base ai regolamenti comunitari ed agli accordi bilaterali di sicurezza sociale. L’Esecutivo ha, poi, approvato il Piano pandemico regionale e l’Accordo di programma tra il ministero delle Comunicazioni e la Regione Calabria per lo sviluppo della banda larga in Calabria. È stata anche decisa la costituzione di parte civile nel procedimento penale relativo all’ipotesi di reati connessi alla presenza di sostanze nocive a largo delle coste calabresi. Inoltre, la Giunta ha deliberato la presa d’atto delle intese di ratifica da parte Conferenza Stato-Regioni per i contratti collettivi nazionali dei medici di medicina generale, medici pediatri di libera scelta, medici specialisti ambulatoriali interni, medici veterinari ed altre professionalità sanitarie (biologi, chimici, psicologi) e ambulatoriali per il quadriennio normativo 2006-2009. Su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato, l’Esecutivo ha deliberato di autorizzare la Provincia di Reggio Calabria all'utilizzo dell'importo complessivo di euro 381.759,00 da destinare ai lavori di completamento per l'intervento di “recupero mediante demolizione e ricostruzione immobile, di proprietà dell'ente Provincia, sito in via Roma n.8 del comune di Reggio Calabria, da destinare ad alloggi per studenti universitari”. In materia di Bilancio, su proposta dell’assessore Demetrio Naccari Carlizzi, sono state approvate una serie di variazioni per l’esercizio finanziario 2009. Inoltre, è stata erogata in via eccezionale, all’azienda per la mobilità della città di Catanzaro l’importo di circa un milione e mezzo di euro come anticipazione sul deficit non coperto per il decennio 87/96. Infine, La Giunta ha approvato i bilanci di previsione per l’anno 2010 delle Aterp di Catanzaro, Reggio Calabria e Crotone.

Callipo e De Magistris (Idv) all’Unical “E’ ora di cambiare”

26 ott 09 “Mandare a casa una classe dirigente del centrodestra e del centrosinistra che nei decenni ha fallito. Bisogna opporsi a questo processo di ‘sudamericanizzazione’ della Calabria, con una borghesia mafiosa e una classe politica che si arricchiscono sempre di più alle spalle dei cittadini che restano fuori dai meccanismi del potere”. Lo ha sostenuto Luigi de Magistris, europarlamentare di Italia dei Valori, intervenendo ad un incontro-dibattito sul tema ‘Innovare la Calabria: una sfida possibile?’ presso l’Università della Calabria moderato dal prof. Silvio Gambino e al quale ha preso parte l’imprenditore Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione Calabria. “Bisogna far comprendere l’utilità di un voto di cambiamento – ha detto ancora de Magistris - la candidatura di Callipo rappresenta un’occasione che da decenni non si vede in Calabria. Non ci sono più alibi: è arrivato il momento dell’auto-emancipazione del popolo calabrese”. Ha proseguito de Magistris: “Vogliamo puntare a spezzare il giogo criminale della casta politico-affaristica che attraverso il controllo sistematico della spesa pubblica ha governato l’economia calabrese in tutti i settori: dalla sanità all’informatica, all’ambiente, agli appalti pubblici. Controllando l’economia – con gli appalti e le consulenze – il sistema di potere ha fondamentalmente controllato il lavoro. E con il controllo dell’economia e del lavoro, si inquina il voto. Per questo è fondamentale spezzare questo legame politico e criminale tra gestione della spesa pubblica, politica e criminalità organizzata”. “Sosteniamo Callipo – ha concluso de Magistris – perché è un imprenditore che ha dimostrato con i fatti da che parte sta, e non è un prenditore come quelli che insieme alla politica hanno tenuto i calabresi in una condizione di soggezione, favoriti anche da una parte della magistratura e da pezzi delle istituzioni che hanno preferito essere strabici o far finta di non vedere”.
Callipo: “Tireremo fuori i sentimenti sopiti dei calabresi, la dignità tradita e mortificata dalle clientele e dai favoritismi. Riporteremo il cittadino al centro dell’azione amministrativa, disseppellendo la meritocrazia e valorizzando le competenze di tanti giovani calabresi che oggi sono costretti a lasciare la loro terra”. Lo ha affermato, chiamato a concludere il dibattito all’Unical, Pippo Callipo. “Vogliamo dare un cambio di mentalità immediato e un segnale fortissimo di inversione totale del modo di amministrare la Regione”, ha detto ancora Callipo. “Il danno della Calabria è il Puc: il Partito unico calabrese, nel quale tutti sono tutti appiattiti sul potere. In Calabria non c’è un’opposizione da parte della politica stessa, non c’è opposizione da parte dei sindacati, delle organizzazioni datoriali o delle associazioni professionali: sono tutti dipendenti dal potere, almeno per quanto riguarda gli organismi che li rappresentano”. “Ora basta – ha detto ancora Callipo - non si può continuare a scrivere, a parlare, a piangere, a lamentarsi. E’ il momento per me, e per tutti i calabresi, di passare all’azione. E’ il momento di lavorare, tutti, chiunque voglia, purché sia innamorato della Calabria. Non siamo contrari ai partiti, siamo solo stanchi di chi non ha combinato nulla fino ad ora. Non abbiamo preclusioni di sorta, vogliamo unirci, tutti, purché persone pulite, oneste, nuove. Ho sempre detto e dico a tutti: siate liberi, votate per chi volete, ma votate in libertà, non rendetevi schiavi. Basta favoritismi, torni la meritocrazia. Basta con amici, parenti, amanti e quant’altro: i principi ispiratori della nostra azione saranno solo meritocrazia e professionalità”.

Delegazione Aiop da Loiero per il piano di rientro

26 ott 09 Il Presidente della Regione Agazio Loiero ha incontrato oggi pomeriggio una delegazione dell’Aiop, l'associazione dell'ospedalità privata italiana. Nel corso della riunione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - si è parlato della sanità in vista del piano di rientro e sono state approfondite diverse problematiche riguardo alla sanità privata in Calabria. All’incontro sono intervenuti oltre al presidente nazionale dell'Aiop, Enzo Paolini, Marcello Furriolo e Bernardino Scarpino, rispettivamente presidente e dirigente regionali dell'associazione e, in rappresentanza della Regione, insieme al presidente Loiero, il Segretario generale della Giunta Nicola Durante, il Dirigente generale del Dipartimento “Tutela della salute” Andrea Guerzoni ed il suo vicario Antonino Bonura.

Guerriero (Ps) “La Regione intervenga sulla crisi del gruppo Omega”

26 ott 09 “Vi è un gruppo di aziende ben definite (Soft4Web, Multivoice, WCCR), che, benché abbia percepito oltre 11 milioni di euro dalla Regione, prima operava fuori dal contratto nazionale di settore ed ora non eroga più neanche gli stipendi ai dipendenti". E’ quanto afferma in un’interrogazione rivolta all’assessore al Lavoro, Mario Maiolo, il consigliere regionale Giuseppe Guerriero (Ps). “La situazione in cui versano gli oltre 2.400 lavoratori delle aziende ex gruppo Phonemedia (oggi Omega) e quella di circa 9.000 altri lavoratori che operano nel mondo dei contact center in Calabria – aggiunge Guerriero - esige da parte della Regione un immediato intervento, non solo perché dopo il pubblico impiego questo è il settore che occupa il maggior numero di lavoratori, ma perché, in vista del prossimo bando della Regione, si assumano le dovute precauzioni. E’ fondamentale che la Regione predisponga un testo chiaro, che escluda dai benefici e dai contributi finanziari, comunitari e regionali, diretti ad incentivare l’occupazione, tutte le aziende operanti nell’ambito dei contact center che abbiano assunto determinati comportamenti. Cosi come è necessario che la Regione convochi un tavolo con le parti sociali, per coordinare un testo che agevoli chi opera correttamente e penalizzi gli imprenditori che non agiscono correttamente”. Spiega Guerriero: “ Mi riferisco a quella aziende che abbiano contenziosi aperti con le parti sociali di categoria, a tutte le aziende che fanno capo ad un unico gruppo piramidale all’interno del quale vi siano partecipate non in regola con i contratti nazionali di lavoro di riferimento e/o con il versamento dei contributi previdenziali. Ma soprattutto va verificata la consistenza di aziende nate nei 12 mesi antecedenti la pubblicazione dei bandi”. “E’ altrettanto urgente – prosegue Guerriero - revocare i contributi a tutte quelle aziende che registrano decremento di personale nel periodo di utilizzo dell’agevolazione; prevedere sanzioni, rappresentate dalla perdita dei benefici fruiti, e pianificare un congruo numero di controlli sulle aziende che hanno beneficiato dei contributi". Guerriero chiede che “su tutte le questioni che attengono il passato, l’utilizzazione dei benefici finanziari per le aziende e le modalità di utilizzazione, intervengano il Comando Regionale della Guardia di Finanza, la Corte dei Conti e l’Agenzia delle Entrate, affinché valutino eventuali inosservanze in tema di fisco ed eventuali reati”. Ancora Guerriero: “Nell’ultimo decennio sono stati distribuiti in tutto il territorio calabrese contributi per decine di milioni di euro e le Aziende operanti nel campo dei contact center hanno ottenuto finanziamenti pari ad oltre 25 milioni di euro. L’efficacia economica di detti provvedimenti non è stata, però, ancora sottoposta ad accurato monitoraggio, se è vero come è vero che l’Azienda che ha incassato i maggiori contributi (il gruppo Phonemedia oggi Omega) non paga da oltre tre mesi le retribuzioni ai propri dipendenti, 2.400 uomini e donne, madri e padri di famiglia che dalla sera alla mattina potrebbero ritrovarsi senza un posto di lavoro e quindi senza un reddito. Si deve, pertanto, necessariamente intervenire per evitare che uno strumento importante come quello che il Consiglio regionale ha licenziato diventi una forma di finanziamento per imprenditori senza scrupoli che illudono i nostri figli e uccidono il futuro di una intera regione. E' altrettanto grave la circostanza che negli ultimi mesi sono sorte molte Aziende di contact center che stanno ingessando operatori con contratti di precariato in attesa della definizione della misura 3.2 diretta ad incentivare l'occupazione”. Ad avviso del consigliere regionale “la reazione della Regione è necessaria anche perché alcune organizzazioni sindacali di categoria (SLC e UILCOM) hanno più volte chiesto approfondimenti volti a scandagliare la correttezza/coerenza dei comportamenti delle imprese che si sono avvalse del credito. Gli stessi sindacati hanno più volte evidenziato la possibilità che non vi sia un corretto utilizzo delle somme destinate alla formazione".

Morelli (An) presenta Pdl contro l’inquinamento acustico

26 ott 09 “Nell’ultima seduta consiliare dello scorso 23 ottobre, è stata depositata alla valutazione del Consiglio regionale una importate proposta di legge in materia di tutela dall'inquinamento acustico sul territorio calabrese, alternativa alla legge elaborata dalla Giunta Regionale”. E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale del gruppo di Alleanza nazionale, Franco Morelli, relatore della proposta stessa. “Mi sono avvalso di un qualificato supporto tecnico - scientifico, dice Morelli, con l’obiettivo di colmare un vuoto di oltre dieci anni nell'assetto normativo regionale in materia di tutela dell'ambiente e della salute. La mia proposta intende, in primo luogo, sanare le diverse lacune e contraddizioni riscontrate nel testo proposto dall'attuale maggioranza regionale, affrontando in maniera organica un problema che, oltre a determinare un sostanziale peggioramento del livello di qualità della vita, è in grado di arrecare danni conclamati alla salute della popolazione e all'equilibrio degli ecosistemi. Il testo di legge da me curato – prosegue Franco Morelli - vuole fornire una risposta operativa alle esigenze degli enti locali, in primo luogo ai Comuni, che si trovano oramai a dover affrontare e gestire tale problematica quotidianamente. Le norme individuano le tipologie potenziali di sorgenti di rumore in ambito urbano ed extraurbano con particolare riferimento al rumore generato dalle infrastrutture dei trasporti, che costituiscono uno dei fattori principali dell'inquinamento acustico dei centri urbani. Inoltre viene definito il sistema di obblighi e funzioni di province e comuni in materia di tutela dall'inquinamento da rumore e di rilascio di autorizzazioni all'esercizio di attività potenzialmente rumorose. Particolari compiti poi sono affidati, in tale materia, per la prima volta rispetto a tutte le altre leggi regionali vigenti, alle Città metropolitane. La legge, dunque, si basa su impianto generale imperniato su un sistema di linee guida operative ad alto contenuto tecnico – scientifico che sovrintendono lo svolgimento di ogni attività e l’istituzione presso il Consiglio, di un Comitato Regionale per la Tutela dall'Inquinamento Acustico sul territorio calabrese con funzioni consultive, di vigilanza e di controllo, relativamente alle attività della Regione e degli Enti locali in materia. Nel corso dei lavori consiliari del 23 ottobre, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Bova, ha assunto l’impegno di promuovere il necessario dibattito istituzionale in sede di quarta Commissione, organismo preposto a valutare norme e regolamenti in materia ambientale. Da parte mia, e su questo ho il conforto dell’intero PdL, sarà prodotto ogni sforzo utile affinché sull’argomento si arrivi ad una soluzione condivisa, debitamente corredata dei regolamenti attuativi, di modo che la Regione e gli enti locali siano dotati di uno efficace strumento normativo per abbattere significativamente ogni forma di inquinamento ambientale, ed in particolare, di quello acustico, i cui livelli sono davvero diventati insopportabili soprattutto nelle aree a forte insediamento urbanistico”.

P. Tripodi (Udc) presenta pdl per centro andrologico

26 ott 09 “Ha come obiettivo la creazione di un centro di riferimento regionale di secondo livello per studi epidemiologici, prevenzione, diagnosi e cura delle patologie andrologiche, il progetto di legge presentato dal consigliere Pasquale Tripodi (Udc-Svp- Autonomie). “Accanto al centro, da individuarsi presso la già esistente Unità operativa ANDROS – ASP di Reggio Calabria, il provvedimento - spiega il consigliere regionale - prevede anche l’istituzione, presso ogni azienda territoriale e ospedaliera, di una struttura multidisciplinare integrata per il trattamento dei pazienti affetti da tali patologie, con lo scopo di garantire una efficace rete di assistenza su tutto il territorio calabrese”. Tale provvedimento muove dalla seguente considerazione: “In Calabria – afferma Tripodi - l’andrologia (branca della medicina che si occupa specificamente delle disfunzioni dell’apparato riproduttore e urogenitale maschile), non è ancora presente, in maniera omogenea sul territorio sebbene oggi le patologie di pertinenza andrologica abbiano assunto ormai un’importanza talmente rilevante da potere essere inquadrate come vere e proprie ‘malattie sociali’. Basti pensare – sottolinea – alla rilevante incidenza, scientificamente provata, dell’infertilità maschile. Il varicocele (patologia che può portare frequentemente a infertilità), incide per il 30% su maschi diciottenni e, da studi ufficiali, circa il 50% dei giovani delle scuole superiori avrebbero l’esigenza di consultare un andrologo specie dopo l’abolizione del servizio di leva e della visita medica ad esso connessa, che per tanto tempo, è stata efficace strumento di screening andrologico. Attualmente - ricorda l’esponente politico - esiste un progetto su scala nazionale della Società Italiana di andrologia e medicina della sessualità (SIAMS) sulla ‘Prevenzione del varicocele’, approvato dal Ministero della salute, ma in Calabria, in atto, disatteso. Pertanto, se come sostengono gli esperti del settore, la migliore arma di cui si dispone, per combattere il diffondersi delle patologie è la prevenzione e constatato che l’andrologia rappresenta un settore clinico fortemente carente nell’ambito della prevenzione, con questo progetto di legge – conclude Tripodi – si colma una grave lacuna nel settore della sanità pubblica calabrese”.

Stati generali dell’Udc calabrese a Lamezia

26 ott 09 L’Udc ha scelto la Calabria per avviare gli stati generali del partito che si terranno in tutte le regioni d’Italia. Il 30 e 31 ottobre infatti si terrà a Gizzeria il primo appuntamento programmato dal partito e che vedrà la presenza degli esponenti nazionali Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa. L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Lamezia Terme nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il segretario regionale dell’Udc Francesco Talarico, i parlamentari Roberto Occhiuto e Mario Tassone, il capogruppo alla Regione Michele Trematerra, il vicepresidente del consiglio regionale Francescantonio Stillitani, la consigliera di parità Marisa Fagà e il segretario regionale del gruppo giovani Giuseppe Idà. Nel corso della due giorni verrà presentata la piattaforma su cui si baserà il programma del partito dello “scudo crociato” in vista delle prossime elezioni amministrative. “Nel nostro programma - ha detto Talarico - rivedremo la riorganizzazione delle Asp che così come è stata fatta non ha portato buoni frutti ma solo dispendio di ulteriori risorse; pro- porremo un piano sanitario che dovrà essere approvato in poco tempo e non come ha fatto Loiero che in 5 anni non è riuscito a approvarlo; punteremo anche alla valorizzazione dei punti di eccellenza della sanità calabrese, così come porteremo avanti la proposta di legge sul credito d’imposta per le agevolazioni alle imprese. Solo se troveremo degli alleati che condivideranno i nostri programmi possiamo pensare a un’alleanza elettorale, altrimenti andremo da soli, così come abbiamo fatto nel 2008”. Concetto ribadito anche da Tassone che ha rilanciato una possibile candidatura alla presidenza della Regione di un esponente dell’Udc. “Ci sono scenari relativi alle candidature che non ci entusiasmano per niente - ha detto Tassone - per questo siamo preoccupati per il futuro della Calabria”. Per quanto riguarda le possibili alleanze, Tassone ha sottolineato come l’Udc “perseguirà tutte le strade possibili per andare alla maggioranza, per questo le scelte delle alleanze verranno valutate regione per regione”. Occhiuto ha evidenziato come il partito vuole arrivare alle elezioni con un programma ben preciso e non con un elenco di nomi, “come fanno gli altri partiti, che non hanno avviato nessun confronto con le parti sociali, cosa che invece abbiamo fatto noi in tutta la regione”. Trematerra ha sottolineato la necessità di utilizzare le risorse finanziarie che ancora per poco tempo l’Unione Europea elargirà alla Calabria, “risorse che vanno sapute gestire e non farle tornare indietro come ha fatto il governo Loiero”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Stillitani che ha evidenziato come ormai è quasi in atto il federalismo fiscale e questo significa “che chi non saprà gestire le risorse economiche porterà la regione al fallimento e alla deriva generale”. Marisa Fagà ha sottolineato come la Calabria è la regione del paradosso: “da una parte arrivano tantissime risorse e dall’altra c’è il più alto tasso di disoccupazione”. Infine, Idà ha evidenziato l’alta partecipazione dei giovani al progetto dell’Udc.

Di Ponti (CalRif) “Nessuna reazione sulla illegittimità della Comunità Montana Silana”

26 ott 09 “I rilievi sollevati in merito alla legittimità della composizione della Giunta della Comunità Montana Silana non hanno prodotto alcuna reazione da parte dei soggetti interessati.” Lo afferma in una nota Antonio Di Ponti, esponente di Calabria Riformista e consigliere della Comunità Montana Silana. “Com’è noto –afferma Di Ponti- sono entrati a fare parte dell’esecutivo dell’Ente Montano due dei tre rappresentanti del comune di San Giovanni in Fiore la cui delegazione però, non è stata riconfermata dopo l’adozione della Legge Regionale di riordino delle Comunità Montane del luglio 2008 E’ chiaro che si intende far passare sotto silenzio e tra la generale indifferenza, l’adozione di una procedura irregolare che, siamo certi, sarà oggetto di attenzione da parte del Prefetto cui ci siamo rivolti per ripristinare la legalità. Dispiace però che proprio nell’ambito di un organismo istituzionale, che dovrebbe rispondere ai crismi della liceità e della trasparenza ed essere esempio di correttezza per la società civile, si perseveri nel mantenere posizioni poco limpide e al di fuori delle vigenti normative”.

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