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Notizie di Politica

 

Di Pietro “Sulla nave dei veleni, Governo immobile”

19 ott 09 “La vicenda della Kunsky, una delle molte ‘navi a perdere’, affondata nel mare al largo di Cetraro (Cs ) con il suo carico di rifiuti tossici e veleni, dimostra l’immobilità di questo governo e 15 anni di depistaggi, silenzi e connivenze fra la politica e la criminalità organizzata”. Lo afferma il laeder dell’IdV, Antonio Di Pietro, che sabato parteciperà alla manifestazione che si svolgerà ad Amantea. “Noi dell’Italia dei Valori – continua Di Pietro – che in Parlamento sosteniamo la mozione che impegna il governo a dichiarare lo stato d’emergenza, sabato scenderemo in piazza ad Amantea, accanto a tutti i cittadini, per chiedere a gran voce che venga fatta luce su questa grave vicenda che ha messo a rischio la salute della popolazione”. “E’ bene che si facciano tutte le indagini necessarie – conclude Di Pietro - si ricerchino le responsabilità e si individuino i colpevoli di questo ignobile traffico di rifiuti. Vogliamo sapere quante altre ‘navi a perdere’ ci sono nei fondali dei mari calabresi e quali sono le conseguenze sulla salute dei cittadini”. “L’Italia dei valori, senza se e senza ma, si batterà affinché emerga la verità”.

Realacci “Nave veleni, una vicenda che interessa tutti”.

19 ott 09 ''Le preoccupazioni sono enormi,ma ho trovato, anche un grande senso di responsabilita'''. A dirlo e' stato Ermete Realacci dopo l'incontro che il parlamentare del Pd, ha avuto con i pescatori, gli operatori economici e i sindacati del tirreno cosentino. ''Io - ha aggiunto - mi sono messo a disposizione di questa gente. Questa, purtroppo e' una vicenda che si ripete da tanto tempo, dagli inizi degli anni novanta e da quando sono deputato piu' volte ho sottoposto all'attenzione del parlamento. Ora, finalmente, c'e' un atto, utile e importante, una mozione parlamentare con la quale diciamo di smetterla di fare 'ammuina', per dirla in maniera borbonica. Questa e' una questione che riguarda lo Stato che interessa tutti e, quindi, necessita una risposta rapida su tutti i fronti. In primis, l'accertamento su cos'e' quel relitto e cosa contiene''. Realacci ha poi ricordato che ''la nostra certezza e' che negli anni ci sia stato un traffico illegale di rifiuti che ha interessato la Calabria, ma anche altre regioni e che ha comportato sia lo smaltimento a terra che in mare''. ''Negli anni scorsi - ha detto Realacci - i Lloyds di Londra segnalarono oltre 20 affondamenti sospetti e cioe' con mare calmo, senza nessun segnale di pericolo e con equipaggi che sparivano in zone assolutamente tranquille. E' chiaro che esistesse questo tipo di smaltimento''.

Forciniti replica a Corbelli sulle commissioni d’esame

19 ott 09 “Con particolare sorpresa, ho appreso dalla stampa locale della posizione assunta dal rappresentante dei Diritti Civili, Franco Corbelli, riguardo al blocco degli esami per il conseguimento delle abilitazioni per lo svolgimento delle professioni di insegnante ed istruttore di autoscuole”. E’ quanto afferma in una nota l’ass. della Provincia di Cosenza, Giovanni Forciniti. “Senza alimentare ulteriore confusione –afferma Forciniti- ed improprie aspettative, ritengo opportuno precisare i termini della questione sollevata, non prima di aver ringraziato il prodigo Corbelli per lo slancio generoso con cui affronta le questioni sociali e civili che talvolta occorre, però, coniugare con la concreta realtà normativa. Penso, infatti, fondamentale, prima di assumere posizioni ed iniziative, ricercare la giusta cognizione dei contesti per essere in grado di influenzarne positivamente la loro evoluzione e contribuire fattivamente al perseguimento di adeguate soluzioni, a vantaggio degli utenti e, più in generale, delle comunità. La Provincia di Cosenza, ormai da anni, ha provveduto ad insediare tutte le commissioni di esami inerenti il comparto dell’autotrasporto, viaggiatori e merci, degli studi di consulenza automobilistica e, prima tra tutte, delle autoscuole. Sarà noto, sicuramente, all’attento Corbelli l’elevato numero di esami effettuati in questi ultimi anni che hanno consentito di azzerare completamente l’arretrato ereditato dalle Commissioni regionali, operanti precedentemente alla costituzione delle Commissioni provinciali. In merito al funzionamento della Commissione d’esami per il riconoscimento delle abilitazioni allo svolgimento delle professioni di insegnante ed istruttore occorre precisare che, in applicazione della legge n. 40 del 2 aprile 2007, con la quale è stato convertito il decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, opera un blocco sull’attività della stessa. In vero, l’attuale formulazione dell’art. 123 del CDS, come modificato ad opera dell’art. 10 della Legge 2 aprile 2007 n. 40 (di conversione del DL 31 gennaio 2007 n. 7), prevede che agli esami di insegnanti ed istruttori di autoscuola si acceda solo dopo la partecipazione ad un corso di formazione iniziale. Con la stessa Legge 40 (art. 10 comma 5-septies) è stato previsto che il Ministero dei Trasporti dispone al riguardo con proprio decreto, esonerando dalla frequenza di tale corso solo i soggetti che avevano presentato la domanda di ammissione agli esami prima dell’entrata in vigore del decreto. Per tale motivo, successivamente al 31 gennaio 2007, è possibile presentare domanda di ammissione agli esami di insegnanti ed istruttori di Autoscuola solo dimostrando, fra gli altri, il prescritto requisito di assolvimento della formazione iniziale. Fatte tali doverose premesse, necessarie per definire l’attuale quadro normativo che disciplina la materia, risulta evidente come a causa della mancata emanazione, da parte del Ministero competente, del Decreto relativo a tale formazione obbligatoria non è possibile in alcun modo accedere agli esami in questione. Inoltre, è il caso di evidenziare, per corretta informazione, che il suddetto decreto sarebbe dovuto essere emanato entro il termine di novanta giorni dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni normative, ma ad oggi nulla è stato fatto. Da quanto sopra, appare in tutta evidenza il soggetto istituzionale a cui ascrivere la responsabilità del blocco delle attività e nei confronti del quale l’utenza, le associazioni di categoria e, perché no, l’amico Corbelli dovrebbero esplicare la loro azione di sensibilizzazione e di rivendicazione. Per ogni altro aspetto che dovesse richiedere ulteriori chiarimenti, come sempre, la Provincia di Cosenza resta a totale disposizione di Franco Corbelli e, soprattutto, degli utenti interessati ad approfondire la tematica in questione. Senza null’altro aggiungere, penso utile esprimere la convinzione che il nostro paese e la Calabria, ancora di più, abbiano bisogno di chiarezza e trasparenza nei comportamenti, per evitare facili protagonismi, dilagante confusione e, soprattutto, dannosa mistificazione di ruoli e funzioni. Ognuno faccia, pertanto, la propria parte con obiettività e responsabilità e, senza dubbio, contribuiremo a costruire un più efficace equilibrio tra diritti e doveri.

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