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Notizie di Politica

 

Loiero “Sulla fondazione Campanella, clamore sproporzionato”

16 ott 09 “Il fatto incontestabile è che in Calabria esiste un polo oncologico d’eccellenza che ha bloccato la mobilità passiva, polo che è nato da una partnership tra Regione e Università Magna Grecia L’indagine della Guardia di Finanza, che ancora non ha avuto il vaglio della procura della corte dei conti, faccia il suo corso. Si accerterà che nessun direttore generale della Sanità ha sperperato soldi e che si è operato nel rispetto delle norme”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, dopo gli esiti delle indagini effettuate dalle Fiamme gialle sulla Fondazione Campanella. “Bisogna aspettare, nel doveroso rispetto degli organi di polizia e della magistratura contabile, le conclusioni della vicenda – ha aggiunto Loiero – senza emettere premature sentenze mediatiche che rischiano di danneggiare una delle più moderne strutture cliniche della Calabria”. “L’erogazione dei fondi da parte dei diversi dirigenti del Dipartimento – ha detto ancora Loiero – in base al parere espresso da Comitato di consulenza giuridica, è da ritenersi assolutamente legittimo e rispettoso di leggi e statuto”. “D’altra parte – secondo il presidente della Regione – la Fondazione Campanella era una struttura sperimentale voluta dai governi regionale e nazionale di centrodestra che porta la firma dell’ex presidente Giuseppe Chiaravalloti, del ministro Girolamo Sirchia e dell’assessore alla Salute Gianfranco Luzzo. Proprio perché sperimentale non aveva bisogno di accreditamento. Oltre all’assistenza agli ammalati di cancro compito assolto egregiamente, i suoi obiettivi erano quelli di elevare il tasso di ricerca scientifica in materia di tumori, a quanto mi risulta documentabile, e di creare un argine alla mobilità che secondo i dati in nostro possesso è stato perfettamente raggiunto”. “Il clamore mediatico immediato – ha detto ancora Loiero – è sproporzionato alla realtà dei fatti e noto con soddisfazione che sulla stampa di oggi la vicenda, al di là delle strumentalizzazioni politiche, è in qualche modo riportata alla normalità”. “Tutto quello che è stato fatto – ha concluso Loiero – puntava a qualificare il bistrattato sistema sanitario regionale, e per tale motivo la regione tutelerà in tutte le sedi la propria immagine e quella dei propri dirigenti”.

Callipo “Fondazione Campanella un polo politico clientelare”

16 ott 09 “Invece del Polo oncologico da eccellenza, i "signori" della politica hanno pensato bene di metter in piedi un Polo politico/clientelare. Questa Regione continua a violare la Costituzione, in questo caso l’articolo 32 che riconosce il diritto alla salute”. Lo afferma l’imprenditore Pippo callipo, candidato alla Presidenza della Regione. “I calabresi - scrive Callipo - non hanno la possibilità di farsi curare dignitosamente e pagano di tasca propria un sistema sanitario colabrodo. La cosa più grave non è neppure il danno erariale e ciò che la magistratura accerterà ancora nella vicenda della Fondazione Campanella, ma l’assenza di programmazione, di cui hanno dato ampia prova i tre o quattro Assessori alla Sanità e la Giunta Regionale, che non consentirà alla Campanella di diventare Irccs. Aldilà delle rivelazioni della Guardia di Finanza, resta gravissima la responsabilità politica ed amministrativa di chi avrebbe dovuto, dopo la trasmissione “Report” della Gabanelli (aprile scorso) quando l’Italia ha visto in diretta direttori generali incapaci persino di dare una spiegazione sul tipo di ricerca condotto, assumere scelte coraggiose. Invece, si è lasciato che questo “mostro giuridico”, come l’hanno definito i sindacati, concepito nel 2004 dal centrodestra e difeso con i denti dal centrosinistra, precipitasse. Mettendo a rischio anche il posto di lavoro di tanti giovani che, fidandosi di questa politica, magari non hanno accettato altre opportunità . Alla fine, ci va di mezzo non chi si è dimostrato incapace di realizzare una struttura amministrativa affidabile, ma i malati e le professionalità che a loro si dedicano. Cosi vanno le cose nella sanità calabrese. E mentre questa politica cerca un modo per riciclarsi, i calabresi pagano di tasca propria, anche quelli con un reddito minimo, le conseguenze di un debito da capogiro, dato che in Calabria abbiamo, già dal 2004, l’addizionale regionale più alta d’Italia. Un fallimento dietro l'altro.”

Nave dei veleni, interrogazioni della Bianchi (PD) “Perché non sequestrato relitto”

16 ott 09 La senatrice Dorina Bianchi, capogruppo del Pd in commissione Sanità, ha presentato oggi un’interrogazione a risposta urgente sulla nave dei veleni rivolta ai ministri dell’Ambiente, del Welfare, della Giustizia e dell’Interno. Nell’interrogazione si chiede di sapere quali azioni concrete si intendano intraprendere a tutela della salute dei cittadini e dell’ecosistema calabrese e in particolar modo come mai a distanza di oltre un mese dal ritrovamento della nave il relitto non sia stato ancora sottoposto a sequestro. Questo il testo dell’interrogazione: BIANCHI - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, del lavoro, della salute e delle politiche sociali, della giustizia, dell'interno Premesso che: l'11 settembre 2009, è stata ritrovata, in esito ad un'inchiesta giudiziaria promossa dalla Procura di paola, nei fondali del tirreno cosentino, una nave risultata piena di rifiuti radioattivi; da quanto si è appreso da fonti di stampa la nave è stata filmata da un robot che è sceso a 487 metri di profondità sulla costa calabra a 20 miglia al largo di Cetraro; la carcassa della nave, di cui non c'è traccia nei registri ufficiali, sarebbe lunga 110 metri con uno squarcio a prua confermato dal racconto di un pentito della n'drangheta; proprio da detto squarcio sarebbero visibili dei bidoni carichi di rifiuti tossici e radiaoattivi già segnalati negli anni da numerose denunce; secondo il racconto dell'ex trafficante di droga, oggi collaboratore di giustizia, il relitto è una delle barche affondate davanti alle coste della Calabria per seppellire illegalmente rifiuti tossici e radioattivi; sempre secondo quanto riferito alla stampa dal pentito, in quella nave ci sarebbero 120 fusti carichi di sostanze tossiche e radioattive e in una recentissima intervista al telegiornale di Rai uno, lo stesso ha affermato che nei fondali di Cirò e di Crotone ci sarebbero almeno altre due navi simili a quella ritrovata a Cetraro; si chiede di sapere: a distanza di più di un mese dal ritrovamento della nave per quale ragione non è stato ancora posto sotto sequestro il relitto, se non si ritenga opportuno adottare in modo tempestivo azioni concrete a garanzia della salute dei cittadini e a tutela dell'ambiente e del territorio.

Santelli (Pdl) “Nave veleni, obiettivo è reale collaborazione”

16 ott 09 "Spero di aver male interpretato la nota dell'assessore all'ambiente della Regione Calabria, critico nei confronti delle iniziative intraprese per discutere della situazione del Tirreno cosentino". Lo afferma Jole Santelli, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali. "Credo che l'obiettivo da raggiungere sia quello di una reale e leale collaborazione fra tutte le istituzioni. L'impressione e' quella che l'assessore sia quasi dispiaciuto della circostanza che tutti, compresa la delegazione dei parlamentari, siamo decisi ad assumerci ciascuno la propria responsabilita' operando nell'ambito dei propri doveri".

De Magistris (IDV) “Indagini Crotone confermano inchiesta Poseidone”

16 ott 09 “Le indagini in corso da parte del PM Bruni della Procura di Crotone, che riguardano anche il maggiore dei Carabinieri Grazioli, confermano quanto grave sia stata l'attività messa in atto ai miei danni e verso le indagini che stavo svolgendo. Si tratta infatti di filoni investigativi riconducibili al fascicolo Poseidone, che mi è stato sottratto illecitamente”. Lo afferma in una nota Luigi de Magistris, aggiungendo: “Le indagini del PM Bruni portano alla luce i rapporti tra l'ufficiale e l'avvocato-senatore Pittelli, cioè uno dei principali indagati di Poseidone sui quali lo stesso Grazioli avrebbe dovuto indagare. Da tempo – prosegue l’ex pm di Catanzaro- ho riferito alla Procura di Salerno fatti rilevanti che riguardano anche Grazioli e che si legano alle ultime notizie relative alle investigazioni crotonesi. Ricordo che il maggiore Grazioli e' tra coloro che maggiormente hanno provocato una delle strumentali imputazioni disciplinari rispetto a cui si stanno difendendo i valorosi magistrati di Salerno. Spero che il PM Bruni – conclude l’europarlamentare dell’IdV - riesca a ricostruire ulteriori tasselli di verità sul malaffare della borghesia mafiosa che opera in Calabria”.

Assessorato Agricoltura: calamità 2007, priorità a finocchi e vigneti del Crotonese

16 ott 09 Il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria sta predisponendo la delibera di Giunta con la quale verrà stabilità una priorità nel pagamento dei danni alle produzioni agricole causati dalle avversità eccezionali verificatesi tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008, e che avevano gravemente colpito la coltura dei finocchi e i vigneti in provincia di Crotone. Come si ricorderà, il Ministero delle Politiche Agricole aveva riconosciuto alla Calabria, con decreto, la somma di 15 milioni di euro, che l’Assessorato aveva ripartito per le calamità riconosciute per l’intero territorio regionale. Nel frattempo, il Ministero dell’Economia ha disposto una prima assegnazione dei fondi di 5 milioni 147 mila 587 euro, per cui la Regione è in attesa dell’erogazione della rimanente parte assentita dal Mipaaf. La scelta di accelerare il trasferimento delle risorse a beneficio della coltura dei finocchi e dei vigneti del Crotonese si spiega opportunamente con le difficoltà complessive dei due comparti, la cui crisi si sta sempre più acuendo. Le stesse Organizzazioni Professionali Agricole, d’altronde, hanno scritto al neo Assessore regionale all’Agricoltura Pierino Amato, convinti della necessità di intervenire tempestivamente su una situazione che corre il rischio di degenerare irreversibilmente, pregiudicando l’economia di produzioni tipiche dell’intero territorio crotonese. Ecco perché anche le OO.PP.AA. chiedono che ciò si debba realizzare attraverso la destinazione prioritaria dell’intera disponibilità a favore delle imprese pitagoriche.

Alle celebrazioni per Fortugno a Locri, presente presidente Bova

16 ott 09 Dopo la conferenza stampa di questa mattina, il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova si e' recato a Locri, nel cui cimitero ha reso omaggio alla memoria di Franco Fortugno con un momento di raccoglimento cui hanno preso parte i familiari del compianto Vicepresidente dell'Assemblea e una delegazione di consiglieri. Nella cappella della famiglia Fortugno e' stata deposta una corona di fiori. Successivamente l'on. Bova ha partecipato alla celebrazione religiosa di suffragio che e' stata officiata nel Duomo della citta' ionica. Alle 19.30, nell'auditorium Calipari di palazzo Campanella, le iniziative di commemorazione si concluderanno con la lettura di brani di letteratura calabrese antimafia da parte di Michele Placido con l'accompagnamento al pianoforte di Rita Marcotulli e la regia di Alvaro Piccardi.

Lunedì in Regione firma protocollo su delocalizzazione impianti Eni

16 ott 09 Il Presidente della Regione Agazio Loiero Loiero, lunedì prossimo, alle ore diciassette, nella sede di pal. “Alemanni” firmerà il protocollo d’intesa per la verifica e la valutazione delle ipotesi di delocalizzazione degli impianti di pertinenza dell’Eni dal quartiere “Pennello” di Vibo Valentia. Con Loiero – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - firmeranno, oltre ai rappresentanti dell’Eni, anche quelli dei vari enti ed Istituzioni interessate.

Pacenza (Pep) “Individuare stabili per enoteca regionale del cirotano”

16 ott 09 In una lettera inviata al Presidente Loiero ed ai consiglieri della Regione, l’on. Salvatore Pacenza dei Popolari Europei verso il Pdl viene chiesta l’individuazione di stabili per uan Enoteca regionale nel cirotano. Questo il testo diffuso: Egregio Presidente, membri della Giunta, colleghi consiglieri, è da mesi ormai che la mia azione istituzionale si è tra l’altro concentrata su una battaglia che porto avanti con assoluta fermezza e ostinata determinazione: l’istituzione dell’Enoteca regionale nella sua sede “naturale”, il Cirotano, dove si produce circa il 90% delle uve Doc della Calabria. Tralasciando la lunga querelle intrattenuta a mezzo stampa con l’europarlamentare, on. Mario Pirillo, all’epoca dei fatti assessore regionale all’Agricoltura; vorrei ricordarLe che, oltre ad aver depositato nel merito un’interrogazione (la n. 310 del 07.01.2009) ancora senza risposta, lo scorso 7 aprile ho presentato un disegno di legge proprio per istituire nel Cirotano l’Enoteca regionale. La proposta è stata recepita dal presidente del consiglio, Beppe Bova, nella seduta consiliare dello scorso 23 aprile. Da allora, l’articolato attende di essere portato al vaglio della commissione competente (Bilancio, programmazione economica e attività produttive) che, una volta esaminatolo, dovrebbe quindi sottoporlo al giudizio dell’assemblea regionale. Alla luce di quanto esposto voglio aggiungere un ulteriore tassello all’istituzione di questo importante strumento di valorizzazione, promozione e commercializzazione dei vini calabresi che nel Cirò trovano la loro sintesi. Dopo aver fatto visita ai due sindaci del Cirotano, Mario Caruso (Cirò Superiore) e Nicodemo Parrilla (Cirò Marina), posso informarLa con certezza che esiste già la possibilità concreta di allocare nel breve periodo l’Enoteca in tre stabili dalle caratteristiche strutturali e storiche differenti. Per quanto concerne il borgo di Cirò, il sindaco Caruso, avrebbe individuato le seguenti unità immobiliari (si allegano perimetrie):
• Castello Carafa, previo acquisto della proprietà privata, ubicato nel centro cittadino, già bene storico sottoposto sotto tutela dal ministero dei Beni Culturali dal 1983.
• Immobile destinato a Centro servizi per le Imprese ubicato sulla ex statale 106 nel Comune di Cirò’ con annessa sala convegni di 230 posti. Mentre per la città di Cirò Marina, il sindaco Parrilla, avrebbe individuato nell’ex istituto Agrario la struttura idonea a ospitare l’Enoteca, già di proprietà della Provincia di Crotone con tutti i terreni annessi. Si tratta di tre strutture che potrebbero inoltre ospitare anche il museo enologico e altre strutture contestuali all’Enoteca regionale. Nel corso della seconda edizione del premio “Viticoltore d’eccellenza di Cirò”, competizione riservata ai 15 migliori conferitori dell’azienda vinicola cirotana “Librandi”, che tanto lustro porta ai vini della Calabria nel mondo; Lei, egregio Governatore, ha dichiarato: “Ma chi ha stabilito che debba esistere una sola Enoteca regionale in Calabria?”. Credo che questo mio ulteriore sforzo sia l’occasione per dimostrarlo, iniziando a istituire il centro per la valorizzazione, la promozione e la commercializzazione dei vini calabresi proprio a partire dal Cirotano.

Morelli (AN) “A quando la ricognizione catastale dell’Aterp?”

16 ott 09 Il consigliere regionale di Alleanza Nazionale, Franco Morelli, in una interrogazione a risposta scritta ha chiesto “la rapida definizione delle procedure di accatastamento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dello Stato, immobili già trasferiti alla competenza delle Aterp. In particolare, in molti comuni del cosentino – precisa Morelli – insistono molteplici edifici che, allo stato delle cose, non possono essere inseriti nei Piani di vendita previsti dalla legge 560/93 e quindi non rientranti nelle procedure di alienazione a favore di quei cittadini che ne hanno titolo”. Franco Morelli – nel prosieguo della sua interrogazione – ricorda che “le incombenze per gli accatastamenti, mediante apposite iscrizioni in bilancio e conferimenti di incarico a professionisti esterni, hanno avuto luogo circa quindici anni addietro, e che quanto portato a compimento ha consentito di procedere alla alienazione di consistenti quote di alloggi dello Stato, soddisfacendo così le legittime aspirazioni degli assegnatari in possesso dei requisiti. Dopo la fase di avvio – sottolinea Morelli – le procedure di accatastamento hanno subito un brusco rallentamento, se non il fermo totale, lasciando così in sospeso il programma di alienazione disposto per legge, e suscitando legittime preoccupazioni negli assegnatari aspiranti all’acquisto, per il timore che i risparmi accantonati non risultino più sufficienti per le stipule, con l’aggravante che, nel contempo l’Aterp resta obbligata alla garanzia di manutenzione degli immobili, con conseguente impegno di risorse, non sempre disponibili”. Morelli, infine, chiede alla Giunta regionale “quali iniziative e provvedimenti si intenda assumere, attraverso le Aterp, al fine di pervenire ad una efficace e completa ricognizione catastale ai fini della alienazione degli immobili già di proprietà dello Stato, a garanzia delle aspettative degli assegnatari aspiranti all’acquisto, a tutela dei risparmi degli stessi, sollevando così le Aterp da impegni di risorse per la manutenzione degli immobili”

Stand della Consigliera di Parità all’Expo al femminile di Catanzaro

16 ott 09 L'Ufficio della Consigliera – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - di Parità avrà un proprio stand all'“Expo al femminile”, manifestazione promossa dai giovani imprenditori di Confcommercio che si terrà domani sabato 17 ottobre a Catanzaro. “Quando Confcommercio ci ha proposto di patrocinare l'evento, siamo andate oltre e abbiamo deciso di essere presenti con un nostro stand per poter incontrare le donne imprenditrici e i cittadini di Catanzaro, parlare con loro e diffondere i risultati del lavoro fatto in questi anni in Regione in favore delle donne. Diversi strumenti sono stati attivati negli anni, grazie ai quali le donne in Calabria hanno potuto avviare una propria iniziativa autonoma e entrare nel mercato del lavoro. L'Expo – ha proseguito Ciarletta - sarà l'occasione anche per confrontarci sui temi delle pari opportunità con l'assessore regionale all'agricoltura Piero Amato al quale chiederemo che venga valorizzato il ruolo delle donne in questo settore con azioni positive che permettano, tra l'altro, una maggiore qualificazione professionale, la possibilità di conciliare vita e lavoro nonché la facilitazione dell'accesso al credito”.

La Provincia di Catanzaro presenta il festival del Sociale

16 ott 09 Ad una settimana dal grande evento che accogliera', sul palcoscenico del teatro ''Politeama'' di Catanzaro, importanti realta' del mondo del Sociale, s'e' tenuta, nella Sala Giunta di Palazzo di Vetro, la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Festival del Sociale. Il Presidente dell'Amministrazione Provinciale, Wanda Ferro, l'assessore alle Politiche Sociali, Sergio Polisicchio, e l'ideatore e direttore artistico del Festival, Domenico Gareri, hanno presentato l'iniziativa, promossa dall'ente intermedio e prodotta dalla ''Life Comunication''. Polisicchio ha ribadito ''volonta' ferrea di avvicinare la cittadinanza al mondo del sociale'' ed ha sottolineato come ''con questa seconda edizione ci si e' voluti diversificare leggermente dalla manifestazione del 2008, dando spazio a grandi nomi del mondo della cultura e dello spettacolo che, dal canto loro, hanno sposato la manifestazione''. Il presidente dell'Amministrazione Provinciale, Wanda Ferro, si e' dimostrata estremamente sensibile alle tematiche del Festival. ''Abbiamo mantenuto l'impegno che avevamo preso lo scorso anno - ha detto Ferro - in occasione della prima edizione del Festival. Un impegno non di poco conto, specie in un momento dove siamo reduci da tre alluvioni e senza fondi alluvionali a disposizione. Si e' trattato di uno sforzo notevole ma doveroso in quanto il sociale e' un settore in cui occorre investire''. ''Il Festival del Sociale e' un impegno di coscienza. Quest'anno abbiamo un valore in piu', al di la' dei testimonial dal mondo dello spettacolo. Abbiamo ora la capacita' di poter profondere un messaggio, quello della nostra consapevolezza sempre piu' forte verso l'importanza dell'integrazione''.

Le Province di Reggio Calabria e Perugia unite nell’enogastronomia

16 ott 09 Gli assessori alla Formazione professionale delle Province di Reggio Calabria e Perugia, Attilio Tucci e Giuliano Granocchia, si sono incontrati stamani nella sala della partecipazione dell'ente perugino insieme al coordinatore dell'Universita' dei Sapori, Maurizio Beccafichi, per promuovere azioni di collaborazione al fine di formare nuove professionalita' nel settore dell'enogastronomia. Lo scopo - spiega una nota della Provincia reggina - e' la promozione delle tipicita' calabresi ed in questo l'Universita' dei Sapori, cui la Provincia di Perugia e' socia, puo' costituire un valido modello da seguire. Questo di oggi - si fa rilevare - e' solo l'inizio di un percorso che vedra' le due province unite nell'intento di promuovere le peculiarita' di una terra che passa attraverso la formazione dei soggetti che saranno i futuri operatori. "Con questo incontro - ha detto Tucci - intendiamo avviare una fase di trasformazione della marginalita' di un territorio in tipicita'. Dobbiamo cercare di spingere e promuovere il nostro territorio con serieta' e professionalita' per inserirci nei canali del mercato e del turismo. L'Universita' dei Sapori si caratterizza come agenzia formativa - ha detto Granocchia - la cui attivita' supera i confini regionali. Siamo molto contenti di poter fungere da modello per promuovere le tipicita' territoriali, il dialogo che si e' avviato con la Provincia di Reggio Calabria e' un'ulteriore testimonianza della qualita' del sistema formativo della Provincia di Perugia". "Le chiavi su cui l'Universita' punta - ha spiegato Beccafichi - sono tre: la formazione in ambito enogastronomico, infatti, e' una garanzia di promozione per un territorio, di occupazione per i giovani e di diffusione di cultura per una corretta alimentazione".

Di Pietro (Idv) “Il PD sostenga Callipo”

16 ott 09 ''Bisogna partire per tempo e arrivare per ora''. Lo ha detto Antonio Di Pietro, leader di Italia dei Valori, parlando a Vibo. ''L' Italia dei Valori non ha voglia di perdere tempo - ha aggiunto - e vuole offrire alla Calabria una nuova classe dirigente, che sia in grado di dare un segno inequivocabile di discontinuita', efficienza e trasparenza. Ed e' per questo motivo che noi appoggiamo Callipo. Bisogna mettere da parte le persone che hanno gia' dato e che a volte hanno gia' preso - ha aggiunto Di Pietro - e lancio la proposta al Pd affinche' abbia la volonta' e la determinazione di non presentare un proprio candidato, ma di sostenere Pippo Callipo. Voglio che sia chiaro un concetto - ha proseguito- la nostra e' una scelta definitiva, con Callipo noi vogliamo convincere, vincere e governare''.

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