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Notizie di Politica

 

Adinolfi (PD) : in Calabria pr sfidare Loiero

"In Campania i capolista sono Antonio Bassolino e la Iervolino. In Calabria, Agazio Loiero. Dario Franceschini mi ha chiesto se avevo voglia di battermi in un luogo di frontiera, dando una mano ai democratici calabresi che vogliono cambiare e non si rassegnano alla conservazione dello status quo. Ho accettato e mi sono candidato all'assemblea nazionale nel collegio di Rossano Calabro” Mario Adinolfi, esponente della mozione Franceschini, spiega la così la sua decisione di candidarsi al Sud: "Vado in Calabria a sfidare Loiero. Questa mia candidatura, nell'unica lista che a Rossano Calabro rappresenta la posizione di Dario Franceschini, è il tentativo di dare un sostegno concreto alla battaglia dei democratici meridionali che vogliono il radicale rinnovamento del partito. Trovo davvero incredibile che D'Alema e Bersani abbiano voluto dare un segnale d'arroganza candidando come capilista personalità ormai usurate dal potere come Bassolino e Loiero. Le loro candidature al Sud sono una scelta di conservazione e allora voglio appoggiare concretamente, nei luoghi dove più c'è bisogno, una scelta di innovazione. Mi batterò come sempre senza risparmio, perché la decisione che il popolo democratico dovrà prendere il 25 ottobre è talmente significativa che occorre mettere tutte le energie per spiegare le proprie ragioni. Diciamo che questo lavoro è stato semplificato dalle scelte delle candidature di D'Alema e Bersani al Sud".

Loiero replica ai "Franceschini boys"

13 ott 09 "Vedo che sulla scia di Marino, anche Serracchiani, Merlo, Caleari e altri, ripetono il ritornello che io ostacolerei il ricambio generazione in Calabria e sono basito”. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero a proposito di alcune dichiarazioni di esponenti della mozione Franceschini. “Mi stupisce questo tentativo di linciaggio che proviene dall’area dell’attuale segretario segretario del Pd – ha detto Loiero – e neanche posso immaginare quale parte del mio partito può avere interesse a indebolire un suo presidente che ha guidato una coalizione disegnando un presente e un futuro di legalità amministrativa di una regione difficile, valorizzando i fondi comunitari tanto da essere giudicata virtuosa dalla Commissione europea, visto l’abbandono da parte del governo nazionale che ha operato solo tagli”. “Quella in atto – ha concluso Loiero – è un’operazione incomprensibile. Non si può attribuire all’area Bersani la colpa di avere candidato me come capolista dopo che Franceschini, per tre volte, mi ha chiesto al telefono di essere suo candidato. Lo sanno questo Serracchiani, Merlo, Caleari e qualche altro politico virtuale che ignora la fatica e i rischi di chi fa politica e governa al Sud?”.

Lo Moro (Pd) "Su Nardodipace silenzio inspiegabile Ministero Interno"

13 ott 09 “In un’ interrogazione al ministro dell’Interno ho chiesto di sapere i motivi per i quali, ad oggi, non è stato assunto alcun provvedimento conclusivo della procedura di accesso avviata nel settembre 2008 a carico del Comune di Nardodipace, e i motivi per i quali, sussistendone i presupposti, non è stato emesso il provvedimento di scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consiglio Comunale di Nardodipace.” Lo ha dichiarato Doris Lo Moro, componente Pd in commissione Affari Costituzionali. “Il comune di Nardodipace – spiega Lo Moro - è martoriato dalla presenza di cosche della 'ndrangheta che controllano appalti e attività economiche, praticano estorsioni, danneggiamenti, furti e omicidi. Nel settembre 2008 il prefetto di Vibo Valentia, ha avviato. d'intesa con il ministero dell'Interno, la procedura d'accesso in tre Comuni del Vibonese, S.Onofrio, Fabrizia e Nardodipace, tutti sospettati di infiltrazioni mafiose. I primi due sciolti nel gennaio 2008 e nel luglio 2009, invece per Nardodipace non è stato assunto nessun provvedimento.” “E' evidente – conclude Lo Moro - che tale situazione, in cui si registra un silenzio inspiegabile del Ministero dell'Interno, crea disagi notevoli nella comunità che avrebbe bisogno di capire e di avvertire la presenza dello Stato.”

Loiero "Il Ministro Alfano rispetti sentenza Tar su Scuola Magistratura"

13 ott 09 “Il ministro Alfano ha detto che cercherà di trovare una soluzione. Io sostengo che la soluzione c’è già. Basta che il ministro rispetti la sentenza del Tar che mantiene la scuola di magistratura a Catanzaro contro il tentativo di scippo ancora non scongiurato. La soluzione, eventualmente, la trovi per Benevento”. Così il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, a proposito delle dichiarazioni fatte a Palmi dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, “il quale, trovandosi in Calabria e dovendo evitare nella regione i contraccolpi politici di una sua recente dichiarazione a favore di Benevento”, ha detto che si sarebbe occupato del problema per non penalizzare il capoluogo calabrese. “Trovo sospetto e tardivo l’interessamento dei vertici calabresi del Pdl che ora annunciano un incontro per tentare di risolvere il problema che finora hanno evitato di affrontare – ha aggiunto Loiero – e temo un annuncio beffa a fini elettorali. I diritti di Catanzaro non possono essere ignorati e, come ho avuto modo di dire nei giorni scorsi, Alfano deve solo rispettare la sentenza del Tar. Tergiversare, annunciare di voler cercare soluzioni è solo un modo per attentare a un diritto: la Scuola di Magistratura è stata assegnata a Catanzaro e il ministro non può ignorarlo. Qualsiasi altra decisione troverà la nostra decisa opposizione in ogni sede”.

Investimento di 43 mln della Vodafone in Calabria, accordo con Regione per banda larga

13 ott 09 Un investimento di 43 milioni di euro della Vodafone per potenziare le infrastrutture di rete, migliorare la qualità dei servizi di connettività in banda larga e di ridurre ulteriormente il divario digitale nella regione: è questo – come informa una nota dell’Ufficio del portavoce – l’esito dell’incontro, avvenuto oggi a Palazzo Alemanni tra il Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero e il presidente di Vodafone Italia, Pietro Guindani che era accompagnato dal direttore per le Relazioni Istituzionali dell'azienda, Michelangelo Suigo. L’incontro, programmato per discutere di estensione della banda larga sul territorio regionale, è stato molto fruttuoso. Per nuovi progetti di telefonia in Calabria, infatti, Vodafone prevede di concentrare i nuovi investimenti nel periodo 2009-2012, che si vanno ad aggiungere agli oltre 170 milioni già investiti a partire dal 1995. Gli interventi previsti consentiranno di migliorare i servizi, consentendo a un numero sempre maggiore di cittadini calabresi di poter accedere ad internet tramite rete mobile. “Per la Calabria – ha commentato il Presidente Loiero al termine dell’incontro – si tratta di un evidente e importante opportunità per colmare i ritardi infrastrutturali nel campo delle telefonia. Per questo motivo ho espresso al presidente Guindani il mio apprezzamento, manifestando contemporaneamente la disponibilità delle strutture regionali a facilitare l'investimento”. Guindani ha confermato il forte impegno a livello regionale, dove Vodafone è già presente con più di 40 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, impiegati nei reparti di rete e business e, attraverso i partner locali, e ha un indotto di circa 1100 persone, mentre la rete commerciale consta oggi di 82 punti vendita di cui ben 28 Vodafone One.‬‪ “É molto importante – ha dichiarato il presidente di Vodafone – il confronto tra Vodafone e Regione Calabria nello sviluppo delle telecomunicazioni. Abbiamo anticipato al Presidente Loiero i nostri impegnativi ma molto concreti piani d'investimento, per un costante interesse nell'assicurare i migliori servizi di comunicazioni fisse e mobili a cittadini e imprese. Lo sviluppo della larga banda si configura come un ulteriore strumento per emergere dalla crisi economica, per questo è quanto mai importante lavorare alla riduzione del digital divide, e questo è il nostro obiettivo. Attualmente Vodafone sta implementando nel paese l'ultima versione di rete a banda larga senza fili, che consentirà velocità di navigazione fino a 14.4 megabit al secondo”. Vodafone, come ha ricordato Guindani a Loiero, investe circa un miliardo di euro l’anno in servizi e innovazione in Italia e ha già avviato la realizzazione della propria rete di nuova generazione che integra in una unica piattaforma tecnologie radio e fisse. Vodafone Italia inoltre, è il primo operatore nazionale ad aver applicato a tutta la rete UMTS, costituita da oltre 9.500 antenne, la tecnologia HSDPA, con una copertura di circa l’80% della popolazione. Il 17 novembre dell’anno scorso è stata realizzata la prima connessione dati mobili a 14.4 megabit al secondo, uno sviluppo che sarà realizzato nel corso del 2009. L’ulteriore evoluzione sarà portare la velocità della banda larga mobile fino a 28 Mbps, per arrivare, nel 2012, alla quarta generazione, la Long Term Evolution (LTE). Questa consentirà di trasmettere dati con velocità fino a 100 Mbps rendendo possibile la fornitura di servizi comparabili a quelli offerti dalle reti fisse.

Feraudo (Idv)“Sulla Centrale del Mercure ha vinto il popolo”

13 ott 09 “Ho condiviso pienamente l’azione di lotta promossa dalle popolazioni circostanti contro la Centrale del Mercure”. Così il consigliere regionale di Italia dei Valori, Maurizio Feraudo. “Ho partecipato con fervida adesione –spiega Feraudo- alla giornata di mobilitazione che quelle comunità hanno organizzato per dire no al mostruoso gigante piazzato proprio nel cuore del Parco del Pollino. Le ragioni di quella protesta erano sacrosante. Ma molti hanno fatto finta di restare ciechi e sordi al disperato grido di allarme di migliaia e miglia di cittadini. Sennonché, oggi il provvido atto dell’Avvocatura dello Stato riconosce, senza mezzi termini, la fondatezza della battaglia messa in campo, con le democratiche armi di una appassionato protagonismo attivo, dalle popolazioni dell’aria interessata. E l’Italia dei valori ha condiviso tale battaglia schierandosi senza se e senza ma contro la realizzazione della Centrale. A fianco delle comunità, sapendo che avremmo sposato – così per inoppugnabilmente testimonia l’Avvocatura dello Stato – una giusta, giustissima causa. E Antonello De Franco, che è il referente del partito proprio per il Comune di Laino Borgo è stato in prima linea senza mai arretrare di un millimetro. Oggi possiamo dire che il popolo di quella straordinaria mobilitazione ha vinto una magnifica battaglia di civiltà democratica, a difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini. Beni collettivi che vanno sempre strenuamente salvaguardati con fatti e atti coerenti e concreti e non con chiacchiere fumose e bugiarde. Quelle che propina, giusto per intenderci, chi pomposamente dice di avversare le Centrali nucleari in Calabria. Uno sfacciato bluff, perché in Calabria le Centrali nucleari non potranno mai esserci. Invece, La Centrale del Mercure stava per esserci. Eccome stava per esserci. Epperò i cittadini del comprensorio, sostenuti anche da Italia dei Valori, sono riusciti a sbarrarle al strada. Questo vuol dire stare dalla parte del popolo. E Italia dei Valori continuerà, indomita, a essere dalla parte del popolo”.

Iaconetti (CR) “Serve tutela dell’ambiente”

13 ott 09 Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente e componente dell’Assemblea provinciale di Cosenza di Calabria Riformista, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il programma di governo con cui il centro destra si prepara ad affrontare la prossima tornata elettorale, i cui punti fondamentali sono stati in parte snocciolati ieri pomeriggio a Vibo Valentia, è ambizioso ed efficace. Tra le questioni di primo piano da mettere ai vertici dell’agenda politica del prossimo governo regionale deve però trovare spazio quella della difesa dell’ambiente, soprattutto in questo momento delicato e di così grave emergenza attualmente attraversato dalla Calabria. Alla tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico e naturalistico sono legati i destini della nostra regione, la cui economia dipende in larga misura dal turismo, dalla pesca e dall’agricoltura. Ed è per questo che siamo convinti che, al fianco di altri settori cruciali quali la sanità e l’occupazione, sia necessario insistere con particolare determinazione sui temi ambientali, individuando strategie e soluzioni che possano risollevare le sorti del nostro martoriato territorio”.

Di Pietro (Idv) “A Crotone un attentato alla salute dei cittadini”

13 ott 09 Il presidente di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro ha presentato un’interrogazione al ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sulla vicenda dei rifiuti tossici a Crotone. L’iniziativa fa seguito alle sollecitazioni del commissario regionale di Idv in Calabria, on. Ignazio Messina. “Premesso che lo scorso 3 ottobre 2009 - scrive Di Pietro nell’interrogazione - migliaia di persone si sono date appuntamento a Crotone per partecipare alla manifestazione pubblica contro la realizzazione della discarica di Giammiglione; in una nota del Comune si legge che attraverso la suddetta manifestazione “la città ha voluto chiarire che non intende più subire iniziative che mettono in discussione la salute dei cittadini”. “Tra le migliaia di cittadini - prosegue la nota del Comune - spiccavano gli alunni delle scuole crotonesi di ogni ordine e grado”. Il sindaco, Peppino Vallone, che ha aperto la manifestazione sul palco allestito davanti al palazzo del Comune, ha chiesto che la Presidenza del Consiglio si faccia carico di un intervento specifico di Protezione Civile verso le criticità ambientali della città di Crotone: “Lo Stato - ha detto Vallone - non può più girare la testa davanti a quello che oggi stiamo rappresentando, tutti insieme. Questa città reclama una bonifica vera che cancelli anni di assenza dello Stato da questo territorio. Vogliamo un territorio pulito e non discariche. Crotone ha già dato”; alla suddetta manifestazione, promossa da diverse associazioni, hanno aderito anche le scuole, e i genitori dei bambini e dei ragazzi costretti a frequentare istituti avvelenati dalle scorie tossiche; lo scopo è quello di riuscire ad ottenere un segnale reale e concreto, da parte del Governo, che mostri di aver recepito l’entità del disastro ambientale in atto e l’urgenza della bonifica;secondo quanto riferiscono fonti giudiziarie, il pm Pierpaolo Bruni ha notificato circa 40 avvisi a imprenditori edili, tecnici della pubblica amministrazione e politici di primo piano con l’accusa di smaltimento illegale di rifiuti, disastro ambientale e avvelenamento delle acque; tra gli avvisi di garanzia, troviamo l’ex ministro dell’Ambiente Edo Ronchi, il direttore generale dello stesso ministero Gianfranco Mascazzini, il capo di gabinetto Goffredo Zaccardi, e il vice-capo dell’ufficio legislativo Maurizio Pernice. Indagati anche due prefetti, Domenico Bagnato e Salvatore Montanari, nella loro qualità di ex commissari per l’emergenza ambientale nella regione Calabria, l’ex presidente della provincia di Crotone Sergio Iritale e Pasquale Senatore, sindaco di Crotone fino al 2005; l’indagine, denominata 'Black Mountain', è stata avviata dalla Procura della Repubblica su tutto il territorio crotonese sull'impiego di materiale tossico proveniente dagli scarti di lavorazione dello stabilimento industriale Pertusola, ora dismesso, nella realizzazione del sottosuolo di alcune opere pubbliche: risulterebbe infatti che almeno 350.000 tonnellate di materiali tossici sono state utilizzate per costruire, tra l'altro, tre cortili di altrettante scuole: l’elementare San Francesco e un Istituto Tecnico Superiore, entrambi di Crotone, e una scuola elementare a Cutro. Secondo la procura, arsenico, zinco, piombo, germanio, mercurio e sostanze tossiche speciali provenienti dagli scarti delle industrie venivano impiegate nell’edilizia invece di essere smaltite con le cautele di legge”. “Il materiale, ossia i residui della cottura nei forni speciali, detti 'cubilot', secondo quanto sostiene l’accusa - prosegue il testo dell’interrogazione - non sarebbe stato infatti trattato in discariche specializzate, ma ceduto a imprese di costruzione ed utilizzato in lavori edili riguardanti anche alloggi popolari, villette, strade e banchine portuali; sembrerebbe infatti che nel 1997 i vertici della Pertusola Sud ottennero dal ministero dell’Ambiente l’inclusione del 'cubilot' nel decreto che il governo si apprestava ad emanare come rifiuto non pericoloso, malgrado le perplessità che pare avessero espresso alcuni componenti del gruppo di lavoro incaricato dal ministro di studiare la materia; così le scorie finirono, insieme alla loppa d’alto forno proveniente dall’Ilva di Taranto, in una miscela chiamata 'conglomerato idraulico catalizzato' (Cic) con il quale dal 1999, sono stati riempiti i piazzali della scuola elementare 'San Francesco e dell’Istituto tecnico commerciale di Crotone, della scuola elementare ubicata nel rione Pozzoseccagno a Cutro, l’area dei parcheggi di un noto centro commerciale, una casa per anziani, alloggi popolari e villette private, strade e perfino spazi della Questura e della banchina di riva del porto di Crotone”. Nell’interrogazione, Di Pietro chiede di sapere “se il Ministro interrogato è a conoscenza dei fatti suddetti e quali iniziative intende adottare per superare la grave emergenza che ha colpito il territorio di Crotone, che sembra prefigurare un nuovo ed annunciato disastro ambientale, dovuto alle forti inefficienze e alla negligenza degli amministratori, e che, soprattutto, costituisce un vero e proprio attentato alla salute dei cittadini”.

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