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Notizie di Politica

 

De Magistris “Regione assente all’udienza Why Not”

06 ott 09 “Prendo atto dell’assenza della Regione Calabria, ieri, all’udienza preliminare del procedimento nato dall’indagine Why not. La notizia, per la verità, non mi coglie esattamente di sorpresa, ma certamente non mi pare un segnale positivo e rassicurante in una vicenda che tanto ha segnato il volto e l’animo di una cittadinanza e di una terra maltrattate e depredate”. E’ quanto afferma Luigi de Magistris, europarlamentare dell’Italia dei valori, in merito alla mancata richiesta di costituzione di parte civile dell’Ente regionale all’udienza davanti al giudice di Catanzaro, pur se proprio la Regione era l’unica indicata come persona offesa nella richiesta di rinvio a giudizio avanzata nei confronti di 98 persone, delle quali molte sono pubblici amministratori. “Nessuna sorpresa, ripeto – aggiunge l’europarlamentare -, dal momento che proprio il presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, è tra gli imputati, come lo è il suo predecessore Giuseppe Chiaravalloti. E’ fin troppo evidente, dunque, l’enorme conflitto di interessi venutosi a creare, che non lascia margini esattamente ampi di manovra all’Ente, chiamato a reclamare giustizia contro chi, attualmente, lo dirige, o lo faceva fino a ieri. A chi si chiede comunque come sia possibile uscire da una tale empasse, ricordo che l’ordinamento prevede appositi strumenti per affidare a chi possa avere l’animo più sereno e libero da ‘debiti di fedeltà o di appartenenza’ la scelta del come ed in che misura difendere gli interessi di tutti quei calabresi onesti e di un intero territorio che la Regione ha il dovere di rappresentare”.

Documento dei capigruppo alla Regione sui tagli alla scuola

06 ott 09 La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari della Regione ha approvato all'unanimita' un docuemnto sui provvedimenti governativi in materia di politica scolastica. "Ascoltata la relazione del Vice Presidente della Giunta regionale Professor Domenico Cersosimo - si legge - che ha evidenziato forte preoccupazione per i provvedimenti governativi in materia scolastica che stanno determinando ripercussioni gravi sui livelli occupazionali in una regione gia' condizionata da criticita' strutturali; preso atto delle notizie dallo stesso Vice Presidente fornite al riguardo delle presunte perdite di posizioni lavorative nel sistema scolastico regionale stimate in circa quattromila tra personale docente e personale ATA; considerate le evidenti difficolta' sociali ed educative che da una situazione cosi' esposta ne deriverebbero, all'unanimita' dei presenti pur nella consapevolezza che i provvedimenti richiamati rientrano nell'ambito di un processo riformatore che non puo' non tenere conto delle difficolta' storiche registrate nel tempo nel mondo della scuola", la conferenza chiede al Governo: un ripensamento della politica scolastica "che riconsideri i tagli prodotti, contestualmente esaminando la possibilita' di assumere provvedimenti a sostegno del reddito del personale scolastico precario vetusi a creare nel corrente anno scolastico; una riconsiderazione per i prossimi anni dei tagli previsti nel sistema scolastico nazionale; il riconoscimento del punteggio ai lavoratori precari della scuola calabrese coinvolti nei progetti scolastici finanziati con risorse regionali". La conferenza dei capigruppo consiliari sollecita, altresi', la Giunta regionale della Calabria, "se del caso in cooperazione con il Governo nazionale, a mettere in campo tutte le azioni e gli interventi a sostegno delle capacita' e delle competenze dagli studenti della Regione Calabria anche attraverso il coinvolgimento in specifici progetti scolastici dei lavoratori precari della scuola regionale".

Borrello difende la legge sulle primarie

06 ott 09 ''Le primarie per la scelta del Governatore della Calabria costituiscono, al momento, la punta piu' avanzata del dibattito politico e non solo in Calabria, ma nel Paese''. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Antonio Borrello, firmatario della prima proposta di legge per l'introduzione delle primarie nella Regione Calabria nella scorsa legislatura, ''quando - ricorda Borrello - per temperare molte decisioni autocratiche del presidente Chiaravalloti, si inizio' a riflettere sull'adozione di strumenti utili ad arginare gli eventuali ''colpi di testa' di un Presidente la cui candidatura non era passata al vaglio dei cittadini, ma decisa a Roma, chissa' come e chissa' da chi''. ''Insomma - aggiunge Borrello - esse costituiscono il migliore antidoto verso ogni imposizione dall'alto, contestata mi pare unanimemente, dei candidati alla Presidenza della Regione. E non e' tutto, cosi come non e' superfluo, in questi momenti, in cui la demagogia non ha limiti, ricordare che le primarie garantiscono la partecipazione dei cittadini, ossia un fondamentale diritto costituzionale, assicurata con la legge regionale da meccanismi trasparenti e rigorosi''. ''Ogni passaggio ed ogni procedura - dice Borrello - sono state attentamente studiate per render possibile una solida e incontestabile concretizzazione democratica dei diritti dei cittadini. Pertanto, una volta preso atto dei rilievi mossi dal Governo, nel pieno delle sue prerogative, alla legge approvata dal Consiglio regionale, sono convinto che l'Aula, anch'essa nell'esercizio delle proprie legittime competenze e volonta' democratiche, sapra' emendare il provvedimento e consegnare alla Calabria una buona legge. Non una legge truffa, come sconsideratamente e' detto da qualche tribuno, ma una legge il cui unico intento e' fare il bene della Calabria''.

Magarò “Impugnazione legge primarie, occasione per far meglio”

06 ott 09 “Occorre tradurre la recente decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare avanti la Consulta la recente legge sulle primarie calabresi come una occasione da non perdere per il Consiglio regionale, nella sua interezza”. E’ quanto scrive in una nota il consigliere regionale Salvatore Magarò. “Un modo, -scrive Magarò- questo, per avviare un processo auto criticamente costruttivo che consegua due risultati: quello di rendere le leggi regionali doverosamente conformi alla Costituzione, evitando così le figuracce dell’ultima legislatura, colpevole di avere battuto ogni record di impugnazioni delle proprie norme davanti al Giudice delle leggi e quello di assicurare trasparenza di risultato e la dovuta segretezza al voto alle prossime procedure elettorali, dalle quali tutti i calabresi si attendono un nuovo Rinascimento. I modi ci sono e bisogna attuarli. Nella mia qualità di consigliere regionale ho, infatti, presentato una proposta che, se già fosse stata fatta propria dall'Assemblea regionale, avrebbe evitato, almeno in parte, l’impugnativa del Governo, invero condivisa in diritto dai maggiori esperti nazionali. La mia proposta legislativa, raccoglieva l’elaborato del prof. Jorio dell’Università della Calabria, pubblicato da un quotidiano regionale. Esso costituisce il modo per rendere le operazioni di voto compatibili con il dettato costituzionale, garante della segretezza del voto, addirittura con maggiori certezze di quanto legiferato dalla Regione Toscana in analoga materia”.

Commodari “Legge sulle primarie incostituzionale”

06 ott 09 Dopo che il Governo ha impugnato la legge regionale per le primaria della Calabria, interviene Pino Commodari, componente del Comitato politico nazionale del Prc, sostenendo la validita' dell'impugnativa governativa, suportata da diverse ragioni. ''Noi l'avevamo definita una legge vergogna - dice Commodari - in quanto imponeva, per legge, le elezioni primarie per la scelta dei candidati alla Presidenza della Giunta Regionale ed un vero e proprio attentato alla democrazia ed uno stravolgimento della Costituzione della Repubblica Italiana. Due le motivazioni da noi addotte: violazione delle segretezza del voto, cosi' come stabilito dalla Costituzione Italiana, in una regione nella quale la fa da padrona la ''ndrangheta, e negazione del diritto costituzionale, che ''tutti i cittadini hanno, di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale''. ''Con questa scelta - dice Commodari - abbiamo affermato, si sanciva la fine della funzione dei partiti, i quali da soli potevano liberamente scegliere di svolgere le primarie, senza imposizioni di legge per selezionare i gruppi dirigenti. Con la sua approvazione - conclude - si e' tentato di realizzare in Calabria una democrazia autoritaria, presidenzialista e populista, che ammantata da una falsa ed inesistente partecipazione, annullava la democrazia dal basso e concentrava il potere nelle mani di pochi feudatari, proprietari dei simboli e signori delle tessere''. ''Loiero e Bova, hanno tentato - conclude Commodari - di realizzare cio' che non e' riuscito al Cavaliere in Italia: il presidenzialismo, nel vano tentativo di consolidare il loro potere per l'eternita'''.

Gruppo UDC regionale solidale con i forestali

06 ott 09 La ''difficile situazione, in cui versa la Forestazione calabrese'' e' stata oggetto di esame da parte del gruupo consiliare regionale dell'Udc calabrese. Il capogruppo, Michele Trematerra, ha sottolineato che l'Udc, tempestivamente, tramite il suo Segretario Regionale, Francesco Talarico, nelle scorse settimane, ha chiesto ''espressamente al Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, di inserire nella manovra finanziaria, che prossimamente sara' discussa nelle aule parlamentari, i 160 milioni di Euro, a carico dello Stato, senza i quali, si determinerebbe non solo la paralisi del settore, ma si metterebbero a rischio ben 9.000 posti di lavoro''. ''Il Ministro - dice Trematerra - non ha fornito ancora nessuna risposta, nemmeno i sindacati, che hanno gia' proclamato lo stato di mobilitazione della categoria, hanno ricevuto notizie rassicuranti''. Il Gruppo Udc, all'unanimita', ha decido di ''esprimere ai lavoratori ed alle Organizzazioni sindacali ampia ed incondizionata solidarieta', impegnandosi a sostenere, nel Consiglio Regionale, nel Parlamento ed in ogni sede le loro giuste e sacrosante rivendicazioni. Ha manifestato, inoltre, sconcerto e delusione, per la scarsa sensibilita' del Governo, nei confronti del lavoro dei forestali calabresi, la cui opera e' assolutamente indispensabile, per la cura e manutenzione dei territori collinari e montani, che costituiscono circa il 93% dell'intero territorio regionale, il cui abbandono, potrebbe determinare, come la recente alluvione di Messina dimostra, danni incalcolabili e perdite di vite umane''. Il Gruppo Udc ritiene, infine, ''necessaria ed indispensabile la riforma del settore, da troppo tempo avviata, ma mai portata a conclusione, per migliorare la qualita' degli interventi e dare certezze ai lavoratori''.

Firmata la carta per le Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro

06 ott 09 La consigliera regionale di Parità, Stella Ciarletta, ha aderito alla Carta per le Pari opportunità e l'uguaglianza sul lavoro, promossa dal Fondazione Sodalitas, AIDAF, AIDDA, Impronta Etica, UCID, l’Ufficio Nazionale Consigliera di Parità, con l’adesione del ministero del Lavoro, della Salute, e delle Politiche Sociali e del ministero per le Pari Opportunità. La Carta è stata presentata in Assolombarda a Milano e durante l’incontro si è tenuta la cerimonia di sottoscrizione della Carta da parte delle prime 16 aziende. “La Regione Calabria – ha detto Stella Ciarletta - ha avviato negli ultimi due anni significative politiche di promozione della conciliazione vita/lavoro. Utilizzando il Por Calabria, infatti, la Giunta Loiero ha pagato i voucher di conciliazione per le donne con carichi di cura familiare e ha, altresì, finanziato i piani di conciliazione aziendale. I quaranta progetti approvati, per un totale di circa 6 milioni di euro vedono coinvolte sessanta imprese distribuite su tutto il territorio calabrese, e introducono la sperimentazione di servizi innovativi come il nido aziendale, la ludoteca, la banca del tempo, il telelavoro e la flessibilità dell'orario”. Secondo Ciarletta “lo strumento della Carta della Parità fornisce l'occasione di certificare questi servizi, introducendo un marchio di qualità per quelle imprese che garantiscano la erogazione di determinati standard e favoriscano, di conseguenza, una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro”. “Posso dire – ha aggiunto la Consigliere di Parità - che in Calabria, a differenza che in altre regioni anche del Centro Nord, siamo all'avanguardia sui temi della conciliazione, non solo per le importanti risorse impegnate, ma anche per il livello di progettualità dimostrato dalle imprese, che hanno colto l'opportunità per favorire il benessere dei propri dipendenti migliorando al tempo stesso le performances aziendali”. La Carta, lanciata in Italia sulla scia del successo delle iniziative francese e tedesca, è una dichiarazione di intenti sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità. Realizzare un ambiente di lavoro che assicuri a tutti pari opportunità e il riconoscimento di potenziale e competenze individuali, non rappresenta soltanto un atto di equità e coesione sociale, ma contribuisce anche alla competitività e al successo dell’impresa. La Carta per le Pari opportunità e l'uguaglianza sul lavoro fornisce un quadro di riferimento valoriale per guidare le imprese aderenti nella sua applicazione, contenendo non prescrizioni dettagliate ma pochi impegni programmatici basati su principi ed elementi chiave di efficaci programmi di cambiamento, sperimentati con successo dalle imprese impegnate da più tempo in materia. La sua attuazione nel contesto aziendale e la definizione delle relative priorità è lasciata alle imprese aderenti, in funzione della loro situazione ed eventuali programmi già realizzati. L’iniziativa italiana della Carta viene portata avanti sulla base di una ampio consenso nel mondo delle imprese e delle istituzioni pubbliche.

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