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Notizie di Politica

 

Chiuso il Congresso provinciale del PD, ha vinto Bersani: i seggi

03 ott 09 Il Coordinatore della Commissione provinciale del Pd di Cosenza, Franco Iacucci, ha inviato al Segretario Provinciale del Pd di Cosenza, sen. Franco Bruno e, per conoscenza, al Coordinatore Nazionale per il Congresso, on. Maurizio Migliavacca, una lettera in cui si legge: “Caro Franco, ti comunico i risultati finali delle convenzioni di circolo della provincia di Cosenza, al fine di darti la possibilità, per come previsto dall’Art. 5 del Regolamento del Congresso, che prevede la convocazione della convenzione provinciale (che si svolgerà domani alle ore 18 presso il Cinema Teatro “Tieri” di Cosenza) per eleggere i 17 delegati spettanti alla provincia di Cosenza. Gli iscritti che hanno partecipato alle convenzioni dei circoli sono 12288, esclusi gli elettori del circolo di Campana, così attribuiti:
MOZIONE BERSANI 6647 voti pari al 54,10%
MOZIONE FRANCESCHINI 5303 voti pari al 43,16%
MOZIONE MARINO 338 voti pari al 2,74%
In base all’art. Comma 12, sono stati attribuiti alle tre mozioni i seguenti delegati:
MOZIONE BERSANI 271
DELEGATI MOZIONE FRANCESCHINI 209
DELEGATI MOZIONE MARINO 9 DELEGATI
Per cui, alla convenzione provinciale prevista per il 04/10/2009, in base all’articolo 5 Comma 8, verranno assegnati i seguenti delegati nazionali:
MOZIONE BERSANI 10 DELEGATI
MOZIONE FRANCESCHINI 7 DELEGATI
MOZIONE MARINO 0 DELEGATI

De Magistris (Idv) “Incostituzionalità palese per la legge regionale sulle primarie”

03 ott 09 “La bocciatura da parte del Governo della legge-truffa della Regione Calabria che istituisce le primarie per la scelta dei candidati a governatore, conferma quanto avevamo da subito sostenuto: si tratta di una norma palesemente incostituzionale, che viola un cardine della democrazia come la segretezza del voto, e lo fa a spese dei calabresi, con un costosissimo meccanismo di rimborsi che di fatto serve soltanto a foraggiare le casse dei soliti noti”. A sostenerlo è Luigi de Magistris, europarlamentare di Italia dei Valori, che prosegue: “Solo la casta affaristica che vuol far denaro ai danni dei calabresi poteva tentare di ingannarli spacciando per innovativo strumento di partecipazione democratica una formula di ‘primarie’ che, prevedendo che ciascun elettore esprima il proprio voto scegliendo pubblicamente la scheda della lista o della coalizione per cui intende votare, serve soltanto a favorire il controllo del voto da parte della ‘ndrangheta e a rafforzare il potere feudale sul territorio da parte degli apparati che da decenni, sotto diverse bandiere e in una falsa alternanza, governano la regione. Ma ora la musica è cambiata ed i calabresi onesti devono riprendersi la loro amata Calabria”.

Pignataro (SeL) “I soldi del ponte per bonificare il territorio”

03 ott 09 “Il Governo continua imperterrito nella sua politica contro il Mezzogiorno, rischiando di mettere definitivamente in ginocchio la già fragile economia delle regioni meridionali. La Calabria è destinata a pagare il prezzo più alto”. Questo è quanto dichiara Ferdinando Pignataro di Sinistra e Libertà. “Dopo la rapina dei fondi Fas –aggiunge Pignataro- e il taglio dei trasferimenti ordinari, il Governo delle destre ha puntato pesantemente sui trasferimenti aggiuntivi a favore del Mezzogiorno, destinati alle infrastrutture, per pagare la cassa integrazione al nord e le multe degli allevatori padani, per coprire i buchi di bilancio di Roma e Catania, per finanziare la ricostruzione in Abruzzo. Ora, la tragedia annunciata di Messina, le alluvioni che stanno sbrindellando il territorio delle regioni del Sud (e non solo), il disastro ambientale causato da incuria, devastazione del territorio, abusivismo edilizio, deforestazione hanno prodotto danni enormi, che occorrono di interventi urgenti e finanziamenti cospicui. Il pericolo è che si pensi di far fronte alla nuova emergenza riducendo ancora una volta le risorse destinate agli interventi ordinari e straordinari per le regioni meridionali. D’altro canto i nuovi disastri idrogeologici e quelli ambientali che hanno colpito duramente il territorio, gli interventi urgenti di bonifica dello stesso dopo i tanti veleni buttati in mare o seppelliti in terra, dimostrano che la più grande opera pubblica necessaria per la Calabria e la Sicilia è, appunto, la bonifica e il riassetto idrogeologico del territorio. Come si fa, in queste condizioni, a continuare a sostenere il Ponte sullo Stretto. Come si può pensare sprecare una quantità enorme di denaro pubblico su un’opera inutile al Paese e a due regioni colpite duramente dal proprio degrado territoriale, carenti di infrastrutture “ordinarie”. 2 Come si fa a mettere in discussione il finanziamento per i forestali calabresi proprio nel momento in cui maggiormente occorre l’intervento “produttivo” per affrontare l’emergenza delle tante frane, degli smottamenti, di manutenzione straordinaria che possa evitare ai tanti comuni dell’interno, delle colline e delle montagne calabresi di rimanere isolati dal resto della regione. Sinistra e Libertà propone che si utilizzino i cospicui finanziamenti destinati al Ponte per un intervento straordinario di bonifica della Calabria e della Sicilia, per la dotazione infrastrutturale necessaria al superamento dell’isolamento delle due regioni e per un sistema interno di trasporti civile. E’ questa la priorità assoluta delle regioni dello Stretto, non altre. Siamo preoccupati della visita di Berlusconi di oggi a Messina, del populismo che elargirà a piene mani, dimenticando che i guai del Mezzogiorno, quelli che sono sobbalzati agli onori della cronaca a suon di morti e dispersi, hanno sì origine antica, ma anche responsabilità moderne di un Governo che in materia ambientale e urbanistica sta destrutturando le normative in materia, rendendo inefficaci i sistemi di prevenzione e controllo. L’incontro fissato tra Governo e Regioni del Sud per affrontare queste tematiche, tante volte fissato e tante volte rimandato, è più che mai opportuno. Non ci aspettiamo un inversione di tendenza: non è nelle corde di questo Governo una politica a favore del Mezzogiorno. Ma almeno ci sia chiarezza e si arrivi ad un conflitto su questioni fondamentali per le regioni meridionali, facendo in modo che questo sia il dibattito vero del confronto elettorale che ci aspetta.

Tripodi (PdCI) “A Messina colpe del Governo che pensa solo al nord”

03 ott 09 “Decine di morti e di dispersi, un territorio devastato. E’ con profonda tristezza che esprimo tutta la mia solidarietà ai cittadini del messinese e al popolo siciliano più in generale duramente colpito dall’alluvione”. Ad affermarlo, in una nota, Michelangelo Tripodi, Assessore regionale all’Urbanistica e Governo del Territorio e Segretario del PdCI Calabria. “Ci risiamo – spiega Tripodi – siamo costretti ancora a confrontarci con devastazione e morte, a piangere vittime innocenti. Di fronte ad una tragedia immane come questa non basta solo esprimere il cordoglio, occorre invece agire subito con una politica seria di rispetto, di recupero e sviluppo sostenibile del territorio. Per questo siamo totalmente d’accordo con quanto ha affermato ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: per il Sud, per la Calabria e per la Sicilia occorre investire in sicurezza e manutenzione invece che in opere inutili e faraoniche. Da anni nel nostro piccolo diciamo queste cose e siamo impegnati in Calabria per affermare una nuova politica del territorio, del paesaggio e dell’ambiente.” “Questa ennesima catastrofe – prosegue ancora Tripodi – purtroppo ci dimostra quanto poco è stato ancora fatto per tutelare la natura e il territorio che ci circonda da un governo nazionale che rapina il sud e pensa solo ad un’opera di regime come il Ponte sullo Stretto. Oggi più che mai dalla tragedia e dal dramma messinese sorge spontanea una richiesta al governo Berlusconi: le risorse destinate alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina vengano destinate ad un Piano straordinario per il recupero, la riqualificazione, il consolidamento e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato e dei centri storici dei Comuni calabresi e siciliani nonché per finanziare un grande piano per la difesa del suolo. Solo così si possono contrastare efficacemente il rischio sismico ed il rischio idrogeologico che incombono così gravemente sulla Sicilia e sulla Calabria. Inoltre, occorre utilizzare il piano casa esclusivamente per un'edilizia sociale fondata sulle regole e sulla legalità che guarda al territorio, all'ambiente e al paesaggio come risorse e opportunità di tutela e di sviluppo dell'intero Paese”. “Quello che deve essere ben chiaro una volta per tutte - ribadisce l'assessore Tripodi - è che l'unico modo per difendersi da fenomeni così devastanti sono gli interventi di prevenzione, interventi che possono evitare vittime e danni, cosa che invece continua a verificarsi. Ovviamente una seria attività di prevenzione e di difesa si fa solamente attraverso programmi organici di messa in sicurezza e consolidamento del patrimonio edilizio pubblico e privato concentrando, quindi, gli investimenti in questa direzione e sapendo che questo rappresenta la priorità assoluta se davvero si vuole rispettare il territorio”. "Ciò significa che mai più nel nostro Paese - aggiunge Tripodi - si dovranno verificare catastrofi come quella avvenuta in Sicilia. Quella che viene chiamata in causa, quindi, non è la forza della natura, ma il comportamento scellerato dell'uomo, delle istituzioni preposte, delle autorità a tutti i livelli, che sono responsabili delle situazioni di degrado, di abusivismo e di rischio in cui vivono tanti Comuni del nostro Paese, soprattutto al Sud”. "Quello che è accaduto a Messina e in Sicilia - conclude Michelangelo Tripodi - deve insegnare a chi ancora non lo ha compreso, che tutti abbiamo il dovere di difendere il patrimonio naturale, urbanistico e paesaggistico di cui disponiamo. E dobbiamo farlo consapevoli di quanto sono enormi i costi sociali di un'edilizia selvaggia. Per questo è necessario ribadire la netta contrarietà ai Piani casa che prevedono l'aumento delle cubature con procedure poco chiare che ci espongono a rischi e pericoli che potrebbero diventare assai gravi, e a opere faraoniche e inutili come il Ponte sullo Stretto di Messina”.

Donnici “Il Governo latita sull’emergenza ambientale calabrese”

03 ott 09 ''Abbiamo plaudito all'efficace determinazione con la quale il Presidente Berlusconi ha affrontato il terremoto in Abruzzo e plaudiamo oggi alla sua tempestiva visita a Messina (che pero' lo stesso premier ha rinviato ndr), per la tragedia che ha colpito la Sicilia. Tuttavia, non possiamo non denunciare la latitanza del Governo sulla grave emergenza della Calabria, i cui cittadini vivono su una bomba radioattiva, nel silenzio assordante di quanti avrebbero il dovere istituzionale di intervenire.'' Lo ha dichiarato il Presidente dei Comitati per la Calabria Libera, Beniamino Donnici, gia' parlamentare europeo ed assessore della Regione Calabria, che stamani ha inviato un telegramma al presidente del Consiglio dei Ministri con richiesta di incontro urgente di una delegazione di dirigenti del Movimento. ''Magari si trattasse solo di mare e navi dei veleni - aggiunge Donnici -, da Crotone fino in Aspromonte, da Cassano a Paola si moltiplicano i casi di denuncia di incremento di patologie tumorali per lo scempio che e' stato realizzato nei nostri territori dal grande business dello smaltimento illegale di scorie tossiche e radioattive. La Calabria e' diventata la pattumiera d'Italia e d'Europa e se il disinteresse del Governo dovesse persistere chiameremo i cittadini alla civile e democratica ribellione.'' Il 16 settembre i Comitati per la Calabria Libera avevano presentato un'istanza al Consiglio dei Ministri con richiesta di decretazione dello stato di emergenza ambientale e l'insediamento di una Task Force interministeriale per affiancare le autorita' e le istituzioni locali nell'attivita' di indagine e in quella di bonifica. Davanti al silenzio del Governo, Donnici chiede un incontro urgente a Berlusconi e annuncia che sara' presto depositato esposto denuncia a tutte le autorita' politico - istituzionali e giudiziarie dei Paesi del Mediterraneo ''tutti potenzialmente coinvolti nella vergognosa faccenda dell'affondamento delle navi''.

Protagonisti di rinnovamento i giovani di Italia dei Valori

03 ott 09 A seguito di un incontro avvenuto presso la sede provinciale del partito tra il commissario provinciale Mario Caligiuri e alcuni esponenti dei giovani IdV della provincia di Cosenza, si è giunti ad un bilancio dell’ultimo anno di attività della giovanile sul territorio provinciale. I risultati positivi, riconosciuti anche a livello nazionale durante la festa di Vasto, sono sotto gli occhi di tutti, basti pensare all’ampio gruppo creato e ai diversi incontri pubblici promossi dalla giovanile. In una nota congiunta, il commissario provinciale Mario Caligiuri e il responsabile provinciale dei giovani Gian Marco Napoli, indicano la linea futura e gli obiettivi che la giovanile porterà avanti. La linea verde del partito deve essere protagonista attiva di questo progetto di rinnovamento che l’ Italia dei Valori si propone di portare avanti, i giovani hanno un ruolo fondamentale in queste battaglie, poiché la loro freschezza di idee e la straordinaria voglia di lottare per un futuro migliore, sono un’importante risorsa per il partito. I giovani saranno impegnati nelle varie manifestazioni promosse dal partito e si augura possano dare un contributo importante, magari attraverso una loro candidatura, alle prossime elezioni regionali a sostegno del Cav. Pippo Callipo. Infine- Caligiuri e Napoli- concludono la loro nota auspicando u n clima di confronto e reciproca collaborazione con gli esponenti del partito, in modo da garantire quella continuità generazionale promossa da autorevoli esponenti di partito, come l’europarlamentare Luigi De Magistris durante l’incontro avvenuto proprio con i giovani di IdV.

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