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Notizie di Politica

 

Morrone e Sapia (Verdi) “A nome di chi parla Tommasi?”

22 nov 09 “Apprendiamo dalla stampa che ieri si è consumato un incontro tra il Pd e i Verdi, e fin qui, nulla da eccepire”. E’ quanto scrivono in una nota Aurelio Morrone, del Consiglio Nazionale di Presidenza e Italo Sapia dell’Esecutivo Regionale dei Verdi. “Ciò che invece ci lascia perplessi -affermano Morrone e Sapia- è la composizione della delegazione dei Verdi che ha partecipato al suddetto incontro. Il co-presidente Scalamandrè la co-presidente regionale Cinnante sono legittimati a dettare la rotta ovviamente per il rispetto della democrazia che da sempre dovrebbe contraddistinguere i Verdi, sarebbe preferibile coinvolgere e consultare anche tutti i membri dell’esecutivo regionale ma su questo si puo’ anche sorvolare, il fatto che a nostro parere è inaccettabile è la presenza di Tommasi, in quanto, ad oggi, egli non ricopre nessuna carica a nessun livello nel partito e dunque non può parlare per nome e per conto di esso. La cosa diventa ancora più triste quando si legge quanto dichiarato dalla delegazione stessa sulla necessità di non svolgere le primarie in Calabria. Noi riteniamo, invece, che la partecipazione dei cittadini nella scelta dei candidati sia un segno di condivisione e altissima democrazia che tra l’altro è da sempre, perseguita e rispettata dal nostro partito e non può essere di certo una banale scusa come la “tempistica” la discriminante per decidere se coinvolgere il popolo nelle scelte o no. La gente della Calabria, proprio in questo momento più che in altri, ha bisogno di riconquistare la fiducia nelle istituzioni e nella politica e non vi è modo migliore del’espletamento delle primarie per far esprimere il popolo sulla scelta del Governatore che vorrebbero alla guida della propria Regione. Rivolgiamo altresi’, per la carica che ricopriamo nel partito, al neo Segretario del Pd l’appello di impegnarsi a fondo sulle questioni ambientali che attanagliano la nostra regione, cosi come sta egregiamente facendo, l’Assessore Regionale all’ambiente, Silvio Greco. Il nostro plauso viene rivolto a lui che, Verde non è, ma che ha compiuto scelte e profuso impegno nella risoluzione dei problemi al contrario di altri di cui non ve n’è memoria. Chiediamo a Guccione, dunque, consapevoli della sua sensibilità politica, di impegnarsi e di impegnare il proprio partito con gesti concreti, contro l’inquinamento, il ponte di Messina, il dissesto del territorio, la privatizzazione dell’acqua e la tutela del paesaggio.

Mancini (Pdl) “Accordo Roma-Reggio esempio virtuoso”

22 nov 09 L’accordo siglato tra i sindaci di Roma e di Reggio Calabria che consente di esporre nella splendida Pinacoteca civica di Reggio importanti opere d’arte di proprietà dei Musei Capitolini rappresenta l’ennesimo e importante successo dell’amministrazione guidata da Giuseppe Scopelliti e insieme definisce una traiettoria di crescita per l’intera Calabria- così Giacomo Mancini del Pdl. Infatti questa regione è ricca di un patrimonio di inestimabile valore anche di beni culturali e architettonici che testimoniano esperienze e influenze che hanno contaminato la storia della Calabria e che oggi possono rappresentare- ha continuato Mancini- oggetto di nuovi rapporti di collaborazione tra istituzioni e, ancora di più, elemento di attrazione di nuovi flussi di turismo culturale. Ecco perché – ha concluso Mancini- la strada imboccata a Reggio rappresenta un esempio virtuoso per la nuova stagione che con Giuseppe Scopelliti apriremo in Calabria.

Il Circolo del PDL di rende contro Bartoletti e Caputo

22 nov 09 “La spregiudicata proposta di nomina del coordinatore cittadino del PDL, effettuata in solitaria dal coordinatore provinciale – e, più in generale – i colpi di mano posti in essere anche a Cosenza e negli altri Comuni della Provincia dallo stesso Bartoletti e da Geppino Caputo sono assolutamente da stigmatizzare e da rigettare, in quanto espressione degli “interessi” di due sole persone”. E’ quanto scritto in una nota firmata dagli iscritti del Ciroclo PDL di Rende. “Condividiamo le richieste di dimissioni –scrivono- rivolte a mezzo stampa ai due disinvolti “compari” da Senatore e Pizzini, che hanno giustamente evidenziato la gestione chiusa del partito in provincia di Cosenza, alla stregua di una “proprietà privata”, ad uso e consumo proprio e l’utilizzo delle nomine per assicurarsi posizioni di privilegio in vista delle prossime competizioni elettorali. Accade così che, mentre a livello regionale e nazionale il partito apre ai territori, in provincia di Cosenza ci si chiude dentro il proprio particolarismo e si saldano gli interessi di qualche aspirante candidato a Consigliere regionale con quelli di qualche oscuro personaggio nei Comuni più importanti del territorio, Rende e Cosenza in testa in cui si voterà nel 2011. Grazie al costante ed immane lavoro del Coordinatore regionale Scopelliti e del vicario, Sen. Antonio Gentile, che sono quotidianamente impegnati a ricercare e garantire la coesione e la meritocrazia all’interno del PDL, si era riusciti a creare un partito forte e capillarmente presente su tutto il territorio. Ma mentre le altre province, a ragione di ciò, presentano una situazione in continua crescita, a Rende si rischia lo stallo e la divisione a causa dell’esaltazione personalistica di due sole persone che vorrebbero decidere il futuro del partito nel cosentino prescindendo dal coinvolgimento della base, come peraltro già denunciato anche dagli amici dell’ex circolo di An, Giorgio Almirante. A Scopelliti e Gentile chiediamo, qualora venisse avanzata, di rigettare l’insensata proposta avanzata dal duo Bartoletti-Caputo. Siamo fortemente convinti che un partito non può svilupparsi e crescere se è incapace di coniugare capacità, meriti ed identità nella pluralità dei contributi e se mortifica, con costanza e persistenza, gli sforzi ed i valori di quanti si impegnano ogni giorno per la sua affermazione fra la gente. Chiediamo quindi con forza al Coordinatore regionale Peppe Scopelliti ed al Vicario, Sen. Antonio Gentile, che pongano fine ad una gestione personalistica, poco trasparente ed illegale del partito in provincia di Cosenza. Un segnale politico importante, al fine di ritrovare quella coesione irrinunciabile e necessaria per affrontare le imminenti battaglie elettorali.

Cantiere SeL Cosenza “grave l’assenza della sinistra nel parlamento italiano”

22 nov 09 “La globalizzazione planetaria dell’economia ci ha restituito effetti indesiderati, o forse insiti nella sua stessa natura: disastro climatico ed ambientale, concentrazione delle ricchezze e crisi economico-finanziaria”. Così in una nota a firma del Cantiere di Cosenza di Sinistra Ecologia e Libertà sottoscritta da Eva Catizone, Antonio Curcio, Ciccio Gaudio, Franco Greco, Luigi Marrello, Monica Nardi, Fernando Pignataro, Pino Scarpelli .“L’attuale modello di produzione e consumo -scrivono- è diventato ambientalmente e socialmente insostenibile attuando costantemente il saccheggio delle risorse naturali, ed ha come esito diretto l’aumento esponenziale della povertà e delle disuguaglianze sociali. Gli effetti della Crisi di tale modello di sviluppo si distribuiscono a livello geografico in modo trasversale: oggi i sud del mondo si trovano anche nei paesi industrializzati, dagli Stati Uniti alla Cina, dall’Europa all’Africa. I governi nazionali, anch’essi in crisi politica, sottostanno ai veti dei potentati economici e delle ecomafie, e spesso ne diventano complici e artefici. Le recenti azioni del governo italiano si incanalano esattamente in questa spirale involutiva con la proposta del decreto legge 135/09 sulla privatizzazione dell’acqua e l’inizio dei lavori del ponte sullo stretto di Messina, opera nefasta che impegna importanti risorse economiche sottraendole alle reali emergenze del sud Italia. L’assenza della sinistra nel parlamento italiano consente a Parlamento e Governo di agire a livello istituzionale senza opposizione alcuna, e a volte con la complicità di alcuni settori del centrosinistra. Il contrasto a queste scelerate politiche va quindi riportato nelle piazze e nelle istituzioni locali dove la sinistra è presente: non bisogna arrendersi ma assumersi la responsabilità di una forte mobilitazione delle coscienze e dell’opinione pubblica con mobilitazioni dei cittadini, delle associazioni,delle istituzioni locali, dei partiti politici, dei sindacati. A livello nazionale Sinistra Ecologia e Libertà sta valutando la questione del Referendum abrogativo della norma insieme ai soggetti del movimento per l’acqua che in questi anni hanno portato avanti con tanta determinazione, la campagna per la ripubblicizzazione, seguendo anche l’esperienza positiva della regione Puglia, ed ha aderito alla campagna No Ponte. Anche il Cantiere di Cosenza di Sinistra Ecologia e Libertà è intento a consolidare le battaglie per i beni comuni, per l’acqua pubblica e per la tutela dei nostri territori, a fianco di tutti quei soggetti che le hanno avviate, e fra questi troviamo sicuramente il Sindaco di Lamezia Gianni Speranza, al quale va tutta la nostra solidarietà umana e politica per l’aggressione che ha subito, reo esclusivamente di aver voluto difendere il proprio territorio; il Cantiere a livello locale sosterrà attivamente la campagna lanciata dal Forum dei Movimenti per l’acqua con la quale si chiede alle assemblee elettive di modificare gli Statuti comunali inserendo l’acqua come bene comune non a rilevanza economica, chiedendo tramite i propri consiglieri (come già fatto a Cosenza) di inserire ordini del giorno nei consigli comunali su acqua pubblica e no ponte, ed invita le istituzioni provinciali a fare altrettanto. Il Cantiere di Cosenza di Sinistra e Libertà aderisce inoltre alla manifestazione del 19 dicembre in piazza a Villa San Giovanni in un appuntamento che rivestirà carattere nazionale, e giudica positivamente il deliberato della giunta regionale calabrese di adesione alla manifestazione. Il Cantiere ha inoltre già aderito alla manifestazione dei lavoratori del 28 novembre a Cosenza. Lanciamo quindi un invito a tutti i cittadini e cittadini a partecipare attivamente ed in prima persona alla vita politica, anche aderendo a Sinistra Ecologia e Libertà, per la tutela dell’ambiente e per una più equa distribuzione delle ricchezze. per la costruzione di un futuro migliore per noi e per i nostri figli/e. La politica è partecipazione, ed invitiamo tutte e tutti a partecipare agli incontri pubblici del martedì ore 18.00 presso la sede del Cantiere di Cosenza in Via Calabria, 16.

Laratta (Pd) “Cosa è successo nel carcere di Palmi a Lorusso?”

22 nov 09 Il deputato del pd, on. Franco Laratta, ha deciso di intervenire sul caso del detenuto Giovanni Lorusso che nella notte tra lunedi e martedi si è tolto la vita nel carcere di Palmi. "Si tratta di un episodio molto grave, che ancora una volta si verifica in un carcere italiano, che lascia ancora di più trasparire lo stato di angoscia e di disperazione in cui vivono migliaia di detenuti, condannati e anche in attesa di giudizio. La vicenda di Palmi è ancora più angosciante. E sulla quale va fatta piena luce. Ed è necessario che il ministro di Giustizia avvii un'indagine per capire se vi sonon state negligenze, errori e ritardi nella vicenda. Non è possibile che questo accada e non è pensabile che episodi del genere possa ripetersi. Il Governo deve intervenire, la magistratura deve fare chiarezza. E bisogna capire cosa è successo in quella notte del suicidio, perchè la notizia della scarcerazione del detenuto non è stata comunicata in tempo (il che avrebbe evitato il suicidio e quindi salvato una vita umana) e di chi sono le responsabilità. E poi è necessario fare luce sull'altro episodio inquietante: "Cosa è successo a Giovanni Lorusso nel carcere di Ariano Irpino prima del suo trasferimento a Palmi? Come mai da quel penitenziario è uscito con una mano rotta? Cosa è successo veramente?

Messina (Idv) “Sulla nave dei veleni il Governo non convince”

22 nov 09 “Il Ministro Prestigiacomo ha dato rassicurazioni alla Calabria, circa la nave dei veleni, su foto sfuocate. Il Procuratore asserisce che è la Catania ma che il caso non è chiuso mentre, altre indagini nei fondali Calabresi non se ne effettuano. Smettiamola di giocare su un finto mistero”. Così l’On. Ignazio Messina, Deputato e Commissario Regionale Idv della Calabria. “Quello che sta vivendo la Calabria è un grave dramma. Le dichiarazioni del governo non ci hanno convinto, così come credo- dice Messina- non abbiano convinto nessuno tra quelli che hanno protestato con forza, alla ricerca di risposte, il 24 ottobre ad Amantea. I dubbi sono tanti, restano e difficilmente si potranno cancellare. Il danno prodotto a questa terra è un dato di fatto ed è stato costruito da chi non ha agito dando risposte immediate. La mia critica è rivolta al Governo. Riteniamo prioritario che vengano acquisite tutte le segnalazioni della società civile e in particolare delle associazioni ambientaliste che in questi anni sono rimaste inascoltate. Ci sono circa 30 navi nei fondali del Mediterraneo, dunque -continua Messina- è impellente in prima istanza recuperare il relitto che è stato scoperto e tranquillizzare la popolazione e, contestualmente, setacciare i fondali. Serve un salto di qualità nell'approccio a questa vicenda, che è di straordinaria gravità e necessita per la popolazione Calabrese. Serve anche una task force che abbia il compito di accertare la reale entità del fenomeno delle navi dei veleni e i responsabili perché in Calabria si chiede a gran voce, giustamente, ma spesso inascoltata, verità e giustizia su un altro mistero. E’ una richiesta, quella di tutta l’Italia, alla luce del grande allarme rispetto la vergognosa presenza dei relitti che presumibilmente hanno rifiuti tossici. Pare invece- incalza Messina- vi sia una volontà a non chiarire e forse perché non si ha la chiara percezione dell'enormità dell'intervento o forse perché, al contrario la si ha e la si vuole nascondere. Chi lo dice che è la Catania? Una foto sfuocata. Possibile che Fonti è stato cosi’ fortunato da centrare le coordinate di quella che si dice sia la Catania, di sparare nel mucchio e coglierne davvero una? Le risposte dovrebbero darle il Governo, che invece oggi, peregrina nell’incertezza del silenzio e della negazione del fatto”.

Il movimento di Pippo Callipo aderisce alla manifestazione No Ponte

22 nov 09 “Siamo convinti che il Mezzogiorno, tantomeno la Calabria, non abbia bisogno del Ponte sullo Stretto. Lo sconquasso ambientale di uno dei lembi più suggestivi del mondo, per bellezza paesaggistica, storia e mito, è la cosa che più dovrebbe atterrire. Il Ponte e la Banca per il Sud sono pura ideologia. Risposte astratte, da parte del Governo, per tenere buono un Mezzogiorno a cui l’estate scorsa aveva promesso mari e monti, non cemento e banche senza soldi. Slogan per coprire le inadempienze del Governo verso aree come la Calabria che rischiano di diventare una polveriera sociale. Ma l’iniziativa contro il Ponte, cui aderisco volentieri, ci auguriamo sappia anche coniugare il bisogno di dire "no" ad opere faraoniche con l’urgenza di dire un altrettanto e secco "no" a una politica vecchia, responsabile dello sfascio urbanistico, ambientale, istituzionale e culturale del Sud; sfascio che, purtroppo, non è mera ideologia, ma è visibile a occhio nudo, e nonostante ciò, si è costretti ancora ad assistere al tentativo dei responsabili dello sfascio, specie in Calabria, di riciclarsi, utilizzando ogni mezzo. Nella strategia di governo del territorio che la manifestazione esprime, siamo del parere che debba essere inclusa l'urgenza di un rinnovamento della classe dirigente meridionale. Il Sud non ha bisogno del Ponte e neppure di una classe dirigente criticata per intrighi, affari e inciuci.”

Vertice sulla pesca in Commissione regionale Emersione

22 nov 09 Si è tenuto presso la sede di Cosenza della Commissione Regionale per l’Emersione del Lavoro non regolare un incontro tra il Presidente della Commissione Benedetto Di Iacovo e il Presidente Regionale di Confcooperative e Federcoopesca Calabria Katia Stancato, alla presenza del Direttore di Confcooperative Piero Mendicino e dei funzionari della Commissione Pasquale Torquato, Responsabile della struttura tecnica e Stella Fabiani dell’area amministrativa, sullo stato di crisi che sta investendo il comparto ittico in seguito alla perdita di quote di mercato significative, pari all’80%, causata dall’allarmismo diffuso nei consumatori dal presunto inquinamento marino. Il recente accordo siglato tra la Regione Calabria e le OO.SS. e le Centrali Cooperative teso ad attivare gli ammortizzatori sociali anche per i lavoratori della pesca, riguarda, naturalmente, le posizioni contrattualizzate, che coinvolgono solo il 40% degli addetti. La crisi, infatti, ha rivelato una forte destrutturazione del settore della pesca con una diffusa presenza di lavoratori irregolari ed in nero che, se opportunamente sostenuti anche dalla previsione di un sistema di tutoraggio, potrebbero essere accompagnati verso un percorso di emersione e di autorganizzazione del proprio lavoro in cooperative di servizi. Su questa esigenza, e sulla necessità di valorizzare le produzioni ittiche per incrementarne il valore aggiunto anche attraverso l’emersione di posizioni non osservate, spesso gestite dalle donne dei pescatori, i Presidenti Di Iacovo e Stancato hanno convenuto sulla opportunità di promuovere un protocollo dal quale far scaturire un progetto di Emersione, basato su concrete attività di sostegno alla regolamentazione del lavoro nel comparto ittico a partire da due distinte iniziative pilota da attuare sulla costa tirrenica e su quella ionica della regione Calabria. Il progetto è aperto – evidenzia il Presidente della Commissione Di Iacovo- e coinvolgerà il sistema della cooperazione del settore ed altri soggetti e sarà oggetto di discussione in una delle prossime riunione della Commissione regionale per l’emersione. Si partirà, inizialmente, -evidenziano Di Iacovo e Stancato- con un monitoraggio del fenomeno del lavoro sommerso nel settore ittico nelle due aree calabresi, per poi promuovere azioni di emersione e di regolarità, attraverso una serie di attività, anche di formazione di tutor di sostegno per la creazione e gestione di micro-imprese cooperative, capaci di gestire processi organizzativi e commerciali adeguati attorno alla filiera della pesca. Sull’argomento, analogo incontro si è svolto tra la Presidente di Confcooperative Calabria e la Cisl cosentina, nel quale si è convenuto l’attivazione del tavole emersione presso la presidenza della Commissione regionale preposta, presieduta da Benedetto Di Iacovo.

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