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Notizie di Politica

 

De Sena, Genchi, e Napoli a Cosenza sui mancati valori della politica

19 nov 09 Venerdi 20 novembre alle ore 17,30, presso la sala convegni dell'hotel Royal, incontro pubblico organizzato dai giovani IdV della provincia di Cosenza con il Dott. Gioacchino Genchi, l'On. Angela Napol e il Sen. Luigi De Sena. L'incontro sarà incentrato sui mancati valori della politica in Calabria e sulla necessità di cercare la verità su alcuni eventi chiave della storia del nostro paese; attraverso il racconto della storia umana e di uomo di stato, qual'è il dott.Gioacchino Genchi, ci soffermeremo sui vari momenti che hanno cambiato la storia del nostro Stato, passando dalle stragi del '92 fino ad arrivare alle inchieste del dott. Luigi De Magistris. All'incontro parteciperà l'On. Angela Napoli, componente della commissione antimafia, da sempre in prima linea nella lotta antimafia, con la quale approfondiremo le sue ultime dichiarazioni riguardo la condotta del governo sul caso della nave dei veleni. Ci sarà il Sen. Luigi De Sena, vicepresidente della commissione antimafia, già vicecapo della polizia e direttore della Criminalpol, con il quale ripercorreremo i momenti difficili della lotta alla mafia, e la sua importante esperienza di prefetto in Calabria all'indomani dell'omicidio Fortugno.Seguirà un ricco dibattito con i presenti, questo perchè l'incontro avrà l'obiettivo di infomare e creare un momento di crescita culturale e morale di noi giovani. L'incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul nostro giornale.

Primarie regionali il 10 gennaio

19 nov 09 Le primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Calabria si terranno il 10 gennaio, e non quindi il 20 dicembre come sembrava ormai certo. Lo ha deciso all'unanimita' la Giunta regionale della Calabria nell'ultima riunione. ''La data - ha evidenziato il presidente Agazio Loiero - rispetta la necessita' di lavorare nei tempi giusti per una procedura che e' inedita e che comporta tutta una serie di adempimenti. Faremo una pubblicita' costante delle primarie, per permettere a tutti i cittadini calabresi di partecipare''.

Protocollo d’intesa tra Regione, CRI, USR e VVFF sull’edilizia scolastica

19 nov 09 Un protocollo d'intesa in materia di prevenzione, edilizia scolastica e sicurezza è stato firmato stamattina al Centro agroalimentare di Lamezia Terme tra Regione Calabria, Ufficio Scolastico Regionale, Comitato regionale della Croce Rossa Italiana e Direzione regionale dei Vigili del Fuoco. Si è trattato – è scritto in un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale - del momento conclusivo di un incontro con centinaia di dirigenti scolastici e docenti calabresi, che hanno partecipato ad un seminario di formazione organizzato dall'Ufficio Regionale Scolastico proprio sul delicato tema dell'edilizia scolastica, della prevenzione e della sicurezza nelle scuole. “Questo protocollo d'intesa – ha detto il presidente della Regione Loiero - è importante perché nella nostra terra dobbiamo affrontare tanti grossi rischi, come quello sismico e quello idrogeologico. Far crescere gli studenti con la consapevolezza che qualcosa anche addirittura di catastrofico possa accadere è un fatto molto positivo perché permette ai bambini e ai ragazzi di avere coscienza. Gli insegnanti possono in questo svolgere un ruolo decisivo. Non a caso per la scuola stiamo facendo, come Regione, moltissimo anche grazie alla competenza e alla sensibilità di un assessore come Domenico Cersosimo che è docente universitario. Io, personalmente – ha detto ancora Loiero- credo profondamente nella funzione della scuola, la mia intera vita è stata segnata da una docente di scuola media che ricordo sempre e che mi ha insegnato davvero molte cose”. All'edilizia scolastica, all'indagine sul territorio la Regione destina risorse importanti. “Si parla di 146 milioni di euro finanziati dai fondi comunitari 2007-2013 e dai fondi Fas destinati a un programma di edilizia pilota – ha detto Laura Mancuso, dirigente generale del dipartimento Cultura, Istruzione e Ricerca della Regione - perchè la nostra idea è che la scuola deve essere un luogo sicuro e salubre. La Regione è fortemente impegnata per la crescita della scuola in Calabria con programmi importanti sull'edilizia scolastica, a partire dall'intesa Governo-Regioni per individuare e risolvere rischi di vulnerabilità nell'edilizia. Coordiniamo gruppi di lavoro che stanno rilevando l'intero patrimonio di edilizia scolastica pubblica e che comprende circa tremila edifici presenti nel territorio calabrese. Un rilevamento che comporterà una conoscenza specifica sullo stato delle strutture e quindi degli interventi mirati da programmare e realizzare. L'indagine sul territorio dovrebbe concludersi a fine 2009. Dall'inizio dell'anno prossimo si potrà iniziare a intervenire. Altra cosa importante da dire -ha concluso Laura Mancuso – è che ci sono già oltre 25 milioni di euro stanziati all'interno di un “Accordo di programma quadro” voluto dalla Regione per nuovi edifici scolastici da destinare alle scuole secondarie superiori”.

Ass. Amato “Spingere i prodotti di qualità”

19 nov 09 “Abbiamo voluto dare vita ad una nuova, importante iniziativa, che muove dalla consapevolezza che una corretta informazione del consumatore resta fattore fondamentale, decisivo e irrinunciabile per ''spingere'' nel mercato le produzioni di qualita'''- ha dichiarato l'Assessore all'agricoltura della Regione Calabria, Piero Amato. ''Ristoranti e ristoratori rimangono i migliori ambasciatori e divulgatori dei prodotti di qualita' e della cultura alimentare di un territorio''. Nel l Palazzo Giureconsulti della Camera di Commercio di Milano - informa un comunicato - e' stata presentata alla stampa l'iniziativa ''Calabria nel menu', la settimana dell'olio di qualita' calabrese nei ristoranti a Milano''. Giornalisti specializzati, ristoratori e autorita' si sono incontrati e hanno discusso delle prospettive dell'olio di oliva nel mercato italiano e internazionale, in termini di opportunita' fornite ai produttori e della preziosa collaborazione con i ristoratori, protagonisti di un nuovo modo di interpretare la promozione della qualita' e della conoscenza delle produzioni agro-alimentari d'eccellenza di un territorioL'evento promozionale vero e proprio, che si terra' dal 23 al 29 novembre prossimi, prevede l'esposizione sui tavoli dei ristoranti milanesi della ''Carta degli Oli'', che suggerisce abbinamenti e presenta le caratteristiche degli oli rigorosamente selezionati tra i piu' significativi della regione: le etichette Dop e Igp; gli extravergine d'oliva e i migliori cultivar locali (tra cui ''carolea'', ''ottobratica'', ''pennulara'', ''tondina''). Ogni ristoratore suggerira' inoltre i suoi abbinamenti ideali tra una tipologia d'olio e un piatto preparato per l'occasione, al fine di esaltare al meglio ogni singola tipicita'. Tra il 2009 e il 2010 Milano, Londra e Tokyo saranno le prime tre metropoli in cui si dara' vita a importanti eventi pilota del progetto di promozione del comparto olivicolo/oleario calabrese di qualita', con l'obiettivo di promuovere l'informazione e la conoscenza dell'olio d'oliva, riconoscendone l'alto valore nell'ambito di corretti comportamenti alimentari ma anche il suo prezioso ruolo nell'economia locale (la produzione calabrese e' seconda solo a quella pugliese). Sono centinaia i ristoranti che favoriscono e promuovono la cucina calabrese nel mondo, presenti nei cinque continenti, con grandi concentrazioni e tante differenti offerte nelle piu' importanti capitali: Zurigo, Ginevra, Francoforte, Colonia, Bruxelles, Parigi, New York, Chicago, Toronto.

Pizzini (Pdl) “In Calabria la sanità è un disastro”

19 nov 09 “Ancora una volta, a leggere le dichiarazioni in materia di sanità, si ha l’impressione di ascoltare i soliti proclami: semplici dichiarazioni di intenti lontane mille miglia dalla voglia di riscatto della società calabrese e dal diritto alla “buona salute” che ogni cittadino, anche quello meridionale, deve poter rivendicare innanzi ai suoi rappresentanti istituzionali. Sarebbe ora di adottare soluzioni concrete, invece di continuare a rimanere in bilico su posizioni che, per i tempi a venire, non promettono nulla di incoraggiante”. Così il consigliere regionale del Pdl Antonio Pizzini. “Mi riferisco –prosegue- ovviamente alla cosiddetta “linea del Piave” che l’attuale Governatore della Calabria ha discusso ieri in Giunta Regionale con il solo risultato di creare un’ulteriore frattura all’interno del suo gruppo, fra gli interventi e gli oltranzisti. Sui temi principali della spesa per il personale, dell’organizzazione della spesa ospedaliera, delle forniture e dei servizi manca quella presa di coraggio necessarie ad invertire la marcia, oltre l’incapacità di assumere quelle decisioni ‘impopolari’ che possano tuttavia assicurare il riassetto del settore sanitario. Ciò che soprattutto sconcerta è il tentativo di strumentalizzare a fini elettorali anche questo emorragico comparto, partendo dall’ormai noto e malriuscito tentativo di attribuire ogni responsabilità del disastro sanitario di oggi ai governi di ieri. In un siffatto campo di battaglia, dove evidentemente non ci sono né vincitori né vinti, è compito della politica tendere la mano a coloro che nella sanità operano e a coloro che alla sanità si rivolgono, per riqualificare l’immagine dei primi e ricostituire quel sentimento di fiducia cui giustamente anelano i secondi. Certo appare rassicurante ciò che afferma Loiero quando dice che non si procederà a nessun blocco delle assunzioni, perché giusta è la pretesa di avere a disposizione le necessarie risorse umane, oppure che nessun ospedale verrà chiuso nell’immediato e che si investirà soltanto nella spedalità e nell’assistenzialità privata di qualità. Ma a nessun oculato lettore sarà sfuggito che tra le righe di un siffatto piano vi è invece la ferma volontà di mantenere invariato tutto quello che di marcio c’è nella sanità calabrese, per non scontentare nessuno e per poter illudere qualcun altro. E tutto ciò proprio alla vigilia di una competizione elettorale in cui, già alla griglia di partenza, il serbatoio della compagine di centrosinistra segnala rosso fisso”.

Magarò “Un occhio di riguardo della PA ai cittadini”

19 nov 09 “Uno dei principi che dovrà guidare l’azione programmatica del prossimo governo regionale è quello che persegue un diverso atteggiamento della Pubblica Amministrazione regionale in ordine ai diritti dei cittadini”. E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale Salvatore Magarò. “Punto focale dell’attività amministrativa –prosegue- dovrà essere il cittadino contribuente, elettore, consumatore di beni e servizi pubblici, il quale è esso stesso, con i suoi bisogni, la ragione d’essere di un sistema finalizzato alla produzione di beni e servizi. Si tratta di individuare istituti, regole, procedure che garantiscano meglio i diritti del cittadino rispetto all’apparato politico-burocratico. Si tratta anche di pensare a strumenti che consentano di controllare costantemente la qualità dei servizi erogati. Sarebbe interessante sperimentare/avviare istituti per il monitoraggio costante del livello di efficienza dei servizi, una sorta di termometro del cittadino, uno strumento che consenta di individuare disfunzioni, peggioramenti o miglioramenti del comportamento delle pubbliche amministrazioni, così da costituire un punto di riferimento per ogni azione tesa a migliorare la qualità dell’offerta pubblica. E’ evidente che il fattore umano nell’erogazione dei servizi, nel rapporto diretto tra burocrazia e cittadino, il modo con cui certi servizi vengono prestati, è essenziale. Lo è in particolare nei servizi di carattere sociale, assistenziale, sanitario. E giustamente il cittadino utente-cliente, nel rapporto con la Pubblica Amministrazione, non può e non vuole più sentirsi ostaggio dei soggetti preposti al soddisfacimento dei sui bisogni. In questa ottica nel 2006 avevo presentato due progetti di legge, per regolamentare il ruolo del difensore civico regionale e per istituire un Comitato di valutazione della qualità dei servizi pubblici. Tali proposte, mai approdate in Consiglio, sono ancora attuali e auspico possano essere una bussola per il prossimo Governo Regionale”.

Fucile (PD) scrive a Guccione e Bruno “Fuga dal partito a Bisignano, cosa accade?”

19 nov 09 Preoccupazioni vengono espresse in una lettera aperta del segretario del Circolo del PD di Bisignano, Italo Fucile , ai segretari provinciale , Bruno, e regionale, Guccione, del Partito democratico. “Caro Segretario, non sono certamente sfuggiti alla tua attenzione gli articoli di stampa odierni (“Bisignano. Gruppo Pd sposa il progetto di Rutelli”, Gazzetta del Sud; “Anche a Bisignano nasce il movimento fondato da Rutelli”, il Quotidiano) in cui si informa che “si è costituito ufficialmente a Bisignano un comitato per l’organizzazione del Movimento di Francesco Rutelli” (Gazzetta del Sud) e che “il neo costituito gruppo bisignanese, con questa decisione crea lo strappo, anche locale, con il Pd” (il Quotidiano). Questo strappo, già preannunciato dalla stampa (Gazzetta del Sud di giovedì 12 novembre scorso) con il titolo “Bisignano. Movimenti nel Pd locale. Il gruppo Attico pronto a passare con Rutelli”, oltre che doloroso per il nostro Partito, presenta, purtroppo, i connotati di una vera e propria manovra, da parte dei transfughi, che centellinano gli atti e i passi di avvicinamento al movimento di Rutelli al fine di creare una cassa di risonanza sulla stampa e nell’opinione pubblica, a discapito del Partito Democratico, verso il quale mostrano la stessa indifferenza di chi ne è politicamente e moralmente estraneo: eppure si tratta di iscritti! Iscritti che, fino alla prova contraria che ora stanno dando, hanno liberamente scelto di aderire alla costruzione del partito, accettandone anche le cariche. Nessuno ha sentito il dovere di smentire l’informazione di stampa apparsa il 12 novembre, eppure quell’articolo tirava in ballo un “membro della direzione provinciale del Partito Democratico e strettissimo collaboratore del senatore Franco Bruno”. Nessuno ha sentito il dovere di presentare formali dimissioni dal PD, Circolo di Bisignano, eppure tra i transfughi, indicati con nomi e cognomi dalla stampa, figurano uno dei due vice Segretari, un membro del Direttivo e il figlio di un membro del Direttivo. Hanno, invece, preannunciato “una grande manifestazione di presentazione del nuovo soggetto politico, a Bisignano, alla presenza di importanti esponenti di questa nuova formazione” e hanno adombrato la possibilità di “diversa collocazione” anche da parte di “consiglieri comunali usciti dalle liste di appartenenza” (Gazzetta del Sud del 18 novembre). Non sembra anche a te, caro Segretario, che i transfughi preannuncino scenari, presenze e rimescolamenti (termine usato nell’articolo prima citato) a scadenza centellinata, appunto, con lo scopo di creare non solo aspettativa, ma soprattutto un clima di sospetto da parte dell’opinione pubblica rispetto a CHI e QUANDO, ancora, dal Partito Democratico seguirà la via rutelliana? Gli articoli si riferiscono a Bisignano, è vero, ma non è di poco conto che, nelle due corrispondenze della Gazzetta del Sud, il clima di attesa creato per i futuri e spettacolari eventi, sia introdotto con le espressioni “Grande movimento, in queste ore, nel Pd bisignanese” e “Grandi manovre all’interno del Pd locale”: a quali movimenti, a quali manovre farebbero riferimento i transfughi? E’ possibile che essi siano l’avanguardia di qualche fuoriuscita eccellente? E’ possibile che essi, va chiaramente detto, credano o sappiano di avere, in qualità di sedicenti amici del Segretario provinciale, una sponda di riferimento?”

Pignataro (SeL) “la Regione ricorra alla Corte Costituzionale contro privatizzazione acqua”

19 nov 09 “Mentre in Francia, dopo 25 anni di gestione privata fallimentare, si ritorna all’Acqua pubblica dal 1 Gennaio 2010; nel nostro Paese ieri si è posta la fiducia per fare esattamente il contrario, approvare un decreto (unico in Europa) che, di fatto, obbliga le gare per il servizio idrico, privatizza un bene comune universale e strategico”. E’ quanto afferma in una dichiarazione Fernando Pignataro Forum Lavoro “Sinistra e Libertà” prima che questa mattina la camera approvasse la privatizzazione dell’acqua. “Il colpo di mano -prosegue Pignataro- del Governo nazionale è evidente. La questione riscontra la nostra netta opposizione e la chiara volontà di contrastare, con tutti i mezzi politici e istituzionali, questa scelta disastrosa e scellerata, per cui lo Stato si defila da un servizio così importante, dal bisogno di ammodernamento delle reti per non affrontare costi, dalla gestione democratica della qualità del servizio e adeguatezza delle tariffe. Del resto l’esperienza insegna che dove sono entrate in gioco le società private, le SpA, le perdite sulla rete sono rimaste invariate, i controlli di qualità sono diminuiti, le tariffe, nella maggior parte dei casi, aumentate. Insomma, un maggior costo per le famiglie senza investimenti sulle reti. Questa battaglia non è solo scontro tra pubblico e privato, ma tra il controllo dal basso delle risorse essenziali e la delega totale dei servizi pubblici. Scontro tra democrazia partecipata e monopolio, con conseguente rinuncia di pezzi di sovranità. Ci pare evidente, altresì, che i business dell’acqua e i rifiuti siano tra quelli più appetiti dalla criminalità organizzata, che la loro privatizzazione sia palesemente un regalo all’economia mafiosa come si è fatto, del resto, sia con lo scudo fiscale e il ritorno quasi “a gratis” dei fondi depositati all’estero dei clan mafiosi, che con la decisione di mettere all’asta i beni confiscati ai patrimoni delle mafie. Questo rappresenta un altro importante motivo per sottrarre i beni comuni al potere economico dei privati e stabilire definitivamente il primato del pubblico. Per tutte queste ragioni occorre reagire e subito. Le Regioni devono svolgere un ruolo importante in questo scontro con il Governo nazionale, così come hanno fatto sul federalismo, sulla distribuzione dei fondi per le aree sottosviluppate, sulla sanità. Chiediamo alla Regione Calabria di promuovere questa battaglia, partendo dal ricorso alla Corte Costituzionale insieme alle altre regioni del Mezzogiorno, prima di tutte la Puglia, che si è espressa per l’acqua pubblica sul proprio territorio regionale. Così come è necessaria una forte unità di azione tra tutte le forze e i partiti della sinistra, che da subito devono avviare un dibattito diffuso, una grande opera di sensibilizzazione della drammaticità del problema (di cui non si ha ancora l’esatta portata), prese di posizioni in tutto il territorio delle istituzioni locali e delle cittadinanze, e pensare, anche, alla promozione della raccolta delle firme per un referendum abrogativo della legge di privatizzazione del sistema idrico nazionale. Nella precedente legislatura la Sinistra ha avuto il merito di bloccare un analogo tentativo di privatizzare l’acqua, minacciando su questo provvedimento, proposto dal Ministro Lanzillotta, l’abbandono della maggioranza che sosteneva il Governo Prodi. Dal PD ci aspettiamo su una questione così delicata, sulla quale, però, le forze della Sinistra hanno dimostrato e continuano a dimostrare grande determinazione, una posizione chiara e univoca, un sostegno alla battaglia di civiltà, soprattutto nel sud del Paese”.

Vicepresidente Cersosimo “Modificare il ddl Calderoli sul riordino degli enti locali”

19 nov 09 Si è conclusa nella tarda serata di ieri la seduta della Conferenza Unificata convocata per l’espressione del parere in merito al disegno di legge sulla semplificazione e il riordino degli enti locali. Lo comunica l’ufficio stampa della Giunta rgionale. Per la Calabria, il vicepresidente della Giunta regionale, Domenico Cersosimo, ha condiviso pienamente la posizione espressa sul testo dalle Regioni, con Anci e Upi. “Il disegno di legge Calderoli – ha affermato Cersosimo - presenta svariati punti oscuri, soprattutto con riguardo alla allocazione delle diverse funzioni di governo tra centro, Regioni e Enti locali e alla individuazione delle relative fonti di finanziamento. Le proposte elaborate dalle Regioni con Anci e Upi – ha aggiunto - recepiscono le istanze presentate dalla Calabria nella precedente seduta della Conferenza, soprattutto nella parte in cui si chiede che venga espunto dal testo l’articolo 20, in materia di razionalizzazione dei consorzi di bonifica. Inoltre, sono state elaborate disposizioni profondamente migliorative del testo, per tutti gli aspetti collegati alla fase attuativa della riforma da parte degli enti locali. Un emendamento, in particolare, prevede che i trasferimenti di personale e di beni conseguenti all’attuazione del processo di razionalizzazione non rilevino ai fini del rispetto da parte delle regioni, delle province e dei comuni del patto di stabilità. Qualora tale integrazione - ha sottolineato il vicepresidente - venga accolta dal Governo, si potrà facilitare notevolmente il processo di decentramento amministrativo dalla regione verso gli enti sub regionali”. “Il ddl Calderoli – ha concluso Cersosimo – deve essere profondamente modificato e la definizione della carta delle autonomie può costituire una preziosa occasione per la realizzazione di un federalismo solidale, con l’utilizzo in primo luogo degli strumenti dei livelli essenziali dei diritti civili e sociali e della perequazione territoriale”. Al termine dell’incontro, le Regioni, Anci e Upi hanno presentato al Governo un documento unitario, contenente un blocco composito di emendamenti e proposte di revisione del Ddl. In particolare, è stata avanzata concordemente la richiesta di modifica degli articoli del disegno di legge su comunità montane e consorzi e di eliminazione delle disposizioni in materia di consorzi di bonifica. E comunque, in attesa del recepimento delle istanze delle autonomie da parte del Governo, il parere sul Calderoli rimane sospeso.

Callipo “Piano di rientro sanità un diversivo”

19 nov 09 “Il Piano di rientro per la Sanità è un furbo diversivo che stanno mettendo in atto i Governanti della Calabria”. E’ quanto afferma Pippo Callipo candidato alla presidenza della Regione. “Non solo perché questa Regione non ha un serio Piano di rientro, né le competenze, essendo il Dipartimento dell’Assessorato un colabrodo, indispensabili per affrontare un problema cosi mastodontico, ma perché il Piano di rientro, come lo intende la politica, è soltanto uno specchietto per le allodole con cui i responsabili dello sfascio della sanità che rischia, conti alla mano, di diventare lo sfascio finanziario della Regione, tentano di tenere buoni i calabresi e persino di convincerli che ora ci penseranno loro a salvarli dalla scure del Governo. Loro che sono gli unici responsabili di quel debito per il quale dovrebbero chiedere scusa ai calabresi e non restare un munito di più al loro posto, come farebbe qualsiasi amministratore delegato di un’azienda privata. Ora, noi calabresi non siamo allodole e neppure fessi. Se il debito quantificato da Kpmg è di oltre 2 miliardi di euro forse 3 o addirittura di più (a proposito quando la Kpmg, che dalla Regione ha avuto 2,5 milioni di euro, cifre da capogiro se rapportate alla fame di lavoro che c’è in Calabria, avvertirà il dovere di fare una comunicazione ufficiale?), è chiaro che si tratta di cifre che di per sé potrebbero mandare gambe all’aria l’intero sistema-Regione e incidere pesantemente sulla qualità della vita dei calabresi per il presente ed il futuro. Questo è il tema preoccupante su cui la politica dovrebbe impegnarsi, anziché prendere tempo per arrivare alle elezioni con la barzelletta del Piano di rientro e con l’artificio di un nemico esterno alla Calabria contro cui fa fronte comune. Quindi basta con il rimpallo delle responsabilità, quindici anni almeno di cattiva politica, suddivisa equamente tra centrodestra e centrosinistra, e pessima amministrazione della cosa pubblica in Calabria, sono la causa dell’attuale disastro. Questo dovrebbe essere il tempo della responsabilità, concetto purtroppo sconosciuto ai nostri Governanti, e senza un’assunzione di responsabilità, dinanzi a una situazione che rischia di esplodere, non c’è modo di sperare di voltar pagina. E' stupefacente, inoltre, come ancora il Governo ritardi a commissariare la sanità calabrese, badando bene, come ha segnalato l'economista Tito Boeri su Repubblica, a non affidare l'incarico di commissario a chi ha l'intera responsabilità del debito.”

Presidente Zurlo su giornata diritti dei bambini “Città senza bimbi è terra senza futuro”

19 nov 09 Venerdì 20 Novembre si celebra il 20° anniversario della “Giornata internazionale per i Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza”, giornata che ricorda l’approvazione da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite della Convenzione internazionale sui Diritti dell'Infanzia. “Si tratta –afferma in una nota il Presidente della Provincia di Crotone Stanislao Zurlo- dello strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia. In questa giornata la politica ha il dovere di fermarsi per riflettere sul proprio operato in questa delicata materia. I bambini rappresentano il nostro futuro, rappresentano la speranza in un mondo migliore, rappresentano ciò che può essere e divenire. Bisogna tutelare questa delicata fase di crescita dedicando la giusta importanza al periodo e considerando il fanciullo come tale e non come un adulto in divenire. Riconsegnare all’infanzia i suoi tempi rappresenterebbe intanto una prima conquista. Parlando di infanzia è giusto parlare dell’argomento famiglia, ed è verso questo tema che devono essere rivolti gli sforzi maggiori della politica. Mettere al mondo un figlio, nutrirlo, crescerlo ed educarlo non può e non deve essere uno “sacrificio” per le famiglie. Guardando un bambino sorridere, giocare in modo spensierato, leggere nei suoi occhi la voglia di scoprire il mondo, è una gioia immensa. L’azione di un’amministrazione non può che misurarsi su questo piano, non può che lavorare per fornire al nostro futuro un ambiente pulito in cui crescere, un ambito sano in cui formarsi, luoghi di aggregazione per stare e fiorire insieme, città sicure debellate dai tanti, troppi rischi che i nostri figli oggi corrono. Questa è la sfida della politica, questa è la sfida per il nostro futuro, questa è la sfida che la nostra Provincia deve saper affrontare, perché una città senza bambini è una terra senza alcun futuro”.

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