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Assieme a De Magistris candidati Alfano e Vulpio

 

Idv candida alle europee De Magistris, Alfano e Vulpio che parla di legittima difesa

18 mar 09 Il Pm Luigi de Magistris, Sonia Alfano, figlia del giornalista Bebbe Alfano ucciso dalla mafia e il giornalista Carlo Vulpio sono i primi candidati dell'Italia dei Valori alle prossime elezioni europee. Le tre candidature, presentate dal leader dell'Idv, Antonio di Pietro in una conferenza stampa, sono "indipendenti". "Altre - ha detto Antonio Di Pietro – seguiranno”. “Questa mia candidatura indipendente nell'Idv è motivata da una legittima difesa". Carlo Vulpio, inviato del Corriere della Sera, giornale per il quale ha seguito le inchieste condotte dalla Procura di Catanzaro, ha spiegato così la sua decisione di candidarsi con l'Italia dei Valori alle prossime elezioni europee nel corso della conferenza stampa che si è svolta stamane alla Camera. Vulpio il 3 dicembre 2008, dopo aver riportato alcuni nomi eccellenti coinvolti nella inchiesta aveva dovuto lasciare l'inchiesta che stava sviluppando da tempo. "Negli ultimi anni per me è stato difficile fare questo lavoro senza scendere a compromessi, senza addomesticarmi.- ha spiegato il giornalista- E ho anche pagato perché sono stato messo in 'panchina'. Ma non è solo un fatto personale, è un fatto che ci riguarda tutti". "Noi -ha aggiunto Vulpio- siamo stati messi tutti sotto controllo. Non era mai accaduto nella storia d'Italia. E' stato intercettato un intero giornale, il mio. Io non faccio l'inviato speciale ma l'osservato speciale..."

De Magistris “Scelta di vita, non torno indietro”. "Per me questa è una scelta di vita. Ho passato da poco i 40 anni e finora ho fatto il magistrato. Ora, con questa scelta di candidarmi con l'Idv, seguirò un nuovo progetto di vita: la mia è una scelta irreversibile, anche qualora non dovessi essere eletto". Così il pm Luigi de Magistris, nel corso di una conferenza stampa ha spiegato che comunque non tornerà in magistratura dopo questa scelta. "La mia - ha spiegato de Magistris - è una sorta di sconfitta della magistratura. Il mio sogno è sempre stato di fare il magistrato. La svolta c'é stata quando ho capito che non si voleva andare a fondo nelle inchieste. Ma da un' apparente sconfitta - ha sottolineato - ho capito di avere una grande opportunità. Candidandomi con l'Idv posso fare qualcosa per il mio paese, per il bene pubblico. Anche perché c'é un grave pericolo per noi tutti: stanno svuotando la Costituzione con leggi ordinarie e la stanno stravolgendo con la prassi e c'é bisogno di fare comprendere all'Europa come è a rischio la nostra democrazia dove ormai c'é la criminalizzazione del dissenso e si tende al pensiero unico. Siamo in una fase che precede una svolta autoritaristica"

Di Pietro “Dimissioni da Magistratura per noi una regola”. I magistrati che si candidano dovrebbero dimettersi dalla magistratura? Non c'é un obbligo ma tra tanti che parlano "io l'ho fatto. De Magistris lo farà. Per noi questa è una regola non scritta che ci applichiamo non un generico richiamo". Antonio Di Pietro replica così a chi, come il vice Presidente del Csm, Nicola Mancino, ha segnalato la questione proprio partendo dal caso De Magistris. "Ogni cittadino, magistrato compreso, può candidarsi. Per i magistrati tra l'altro non esiste nessuna forma di incompatibilità eppure noi ci siamo dimessi perché noi applichiamo la legge morale". "Invito invece tutti coloro che sono incompatibili - ha aggiunto - a non candidarsi". Di Pietro, che ha presentato le tre candidature "indipendenti" di de Magistris, Sonia Alfano e Carlo Vulpio, ha detto che altre, a breve, ne seguiranno e ha spiegato la ragione di tali scelte: "L'Idv ha voluto raccogliere l'appello di personalità, di italiani di valore che anche senza tessera di partito possono rappresentare l'Italia migliore. Le nostre candidature seguono i tre impegni fondamentali che l'Idv ha portato avanti sin dal primo giorno: la giustizia, l'informazione, i diritti civili e la lotta alla mafia e alla criminalità". De Magistris, ha aggiunto , "ha l'unico torto di aver fatto il suo lavoro e di averne pagato le conseguenze; Sonia Alfano con l'Associazione delle vittime della mafia ha dimostrato di non volersi rinchiudere nel dolore ma ha avuto la capacità di reagire; Carlo Vulpio è l'esempio dell'informazione indipendente". "Scelta una nuova strada, non si torna indietro", ha concluso il leader dell'Idv.
De Magistris si dimetterà. "De Magistris si dimetterà dalla magistratura subito dopo le elezioni, lo assicuro. Anche lui, come me, pensa che sia una strada senza ritorno una volta che da magistrato di passa alla politica". Lo ha detto il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, intervenuto oggi al programma '24 Mattino' su Radio 24. "De Magistris - ha aggiunto Di Pietro - lascerà con l'amarezza nel cuore perché ha dava tutto se stesso e quando uno fa il proprio dovere ne paga le conseguenze. Alla fine la colpa è di chi scopre i delinquenti". E a Mastella che dice 'ora capisco tante cose' dopo la candidatura di de Magistris, Di Pietro ha replicato: "Mastella offende la propria intelligenza se pensa che de Magistris l'anno scorso ha messo in piedi l'inchiesta Why not per poi candidarsi. A tutt'altro pensava, come a tutt'altro pensavo io, quando facevo il magistrato. Poi abbiamo lasciato la magistratura per colpa di un potere assurdo". Sempre riferito a Mastella, che ieri aveva detto che non avrebbe mai bevuto un caffé con Prodi, Di Pietro ha aggiunto: "Io un caffé con Mastella? Sono certo che a casa sua farà ottimi caffé, a Napoli è il migliore. Ma ognuno si prende il caffé a casa propria". Di Pietro ha poi smentito che candiderà Daniela Martani, l'ex hostess di Alitalia: "E' una persona che ha fatto valere i suoi diritti. Comunque non la candido, né credo che lei voglia candidarsi né io ho mai pensato di candidarla. Il problema è l'Alitalia, che non è stata affossata dalla Martani o dalle tante hostess ma da dirigenti e amministratori che si sono presi i soldi per farsi gli affari propri e hanno buttato sul lastrico qualche migliaio di persone". Sullo stallo nella nomina del presidente Rai Di Pietro ha criticato il Pd: "Noi non vogliamo il cda della Rai perché è nominato dai partiti. Se solo il Pd tirasse un po' fuori il petto e ritirasse i consiglieri di amministrazioni propri, in un giorno si potrebbe abbattere il cda e si darebbe ai giornalisti Rai in assemblea la decisione di scegliere il presidente. C'é un governo che controlla da una parte le tv private, dall'altra mette le mani sulla tv pubblica con proprie persone, ex politici trombati, ex dipendenti e il Pd si accoda cercando di nominare la sua quota. E' una costumanza, come si dice dalle mie parti"

Nessuna sorpresa a Palazzo di Giustizia a Catanzaro. Non c'é nessuna particolare sorpresa negli ambienti giudiziari di Catanzaro per la decisione dell'ex pm Luigi De Magistris, di candidarsi per le prossime elezioni europee con Italia dei Valori. Magistrati ed avvocati declinano gentilmente l'invito ad esprimere commenti ma, dalle espressioni, è facile intuire che la decisione dell'ex pm non era inattesa. C'é chi fa notare, infatti, che già in occasione delle scorse elezioni politiche era circolata insistentemente la voce di una candidatura di De Magistris. Ora tutta la curiosità riguarda la circoscrizione nella quale sarà candidato l'ex pm. In molti si aspettano una presenza di De Magistris nella lista di Italia dei Valori per la circoscrizione meridionale, ma non è, come viene fatto osservare, propriamente una possibilità scontata. In molti sono pronti a scommettere che De Magistris riuscirà ad essere eletto senza grosse difficoltà e che si farà portavoce, nel parlamento europeo, della situazione della giustizia italiana. Difficile strappare un commento anche per quanto riguarda le motivazioni che hanno spinto l'ex pm a candidarsi. Nel palazzo di giustizia del capoluogo calabrese ci si limita ad osservare che "sono questioni personali, avrà avuto le sue buone ragioni". .

Esposito (Pdl) “Genchi senatore a vita?”. "Non mi meraviglierei se l'onorevole Di Pietro, dopo aver candidato De Magistris alle prossime elezioni europee, proponesse al presidente della Repubblica anche la nomina del vicequestore Genchi a senatore a vita. Questo sarebbe un secondo gesto di riconoscenza per la preziosa collaborazione che, anche attraverso l'acquisizione della banca dati, i due hanno dato all'Italia dei Valori": è il commento sarcastico del senatore del PdL, Giovanni Esposito, alla candidatura dell'ex pm De Magistris alle europee nelle liste dell'Italia dei Valori.

Castelli (Lega) “Grave colpo a credibilità inchieste”. "La candidatura di De Magistris dà un grave colpo alla credibilità delle sue inchieste. Non vi è alcun dubbio che dal punto di vista formale De Magistris abbia il diritto di prendere le decisioni che vuole, ma dal punto di vista etico avrebbe dovuto astenersi da questa candidatura": così il sottosegretario della Lega Nord Roberto Castelli, ex Ministro della giustizia. "Oggi chiunque è autorizzato a pensare che le sue inchieste siano state inficiate dalla ricerca della visibilità necessaria per buttarsi in politica. Notevole - prosegue - è anche la sua dichiarazione secondo la quale avrà la possibilità di fare qualcosa di concreto. In realtà ne abbiamo visti tanti prima di lui catapultati dal mondo dello spettacolo, al quale in qualche misura anche lui è appartenuto, a Bruxelles. Cosa hanno fatto di concreto? Niente, a parte qualche dichiarazione e qualche comparsata televisiva. Misureremo dal numero delle preferenze il grado di consapevolezza degli elettori italiani, perché - afferma ancora Castelli - a mio parere scelte di tal fatta non vanno premiate con la preferenza. Da Ministro della giustizia ho sempre combattuto chi era sospettato di fare politica con la toga e - conclude - continuerò a farlo da parlamentare e da semplice cittadino"

Gasparri “Liste inquietanti”: "Le liste di Di Pietro sono inquietanti. Prima De Magistris, che ha agito per anni solo per preparare il suo salto in politica. Ora spunta il giornalista Carlo Vulpio, che aveva accesso a materiali investigativi teoricamente non accessibili a chiunque, anche attraverso procedure telematiche. Manca solo Genchi, in una formazione che punta più all'immunità parlamentare che all'espressione di un'idea": è il commento sarcastico del presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri, all'annuncio delle candidature dipietriste alle elezioni europee. "Il partito di Di Pietro - spiega Gasparri - conferma, con queste vicinanze e con i fatti inquietanti ben noti a molti, che lo accompagna una autentica natura eversiva. Se ci fossero magistrati attenti e disponibili ci sarebbe da indagare ampiamente. Altro esempio negativo è quello di Spataro. Non si accontenta delle decisioni della Corte Costituzionale che ha bocciato il suo modo di agire, ed invece di collaborare allo sforzo nazionale ed internazionale nella lotta al terrorismo fondamentalista vorrebbe proseguire in processi che servono soltanto ai seminatori di morte". "Spataro - aggiunge Gasparri - si mette contro le decisioni della Corte costituzionale. Le toghe serie, che per fortuna sono il 90%, dicano pubblicamente quello che va detto di persone come De Magistris e Spataro"

 

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