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Nuova rottura sugli ammortizzatori sociali

 

E’ scontro Governo-Regioni del sud sugli ammortizzatori sociali contro la crisi, Conferenza salta sui Fas

19 mar 09 E' braccio di ferro tra Governo e Regioni del sud: a rischio, ha detto oggi il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, è l'intesa raggiunta nelle scorse settimane sugli ammortizzatori sociali, l'accordo da 8 miliardi di euro per finanziare l'estensione degli ammortizzatori alle categorie di lavoratori atipici. Il mancato via libera del Cipe al Par, il Piano attuativo regionale (legato al Fas, il Fondo per le aree sottoutilizzate) della Sicilia ha infatti spinto stamane la Conferenza delle Regioni a chiedere e ottenere dal ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, il rinvio delle Conferenze Stato-Regioni e Unificata. Il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, definisce "inspiegabile ed immotivata la mancata presa d'atto, da parte del Cipe, il 6 marzo scorso, del Piano di impiego delle risorse Fas che spettano alla Regione Siciliana. Ad oggi sono stati approvati i Fas di quasi tutte le regioni del Nord, mentre il Sud resta al palo". Il ministro per gli Affari Regionali, Fitto, sottolinea invece che a tutti gli impegni presi "il Governo ha dato seguito responsabilmente" e che quindi "sono incomprensibili le ragioni per le quali si muove una critica al Governo".Quindi, nel richiamare tutti a quello "spirito di responsabilità che aveva caratterizzato positivamente tutta la pur lunga e difficile trattativa", Fitto ribadisce che "le risorse per ciascuna Regione sono state confermate nell'ammontare che tutti conoscevano all'atto della sottoscrizione dell'accordo". "Oggi c'é stata una reazione forte - spiega il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola - delle Regioni del sud ad una condizione di assoluta incertezza e di eccessiva furbizia da parte di alcuni ambienti del Governo. Siamo cioé di fronte alla certezza di ciò che diamo come Mezzogiorno per finanziare gli ammortizzatori sociali ma per quanto riguarda lo sblocco dei fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) siamo dinnanzi ad un atteggiamento elusivo. Non abbiamo né la certezza delle risorse né della tempistica. E' sicuro quello che diamo ma non quello che riceveremo". Molto polemico è l'assessore al Bilancio della Regione Siciliana, Michele Cimino:"siamo per un federalismo vero che risponda ai bisogni dei territori e dei suoi cittadini. Non possiamo quindi arretrare dalla decisione di opporci all'intesa circa le assegnazioni dei fondi Fas dal momento che è penalizzante per la Sicilia e le altre Regioni del Mezzogiorno". E Cimino registra "con soddisfazione" il sostegno arrivato alla sua posizione da Regioni come Calabria, Puglia e Molise. Ha sdrammatizzato il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Molise Michele Iorio, che oggi ha presieduto i lavori della Conferenza delle Regioni. "Il rinvio delle Conferenze si è reso necessario per approfondire i documenti programmatici relativi ai Fondi per le aree sottoutilizzate e i Piani attuativi regionali - ha detto - spero che in settimana vi siano chiarimenti"

Conferenza StatoRegioni salta sui FAS. Le regioni non parteciperanno alla conferenza Stato-Regioni e alla conferenza unificata previste per oggi pomeriggio al ministero degli Affari regionali. E' quanto è emerso al termine dei lavori, che si sono appena conclusi, della conferenza delle regioni. Causa dell'attrito, l'opposizione della Regione Siciliana all'accordo sui Par, i piani attuativi regionali, legati ai Fas, i fondi per le aree sottosviluppate. "Siamo per un federalismo vero, efficace, che risponde ai bisogni e alle peculiarità dei territori e dei suoi cittadini - ha spiegato l'assessore al bilancio della regione siciliana, Michele Cimino - non possiamo quindi arretrare dalla decisioni di opporci all'intesa, in sede di conferenza Stato-Regioni, sulle assegnazioni dei fondi Fas che al momento è penalizzante per la Sicilia e le altre regioni del sud" .

Cersosimo “Il Governo rispetti gli accordi con le Regioni”. "Non è il caso di strumentalizzare e speculare su un argomento così delicato come gli ammortizzatori sociali ed i fondi per le aree sottoutilizzate. Per togliere ogni dubbio è sufficiente che il Governo dia piena attuazione all'accordo contro la crisi economica, che ha firmato con noi. Questa paralisi si può risolvere in pochi giorni nella chiarezza e nella concertazione, perché la parte più difficile l'abbiamo già definita il mese scorso". A sostenerlo è il vicepresidente della Regione, Domenico Cersosimo, al termine della riunione romana della Conferenza delle Regioni che ha portato alla sospensione anche della Conferenza Stato-Regioni e di quella Unificata. "La forte ed unitaria presa di posizione delle Regioni del Mezzogiorno - è scritto in un comunicato - pone con evidenza i limiti dell'azione politica governativa e denuncia un'evidente asimmetria tra la certezza matematica delle risorse che sono già state o che verranno sottratte alle Regioni e l'incertezza totale di quelle che devono rimanere nei singoli territori". "In particolare l'accordo del 12 febbraio 2009, sottoscritto da Governo e Regioni - sostiene Cersosimo - presuppone chiaramente tre assi da realizzare assieme: reperimento tra Stato e Regioni di otto miliardi per gli ammortizzatori sociali; definizione certa della ripartizione dei fondi Fas di competenza nazionale e regionale per gli investimenti; nettizzazione della spesa per gli investimenti cofinanziati dall'Unione Europea per non subire le penalizzazioni legate al superamento del patto di stabilità interno". Al momento, non c'é stata l'ufficializzazione della delibera Cipe che deve prevedere le procedure relative alla contestuale attuazione dei tre assi dell'accordo."Noi - ha detto Cersosimo - non abbiamo responsabilità di questa mancanza. Abbiamo sottoscritto con fiducia l'accordo di solidarietà interregionale e siamo fortemente interessati a stabilire sia le garanzie di reddito ai lavoratori delle aziende in crisi, sia le disponibilità dei fondi per gli investimenti e lo sviluppo. Ma il Governo tentenna e non garantisce la reale spendibilità delle risorse Fas, che ad esempio nella sola Calabria ammontano ad un miliardo e 700 milioni di euro. Non c'é quindi strumentalizzazione politica da parte delle Regioni del Mezzogiorno, che hanno dato solidarietà e chiesto la certezza di attuare correttamente e congiuntamente l'accordo Stato - Regioni, in quanto un serio piano anticrisi deve prevedere assieme il sostegno al reddito dei lavoratori messi in cassa integrazione ed i necessari investimenti per lo sviluppo del territorio"

Vendola: Intesa a rischio. E' a rischio l'intesa raggiunta tra le regioni e il governo sugli ammortizzatori sociali. A sostenerlo, al termine della Conferenza delle Regioni di oggi, é il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. "Oggi c'é stata - ha spiegato il governatore - una reazione molto forte delle regioni del sud ad una condizione di assoluta incertezza e di eccessiva furbizia da parte di alcuni ambienti del governo. Siamo cioé di fronte alla certezza di ciò che diamo come Mezzogiorno per finanziare gli ammortizzatori sociali ma per quanto riguarda lo sblocco di fondi per le aree sotto utilizzate (Fas) siamo dinnanzi ad un atteggiamento elusivo. Non abbiamo né la certezza delle risorse né della tempistica. E' sicuro quello che diamo - ha concluso Vendola - ma non quello che riceveremo". "Sono risorse - ha proseguito Vendola - indispensabili per l'economia meridionale. Noi abbiamo un'economia fatta da piccole, piccolissime e lillipuziane aziende che rischiano di non trovare le risorse adeguate. Noi chiediamo che nella stessa riunione del Cipe si decida ciò che va a finanziare gli ammortizzatori sociali e ciò che invece deve essere restituito alle Regioni poiché si tratta comunque di soldi delle Regioni. Bisogna camminare su due gambe, chi pensa di camminare solo su una gamba oggi è stato stoppato. Abbiamo chiesto e ottenuto di stoppare tutte le Conferenze convocate oggi e di riconvocare la Conferenza dei presidenti con una agenda molto dettagliata. E' il momento di avere delle risposte. Furbizie - ha concluso - non sono più consentite". E tornando ai fondi Fas, Vendola ha detto che "il governo fa millantato credito dal momento che l'Ue ha detto chiaramente che questi fondi vanno usate per le politiche attive sul lavoro e non per quelle passive" .

Ministro Fitto “Confermate risorse per ciascuna Regione”. "Le risorse per ciascuna Regione sono state confermate nell'ammontare che tutti conoscevano all'atto della sottoscrizione dell'Accordo". E' quanto ricorda in una nota il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffale Fitto, dopo che questa mattina la Conferenza delle Regioni ha annullato le previste Conferenze Stato-Regioni e Unificata a causa di un mancato accordo sui Par (Piani attuativi regionali), legati ai Fas (Fondi per le aree sottosviluppate). "I Par - afferma Fitto - sono stati approvati, le modifiche normative sul patto di stabilità sono state predisposte. Infine, sulla definizione del contributo di ciascuna Regione al finanziamento degli ammortizzatori in deroga si sta procedendo proficuamente e con grande disponibilità da parte del Governo in sede tecnica". Tuttavia, osserva il ministro, "impegni istituzionali del presidente Errani e precedenti ed improrogabili impegni assunti dal presidente Iorio sono i motivi per i quali mi è stato chiesto, con lettera formale, il rinvio della seduta odierna della Conferenza Stato Regioni". L'accordo con le Regioni, ricorda il ministro Fitto, prevedeva tre impegni principali: la definizione delle risorse del Fse e nazionali da mettere a disposizione degli ammortizzatori in deroga; l'adozione da parte del Cipe di una delibera che definisse la ripartizione regionale della quota del Fas assegnata alla competenza regionale (oltre 27 miliardi di euro); l'approvazione dei programmi attuativi regionali del Fas che avessero già concluso l'iter istruttorio, come dettagliatamente previsto dalla precedente Delibera Cipe 166 del 2007, che assicurasse il recupero da parte delle regioni delle quote Fas regionali già soggette a revoca per mancato impegno; l'esclusione dal patto di stabilità delle spese per investimenti realizzati con fondi comunitari. "A tutti questi impegni - ribadisce il ministro per i Rapporti con le Regioni - il governo ha dato seguito responsabilmente al fine di attivare con immediatezza tutti gli strumenti a tutela delle fasce di lavoratori più esposte ai rischi della crisi" .

 

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