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Piano casa, la Calabria non ne ha uno

 

Piano casa, confronto con le Regioni. In attesa del decreto la Calabria non l'ha ancora fatto

31 mag 09 Sono stati numerosi in questi mesi gli stop and go di cui è stato oggetto il decreto legge sul cosiddetto Piano Casa, una serie di interventi legislativi per stimolare la ripresa dell'edilizia abitativa, anche in funzione anticrisi. In sostanza, si tratta di semplificare le procedure, per permettere ai proprietari interventi sulle proprie case per aumentarne la cubatura. L'inizio delle traversie del provvedimento può essere fissato a fine marzo, quando era stato deciso lo slittamento della sua presentazione in Consiglio dei Ministri per consentire, anche dopo una richiesta esplicita del leader della Lega Nord Umberto Bossi, l'apertura contestuale di un tavolo tecnico-politico con le Regioni per la messa a punto di una piattaforma comune. Confronto che è sfociato il 1 aprile in un accordo: il governo avrebbe approvato un decreto legge per prevedere una serie di semplificazioni per l'edilizia abitativa, mentre le regioni, cui spetta la competenza in materia, entro 90 giorni avrebbero a loro volta varato leggi regionali sulla casa. Da quel momento il decreto legge sul Piano Casa, nonostante le promesse espresse dal governo di voler accelerare sul fronte della semplificazione delle procedure amministrative, non ha fatto grandi passi avanti sulla strada dell'approvazione. La ricerca di un testo condiviso con le Regioni si è infatti rivelata più impervia del previsto, tanto che solo pochi giorni fa, esattamente il 15 maggio, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha deciso, al fine "di esaminare un testo pienamente condiviso con gli enti locali", di rinviare l'approvazione del provvedimento ad altra data". Il tutto, aveva sottolineato il premier, nella certezza che "le Regioni stanno procedendo con le leggi regionali, per cui non ci saranno ritardi nei tempi e credo quindi che entro luglio si potrà dare attuazione al provvedimento". Il Governo ha quindi presentato alle regioni un testo, composto da 8 articoli, che prevedeva novità come il divieto di realizzare ampliamenti e ristrutturazioni in mancanza della certificazione di un professionista abilitato sul rispetto delle norme antisismiche; l'entrata in vigore delle nuove norme in materia antisismica entro il 31 giugno prossimo (anziché 30 giugno 2010) e, tra l'altro, la nullità degli atti di vendita di immobili privi del certificato di collaudo statico. Il pressing delle Regioni si è fatto sentire con una serie corposa di richieste di emendamenti da apportare allo schema del decreto legge. Tra le più importanti: vincoli più stringenti in tema di norme antisismiche, l'assunzione di circa 200 tra ingegneri e architetti per la tutela dei beni paesaggistici; ma anche un programma di interventi, estesi nel tempo, avviato dal Ministero delle Infrastrutture, d'intesa con la Conferenza Unificata, per l'adeguamento strutturale degli edifici pubblici di carattere 'strategico' e soprattutto interventi di adeguamento antisismico per gli edifici privati collocati in zone a rischio, fissando una detrazione di imposta intorno al 55% delle spese documentate, proposta che le Regioni hanno chiesto che fosse inserita nel decreto legge per la ricostruzione in Abruzzo. Proprio questa richiesta, hanno spiegato gli addetti ai lavori, avrebbe provocato nel Governo la volontà di interrompere l'iter di approvazione per calcolare meglio la ricaduta in termini di costi complessivi.

Botta e risposta Berlusconi-Errani. Botta e risposta sul piano casa tra Berlusconi e Errani: "nelle regioni governate dal centrodestra, - ha affermato il premier - la legge sul piano casa è pronta. Spero che anche le regioni della sinistra possano produrre le loro leggi". Replica il presidente della conferenza delle Regioni:"tutte le regioni stanno preparando le leggi. Ma l'unica che l'ha approvata è quella Toscana, ad amministrazione di centrosinistra. Invece tutti stiamo aspettando il decreto del governo". Nel corso della conferenza stampa a Bari, il presidente del Consiglio aveva affrontato l'argomento: "vi dò un annuncio: nelle regioni governate dal centrodestra, la legge sul piano casa è pronta. I proprietari che hanno case mono e bifamiliari senza pratiche burocratiche potranno incrementarle del 20% e del 35% della cubatura, se applicano nuove tecnologie.Da un sondaggio fatto, dai 30 ai 100 miliardi di euro, che ora riposano in banca, verranno così presi e immessi sul mercato edilizio, tante sono le richieste. Spero che anche le regioni della sinistra - ha aggiunto Berlusconi - possano produrre entro luglio le loro leggi per andare incontro alle esigenze delle famiglie italiane". "Vedo che Berlusconi continua a fare propaganda - ha replicato Errani - tutte le regioni stanno predisponendo le leggi sul piano casa, e l'unica che l'ha approvata è quella Toscana, ad amministrazione di centrosinistra. Il problema invece è che da 5 settimane stiamo aspettando dal Governo il decreto di semplificazione, che preveda l'adeguamento alle norme antisismiche. Da parte nostra abbiamo chiesto che si preveda la detrazione d'imposta del 55 per cento delle spese documentate, anche in funziona anticiclica. Ed è questo decreto del Governo che le Regioni aspettano da 5 settimane"

Solo la Toscana l’ha fatto. L'ultima in ordine di tempo è stata la Campania, la cui giunta giovedì scorso ha approvato un ddl per rilanciare l'edilizia abitativa permettendo interventi per ampliare le cubature degli immobili con procedure semplificate, ed in deroga ai regolamenti comunali e regionali. Ma la Toscana, il 5 maggio, è stata la prima, e finora unica, ad approvare definitivamente una legge regionale sul cosidetto piano casa. Dopo l'accordo del 1 aprile con il Governo, che prevedeva da parte dell'esecutivo l'approvazione di un decreto sulla semplificazione delle procedure, e dava 90 giorni di tempo alle regioni per procedere con le leggi regionali, dal Nord al Sud le regioni si stanno attrezzando, mentre è slittato ancora, questa volta a dopo le elezioni della prossima settimana, il varo da parte del Consiglio dei ministri del decreto legge, al centro del confronto con le Regioni. . Da registrare, sul punto, le parole del presidente della conferenza delle regioni, Vasco Errani, che, dalle pagine di Italia Oggi, ha sottolineato che "dalle Regioni nessun blocco e nessun 'no'. Ma solo l' invito a cogliere l'occasione per un piano di adeguamento degli edifici pubblici alle norme antisismiche, partendo dalle zone ad alto rischio"

Il piano casa Regione per regione. La Toscana è stata finora la prima ed unica regione ad avere approvato una legge regionale sul cosidetto "piano casa". Di seguito ecco la situazione regione per regione:
SICILIA Due i ddl presentati: ambedue prevedono la possibilità di aumentare la cubatura degli edifici tra il 20 e il 30%, anche in deroga ai regolamenti comunali; demolire e ricostruire edifici vecchi rispettando gli standard di sicurezza.
LIGURIA La Regione Liguria approverà entro luglio, una legge che recepirà il decreto del governo sul piano casa ma con criteri rigorosi di tutela del territorio.
FRIULI VENEZIA GIULIA Il Friuli Venezia Giulia approverà entro l'estate un Codice dell'Edilizia che prevede semplificazione e riduzione di tempi e costi per quanti si apprestano ad acquistare una casa o un appartamento.
CAMPANIA Aumento del 20% dei volumi per villette mono e bifamiliari e del 35% per gli edifici abbattuti e ricostruiti secondo norme più sicure, riqualificazione e cambio di destinazione per capannoni industriali dismessi da destinare ad abitazioni. E' quanto prevede il ddl della Regione Campania approvato dalla giunta la scorsa settimana.
EMILIA ROMAGNA L'Emilia-Romagna presenterà un emendamento al pdl di modifica della legge regionale 20 sull'edilizia, già in corso d'esame.
UMBRIA Il ddl umbro, in discussione in commissione, mira ad assicurare sostenibilità ecologica, sicurezza, efficienza e funzionalità degli insediamenti e qualità del paesaggio. Definisce le norme per gli incrementi di superficie degli immobili.
TOSCANA La Toscana il 5 maggio ha approvato, prima in Italia,la legge regionale sulla casa. Con una semplice Dia (dichiarazione di inizio attività) sarà possibile ampliare fino al 20% case mono e bifamiliari, o fino al 35% nel caso di demolizione e ricostruzione delle strutture. Non è consentito alcun intervento in deroga nei centri storici, nelle zone di inedificabilità assoluta, e per le case condonate. Le nuove costruzioni dovranno avere accorgimenti ecologici e biocompatibili.
BASILICATA La Regione Basilicata è in attesa della presentazione del decreto legge del Governo sul Piano casa.
VENETO Il testo è stato approvato dalla giunta il 21 aprile scorso. Consente di ampliare del 20% la cubatura e la superficie degli edifici esistenti, residenziali e non, anche sotto forma di pertinenza o di annesso. Il premio in cubatura e superficie edificabile sale al 30% nel caso di demolizione e ricostruzione di edifici fatiscenti o degradati anteriori al 1989, e lievita al 40% per gli interventi che utilizzano tecniche di bioedilizia e impianti ad energia rinnovabile.
CALABRIA Allo stato la Regione Calabria, non ha adottato provvedimenti relativi alla materia, in attesa del decreto legge del Governo.
LOMBARDIA Il progetto di legge prevede la possibilità di ampliare del 20 per cento le abitazioni. Nei Comuni che hanno già previsto questa possibilità si aggiunge, quindi, un ulteriore 20 per cento. Nel caso di capannoni industriali che vengono abbattuti e ricostruiti, invece, la percentuale è del 30 per cento.
AOSTA Dopo aver varato il ddl regionale che prevede la possibilità di ampliare fino al 40 per cento la superficie di alberghi e di alcune categorie di ristoranti anche in deroga ai piani regolatori generali dei Comuni, la Giunta ha all'esame una bozza di ddl anche sull'edilizia abitativa.
MARCHE Nelle Marche il piano casa regionale è al centro di una bozza di proposta di legge che dovrebbe approdare in giunta entro poche settimane.
ALTO ADIGE La normativa in Alto Adige corrisponde già in grandi linee alle indicazioni che dovrebbero arrivare da Roma, ha detto il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder.
LAZIO La proposta del piano casa della Regione Lazio arriverà in giunta intorno alla metà giugno. La legge sarà particolarmente attenta al rispetto dei vincoli paesaggistici.
PUGLIA Il ddl è allo stadio di bozza. Dovrebbero essere esclusi dagli interventi le aree di pregio paesaggistico e storico-culturale. Per il premio di cubatura del 35% destinato agli interventi riguardanti le demolizioni e le ricostruzioni, la Regione ha approvato una legge nel 2008, che prevede incentivi per promuovere trasformazioni del territorio eco-sostenibili e bio-compatibili.
PIEMONTE Fino al 2010 si può ampliare o demolire e ricostruire in deroga ai piani regolatori, ma con interventi per il risparmio energetico, sicurezza, accessibilità e qualità architettonica. E solo in villette singole e bifamiliari e per edilizia sovvenzionata con volumetria non superiore a mille metri cubi.

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