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E' di 9.167 milioni il bilancio della Regione

 

Il bilancio 2009 della Regione ammonta a 9.167 milioni di euro

06 mag 09 Ammonta a 9.167 milioni di euro, al netto delle conabilità speciali, il Bilancio della Regione. E' quanto si afferma nella sintesi della relazione al documento contabile che è in discussione nella seconda Commissione del Consiglio regionale aperta con la relazione dell’assessore al ramo Demetrio Naccari Carlizzi e presieduta da Pietro Amato.

Questo il quadro sintetico


 Le spese                Valori assoluti           % 
 Spese per la Sanità         3.756                41%  
 Por2007-2013                1.568                17%  
 Por 2000-2006                 180                 2%   
 APQ                           906                10%   
 Altri fondi vincolati       1.592                17%   
 Fondi perenti                 268                 3%  
 Spese con risorse autonome    897                10%  
 TOTALE                      9.167               100%  

"I margini che si aprono, al momento, nell'ambito del bilancio regionale per la realizzazione di nuovi interventi - è scritto nella relazione - risultano molto ristretti e vengono in sostanza a coincidere con gli spazi che sarà possibile creare attraverso interventi di razionalizzazione della spesa regionale. Si tratta, in sostanza, di avviare (e in non pochi casi solo di rendere efficaci) una serie di misure finalizzate a riqualificare nel suo insieme la spesa regionale, distogliendola da impieghi non sostenuti da motivazioni di efficienza e produttività e riorientandola verso finalità dì riconosciuta e sicura utilità economica e sociale. In particolare la proposta di bilancio per il 2009 prevede: - il definanziamento di gran parte delle leggi regionali di spesa attualmente in vigore, a parte quelle legate alle cosiddette emergenze sociali, in attesa di delineare una riforma concertata della spesa regionale realizzata con risorse autonome; - la riduzione delle spese di funzionamento, sia della Giunta che del Consiglio, mediamente del 13%; - l'eliminazione o la riduzione di tutte le spese non sorrette da specifiche leggi regionali, ad eccezione di quelle sorrette da specifiche convenzioni o che sono ritenute non comprimibili o comunque difficilmente eliminabili; - la previsione della copertura finanziaria delle rate di ammortamento inerenti ai mutui contratti sia per la copertura dei disavanzi della maggiore spesa sanitaria che quelli relativi alle altre estinzioni di passività; - la previsione di 94 milioni di euro per il finanziamento relativo al comparto del Trasporto Pubblico locale a favore delle aziende che erogano tale servizio in regime di concessione, cui si aggiungono oltre 9,2 milioni di euro relativi al pagamento dell'Iva per i contratti di servizio a carico del bilancio regionale; - la previsione di 100 milioni di euro, quale quota a carico del bilancio regionale, per il comparto di spesa inerente alle attività di forestazione, che dovrebbero essere sufficienti, insieme ai 160 milioni di euro stanziati dalla Legge Finanziaria dello Stato per l'anno 2009, a coprire le mensilità non pagate nell'esercizio precedente, anche grazie all'attivazione dell'istituto della cassa integrazione per il periodo novembre-dicembre 2009; - i fondi di dotazione dell'Arssa (47 milioni di euro),delle ARDIS (7,35 milioni di euro) e dell'Arssa (1,6 milioni di euro); o il finanziamento del fondo di dotazione dell'Arpacal, determinato in 15 milioni di euro - posti a carico del fondo sanitario regionale così come previsto dalla legge regionale n. 20/99; - il finanziamento del fondo regionale per le politiche sociali (16,5 milioni + i 5,5 dei gruppi appartamento); - il finanziamento di 40 milioni di euro per far fronte al finanziamento delle spettanze degli Lsu/Lpu; - gli 8,9 milioni per l'attivazione di forme di sostegno del reddito per lavoratori ultracinquantenni espulsi da aziende in crisi, cui si aggiungono 4,2 milioni di euro per l'utilizzazione di una parte dei lavoratori prima impiegati nei servizi esternalizzati o i 22,6 milioni di euro per l'ex fondo sollievo per il momento ancora gestito dall'Afor; - il finanziamento di 73,4 milioni di euro per il funzionamento del Consiglio regionale, di cui euro 900.000,00 per l'anno 2008 o la copertura finanziaria delle spese derivanti dal processo di trasferimento di funzioni e compiti alle Province (76 milioni di euro circa). La spesa complessiva regionale, distinta per area di intervento, ammonta a 9.167 milioni di euro, al netto delle partite di giro inclusi tutti gli stanziamenti di natura vincolata iscritti negli esercizi precedenti, non impegnati nel corso del 2008. Oltre il 42% della spesa (3.888 milioni di euro circa) continua ad essere comunque finalizzata alla tutela della salute e per garantire i servizi socio-assistenziali, mentre il 17% allo sviluppo economico (industria, agricoltura, trasporti, ecc), il 22% per l'uso e la salvaguardia del territorio, il 7% all'istruzione e alla formazione professionale, il 7% ai Servizi generali. Gli altri settori di spesa, invece, anche per i motivi evidenziati nei precedenti paragrafi, continuano a rivestire, in termini percentuali, un peso nettamente inferiore o addirittura del tutto marginale. La quota libera rappresenterebbe l'ammontare delle risorse su cui teoricamente sarebbe stato possibile operare, da parte della Giunta e del Consiglio, delle scelte di natura discrezionale. In realtà se si considera che i 797 milioni di euro rientrano le spese per il personale e per garantire il funzionamento del Consiglio e della Giunta, i forestali, i trasporti, gli Lpu-Lsu, i servizi socio - assistenziali, il diritto allo studio, le estinzioni di passività, nonché il finanziamento delle leggi regionali in vigore, va da sé che le disponibilità finanziarie per operare delle scelte strategiche erano comunque abbastanza limitate. Nell'attuale stesura del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009, prima della definitiva chiusura dei conti relativa alla gestione dell'esercizio finanziario 2008, sono esposti residui attivi per circa 5.272 milioni di euro (4.951,6 nel 2008 e 4.672,9 milioni di euro nel 2007). La struttura dei residui attivi evidenzia, comunque, che una parte consistente di essi (5 miliardi di euro circa) proviene dagli stanziamenti di un numero limitato di UPB e capitoli dell'entrata, il cui peso è pari al 96% del totale dei residui. Le difficoltà di cassa, correlato in buona misura anche all'andamento dei residui attivi, compromettono il corretto svolgimento dei compiti istituzionali dell'Ente regione, a causa della ricordata politica della spesa, in termini restrittivi, imposta dal Governo centrale come manovra di politica economico-finanziaria. Tale difficoltà, negli ultimi anni, è stata aggravata, oltre che dal blocco delle risorse di cui al decreto legislativo 56/2000, anche dalle anticipazioni che la Regione ha operato per le spese inerenti al servizio acquedotti, nonché per tutta una serie di spese per investimenti con finanziamento a carico dello Stato, per le quali i competenti settori non hanno attivato le procedure amministrative atte a consentire il trasferimento delle risorse relative da parte dei Ministeri interessati. Ciò impone l'adozione di provvedimenti correttivi e l'individuazione delle responsabilità dei dirigenti inadempienti. I residui passivi propri ammontano a 2,1 miliardi di euro circa (1,74 nel 2007) mentre i residui perenti alla chiusura dell'esercizio 2008 ammontano a 447 milioni di euro, di cui euro 199,1 di parte corrente e 248,1 di parte in conto capitale. E' da precisare comunque che nell'attuale stesura del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009, i residui attivi e passivi sono al momento presunti e sono attualmente sottoposti a riaccertamento in vista della definitiva chiusura dei conti per l'esercizio finanziario 2008". La seconda Commissione Bilancio e Programmazione del Consiglio regionale, presieduta da Piero Amato, ha concluso i lavori odierni fissando il calendario delle attività dei prossimi giorni. Per domani, 7 maggio, è confermato il programma delle audizioni con le associazioni imprenditoriali, professionali e del sociale. Conclusa questa prima fase, la seconda Commissione tornerà a riunirsi per la discussione generale sul Bilancio ed il Collegato, martedì 12 maggio. Le riunioni del 13 e 14 maggio, fino alle ore 14, saranno riservate alla presentazione degli eventuali emendamenti da parte dei consiglieri. Venerdì 15 maggio e lunedì 18 maggio, la seconda Commissione sarà riconvocata per la votazione finale dei Documenti finanziari.

Otto miliardi per lo sviluppo. "Il Bilancio 2009 della Regione prevede otto miliardi di euro immediatamente disponibili per investimenti finalizzati allo sviluppo". Lo ha detto l'assessore regionale al Bilancio, Demetrio Naccari Carlizzi, a conclusione dei lavori della seconda Commissione. "Si tratta di fondi - ha aggiunto Naccari Carlizzi - per infrastrutture, trasporti, e mobilità (1,4 miliardi); turismo ( 300 mln); agricoltura (700 mln); difesa dell'ambiente e del suolo (un miliardo e cinquanta); acque (600 mln); infrastrutture sanitarie (250 mln); energia (120 mln); asse città (220 mln); formazione ed inserimento lavorativo (600 mln). L'obiettivo è quindi quello di tradurre la progettualità dei Por in spesa. Per questo abbiamo previsto delle misure per la velocizzazione della spesa e interventi sostitutivi verso i dipartimenti della Regione e gli enti esterni che non dovessero rispettare il programma temporale di intervento, prevedendo altresì un taglio delle indennità e delle premialità per le strutture inefficienti ed in ritardo". "Accanto a questo enorme piano di investimenti - ha proseguito Naccari Carlizzi - abbiamo previsto un profondo intervento per ridurre i costi ed il fabbisogno dell'amministrazione regionale al fine di reperire le risorse per fare fronte al debito sanitario e per rientrare nei prossimi anni nelle previsioni dei costi standard imposti dal federalismo fiscale. Il risultato di una prima fase di lavoro sulla riduzione dei costi sarà che nel settore della forestazione non ci sarà uno sforamento dei costi come ogni anno ed uno spostamento di due, tre mensilità, all'esercizio successivo, ma invece, per la prima volta chiuderemo in pareggio assicurando il regolare pagamento degli stipendi". "Continuo, infine, a ribadire - ha concluso l'assessore - che il ventilato aumento dell'Irpef è stato scongiurato e non é presente in alcun modo nei provvedimenti di bilancio della Regione". .

Nucera “Da relazione nessuna novità”. "La relazione dimostra come nessuna novità, di fatto, venga espressa sul piano della previsione di sviluppo della nostra regione". E' quanto afferma il capogruppo in Consiglio regionale di Calabria popolare democratica, Giovanni Nucera, in merito alla relazione svolta nella seconda commissione dall'assessore regionale al Bilancio, Demetrio naccari carlizzi. "Uno sforzo - prosegue Nucera - che non produce se non il ripercorrere di antiche strade in una visione grigia di prospettiva. L'accentuarsi di politiche finalizzate all'adozione di misure che inaspriscono il carico fiscale ai danni dei calabresi, senza alcuna riqualificazione della spesa, non offre garanzie di una serena visione per una ripresa economica e garanzie di servizi per i calabresi". "Non può essere tutto ricondotto alla responsabilità dell'attuazione del Federalismo fiscale - prosegue Nucera - né questo può rappresentare alibi ad un vuoto programmatico che non ha precedenti. Non vengono valorizzati i giacimenti immobiliari della Regione che rappresentano un patrimonio né vengono resi fruttiferi i beni che potenzialmente vengono espressi". "Le stesse organizzazioni sindacali - conclude Nucera - contestano l'impostazione del Bilancio che latita completamente rispetto alle politiche sociali, colpendo, ancora, le fasce deboli ed i più indifesi. Insomma, un Bilancio senza respiro, senza prospettive e senz'anima"

S. Pacenza “Eccessiva lentezza della spesa”. "La relazione sul Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009 svolta dall'assessore Naccari Carlizi evidenzia, senza tema di smentita, un'eccessiva lentezza dei processi di spesa regionali che richiedono inevitabilmente un atteggiamento riformatore attraverso una serie di razionalizzazioni nel settore della forestazione, dei trasporti e delle partecipazioni". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale dei Popolari europei verso il Pdl, Salvatore Pacenza, in merito alla relazione sul bilancio dell'assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi. "Acquista fondamentale importanza, per come già rilevato nel recente passato - prosegue Pacenza - una sostanziale revisione degli enti strumentali che rappresentano, al momento, solo un centro di spesa che si limita ad erogare retribuzioni al personale dipendente e precario. Una buona parte di questi enti presentano bilanci con forti disavanzi che graveranno, prima o poi, sul bilancio regionale". "Non meno preoccupante - sostiene il consigliere regionale - risulta la confusione esistente sugli interventi di finanza derivata che potrebbero condizionare tutto l'impianto revisionale. Poco chiari risultano, altresì, i principi strutturali di risanamento che sembrano basarsi su ipotetici principi di accentuazioni della pressione fiscale. I calabresi hanno bisogno di chiarezza e di conoscere con precisione le linee programmatiche attraverso le quali si spendono i soldi pubblici. Questo Bilancio di previsione non risponde a questa esigenza, anzi aumenta dubbi e perplessità" .

 

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