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La Regione approva il bilancio

 

La Regione approva il Bilancio

30 mag 09 Il Consiglio regionale ha approvato il bilancio della Regione per il 2009 e il bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011. Il via libera definitivo alla manovra finanziaria regionale é arrivato al termine di una lunga maratona, interrotta per qualche ora nella tarda serata, e che è terminata alle 5.30 di questa mattina.

De Rose (Confindustria) “importanti risorse al sistema delle imprese”. "Nonostante le difficoltà, le tensioni e le questioni aperte sul debito della sanità, il Consiglio regionale licenzia una manovra finanziaria che, forse per la prima volta in maniera così esplicita e concreta, destina importanti risorse al sistema delle imprese". Lo afferma in una nota il presidente degli industriali calabresi, Umberto De Rose, circa il bilancio regionale approvato la notte scorsa dal consiglio. "L'avevamo detto e ripetuto - aggiunge - a più riprese anche al presidente Loiero che il sistema produttivo calabrese avrebbe verificato, dopo l'aumento dell'Irap, la reale intenzione del Governo regionale di sostenere in maniera significativa l'economia regionale e che il primo strumento su cui fare questa verifica sarebbe stato proprio quello del bilancio. La risposta è stata positiva e l'istituzione di un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese calabresi non può perciò che essere accolto con grande soddisfazione da tutto il sistema delle imprese e come il primo segno concreto di questa volontà". "Con la sua dotazione di 50 milioni di euro - prosegue De Rose - è, infatti, l'intervento sul sistema delle garanzie più importante degli ultimi anni che la Regione abbia mai fatto e che, certamente, riuscirà a portare un po' di ossigeno alle imprese nel sempre più difficile rapporto con il sistema bancario. Questo intervento aggiunto alle misure già concertate con l'Assessore alle Attività produttive Sulla sugli investimenti e sul consolidamento delle passività delle imprese, dovrebbe, nel breve, portare ad investimenti per circa 600 milioni di euro, che, in una regione come la Calabria, costituiscono una bella iniezione di ottimismo per tutto il sistema imprenditoriale". "Ora che anche le problematiche sulla sanità - conclude - sembrano scemare è tempo di mettere in campo tutti quegli altri interventi di supporto allo sviluppo, a partire dall'attuazione del Por Calabria e delle misure anticrisi ma se il bel tempo si vede dal mattino"

Nicolò (PDL) "Scollamento tra Giunta e maggioranza". "I consiglieri regionali del Pdl, in occasione della riunione della massima assemblea per l'approvazione della legge finanziaria, stigmatizzano il comportamento dei rappresentanti del governo Loiero". E' quanto si afferma in un comunicato diffuso dal consigliere regionale Alessandro Nicolò. "La Giunta regionale - proseguono i consiglieri regionali del Pdl - ha nuovamente dato prova di divisione e di scollamento con il resto della maggioranza di centrosinistra durante l'ultima seduta consiliare sul bilancio. I continui dissidi, talvolta sfociati in duri scontri verbali tra autorevoli esponenti del centrosinistra, denotano una grave mancanza di coesione nella coalizione caratterizzata da una forte litigiosità interna. A farne le spese peraltro è la Calabria, la sua gente, sempre più confusa da questa Giunta regionale che non riesce nemmeno a dare un minimo di indicazioni utili su come spendere le ingenti somme di cui dispone". "Il clima infuocato in Consiglio - riporta la nota dei consiglieri del Pdl - causato da un centrosinistra che non trova una mediazione dignitosa al suo interno è evidenziato dagli emendamenti strumentali al Bilancio presentati proprio dai consiglieri di maggioranza, segno chiaro di spinte localistiche, clientelari e particolari. Un bilancio prettamente elettorale, dunque, non rispondente alle reali esigenze dei calabresi e che ignora i settori strategici dell'economia regionale. L'opposizione rappresentata dal Pdl, in questo quadro di sfilacciamento istituzionale e politico in cui il centrosinistra costringe la Regione, rappresenta l'unico riferimento affidabile e solido per la Calabria". "In questi ultimi mesi che mancano per la prossima consultazione regionale - sottolineano gli esponenti del Popolo della Libertà nella nota - compiremo ogni sforzo producendo il massimo dell'impegno, in Calabria e a Roma, perché non un solo euro vada perso, o peggio, utilizzato per fini tutt'altro che utili alla collettività. Ci misureremo con l'attuale maggioranza su progetti e programmi concreti, con la nostra specificità, per preparare i giusti presupposti ad una alternativa di governo, per una nuova esperienza regionalista che spazzi via ogni velleitarismo cui ci ha abituati in questi anni un centrosinistra ricco di proclami e povero di concretezza".

Adamo (PD) "Anticipiamo le indicazioni di Bankitalia". "Proprio nel momento in cui il Governatore della Banca d'Italia lanciava il monito sul grave costo sociale della recessione che il Paese sta subendo, il Consiglio regionale ha approvato nella seduta di ieri, nella legge finanziaria regionale, importanti e significativi provvedimenti che sono coerentemente in linea con le indicazioni date da Mario Draghi". Lo sostiene, in una nota, il capogruppo del Pd alla Regione, Nicola Adamo. "Sarebbe proprio il caso di dire - aggiunge - che, mentre a Roma il Governo Berlusconi annaspa e finge di non vedere la crisi, in Calabria la maggioranza di centrosinistra e la Giunta Loiero dimostrano di saper fare da soli bene e al meglio con l'obiettivo di utilizzare una quota rilevante di risorse finanziarie pubbliche per lo sviluppo e la coesione sociale. In particolare, sono stati approvati norme legislative, di cui sono orgoglioso di essere stato proponente primo firmatario, che possono creare effetti propri delle misure anticicliche capaci di fronteggiare il diffuso disagio sociale e di promuovere la ripresa economica e produttiva. Al disoccupato in età compresa tra i 40 e 55 anni si offre l'opportunità di essere beneficiario di un 'bonus sociale', pari ad un importo di 3.600 euro all'anno, da utilizzare per acquisti di beni per la primaria infanzia, voucher formativi, buoni casa, per l'attivazione di microcrediti e mutui agevolati, per il sostegno a misure finalizzate a l'inserimento lavorativo. Il disoccupato beneficiario dovrà essere componente di un nucleo familiare con reddito inferiore ai 2/3 della soglia di povertà. Nella legge, per tale finalità, sono resi disponibili 60 milioni di Euro per un piano biennale. Per il sostegno all'accesso al credito delle piccole e medie imprese operanti in qualsiasi settore di attività, è stato istituito un Fondo di Garanzia per un importo pari a 50 milioni di euro. Oggetto della garanzia possono essere sia i prestiti per gli investimenti sia quelli per il capitale di esercizio. Sarà Fincalabra a gestire il fondo". Secondo Adamo, "é di rilievo anche l'indicazione che la legge fornisce affinché la stessa finanziaria regionale calabrese si associ con la 'Banca di garanzia collettiva dei fidi di Cosenza-Credito Cooperativo'. L'associazione tra la banca e Fincalabra prevede che, a fronte di 15 milioni di euro del Fondo pubblico, la banca si impegna ad utilizzare la somma ulteriore ed aggiuntiva di otto milioni di euro di risorse proprie. Per la ristrutturazione degli alloggi nei centri storici è previsto un contributo a fondo perduto pari al 50% dell'importo dei lavori e, comunque, non superiore a 30 mila euro. Nel caso il soggetto beneficiario dovesse stipulare un mutuo per coprire la spesa di propria competenza, è previsto anche l'abbattimento dell'1,5% del tasso di interesse". "Insomma - conclude il capogruppo del Pd - l'immediata ed efficace attuazione di questi provvedimenti può riaccendere la speranza per una vasta platea sociale che di fronte alla crisi in atto rimane tuttora molto esposta".

Feraudo “No ai commissari delle Comunità Montane” "Smantellato con la decadenza dei commissari liquidatori delle Comunità montane un indecente carrozzone politico". E' quanto si afferma, in una nota, del capogruppo di Italia dei valori alla Regione, Maurizio Feraudo. "Grazie all'emendamento proposto da Feraudo - è scritto nella nota - con l'approvazione del 'Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2009', il Consiglio regionale ha smantellato un autentico carrozzone, quello dei commissari delle Comunità Montane, i quali, nominati per provvedere, così come previsto dagli artt. 14 e 15 Legge regionale n.20/08 (Legge di riordino istituzionale delle Comunità Montane), all'ordinaria gestione degli enti sovracomunali soppressi o accorpati, sarebbero dovuti rimanere in carica per un periodo di tre mesi". "E invece, dopo circa dieci mesi dalla loro nomina - prosegue la nota - continuano ancora ad occupare la carica. L'emendamento prevede, appunto, la loro immediata decadenza. Il capogruppo di Idv ha fortemente voluto l'approvazione della norma, il cui contenuto è stato condiviso dall'intera Assemblea, che, acquisito il parere favorevole del relatore e della giunta, ha licenziato il testo all'unanimità. Grande soddisfazione ovviamente ha manifestato l'esponente dipietrista. Infatti, Feraudo ha sempre considerato i commissari delle Comunità montane come serbatoi di clientela dove erano stati sistemati i referenti di questo o quel politico. Un incarico assolutamente inutile e solo funzionale a soddisfare gli appetiti di vecchi tromboni della politica". "Finalmente la coraggiosa iniziativa di Feraudo ha scritto la parola fine - riporta ancora la nota - a una vera e propria vergogna pubblica. Che faceva il paio con quella che ancora oggi, purtroppo, consente ai consiglieri comunali, provinciali e regionali nonché ai membri dei rispettivi esecutivi di essere nominati direttori generali, amministrativi e sanitari delle Aziende ospedaliere e delle Asp e di far parte, in qualità di componenti o di segretari, delle commissioni per l'accertamento di invalidità. In tal senso Feraudo aveva presentato, infatti, un emendamento al collegato alla manovra finanziaria che prevedeva per costoro il divieto di ricoprire quegli incarichi. Al fine di impedire che, attraverso una subdola quanto preoccupante commistione tra politica e sanità, la gestione di quest'ultima potesse continuare ad essere, sfacciatamente, piegato a fini elettorali". "Questo emendamento, però - è detto nel comunicato - è stato bocciato, registrando una clamorosa spaccatura all'interno del gruppo del Pd: solo Principe e Naccari Carlizzi sono stati, infatti, sostenitori dell'emendamento. Anche il gruppo di Rifondazione Comunista si è diviso: l'assessore ha votato contro mentre il capogruppo ha votato a favore. Addirittura non é mancato chi, consigliere regionale e nel contempo componente di commissione per l'accertamento dell'invalidità civile, ha votato contro l'emendamento, tutelando così, oscenamente, un suo inquietante conflitto di interessi". "Senonché, oggi i calabresi - prosegue la nota - conoscono i nomi e i cognomi dei consiglieri regionali che solo a parole fingono di essere moralizzatori di un sistema, quello sanitario calabrese, corrotto e corruttore, e che, però, poi, nei fatti avallano il consolidamento di quelle infette incrostazioni. I calabresi oggi sanno chi sulla sanità fa sul serio e chi, invece, scherza. E' preoccupante che, mentre da una parte si chiede ai calabresi rigore e sacrificio, dall'altra si continua a consentire che il sistema sanitario venga utilizzato per fini che nulla hanno a che vedere con la tutela della salute. Della serie: c'é chi predica bene e razzola bene. Italia dei valori predica bene e razzola bene. Questa è la differenza".

De Gaetano “Stabilizzati 100 giovani laureati”. Saranno stabilizzati i 100 giovani laureati che lavorano alla Regione. A sostenerlo è il segretario regionale di Rifondazione comunista, Nino De Gaetano commentando "con soddisfazione - riporta un comunicato - l'approvazione dell'emendamento redatto dallo stesso De Gaetano e da Nicola Adamo per la stabilizzazione dei 100 giovani laureati assunti in Regione nel 2006". "E' un risultato importante - sostiene De Gaetano - che ripaga l'impegno con cui da tre anni questi giovani calabresi lavorano all'interno dei Dipartimenti della Regione. La loro stabilizzazione, sancita all'interno del Bilancio appena approvato dal Consiglio regionale, è un atto di correttezza oltre che un'ulteriore conferma degli sforzi che la maggioranza di centrosinistra sta compiendo per garantire i diritti dei lavoratori". "Il responso positivo dell'aula - prosegue De Gaetano - permette di aggiungere un'ulteriore tappa al percorso virtuoso che la Calabria sta seguendo sul fronte della stabilizzazione dei precari. In questo caso, in particolare, il Consiglio regionale ha riconosciuto l'importanza strategica che i giovani laureati hanno acquisito nel corso del tempo, assumendo incarichi sempre più delicati all'interno dei rispettivi dipartimenti. A tre anni dalla loro assunzione e a cinque dal concorso bandito dalla Regione, la stabilizzazione li strappa oggi ad un futuro di incertezze come ha già fatto, nel corso degli ultimi anni, per migliaia di lsu ed lpu al centro dell'impegno politico profuso dai rappresentanti di Rifondazione comunista". "I molti risultati conseguiti, però, non esauriscono la battaglia del Prc - conclude il segretario regionale di Rifondazione comunista - pronto a sostenere i diritti di chi la nuova legge sulla pubblica amministrazione del governo Berlusconi vuole condannare al precariato a vita, abrogando tutte le norme contenute nelle finanziarie 2007 e 2008 e condannando ad un destino di incertezza migliaia di italiani ai quali si regalerà come contentino una riserva (massimo del 40%) nei fantomatici concorsi del triennio 2009-2011. A questo drammatico scenario Rifondazione comunista continuerà ad opporsi senza sosta chiedendo, tra le altre cose, l'abrogazione del blocco del turn-over nella pubblica amministrazione e il riconoscimento ai lavoratori Lsu ed Lpu dei contributi pensionistici per tutti gli anni di servizio"..

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