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Statuto e Legge elettorale nella conferenza dei capigruppo

 

Statuto e Legge Elettorale all’esame dalla conferenza dei Capigruppo

24 giu 09 E' partito con sollecitudine, e intende rispettare una stringente tabella di marcia, il percorso del Consiglio regionale per adeguare lo Statuto e cambiare l'attuale legge elettorale. Entro il prossimo 13 luglio, su proposta del presidente dell'Assemblea, Giuseppe Bova, gruppi politici e singoli consiglieri potranno studiare le proposte elaborate e presentare eventuali emendamenti; dal 14 lavoreranno, quasi "in conclave", i capigruppo con l'ausilio di esperti costituzionalisti per pervenire ad articolati condivisi che, tra il 20 e il 25 luglio, passeranno al vaglio della Commissione Riforme e poi all'esame dell'Aula per l'approvazione. Tappa importante, in questa direzione, quella odierna della Conferenza dei capigruppo che ha avviato l'esame dei testi in materia, a firma congiunta del presidente della Regione, Agazio Loiero, e del presidente del Consiglio, Bova, elaborati sulla base delle varie proposte presentate da esponenti di entrambi gli schieramenti e ispirati dagli orientamenti largamente condivisi da tutti i gruppi politici. Ai capigruppo consiliari è stato distribuito un dossier con i testi elaborati: uno recante "Norme per lo svolgimento di elezioni primarie obbligatorie per la selezione di candidati all'elezione di presidente della Giunta regionale", consistente in 17 articoli; un secondo, che si sviluppa in quattro articoli, titolato "Modifiche allo Statuto della Regione Calabria"; e un terzo, composto da 5 articoli, "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 7 febbraio 2005, n.1, recante 'Norme per l'elezione del presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionalé". Il presidente Bova, illustrando le proposte, ha rimarcato che, nel complesso, tendono al massimo coinvolgimento dei cittadini calabresi e "si muovono tutte avendo il preciso orizzonte dell'unità, nella Costituzione, col resto del Paese, in un quadro di autonomia e responsabilità attiva della comunità calabrese". Nel rispetto dell'autonomia di giudizio di ciascun gruppo, è stato, ovviamente, rinviato l'esame delle singole proposte e il presidente Bova ha sottolineato che della nuova legge elettorale é stata fornita solo una dettagliata relazione esplicativa in quanto l'articolato del testo è stato sottoposto ad un parere degli esperti del Ministero dell'Interno chiamati a valutarne il meccanismo applicativo. I presidenti dei gruppi consiliari hanno avuto un primo scambio di opinioni, in particolare, su alcuni aspetti delle proposte. Si è discusso così del vincolo di obbligatorietà ipotizzato per le primarie ma anche dei costi relativi al loro svolgimento; ancora, del numero degli assessori esterni (massimo 4 secondo la bozza presentata per le modifiche dello Statuto) e del loro status; degli incarichi in Giunta dei consiglieri eletti e del meccanismo previsto per la loro temporanea sostituzione. Ma oltre al pacchetto riforme, i capigruppo oggi hanno affrontato anche questioni legate all'attualità, quali le prospettive occupazionali dei dipendenti della società "Why Not". Al riguardo, su proposta di Alberto Sarra (An), subito sposata dal presidente Bova, si è deciso unanimemente di riconvocare la Conferenza dei capigruppo per mercoledì 8 luglio, con la partecipazione degli assessori al Lavoro e ai Lavori pubblici. Al termine della seduta, i presidenti dei gruppi consiliari hanno approvato all'unanimità un ordine del giorno proposto da Francesco Galati (Nuovo Psi) e fatto proprio dal presidente Bova che impegna il presidente della Giunta regionale a soprassedere all'accorpamento delle guardie mediche e, quindi, alla soppressione delle relative postazioni.

Naccarato “Esempio di sintonia istituzionale”

24 giu 09 "Con la presentazione dei testi in materia di riforme a firma congiunta, i presidenti Loiero e Bova hanno realizzato oggi un fatto di assoluto rilievo istituzionale". E' quanto afferma, in una dichiarazione, Paolo Naccarato, già sottosegretario di Stato e, nella scorsa legislatura, presidente della Commissione Statuto, che ha partecipato alla conferenza dei capigruppo su delega del presidente Loiero. "Incomprensioni e tensioni - prosegue Naccarato - che sono emerse anche nella scorsa legislatura fra presidente della Regione e presidente del Consiglio accadono spesso anche nelle altre regioni. Oggi in Calabria si è affermato un esempio limpido di straordinaria sintonia fra istituzioni che, sono certo, il Consiglio regionale saprà valorizzare". "Le proposte di legge - sostiene ancora Naccarato - che si offrono all'esame dell'Aula sono dei testi di partenza che spingono ancor di più a scendere nel merito delle questioni relative al 'pacchetto riforme' in tempi ormai ristrettissimi. Del resto, dopo tanti confronti, si tratta di una ricognizione di esigenze ampiamente emerse e che possono essere largamente condivise". "Le innovazioni e l'adeguamento del nostro ordinamento anche alla luce della giurisprudenza intervenuta - sostiene ancora Naccarato - avranno un vincolo invalicabile; l'invarianza della spesa, anzi una qualche riduzione di essa, con contestuali interventi in riduzione su varie voci di spesa che sono in via di definizione tecnica. Una opportunità per proseguire sulla strada della modernizzazione della nostra Regione che sarà arricchito certamente dal contributo di ciascun consigliere regionale nelle prossime settimane"

Adamo “Percorso irreversibile”.

24 giu 09 "A firma delle due massime cariche istituzionali regionali, Loiero e Bova, sono state depositate le proposte di riforma elettorale ed istituzionale". Lo afferma, in una nota, il capogruppo del pd alla Regione, Nicola Adamo. "La Conferenza dei capigruppo - aggiunge - ne è stata informata ufficialmente oggi e, quindi, diventa irreversibile il percorso che entro luglio porterà alla definitiva approvazione dei testi. Ciò che si prefigura sono contenuti qualificanti per quanto riguarda le parti concernenti le modifiche allo Statuto regionale e quelle riguardanti la legge elettorale e l'istituzione delle primarie per la candidatura a Presidente della Giunta regionale". "Si propone - dice ancora Adamo - di abolire il listino e di eleggere tutti i consiglieri regionali nelle cinque circoscrizioni provinciali. Abolizione del listino e primarie per la presidenza della Giunta sono atti di profonda innovazione perché si promuove la partecipazione diretta ed il protagonismo dei calabresi per la scelta degli eletti. Non più presidenti di Giunta imposti dai vertici dei partiti, ma saranno gli elettori, con la loro autodeterminazione, a designare persino chi candidare oltre che a decidere chi eleggere"

Feraudo “Primarie non sono priorità”

24 giu 09 "L'Italia dei Valori è per le primarie, ma non introdotte e rese obbligatorie da una legge regionale. Questo è un punto per noi fondamentale". E' l'opinione, secondo quanto riferisce una nota, del capogruppo di Idv in Consiglio regionale, Maurizio Feraudo. "Nel merito delle proposte di riforma istituzionale - prosegue - di cui si è discusso oggi nella Conferenza dei capigruppo, ci sarà senz'altro modo di intervenire dopo una più attenta valutazione dei testi. Tuttavia a me pare che, considerato il quadro economico e delle difficoltà sociali della Calabria, le primarie per la scelta del candidato a Presidente non siano assolutamente una priorità". "Non vorrei, infine - conclude - visto che il costo per lo svolgimento delle primarie è a carico non dei partiti ma della Regione, che le primarie cosi concepite suonassero come un'ulteriore tassa a carico dei contribuenti. Attesa la sfiducia dei cittadini verso la politica, che si è registrata con un astensionismo altissimo nelle ultime elezioni, non vorrei che le primarie, che di sicuro non aiuteranno a ridurre il gap tra società politica e società civile, diventassero uno strumento ad uso e consumo per gli addetti ai lavori".

Tripodi (Pdci) “Ridurre i costi della politica”.

24 giu 09 "E' giusto ridurre i costi della politica e assumere, quindi, tutti i provvedimenti necessari che vanno in questa direzione". E' quanto afferma l'assessore regionale all'Urbanistica Michelangelo Tripodi, segretario regionale del Pdci, a margine della riunione dei capigruppo. "Ovviamente - prosegue Tripodi - bisogna essere coerenti. Non mi pare che l'istituzione delle elezioni primarie obbligatorie per la selezione di candidati all'elezione di presidente alla Giunta regionale, così come viene proposta, rappresenti una riduzione dei costi, anzi mi pare che tale iniziativa creerà necessariamente un aumento delle spese e, quindi, contraddice di fatto l'intento dichiarato di volerle ridurre". "Inoltre, ribadisco che la mia contrarietà alle primarie obbligatorie - sostiene ancora Tripodi - nasce non solo da questioni legate alla spesa, ma anche e soprattutto da ragioni politiche poiché ritengo che i nodi politici non si risolvano ricorrendo a strumenti normativi come in questo caso le primarie che, peraltro, sono di dubbia costituzionalità. Per quanto riguarda, infine, la legge elettorale considero opportuno sollecitare la necessità di ridurre lo sbarramento del 4%, introducendo nella legge elettorale regionale meccanismi analoghi a quelli già in vigore per i Comuni e le Province laddove insieme al principio di governabilità viene garantito il diritto alla rappresentanza plurale anche per le forze minori"

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