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Sanità in rosso continua lo scontro

 

S’infiamma la bagarre sulla sanità: Loiero “Pdl da i numeri”. Lo Moro “Su Luzzo interviene il PD”. Giallo Magarò “Mai sottoscritto documento”

24 giu 09 "Raccontando fandonie come fa il centrodestra, dando numeri a casaccio, forse perché frastornato dall'insuccesso elettorale di Cosenza che brucia le ambizioni di una rivincita alla Regione, non si salva la Sanità in Calabria". E' quanto afferma il presidente della Regione, Agazio Loiero, a proposito dell'inclusione dell'ex assessore alla Sanità in una commissione tecnica "che deve aiutare a capire di più la situazione". "Altro che smentita all'eredità del passato - sostiene Loiero -. Le cifre del debito e gli anni in cui sono maturate sono quelle che sono e inchiodano l'intera giunta Chiaravalloti, non uno dei tanti assessori alla Sanità dell'epoca. In ogni caso si tratta di cifre che nessuno può smentire. E non basta buttare, come dadi su un tavolo da gioco, percentuali che poggiano sul nulla. Il dato reale, incontrovertibile è quello certificato dall'advisor: l'80 per cento del debito è stato prodotto dal 2001 al 2005, quando nel governo regionale c'erano anche alcuni degli attuali capigruppo del centrodestra". "Stupisce poi - aggiunge Loiero - la strana presa di posizione del centrodestra contro Luzzo. La nomina risale a due mesi fa, per cui la finta scoperta del 'caso' può trovare spiegazione solo nella ritrovata alleanza con l'Udc, che porta il centrodestra a un'aggressività tattica, e nel nugolo di ambizioni che si erano concentrati sulla Regione ora frustrati dal risultato di Cosenza, che poteva essere bissato anche a Crotone dove il centrosinistra, dividendosi, ha in pratica rinunciato a vincere". "Ho sempre sostenuto - dice ancora Loiero - che per mettere la sanità a regime, è necessario il concorso di tutti. Tant'é che ho incontrato, cosa mai avvenuta prima, i capigruppo di centrodestra per coinvolgerli nelle decisioni. In questo spirito bipartisan è arrivata la nomina di Luzzo in una commissione che non è politica: tra gli altri ci sono un ex manager del centrodestra, un tecnico del San Raffaele di Milano, uno che fa riferimento a Rifondazione Comunista. Si tratta di professionisti in grado di fornire il miglior livello di conoscenza possibile per evitare, finalmente, di sbagliare in un settore così delicato". "A questo punto - conclude Loiero - mi sembra tanto che il centrodestra abbia paura della verità, non vuole far sapere ai calabresi come stanno le cose e non vuole cambiarle. Non trova altra spiegazione questa ricerca affannosa di un pretesto per indurre il governo a commissariare il settore. Così facendo farebbe il proprio interesse, tentando di coprire proprie responsabilità, ma sulla pelle dei calabresi che hanno diritto ad avere non un commissario ma una sanità efficiente, quella che noi vogliamo realizzare in tempi brevi con il concorso di chi ha conoscenze e può metterle a disposizione della collettività"

Lo Moro “Su nomina Luzzo intervenga il PD”. "Apprendo dalle agenzie il contenuto di una nota dei consiglieri regionali di opposizione secondo la quale Loiero avrebbe nominato come esperto per il piano di rientro della sanità Gianfranco Luzzo che si è occupato di sanità, rivestendo il ruolo di assessore, con la Giunta Chiaravalloti, bocciata dagli elettori con il voto dell'aprile 2005. Io non ho nulla contro il destinatario della nomina. Resta il fatto, però, che Loiero sta facendo, sul finire della legislatura esattamente il contrario di quello che si era deciso e detto all'inizio". Lo afferma, in un comunicato, Doris Lo Moro, parlamentare del Pd ed ex assessore regionale alla Salute. "Si è iniziato - aggiunge - all'insegna della discontinuità a partire dalle nomine dei manager. Oggi quasi tutti i manager vengono dal passato che si voleva cancellare e si chiude il cerchio con l'utilizzo, sotto forma di esperto, di un politico, assessore alla sanità nella giunta di centro-destra, da cui abbiamo ereditato lo sfascio della sanità. La confusione politica dei nostri tempi, del resto, consente di cancellare percorsi e diversità e di farlo con assoluta disinvoltura". "Con questa nota, comunque - dice ancora Doris Lo Moro - non mi preme segnare distanze con Luzzo, che sono nei fatti e non ho bisogno di motivare, ma con il Presidente della Regione e con la sua gestione della sanità che, ad oggi, si è misurata con un solo obiettivo, quello di quantificare il disavanzo, senza riuscire a raggiungerlo. Certi comportamenti e certe scelte possono suonare come insulti per gli elettori e per quanti hanno lavorato ad un progetto di cambiamento, oggi cancellato e smentito. Su questa nomina e sulla situazione della sanità bisogna avere il coraggio di aprire una vera discussione nel partito. In tal senso formulo un'esplicita richiesta al segretario regionale che non potrà non condividere il mio sconcerto e il bisogno di un chiarimento vero sulla linea del PD". "Un chiarimento indispensabile - conclude Lo Moro - anche per costruire corrette prospettive per le elezioni regionali future"

Giallo Magarò “Non sottoscritto alcun documento”. "Apprendo da fonti giornalistiche che tra i sottoscrittori di una nota diffusa da alcuni colleghi del consiglio regionale sulla nomina di Gianfranco Luzzo, in qualità di esperto per il rientro del debito sanitario, figura anche il mio nome". Lo afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale Salvatore Magarò. "Mi trovo costretto a precisare - aggiunge - che non ne so nulla e che, di conseguenza, non ho sottoscritto su tale argomento alcuna dichiarazione, della cui esistenza sono venuto a conoscenza solo adesso, scorrendo le notizie battute dall'agenzia nel primo pomeriggio di quest'oggi"

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