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Sanità in rosso, debito inferiore ai 40 mln

 

Sanità calabrese in rosso, Loiero “Attendo convocazione da Roma, debito inferiore, problema politico”. Pdl attacca “Nomina Luzzo smentisce paternità debito”

24 giu 09 "Aspettiamo una convocazione dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, adesso che sono state archiviate le elezioni". Lo ha detto il presidente della Regione, Agazio Loiero, parlando con i giornalisti a Catanzaro sui temi del disavanzo nella sanità. "Dal tavolo - ha aggiunto Loiero - è emerso che mancavano 40 milioni. Stiamo approfondendo e può darsi che avremo a che fare con una cifra infinitamente minore, ma questo è un fatto tutto tecnico. E' sul piano politico che si dovrà decidere".

Sulle guardie mediche limitare i problemi sociali. Il presidente della Regione, Agazio Loiero, ha avuto stamani un lungo colloquio telefonico con il generale Massimo Cetola, commissario straordinario dell'Asp di Reggio Calabria, per affrontare lo spinoso problema della ventilata soppressione delle guardie mediche nel territorio del Reggino. Loiero ha comunicato al generale Cetola l'intenzione da parte della Regione di conciliare l'esigenza di coprire il grande disavanzo della sanità calabrese con quella di limitare i conseguenti problemi sociali sul territorio. "Proprio la soppressione dei presidi di guardia medica in molti territori, per lo più montani e interni, farebbe venire meno - secondo Loiero - l'assolvimento di una funzione sociale assai delicata". Il generale Cetola, dal canto suo, ha ribadito che l'impegno di voler rientrare nella legalità normativa, nell'Asp da lui guidata, gli ha imposto, tra l'altro, di sopprimere già alcune postazioni di guardia medica. Allo stesso tempo, però, Loiero ha invitato Cetola, pur nel rispetto della sua autonomia di commissario del governo, di fermare eventuali altre soppressioni di guardie mediche, per approfondire la problematica all'interno del più ampio piano regionale che va contestualizzato al nostro difficile territorio. Il generale Cetola si è quindi impegnato a tenere conto per il futuro dei suggerimenti del presidente e tentare nei limiti del possibile di uniformare le proprie iniziative alle politiche che la Regione sta attuando in campo sanitario.

Larosa (Prc) “Sulle guardie mediche scelte importanti”. Il segretario di Rifondazione comunista della provincia di Reggio Calabria, Antonio Larosa, considera "molto importante la scelta del presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, di istituire un apposito tavolo di coordinamento e di chiedere all'Asp di Reggio Calabria e all'Asl di Locri di sospendere la decisione di soppressione delle postazioni di guardia medica". "Si tratta - afferma Larosa in una nota - di una misura minima di salvaguardia degli interessi dei cittadini e del territorio, che dimostra la sensibilità democratica di Loiero e della maggioranza regionale, garantendo inoltre tempi e modi per individuare soluzioni alternative. Con un impegno in più, molto significativo, annunciato pubblicamente: tutte le decisioni future saranno assunte in piena concertazione con gli enti locali interessati". "Il Prc - aggiunge il segretario provinciale - si colloca a fianco dei sindaci della Locride e della Piana che si stanno battendo per il mantenimento di un servizio essenziale come quello delle guardie mediche. Sebbene l'auspicio di ridurre i costi della sanità sia ampiamente condiviso e condivisibile, questo non può assolutamente avvenire a discapito dei servizi di base e dei diritti dei cittadini: le guardie mediche sono un presidio fondamentale e irrinunciabile, soprattutto in un territorio così complesso, per conformazione geografica e sociale, come quello della provincia di Reggio Calabria". "In quest'ottica - afferma ancora Sbarra - il Prc di Reggio Calabria dichiara la propria disponibilità a qualunque azione rivendicativa che punti a evitare lo smantellamento dei presidi medici di base e che rilanci il ruolo della sanità pubblica e universale". Per Larosa "sono altri i costi su cui agire per ridurre il deficit della sanità calabrese, a partire dalle consulenze, dagli accreditamenti dei privati o dai rimborsi per interventi chirurgici vari"

Pdl “Nomina Luzzo smentisce paternità debito”. "La nomina del dott. Gianfranco Luzzo, voluta dal governatore Loiero, smentisce clamorosamente la tesi dell'eredità del debito avanzata, coram populo, dallo stesso Governatore". Lo affermano, in una nota, i capigruppo del centrodestra in Consiglio regionale Pino Gentile (Fi) Alberto Sarra (An), Michele Trematerra (Udc), Francesco Galati (Psi), Gianpaolo Chiappetta (Popolari e Liberali verso il Pdl), Giovanni Nucera (Liberaldemocratici), Pasquale Senatore (La Destra) e Salvatore Magarò (Calabria Riformista). "Quando un Governo regionale - prosegue il comunicato - che presenta un deficit di oltre due miliardi di euro sulla sanità, nomina come esperto per il piano di rientro l'ex assessore regionale al ramo della precedente legislatura, confessa implicitamente che la maturazione dello stesso debito è ascrivibile a se stesso". "Ci chiediamo - aggiunge la nota - quale logica diversa potrebbe muovere il Governatore se veramente il debito fosse stato ereditato nella misura in cui viene declamato. Il centrodestra avrebbe pasticciato e compiuto danni inenarrabili per cinque anni e poi il centrosinistra per rimediare al danno chiamerebbe al suo capezzale chi era politicamente responsabile del danno stesso? Vero è, invece, che solo il 25% del debito strutturale è ascrivibile al quinquennio precedente come confermato dalle carte del Governo che ha impugnato dinanzi alla Corte costituzionale il provvedimento di introduzione del ticket e del piano di ammortamento". "Sul piano strettamente politico, però - si afferma nel comunicato - la nomina del dott Luzzo fa giustizia delle menzogne propalate in questi ultimi mesi, addebitando il 75% della spesa storica alla gestione 2005-2008 e comporta un'assunzione di responsabilità chiara e netta da parte dell'attuale esecutivo regionale". "Da questa premessa - conclude la nota - e considerando lo stato di crisi che vive il settore, con il serio pericolo che si possa pervenire ad una situazione di insolvenza generale che coinvolga anche i dipendenti, è opportuno chiedere al Governo centrale ogni provvedimento atto a salvaguardare la salute dei cittadini ed i diritti inalienabili dei lavoratori"

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