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Elezioni provinciali, UDC al centro delle trattative

 

Elezioni provinciali, Udc al centro delle trattative per gli apparentamenti

11 giu 09 . In Calabria, l'Udc scioglierà la riserva sugli apparentamenti solo domani. A Milano l'Udc incontrerà sia il candidato del Pdl, Podestà, che quello del Pd, Penati, poi sceglierà con chi schierarsi. A Frosinone e Rieti, è il Pd a ipotizzare accordi con l'Unione di Centro. Grandi manovre in vista dei ballottaggi del 21 e 22 giugno, e al centro degli interessi sia del centrosinistra che del centrodestra, ancora l' Udc di Casini. "Nelle prossime ore incontreremo i candidati alla presidenza della provincia di Milano Podestà e Penati per sottoporre le nostre indicazioni programmatiche in vista del ballottaggio, e dopo questi incontri assumeremo una decisione in merito".Sono le parole del segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, dopo che, in mattinata, il coordinatore cittadino dell'Udc, Luca Ruffino, aveva dichiarato l'appoggio a Podestà. Posizione definita poi dal segretario Cesa, come espressione personale. La Lista Moratti è scesa invece direttamente in campo in vista del ballottaggio per le provinciali a sostegno di Guido Podestà con una campagna di affissione di manifesti con la scritta 'Letizia Moratti sostiene Podesta''. Per quanto riguarda invece la provincia di Torino, è il parlamentare del Pd, Gianni Vernetti, a spingere per un accordo con l'Udc, per portare alla vittoria il candidato del centrosinistra alla presidenza della Provincia di Torino, Antonino Saitta. Il governatore del Lazio, Piero Marrazzo, a proposito di una allenaza Pd-Udc per i ballottaggi per le province di Rieti e Frosinone, si è detto convinto "dell'allargamento di un'alleanza ma bisogna lavorarci. Non riduciamo tutto ad un accordo elettorale. Cerchiamo di guardare lontano". L'Udc invece scioglierà entro domani sera il nodo del sostegno ad uno dei due candidati al ballottaggio per la presidenza della Provincia di Cosenza. Si intanto susseguono fitti i colloqui tra Roberto Occhiuto, candidato dell'Udc, che al primo turno ha ottenuto oltre il 10% dei consensi, ed esponenti degli schieramenti di centrosinistra e centrodestra che con Mario Oliverio e Pino Gentile si sfideranno al ballottaggio. A Bologna è il candidato del Pdl e Lega, Alfredo Cazzola, a invitare il terzo dei candidati, Giorgio Guazzaloca, ad allearsi con lui per battere il candidato del Pd, Flavio Delbono. Quest'ultimo ha ricevuto oggi il sostegno del sindaco uscente, Sergio Cofferati, che lo incoraggia ad andare avanti così, senza apparentamenti. Infine Adriana Poli Bortone, giunta terza nella corsa alla presidenza della Provincia di Lecce, ha oggi freso noto che non faràalcun apparentamento con i due candidati al ballottaggio: Antonio Gabellone (centrodestra) e Loredana Capone (centrosinistra).

All’Unical l’esame del voto: ha vinto l’astensionismo. Si è svolto all'Università della Calabria il seminario "Elezioni 2009. Riflessioni sul voto dei calabresi", organizzato dall'Osservatorio politico-istituzionale del dipartimento di Sociologia e Scienza politica. "Siamo solo alla prima parte delle votazioni di questa tornata elettorale - ha detto il coordinatore del seminario, Guerino D'Ignazio - che si concluderà con i ballottaggi e con il referendum sul sistema elettorale, ma possiamo affermare che é stata persa l'opportunità di 'pensare europeo', dando priorità alle elezioni amministrative". D'Ignazio ha quindi sottolineato come, "da una prima analisi, si evinca che il primo partito in Italia è stato quello degli astensionisti e che le tendenze generali siano andate verso una radicale perdita di consensi nei confronti dei due principali partiti, Pdl e Pd, a favore dei partiti minori, come Lega, Italia dei Valori e Udc". "E' interessante notare - ha affermato Roberto De Luca, docente di Sociologia dei fenomeni politici dell'Unical - come nelle elezioni europee il voto valido sia stato inferiore al 50 per cento e che in Calabria l'11 per cento ha votato solo per le elezioni provinciali". Antonello Costabile, anch'egli docente di Sociologia dei fenomeni politici dell'Unical, ha rilevato "la difficoltà di analizzare questi dati considerate le complessita di tipo tecnico. E' tutto continuamente in movimento - ha detto Costabile - e nessuno sa districarsi su questi risultati elettorali. Risulta difficile capire chi abbia effettivamente vinto o perso". Una riflessione sulla partecipazione elettorale è stata fornita in chiusura dell'incontro dal docente della facoltà di Scienze politiche dell'Unical, Piero Fantozzi, secondo cui "l'interesse politico europeo rimane all'interno degli Stati nazionali. C'é un processo di particolarizzazione dell'interesse molto forte e, nel contempo, la politica diventa sempre meno esperienza e sempre più opinione".

Provinciali Cosenza

Incontri serrati Udc, domani decide. L'Udc scioglierà entro domani sera il nodo del sostegno ad uno dei due candidati al ballottaggio per la presidenza della Provincia di Cosenza. In queste ore, secondo quanto si è appreso, si susseguono fitti i colloqui tra Roberto Occhiuto, candidato dell'Udc, che al primo turno ha ottenuto oltre il 10% dei consensi, ed esponenti degli schieramenti di centrosinistra e centrodestra che con Mario Oliverio e Pino Gentile si sfideranno al ballottaggio. Al momento, comunque, nessuna decisione è stata ancora presa. Occhiuto rientrerà a Cosenza stasera da Roma, dove ha partecipato alla seduta della Camera, e domani incontrerà i candidati del partito alla Provincia ed i dirigenti dell'Udc. Sarà quella la sede, in cui, collegialmente, sarà presa la decisione sulla posizione da assumere al ballottaggio. L'orientamento del partito di Casini per Cosenza è quello di sostenere il candidato che più si avvicina ad alcuni dei punti programmatici dell'Udc, quali la riduzione del numero degli assessori ed il contenimento dei costi di gestione dell'Ente. Al momento non c'é neanche una decisione su quale forma di sostegno adottare: l'apparentamento oppure un accordo politico che non preveda anche un'intesa elettorale.

MPA: insieme cambieremo la nostra terra. "Insieme continueremo a cambiare la nostra terra". Lo afferma, in una nota, il commissario provinciale di Cosenza del Movimento per le autonomie, Pierluigi Martire. "Siamo già pronti - prosegue - per continuare il lavoro appena iniziato. Tuttavia, prima di ogni altra cosa, desideriamo ringraziare le tante persone che liberamente hanno scelto di sostenere Orlandino Greco, quale presidente della Provincia di Cosenza, ed i 108 candidati delle liste a lui collegate: Movimento per le autonomie, Cittadini e libertà, Giovani per le autonomie". "Il 4,13% - aggiunge - raggiunto in soli 4 mesi di lavoro e senza grandi mezzi organizzativi ed economici rappresenta un risultato straordinario per un soggetto nuovo, che ha appena intrapreso il proprio percorso. Ciascun voto ricevuto descrive una scelta di diversità, di reale desiderio di cambiamento, di attaccamento per il proprio territorio e per la sua identità e storia". "Siamo felici - è detto nel comunicato - di avere creduto in candidati che rappresentano la reale espressione dei loro territori, che non hanno cognomi e storie importanti, ma che hanno saputo dimostrare che con l'entusiasmo e soprattutto con la convinzione in un'idea si possono raggiungere traguardi di rilievo. Il sostegno ricevuto, ci sprona a continuare, se possibile, con ancora più convinzione, sulla strada intrapresa". "Lo abbiamo detto in questi mesi - conclude la nota - e lo ribadiamo oggi con ancora più forza: non ci vedrete solo nei periodi elettorali, perché prima di ogni altra cosa abitiamo i nostri territori e sapremo per questo rappresentarne le aspirazioni ed i bisogni. Tra dieci giorni inizieremo la fase dei congressi cittadini e di area, che saranno conclusi a fine luglio dal congresso provinciale. Siamo certi che condividerete con noi questo importante momento di costruzione"

Gentile “Oliverio mostra segni di debolezza”. "Oliverio ha perso 17 punti rispetto alle precedenti elezioni: per questo è stato 48 ore in un silenzio catatonico interrotto da una conferenza stampa convocata per dire ai giornalisti che vincerà e per riempirci di insulti. Bene, questo è il sintomo della sua debolezza". Lo ha sostenuto Pino Gentile, candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia di Cosenza. "Noi - ha aggiunto - non risponderemo agli insulti che sono il sintomo di un nervosismo dilagante. Su di lui preferiamo solo dire che è un 'genio' dei numeri: aveva detto di avere il 68% del gradimento, il 55% dei voti ed è sceso sotto il 47%: un po' come fanno i piazzisti napoletani quando devono vendere le pentole nelle fiere". "L'elettorato cosentino - ha sostenuto Gentile - è stanco dei suoi proclami e degli annunci ripetuti di vittoria: alla gente interessa confrontarsi con i numeri veri del disagio, che Oliverio sottovaluta continuamente, e non con quelli falsi dei sondaggi taroccati. C'é la necessità di confrontare i programmi. Noi proponiamo il riequilibrio sociale della provincia attraverso un'operazione di sostegno ai ceti poveri. Proponiamo ancora una valorizzazione del territorio che esalti le autonomie e rafforzi il ruolo dei sindaci. Sarà importante discutere con le forze convergenti della necessità di riformare radicalmente il settore istituzionale del mercato del lavoro di competenza provinciale, che non ha mai dato alcun sostegno alle migliaia di giovani disoccupati laureati e diplomati che vanno messi in contatto con le offerte di lavoro. La coalizione di centrosinistra è stata ferma in questi cinque anni sulle materie di competenza dei rifiuti e sui cicli integrati delle acque: non ha saputo reclamare visibilitàe rivendicare autonomia dalla Giunta regionale". "L'elettorato - ha concluso Gentile - ha punito l'arroganza di Oliverio, che sente franare il terreno sotto i piedi e si abbarbica sul nulla per nascondere la sua già conclamata sconfitta"

Centrosinistra “Gentile consci della sconfitta”. "I fratelli Gentile, consapevoli della sonora sconfitta verso cui sono ormai inesorabilmente avviati e del fatto che dovranno risponderne ai vertici nazionali e regionali del Pdl, sono estremamente nervosi e ricorrono a qualsiasi menzogna pur di recuperare consenso tra i cittadini della provincia di Cosenza". E' quanto afferma, in una nota, il coordinamento politico del Centrosinistra della provincia di Cosenza. "L'ultima fantasiosa invenzione - prosegue il comunicato - riguarda un fantomatico 'gruppo dei Consiglieri provinciali del Pdl, La Destra e I Moderati' che da domenica scorsa, come è noto, non esiste più. Di quei consiglieri, infatti, ne sono sopravvissuti elettoralmente solo uno o due e, quindi, chi è stato clamorosamente bocciato dagli elettori per aver condotto negli anni passati una politica denigratoria, insulsa e priva di qualsiasi prospettiva, non ha alcuna credibilità formale e sostanziale e nessun diritto per intervenire nel dibattito politico in corso". "Quanto ai fondi per la disabilità scolastica - aggiunge la nota - giudichiamo davvero mostruoso, riprovevole e vergognoso utilizzare demagogicamente un tema così serio e delicato per carpire consensi con notizie false e destituite di qualsiasi fondamento. I cittadini interessati e le loro famiglie sanno quanto la Provincia è stata sensibile nel corso di questi anni a queste problematiche e sanno anche che mai saranno abbandonati o lasciati da soli, essendo quello del sostegno ai portatori di handicap uno dei temi che più è stato e continua a stare a cuore a Gerardo Mario Oliverio. D'altronde, se fosse vero quello che dicono gli ex consiglieri del centrodestra, che somigliano ormai ai reduci del Vietnam, bisognerebbe domandare loro come mai solo ora si accorgono del problema e perché non hanno sollevato alcuna obiezione, critica o lamento al momento dell'inizio dell'anno scolastico o dell'approvazione del bilancio". "Queste ennesime, eclatanti bugie - si afferma nel comunicato - sparse a piene mani e con estrema disinvoltura ed irresponsabilità confermano quanto siano squallidi taluni personaggi che, pur di denigrare e mettere in cattiva luce gli avversari, non esitano a ricorrere a temi e problematiche delicatissime ed a speculare sulla pelle di chi spesso soffre in silenzio e con una dignità che questi signori non hanno mai conosciuto". "Sul resto - conclude la nota - caliamo un velo pietoso: i seminatori di veleni e di menzogne non meritano nessuna risposta"

Provinciali Crotone

Schifino “Zurlo non ha alcuna strategia”. "Gli elettori faranno una scelta chiara e precisa. Ora è più semplice". Lo afferma, in un comunicato, il candidato del Pd alla presidenza della Provincia di Crotone, Ubaldo Schifino. "E' però fondamentale - afferma - che si scelga tra due diverse prospettive ed analisi politiche, quelle volute dalla coalizione di centrosinistra o quelle portate avanti dalla destra che a tutti i suoi livelli, siano essi provinciali, regionali ed in special modo nazionali, sono fallaci e testimoniano una distanza incolmabile dalle problematiche presenti nel Mezzogiorno ed in particolare nella provincia di Crotone". "Zurlo non ha metodo - prosegue Schifino - ma soprattutto deve conformarsi alla politica del Governo centrale. Come giustifica, ci chiediamo, i danni incalcolabili che la riforma della scuola, voluta dal ministro Gelmini, sta producendo in Calabria e che vedrà ben 900 plessi in meno da destinare alla formazione scolastica dei nostri ragazzi? Sono queste le politiche che vogliono valorizzare le competenze e le professionalità dei nostri giovani?. E come giustifica Zurlo la paralisi procurata dal Lodo Alfano, voluta dalla coalizione cui fa riferimento, del sistema giustizia?". "In una provincia - aggiunge - com'é quella crotonese pervasa dai condizionamenti dettati dalla criminalità organizzata alla vita economica, ma anche sociale dei nostri cittadini, le uniche misure prese finora concretamente sono negative e fanno riferimento ad un progressivo indebolimento del controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine. In materia di immigrazione, Zurlo si confarrà alle scelte xenofobe dei rimpatri e all'inutile presenza dell'esercito nel Cda di Sant'Anna, mentre fuori i cittadini e gli ospiti del centro non riescono ad interagire per la totale assenza di strutture e supporti adatti ad una pacifica e solidale convivenza". "La bonifica delle aree urbane - afferma Schifino - e dell'ex area industriale della città di Crotone trovano Zurlo sommesso sia per la sua scarsa conoscenza degli argomenti, sia per le posizioni del Governo che con il Decreto 208 del 2008 condona il danno ambientale subito dai cittadini di Crotone. Un Decreto legge 'salva inquinamento' che chiude ogni possibilità di contenzioso, verso le società coinvolte nel danno e nelle azioni di bonifica. Le amministrazioni locali non avranno alcuna voce reale in capitolo, gli Enti locali saranno esclusi dalle prerogative finora garantite loro per legge". "Quali strategie poi ha in mente Zurlo - prosegue - per le piccole e medie imprese, quali prospettive vuole riservare al settore tanto cruciale dell'agroalimentare. E come si proporrà Zurlo rispetto alle realtà comunali, che hanno visto scomparse tutte le Giunte di centrodestra e vittoriosi in tutti i Comuni i rappresentanti facenti riferimento al partito Democratico. La cavalcata della destra si è fermata nella nostra provincia. Non abbiamo mai avuto la fortuna di ascoltare dalla sua voce alcuna misura, mentre lo abbiamo visto sfruttare il difficile momento vissuto sino a ieri dal Pd. Ma neanche in questo senso Zurlo è risultato vittorioso, le sue manifestazioni denigratorie lo hanno visto comunque soccombere". "Dalle precedenti elezioni provinciali - conclude Schifino - quando il candidato del centrodestra, Dionisio Gallo raccolse il 35% dei consensi, il Pdl ha perso quasi sei punti percentuali. Ciò dimostra la totale incapacità di raccordare l'elettorato. Zurlo accetti la progressiva perdita di consenso, tentando di acquisire per il futuro e per il democratico dialogo che dovremo attuare una caratura politica oggi del tutto assente"

Proto “Appoggio a chi vicino nostre idee”. "Chi dei due contendenti avanzerà le proposte che si avvicinano maggiormente al nostro programma, al nostro modo di concepire la politica e l'amministrazione di un ente allora avrà il nostro appoggio". A sostenerlo è stato il candidato dell'Unione di centro alla presidenza della Provincia di Crotone, Benedetto Proto, in vista del ballottaggio tra i candidati di centrosinistra e centrodestra. "Non abbiamo nessuna preclusione - ha aggiunto - ma solo qualche pretesa, quella si. Individuare le priorità da portare avanti per il benessere dei cittadini. La decisione non spetta a me, ma sarà presa di comune accordo con la segreteria provinciale del partito e poi con quella regionale, servirà anche la benedizione di quella nazionale". Proto ha quindi rivolto il suo grazie "a chi ha riposto in me, nell'Unione di Centro e nei nostri candidati la sua fiducia, che non sarà tradita anche se non sono stato eletto presidente. Siamo solo all'inizio, abbiamo avviato un nuovo corso, abbiamo intrapreso un nuovo cammino. Abbiamo sfondato il muro delle quattromila preferenze. Non è poco, anzi ritengo che sia un buon risultato, ma questo non significa che sia soddisfacente. E' andata bene, ma sicuramente poteva andare meglio, abbiamo lavorato in condizioni non ottimali, abbiamo dato tanto, ma sono convinto che non siamo riusciti a dare il massimo, serviva uno sforzo maggiore, avremmo potuto fare e dare di più". "E' stata una votazione - ha sostenuto Proto - che ci ha visti protagonisti, il nostro partito composto da tutta gente giovane affrontava per la prima volta una competizione elettorale dopo che i vertici storici dell'Udc crotonese hanno abbandonato il partito per riparare in altri lidi. Abbiamo fatto meglio di altre coalizioni più radicate nel territorio, guidate da politici di maggiore esperienza e con incarichi istituzionali in corso o ricoperti fino ad un po' di tempo fa". "Alla luce di questi fattori e paragoni ad altre forze politiche - ha concluso Proto - posso affermare che siamo andati bene, le aspettative erano certamente più rosee, ma il punto di partenza è ottimo. E' stata un'esperienza che ha fatto crescere me, ma anche tutti i candidati ed i membri del partito, con il nostro bagaglio ulteriormente arricchito ci prepariamo a nuove esperienze e competizioni che sono sicuro ci vedranno sempre più protagonisti"

Iritale “Valutiamo chiusura Schifino”: Da parte del candidato del Pd alla presidenza della Provincia di Crotone, Ubaldo Schifino, "c'é stata una netta chiusura ad accettare qualsiasi forma di collaborazione che avevamo lanciato, seppure subordinandola a prese di posizione finalizzate al prestigio dell'istituzione ed a governare senza tutela". A dirlo è stato Sergio Iritale, presidente uscente, pure lui del Pd e candidato al primo turno in alternativa a quello del partito, in vista del ballottaggio che vedrà Schifino affrontare Stanislao Zurlo, del Pdl. Schifino, in una dichiarazione, ha sostenuto tra l'altro, che sono state fermate "derive personalistiche" e che si è giunti al ballottaggio "solo perché il Pd e la coalizione di centrosinistra hanno voluto cambiare il passo nella guida dell'ente, come nella scelta dei suoi uomini, come nel progetto politico ed infine nelle strategie da attuare". "Stiamo valutando - ha aggiunto Iritale - la situazione. Dobbiamo dare conto a 20 mila persone che ci hanno votato e che non possiamo lasciare in balia delle onde, alle sei liste ed a tanti candidati prestigiosi, corretti e molti giovani. Dietro a queste cose c'é un manovratore. Non possiamo consentire che questo territorio sia nelle mani di una sola persona. C'é un problema di tenuta democratica di un territorio. Le questioni dello sviluppo sono legate essenzialmente alla questione della democrazia. E non mi riferisco alla criminalità. Quando ci troviamo di fronte a spazi democratici che si restringono sempre di più come si può produrre ricchezza se molte energie vengono paralizzate perché si guarda soltanto a piccoli gruppi". Iritale ha annunciato che deciderà la posizione da tenere al ballottaggio entro domani.

Il 16 giugno Massimo D'Alema sarà a Crotone per partecipare ad una serie di incontri in vista del turno di ballottaggio per le elezioni provinciali. A renderlo noto è il candidato alla presidenza della Provincia di Crotone per il Pd, Ubaldo Schifino. "Ho avuto modo, dopo una piacevole conversazione telefonica, di invitare - ha detto Schifino - l'onorevole Massimo D'Alema a tornare a Crotone. E lui ha scelto di esserci martedì 16 giugno. In questa occasione incontrerà gli organi di informazione ed il sistema produttivo del nostro territorio, per concludere in serata la sua visita crotonese in Piazza della Resistenza dove incontrerà i cittadini di Crotone e della sua provincia". "La sua presenza tra di noi - ha aggiunto - conferma la forza e le grandi potenzialità della coalizione del centro sinistra crotonese. Il legame ormai consolidato tra questo storico leader della sinistra riformista italiana ed europea si rinnova ancora una volta, mantenendo così quel legame forte che tiene insieme la nostra gente e la politica del centrosinistra". "In D'Alema - ha concluso - è forte l'espressione di quel meridionalismo moderno che non rinuncia al suo riscatto sociale, culturale e democratico".

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