HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo

    Condividi su Facebook

Elezioni e Referendum

 

Elezioni: tra referendum e ballottaggi quasi 50 milioni di italiani alle urne. D’Alema in Calabria "Stupito da alleanza Udc". Provinciali Cosenza e Crotone.

16 giu 09 In 50 milioni alle urne. Domenica e lunedì si torna a votare per i referendum e per il secondo turno delle amministrative. Oltre 47 milioni e mezzo di cittadini - a cui bisogna aggiungere 3 milioni di italiani all'estero - sono chiamati alle urne per pronunciarsi sui tre quesiti referendari che riguardano la legge elettorale e per scegliere i presidenti di 22 province e i sindaci di 99 comuni, 15 dei quali capoluoghi di provincia. Per i soli ballottaggi gli elettori coinvolti sono 13,7 milioni. I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 del giorno successivo. Dopo di che inizieranno le operazioni di scrutinio. Per i referendum, il primo scoglio da superare sarà quello del quorum, la soglia del 50,1% dei votanti necessaria perché la consultazione sia valida. La norma al centro della consultazione è la 270 del 2005, ossia l'attuale legge elettorale, che è fondata su un sistema proporzionale corretto con premio di maggioranza attribuito alla coalizione e che consente a uno stesso candidato di correre in più circoscrizioni. Due aspetti che il referendum punta a cancellare e modificare. Chi vuole abrogare queste parte della legge, dovrà apporre un segno sul 'Si', chi vuole mantenere la normativa vigente dovrà tracciare un segno sul 'No'. Tre le schede per altrettanti quesiti: una viola, una beige e una verde. Quella viola e quella beige riguardano in sostanza la stessa materia, ma la prima di riferisce alla Camera e all'elezione dei deputati, la seconda al Senato e all'elezione dei senatori. Ciò che si propone di abrogare, in entrambi i casi, è la possibilità di collegamento tra liste con l'attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione più votata. Se dovessero vincere i Sì, il premio di maggioranza andrebbe alla singola lista, e non più alla coalizione di liste, che ottiene più voti. Ci sarebbe poi un ulteriore effetto: si innalzerebbero le soglie di sbarramento e per ottenere rappresentanza parlamentare, le liste dovrebbero raggiungere il 4% alla Camera e l'8% al Senato. Il quesito della scheda verde riguarda invece le candidature e propone di abrogare la possibilità che una stessa persona possa candidarsi in più collegi contemporaneamente. Tra domenica e lunedì si vota anche per i ballottaggi delle amministrative. Un test politico di primaria importanza per valutare anche gli equilibri a livello nazionale. Il primo turno ha segnato, di fatto, un'affermazione del centrodestra, con Pdl e Lega Nord che insieme hanno conquistato 26 province contro le 14 del centrosinistra, e nove comuni capoluogo, contro i cinque degli avversari. I riflettori sono ora puntati soprattutto alle provinciali di Milano e Torino e alle comunali di Bologna, Firenze, Padova e Bari: sfide chiave per 'pesare' la consistenza del centrosinistra, i rapporti di forza tra Pdl e Carroccio e il ruolo dell'Udc, che nel gioco degli apparentamenti ha scelto di allearsi in alcune realtà con il centrodestra, in altre con il centrosinistra.

D'Alema in Calabria “Stupito da alleanza dell'Udc”. "Sono stupito della scelta fatta dall'Udc in Calabria perché generalmente nel Mezzogiorno l'Udc ha scelto alleanze in contrasto con la destra". A sostenerlo è stato Massimo D'Alema, oggi a Crotone per partecipare ad un'iniziativa elettorale del candidato del centrosinistra al ballottaggio per la presidenza della Provincia, Ubaldo Schifino. In Calabria l'Udc si è apparentato con il Pdl sia per le provinciali di Crotone che per quelle di Cosenza. "Non sono stato io - ha aggiunto D'Alema - è stato Pier Ferdinando Casini a dire che Pdl vuol dire partito della Lega. Un'espressione felice e brillante nel senso dell'accusa che l'Udc ha rivolto al Pdl di essere una forza politica che sostiene un Governo sostanzialmente antimeridionale e subalterno alla Lega nord". "E' abbastanza sorprendente - ha detto D'Alema - che l'Udc, che si è caratterizzato per una posizione persino più intransigente della nostra, penso al voto contrario sul federalismo, poi si allei con il partito della Lega. Mi sembra una scelta contraddittoria"

Provinciali Cosenza

Ass. Incarnato “Domenica si vota per le provinciali a Cosenza, non per la Regione”. L’assessore regionale alla Infrastrutture fa il bilancio delle opere realizzate insieme a Oliverio. Cinquecento milioni di euro per la rete idrica e fognaria; 110 milioni per la metropolitana di superficie che collegherà Cosenza, Rende e l’università; un impegno di 20 milioni per la porzione di metropolitana regionale nelle tratte di Piano Lago e Sibari, Cosenza e Paola, Tortora e Lamezia Terme; 45 milioni per il riavvio dei cantieri della diga dell’Esaro; 30 milioni già disponibili per l’aeroporto di Sibari; 25 per il ripascimento delle spiagge con particolare impegno sulle zone più critiche della costa tirrenica; 18 milioni di euro per il porto di Corigliano e 9 per quelli di Cetraro e Cariati. Sono solo alcune della opere finanziate e avviate dalla Regione insieme alla Provincia di Cosenza governata da Gerardo Mario Oliverio. A farne menzione è l’assessore regionale alle Infrastrutture a ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato, per dimostrare che quello messo in atto dai due enti territoriali è un modello di programmazione e spesa pubblica che ha portato grandi risultati all’intero territorio provinciale. Un modello di sinergia che non ha trascurato – ha spiegato Incarnato - nessuno degli ambiti in cui il suo assessorato ha potuto coordinarsi con la presidenza della provincia, anche in ambito viario e sociale. Diciannove milioni di euro – ha spiegato ancora Luigi Incarnato – sono stati destinati all’edilizia scolastica provinciale e 10 all’abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni private e negli edifici pubblici; 378, invece, i milioni spesi o impegnati lungo le principali arterie viarie della provincia: per il completamento della Longobucco-Mirto, la 660 di Acri, la Sibari-Sila, il primo lotto della “Destra Crati” Zumpano-Corigliano, la Savuto-Catanzaro, la Firmo-Sibari, il tratto San Marco Argentano-Guardia Piemontese della statale 283 e lo svincolo di Paola.
Incarnato entra così nel dibattito, con numeri alla mano, per dire basta a una campagna di basso profilo e incentrata sulle debolezze personali estranee a questa sfida elettorale.
«La campagna per il ballottaggio delle provinciali, a mio avviso – continua l’assessore regionale - ha assunto un profilo deviante: dal vero confronto politico da offrire agli elettori per una sana valutazione sulla scelta da compiere domenica e lunedì prossimi, e dalla quale dipende il futuro della nostra provincia, si è passati a parlare deviante che fa solo comodo al candidato del Pdl, Pino Gentile, il quale agli argomenti e ai fatti sostituisce artatamente argomentazioni che di concreto non hanno riscontri».
«Noi, invece – aggiunge Incarnato –, abbiamo il dovere di stare sui fatti concreti e sui risultati; di ricordare agli elettori che si vota solo per le provinciali di Cosenza e che la scelta oggi è tra Oliverio e Gentile, e non altri, per affidargli la guida di questa provincia per i prossimi cinque anni, con metodo e impegno tali da soddisfare le aspettative dei cittadini che rivendicano istituzioni efficienti e trasparenti».
«Oggi tutto questo c’è con il presidente Oliverio, sarebbe contraddittorio rinunciare alle proprie attese e tornare al passato. Non ci dobbiamo far distrarre da future consultazioni elettorali, quelle regionali per intenderci. Oggi bisogna prestare attenzione solo ai risultati realizzati su questo territorio. Quelli realizzati da Mario Oliverio in sinergia con l’assessorato alle Infrastrutture – ha concluso Incarnato - sono sotto gli occhi di tutti; ed è sulla loro base che gli elettori potranno decidere liberamente se andare avanti sul cammino intrapreso o no».


n.	DESCRIZIONE INTERVENTI			EURO
1	Reti idriche e fognarie				500.000.000
2	Grandi infrastrutture viarie  		380.000.000
3	Metropolitana di superficie tra Cosenza,
	Rende e l’Università				110.000.000
4	Riavvio lavori diga dell’Esaro		 45.000.000
5	Aeroporto di Sibari  			 	 30.000.000
6	Ripascimento spiagge			 	 25.000.000
7	Metropolitana regionale tratte Piano Lago,
	Sibari,Cosenza,Paola,Tortora,Lamezia 20.000.000
8	Edilizia scolastica L. 298/02 		 19.000.000
9	Porti di Corigliano, Cetraro e Cariati 27.000.000
10	Abbattimento barriere architettoniche 10.000.000

Consiglieri regionali PDL “Gentile uomo del fare”. "L'esperienza di Pino Gentile, la sua concretezza di uomo del fare e la sua naturale avversione ad ogni politica che escluda le minoranze di ogni genere, rappresentano le credenziali di base per garantire, finalmente, alla Provincia di Cosenza un'alternanza di Governo: 35 anni di ininterrotta gestione della sinistra comunista sono un'anomalia nell'intero panorama europeo". Lo sostengono, in una nota, i consiglieri regionali Franco Morelli e Antonio Pizzini, del Pdl; Michele Trematerra, dell'Udc; Gianpaolo Chiappetta, dei Popolari e Liberali verso il Pdl; Giulio Serra e Franco La Rupa, dell'Udeur; Salvatore Magarò, di Calabria Riformista, e Gabriele Limido (La Destra). "Proveniamo da formazioni politiche diverse - si legge nella nota - dalla destra al centro moderato, al riformismo laico, ma siamo coesi in un progetto politico che rappresenti una svolta per la Provincia di Cosenza". "La politica del fare - prosegue la nota - è quanto mai necessaria in un territorio reduce da un quadriennio di governo regionale sciapo e inconcludente, che ha aperto una voragine nei rapporti tra il territorio e l'economia, relegando la nostra provincia ad una subalternità espressa da vari indicatori reddituali. La perenne crisi del turismo costiero con un Tirreno abbandonato a se stesso, la disarticolazione degli interventi comunitari, la mancata commercializzazione di prodotti di eccellenza sono solo la spia di un malessere provocato dalla sinistra. Riteniamo che alcune gloriose esperienze del passato come ad esempio la tradizione socialista non siano per nulla conciliabili con il government della Regione e della Provincia. Lo stato di abbandono complessivo che vive il capoluogo e le condizioni di degrado registrate a Corigliano dove per un anno é dovuta intervenire una gestione commissariale a causa delle liti interne alla sinistra impongono uno scatto d'orgoglio". "Lo scontro è politico - conclude la nota - laddove si confrontano un uomo dal passato riformista come Pino Gentile e chi è ancora radicato a una cultura comunista che ha prodotto disastri nel mondo e che ha generato precarietà nei luoghi dove ha amministrato per tanto tempo come San Giovanni in Fiore, Acri ed i comuni arbereshe"

Appello di oltre cento sindaci per Oliverio. Sono già più di cento i sindaci della provincia di Cosenza che hanno sottoscritto un appello rivolto ai propri cittadini per recarsi alle urne domenica 21 e lunedì 22 prossimi e votare Mario Oliverio. Lo rende noto la segreteria politica di Oliverio. Tra coloro che hanno sottoscritto l'appello ci sono Salvatore Perugini - Sindaco di Cosenza; Umberto Bernaudo - Sindaco di Rende; Filippo Giovanni Sero - Sindaco di Cariati; Giuseppe Aieta - Sindaco di Cetraro; Gerardo Aiello - Sindaco di Crosia; Manfredi Tedesco - Sindaco di Luzzi; Ugo Gravina - Sindaco di Montalto Uffugo; Roberto Perrotta - Sindaco di Paola; Luigi Guaglianone - Sindaco di Roggiano Gravina; Giuseppe Gallo - Sindaco di Rogliano; Francesco Filareto - Sindaco di Rossano; Antonio Nicoletti - Sindaco di San Giovanni in Fiore; Elio Coschignano - Sindaco di Acri; Mariano Bianchi - Sindaco di Trebisacce. Nella lettera appello sottoscritta dai sindaci si evidenzia che "con il turno di ballottaggio del 21e 22 giugno si decide chi sarà chiamato a guidare, per i prossimi cinque anni, la Provincia di Cosenza. Siamo fermamente convinti che esistono tante significative ragioni, politiche ed amministrative, per una forte mobilitazione al voto al fine di confermare la fiducia a Mario Oliverio. La manifestazione di voto è un diritto-dovere, costituzionalmente garantito, espressione massima della sovranità popolare, che affida agli elettori il potere di scegliere, in modo consapevole, chi dovrà guidare la nuova fase istituzionale ed amministrativa. Mario Oliverio, per unanime riconoscimento, ha ottimamente governato; ha realizzato il programma approvato cinque anni fa dagli elettori cosentini, sviluppando e realizzando politiche virtuose, di spesa corrente e di investimenti, al servizio del vasto territorio provinciale e della sua popolazione". "Il risultato del primo turno elettorale - prosegue la lettera - ha già confermato questa consapevolezza e questa valutazione. Ben dieci punti percentuali ed oltre 40.000 voti di preferenza, di differenza con il candidato del centro-destra Gentile, evidenziano la netta affermazione dell'azione politica e della credibilità di Mario Oliverio. Tornare al voto confermando la fiducia nel turno di ballottaggio con una significativa mobilitazione degli elettori, di per sé stesso determinerà la schiacciante vittoria elettorale. Questo traguardo, da raggiungere nell'esclusivo interesse dei cosentini, non sarà impedito, né scalfito, da innaturali, contraddittori ed ambigui accordi politici, segno evidente di dichiarata debolezza, che disvelano mere intese di potere ed obiettivi di ritorno al passato che i cosentini non vogliono avallare. L'intelligenza, la libertà e l'autonomia di pensiero degli elettori inducono a ritenere, e così sarà, che l'espressione di voto al ballottaggio premierà la coerenza di pensiero e di azione politica di Mario Oliverio". "Ecco perché - concludono i sindaci - tutti gli amministratori locali del centro sinistra siamo convintamente e massicciamente impegnati a far sentire la nostra voce per mobilitare al voto, per interpellare le coscienze dei riformisti e progressisti veri, per sostenere e valorizzare, con maggior forza, la continuità del buon governo, per chiedere alle elettrici ed agli elettori della provincia di Cosenza di rinnovare, con il loro voto il 21 giugno, la fiducia a Mario Oliverio"

Gentile “Un ente a dimensione regionale”. "Il nostro modello istituzionale é una provincia con dimensioni regionali che si caratterizzi in cinque grandi città provinciali: Cosenza-Rende, Paola, Castrovilalri, Rossano-Corigliano e San Giovanni in Fiore". Lo afferma il candidato del centrodestra al ballottaggio per l'elezione del presidente della Provincia di Cosenza, Pino Gentile. "Cosenza - ha aggiunto - ha le caratteristiche culturali, demografiche e sociali per essere considerata una Regione ma noi siamo fieri di essere cosentini e calabresi e la nostra collocazione all'interno della Calabria non solo è un punto di orgoglio, ma deve essere interpretato come la vocazione leaderistica sul piano politico e delle tradizioni, per come è sempre stato". "Attraverso una modifica dello Statuto in conformità con quanto stabilisce la Costituzione a cui la Provincia si richiama - ha proseguito - immaginiamo cinque comprensori con deleghe specifiche che saranno specifiche. Per Cosenza-Rende immaginiamo la valorizzazione delle deleghe in materia di istruzione e ricerca e la promozione dei brand legati al commercio, all'artigianato (con riferimento alla zona industriale di Rende) ed alla composizione dell'area urbana che passerà dallo svincolo a sud dell'autostrada ed alla possibilità di avere una dislocazione reale dei servizi universitari sul centro storico. Per Paola pensiamo ad un investimento massiccio nella depurazione delle acque, attraverso la definizione del ciclo integrato delle acque, e al turismo religioso, Per la Sibaritide daremo deleghe specifiche sull'agricoltura gestionale, impegnando risorse per l'esportazione e concertando la realizzazione dell'aeroporto di Sibari, a vocazione turistico-commerciale. Per il Pollino daremo deleghe specifiche sull'ambiente, considerando che la risorsa del Parco può indurre una filiera di almeno altri duemila posti di lavoro. Per San Giovanni in Fiore e la Sila, infine, legheremo il discorso del turismo con un asse specifico sulla promozione delle politiche cooperativistiche". Gentile ha annunciato anche che "un assessorato avrà la delega alla cultura arbereshe: non più minoranze linguistiche com'é accaduto sinora, ma un assetto specifico che contemperi la necessità di avere servizi appositi destinati al grande patrimonio arbereshe che non può essere considerato una minoranza". "Faremo questo - ha concluso Gentile - insieme ad Occhiuto riducendo gli assessorati ad otto e valorizzando le autonomie identitarie, che sono sempre state emarginate"

Provinciali Crotone

D’Alema “Una ferita la divisione nel PD”. A Crotone "si è prodotta una ferita che non vogliamo assolutamente sottovalutare". Lo ha detto Massimo D'Alema, oggi a Crotone, in merito alle divisioni interne al Pd in occasione delle elezioni provinciali. Oltre a quella ufficiale del Pd, Umberto Schifino, infatti, c'é stata la candidatura alternativa del presidente uscente, Sergio Iritale, pure lui del Pd, e quella di un ex consigliere regionale di area Pd, Salvatore Lucà che per il ballottaggio si é apparentato con il Pdl. "Nessuno - ha detto D'Alema - vuole sottovalutare quello che si è prodotto a Crotone, città importante per il centrosinistra e prima ancora per la sinistra italiana. Si è prodotta una ferita che non vogliamo minimamente sottovalutare e che ha avuto anche un effetto elettorale rilevante perché senza questa divisione probabilmente io non avrei avuto il piacere di essere qui oggi". "E' evidente - ha aggiunto D'Alema - che questa situazione dovrà essere affrontata non solo nei giorni del ballottaggio ma richiederà una discussione politica approfondita e uno sforzo per ricomporre l'unità non solo dei partiti, visto che più di un partito si è diviso, ma direi quella unità che ancora è più importante: l'unità del popolo della sinistra. E' una vicenda dolorosa che richiederà una discussione seria". "Adesso però - ha concluso D'Alema - la prima risposta che si deve dare consiste nel vincere nel ballottaggio, nell'evitare cioé che questa frattura interna produca un effetto paradossale: e cioé che una provincia in cui il centrosinistra amministra tutti i comuni, ed è storicamente la forza più grande, a causa di una frattura finisca per consegnare ad una minoranza il governo della cosa pubblica"

Team Schifino “Ora un ultimo sforzo”. "E' necessario un ultimo sforzo affinché il progetto di ricostruzione e rinnovamento si compia. Stringiamoci tutti attorno a Ubaldo Schifino per un futuro libero da ricatti, trasversalismi, ed opportunismi politici di giochi di potere che non appartengono alla nostra storia". A sostenerlo, in un appello agli elettori, è stato il responsabile della campagna elettorale per Schifino presidente, Pietro Secreti. "Territorio, ascolto, partecipazione, solidarietà, sviluppo - ha aggiunto - sono state le linee guida dei programmi dei governi locali del centrosinistra. La prima tornata elettorale di queste elezioni comunali e provinciali ha dato un risultato dal quale traspare tutta la vostra fiducia nei confronti di questa classe dirigente del centrosinistra che tra mille problemi ed ostacoli sta riuscendo a mantenere un volto di coerenza e buona amministrazione a tutti i livelli locali e regionale". "La destra - ha sostenuto Secreti - perde in tutti i comuni (12) dove si è votato ed il paventato sorpasso sul centrosinistra non c'é stato anzi si colloca in una posizione che rappresenta il risultato più negativo degli ultimi 15 anni dell'Ente provincia. In questo momento storico particolare ci troviamo nella situazione che le forze del centrosinistra amministrano la Regione, il Comune di Crotone, la quasi totalità dei comuni crotonesi con uomini e donne di riconosciuta competenza, esperienza, professionalità e senso di appartenenza, unica nel suo genere, che il centrodestra non può vantare. Quest'asse di buon governo che consente e consentirà sempre di più rapporti politicamente fattivi e costruttivi di ricaduta sul territorio, necessita della riconferma del governo dell'Ente provincia affinché il quadro sia completo e il cerchio si chiuda". "La delicatezza del momento storico che stiamo vivendo e la drammaticità della crisi economica che stiamo attraversando - ha concluso Secreti - non consente di disperderci. E voi cittadini ne siete consapevoli tanto che avete saputo alzare la testa e orientare il vostro voto verso il centrosinistra respingendo le lusinghe, le bugie e le promesse della destra"

Schifino “Avviare bonifica dei siti”."Mi proporrò quale elemento di coesione di tutte le istituzioni del territorio, dei movimenti, delle associazioni, del mondo imprenditoriale, dei gruppi e dei singoli cittadini della provincia di Crotone e insieme affronteremo quello che è attualmente il dramma dei drammi, l'avvio, senza ulteriori rinvii, delle azioni di bonifica dei siti industriali". Lo afferma, in una nota, il candidato del Pd alla presidenza della Provincia di Crotone, Ubaldo Schifino. "Ho apprezzato molto - aggiunge - l'intervento del coordinatore provinciale del Movimento progressista crotonese, Filippo Sestito, che mi sollecita ad essere il naturale interlocutore politico e mi chiede un confronto sui temi della bonifica e dei rapporti con il Ministero dell'ambiente con la multinazionale Eni". "Presenteremo coesi - prosegue - le nostre ragioni e i nostri legittimi timori alla multinazionale Eni, che deve, a questa realtà, estrema chiarezza nelle risposte. L'unico obiettivo certo in qualsiasi contrattazione, sarà l'interesse diffuso di questa comunità, il suo diritto irrinunciabile a vivere in un ambiente salubre". "La delegazione parlamentare del Pd - afferma Schifino - sarà impegnata ad esercitare la necessaria pressione sul Governo centrale che con il Decreto 208/08 vuole depresse le competenze delle istituzioni territoriali sulla quantificazione del danno ambientale. Non staremo immobili, non lasceremo che sulla sorte dei nostri cittadini gravi l'ombra di accordi delegittimanti". "Per quanto concerne la gestione del ciclo dei rifiuti - sostiene ancora il candidato del Pd - tenendo anche conto delle recenti prese di posizioni delle sigle sindacali e anche alla luce dello sciopero delle maestranze della società Akros, mi impegnerò ad affrontare la complessa vicenda coinvolgendo tutti e con lo sguardo teso a risolvere i problemi della nostra provincia in un processo contestuale di risanamento dell'ambiente del nostro territorio". "Sono problemi complessi - conclude Schifino - quelli che stiamo ereditando e che richiedono grande senso di responsabilità, realismo e voglia di fare per il nostro territorio e per i nostri cittadini, mettendo al primo posto sempre i problemi della salute"

Cerca con nell'intero giornale:

-- >Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

ShinyStat

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti