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Prime analisi sul voto

 

Elezioni, la sinistra calabrese fa autocritica, l’Udc gongola. Pd e Pdl esultano

23 giu 09 "Il successo di Oliverio e del centrosinistra a Cosenza non è inficiato dall'avvento del centrodestra a Crotone. A Crotone, infatti, il dato che emerge é l'implosione di un centrosinistra, che senza risse, veti contrapposti e con un Pd in campo, avrebbe potuto stravincere addirittura al primo turno". E' quanto afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Nicola Adamo. "Il successo di Cosenza e una lettura motivata e non asettica del voto di Crotone - aggiunge - confermano la tendenza emersa al primo turno delle Amministrative e alle Europee: il trend elettorale conferma le potenzialità e il radicamento maggioritario del centrosinistra in Calabria. E' ampiamente provato che questo trend è maggioritario nonostante l'intesa PdL-UdC. La straordinarietà di questo dato emerge nella provincia di Cosenza, dove nonostante circa 150 mila voti validi in meno rispetto al primo turno, Oliverio al secondo turno mantiene in assoluto invariato il vantaggio sul candidato del centrodestra". "Al primo turno - dice ancora Adamo - Oliverio registra 40 mila voti in più di Gentile. Al secondo turno si conferma esattamente la cifra di questo distacco, anche a fronte dell'apparentamento PdL-UdC che rendeva disponibili per Gentile altri 43 mila voti registrati da Occhiuto al primo turno. L'accordo PdL-UdC, dunque, invece di una somma è stata una sottrazione tramutatasi in una cocente sconfitta elettorale per il centrodestra. Clamoroso è, in questo senso, il dato della città di Cosenza, dove al primo turno la somma PdL-UdC è stata pari a 17.225 voti, con Oliverio che si attesta a 14.251. Tale differenza è stata ribaltata al secondo turno che ha visto, nonostante 10 mila voti validi in meno, Oliverio crescere di circa mille voti rispetto al primo turno, passando da 14.251 a 15.151 e Gentile arretrare addirittura di ben cinquemila voti, passando da 17.225 a 12.427". "Mi pare siano eloquenti già questi dati - prosegue il capogruppo del Pd - perché il centrodestra inquadri la sconfitta nella sua reale dimensione politica e l'UdC rifletta sull'errore strategico compiuto. Insomma, un'intesa, soprattutto in Calabria e nel Mezzogiorno, tra UdC e centrodestra non motiva la stessa ragion d'essere dell'UdC. Allora, stando così le cose, sarebbe più naturale e coerente la scelta di chi teorizza l'ingresso e l'annessione di questo partito nel PdL". "E l'opposizione alle politiche antimeridionali e al federalismo di Bossi e Berlusconi - conclude Adamo - il partito di Casini li metterebbe in archivio?"

Talarico “Udc vincente che punta a rinnovare”. "L'invito dell'on. Adamo? Rispondiamo dicendo: Timeo danaos et dona ferentes, temo i greci anche quando portano i doni". Lo afferma il segretario regionale dell'Udc, Francesco Talarico. "Fa piacere - aggiunge - che l'on. Adamo abbia scoperto che l'intesa Pdl-Udc ha portato alla vittoria di Crotone e di Corigliano e ad un grande risultato a Cosenza dove, confrontando i dati sul primo turno, con il 70% degli elettori votanti, siamo maggioranza rispetto a tutto il centrosinistra". "L'intesa politico-programmatica con il Pdl - dice Talarico - parte da un assunto che è la totale antinomia con la politica regionale del governo insediatosi nel 2005: il Pd ha scelto la strada della continuità rispetto ad allora e noi, invece, puntiamo sul rinnovamento. Avere strappato una Provincia ed un Comune tra i più importanti della Calabria ed essere arrivati vicini a conquistare la Provincia più grande, pur in presenza di un apparato istituzionale e di potere cosi ramificato come era quello del centrosinistra, significa che il messaggio del ricambio è già percepito dall'opinione pubblica. Del resto sarebbe stato impossibile coniugare la nostra idea dei valori e dei contenuti con quella di Idv e delle due ale estreme della sinistra". "Il Pd - conclude Talarico - ha scelto di incartarsi, optando per una continuità che, a nostro avviso, sarà presto messa in discussione dai suoi alleati e innescando un meccanismo di conservazione regionale che è l'esatto contrario di ciò che chiedono gli elettori calabresi"

Proto (Udc) “A Crotone una vera impresa”. "Dopo quindici anni la Provincia di Crotone cambia guida e per la prima volta dalla sua istituzione sarà un'amministrazione di centro destra a guidarla". E' quanto afferma, in una nota, il candidato presidente dell'Udc alla Provincia, Benedetto Proto. "Una vera e propria impresa - prosegue Proto - che è riuscita a Stanislao Zurlo, una persona pulita e degna della fiducia che i crotonesi gli hanno voluto accordare. A lui vanno le mie più sentite congratulazioni. Rispetto al primo turno l'amico Zurlo ha visto crescere il numero delle sue preferenze di oltre cinquemila voti e questo posso dirlo, grazie anche al contributo fondamentale dell'Udc. Un'impresa maturata in quindici giorni visto che il risultato del primo turno ci dava in svantaggio. L'impresa è riuscita per merito della solidità e della concretezza dei programmi ed dei punti comuni che siamo riusciti a trovare". "Una vittoria - prosegue Proto - che lascia spazio a ben pochi commenti quella del centrodestra ribaltando una situazione che sembrava ormai compromessa. Con tenacia però le liste che hanno composto la coalizione vincente hanno iniziato un lavoro certosino consolidando i voti del primo turno e cercandone altri fra i delusi del centro sinistra. Un lavoro sfiancante, che però ha portato ad un risultato straordinario che ci ricompensa di ogni fatica". "A Zurlo, ma anche a tutti i neo eletti - sostiene ancora Proto - va il mio personale augurio di buon lavoro ed un 'in bocca al lupo' per quest'avventura che sia davvero di buon governo e che le azioni intraprese siano volte a migliorare questo stato di cose. Faccio mio lo sprone lanciato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno durante la sua visita a Crotone e lo voglio estendere a tutti i miei nuovi colleghi, miglioriamo le condizioni di vita e facciamo risalire Crotone dagli ultimi posti delle graduatorie nazionali"

Scopelliti “Voto nel complesso positivo”. "Positivo". Questo il giudizio "nel suo complesso" che, in una nota, il coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Scopelliti, fa del voto calabrese. "Una valutazione a freddo - aggiunge - sui risultati del turno di ballottaggio che ha interessato alcune importanti amministrazioni della Calabria ci porta a ribadire quanto affermato nell'immediatezza degli scrutini: una vittoria prestigiosa in una provincia storicamente feudo delle sinistre, come Crotone, e la conquista di un grosso comune come Corigliano che adesso viene guidato dal Pdl". "Il dato nel suo complesso - prosegue - è positivo, la cui lettura indica in modo chiaro che il centrodestra continua a crescere in tutta la regione con la conquista di posizioni strategiche. Può sembrare paradossale, ma anche a Cosenza, dove abbiamo messo in campo un politico prestigioso ed autorevole come Pino Gentile, abbiamo conseguito un risultato apprezzabilissimo rispetto a cinque anni fa, quando Mario Oliverio vinse al primo turno con il 62 per cento dei consensi". "Adesso - conclude Scopelliti - il centrodestra lavorerà non solo per consolidare i risultati ottenuti, ma si adopererà, con la serenità che contraddistingue questa nostra coalizione ed assieme agli alleati dell'Udc, per costruire una Calabria nuova, forte e credibile"

Minniti “Forte radicamento del PD”. "I risultati dei ballottaggi delle Province di Cosenza e di Crotone confermano una tendenza che già si era manifestata con chiarezza nel voto calabrese delle europee, caratterizzato da un forte radicamento del Pd, da una buona tenuta del centrosinistra e da una difficoltà del centrodestra ad uscire dalla condizione di minoranza". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario regionale del Pd, Marco Minniti. "Questo dato - aggiunge - si appalesa nettamente a Cosenza, dove il centrosinistra consegue un grande successo, a conferma dell'eccezionale lavoro svolto dal presidente Mario Oliverio e nonostante l'apparentamento politicamente 'innaturale' con l'Udc, sbandierato come una vera e propria svolta, capace di sovvertire sia il risultato cosentino del ballottaggio di ieri, sia quello delle regionali del prossimo anno. In questo senso, nel voto cosentino il centrodestra subisce non solo, né semplicemente, una sconfitta elettorale, ma registra il fallimento di una operazione politica su cui soprattutto l'Udc dovrà evidentemente riflettere". "Stesso segno - sostiene ancora Minniti - avrebbe avuto anche il voto crotonese se le divisioni del centrosinistra, chiaramente maggioranza al primo turno, fossero state positivamente ricomposte nel ballottaggio. In altri termini, a Crotone il centrodestra non vince per effetto di uno spostamento politico-elettorale, ma solo grazie ai conflitti interni al centrosinistra. Questo rende ancora più amara e pesante la sconfitta, sulle cui cause occorrerà ragionare ed agire sin dai prossimi giorni". Secondo Minniti, "con le elezioni europee e questo turno amministrativo si apre definitivamente l'orizzonte del prossimo importante appuntamento delle regionali, al quale il PD, anche sulla base di questi risultati elettorali, guarda con ragionevole fiducia".

Consiglieri PDL “Risultato esaltante”. "Viva soddisfazione per l'esaltante risultato ottenuto, che ha consentito al centrodestra di conquistare la Provincia, storicamente 'rossa', di Crotone e la città di Corigliano, anch'essa, sino ad oggi, guidata dal centrosinistra", è stata espressa, nel corso di una riunione, dei consiglieri regionali del Pdl. "Vittorie - è detto in un comunicato - conquistate nel turno di ballottaggio e che hanno fatto registrare successi in ben due delle tre realtà interessate da quest'ultima tornata elettorale". "Un ulteriore plauso - si aggiunge nella nota - all'importante obiettivo conseguito a Cosenza dove, rispetto alle precedenti votazioni per le amministrative, la forbice che distanziava il centrodestra dal centrosinistra è stata notevolmente ridotta. La discesa in campo del collega Pino Gentile ha contribuito a raggiungere un significativo traguardo, costringendo, di fatto, il Presidente uscente, che 5 anni fa ottenne il 62%, a confrontarsi al ballottaggio. Forti di questi numeri continueremo nella battaglia che ci vede impegnati a rafforzare quel percorso di rinnovamento che vogliamo fare vivere alla nostra Calabria. Esiti più che positivi, dunque, frutto del nuovo cammino intrapreso, negli ultimi mesi, dal Pdl affinché questo si consolidi sempre più come il grande partito dei calabresi sotto la guida del coordinatore regionale, Giuseppe Scopelliti, e del vicario, Tonino Gentile". "Risultati - conclude la nota - che rappresentano uno stimolo e ci consentono di guardare con rinnovato ottimismo ed entusiasmo ai prossimi appuntamenti che vedono protagonista il territorio"

N.Oliverio (PD) “A Cosenza premiata buona politica, a Crotone distanti da elettori”. "La netta affermazione del presidente Mario Oliverio e dello schieramento di centrosinistra al ballottaggio per la Provincia di Cosenza è un chiaro riconoscimento alla buona politica, all'impegno ed alla passione messi in campo in questi ultimi cinque anni per dare serie e concrete risposte alle esigenze del vasto e complesso territorio cosentino". Lo afferma, in una nota, il deputato del Pd Nicodemo Oliverio, "I cittadini del comprensorio cosentino - aggiunge - hanno dato con convinzione il loro consenso ad un presidente che ha lavorato bene, che ha saputo ascoltare e che ha saputo soprattutto costruire un ente nuovo, adeguato ai temi ed alle esigenze della gente". "Mario Oliverio - prosegue - ha condotto una campagna elettorale con la forza dei fatti, dei risultati conseguiti nel suo quinquennio di guida della Provincia, che gli hanno dato ragione, anche se, abbandonando in un sol colpo posizioni di coerenza, l'Udc nella fase di ballottaggio ha scelto di apparentarsi con il Pdl". "La vittoria elettorale alla Provincia di Cosenza - conclude Oliverio - è quindi il frutto di una personale affermazione del presidente, dell'efficace azione politica del Pd ed anche dell'unità e della compattezza del centrosinistra, una coalizione capace di interpretare al meglio le aspettative degli elettori quando riesce ad allontanare divisioni e posizioni personali ed a presentarsi all'insegna dell'unione, guardando all'obiettivo comune della buona amministrazione e della buona politica".
A Crotone distanti dagli elettori. Il deputato del Partito democratico, Nicodemo Oliverio, in una nota, ha augurato "buon lavoro al nuovo presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, nella certezza che i consensi che i crotonesi gli hanno attribuito possano rafforzare la sua progettualità e la sua capacità di poter rappresentare al meglio il nostro territorio, in particolar modo nei confronti delle scelte del Governo nazionale". "I crotonesi - ha aggiunto Oliverio - hanno scelto di cambiare pagina e di porre fine a una peculiare esperienza politica che non è stata in grado di essere unita e di valorizzare le positività che avrebbero potuto e dovuto mettere insieme il Pd e tutto il centrosinistra. Sicuramente un atteggiamento di silenzio avrebbe rappresentato meglio una posizione politica, la nostra, che è apparsa distante dagli interessi veri degli elettori, che tra l'altro non si sono sentiti protagonisti in una coalizione". Per il parlamentare del Pd, "non si spiegherebbe in altro modo il diverso risultato, frutto di un efficace e popolare radicamento del partito e della sua classe dirigente, che si è registrato in occasione delle elezioni comunali nei dodici centri che hanno rinnovato il sindaco e il Consiglio rispetto a quello del ballottaggio. In ogni caso, la politica non può che prenderne atto e trarne i necessari insegnamenti". "Ovviamente - ha detto ancora Oliverio - si poteva pretendere una scelta di maggiore coerenza da coloro che si dichiarano, a seconda del mutare della posizione della terra rispetto al sole, di sinistra, e poi, con una certa non curanza, si astengono dal prendere parte attiva in una difficile competizione elettorale o addirittura scendono in campo con lo schieramento avverso. Ora che la campagna elettorale è conclusa, deve essere privilegiata la via del dialogo e della comunicazione politica, nel rispetto della distinzione dei ruoli, ma con l'unico obiettivo di dare risposte ai tanti problemi della provincia crotonese". "Nel Pd - ha concluso Oliverio - si apre la fase della costruttiva e illuminante analisi, ma soprattutto quella della costruzione di un vero partito, dove le regole democratiche devono essere sempre messe alla base del confronto e della stessa vita politica"

Trematerra (Udc) “Patto condiviso”. "Ci spiace che per la sinistra la perdita della Provincia di Crotone e la vittoria al secondo turno a Cosenza rappresentino una vittoria". Ad affermarlo, in una nota, il capogruppo dell'Udc in Consiglio regionale, Michele Trematerra. "In ogni caso - prosegue - la scelta dell'alleanza tra Udc e Pdl si basa su un progetto di condivisione antitetico all'attuale esperienza di governo regionale". "La sinistra - aggiunge - dice di essere autosufficiente ma ci insegue preferendo concentrare le sue attenzioni non sulle evidenti contraddizioni che circolano nella sua maggioranza, ma sull'alleanza dei moderati basata, com'é noto, su un'osmosi programmatica da contrapporre alla deludente esperienza di questi quattro anni". "Siamo certi - conclude Trematerra - che a breve scoppieranno le contraddizioni nella sinistra fra Idv, l'ala estrema e il Pd e constatiamo come la debolezza dell'offerta politica dell'attuale maggioranza abbia avuto ripercussioni sia sull'esito elettorale delle province (con una perdita di una postazione e lo smarrimento di oltre 100 mila voti): evidenze che l'on. Censore, inconsciamente, richiama rivolgendosi a chi, come noi, rivendica una scelta progettuale basata sulla coerenza".

Magorno (PD) “Confermata la forza del centrosinistra”. Il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, eletto consigliere provinciale nella recente tornata amministrativa, esprime, in una nota, "grande soddisfazione per il risultato che ha visto prevalere ampiamente Gerardo Mario Oliverio nel turno di ballottaggio per l'elezione del presidente della Provincia di Cosenza". "Un grande risultato - aggiunge - che ha ulteriormente confermato la forza del centrosinistra nel collegio n.5, nel quale in rappresentanza del Pd, io sono stato eletto già dal primo turno, risultando il candidato più votato". "Un dato - prosegue - decisamente positivo che assume una speciale valenza a Diamante, città della quale sono sindaco e dove il centrosinistra ha largamente prevalso, poiché deve essere letto in risposta a quanti volevano trasformare il confronto elettorale per le provinciali in una partita da giocarsi esclusivamente sul terreno cittadino, inscenando un test il cui risultato avrebbe dovuto mettere in difficoltà l'Amministrazione comunale". "Un tentativo - afferma Magorno - completamente fallito, vista la schiacciante vittoria del centrosinistra a Diamante che spinge l'attuale maggioranza ad operare con rinnovata energia per il lavoro che la attende". "Con la conferma di Oliverio - conclude - gli elettori hanno rinnovato la loro fiducia ad un Presidente e ad una coalizione che hanno ben governato in questi cinque anni per rendere la provincia di Cosenza autenticamente moderna ed 'Europea'"

Ass. Sulla “Mai dubitato Oliverio, disponibilità verso Zurlo”. "Caro Mario, nel congratularmi per il tuo successo, del quale personalmente non ho mai dubitato, ti formulo i miei più sinceri ed affettuosi auguri di buon lavoro". E' questo il testo di un telegramma inviato dall'assessore regionale alle Attività produttive Francesco Sulla, a Mario Oliverio per la sua rielezione a Presidente della Provincia di Cosenza.
L'assessore alle Attività produttive della Regione, Francesco Sulla, che è anche segretario provinciale del Pd di Crotone, ha reso noto il testo di un telegramma a Stanislao Zurlo, neo eletto presidente della Provincia di Crotone: "Rivolgo l'augurio di un buon lavoro - afferma Sulla - ed esprimo la piena disponibilità ad una fattiva collaborazione nell'interesse superiore delle nostre comunità"

Galati “Significativa vittoria Zurlo”. "Esprimo enorme soddisfazione per la vittoria di Stanislao Zurlo alla Provincia di Crotone, il cui valore assume un significato particolare data la tradizione del territorio pitagorico storicamente appannaggio del centro sinistra". E' quanto afferma, in una nota, il deputato del Pdl Giuseppe Galati commentando l'esito del turno di ballottaggio nella provincia di Crotone. "I quasi tremila voti di differenza con il suo avversario Ubaldo Schifino - prosegue Galati - sono un dato da tenere nella dovuta considerazione e pongono Zurlo nella condizione di poter operare e lavorare proficuamente in un territorio dalle enormi potenzialità troppe volte dimenticato dalla classe politica che sta governando la regione in questi anni". "Un territorio mortificato nelle sue risorse turistiche e storiche - prosegue ancora Galati - che pone il neo presidente Zurlo in una posizione tale da intraprendere quella svolta decisiva che tutti i crotonesi auspicano ed aspettano. Il dato che emerge da Crotone non può che essere un punto a favore dell'asse Pdl - Udc in vista delle regionali del prossimo anno, in considerazione del fatto che nel resto della regione nelle province di Catanzaro e Reggio si attesta una considerevole presenza dell'elettorato di centro destra, mentre la provincia di Vibo, con le Europee, e quella di Cosenza, con l'ultimo ballottaggio, hanno evidenziato, in un quadro complessivo regionale, la presenza di cittadini desiderosi di cambiamento in procinto di chiudere con la negativa esperienza del governo calabrese di centro sinistra"

Tripodi (Pdci) “centrosinistra vince se unito”. "La straordinaria vittoria di Mario Oliverio al ballottaggio per l'elezione del presidente della Provincia di Cosenza dimostra quanto sia importante e preziosa l'unità e quanto la sua mancanza pesi sulle sorti del centrosinistra che quando si presenta diviso è votato alla sconfitta.". A dichiararlo, in una nota, è il segretario regionale del Pdci, Michelangelo Tripodi. "Il risultato di Cosenza - sostiene Tripodi - conferma la grande forza del centrosinistra unito che si è presentato compatto all'appuntamento e fa da contraltare significativo al risultato negativo del ballottaggio alla provincia di Crotone dove il candidato del centrosinistra alla presidenza, Ubaldo Schifino, non ha voluto o potuto cogliere la disponibilità dei Comunisti Italiani che al primo turno avevano ottenuto 3.015 voti pari al 3,4%. Infatti, nei nostri confronti è stata posta un'incredibile quanto immotivata pregiudiziale che ha impedito l'apparentamento al secondo turno mentre ciò è stato fatto con Italia dei Valori e Rifondazione Comunista". Per Tripodi "la sconfitta di Schifino per circa 2.500 voti é da considerarsi il frutto delle gravissime divisioni del Pd nonché di una scelta sbagliata e punitiva, basata su un atteggiamento arrogante che proprio per questo paga un prezzo enorme con una sconfitta che si sarebbe potuta evitare. La vicenda crotonese è analoga simile a quello che è accaduto a Milano, dove il candidato del centrodestra, Guido Podestà ha strappato la presidenza della provincia al candidato del centrosinistra Filippo Penati per appena 5 mila voti. Un risultato sorprendente dato il margine tra i due candidati al primo turno, con Podestà avanti di 10 punti percentuali rispetto a Penati che al secondo turno ha negato decisamente qualsiasi apertura verso la sinistra pagandone duramente le conseguenze". "Sono dati - prosegue il segretario regionale del Pdci - che devono far necessariamente riflettere chi vuole sconfiggere una volta per tutte un centrodestra che sta impoverendo e destabilizzando lo stato sociale e democratico del paese. E' estremamente confortante il fatto che grazie proprio al preziosissimo ed insostituibile apporto della sinistra, dal mezzogiorno parte la riscossa contro la destra, contro l'arroganza di Berlusconi e della Lega Nord". "Il centrosinistra, infatti, proprio dal Mezzogiorno d'Italia - conclude Tripodi - frena l'emorragia con risultati insperati ed imprevisti. Il dato politico quindi è tratto. Se si vuole sconfiggere il centrodestra, i partiti di centrosinistra devono viaggiare uniti, ognuno conservando le proprie identità e i propri principi, ma sicuri di porre una seria ed efficace alternativa ad un governo che sta letteralmente sfasciando e dividendo in due il paese"

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