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Elezioni i primi commenti

 

Elezioni, a Cosenza il centrosinistra esulta, Gentile "non lascio, guiderò l'opposizione". A Crotone Iritale duro "divisi è suicidio". Talarico (Udc) "Importanti prospettive"

23 giu 09 "Rimarrò in Consiglio provinciale a guidare l'opposizione per rispetto delle decine di migliaia di elettori che mi hanno votato. Proporremo l'istituzione delle cinque 'citta'', nella modifica dello Statuto, e l'attivazione delle misure a sostegno dei ceti deboli". Ad affermarlo è Pino Gentile, sconfitto da Mario Oliverio al ballottaggio per la presidenza della Provincia di Cosenza. "Abbiamo ottenuto un ottimo risultato - ha aggiunto - arrivando al secondo turno in una provincia dove il centrosinistra partiva dal 62,5% più il 3% di Corbelli: mi pare un risultato assai valido". "E' chiaro - ha sostenuto Gentile - che sarebbe stato straordinario vincere e non vi è dubbio che permanga l'amarezza ma nessuno può buttare un risultato che ha visto il centrodestra e l'Udc cancellare, al primo turno, la differenza di voti con gli avversari. Certo è indubbio che serva un'organizzazione logistica e territoriale forte all'area di centrodestra ma si tratta di un processo fisiologico di amalgama e di potenziamento che non prescinde da un'attenzione seria da parte di Roma". Sulle prossime regionali, Gentile pensa a "dare corpo alle proposte che vanno valutate nell'ottica dei bisogni delle singole realtà provinciali in un quadro di unitarietà. Sarà importante far emergere meccanismi di rafforzamento delle identità che non sconfinino mai nel campanilismo, vera piaga calabrese". "Anche quest'ultimo scorcio di legislatura regionale - ha concluso Gentile - dovrà servire a rendere ancora più coesa l'opposizione ed a rilanciarne le proposte, sapendo cogliere le possibili contraddizioni dell'attuale maggioranza"

Provincia Crotone

Iritale "Sinistra divisa un suicidio". "Quello che è accaduto a Crotone per le elezioni provinciali è stato il suicidio collettivo del centrosinistra, un atto voluto dai colonnelli". Sergio Iritale, presidente uscente del centrosinistra della Provincia di Crotone, candidatosi in rotta con il Pd ottenendo il 21% al primo turno senza riuscire ad andare al ballottaggio, commenta così l'esito del risultato di ieri con la vittoria del centrodestra in una delle storiche roccaforti rosse della Calabria. "Tutti i colonnelli del Pd, da deputati, senatori, segretario regionale e provinciale - aggiunge Iritale - non avevano fatto i conti con la cosa più bella mai inventata al mondo che è il voto. Il voto crea e distrugge. A Crotone abbiamo avuto a che fare con un centrosinistra molto presuntuoso e pressapochista. Volevo dare una mano, ma mi è stato risposto picche. Hanno deciso di farmi fuori e la mia esclusione è stata voluta dai politici portatori di visioni veterocomuniste e staliniste che Schifino rappresentava bene, unite al peggio della vecchia Dc". "Il mio impegno per il futuro? Sarà rivolto - conclude Iritale - alla costruzione e organizzazione di una forza autonomista a difesa dell'identità del territorio, partendo dal valore delle persone"

--> Ballottaggio, tutti i numeri e gli eletti

Schifino "Prevalse alleanze innaturali". "Sento il dovere di ringraziare tutte le elettrici e gli elettori che hanno creduto, sostenendolo con il voto, il progetto di rinnovamento del Pd e della coalizione di centrosinistra". E' quanto afferma il candidato presidente alla Provincia di Crotone per il Pd, Ubaldo Schifino, sconfitto al ballottaggio di ieri da Stanislao Zurlo, del Pdl. "Abbiamo lavorato quotidianamente - prosegue Schifino - per la riaffermazione della politica, dei valori etici e morali nelle classi dirigenti e in chi viene chiamato a svolgere la funzione pubblica. Ci siamo messi sul solco della spinta e della volontà di cambiamento che emerge dal profondo della nostra società, la quale non si rassegna ad una classe dirigente litigiosa, impegnata a gestire il potere come cosa personale, che non ha limiti nel fare alleanze lecite ed illecite con chicchessia pur di raggiungere lo scopo di conquistare il potere ad ogni costo e con qualsiasi strumento". "I dati ci dicono - sostiene ancora il candidato del Pd - che quasi 30 mila persone si sono trovate su questa nostra impostazione che mirava a rendere coese le istituzioni, i partiti, i sindacati, le associazioni imprenditoriali l'associazionismo democratico per costituire un unico movimento politico e di lotta per affrontare le emergenze da tempo irrisolte. La bonifica, il dramma dell'immigrazione, il preoccupante isolamento infrastrutturale della nostra provincia dal resto del Paese". "In particolare poi - prosegue Schifino - penso alle difficoltà dei nostri settori produttivi che devono fare i conti quotidianamente con la criminalità organizzata sempre più ramificata e soffocante, che devono affrontare una crisi economica nazionale ed internazionale senza precedenti, che hanno difficoltà nell'accesso al credito e a provvedere alle necessarie azioni di innovazione per essere competitivi sul mercato, mai sostenuti dalle amministrazioni pubbliche nel rapporto con le strutture comunitarie per ricevere gli incentivi previsti per le aree sottoutilizzate. Penso a questa nostra comunità sofferente per l'emergere di una nuova povertà e miseria che impedisce alle giovani generazioni di crescere con fiducia, sottoposti come sono ad una vita lavorativa obbligante, quando non anche alla disoccupazione e alla sottoccupazione, al precariato". "La campagna elettorale portata avanti dal centrodestra - rileva ancora Schifino - è stata tutta basata sulla demagogia e sulla propaganda, tesa a difendere le scelte antimeridionaliste del Governo centrale, facendo leva sulle divisioni del centrosinistra e alimentando così processi trasformistici, fino ad arrivare ad alleanze con chi, il neo eletto presidente della Provincia, Stanislao Zurlo, ha sempre fortemente criticato. Ecco il dato più rilevante, ecco a cosa abbiamo dovuto assistere. Il centrodestra pur di vincere la competizione elettorale ha proceduto ad alleanze innaturali, utilizzando chi dell'appartenenza al Partito non ne faceva un valore e non lo considerava un principio di legame, ma soltanto un viatico per raggiungere ambizioni personali, per poi disfarsi di quegli stessi valori e principi. Quando le regole democratiche del Partito lo vedevano soccombente, ha preferito allearsi con gli avversari di sempre. Questo nulla ha a che vedere con la tradizione politica di principi e qualità della sinistra". Per il candidato del Pd "l'analisi accurata del voto evidenzia inoltre un dato sostanzialmente omogeneo dello schieramento di centrosinistra che vede cresciuto il consenso in quasi tutti i Comuni del crotonese, mentre fa registrare in marcata controtendenza nei comuni di Crotone, Isola di Capo Rizzuto e Cutro una perdita secca di 6500. Abbiamo perso complessivamente per soli 2.534 voti. Ora bisogna capirne le cause, quelle politiche e quelle occulte, in una società dove é forte la presenza del malaffare e della criminalità organizzata. Voglio però affermare con estrema chiarezza che ci sono tuttavia ancora oggi le condizioni per dare speranza a quanti chiedono pulizia morale, una politica fatta di programmi e di valori, governi trasparenti e partecipati, finalizzati a servire esclusivamente il bene comune. Questo rende sempre più urgente quel processo di cambiamento nelle classi dirigenti da me e dalle forze del centrosinistra auspicato, che anche dall'opposizione mi impegnerò a costruire e a portare avanti". "Oggi più di ieri - sostiene ancora Schifino - il futuro della nostra terra è affidato ai giovani che devono riappropriarsi della politica, alzare la testa nei confronti di chiunque voglia condizionarli o obbligarli ad atteggiamenti di sudditanza. Dovranno essere loro i veri protagonisti di una nuova stagione politica che veda la rinascita della nostra provincia. Con tutto il mio amore per la mia terra"

Sindaco Locri "Vittoria di Zurlo è storica". "Rivolgiamo i nostri più calorosi auguri di buon lavoro al neo eletto presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, vice presidente di Confagricoltura Crotone, stimato imprenditore che ha già dimostrato capacità manageriali nella gestione del Consorzio di Bonifica di Crotone". Lo afferma, in una nota, il sindaco di Locri, Francesco Macrì. "Si tratta di una svolta storica - aggiunge - in un territorio strategico che, da sempre di sinistra, passa ad un governo espressione del centrodestra". "Un motivo di soddisfazione particolare - prosegue - anche in considerazione che l'affermazione di Stano Zurlo rappresenta il giusto riconoscimento dei meriti professionali di uno stimato professionista ed imprenditore calabrese che di certo porterà in politica la propria esperienza e capacità lavorando per il bene comune attraverso un nuovo dinamismo amministrativo necessario per far risollevare il proprio territorio". "In questa direzione - afferma - il presidente Stano Zurlo incarna la figura del nuovo politico di centrodestra, come è stato posto in risalto anche dalla presenza in campagna elettorale del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti". "La vittoria in Provincia di Crotone - conclude Macrì - e gli ottimi consensi elettorali alle amministrative assumono un importante rilievo in prospettiva delle elezioni del prossimo anno per il rinnovo della presidenza e del Consiglio regionale della Calabria".

Talarico (Udc) "Aperte importanti prospettive". "La vittoria di Crotone, roccaforte tradizionale della sinistra, abbinata al buon risultato di Cosenza, è la dimostrazione tangibile della bontà della nostra scelta di sostenere i candidati del Pdl e di guardare con rinnovata fiducia alle prossime regionali, consolidando l'alleanza sulla base di un programma condiviso". E' quanto afferma, in una nota, il segretario regionale dell'Udc, Francesco Talarico, esprimendo "soddisfazione per i risultati elettorali del turno di ballottaggio". "In Calabria - prosegue Talarico - l'esito conclusivo delle votazioni ribadisce nell'Udc la convinzione di avere individuato il percorso giusto per l'apertura di una nuova stagione politica, di respiro ampio e destinato ad avere importanti prospettive. Un sentito ringraziamento va a Pino Gentile, per il buon risultato conseguito in una provincia dove le posizioni di potere e la gestione della Regione alla fine hanno pesato in maniera determinante". Per il segretario regionale dell'Udc "occorre ora lavorare per irrobustire le ragioni di una rinnovata convergenza tra Udc e Pdl che, pur nella reciproca e autonoma elaborazione politica, concordano nella valutazione del fallimento del centrosinistra nella Regione, a iniziare dai problemi non più eludibili legati alla sanità e all'occupazione".

Censore a Talarico "Ripensare alleanza Udc-Pdl". Un invito "a ripensare l'alleanza con il Pdl", viene rivolto, in una nota, dal consigliere regionale del Pd, presidente della Commissione "affari dell'Unione europea e relazioni con l'estero", Bruno Censore, al segretario regionale dell'Udc, Francesco Talarico. "Dalle valutazioni post-elettorali - scrive Censore - soprattutto quando si analizza il voto per le amministrative, emerge troppo spesso l'assoluta relatività delle analisi. Ma questa volta, dalle urne, affiorano alcuni aspetti molto chiari e significativi". "L'analisi del voto - aggiunge - si muove sostanzialmente su tre direttrici. Il centrosinistra ha dimostrato che se riesce a trovare le ragioni dello stare assieme s'impone sempre, come conferma la vittoria elettorale conquistata a Cosenza da Oliverio. In questa direzione, eloquente è anche il caso-Crotone, dove le divisioni e le lacerazioni interne al Pd e allo schieramento di centrosinistra hanno permesso al centrodestra di conquistare un successo che non si sarebbe concretizzato se solo il Pd si fosse presentato unito. Inoltre dall'esito del ballottaggio emerge chiaramente come quello tra Pdl e Udc sia stato un accordo malriuscito". "A Franco Talarico - prosegue - segretario regionale dello Scudocrociato, e a tutti gli elettori moderati e cattolici che con il voto a Cosenza hanno dimostrato di non aver gradito molto l'apparentamento a sostegno delle destre, dico di ripensare l'alleanza con il Pdl. Anche perché, e quindi tocco il terzo e forse il più importante degli aspetti emersi, il Pd, rispetto al centrodestra, conferma di avere in Calabria una maggiore capacità di selezionare la classe dirigente". "Nei ballottaggi - dichiara Censore - difficilmente si afferma il voto controllato, tipico delle amministrative. Al secondo turno, infatti, il voto è più libero, e consente agli elettori di esprimere una preferenza chiara su uno o l'altro candidato che simboleggiano proposte politiche e programmatiche diverse, a volte antitetiche. E quando si vota sulle persone che possono garantire una buona amministrazione, non vi è dubbio, come è successo a Cosenza, che affiora la chiara e conclamata capacità del Pd di fare emergere la propria proposta politica e, quindi, di catalizzare maggiormente la fiducia degli elettori nella capacità di governo locale, da sempre riconosciuta al centrosinistra". "Una capacità - conclude Censore - che l'elettorato calabrese il 6 e 7 giugno ha riconosciuto anche al governo Loiero, se è vero come è vero che alle elezioni Europee abbiamo registrato un'importante e significativa tenuta del centrosinistra calabrese". (

Provincia Cosenza

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Pignataro "Premiato buongoverno". "Lo straordinario successo di Mario Oliverio, confermato presidente della Provincia di Cosenza con il 57% dei consensi, dimostra che l'unità del centrosinistra è vincente". Lo afferma, in una nota, l'ex parlamentare Fernando Pignataro, esponente di Sinistra e libertà. "Anche nel Mezzogiorno - prosegue - viene premiato il buon governo e il rigore morale, vengono sonoramente sconfitti accordi di potere, pratiche clientelari, vecchie logiche politiche e, sicuramente, politiche nazionali palesemente contro i territori meridionali". "Questo risultato - aggiunge - anche in prospettiva regionale, ci consegna un'alleanza che presentandosi unita e coesa, con un progetto comune, risulta autosufficiente e credibile verso l'elettorato della nostra provincia e in Calabria. Quindi, viene definitivamente chiusa, a nostro avviso, quella rincorsa al centro, che aveva allettato alcuni anche in provincia di Cosenza, che snaturerebbe il progetto del centro sinistra cosentino e calabrese". "Diversamente - dichiara Pignataro - è andata in provincia di Crotone, dove un centro sinistra, che al primo turno risultava ampiamente maggioritario, diviso fino alle estreme conseguenze, ha finito per consegnare la Provincia alle destre. Su questo risultato occorre aprire una profonda riflessione e un serrato confronto sul senso di responsabilità delle classi dirigenti, sul rilancio della politica e della sinistra crotonese, sulle regole e la democrazia, sul rinnovamento dei metodi e degli uomini e delle donne". "Ora - conclude - bisogna concentrarsi sulla sfida che ci aspetta per l'anno prossimo, coscienti che le destre segnano battute d'arresto significative anche nella nostra regione, risulta necessario dare segnali di cambiamento dal versante del governo regionale, atti forti che diano il segno di un rilancio e che facciano recuperare un rapporto solido con le popolazioni calabresi".

Papasso "Gioia per i socialisti" "I socialisti esultano e gioiscono per la grande vittoria che ha realizzato Mario Oliverio". Lo afferma, in una nota, il segretario provinciale di Cosenza del Partito socvialista, Gianni Papasso. "E' una vittoria - aggiunge - che premia l'uomo e la coalizione che insieme a lui si è presentata dinanzi agli elettori. I cittadini hanno premiato il lavoro svolto nei cinque anni precedenti e , soprattutto, i progetti e gli obiettivi che s'intendono realizzare nel secondo tempo di una partita democratica e autorevole". Secondo Papasso, "senza ombra di dubbio, un forte apprezzamento Oliverio l'ha ricevuto per la gestione trasparente ed onesta con cui ha governato la Provincia di Cosenza nel quinquennio che ci lasciamo alle spalle. Gli elettori, nonostante i Quagliarello, i Gasparri e gli Scopelliti, hanno sconfitto una destra che si è presentata senza programmi, senza capacità di rinnovamento e con il solo obbiettivo di 'assaltare la diligenza'. Gli elettori hanno, altresì, fortemente bocciato il patto innaturale che gli oligarchi, sulla testa dei cittadini, hanno sottoscritto all'insegna del potere e senza alcun fondamento politico e programmatico. Il dato, ancora più importante e significativo della strepitosa vittoria di Mario Oliverio è quello di aver sbarrato la strada ad una destra dai chiari connotati antimeridionalisti e di aver consolidato la coalizione di centro sinistra, anche in vista dell'appuntamento delle elezioni regionali". "I socialisti della provincia di Cosenza - sostiene ancora Papasso - sono stati i pionieri del secondo tempo di Mario Oliverio. Abbiamo condotto una battaglia corretta, leale e trasparente, a volte mettendo anche da parte gli interessi di partito a beneficio dell'intero centro sinistra e del Presidente Oliverio. Forte è stato lo spirito di abnegazione e l'impegno che tutto il gruppo dirigente ha dispiegato nell'intera provincia. Impegno, spirito di abnegazione, lealtà e trasparenza che offriamo anche per il governo delle istituzioni, nella consapevolezza che dove i socialisti amministrano contribuiscono fortemente a realizzare obbiettivi generali e riformisti".

Corbelli "Storica vittoria di Oliverio". "La nuova, grande vittoria di Gerardo Mario Oliverio alla Provincia di Cosenza è un fatto storico". A sostenerlo, in una nota, è il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, candidato con la propria lista a sostegno del candidato presidente del centrosinistra a Cosenza. "Si tratta - aggiunge Corbelli - di un avvenimento destinato a mutare profondamente non solo gli scenari politici regionali ma lo stesso futuro e destino di questa provincia, la più solidale dell'intero Paese, una delle poche a resistere all'avanzata della destra berlusconiana in Italia. Con Oliverio viene premiato il buongoverno e il grande impegno nel sociale del presidente Oliverio". "Chi come me - prosegue ancora Corbelli - ha vissuto accanto al presidente Oliverio, al vicepresidente Mimmo Bevacqua in tutti questi mesi, giorno per giorno, questa difficile ed esaltante campagna elettorale non può che gioire per questo straordinario successo. Auguro al presidente Oliverio, al candidato presidente del centrodestra Pino Gentile e a tutti gli altri 35 consiglieri provinciali di continuare a lavorare nell'interesse dei cittadini e di questa grande e importante provincia".

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