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Elezioni: Referendum e ballottaggi

 

Tutto pronto per referendum e ballottaggi. Oliverio e Gentile si sfidano in TV. Alemanno a Crotone

18 giu 09 Domenica e lunedì si torna a votare per i referendum e per il secondo turno delle amministrative. Oltre 47 milioni e mezzo di cittadini - a cui bisogna aggiungere 3 milioni di italiani all'estero - sono chiamati alle urne per pronunciarsi sui tre quesiti referendari che riguardano la legge elettorale e per scegliere i presidenti di 22 province e i sindaci di 99 comuni, 15 dei quali capoluoghi di provincia. Per i soli ballottaggi gli elettori coinvolti sono 13,7 milioni. I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 del giorno successivo. Dopo di che inizieranno le operazioni di scrutinio. Per i referendum, il primo scoglio da superare sarà quello del quorum, la soglia del 50,1% dei votanti necessaria perché la consultazione sia valida. La norma al centro della consultazione è la 270 del 2005, ossia l'attuale legge elettorale, che è fondata su un sistema proporzionale corretto con premio di maggioranza attribuito alla coalizione e che consente a uno stesso candidato di correre in più circoscrizioni. Due aspetti che il referendum punta a cancellare e modificare. Chi vuole abrogare queste parte della legge, dovrà apporre un segno sul 'Si', chi vuole mantenere la normativa vigente dovrà tracciare un segno sul 'No'. Tre le schede per altrettanti quesiti: una viola, una beige e una verde. Quella viola e quella beige riguardano in sostanza la stessa materia, ma la prima di riferisce alla Camera e all'elezione dei deputati, la seconda al Senato e all'elezione dei senatori. Ciò che si propone di abrogare, in entrambi i casi, è la possibilità di collegamento tra liste con l'attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione più votata. Se dovessero vincere i Sì, il premio di maggioranza andrebbe alla singola lista, e non più alla coalizione di liste, che ottiene più voti. Ci sarebbe poi un ulteriore effetto: si innalzerebbero le soglie di sbarramento e per ottenere rappresentanza parlamentare, le liste dovrebbero raggiungere il 4% alla Camera e l'8% al Senato. Il quesito della scheda verde riguarda invece le candidature e propone di abrogare la possibilità che una stessa persona possa candidarsi in più collegi contemporaneamente. Tra domenica e lunedì si vota anche per i ballottaggi delle amministrative. Un test politico di primaria importanza per valutare anche gli equilibri a livello nazionale. Il primo turno ha segnato, di fatto, un'affermazione del centrodestra, con Pdl e Lega Nord che insieme hanno conquistato 26 province contro le 14 del centrosinistra, e nove comuni capoluogo, contro i cinque degli avversari. I riflettori sono ora puntati soprattutto alle provinciali di Milano e Torino e alle comunali di Bologna, Firenze, Padova e Bari: sfide chiave per 'pesare' la consistenza del centrosinistra, i rapporti di forza tra Pdl e Carroccio e il ruolo dell'Udc, che nel gioco degli apparentamenti ha scelto di allearsi in alcune realtà con il centrodestra, in altre con il centrosinistra.

Referendum

Callipo “Col referendum mandare segnale chiaro”. "La Calabria ha criticato fortemente la legge elettorale che impedisce ai cittadini di scegliere la propria rappresentanza parlamentare, perciò domenica occorre votare 'si' ai referendum e mandare un segnale chiaro ai partiti ed al Paese". Lo afferma in una nota l'imprenditore vibonese, Pippo Callipo. "D'altronde, senza il coinvolgimento pieno dei cittadini onesti - aggiunge - che intendano essere protagonisti del riscatto della politica, intesa come servizio per la collettività e non come strumento di potere, non si fanno passi in avanti. La volontà dei singoli elettori deve essere alla base delle scelte politiche ed istituzionali. Questo è il principale messaggio dei referendum che si tenta di oscurare. Nel rispetto dell'identità sacrosanta dei cosiddetti partiti minori, l'auspicio è che il Parlamento dia al Paese una nuova legge che metta al primo posto la scelta dell'elettorato". "Un Parlamento composto - conclude Callipo - da deputati e senatori nominati dalle segreterie dei partiti e su cui i cittadini non possono esercitare alcun controllo democratico, di per sé è un anomalia istituzionale che domenica prossima i cittadini hanno l'opportunità preziosa di cancellare"

De Gaetano “Non lasciarsi ingannare”. "Non dobbiamo lasciarci ingannare. Chi in queste ore sta invitando a votare 'si'' ai quesiti referendari, promettendo agli italiani che così si sbarazzeranno del 'porcellum', sta mentendo sapendo di mentire". Lo afferma, in una nota, il segretario regionale del Prc, Nino De Gaetano. "Con l'eventuale abrogazione del premio di maggioranza alla coalizione (I e II quesito referendario) - prosegue - non solo non si correggerebbero i difetti della legge elettorale 'porcata' studiata da Calderoli, ma se ne aggraverebbero, se possibile, le conseguenze negative sul fronte della partecipazione democratica. Insomma, si tratta di una beffa". "Invito i calabresi - aggiunge - a rispondere con l'astensione al tentativo di limitare ulteriormente la vita democratica del paese. Spostare il premio di maggioranza dalla coalizione alla singola lista che abbia ottenuto un solo voto in più e innalzare la soglia di sbarramento per l'ingresso in Parlamento non restituirebbe certo ai cittadini - come vogliono farci credere i referendari - il diritto di scegliere i propri rappresentanti espropriato dal 'porcellum'". "Pesanti, invece - dichiara - le conseguenze: un solo partito avrebbe nelle sue mani il controllo del Governo e la possibilità di eleggere, in solitudine, il presidente della Repubblica e di modificare la Costituzione. Dietro la facciata presentabile di una semplificazione del quadro politico, insomma, stanno nascondendo un disegno pericolosissimo che intende annientare le forze politiche di autentica opposizione". "Agli italiani - conclude - tocca il compito di far fallire un progetto che, contrariamente a quanto sbandierato in queste ore, vuole rafforzare ulteriormente il 'porcellum'. Per questo Rifondazione comunista invita a rispondere con l'astensione ad un voto ingannevole e insidioso e, in particolare, ai calabresi chiamati a scegliere al ballottaggio il presidente della Provincia di Cosenza e Crotone chiede di votare per il candidato del centrosinistra, senza ritirare la scheda referendaria"

Provinciali Cosenza

Gentile e Oliverio su RAI3 alle 8.15. "Domani mattina, alle ore 8.15, su Raitre Calabria andrà in onda il primo confronto televisivo, moderato dal giornalista Gregorio Corigliano, tra i candidati giunti al ballottaggio per la presidenza della Provincia di Cosenza, Gerardo Mario Oliverio per il centrosinistra e Pino Gentile, per il centrodestra". E' quanto si legge in un comunicato diffuso dalla segreteria politica di Gerardo Mario Oliverio. "E' la prima volta - prosegue la nota - che l'esponente del Pdl, ha accettato il confronto dopo aver disertato per ben due volte gli studi televisivi della Rai. Quello cui i telespettatori assisteranno è il dibattito tra due uomini profondamente diversi tra loro: ognuno con il proprio profilo, il proprio volto, la propria storia. Due modi diametralmente opposti di concepire e intendere la politica". "Da una parte - aggiunge il comunicato - c'é Gerardo Mario Oliverio che si presenta con cinque anni di buon governo alle spalle e con un programma articolato e corposo, attraverso cui si propone di disputare il secondo tempo di un'azione di governo che mira a far diventare la provincia di Cosenza la locomotiva della Calabria". "Dall'altra parte - è detto nella nota - c'é un candidato ormai alla fine della sua carriera politica, che lascia il suo posto di capogruppo alla Regione per fare il consigliere Provinciale, esponente di una concezione politica antica e ormai superata dai tempi che ha trovato sempre la sua ragion d'essere negli annunci e nelle promesse mai mantenute". "Sarà senz'altro - conclude il comunicato - un'occasione propizia per i cittadini della provincia di Cosenza, quella di domani per farsi un'idea definitiva dei protagonisti in campo e per decidere di andare a votare massicciamente Gerardo Mario Oliverio"

Gentile “Aiuteremo il turismo”. "Il Governo ha stanziato un plafond di 1,6 mld di euro per il turismo e decine di milioni di euro potranno essere destinati alla Provincia di Cosenza, coinvolgendo le organizzazioni di categoria". Lo ha detto ieri a Pino Gentile, secondo quanto riferisce una nota, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. "Berlusconi - afferma Gentile nel comunicato - mi ha personalmente illustrato il piano di sostengo alle imprese che prevede il coinvolgimento di Confindustria, Confcommercio, Confesercenti e di tutte le associazioni di categoria". "Ho detto al Presidente - continua Gentile - che una delle prime cose che farò alla Provincia sarà quella di convocare le associazioni di categoria, Federalberghi in testa, per mettere a punto un progetto strategico che si muoverà su queste direttrici: la realizzazione di infrastrutture moderne; la promozione dei servizi in rete per la vendita dei pacchetti; la realizzazione di un brand turistico legato alla Provincia". Gentile nella nota parla di "priorità legata alla depurazione delle acque del Tirreno: le condizioni del mare sono impraticabili e non è possibile continuare in questa direzione. Sarà fondamentale coinvolgere la Chiesa e le organizzazioni che si occupano di turismo religioso: un potenziale di bacino che supera il milione di presenze, almeno, in provincia di Cosenza". "L'Udc e l'on. Occhiuto - conclude Gentile - hanno proposto intelligentemente un assessorato al marketing che noi abbiamo subito accettato e che si inserisce in questo quadro d'insieme per rilanciare il settore".

Leoluca Orlando ad Acri a sostegno di Oliverio. Domani sarà in Calabria Leoluca Orlando, portavoce nazionale di Italia dei Valori, per sostenere Mario Oliverio, candidato presidente del centrosinistra alla Provincia di Cosenza. Orlando, è scritto in una nota, alle 20, in piazza Matteotti ad Acri, accompagnato dal consigliere regionale Maurizio Feraudo, chiuderà la campagna elettorale per il ballottaggio.

Consiglieri Pdl “Vice sarà Enza Bruno Bossio”. "Mario Oliverio non ha saputo dare una risposta alla riduzione degli assessorati voluta da Gentile e da Occhiuto: se vincerà, cosa che tutti i cosentini devono scongiurare, cambierà solo il vice presidente che non sarà più Mimmo Bevacqua ma Enza Bruno Bossio". Lo affermano, in una nota, i consiglieri provinciali del Pdl di Cosenza. "E' questa - proseguono - l'unica variante prevista da Oliverio che, per il resto, manterrebbe i dodici assessorati e accumulerebbe sotto la sua persona tutte le deleghe possibili". "La giunta Oliverio-Bruno Bossio - aggiungono - sarebbe solo una gestione di potere e non avrebbe alcuna rappresentanza del mondo produttivo, di quello universitario e di quello sociale". "Una giunta - concludono nella nota i consiglieri Pdl - di marca comunista con un'unica, ma importante novità: Enza Bruno Bossio al posto del povero Bevacqua"

Oliverio “Ora siamo al toto assessori”. "I fratelli Gentile si sentono franare il terreno sotto i piedi e continuano a ricorrere alle menzogne. Questa volta hanno deciso di aprire il toto-assessori, mettendo in campo nomi per quella che sarà la mia prossima Giunta". A sostenerlo è il candidato del centrosinistra al ballottaggio per la presidenza della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. "Evidentemente - ha aggiunto - anche loro considerano ormai scontato il risultato elettorale, che affermerà una nostra netta vittoria nel ballottaggio di domenica e lunedì prossimi". "In quanto alla Giunta che governerà con il sottoscritto il secondo tempo di un'esperienza di governo straordinaria, che ha realizzato fatti e risultati significativi proiettando la Provincia di Cosenza ai primi posti della classifica nazionale sul buongoverno - ha proseguito Oliverio - ai fratelli Gentile diciamo: la nostra sarà una Giunta di alto profilo, espressione dei territori e del mondo della cultura, delle produzioni e del lavoro e sarà frutto di un'autonoma scelta del sottoscritto. Nel rispetto degli elettori, non abbiamo alcun nome precostituito perché, a differenza dei fratelli Gentile, non abbiamo bisogno di ricorrere a trattative segrete e di potere ed a promesse di incarichi di assessore per raccogliere consensi". "Noi - ha concluso Oliverio - i consensi li abbiamo chiesti e continuiamo a chiederli per quello che abbiamo fatto in questi cinque anni di governo della Provincia e per quello che faremo, come abbiamo scritto nel Programma presentato agli elettori. La nostra storia, a differenza di quella dei fratelli Gentile, è lineare e trasparente e costituisce, anche su questo terreno, una garanzia per tutti i cittadini di questa Provincia".

Gentile “Oliverio stravolge i fatti”. "Il nervosismo e il panico che assalgono il candidato Oliverio crescono di giorno in giorno e di pari passo al suo evidente tracollo elettorale". Lo ha sostenuto il senatore Antonio Gentile, vice coordinatore regionale vicario del Pdl. "Non avendo alcun argomento di carattere politico e/o amministrativo da comunicare agli elettori - ha aggiunto - egli travalica i limiti della critica politica e del buonsenso per giungere a delle misere affermazioni finalizzate all'unico scopo di aggredire la sfera morale del sottoscritto". "Non si possono artatamente stravolgere fatti accaduti 22 anni fa - ha sostenuto Gentile - riferendo l'esatto contrario della verità. Oliverio è perfettamente a conoscenza dell'estrema trasparenza e correttezza del mio operato quale componente del Cda dell'allora Carical, come confermato, del resto, dai rigorosi accertamenti effettuati dalla magistratura, in sede penale e civile. Affermare il falso, al solo scopo di ledere l'onore e la reputazione altrui, come fa Oliverio, equivale ad una chiara fattispecie di reato: la diffamazione che, come tale, sarà portata all'attenzione delle autorità giudiziarie". "Rammento, infine, ad Oliverio - ha concluso il sen. Gentile - che così facendo subirà la stessa sorte di Occhetto e dei suoi amici comunisti che già nel 2001, agitando questo pretestuoso argomento, sono stati sonoramente sconfitti dal sottoscritto"

Coordinamento centrosinistra “Da Gentile solo promesse”. "Se in tanti anni di impegno politico il candidato del Centrodestra alla presidenza della Provincia di Cosenza avesse realizzato solo un decimo di quanto sta promettendo in lungo ed in largo in questa campagna elettorale, la Calabria sarebbe ai primi posti di tutte le classifiche mondiali ed europee". E' quanto scritto in una nota del Coordinamento del Centrosinistra della Provincia di Cosenza. "E' davvero irrispettoso ed offensivo - prosegue la nota - che un Consigliere Regionale in carica, attuale capogruppo dell'opposizione, esponente di primo piano delle giunte Nisticò e Chiaravalloti che tanti danni hanno arrecato alla Calabria e ai calabresi, oggi si presenti ai cittadini, ai sindaci e agli amministratori locali della provincia di Cosenza promettendo mari e monti e credendo che essi abbiano l'anello al naso. Dove sono stati, cosa hanno fatto in tutti questi anni i fratelli Gentile per la Calabria e per la provincia di Cosenza? Dicano una, una solo opera che sia legata al loro impegno! Dica il senatore Antonio Gentile quante volte ha votato contro i provvedimenti assunti dal governo di centrodestra nei confronti della Calabria e del Mezzogiorno! E dica suo fratello Pino cosa ha realizzato quando era al governo della Regione e quale opposizione è stato capace di portare avanti in questi anni contro la Giunta Loiero, quali e quante proposte ha avanzato a favore della sanità, dell'occupazione, dei giovani, degli artigiani, dei commercianti, degli imprenditori e delle fasce più deboli di questa nostra terra". "La Calabria che noi sogniamo e vogliamo costruire - prosegue la nota - non è quella dei fratelli Gentile che, minacciando il commissariamento della sanità o dell'A3 e attuando la politica delle false promesse e degli impegni mai mantenuti, vorrebbero continuare a tenere questa regione sotto il tallone delle clientele e delle prebende distribuite a piene mani a parenti e amici. Noi vogliamo costruire un'altra Calabria, in cui continui a crescere e ad affermarsi una Provincia innovativa e moderna, aperta e solidale, fortemente competitiva e orgogliosa della propria storia e della propria identità, che volti definitivamente pagina e chiuda finalmente il capitolo devastante dei trasversalismi, del malgoverno e delle clientele". "Per questo motivo - conclude la nota - invitiamo gli uomini e le donne, gli anziani, i lavoratori, i ragazzi, le ragazze e tutte le persone perbene e oneste della provincia di Cosenza, di destra, di centro e di sinistra a mobilitarsi e a recarsi in massa alle urne domenica e lunedì prossimi per votare Gerardo Mario Oliverio che, con la sua storia, il suo volto, il suo profilo è garanzia di buon governo, onestà e trasparenza".

Gentile “Da sinistra solo insulti”. "I signori della sinistra cosentina hanno gettato la maschera. Pensavano di far man bassa e di vincere al primo turno. Ma, nonostante abbiano con loro il partito della sanità, la Regione e abbiano utilizzato tutto il bilancio della Provincia, hanno perso circa venti punti". Lo afferma il candidato del centrodestra alla Presidenza della Provincia di Cosenza, Pino Gentile, in una lettera-appello agli elettori. "Al ballottaggio - aggiunge - hanno iniziato ad insultarci. Diffamazioni. Offese gravissime. Non una risposta ai nostri programmi. Non una parola sul sostegno ai ceti deboli, per cui abbiamo previsto 16 milioni di euro annui, sulle cinque città provinciali, sul secondo termovalorizzatore. Non una parola sul mare da bere promesso dal signor Oliverio cinque anni fa ed oggi divenuto, per quanto riguarda il Tirreno, impraticabile. Solo la strategia comunista della denigrazione, perché noi e l'Udc di Roberto Occhiuto, di Michele Trematerra e di tanti altri bravi dirigenti abbiamo raggiunto un accordo politico basato sulla riduzione degli assessorati e delle poltrone". "Questo accordo - prosegue Gentile - li ha fatti impazzire. Adamo e Perugini, (un tandem che ha portato la città di Cosenza ad un degrado sociale ed economico mai visto), si sono scatenati. Vi chiedo di andare a votare e di punire questa arroganza. L'arroganza di chi non rispetta l'avversario e lo considera un nemico da abbattere. L'arroganza di una Regione che impiega i soldi dei cittadini per procacciare voti e non per realizzare condizioni di salute pubblica migliori. Chi di voi vuole che Perugini a Cosenza e Loiero a Catanzaro rimanga in sella, voti Oliverio. Ma chi vuole una città di Cosenza finalmente leader, una provincia aperta alle cinque città, Cosenza-Rende, Paola, Castrovillari, Rossano-Corigliano e San Giovanni in Fiore, vada a votare. E punisca Oliverio. Punisca con l'arma della democrazia una Regione che ha spostato tutti gli investimenti da Cosenza. Punisca lo stile comunista di chi semina odio e calunnie pensando che la politica non sia un confronto tra galantuomini ma un ring pugilistico. Vi chiedo di andare a votare e di ricordare cosa hanno fatto questi uomini per Cosenza e la Calabria". "Posso solo assicurarvi - conclude Gentile - che se sarò eletto aprirò le porte del Palazzo a tutti. Perché le istituzioni sono di tutti. Perché il lavoro è un diritto inalienabile e non soggetto ai ricatti. Perché sui disabili, sui problemi del vivere quotidiano, sul commercio che muore e sul turismo che declina non possono esserci barriere. La mia identità è quella di un socialista riformista, che ha sposato il progetto di Silvio Berlusconi. E che insieme all'Udc, alla destra illuminata, ai cattolici vuole dare un'alternanza dopo 34 anni di potere di una sinistra rimasta sempre comunista e giacobina"

Pli e Patto appoggiano Oliverio. "Il Partito Liberale e il Patto per il Sud rimarcano con forza il sostegno a Mario Oliverio. Non vogliamo cadere in nessuna polemica". Lo affermano in una nota congiunta il segretario nazionale Patto per il Sud, Antonio Perrelli, ed il segretario regionale del Pli, Eugenio Barca. "Il nostro - aggiungono - è un sostegno pulito a fronte di un programma che coinvolge i cittadini per renderli protagonisti dei prossimi cinque anni straordinari. Il futuro della provincia di Cosenza deve essere produttivo e programmato per sostenere un' eco-economia che in questa terra risulta molto precaria. Il Patto Sud e il Partito Liberale daranno il loro contributo di idee senza essere attraversato da inutili e sterili polemiche, perché la politica del fare risulta sempre vincente. Un oscurantismo porterebbe a ritroso questa terra e sarebbe una vera iattura". "Questo non lo dobbiamo consentire - concludono - e non lo consentiremo. Una grande mobilitazione consente di raggiungere la vittoria e dare serenità ai tanti cittadini che hanno riposto le loro speranze. Dobbiamo svolgere un'attività al plurale per essere non di una sola parte, ma di tutti. Con Mario Oliverio a presidente siamo tutti partecipi con l'orgoglio di vivere protagonisti".

M. Trematerra (Udc) “Con Gentile per cambiare”. "La sinistra calabrese prima ha tentato di blandirci e quando ha scoperto che non era il potere ad interessarci, ma il cambiamento generale di una Regione ridotta in ginocchio, ha tentato di mascariarci: sono questi i metodi che noi non potremo mai accettare e che rappresentano l'antitesi alla nostra cultura cattolica". Lo afferma il capogruppo regionale dell'Udc, Michele Trematerra. "Il nostro appoggio a Pino Gentile a Cosenza - aggiunge - è convinto ed è il risultato di un grande accordo basato sulla riduzione degli assessorati da dodici ad otto, sull'aiuto ai ceti deboli, sulla creazione di cinque città provinciali. La strada che abbiamo intrapreso con i vertici regionali del Pdl è innanzitutto di rispetto e di dignità: sentimenti che loro hanno manifestato di apprezzare nei confronti della politica dell'Udc e che la sinistra calabrese ha, invece, dimenticato". "Fino a due settimane fa - prosegue Trematerra - eravamo per questi signori un partito di giovani, di forze moderate, di nuove energie: oggi, sol perché abbiamo scelto la strada dei moderati, siamo divenuti demoni. Questa incultura relazionale è l'espressione di un disagio e di contraddizioni che faranno presto implodere il centrosinistra, stretto tra Loiero e De Magistris, e che porteranno alla vittoria Pino Gentile"

Consiglieri Pdl “Oliverio sarà bocciato”: "Le parole di Oliverio sono state chiare: se vincerà nominerà come suo vice Enza Bruno Bossio Adamo, ma questa giunta sarà bocciata sonoramente dagli elettori domenica e lunedì prossimi". Lo dichiarano, in una nota, i consiglieri provinciali del Pdl. "Gli elettori - proseguono - che hanno votato De Magistris al primo turno e molti di quelli che hanno dovuto pagare, a sinistra, i patti di potere di questi anni non voteranno per Oliverio. E' questo il gioco di potere del Partito democratico e di Oliverio che, infatti, si è ben guardato dal dire che ridurrà la giunta a dodici come farà Pino Gentile". "Il patto di potere Oliverio-Bruno Bossio Adamo - concludono - dimostra la famelica concezione del potere da parte dei signori comunisti: un patto che gli elettori andranno a bocciare"

Gentile chiude la campagna elettorale con Nitto Palma e Bocchino. Domani mattina alle ore 11,30, all'Holiday Inn di Cosenza, si terrà la conferenza stampa di chiusura della campagna elettorale di Pino Gentile con il sottosegretario Nitto Palma ed il vice presidente dei deputati del Pdl, Italo Bocchino. Partecipano, Roberto Occhiuto, Michele Trematerra, Giuseppe Scopelliti, Francesco Talarico, i parlamentari nazionali e regionali. La conferenza stampa sarà moderata dal giornalista Gianfranco Bonofiglio.

I giovani in festa con Oliverio. "I giovani della città e della provincia di Cosenza, gli universitari di Arcavacata - secondo quanto riferisce una nota - si mobilitano a sostegno di Gerardo Mario Oliverio". "Lontani anni-luce - prosegue il comunicato - dalle pratiche antiche di una politica fatta di comparaggi e clientele che trova nei fratelli Gentile i suoi più illustri e significativi esponenti e la cui massima aspirazione è quella della pacca sulla spalla e delle promesse mai mantenute, i giovani cosentini vogliono esprimere in maniera chiara e forte il loro sostegno e il loro apprezzamento alla politica del buongoverno e dei fatti realizzata nei passati cinque anni di governo alla Provincia di Cosenza". "Si sono dati appuntamento - aggiunge la nota - al Beat Music Club di Corso Telesio a Cosenza per vivere insieme un momento di festa e amicizia in vista del ballottaggio di domenica e lunedì prossimi per l'elezione del nuovo Presidente della Provincia di Cosenza". "Il titolo dell'iniziativa - è detto nel comunicato - richiama una nota pubblicità televisiva: 'No Oliverio? No party'". "Nel corso della serata - conclude la nota - anche un breve saluto del candidato del centrosinistra alla presidenza della Provincia di Cosenza, Gerardo Mario Oliverio, che ha ringraziato i giovani per il loro sostegno sincero e li inviterà alla mobilitazione per mandare definitivamente a casa una classe politica screditata, che ha prodotto solo danni per la Calabria e per la provincia di Cosenza e che ha fatto del clientelismo e del familismo i suoi unici principi ispiratori"

Talarico “Attacchi strumentali all'Udc”. "Trovo quasi naturale che un partito come l'Udc, una forza politica di centro, equidistante dai due poli, finisca nel mirino di attacchi strumentali e non certo disinteressati, sia da destra che da sinistra, in Calabria come a Roma, in Piemonte o in Puglia". Lo sostiene il consigliere regionale e segretario dell'Udc calabrese, Francesco Talarico, circa le critiche rivolte al suo partito. "La verità - aggiunge - è che si ha paura dell'autonomia di una forza politica che invece, proprio per questo, trova sempre maggiori consensi e viene premiata dagli elettori come è accaduto nell'ultima tornata elettorale. In Calabria, del resto in continuità e coerenza col ruolo di opposizione autonoma svolto in Consiglio regionale, abbiamo deciso di sostenere ai ballottaggi i candidati del Pdl alle elezioni provinciali. L'abbiamo scelto e motivato sui territori, con accordi programmatici, col pieno consenso dei nostri tesserati e d'intesa con i nostri organi nazionali di partito. Peraltro abbiamo sempre ribadito l'impossibilità di un'alleanza con Idv e sinistra Radicale distanti da noi sul piano dei valori e dei programmi. Voglio ribadire che non è un progetto limitato al turno di ballottaggio di Crotone e Cosenza, ma che è l'avvio di un percorso che andrà a definire, senza soggezioni e senza subalternità, un accordo programmatico col Pdl in vista delle prossime elezioni regionali". "Con i nostri contenuti - prosegue Talarico - e i nostri programmi, perché siamo, come gli elettori calabresi hanno capito assai bene, una forza politica che si batte per difendere il lavoro, le imprese, le famiglie, i ceti più deboli e gli interessi del Mezzogiorno. La dichiarazione del coordinatore del Pdl Giuseppe Scopelliti testimonia, poi, che non c'é alcun accordo organigrammatico ma c'é sintonia e pari dignità. In sintesi c'é una squadra che si candida a guidare questa regione che ha bisogno di una classe dirigente capace, e mi auguro che gli elettori di Cosenza e di Crotone, votando per Gentile e Zurlo, sappiano cogliere fin da subito questa opportunità"

Franco Bruno “Nanismo nei comunicati di Gentile”. "Quanta differenza fra l'ironia dello 'zeru tituli' di Adamo e la grevezza delle risposte polemiche di Pino Gentile". Lo afferma, in una nota, il segretario provinciale del Pd di Cosenza, il senatore Franco Bruno. "Il confronto con Perugini - aggiunge - con Loiero, con Enza Bruno Bossio fa apparire giganti quest'ultimi non tanto per le riconosciute qualità politiche e culturali, ma per l'assoluto nanismo politico di chi scrive i comunicati stampa per un sedicente gruppo del Pdl alla Provincia zeppi di ingiurie ed offese". "Non è con questo linguaggio - prosegue - che si riuscirà a nascondere il loro pressapochismo politico e programmatico nel confronto tra Oliverio e il candidato del centrodestra, né le evidenti contraddizioni di chi considera l'Udc come l"unione delle clientelé". "Il goffo tentativo - conclude Bruno - di evitare il confronto tra i due candidati alla presidenza della Provincia spostandolo su altre istituzioni e personalità, rappresenta una evidente debolezza e un crescente nervosismo"

Fare Ambiente “Sosteniamo Gentile”. "Trent'anni di amministrazione di centrosinistra alla provincia di Cosenza, nulla hanno prodotto sotto il profilo della salvaguardia ambientale per le nostre coste né a livello di prevenzione dei rischi idrogeologici cui é soggetto il nostro territorio". Lo sostiene in una nota il coordinatore regionale della Calabria di 'Fareambiente' Antonio Iaconetti. "E' necessaria - aggiunge - una presa di coscienza della politica, un concreto ed incisivo intervento ad ampio respiro, di carattere strutturale, per allontanare il degrado che affligge le località turistiche di mare e di montagna, i paesi più popolosi ed i centri periferici, le aree rurali, quelle agricole, quelle che ancora oggi conservano un immenso patrimonio storico-culturale non adeguatamente difeso e valorizzato. Siamo convinti che sotto questo aspetto il centrosinistra abbia fallito". "Ed è per questo - conclude Iaconetti - che domenica e lunedì prossimi, in occasione del ballottaggio per l'elezione del presidente della Provincia di Cosenza Fare Ambiente sosterrà Pino Gentile, con la convinzione che, senza proclami né promesse, ma attuando la Politica del Fare, garantirà tutte quelle azioni corrette e necessarie, rivolte alla salvaguardia ambientale del nostro territorio".

Pacenza “Quali risorse pubbliche utilizzate dai beni confiscati oggi?”. "Quali e quante risorse pubbliche sono state utilizzate per la realizzazione delle strutture confiscate questa mattina, se e quante risorse regionali sono state utilizzate e chi era all'epoca dei fatti l'Assessore al turismo della Regione Calabria". E' quanto chiede di sapere il Consigliere regionale del Pd, Franco Pacenza, a proposito, è scritto in una nota, "della brillante operazione disposta questa mattina dal questore di Cosenza Raffaele Salerno ed eseguita da personale dell'Ufficio Misure di Prevenzione e del Reparto Prevenzione Crimini Calabria". "E' necessario immediatamente sgomberare il campo da ombre e sospetti - ha sostenuto Pacenza - perché nel corso di questi anni sono state dilapidate risorse ingenti per interventi sui quali oggi si stanno scoperchiando interessi torbidi e cointeressenze che, siamo sicuri, l'azione della magistratura farà emergere pienamente". "Il settore turistico calabrese, in particolare - ha proseguito - ha pagato e continua a pagare le conseguenze del malgoverno e dell'uso forsennato e distorto di risorse considerevoli, che avrebbero potuto aiutare le tante imprese sane che operano nel settore e far decollare definitivamente questa nostra terra". "Per questo - ha concluso Pacenza - riteniamo sia oltremodo necessario ed urgente voltare radicalmente pagina, perché i protagonisti del malgoverno e del malcostume siano definitivamente messi nelle condizioni di non riproporre più pratiche e modelli che hanno pesantemente condizionato la vita e l'economia della Calabria e della provincia di Cosenza"

Centrodestra “A San Giovanni in Fiore degrado sociale”. "L'on. Oliverio è tra i maggiori responsabili del degrado sociale di San Giovanni in Fiore, ridotta ad essere un agglomerato di disperazione, desertificata sul piano politico e sociale: per questo gli elettori lo puniranno domenica e lunedì prossimi". E' quanto affermano, in una nota, Pdl, Udc, Nuovo Psi, Pri, Pli, La Destra, Dc di San Giovanni in Fiore. "Oliverio e la giunta comunale guidata da Nicoletti - prosegue il comunicato - hanno aumentato il divario esistente tra la provincia e San Giovanni in Fiore. Nessuna grande scelta strategica è stata dirottata su San Giovanni in Fiore che, anzi, ha visto aumentare vertiginosamente i suoi disoccupati". "L'ospedale - è scritto nella nota - che era un luogo essenziale a tutela della salute è stato letteralmente abbandonato dal sig. Petramala". "Il crollo registrato al primo turno - conclude il comunicato - con la perdita secca di oltre mille voti solo relativamente al rapporto Pd Ds-Margherita rispetto al 2004 è prodromico della grande sconfitta"

Oliverio “Sequestro beni afferma legalità”. "L'operazione disposta questa mattina dal Questore di Cosenza, Raffaele Salerno, attraverso cui sono stati confiscati beni per un valore complessivo di quasi 60 milioni di euro, merita plauso ed apprezzamento". E' quanto ha dichiarato il presidente della Provincia di Cosenza, Gerardo Mario Oliverio che, secondo quanto riferisce una nota, nel corso di un colloquio telefonico, si è voluto congratulare personalmente con il Questore di Cosenza ed esprimere "un apprezzamento sincero alle forze di polizia per la brillante operazione compiuta". "Quella di questa mattina - ha detto Oliverio - è una iniziativa importante, che contribuisce ad affermare la legalità e la necessaria bonifica in una terra nella quale la malapianta dell'illegalità ha determinato ferite profonde". "Ancora una volta - ha aggiunto - ci troviamo di fronte alla presenza della mano criminale e della 'ndrangheta in settori vitali dell'economia, devastati, occupati ed inquinati dalla presenza mafiosa. Il lavoro compiuto dalle forze del Reparto prevenzione crimini, perciò, merita di essere fortemente sostenuto. Le istituzioni devono esprimere un impegno attivo incoraggiando con forza questa opera meritoria". "A questo punto, però - ha affermato il presidente della Provincia - sarebbe importante conoscere anche se per queste strutture confiscate siano state utilizzate risorse pubbliche e da quali livelli istituzionali eventualmente siano state erogate. Sarebbe quindi opportuno che l'on. Pino Gentile, che ha svolto per lunghi anni il ruolo di assessore regionale al Turismo, pronunciasse una sua valutazione in merito. E sarebbe oltremodo utile che egli chiarisse che nessun intervento pubblico è stato erogato negli anni della sua responsabilità alla guida dell'assessorato al Turismo da parte della Regione Calabria per le strutture oggetto di confisca". "Tutto ciò - ha detto - è assolutamente necessario perché si allontani definitivamente dall'opinione pubblica ogni sospetto in merito ad eventuali finanziamenti a soggetti e strutture che oggi sono oggetto di provvedimenti gravi e lesivi della legalità e dell'immagine di questa terra. Numerosi, infatti, sono gli imprenditori onesti che nel settore turistico-alberghiero sono quotidianamente costretti a fronteggiare le difficoltà di una crisi profonda ed a subire le disattenzioni, le discriminazioni ed i soprusi che negli anni hanno determinato la utilizzazione delle risorse pubbliche per alimentare l'illegalità". "La Calabria - ha concluso Oliverio - ha bisogno di perseguire con determinazione e senza remore la strada della legalità, della trasparenza e del rigore morale"

Provinciali Crotone

Zurlo “Discariche lontane da città”. "Se si trascura l'ambiente si nega il futuro alla nostra terra. Bisogna ripartire dalle politiche ambientali e di risanamento del territorio per creare le condizioni necessarie affinché Crotone torni a risplendere della sua economia". Lo ha sostenuto il candidato alla presidenza della Provincia di Crotone del Pdl, Stano Zurlo. "Ci sono questioni urgenti - ha aggiunto - che necessitano di azioni mirate e di un progetto politico lungimirante, in grado di risolvere i problemi del crotonese creando le condizioni per avere opportunità concrete di sviluppo. Penso alla bonifica dell'ex sito industriale, che se finalmente realizzata può diventare occasione di riscatto per questa terra che ha gi pagato più del dovuto l'incapacità di governare di questa sinistra". "Una sinistra - ha sostenuto Zurlo - che si presenta come il nuovo, ma che di nuovo non ha nulla, che semmai, invece di avanzare proposte serie e concrete, continua a non dare risposte ai cittadini crotonesi. Quali sono state finora le risposte di Schifino sull'argomento? Per tutto il periodo di questa campagna elettorale non abbiamo avuto il piacere di ascoltare n di leggere una sola proposta fattiva. Abbiamo invece assistito a un volgare e spregevole attacco al governo nazionale, fatto di illazioni e menzogne, e di interrogativi primi di fondamento su questioni per le quali lo stesso Schifino non ha mai presentato un progetto reale. Non possiamo permetterci di perdere un'altra occasione per assicurare a Crotone e alla sua provincia la garanzia e il rispetto dei propri diritti, prima di tutto quello di vivere in un contesto ambientale sano dal quale trarre ogni sorta di beneficio, anche e soprattutto economico". "E' impensabile - ha sostenuto Zurlo - e non più proponibile che ad esempio le discariche per i rifiuti possano trovare posto nei centri abitati o vicino alle produzioni agricole. La città di Crotone non può permettersi un ulteriore allargamento delle attuali discariche. Così come è impensabile che l'intero territorio continui ad essere luogo di smaltimento dei rifiuti prodotti altrove. E' per questo che mi impegno fin da ora a cercare di creare un tavolo di concertazione con i sindaci del territorio e le associazioni per affrontare insieme la delicata questione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, decidendo insieme l'individuazione dei siti di stoccaggio per la sola provincia pitagorica". "Solo quando avremo ultimato - ha concluso Zurlo - il risanamento del nostro territorio e restituito a questa terra il suo fascino, potremo pensare di poter attrarre finanziamenti e finanziatori e di poter finalmente attivare un circolo virtuoso che serva da volano per il rilancio economico e lavorativo dell'intera provincia, con progetti seri presentati al governo e alla comunità europea"

Alemanno “Molti motivi per il cambiamento”. "Se i ballottaggi vanno come devono andare, per la prima volta nella storia la maggioranza nei Comuni, nelle Province sarà per il centro destra". Lo ha detto Gianni Alemanno, sindaco di Roma, intervenendo a Crotone ad una manifestazione in sostegno di Stanislao Zurlo, candidato alla Provincia per il Pdl, che, domenica, va al ballottaggio con il candidato del Pd, Ubaldo Schifino. "Ci sono molti motivi - ha detto Alemanno - per produrre questo cambiamento a Crotone come in altre parti d'Italia, ma a Crotone in particolare: perché quando accade che lo stesso sistema di potere governa ininterrottamente da 15 anni, nel vostro caso dalla costituzione della Provincia, è inevitabile che quel sistema di potere condizioni negativamente il territorio. Quando avviene questo la scelta delle persone, di dirigenti, assessori, consigli di amministrazione non avviene mai da un punto di vista meritocratico, ma è condizionata da una serie di sistemi di potere, di clientele, di lotte, di apparato che fanno sì che non vanno i migliori in quei posti". "Non possiamo dire ad un giovane, ad un cittadino, ad un lavoratore - ha concluso Alemanno - di impegnarsi nel merito se poi le amministrazioni non danno il buon esempio da questo punto di vista e non fanno delle scelte profonde"
Comuni: "Bisogna trasformare i palazzi delle amministrazioni in case di vetro dove si vede quello che succede dentro". Lo ha detto Gianni Alemanno, oggi a Crotone. Un obiettivo che, secondo il sindaco di Roma, è possibile conseguire "anche attraverso i nuovi sistemi informatici che permettono la piena tracciabilità di pratiche, richieste permessi". "Noi - ha spiegato Alemanno - abbiamo inaugurato a Roma un protocollo con l'Ordine degli architetti grazie al quale ogni concessione edilizia sarà fatta in via informatica ed oggettiva e senza passaggi di carte. Questo per risparmiare dei tempi, ma soprattutto perché i diritti non devono essere dei favori da chiedere ai politici"
Sicurezza. Il principio cardine delle amministrazioni locali deve essere la sicurezza "che vogliamo applicare fino in fondo per far sentire i cittadini a casa propria". A dirlo è stato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, oggi a Crotone per una manifestazione elettorale. "Per troppo tempo - ha aggiunto - la mancanza di attenzione alla sicurezza, al controllo dei flussi migratori, alle identità locali hanno fatto sì che questo valore, questo principio si perdesse e la gente si sentisse spaesata a casa propria e perdesse il sentimento di appartenenza". Ecco perché Alemanno pone questo argomento al "primo posto nelle amministrazioni locali perché vogliamo avere la certezza della pena. Quando un carabiniere o un poliziotto mette le mani su un delinquente, quello non deve uscire dopo 5 giorni. Se non c'é sicurezza, non c'é nessun'altra forma di diritto nel territorio".
Federalismo. "Il federalismo fiscale è uno strumento per la difesa delle identità locali e non un regalo al Nord come per troppo tempo è stato raccontato". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a Crotone nel corso di una manifestazione elettorale in vista del turno di ballottaggio per le provinciali. "Ci sono fondi di equilibrio e di perequazione - ha aggiunto - i quali garantiscono che tutti i territori vengano aiutati. Ma é comunque importante che vengano valorizzate le identità locali, che venga prodotto sviluppo locale. E il naturale completamento dell'autonomia fiscale è la realizzazione della parità di vantaggio per il Mezzogiorno d'Italia. Per questo, da 15 anni, a Bruxelles, abbiamo chiesto l'autorizzazione a far pagare meno tasse alle imprese, alle famiglie del Sud. Ebbene ci hanno risposto di no". "Con il federalismo fiscale - ha concluso Alemanno - c'é quel principio di autonomia che permetterà al nostro governo di realizzare questo importantissimo risultato nel Mezzogiorno d'Italia"

Sinistra e libertà con Schifino. "In sintonia con la linea nazionale scelta da sinistra e Libertà e con le dichiarazioni rilasciate da Nuccio Iovene sul candidato Presidente alla provincia di Crotone, Ubaldo Schifino. Anche noi al momento del ballottaggio tra un candidato della coalizione di centro sinistra ed un candidato della coalizione di centrodestra esprimiamo senza tentennamenti l'appoggio al candidato della coalizione di centrosinistra". A dichiararlo sono il Presidente di Sinistra Democratica, Maurizio Mesoraca; il membro del Consiglio nazionale di Sinistra Democratica, Salvatore Biondi; il responsabile provinciale del Movimento per la sinistra che fa capo a Nichi Vendola, Francesco Caccavari; il candidato alle europee per Sinistra e Libertà, Franco Barretta. "Invitiamo dunque - conclude la nota - tutte le forze che si riconoscono con la linea della sinistra democratica a profondere energie e risorse per arrivare vittoriosi alla fine di questa seconda tornata elettorale"

Iovene “Centrosinistra senza dubbi”. "Quando si arriva al cruciale momento del ballottaggio ed il confronto è tra lo schieramento del centrosinistra e del centrodestra, per tutti gli uomini della sinistra non può esserci alcun dubbio". Lo ha sostenuto il responsabile per il Mezzogiorno e componente la direzione nazionale di Sinistra Democratica, Nuccio Iovene, in vista del ballottaggio per l'elezione del presidente della Provincia di Crotone. "Bisogna che si mobilitino adesso tutte le nostre energie e tutte le nostre risorse - ha aggiunto - perché si raggiunga l'obiettivo del successo della coalizione del centrosinistra e soprattutto del candidato presidente, Ubaldo Schifino". "E' questo che auspico avvenga - ha concluso Iovene - è per questo che mi impegnerò, a raggiungere l'ottimo risultato anche a Crotone".

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