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Elezioni
Elezioni, ultimi appelli. Le curiosità, i dati, dove votano i big, le principali sfide 05 giu 08 Si apriranno domani, dalle ore 15 alle 22, e domenica 7 giugno, dalle 7 alle 22, le urne per le operazioni di voto per le elezioni dei 72 membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia, dei presidenti e consigli di 62 province e dei sindaci e consigli di 4.281 comuni (di cui 30 capoluoghi di provincia). Lo scrutinio dei voti per il Parlamento europeo comincerà alle ore 22 di domenica 7 giugno. Il conteggio dei voti delle amministrative inizierà invece alle 14 di lunedì 8 giugno. Elezioni Europee Berlusconi (Pdl) “Presto il ponte sullo Stretto”. "Questa settimana ho avuto un incontro con Pietro Ciucci (amministratore delegato di Ponte sullo Stretto Spa, ndr) sul programma, per cui posso dirti che presto inizieranno i lavori per il Ponte sullo Stretto che porterà lavoro nelle regioni della Calabria e della Sicilia". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, candidato alle europee, durante la registrazione di Matrix. "Prometto - ha aggiunto - che verrà fatto, ci tengo perché sarà un'opera epocale". "Credo - ha concluso - di poter connotare il mio governo del Paese anche con un'opera che duri nel futuro, quindi, sono direttamente interessato". De Magistris (Idv) “on i voli di stato deriva illiberale”: Scende in campo per invertire il trend che vede i politici intervenire sulla magistratura il candidato dell'Idv alle Europee Luigi De Magristris, e replica a Clemente Mastella, che gli ha dato dell'analfabeta della politica, sostenendo al contrario di conoscere i fatti. "Mastella ha detto che sono un ignorante della politica? - ha detto a Benevento - Ignorante significa non conoscere i fatti, io penso al contrario di avere molta competenza". "Sinceramente il problema non è Mastella, il problema sono gli elettori del Pdl, che io rispetto, ma che dovrebbero scegliere tra Mastella e persone che hanno dimostrato con i fatti da che parte stare, di voler essere una garanzia per tutti i cittadini". "Mastella ha interferito sull'indipendenza e sull'autonomia della magistratura più volte: io voglio esattamente ribaltare questo trend - ha concluso - perché la politica deve stare dalla parte dei magistrati in prima linea nella lotta al crimine". Poi ai microfoni di Radio Città Futura De Magistris afferma "Trovo molto grave che dobbiamo assistere a questa immagine indecorosa e indecente del presidente del consiglio che organizza voli di stato per portare ballerine e cantanti alla sua corte" . "Il quotidiano spagnolo El Pais sottolinea che nel nostro paese è in atto una deriva autoritaria. Io lo dico da tempo: in Italia c'é un disegno piduista, eversivo dell'ordine costituzionale". "Gli italiani hanno una occasione per svegliarsi il 6 e 7 giugno - prosegue l'ex magistrato di Catanzaro - e dimostrare che vogliono un'alternativa a questa deriva neo-illiberale che sta inquinando la democrazia nel nostro paese" Franceschini (PD) A Reggio “Fermiamo Berlusconi”. Arriva dal profondo Sud l'ultimo appello di Dario Franceschini per convincere al voto e per tentare la risalita del Pd: "Ai delusi dico: 'Non e' il momento della fugà. Solo il Pd è l'argine al padrone assoluto e chi non vota aiuta Berlusconi". E' l'accorata chiamata alle urne del segretario democratico, convinto che "non se ne può più di 15 anni di balle" del presidente del Consiglio. A Reggio Calabria, città di frontiera, il leader democratico arriva a piazza Indipendenza con una candidata simbolo: Maria Rosaria Capacchione, giornalista sotto scorta per le inchieste sulla camorra nel Napoletano. Scelte emblematiche per un Partito democratico che, spiega Franceschini, "é destinato a perdere se il confronto è solo sulla tutela degli interessi legittimi ma può vincere se difende i valori" dell'uguaglianza e della legalità, della serietà in politica come del merito nella società. Perché dall'altra parte, attacca il leader Pd, "c'é un premier che racconta balle da 15 anni e, come un disco rotto, ripete le stesse accuse, demonizza gli avversari, e parla di complotti". Accuse "ridicole, ridicole", ripete Franceschini, "sintomi dell'insofferenza" di Berlusconi verso "chiunque ostacoli la sua luminosa azione di governo": la magistratura come la stampa. "Oggi - incalza il segretario del Pd - ha attaccato frontalmente anche il governatore Mario Draghi perché sulla crisi ha detto solo la verità. Eppure aveva definito la sua relazione berlusconiana... è la prova che il premier è sempre più nervoso e inaffidabile". I reggini applaudono, sventolano striscioni "dal Sud ma non da sudditi". E Franceschini spera che la contrapposizione tra due modelli culturali e politici, tra due Italie, quella "vera" e quella "finta e di plastica", mostrata in Tv, basti al Pd per scacciare il fantasma più temuto della campagna elettorale: l'astensionismo. C'é una parte d'Italia - ammette il leader democratico - tentata dal non voto, delusa dalla nostra litigiosità, che ora abbiamo superato perché discutiamo nelle stanze ma poi si esce con una voce sola. Noi li capiamo ma non è questo il momento della fuga. Chi non va a votare vota per la destra e per Berlusconi. A loro chiediamo una mano perché solo se il Pd ha più forza, si può andare avanti per cambiare il Paese". Franceschini augura quindi agli italiani "di non svegliarsi con un padrone assoluto" lunedì. Ma, oltre alla "qualità della democrazia", il leader del Pd spera di raggiungere un risultato di tenuta, intorno al 27%, che permetta al Partito di andare ad un congresso che non si risolva in una resa dei conti, facendo chiudere il partito in un dibattito su se stesso che tolga spazio al ruolo di opposizione in Parlamento e nel Paese". Grazia (Lega Nord) “Fiduciosi del risultato in Calabria”. "In Calabria siamo fiduciosi di ottenere un buon risultato elettorale". Lo afferma il candidato della Lega Nord alle elezioni europee Carlo Garzia. "I meridionali - afferma Garzia in una nota - hanno capito che le battaglie che portiamo avanti sono a vantaggio di tutto il Paese. La Lega Nord, e in particolare il ministro Maroni, sta conducendo con impegno e tenacia straordinari una durissima azione di contrasto alla criminalità organizzata e all'immigrazione clandestina". "I risultati - prosegue il candidato del Carroccio - si vedono e sono apprezzati, a maggior ragione, proprio qui al sud, dove sono certo che i cittadini voteranno la Lega proprio per premiare quanto di buono e di concreto sta realizzando questa compagine al Governo". "La classe politica meridionale - conclude Garzia - è sempre la stessa da troppo tempo. Sono sempre gli stessi personaggi che una volta si presentano con il centrosinistra e un'altra col centrodestra. La gente è stanca del vecchio linguaggio politichese e chiede serietà, concretezza ed efficienza. I meridionali vogliono una nuova classe dirigente, che abbia nuove idee e nuovi progetti e per questo ci voteranno". Provinciali Cosenza Gentile (Pdl) “Chi vota me vota Berlusconi”. "Più che una sfida tra me ed Oliverio è una sfida fra Berlusconi e Loiero". Ad affermarlo, in una nota, Pino Gentile, candidato alla presidenza della Provincia di Cosenza. "Chi ha fiducia nel Governo - prosegue - che ha dato prova, a Napoli e all'Aquila, di efficienza e di coraggio voterà per me, chi vuole dare fiducia a Loiero voterà per Oliverio. Chi vuole dare fiducia a Loiero ed alla politica del ticket voterà per Oliverio mentre chi vorrà restituire centralità alla provincia di Cosenza, emarginata e ghettizzata in questi ultimi anni, sceglierà noi". "Oliverio - aggiunge - è un gigante dai piedi di argilla: continua a diffondere sondaggi falsi perché ha una grande paura di perdere. Proprio ieri mattina ha riferito ad alcuni precari dell'amministrazione provinciale che se si andrà al secondo turno perderà certamente. "La gente - conclude - punirà questa arroganza e premierà la nostra concretezza e l'amore che abbiamo per Cosenza e il suo territorio" Occhiuto (Udc) “A destra e sinistra solo litigi”. "Destra e sinistra hanno litigato per tutta la campagna elettorale dimostrando, ancora una volta, che in Calabria sanno solo distruggere. Noi abbiamo condotto, invece, una campagna elettorale andando di contrada in contrada, parlando in piazza agli elettori e spiegando loro quale provincia immaginiamo". Ad affermarlo, in una nota, è il candidato alla presidenza della Provincia di Cosenza per la Costituente di centro, Roberto Occhiuto. "Pensiamo certamente - aggiunge Occhiuto - a un ente diverso da quello sino a oggi guidato dalla sinistra e propagandato dal candidato della destra. Questi ultimi, pur amministrando e utilizzando le leve della gestione da più di trent'anni, non hanno dimostrato di aver legato il proprio nome a un progetto concreto di governo del territorio". "Nel corso di queste settimane - conclude il candidato della Costituente di centro - ho tentato, con passione e caparbietà, di far comprendere la bontà della nostra proposta e la volontà che ho di voler contribuire, così come ho fatto in Consiglio regionale e come sto facendo in Parlamento da legislatore, al governo dei problemi della mia provincia". Oliverio (PD) “Con noi assicurato il buon governo”. "I cittadini della provincia di Cosenza conoscono bene il sottoscritto e i fratelli Gentile. Sanno che quella di Oliverio è una storia limpida, cristallina, vissuta costantemente al servizio dei cittadini, soprattutto di quelli più bisognosi ed emarginati". E' quanto afferma il candidato presidente del centrosinistra alla Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, nell'appello finale agli elettori. "Mai una clientela - prosegue Oliverio - uno spreco, un uso scorretto o irrispettoso delle istituzioni e delle risorse. Più volte nel corso di queste settimane, di fronte alle bugie e alle calunnie, siamo stati costretti a rispondere con fermezza, carte alla mano, sfidando i nostri avversari politici a trovare uno, uno solo dei nostri parenti, fino al settimo grado, assunto o beneficiato dalla Provincia di Cosenza. Mai un'ombra ha sfiorato la nostra onorabilità politica ed umana. I fatti ed i comportamenti parlano chiaro". "Alla Provincia di Cosenza - sostiene ancora Oliverio - abbiamo assicurato cinque anni di buon governo, improntati a massima trasparenza, pulizia e rigore morale. Abbiamo realizzato molto nei campi della viabilità, della scuola, dell' impiantistica sportiva, delle politiche sociali, culturali e giovanili. I prossimi cinque anni saranno ancor più esaltanti: completeremo i cantieri aperti, realizzeremo grandi opere viarie ed infrastrutturali, ci batteremo perché venga premiato il merito e garantite a tutti, soprattutto ai ragazzi e alle ragazze di questa terra, pari opportunità di partenza". "Al lavoro - prosegue il candidato presidente del centrosinistra - dedicheremo il nostro impegno più grande. La Provincia continuerà ad essere la casa di tutti, il punto di riferimento di sindaci, amministratori locali e semplici cittadini. Ci batteremo con tutte le nostre forze contro un Governo nazionale che continua a considerare la Calabria una regione-canaglia ed il Mezzogiorno una palla di piombo ai piedi del Paese. Non abbiamo bisogno di nascondere il nostro volto dietro le maschere irridenti del Capo del Governo, dei Ministri o dei sottosegretari, nemiche del Sud e della nostra regione. Noi ci presentiamo ai cittadini con il nostro volto, mostriamo fieri le nostre mani che sono mani linde e pulite e rifiutiamo ad alta voce i voti della mafia e della delinquenza organizzata. Altri, che portano responsabilità pesanti, antiche e recenti, per aver inferto ferite gravissime a questa terra, dovrebbero avere almeno la decenza di tacere". "Forti del consenso popolare - sottolinea ancora Oliverio - della stima e dell'amicizia sincera che ci hanno testimoniato i cittadini dell'intera provincia ovunque ci siamo recati in questi giorni ci avviamo sereni a disputare il secondo tempo di un'azione di governo che risulterà sicuramente ancor più entusiasmante della prima e foriera di nuovi fatti, atti e realizzazioni che faranno della provincia di Cosenza la locomotiva dell'intera Calabria". Le principali sfide. Domani e domenica primo turno di amministrative: 33 milioni e 473 mila cittadini voteranno per il rinnovo di 4.281 comuni e 62 province. Ecco le sfide principali fra i candidati sia per le comunali sia per le provinciali: PROVINCIALI Dove votano i leader. Al voto tra sabato e domenica mattina. Chiusa stasera la campagna elettorale, con l'inizio alla mezzanotte di oggi della due giorni di silenzio, il fine settimana sarà scandito per i leader di partito solo dal personale appuntamento con le urne. Poi, dalle 22 di domenica, la lunga attesa dei risultati. 20.000 detenuti al voto. Sono circa 20mila i detenuti che tra sabato e domenica prossimi possono votare, su un totale di oltre 63 mila reclusi nelle sovraffollate carceri italiane. Hanno diritto a mettere la propria scheda nelle urne coloro che sono in attesa di giudizio (circa il 55-60 per cento della popolazione carceraria) e quelli che, pur condannati, hanno conservato i diritti civili. L'Amministrazione penitenziaria si é attrezzata per istituire appositi seggi elettorali speciali nelle carceri. A disciplinare la materia sono gli articoli 8 e 9 della legge 23 aprile 1976, secondo la quale i detenuti possono esercitare il diritto di voto nel luogo di reclusione. Un esercizio subordinato però ad alcuni adempimenti: il detenuto deve presentare, entro il terzo giorno precedente la votazione, al sindaco del Comune nelle cui liste elettorali è iscritto una dichiarazione della propria volontà di esprimere il voto nel luogo in cui si trova, con in calce l'attestazione del direttore del carcere comprovante la sua detenzione; solo così può ottenere l'iscrizione in un apposito elenco speciale e può ricevere la tessera elettorale. Adempimenti che non tutti sanno di dover compiere, come hanno più volte denunciato i radicali. Tant'é che nei giorni scorsi Franco Corleone, garante dei detenuti del Comune di Firenze ed ex sottosegretario alla Giustizia, in una lettera al presidente della Rai, Paolo Garimberti, ha posto il problema della scarsa informazione sulle procedure che i detenuti devono seguire per essere messi in condizione di esercitare il diritto di voto.
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del 28/01/2004
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