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D'Alema a Cosenza

D’Alema a Cosenza: L’Europa è vicina al Mezzogiorno più del Governo

04 giu 09 "L'Europa è vicina al Mezzogiorno più del Governo Berlusconi". Lo ha detto a Cosenza Massimo D'Alema nel comizio di chiusura della campagna elettorale del PD. Alla manifestazione cui erano presenti, tra gli altri, il candidato alla Presidenza della Provincia di Cosenza Mario Oliverio e il candidato alle Elezioni Europee Mario Pirillo. "E' proprio dall'Europa - ha poi aggiunto - che vengono ormai le risorse per il sud. Per questo dobbiamo avere una rappresentanza qualificata nel Parlamento di Strasburgo". D'Alema ha rilevato anche che "il Mezzogiorno non è rappresentato nel Governo del Paese e questo non è mai accaduto nella storia repubblicana del nostro Paese. Se si pensa che i componenti dell’esecutivo sono stati scelti tutti al di qua del Po. Questa destra è razzista e pensa che i meridionali non siamo capaci di amministrarsi.".
Berlusconi governa con gli spot. “Berlusconi pensa di risolvere con gli spot i problemi provocati nel nostro Paese dalla crisi economica". Ha poi detto D’Alema. "Tra i Paesi industriali avanzati - ha aggiunto - il nostro é l'unico che non ha fatto nulla per affrontare la crisi economica. Infatti l'andamento dell'economia in Italia è molto più grave che nel resto d'Europa"

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Oliverio esempio di Buon Governo. "La Provincia di Cosenza è senza dubbio una delle Province meglio amministrate in Italia". Lo ha detto Massimo D'Alema, appena giunto, nel pomeriggio di oggi, nella città di Cosenza, secondo quanto riferisce un comunicato della segreteria politica di Oliverio . "Sono venuto qui, perché a questa città mi legano una storia ed un'amicizia antica - ha aggiunto D'Alema - ma soprattutto per testimoniare la mia vicinanza, il mio affetto e il mio sostegno a Mario Oliverio, che costituisce un esempio riconosciuto di buon governo nel Mezzogiorno e nel Paese. Il sud e la Calabria in questi mesi sono stati messi ai margini dalla politica del Governo nazionale. Sono state tagliate consistenti risorse destinate a questa parte del Paese per pagare le multe delle quote latte della Padania e del nord. Il Mezzogiorno è stato massacrato dalle scelte assunte in questo ultimo anno dal Governo Berlusconi". "Premiare il buon governo di una provincia come quella di Cosenza guidata da Mario Oliverio - ha aggiunto l'ex Ministro degli Esteri - significa garantire un futuro positivo e di crescita e rafforzare il fronte antimeridionalista, per determinare i necessari cambiamenti nelle politiche nazionali ed assumere il Mezzogiorno come risorsa per far crescere l'intero Paese". "Sono sicuro - ha concluso D'Alema - che il consenso largo che si registra sulla personalità di Mario Oliverio, gli consentirà di realizzare un risultato fortemente positivo e significativo che, senz'altro, lo porterà alla vittoria fin dal primo turno".

Il Saluto del Sindaco Perugini “Siamo sempre in trincea”. "I sindaci e gli amministratori locali del Partito Democratico sono quotidianamente in trincea, impegnati ad affermare i nostri principi: di solidarietà, equità e giustizia sociale. Siamo qui per difendere e rappresentare i valori della nostra Carta Costituzionale, per chiedere con forza l'attuazione del modificato Titolo V e per realizzare un vero federalismo istituzionale, fiscale, equo e solidale". Lo ha detto il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, nel saluto rivolto a Massimo D'Alema in occasione della manifestazione svoltasi stasera in città. "Caro presidente D'Alema - ha detto Perugini , benvenuto a Cosenza per questo importante incontro elettorale. Come sempre, la città e la provincia di Cosenza, che rappresentano quasi la metà del territorio della nostra regione, ti accolgono con calore, entusiasmo, passione ed interesse politico. Ed insieme a te accolgono e sostengono tutti i candidati per questo delicato ed importante passaggio elettorale. Benvenuto a Paolo De Castro, nostro capolista per le elezioni europee, a Mario Pirillo, candidato al Parlamento Europeo, a Mario Oliverio, il nostro p residente della Provincia che ha ben governato e che, col nostro consenso, continuerà a farlo dopo il 6 ed il 7 di giugno. Benvenuto al nostro segretario provinciale, senatore Franco Bruno, ai candidati nei collegi provinciali, alle nostre rappresentanze: parlamentari, regionali, istituzionali e politiche; a tutte le donne, agli uomini, ai tanti giovani che affollano questo luogo". "Qui - ha sostenuto ancora il sindaco di Cosenza - c'é il popolo dei democratici, dei riformisti, dei progressisti veri che vogliono cambiare le sorti del nostro Paese; che vogliono lottare per battere e sconfiggere la deriva antidemocratica del centrodestra e del suo leader; che vogliono governare l'Europa e gli enti locali con forte spirito collaborativo che esalti, rilanci e realizzi politiche attive e virtuose per lo sviluppo del nostro Mezzogiorno, tradito e vessato da questo Governo. Caro Presidente D'Alema, la tua autorevolissima presenza, qui stasera, quella di Dario Franceschini, il nostro Segretario nazionale, domani a Reggio Calabria e quella di altri leader nazionali che sono venuti nella nostra terra, dimostrano e testimoniano due cose. La prima è noi non ci nascondiamo. Noi ci esponiamo al confronto politico, democratico e dialettico con la nostra gente, con i nostri cittadini elettori. Vorremmo farlo ancor di più con i nostri avversari politici. Ma il centrodestra, che nelle scorse elezioni politiche ha ottenuto nel Mezzogiorno significativi consensi elettorali ripagati con politiche predatorie di risorse pubbliche già assegnate ai nostri territori, si sottrae, è silente, sfugge, si nasconde nell'ambiguità di messaggi effimeri, demagogici e strumentali. La seconda è che c'é grande attenzione e rispetto per questa nostra classe dirigente che, con grandissimo senso di responsabilità e di generosità, guardando al futuro e all'interesse collettivo, ha sapientemente avviato e realizzato il cammino, unitario e condiviso, di costruzione di questo nostro grande partito, un partito che vive ogni giorno in mezzo alla gente. Culture politiche diverse si sono ormai più che consapevolmente fuse ed integrate".

Incontro a Castrovillari. In mattinata il Presidente del PD D'Alema aveva avuto un incontro con gli elettori a Castrovillari, li si era soffermato sugli ultimi avvenimenti quali le spese dei voli di stato utilizzati dall'entourage del Premier. "Sulle indagini della magistratura sui voli di Stato non dico nulla. Poi se dietro la vicenda si nascondono degli illeciti, lo diranno i magistrati". "Ciò su cui voglio dare un giudizio politico - ha aggiunto - è che le spese per i voli di stato, che con il governo Prodi erano arrivate a 23 milioni di euro, nell'ultimo anno sono schizzate a oltre 60 milioni. In un momento di grave crisi economica in cui si dice che bisogna ridurre la spesa pubblica e magari punire i dipendenti pubblici assenteisti, forse anche il Governo dovrebbe dare il buon esempio anziché moltiplicare per tre le spese"
"Io cerco di non parlare né di Noemi né di Mills. Cerco di occuparmi dei problemi degli italiani come il lavoro e la crisi economica". "Purtroppo - ha aggiunto - il Presidente del Consiglio ha ingombrato con queste sue poco edificanti vicende tutta la campagna elettorale".
Delusione Berlusconi. "Il fatto che Berlusconi sia deluso è motivo di rassicurazione per i miei amici, per la mia famiglia. Lo ringrazio per questa delusione". Così D'Alema facendo riferimento alla dichiarazione del Presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, durante la trasmissione Porta a Porta. "Mi sono domandato - ha aggiunto - cosa sarebbe successo se avesse detto di essere contento. Avrei avuto qualche problema a tornare in famiglia. "Voglio dire una cosa, piuttosto - ha aggiunto D'Alema - per uscire da questa logica. Non sono mai stato malato di antiberlusconismo, anzi in diversi momenti della vita politica in questi anni sono stato accusato da certe frange di avere commesso chissà quali tradimenti per aver ricercato il dialogo con Berlusconi, in quanto leader del centrodestra, per affrontare alcuni temi come le Riforme costituzionali". "Non sono pentito - ha concluso D'Alema - di aver ricercato questo dialogo e non mi sono mai spaventato delle critiche di natura estremistica. Tuttavia devo registrare che il presidente Berlusconi è interlocutore assai poco attendibile. Quando si tratta delle questioni che riguardano il destino del Paese egli é scarsamente appassionato, mentre invece è un uomo politico esclusivamente ripiegato nella ricerca dell'interesse proprio. Questo, a mio giudizio, è un limite gravissimo"
Sul futuro del PD "Lo ha detto Berlusconi? Mi rassicurano. Berlusconi dice solo bugie". "Credo - ha aggiunto - che l'unica cosa vera che ha detto è quando ha detto di essere stato deluso da me. Per il resto non vale la pena di commentare, sono frasi senza senso. Sia l'onorevole Letta che l'onorevole Rutelli hanno già più volte smentito queste affermazioni. Berlusconi dovrebbe preoccuparsi del partito suo e non decidere che fine fanno i partiti degli altri". "Capisco che lui pensi di essere proprietario dell'Italia, però è un eccesso". "Non bastano le primarie per fare un partito. Dopo c'é quel lavoro quotidiano, di raccordo con i cittadini, di formazione di una classe dirigente, di un lavoro insostituibile". "I grandi partiti democratici - ha aggiunto - hanno formato una classe dirigente. Da quando questa attività si è interrotta non ho avuto l'impressione che ci sia stato questo straordinario miglioramento nelle performance di governo amministrativo nel Paese". "Certo noi dobbiamo cercare di ricostruire - ha concluso D'Alema - una grande forza organizzata, che non è contro le primarie"
Durante le vicenda Fiat pensava alle foto. "Mentre nel mondo si decideva il destino della più grande azienda italiana, la Fiat, il presidente del Consiglio italiano era impegnato a nascondere le fotografie delle sue festicciole". "E' uno spettacolo - ha aggiunto - abbastanza deprimente. Su questo non c'é il minimo dubbio. Noi cerchiamo di parlare dei problemi del Paese. Credo che dobbiamo continuare a confrontarci sui temi politici e sui problemi del Paese"

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