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Elezioni, prime mosse per i ballottaggi

 

Elezioni provinciali: A Cosenza e Crotone prime mosse per i ballottaggi. Arbitri Udc e Mpa a Cosenza, Iritale a Crotone

09 giu 09 Poche ore dopo la chiusura dei seggi, a Cosenza sono aperti i giochi in vista del ballottaggio che tra due settimane vedrà i candidati di centrodestra e centrosinistra sfidarsi per la poltrona di presidente della Provincia. Entrambi gli schieramenti strizzano l'occhio all'Udc e all'Mpa, che con i loro candidati, il deputato Roberto Occhiuto e Orlandino Greco, hanno ottenuto, rispettivamente, il 10,4 ed il 4,1%. Voti che risulteranno decisivi al ballottaggio. E così, se il candidato del centrodestra, Pino Gentile (37,2%), si dice certo "di trovare un accordo politico con forze che sono già al governo e con chi, come l'Udc, è assolutamente antitetico all'Idv ed alla giunta Loiero", il presidente uscente, Mario Oliverio (46,9%), del Pd, candidato del centrosinistra, parla di "proposta politico-programmatica di apertura, di dialogo e di confronto con l'Udc e l'Mpa per verificare la possibile convergenza su un'impostazione di governo proiettata alla costruzione di condizioni di crescita e di sviluppo di questa nostra terra". I "corteggiati", però, per il momento nicchiano. "Rispetto gli elettori, che non credo siano pacchi postali che si spostano da una parte all'altra sulla base delle indicazioni di un dirigente", dice Occhiuto. Che aggiunge: "non so se stringeremo apparentamenti". Una decisione, comunque, sarà presa entro sabato, dopo che Occhiuto, volato oggi a Roma, avrà convocato i candidati ed i dirigenti locali del partito per una scelta collegiale. Possibile, dunque, un accordo politico dell'Udc con uno dei due schieramenti, ma senza intesa elettorale. Anche Greco, per il momento, si gode il risultato. "Da domani - spiega - saremo pronti al dialogo, senza preclusioni. A livello nazionale siamo alleati del centrodestra, ma in sede locale non siamo vincolati. Il nostro obiettivo è avviare il dialogo su un progetto politico serio che risponda al nostro programma. Se ci sarà, bene, altrimenti andremo da soli". Diversa, invece, la situazione a Crotone, dove l'ago della bilancia nel ballottaggio tra Ubaldo Schifino (33,2%), del Pd, e Stanislao Francesco Zurlo (29,6%), del Pdl, potrebbe essere il presidente uscente, Sergio Iritale, anche lui del Pd e presentatosi in alternativa al candidato ufficiale del partito. Iritale nega decisamente la possibilità di sostenere il centrodestra ("non esiste", dice) ma per "spendersi" per il centrosinistra vuole un'idea credibile con la quale convincere quel 20,5% che l'ha votato al primo turno a sostenere Schifino.

Provincia di Cosenza

Occhiuto prende tempo. Prende tempo l'Udc, ago della bilancia in vista del prossimo turno di ballottaggio per l'elezione del presidente della Provincia di Cosenza. Il partito di Casini, che con il suo candidato, il deputato Roberto Occhiuto, ha ottenuto il 10,4%, potrebbe risultare decisivo in caso di accordo con il presidente uscente Mario Oliverio, del centrosinistra, o con il consigliere regionale Pino Gentile, del centrodestra. La decisione sarà presa entro sabato e sarà collegiale, dopo un incontro con i candidati alla Provincia e gli organismi del partito che Occhiuto vorrebbe convocare per giovedì o venerdì. Gentile si dice certo di poter raggiungere un accordo politico con l'Udc, ma questa sarebbe anche l'intenzione del Pd. Ed in effetti la soluzione finale potrebbe essere proprio un accordo politico dell'Udc con uno dei due schieramenti, ma senza un'intesa elettorale tramite l'apparentamento. Tra l'altro, la provincia di Cosenza, la più grande d'Italia per estensione territoriale e sempre governata dal centrosinistra, per molti osservatori è determinante in vista delle regionali che si svolgeranno il prossimo anno. Questo perché lo schieramento che vince a Cosenza, spesso, ha buone possibilità di imporsi anche a livello regionale. Occhiuto, che stamani si è recato a Roma dove rimarrà alcuni giornì, per adesso evita dichiarazioni, limitandosi a dire di avere "rispetto per gli elettori che non credo siano pacchi postali che si spostano da una parte all'altra sulla base delle indicazioni di un dirigente. Non so se stringeremo apparentamenti". L'esponente dell'Udc si è detto "molto soddisfatto dell'esito del voto, anche perché correvamo contro decine di liste. Inoltre in Calabria, spesso, conta molto la gestione negli enti, mentre noi siamo all'opposizione ovunque".

Greco (MPA) “Prima il progetto politico” Prima l'analisi del voto, poi, da domani, l'avvio di un dialogo su un progetto politico. E' questo il programma in vista del ballottaggio per l'elezione del Presidente della Provincia di Cosenza fissato da Orlandino Greco, del Mpa, che alle consultazioni di sabato e domenica scorsi ha ottenuto il 4,13%. "Il nostro - ha detto Greco - è stato un risultato straordinario, visto che oltretutto siamo partiti con questo progetto quattro mesi fa. Anche a livello personale è andata benissimo". "Da domani - ha proseguito Greco - siamo pronti al dialogo, senza preclusioni. A livello nazionale siamo alleati del centrodestra, ma in sede locale non siamo vincolati. Il nostro obiettivo è avviare il dialogo su un progetto politico serio che risponda al nostro programma. Se ci sarà, bene, altrimenti andremo avanti da soli"

Gentile (Pdl) “Troveremo accordo con Udc”. "Sul futuro sono certo di trovare un accordo politico con forze che sono già al governo e con chi, come l'Udc, è assolutamente antitetico all'Idv ed alla giunta Loiero". Lo afferma, in una nota, Pino Gentile, candidato del Pdl alla presidenza della Provincia di Cosenza. "Oliverio - aggiunge - aveva sbandierato sondaggi che lo davano al 55%, partiva dal 63% ed è arrivato al 47%. Noi partivamo dal 25% (il 32% di Barile meno l'Udc e una lista civica) e siamo arrivati al 38%: un risultato storico, che vede i moderati superare il 50%". "Questa - conclude - è la fotografia di una provincia che ha detto no alla coppia Oliverio-Loiero e che ha eroso un vantaggio straordinario. Non sono bastate le inaugurazioni, il potere muscoloso esibito per drenare una catastrofe che è sotto gli occhi di tutti". Per l'elezione del presidente della Provincia di Cosenza, il ballottaggio è tra il candidato del Pd, Gerardo Mario Oliverio, che ha ottenuto il 46,9%, ed il candidato del Pdl, Pino Gentile, con il 37,2%. Roberto Occhiuto dell'Udc ha ottenuto il 10,4% ; Orlandino Greco di Mpa (4,1%); Mario Albino Gagliardi appoggiato da una lista civica (0,7%) e Francesco De Simone del Partito comunista dei lavoratori (0,6%).
No arroganza. "Ricordo che 25 anni fa c'era una piccola squadra calcistica, il Verona, allenata da Osvaldo Bagnoli, che andò in testa in serie A: nessuno l'accreditava di grandi possibilità in partenza, ma arrivò a vincere lo scudetto con umiltà e senza mai mostrare i muscoli. Noi vogliamo essere così". Lo ha sostenuto Pino Gentile, candidato del Pdl al ballottaggio per la presidenza della Provincia di Cosenza. "Siamo partiti - ha aggiunto - tra lo scetticismo di chi ci diceva che era impossibile annullare un gap di 38 punti e che, al massimo, Oliverio sarebbe sceso al 53-54: abbiamo dimostrato, invece, che questa partita si giocherà in due tempi e che gli elettori non premiano l'arroganza". Gentile si è detto certo che "ci sarà una compensazione tra il dato di votanti minore per il ballottaggio e l'assenteismo del primo turno: si voterà anche di lunedì e molti nostri elettori, che sono rimasti a casa al primo turno, stavolta scenderanno in campo". "Il nostro avversario politico - ha concluso Gentile - deve fare i conti con una clamorosa sconfitta perché perdere 17 punti e perdere clamorosamente la certezza sbandierata di vincere al primo turno hanno dimostrato a molti elettori di confine che lo hanno votato in prima battuta che tutto quello che veniva detto non era vero".

Corbelli “Gran successo di Oliverio”: "Il risultato elettorale di Mario Oliverio è un grande successo. La vittoria è rimandata solo di pochi giorni". Lo afferma il leader del Movimento dei Diritti Civili e candidato al consiglio provinciale, Franco Corbelli. "Il risultato raggiunto dal presidente Oliverio - aggiunge - che distanzia di oltre 9 punti il candidato del centrodestra, è la conferma del grande consenso che riscuote il presidente in tutta la provincia di Cosenza. La vittoria è stata solo rimandata di due settimane. Al ballottaggio, quando il voto sarà esclusivamente politico e basato solo sul programma, sul bilancio della giunta Oliverio non ci sarà partita. La vittoria di Oliverio sarà schiacciante". "Il voto libero - conclude Corbelli - premierà chi ha operato in questi cinque anni con onestà, trasparenza e capacità nell' interesse esclusivo della collettività e con grande attenzione e sensibilità per il sociale, le categorie più poveri, deboli ed emarginati e per le battaglie civili"

Broccolo (PRC) “A Cosenza percentuale di Rifondazione più alta d'Italia”. "L'insoddisfacente esito delle elezioni europee, ci consegnano tuttavia un dato confortante in questa provincia: siamo la Federazione con la percentuale più alta in Italia (7%)". Ad affermarlo, in una nota, il segretario provinciale del Prc di Cosenza, Angelo Broccolo. "Merito - prosegue - del lavoro di tutto il Partito, che ha lavorato con generosità e passione su tutto il territorio. Un ringraziamento particolare al candidato Giovanni Pistoia, che, soprattutto nella città di Corigliano, ma non solo, ha avuto un riconoscimento di stima ed affetto con una affermazione che supera persino le nostre aspettative". "Dopo anni di assenza - aggiunge - dalla scena politica attiva nella sola città di Corigliano ha ottenuto ben 3.400 preferenze, segno inequivocabile che l'aver vissuto la propria attività politica in relazione costante con le esigenze dei ceti subalterni, e l'aver improntato la propria azione intellettuale sui valori della moralità ed eticità, alla fine vengono riconosciuti come elementi di 'diversita'', rispetto a tanta parte del ceto politico autoreferenziale e prepotente che attorno all'occupazione invasiva della cosa pubblica costruiscono le loro fortune elettorali. Giovedì sera una direzione provinciale convocata d'urgenza discuterà dell'analisi del voto in provincia". "In riferimento a questo - conclude - Rc, pur nella frammentazione determinata da una miriade di liste provinciali nate ad hoc, conferma la propria presenza in Consiglio provinciale. A questo punto l'appello che faccio a tutti i militanti ed iscritti al Partito è di moltiplicare gli sforzi in vista del ballottaggio, che dovrà riconfermare il presidente Mario Oliverio come guida alla Provincia di Cosenza"

Oliverio (PD) “Dialogo con Udc e Mpa”. "Partiamo per il ballottaggio da un risultato solido, con un notevole distacco dal candidato del centrodestra e con una proposta politico-programmatica di apertura di dialogo e di confronto con l'Udc e l'Mpa per verificare la possibile convergenza su un'impostazione di governo proiettata alla costruzione di condizioni di crescita e di sviluppo di questa nostra terra". A dirlo è stato il candidato del Pd al ballottaggio per la presidenza della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, presidente uscente. "Un'impostazione - ha aggiunto - che è stata avviata dall'esperienza di governo di questi anni e che è aperta all'apporto ed al contributo innovativo di forze importanti. Il 47%, quasi la metà delle elettrici e degli elettori della provincia - ha aggiunto - ha espresso consenso nei nostri confronti confermando una fiducia larga che ci ha accompagnato nel corso di questi anni di impegno straordinario nel governo della nostra provincia". "In un contesto nazionale carico di difficoltà - ha sostenuto Oliverio - caratterizzato da una tendenza prevalente del vento di centrodestra, assume un significato ancora più rilevante lo scarto di 10 punti che separa il nostro risultato da quello del candidato del centrodestra alla Provincia di Cosenza". "Il nostro intento - ha proseguito - è quello di lavorare per spingere in avanti i processi di cambiamento necessari ed impedire ritorni indietro ad esperienze negative che hanno costituito un freno ed una pagina non positiva nella storia della nostra terra". "Nelle ore dello scrutinio - ha sostenuto ancora Oliverio - il dato oscillava tra il 46 ed il 52%, a dimostrazione del fatto che la gran parte del territorio della nostra provincia ha espresso un consenso ampio che in alcuni casi si attesta a percentuali di oltre il 65%". "Il candidato del centrodestra Pino Gentile - ha proseguito - sul quale era stata caricata una forza competitiva ed aspettative taumaturgiche per quello schieramento, si è rivelato poco credibile ed attrattivo se, come si evince dai dati, ha ottenuto un risultato del 37%, ovvero solo cinque punti in più di Mimmo Barile, candidato nel 2004 per il centrodestra". "La novità, invece, in questa competizione elettorale - ha concluso Oliverio - sono state le forze del centro moderato, Udc e Mpa, che insieme hanno realizzato circa il 15%. Un consenso che è stato realizzato in prevalenza su una linea di rottura e di polemica con il centrodestra, anche se su un'impostazione di autonomia".

Galati (Pdl) “Il Centrosinistra ha perso la sua presenza”. "Dal dato elettorale di Cosenza e Crotone viene fuori un segnale indicativo: in Calabria il centrosinistra ha perso una fetta importante della sua tradizionale presenza". Così l'ex sottosegretario alle Attività produttive, Pino Galati, commenta in una nota l'esito delle elezioni provinciali. "Un segnale evidente - aggiunge l'esponente del Pdl - in provincia di Cosenza più che altrove, dove il candidato del Pdl Pino Gentile conquista nuovi consensi e rafforza il suo antico rapporto con il territorio. Il ballottaggio ci vedrà più che mai presenti e impegnati per ridare alle province di Crotone e Cosenza un nuovo governo". Galati dà quindi atto al coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Scopelliti, "di aver lavorato bene e di aver dato ai calabresi un'immagine positiva e credibile della coalizione" e ricorda che "Lamezia detiene un record del tutto singolare, essendo la città dove il Pdl ha conquistato il 43%, un dato anche questo che deve far riflettere"

Provincia di Crotone

Iritale (PD) “Con il centrosinistra se c'è idea”. Mai col centrodestra, ma sostegno al centrosinistra solo in presenza di un'idea valida. E' questa, in sintesi, la posizione del presidente uscente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale, del Pd, che alle consultazioni di sabato e domenica scorsi ha ottenuto il 20,5% presentandosi in alternativa al candidato ufficiale del Pd, Ubaldo Schifino, che ha avuto il 33,2% ed andrà al ballottaggio con il candidato del centrodestra (29,6%). "Non esiste - ha detto Iritale all'ANSA - la possibilità per me di andare col centrodestra. Sono uomo di frontiera del centrosinistra con le mie illusioni e così morirò". "Per il ballottaggio - ha aggiunto Iritale - sono decisivi i due contendenti. Io non credo di avere questa spinta decisoria. Devo sentire cosa dice il candidato del centrosinistra, chiamiamolo centrosinistra. Schifino certo proviene dalle fila della sinistra. Devo sentire cosa dice, bisogna vedere se ha autonomia, se ha personalità, se garantisce una continuità amministrativa sulle questioni che ho portato avanti e che mi hanno portato problemi nella coalizione. Altrimenti sarei andato avanti de plano essendo presidente uscente. Se ci sono modelli ripetitivi come al Comune di Crotone, dove il sindaco e la Giunta sono fantocci nelle mani di altri, personalmente non mi presterò a niente. Peraltro non sono un capo clan, non ho questa forza di portare la gente dove dico io. Le devo dare un'idea, ma questa volta non è la mia. L'idea la deve tirare fuori il contendente. Se c'é, mi spenderò per questa. Abbiamo fatto un miracolo ottenendo il consenso di ventimila persone, un patrimonio che non vogliamo disperdere". "Al momento - ha concluso Iritale - non sono stato chiamato da nessuno. Se verrò chiamato accetterò di parlare"

Schifino (PD) “Ora inizia una nuova sfida”. "Posso dirmi profondamente soddisfatto di questo primo risultato. Oggi, però, inizia una nuova sfida, finalmente, tra il candidato presidente per il Partito democratico e il candidato del Pdl Stano Zurlo che sarà costretto ad affrontare uno per uno gli argomenti che interessano i crotonesi, senza potere più fare leva sulla demagogica visione di un centrosinistra diviso e frammentato". E' quanto afferma, in un comunicato, il candidato del Pd alla presidenza della Provincia di Crotone, Ubaldo Schifino. "Abbiamo dimostrato ampiamente - aggiunge - che il Partito democratico è forte e compatto, che ha argomenti validi e progetti innovativi. Vogliamo che la nostra provincia riprenda lo spazio e la visibilità che merita grazie alla nostra squadra di governo, giovane e professionalmente competente". "Siamo certi - prosegue Schifino - che la coalizione di centro destra non possa governare questo territorio. A dimostrarlo lo stesso candidato Zurlo, il quale sposa appieno le politiche del Pdl non rendendosi conto di quanto siano distanti dalle necessità del Mezzogiorno, della Calabria e del crotonesi". "Quando viene interpellato - sostiene Schifino - su di uno degli argomenti più scottanti che feriscono a morte la nostra salute, la nostra economia e il nostro anelito ad un futuro migliore com'é la bonifica dell'ex area industriale della città e dei siti sequestrati nell'indagine denominata Black Mountains, Zurlo è costretto ad essere vago ed impreciso, poco conta se la nostra gente si ammala, deve sostenere le assurde decisioni di un Governo che continua ad ignorarci". "Senza alcuna lungimiranza e priorità strategica nei progetti infrastrutturali - dice ancora Schifino - il Pdl, a livello nazionale, pensa al Ponte sullo Stretto, infrastruttura non prioritaria rispetto alle necessità della Calabria, mentre tratta superficialmente impellenti problematiche regionali. Nel territorio provinciale di Crotone, poi, che soffre di un secolare isolamento a causa della pessima strada statale 106, a causa di una ferrovia assolutamente inefficiente ed inadeguata e strade secondarie ancora tutte da modernizzare e perfino defraudate dai tagli ai Fondi messi a disposizione dal Governo Prodi, c'é la necessità di opporsi strenuamente ad una mal-destra politica inconsistente ". "Per il ballottaggio - conclude - sappiamo di poter contare sul consenso di tutti gli elettori tradizionalmente legati al Pd e alla coalizione di centrosinistra. Lotteremo insieme nella battaglia contro la destra che ha tentato di cavalcare l'onda di divisioni inconsistenti"

N. Oliverio “Centrosinistra ritrovi l'unità”: "Concluso il primo turno elettorale, a Crotone ed in provincia il Pd, tutto il centrosinistra e tutte le forze di opposizione al Governo Berlusconi, devono ora ritrovare l'orgoglio dell'unità, la forza della coesione e la determinazione necessaria per portare avanti un progetto concreto, capace di dare risposte ai cittadini, e soprattutto rispondere per le rime al completo abbandono che il Governo nordista e della destra ha riservato a questo territorio". Lo afferma, in una nota, il parlamentare del Pd Nicodemo Oliverio. "Con Ubaldo Schifino - aggiunge Oliverio - tutti assieme possiamo incamminarci sulla strada del vero rilancio economico, culturale e sociale. Il Governo Berlusconi da tempo umilia e mortifica la nostra gente ed il nostro territorio, con impegni e promesse in campagna elettorale e nessun fatto concreto. Dalle opere di bonifica alla viabilità, in particolar modo la strada statale 106, siamo stati costretti fino ad oggi a registrare soltanto un fiume di parole. Anzi, il Governo è addirittura intervenuto per sottrarre al nostro territorio i fondi che precedentemente il Governo presieduto da Romano Prodi aveva stanziato per le strade provinciali e per le opere di messa in sicurezza della '106'". "A fronte di questa situazione - prosegue - in questi giorni che precedono il ballottaggio del 21 giugno, il Pd e tutte le forze politiche di centrosinistra e di opposizione al Governo, che nel Crotonese hanno fatto registrare un significativo risultato elettorale che occorre valorizzare, dovranno fare fronte comune, rappresentare assieme l'unico interesse in ballo: lo sviluppo della provincia crotonese". "Questo - conclude - deve essere il vero impegno, l'obiettivo centrale. Con Schifino possiamo e dobbiamo vincere tutti, mettendo al primo posto i cittadini, i giovani, ai quali dobbiamo aprire il futuro, ed il territorio".

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