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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Rifiuti in gestione alle Province
Si da Commissione regionale ambiente all’Ambito Ottimale Rifiuti (Ator) alle Province. Incontrata Trenitalia sugli scali merci 24 giu 09 La quarta Commissione consiliare "Assetto ed utilizzazione del territorio - Protezione dell'Ambiente", presieduta da Antonio Acri, ha dato parere favorevole nella seduta odierna alla Deliberazione della Giunta "Approvazione indirizzi e linee guida per l'organizzazione e la gestione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani". Il testo, contenente gli obiettivi ed il quadro normativo e pianificatorio di riferimento, individua i soggetti deputati alla produzione, gestione e controllo dei rifiuti, delinea l'organizzazione complessiva del servizio assieme alle strategie di azione rispetto alla raccolta differenziata dei rifiuti. Cinque gli ambiti territoriali ottimali - Rifiuti (Ator), individuati, ciascuno coincidente con l'ambito territoriale della provincia di appartenenza. "Con tale provvedimento - ha detto il presidente Acri - si rende finalmente operativa l'attribuzione alle Province delle funzioni di 'Autorita' d'ambito in materia di rifiuti, chiarendo definitivamente i compiti che le stesse devono assolvere. Si sgombra così definitivamente il campo da questioni di natura interpretativa ed applicativa oggettivamente presenti in una legislazione complessa come quella in materia di rifiuti che regola un aspetto fondamentale nella tutela ambientale. Dall'approvazione di questa proposta, inoltre, discende l'operatività dell'Osservatorio regionale sui rifiuti". Di "fase nuova", ha parlato l'assessore al ramo, Silvio Greco, che ha sottolineato "come dopo ben 12 anni di commissariamento nel settore rifiuti, sia necessario oggi un approccio diverso che responsabilizzi gli enti intermedi. Le Province - ha concluso - devono diventare effettivi centri di responsabilità rispetto alla gestione del territorio". Nel corso della seduta è stato ascoltato anche il direttore generale di Trenitalia - Cargo Sud, ingegnere Pietro Stefanelli al quale il presidente Acri ha chiesto chiarimenti sulle "recenti notizie apparse sulla stampa secondo cui la Divisione Cargo di Trenitalia avrebbe in programma la chiusura di alcuni scali-merci in Calabria". Dopo la relazione dell'ingegnere Stefanelli, sono intervenuti il consigliere-segretario Giuseppe Guerriero, l'assessore Silvio Greco e il consigliere Egidio Chiarella. Su proposta di Chiarella, la Commissione ha deciso di presentare una proposta insieme con l'assessorato regionale ai Trasporti e quello ai Lavori Pubblici da sottoporre a Trenitalia in un tavolo tecnico-politico. Infine, è stato rinviato alla settimana prossima l'esame del testo normativo sulla tutela e valorizzazione degli alberi monumentali e della flora spontanea per la concomitanza della riunione della Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari. Responsabilizzare tutti i soggetti. "La corretta gestione delle politiche ambientali risulta determinante per proteggere l'ambiente e la salute umana e dovrebbe quindi configurarsi come un processo caratterizzato dalla cooperazione e responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti: da coloro che producono, distribuiscono, utilizzano e consumano beni, a coloro che, successivamente, provvedono al trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti che ne derivano". E' quanto afferma il consigliere regionale dei Popolari europei verso il Pdl, Salvatore Pacenza, in una nota diffusa al termine dei lavori della commissione Assetto ed utilizzazione del territorio. "Lo sforzo da compiere per una migliore gestione integrata dei rifiuti urbani - aggiunge Pacenza - è fondamentalmente legato a un'implementazione di responsabilità delle Province, che devono acquisire effettivamente il ruolo di sentinelle del territorio senza più tentennamenti". "E' altresì opportuno - afferma ancora il consigliere dei Popolari europei - sviluppare meglio alcuni provvedimenti tesi a ridurre in partenza la produzione di rifiuti. A tale proposito potrebbe essere utile un intervento normativo che punti alla riduzione degli imballaggi, che sembrano costituire circa il 50 per cento dei cosiddetti rifiuti in partenza". "Deve quindi proseguire - conclude Pacenza - il percorso informativo-pedagogico sulla gestione dei rifiuti che attualmente è lacunoso e non esaustivo". Chiarella “Insoddisfatto da chiarimenti Trenitalia”. "Mi ritengo insoddisfatto delle dichiarazioni rilasciate in quarta commissione da Pietro Stefanelli, delegato dal dirigente Logistica e Trasporti di Trenitalia, Mario Castaldo". E' quanto afferma in una nota il consigliere regionale del Pd, Egidio Chiarella. A Stefanelli sono stati chiesti chiarimenti sulle "recenti notizie apparse sulla stampa, secondo cui la Divisione Cargo di Trenitalia avrebbe in programma la chiusura di alcuni scali-merci in Calabria". "Grazie al presidente della commissione, Tonino Acri - aggiunge Chiarella - si è potuto interloquire direttamente con un dirigente di Trenitalia-Cargo, per capire il motivo della soppressione dello scalo merci di Lamezia Terme". "Ho contestato a Trenitalia - prosegue il consigliere del Pd - il comportamento non corretto dal punto di vista istituzionale, perché prima di qualsiasi decisione sulla Calabria, la direzione della società che gestisce le ferrovie italiane, doveva quantomeno confrontarsi con l'assessorato regionale alle Infrastrutture". Chiarella afferma di aver "accolto invece con soddisfazione l'impegno di Trenitalia, espresso ufficialmente in commissione, di accogliere la mia proposta a formare un tavolo tecnico-politico con il Governo regionale per rivedere il suo progetto per la Calabria che, a oggi, salva solo Cosenza, eliminando completamente l'area centrale regionale, con una decisione che, a mio avviso, ha dell'assurdo e che va contro ogni logica idea di sviluppo della Calabria nel suo insieme". "Sono riuscito a strappare all'ingegner Stefanelli di Trenitalia la convocazione di un tavolo tecnico-politico per riconsiderare la chiusura dello scalo merci di Lamezia Terme". Lo ha affermato il consigliere regionale del Pd, Egidio Chiarella. Chiarella si è detto comunque "preoccupato e insoddisfatto per come la società che gestisce le ferrovie italiane ha liquidato una postazione strategica del trasporto su rotaia, puntando solo su Cosenza, consumando di fatto l'ennesima beffa, per la città della Piana, senza aver ascoltato o consultato i vertici regionali". "Nonostante la mia interrogazione e quella di alcuni parlamentari calabresi - ha aggiunto Chiarella - Trenitalia ha pensato di ragionare solo in termini commerciali, che comunque a mio avviso sono abbastanza discutibili, nel momento in cui si abbandona lo scalo merci di Lamezia e quindi l'area centrale della Calabria, che con Gioia Tauro rappresenta il cuore dei trasporti e della logistica regionale". "Le decisioni sull'Inps, sull'Azienda sanitaria e sullo scalo merci - ha affermato ancora il consigliere del Pd - pongono la città di Lamezia in serie difficoltà, perché tendono a chiudere nell'isolamento una realtà commerciale importante della regione, aprendo a naturali conflitti tra territori, quali quello di Lamezia, Catanzaro e oggi Cosenza". Chiarella ha quindi chiesto "al presidente Loiero, proprio in occasione della preparazione del tavolo tecnico con Trenitalia, l'istituzione di una Unità di crisi permanente, presso la presidenza, con i soggetti istituzionali interessati, per monitorare le problematiche più drammatiche e significative che bloccano il futuro economico e sociale della terza città della Calabria e per poter trovare una via concreta d'uscita, prima che sia troppo tardi"
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