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Federalismo, prosegue il dibattito

 

Federalismo, continua il dibattito. Zavettieri e Talarico “Astensionismo regalo alla Lega”

24 gen 09 "Il Pd, con il voto di astensione al Senato, ha fatto un grande regalo alla Lega, in attesa di uno scambio di favore che non ha nulla a che vedere con gli interessi del Mezzogiorno del Paese". Lo ha detto, secondo quanto riferisce un comunicato diffuso in Calabria, il segretario nazionale de I Socialisti, Saverio Zavettieri, nel corso della riunione a Roma della Direzione nazionale del partito. "Sul federalismo, pur se il testo approvato in Senato è una delega diluita nel tempo e nei contenuti - ha aggiunto Zavettieri - la Lega ha già vinto la sua battaglia sul piano politico e culturale, costringendo Pd e Pdl ad inseguirla sul suo terreno, ma non risultano quantificati i costi, certamente molto elevati - si parla di oltre 100 miliardi di euro - e comunque incompatibili con l'emergenza economica in atto. Ciò dovrebbe consigliare uno stop al provvedimento".

Talarico “Un manifesto leghista”. "Il convinto dissenso espresso dall'Udc sul federalismo fiscale, approvato al Senato, è un voto pienamente condiviso su un provvedimento aleatorio che non quantifica i costi, le risorse e le coperture necessarie". A sostenerlo è il segretario regionale dell'Udc, Francesco Talarico. "Il testo - ha aggiunto - assomiglia più a un manifesto elettorale leghista, da utilizzare semmai per le prossime elezioni europee, e non entra affatto nello specifico di una riforma del sistema paese tante volte propagandata". "Nel merito, poi - ha sostenuto Talarico - conserva genericità su molti fronti, è pieno di rimandi ed eccezioni, e non specifica l'autonomia degli enti regionali sui tributi devoluti e sulla loro capacità di gestione. Si corre il rischio di un forte aumento dei centri di spesa che, inevitabilmente, incideranno sull'economia degli enti locali, costretti a rifarsi sui cittadini, alla vigilia di una crisi finanziaria che si prevede difficile. Lo stesso ministro Tremonti, ha dichiarato che non esiste alcuna analisi dei costi reali di attuazione, le variabili sono tanti e tali da non consentire nessuna certezza di previsione. Ciò che è sicuro, invece, è che passare dai costi storici a costi standard, per regioni deboli come la Calabria avrà forti ripercussioni sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini. Appare evidente, quindi, che questo federalismo fiscale è soltanto uno spot per la Lega, a cui soltanto l'Udc ha saputo opporsi". "Ci si aspettava - ha concluso Talarico - una riforma coordinata e coerente della finanza locale, che migliorasse l'efficienza della spesa pubblica e rafforzasse l'autonomia delle regioni del sud in un quadro di accresciuta responsabilità. Tutto ciò che era negli impegni assunti è stato puntualmente smentito, si prosegue nell'opera di abbandono di questo governo nei confronti delle regioni del sud".

Associazione il Campo “Quale riforma in Italia?”. "Il vero tema non è se accettare o meno la sfida sul Federalismo, ma perché e quale riforma in senso federalista possa essere davvero utile all'Italia". E' quanto sostiene, in una nota, l'associazione Il Campo che per lunedì prossimo ha organizzato, a Catanzaro, una riunione "sul tema del Federalismo per riflettere sulla proposta votata dal Senato e sulle critiche emerse dopo l'astensione espressa in quella sede dal Pd". "Una prospettiva di rigenerazione istituzionale - è scritto nella nota - non si impone né con le spallate da una parte, né con le barriere difensive dall'altra. Si costruisce solo attraverso un confronto di merito, per rispondere alle sacrosante richieste di riforma delle istituzioni e di costruzione di un sistema democratico più vicino ai cittadini, più trasparente, più controllabile". "Un nuovo patto fiscale tra lo Stato e i cittadini - afferma ancora Il Campo - non può offuscare i nodi cruciali relativi alla concezione della democrazia e al rispetto della Costituzione, come ha ricordato con autorevolezza nelle settimane scorse il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quando ha affermato che 'l'unità e indivisibilità della Repubblica resta valore storico e principio regolatore fondamentale di certo non negoziabilé. E' un monito solenne che auspichiamo possa suscitare, a Catanzaro e in Calabria, una mobilitazione diffusa sul territorio di tante energie culturali, civili e sociali"

Perugini “Servono uguali opportunità per tutti” "Apprezzo e condivido la coraggiosa posizione del senatore Franco Bruno sul federalismo". Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini. "Il suo voto contrario al ddl del Governo - aggiunge Perugini - è coerente con un progetto politico che guarda complessivamente al sistema Paese e ad un'equa distribuzione delle risorse, perché ci siano uguali opportunità per tutti, favorendo la crescita delle aree deboli. Uguali opportunità, infatti, significa tenere conto di profonde diversità: come diceva don Milani, non c'é cosa più ingiusta che far le parti uguali tra disuguali". "Come ho affermato alla presenza del Presidente della Repubblica in occasione della sua recente visita all'Università della Calabria - afferma ancora il sindaco di Cosenza - il federalismo istituzionale e fiscale resta un obiettivo che vogliamo perseguire e raggiungere allo scopo di rafforzare e valorizzare i principi di responsabilità, buongoverno, equità e giustizia sociale e solidarietà, rilanciando una nuova, positiva e moderna idea di Meridionalismo. Per questo bisogna dire no ad un progetto senza anima, dai contenuti quanto mai vaghi e generici, senza un preciso riferimento ai costi. E' giusto che il PD non si chiuda nel recinto di un'opposizione preconcetta e concorra a costruire il percorso delle riforme istituzionali, ma proprio per questo deve elaborare un proprio contributo originale in cui emergano e siano pienamente riconoscibili i valori di fondo della sua azione politica. Aggiungo che, a ben riflettere, la stessa parola 'federalismo' non è nel DNA delle culture che oggi confluiscono nel PD e che hanno sempre privilegiato il tema della autonomia del governo dei territori nel contesto dell'unità del Paese, con un sistema di attribuzione delle risorse che esalti il senso di responsabilità in un orizzonte di solidarietà". "L'impianto del testo approvato - conclude Perugini - lascia aperti parecchi interrogativi. Si avvia, dunque, una fase molto impegnativa verso la discussione sui decreti applicativi e su questo terreno decisivo il PD deve investire il meglio della capacità di elaborazione, di proposta e di iniziativa politica".

 

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