Dir.resp. Pippo Gatto

 

In attesa di soluzioni per i precari della sanità, rinviato al 13 gennaio il Consiglio regionale

09 gen 09 Il presidente Giuseppe Bova ha convocato il Consiglio regionale, che doveva tenersi oggi, per martedì 13 gennaio con inizio dei lavori alle 11. L'ordine del giorno è identico a quello previsto per la seduta odierna, rinviata su richiesta del presidente della Giunta regionale Agazio Loiero e dei componenti la sottocommissione "Sanità". I punti all'ordine del giorno sono: proposta di legge per la stabilizzazione personale dirigente medico con rapporto di lavoro precario; accordo quadro tra le Regioni Puglia, Basilicata, Calabria e Campania; norme per la istituzione di un Parco Storico rievocativo del decennio francese in Calabria; Disposizioni regionali sui bandi relativi a finanziamenti in materia di programmazione unitaria; bilancio di previsione Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica(Aterp) della provincia di Catanzaro per l'anno finanziario 2009; delega alla Giunta regionale per la redazione di Testi unici in materia di attività produttive e del lavoro; modifica e rideterminazione dei confini territoriali dei comuni di Rende e Castiglione Cosentino; norme per la programmazione e lo sviluppo regionale dell'attività teatrale. Piano triennale 2008/2010; programma degli interventi per la promozione dell'attività culturale 'Obiettivi, azioni prioritarie, modalita' di attuazione e procedure per il triennio 2008-2010 e piano annuale 2008' e nomine.

Loiero “Stabilizzazione precari problema importante”. La riunione del Consiglio regionale che avrebbe dovuto tenersi oggi pomeriggio è stata riconvocata per martedì prossimo, alle 11, dal presidente, Giuseppe Bova. Il rinvio è stato chiesto dalla Sottocommissione, composta da tre rappresentanti della maggioranza e tre dell'opposizione, e presieduta dal consigliere Pietro Giamborino, incaricata di trovare una soluzione tecnico-giuridica per la stabilizzazione dei precari della sanità. "Si tratta di un problema - ha detto il presidente della Giunta, Agazio Loiero - che sta a cuore a tutto il Consiglio regionale e al quale da più giorni si sta lavorando intensamente". Il presidente Loiero sta coordinando i diversi incontri tra Governo regionale e sottocommissione, incontri che continueranno anche in questo fine settimana. Il rinvio del Consiglio regionale, che avrebbe dovuto definire il problema dei precari nella Sanità, si è reso necessario alla luce della ricognizione in atto sul disavanzo nel settore, del conseguente piano di rientro da avviare e delle normative nazionali approvate con la finanziaria che postulano delle rigidità e impongono di ponderare ancora l'argomento. Nel corso dell'incontro che si è svolto questa mattina a Palazzo Alemanni è stata registrata una grande disponibilità da parte di maggioranza e opposizione a chiudere al più presto una situazione che si trascina da diversi anni, ma la cui soluzione, al momento, appare complessa nella sua sostenibilità economica e giuridica. Si rende necessario, pertanto, un ulteriore lavoro di approfondimento su tutti i tavoli istituzionali che sarà proseguito senza soste.

Morelli “Chiudere definitivamente vicenda precari”. "Auspico che durante la prossima seduta del Consiglio regionale sia definitivamente chiusa l'assurda forma di precariato che interessa numerosi operatori sanitari della regione, i quali hanno finora consentito l'espletamento dei servizi ospedalieri e sul territorio, altrimenti compromessi da gravi deficienze di organico". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Franco Morelli. "Lo stretto passaggio giuridico-economico su cui sta lavorando la sottocommissione regionale nominata dal Consiglio lo scorso 29 dicembre - continua Morelli - è sintomo della delicatezza della questione. A fronte di tale impegno di alto profilo istituzionale, però, è bene evidenziare che in questi ultimi anni né la spesa sanitaria regionale, né l'organizzazione dei servizi hanno subito una inversione di tendenza rispetto alle procedure degli anni passati. Anzi, la spesa sanitaria ha subito un'accelerata esponenziale, difficilmente quantificabile anche dai pur esperti advisor nominati per quantificare l'ammontare dei costi e che a tutt'oggi impegna circa il 60% dell'intera manovra finanziaria regionale". Secondo Morelli, "l'ulteriore fallimento dell'azione del governo regionale è stata certificata qualche giorno fa dalla relazione annuale della Corte di Conti, da cui emerge, ad esempio, il gravame di oltre cento milioni di euro per i debiti fuori bilancio. Si tratta di somme consistenti, spesso detratte ad un utilizzo efficace sul piano sociale e di assistenza alle imprese. Non è certo facile spezzare la spirale in cui è avvinghiato il Bilancio della Regione, ma è altrettanto vero che si registrano forti ritardi sulla programmazione dei fondi comunitari, vera fonte di fresche risorse, la cui spendibilità é avviluppata da ritardi burocratici, rapporti estenuanti tra attori locali e Regione, programmi di intervento spesso incoerenti con la destinazione strategica delle risorse, su cui incombe il pericolo che molti di questi finanziamenti riprendano la via del ritorno verso Bruxelless". "Sarebbe dunque auspicabile - sostiene ancora Franco Morelli - che questo scorcio di fine legislatura fosse caratterizzato da un forte colpo di reni per riportare in equilibrio una situazione che potrebbe ulteriormente avvalorare la crisi già in atto. Penso ad un'azione politico-istituzionale, nel rispetto dei ruoli e responsabilità di governo e di opposizione, che si impegni su tre temi fondamentali come il lavoro, le politiche sociali ed il rilancio del sistema delle imprese e su questi obiettivi coinvolgere le forze sindacali, sociali ed imprenditoriali con l'intento di trovare soluzioni certe e percorribili per superare le difficoltà in cui versa la Calabria". "Sono anche consapevole del fatto che, purtroppo - conclude il consigliere di An - pensare positivo oggi in Calabria può apparire utopico. Ma se utopia significa 'pensare in bene' per la Calabria, bisogna promuovere questo appuntamento da cui trarre chiare indicazioni su come avviare veramente il futuro della regione. L'esito positivo di questo percorso chiama in causa il concetto stesso di classe dirigente nell'accezione piena del suo significato"