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Notizie di Politica

 

Villecco Calipari (PD) “Beni confiscati non all’asta, fermate la pdl”

15 dic 09 “La cerimonia che si terrà domani a Roma per la consegna dei beni confiscati alla criminalità organizzata all'associazione dal Comune di Isola Capo Rizzuto è molto importante. Vorremmo assistere a tantissime altre occasioni come questa ma, purtroppo, non sarà possibile” . Così Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati del Pd in una dichiarazione. “Con la scelta del governo -prosegue la Villecco Calipari- di mettere all’asta i beni confiscati alle mafie, norma sottratta al dibattito parlamentare visto che sarà approvata con il voto di fiducia, finirà quella pratica civile di destinare questi beni ad un uso sociale, evitando così per sempre che finiscano di nuovo nelle mani dei boss. Mi appello alle autorità che prenderanno parte alla cerimonia per scongiurare l’imminente pericolo che la norma possa diventare legge”.

Berlusconi ringrazia tutti

15 dic 09 “Grazie di cuore ai tantissimi che mi hanno mandato messaggi di vicinanza e di affetto. Ripeto a tutti di stare sereni e sicuri. L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio”: questo il messaggio del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che appare sulla prima pagina del sito ufficiale del Pdl (www.pdl.it). Il messaggio è datato 15 dicembre. Sul grande banner che contiene il messaggio del premier si alternano anche altri “messaggi” (come quello di Bondi o quello che invita all’iscrizione al Pdl) insieme all’invito ad andare sul sito www.forzasilvio.it dove è possibile registrarsi e inviare un messaggio di solidarietà per il premier

Quattro candidati socialisti alle primarie regionali

15 dic 09 “È stata depositata nell’Ufficio elettorale regionale, la lista dei partecipanti alle Elezioni primarie per la selezione del candidato alla Presidenza della Giunta regionale della Calabria del prossimo 10 gennaio che concorreranno sotto il simbolo dei ‘Socialisti Uniti - Psì”. Lo riferisce un comunicato dei Socialisti Uniti - Psi. “I candidati in lizza - prosegue la nota - sono quattro, tutti ampiamente rappresentativi del corpo vivo e vitale della società, a rappresentare una squadra competente e sinergica che mette al centro di questa campagna le esigenze e le problematiche di una regione dal tessuto democratico, economico e sociale debole e sfilacciato, martoriata da una nefasta e sistematica pratica clientelare, che ha asservito le istituzioni all’esigenze di una piccola nomenklatura che ha relegato la Calabria nei bassi fondi di classifiche ed indicatori sociali”. “Oltre alla già annunciata candidatura del leader socialista Saverio Zavettieri - prosegue la nota - compongono la squadra Aldo Brancati, docente di Fisiologia umana e preside della Facoltà di Medicina all’Università di Tirana già magnifico rettore dell’Università di Tor Vergata, e deputato nella XIII legislatura; Paolo Fabiano Pagliuso, imprenditore libero e dinamico, conosciuto anche per il suo impegno del mondo del calcio, e Rosy Canale, impegnata nel mondo dell’associazionismo e del volontariato, con all’attivo innumerevoli missioni umanitarie all’estero in paesi martoriati da conflitti, presidente del Movimento delle Donne di San Luca e della Locride”. Nei prossimi giorni si terrà una conferenza stampa di presentazione che segnerà l’avvio di iniziative che interesseranno tutta la regione

Il Nuovo PSI precisa "Dissidenti non ci rappresentano"

15 dic 09 “L’incontro tenuto fra il segretario nazionale dei “Socialisti “, Saverio Zavettieri ed alcuni dissidenti del Nuovo Psi non impegna ovviamente il Nuovo Psi nella sua linea politica approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e dallo stesso segretario nazionale, On. Stefano Caldoro. È bene precisare che i dissidenti, in quanto tali, sono praticamente fuori dal partito”. Lo si legge in una nota della segretaria regionale del Nuovo Psi, che così prosegue: “È inconcepibile che un partito, il Nuovo Psi, che è fra i soci fondatori del Pdl e che esprime due deputati eletti nelle liste del Pdl, l’On. Caldoro e l’on. Barani, possa allearsi con il partito di Zavettieri e di Bobo Craxi che ha candidamente dichiarato di essere a sinistra e solo in Calabria di collocarsi con il centrodestra, non disdegnando anche di correre da soli. Il Nuovo Psi - si legge ancora - ha assunto una posizione netta e precisa da socio fondatore ed alleato del Pdl. Non è un partito ondivago buono per tutte le stagioni e pronto a collocarsi dove si sente il profumo di vittoria per come è abituato a fare qualche altro individuo che nelle politiche del 2006 si schierò con Romano Prodi per poi ritornare nel centrodestra. Ed è anche il caso di ricordare che la lista di Zavettieri per le prossime elezioni comunali di San Giovanni in Fiore, ha già stretto alleanza con il centrosinistra. Tale posizione ondivaga e ballerina confermata dalla volontà di partecipare alle primarie, strumento non condiviso dal Pdl, dovrebbe indurre il candidato alla Presidenza della Regione Calabria, Peppe Scopelliti, a non accettare eventuali proposte di alleanza con chi si contraddistingue per inaffidabilità politica e per posizioni poco chiare e francamente opportunistiche. Ha avuto piena ragione Scopelliti quando ha dichiarato in un convegno a Reggio Calabria, che è necessario rompere con personaggi del passato che hanno girovagato ovunque”.

Scopelliti e Gentile soddisfatti per i fondi assegnati da Maroni alla Calabria

15 dic 09 Il coordinatore regionale del PdL Giuseppe Scopelliti ed il suo vice Antonio Gentile esprimono soddisfazione per la ripartizione, decisa dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, del fondo per la sicurezza urbana e la tutela dell'ordine pubblico, che assegna alla Calabria risorse per oltre dieci milioni di euro. La decisione del Ministro Maroni - si legge in una nota del PdL - conferma l'attenzione che il governo nazionale continua a riservare alla sicurezza in Calabria. Al comune di Reggio Calabria sono stati concessi finanziamenti per quasi novecento mila euro, che dovranno essere utilizzati per l'implementazione della video sorveglianza in alcune zone del centro cittadino, dei pozzi e serbatoi della rete idrica per essere poi collegati con la centrale operativa dei carabinieri. Il finanziamento ha riguardato altri quindici comuni tra cui Catanzaro, al quale e' stato concesso un finanziamento di centomila euro per interventi nel campo della prevenzione sociale, rivolti, in particolare, ai minori, ai giovani ed agli anziani. ''Un ringraziamento particolare- hanno detto Scopelliti e Gentile- va al sottosegretario Nitto Palma, che si e' impegnato alacremente per riuscire a far arrivare queste risorse , capaci di presidiare ancora meglio il territorio. C'e' una questione sicurezza- hanno aggiunto Scopelliti e Gentile -che riguarda le citta' ed i centri interni e che crea preoccupazione nella cittadinanza. Questi fondi serviranno-concludono i due massimi esponenti del partito calabrese- a irrobustire l'offerta di tanti comuni e a far sentire piu' sicure le comunita' amministrate , insidiate da fenomeni di microcriminalita' invasive e irritanti''.

Riunione per le aree rurali del Pollino

15 dic 09 Si è tenuto a Castrovillari, nella sede della Comunità del Parco, a Palazzo Gallo, il terzo decisivo incontro finalizzato all’avvio della nuova fase di costruzione del distretto rurale del Pollino. L’iniziativa è stata promossa dal Gruppo di coordinamento formato dai comuni di Morano, Laino Castello e Verbicaro, tutti impegnati nella concertazione e sollecitazione delle adesioni al ri-configurato “Comitato promotore del Distretto del Pollino - Versante calabro”. A questi comuni sono state riconosciute le funzioni di Segreteria tecnica per la preparazione degli atti propedeutici al processo istitutivo del Distretto. A margine del summit è stato sottoscritto dai partecipanti un protocollo d’intesa con il quale, ognuno per la sua parte, garantisce: di approvare entro il 4 gennaio prossimo i documenti formali di adesione e l’istanza di candidatura al Comitato promotore; la fattiva collaborazione e disponibilità a fornire dati e informazioni che dovessero rendersi necessarie per l’elaborazione delle candidature. È stata, inoltre, riconosciuta alla Regione Calabria, come del resto prevede la legge, la peculiarità di determinare mediante l’analisi di parametri oggettivi, la delimitazione definitiva dell’area interessata, anche con possibilità di dettaglio subcomunale. Agendo da agenzia di supporto per i processi di pianificazione, crescita e stabilizzazione dell’economia locale, il Distretto mira alla valorizzazione multifunzionale del territorio. L’area di massima, ampliata rispetto alla proposta iniziale, ingloba un’ampia fascia che va da Alessandria del Carretto a Nord-Est, Tortora a Nord-Ovest, Guardia Piemontese a Sud-Ovest. Una zona con caratteristiche essenzialmente montane della Provincia di Cosenza, estesa tra Massiccio del Pollino, monti dell’Orsomarso e catena Costiera.

Dima (Pdl) "Aree rurali grande opportunità"

15 dic 09 “Siamo convinti che tutte quelle iniziative territoriali che vanno nella direzione della costituzione dei distretti rurali ed agroalimentari in Calabria, debbano essere sostenute con forza. L’istituzione, nelle scorse settimane, del Distretto Agroalimentare di Qualità di Crotone, il percorso avviato per quello del Lametino e le iniziative ormai giunte a conclusione dei Distretti Rurali del Pollino e della Sila rientrano, infatti, in quella logica di aggregazione e di esaltazione delle specificità e delle vocazioni territoriali che possono e devono rappresentare il punto di forza di un nuovo modello agroalimentare calabrese”. Lo afferma Giovanni Dima, deputato del Pdl, che aggiunge: “La stessa istituzione del primo Distretto Agroalimentare di Qualità di Sibari, avvenuta con la legge regionale n. 24/2004, ha rappresentato il punto di riferimento e sopratutto il punto di partenza di un ragionamento più complessivo che ha visto impegnate su questa ipotesi le singole realtà territoriali. Grazie, inoltre, all’approvazione, fortemente sostenuta dal PDL, delle leggi 33 e 99 del 2009, abbiamo assistito alla nascita concreta di simili iniziative in tutta la Calabria. Le novità apportate da tali leggi - aggiunge ancora - prevedono per tali organismi la cosiddetta “tassazione di distretto” (articolo 3). Tale forma di agevolazione fiscale consente, alle imprese aggregate, di ottenere vantaggi ai fini delle imposte dirette, attraverso una tassazione “unitaria”, in cui potrà essere effettuata una compensazione tra perdite e utili delle imprese partecipanti all’aggregazione. Viene altresì consentito ai distretti, ai fini della semplificazione degli adempimenti burocratici posti a carico delle imprese aderenti, la facoltà di svolgere talune funzioni quali l’esecuzione, in nome e per conto dell’impresa, degli adempimenti burocratici connessi con lo svolgimento dell’attività, nonché la “certificazione” dell’esattezza dell’iter procedurale seguito; si prevede, inoltre, il riconoscimento ai distretti della facoltà di stipulare negozi di diritto privato per conto delle imprese ad essi aderenti sulla base delle norme civilistiche che disciplinano il mandato. Si tratta, in sostanza, - conclude - di una normativa fiscale innovativa che punta allo snellimento delle procedure ed all’esaltazione del dato aggregativo come forma di promozione di un territorio che può fondare sulle sue peculiarità, possibili forme di sviluppo che devono essere sostenute a tutti i livelli”.

Laratta (Pd) “No alla censura sul web”

15 dic 09 "Vogliono mettere mano alla liberta' sul web. e vogliono censurare facebook! si passera' poi a limitare anche la libera informazione?". Questo l’interrogativo del parlamentare calabrese Franco Laratta. “Siamo d'accordo, -dichiara Laratta- basta violenza e incitazione all'odio, anche sul Web. Basta con i siti violenti che predicano odio e sangue. Ma sono una minoranza assoluta, fatta da idioti che si possono fermare con le leggi vigenti, con la Polizia postale. Ma il fatto che stamane alla Camera il Ministro Maroni abbia annunciato un immediato provvedimento di legge che limiti la libertà sul web, è un fatto assai grave. Occorre sensibilizzazione, accertamenti e controlli, ma non strumenti oppressivi. Queste cose si fanno in Cina e Iran. Il fatto che inoltre ci preoccupa è che, partendo dalla Rete e da Facebook, qualcuno non pensi di limitare la libertà di stampa, di intervenire anche sulla libera informazione, approfittando del clima di sconcerto che c'è ora nel Paese. Sarebbe un fatto che porrebbe l'Italia fuori dalla civiltà democratica europea"

Il 18 a Reggio il segretario del Pdci Diliberto

15 dic 09 Il PdCI, la federazione della Sinistra, il Mezzogiorno e la Calabria. Saranno questi i temi al centro di una importante manifestazione pubblica che si terrà il prossimo 18 dicembre a Reggio Calabria e che sarà conclusa dal segretario nazionale del PdCI Oliviero Diliberto. Ad annunciare la presenza di Oliviero Diliberto, il Segretario regionale calabrese e Responsabile Mezzogiorno del PdCI Michelangelo Tripodi, il quale ha commentato: “A due settimane dalla nascita, al Teatro Brancaccio di Roma, della Federazione della Sinistra che vede assieme il PdCI, il PRC, i compagni di Lavoro e Solidarietà e Socialismo 2000, a Reggio Calabria si terrà questa importante manifestazione che vuole mettere al centro del programma e delle idee della neonata Federazione della Sinistra i problemi del Mezzogiorno e della Calabria, abbandonati dal Governo Nazionale”. La presenza di Diliberto, sottolinea Tripodi, vuole anche indicare, che al contrario di altre forze politiche, i Comunisti e la Federazione della Sinistra, pensano che il Sud e la Calabria devono giocare un ruolo da protagonisti e non da sudditi, per realizzare quelle condizioni economiche e sociali che portino ad uno sviluppo armonioso, equo e solidale del nostro Paese”. Inoltre, dice ancora Tripodi, la manifestazione sarà l’occasione per esprimere ancora una volta la totale contrarietà all’avvio dei lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto, opera inutile e di regime”. Alla manifestazione, che si terrà venerdì 18 dicembre con inizio alle ore 17.00 presso il Centro Civico di Ravagnese (zona aeroporto Reggio Calabria) oltre a Oliviero Diliberto e Michelangelo Tripodi, interverranno: Massimo Canale, segretario provinciale del PdCI di Reggio Calabria, lo scrittore Pasquino Crupi, Nino De Gaetano, segretario regionale del Prc calabrese, e il prof. universitario Tonino Perna.

Il Pd in piazza in Calabria

15 dic 09 “Anche in Calabria la mobilitazione delle ‘1000 piazze’ ha rappresentato un momento di grande partecipazione popolare utile non solo ad informare la gente sull’incapacità del Governo di centrodestra ad affrontare le vere e concrete esigenze del Paese, ma anche e soprattutto, per illustrare e costruire insieme le proposte alternative del PD su: lavoro, salute, scuola, giustizia e sicurezza”. Lo afferma in una nota la segreteria regionale del Partito Democratico. “E’ stata –prosegue la nota- anche l’occasione per affrontare e discutere problematiche locali e le future alleanze per le prossime scadenze amministrative. 230 piazze, circa 1850 tra dirigenti politici e rappresentanti istituzionali hanno interloquito con circa 250.000 cittadini nei punti di incontro allestiti su tutto il territorio calabrese. I dati registrati ci inducono a dare continuità a queste iniziative durante il 2010 che serviranno a delineare un programma alternativo di governo insieme ai cittadini e a radicare e strutturare meglio il nostro partito sul territorio.

Callipo “Il neo ministro Fazio dia uno sguardo alla sanità calabrese”

15 dic 09 “Al neo Ministro della Salute Ferruccio Fazio, oltre ai più sinceri auguri di buon lavoro, si chiede accoratamente di dare uno sguardo alla tragica sanità calabrese”. Lo afferma in una dichiarazione Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione Calabria. “Non solo per l’ultima perla dei 37 milioni di euro di danno erariale accertati dalla Guardia di Finanza, ma perché ormai la sanità calabrese è allo sbando ed i cittadini ma anche chi ci lavora non sanno più a quale santo rivolgersi. Non presti ascolto, Sig. Ministro, al tiramolla della politica calabrese, priva persino di un Piano organico di rilancio del sistema, ma esclusivamente preoccupata di non assumersi le responsabilità che invece ha e che sono sotto gli occhi di tutti. Egregio Ministro, negli ospedali i calabresi rischiano la vita e non di rado purtroppo muoiono. L’inaffidabilità del sistema sanitario regionale è lampante, benché non manchino professionisti seri, competenze ed eccellenze, ma il danno fatto dalla politica politicante è gigantesco e a mio avviso irrimediabile se non mutano radicalmente le condizioni. I politici pensano solo, ancora adesso, ad utilizzare gli ospedali come serbatoi elettorali per primarie e secondarie e non hanno neanche una vaga idea sul da farsi e da dove incominciare. Inizi, Sig. Ministro, a chiedere all’advisor nominato dal Governo, che ha incassato già oltre 2 milioni di euro dalla Regione, di certificare il debito di cui si sa che è gigantesco ma neppure l’esatta determinazione, che tra l’altro non include l’intera vicenda del contenzioso. Inizi a chiedere un Piano di rientro dai debiti che non sia solo una presa in giro, ma dubito che otterrà risultati. In Calabria la situazione è compromessa a tal punto che il commissariamento è un punto di partenza da tutti auspicato per incominciare ad affrontare con serietà i problemi, una volta rimossa la politica dalla gestione sanitaria.”

Nicolò (Pdl) “Serve nuovo piano regionale sangue”

15 dic 09 Il consigliere regionale del Pdl, Alessandro Nicolo', in una interrogazione al presidente della Giunta regionale, chiede di conoscere le iniziative dell'esecutivo per l'implementazione del piano trasfusionale regionale. ''Il sistema trasfusionale calabrese - afferma Nicolo' - ha raggiunto negli ultimi anni, grazie all'opera delle varie associazioni di volontariato e organizzazioni di categoria operanti in ambito regionale (Avis, Simti, e Fidas), eccellenti risultati nella raccolta del sangue, consentendo lo sviluppo delle specialita' di cardiochirurgia e chirurgia vascolare, oltre ad importanti traguardi in ambito di altre specializzazioni mediche, quali ematologia e trapianti. Tale efficace impegno ha cozzato contro le difficolta' derivanti nel quotidiano operare a servizio della collettivita' e della salute pubblica, a causa dell'assenza di programmazione, verifica e controllo da parte della Giunta regionale per un corretto sviluppo del settore''. ''E' a tutti noto - sostiene Nicolo'- l'alto profilo e l'impegno che il volontariato mette in campo per l'assistenza medica e per le donazioni, tenuto conto che di questo 'mondo solidale' fanno parte migliaia di persone, un numero impressionante, visto che nel 1993 i donatori in Calabria risultavano essere 6.000 e le unita' donate circa 13.000, e non vi era traccia di raccolta di sangue organizzata e che, viceversa oggi, i donatori sono oltre 39.000 e rappresentano oltre 66.000 donazioni di sangue e di plasma. Queste cifre parlano da sole, e questa umanita' fieramente altruista ha permesso negli anni di salvare un elevato numero di vite umane, garantendo inoltre la sopravvivenza di coloro che risultano affetti da gravi patologie''. ''In Calabria - sostiene ancora il consigliere regionale del Pdl - l'ultimo Piano regionale sangue e plasma risale al 1993; nel frattempo, la legge 261/2006 ha introdotto dei nuovi modelli di gestione del settore non ancora recepiti dalla Regione. Si tratta dunque di colmare un vuoto legislativo poiche' anche l'accordo Stato - Regioni del 20 marzo 2008 con le associazioni di volontariato, pur confermato nelle delibera n. 299 del 20 maggio 2009 dalla Giunta regionale, non si e' ancora tradotto in una vera convenzione. La Calabria sta subendo una brusca frenata nell'evoluzione del settore, in particolare per il mancato funzionamento del 'Centro regionale sangue', pur istituito con delibera n. 327 e n. 328 del maggio 2008 ed oggi ancora non operativo neppure per le piu' semplici attivita' esecutive''. ''Si impone dunque un 'Nuovo Piano regionale sangue', piu' attinente alle attuali esigenze del territorio, attivando con la massima celerita' il 'Centro regionale sangue' al fine di recepire le accorate istanze avanzate da tempo dalle associazioni di volontariato operanti in ambito regionale''

Magarò “La sanità calabrese ha bisogno di professionisti che la guidino”

15 dic 09 “La questione sanità in Calabria è uno dei grandi temi sociali che va affrontato con grande risolutezza, senza indulgere ulteriormente in dibattiti, anche in considerazione della necessità di dotare la Regione di un sistema sanità in grado di confrontarsi, di competere e di integrarsi con gli altri sistemi sanitari nazionali ed europei.” Così Il consigliere Regionale Salvatore Magarò in una dichiarazione. “La sanità calabrese –aggiunge Magarò- ha bisogno di essere guidata da professionisti che conoscono la materia, che siano in grado di fornire risposte all’utenza e che possano agire liberamente, adottare regole trasparenti, proporre un’azione non permeabile ai condizionamenti. I partiti devono rimanere fuori dalla gestione della sanità pubblica. Alla politica spetta esclusivamente il compito di mettere gli operatori in condizione di lavorare, attraverso lo stanziamento di risorse adeguate che consentano di frenare e porre fine all’attuale inaccettabile degrado in cui la sanità regionale versa. Ed è per questo che sono convinto sia necessario fornire un segnale di netta discontinuità rispetto al passato e dare nuovo slancio alla gestione sanitaria, puntando sulla qualità dei servizi e sulle tante professionalità presenti nelle strutture ospedaliere della regione”.

Solidarietà a Berlusconi dai giovani Udc

15 dic 09 Il movimento giovanile UDC di Crotone esprime piena solidarietà al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, per lo sgradevole episodio che lo ha visto coinvolto a Milano domenica scorsa. Un gesto d’inaudita violenza e intolleranza seppur non direttamente riconducibile alle incresciose diatribe politiche degli ultimi mesi. L’agone politico è giusto che sia vissuto con fervore, ma le armi devono essere esclusivamente le idee, le proposte e l’impegno, mai la violenza deve primeggiare. Noi giovani UDC ci auguriamo che si possa rasserenare la spregiudicata campagna d’odio che ha contribuito e contribuisce a far svoltare la politica italiana in un clima di ostilità e intolleranza che distoglie l’attenzione da quelli che sono i problemi degli italiani. Riteniamo inoltre che, sia a livello nazionale che locale, una maggior propensione al civile e costruttivo confronto dialettico possa giovare all’eliminazione di ogni forma di ciarpame politico, che da troppo tempo impedisce all’Italia di intraprendere un processo di sviluppo socio-culturale atto a colmare il gap che la distanzia dal resto dei paesi più sviluppati.

Variante Cannitello provvedimenti Cipe, ricorre l’avvocatura della Regione

15 dic 09 L’Avvocatura regionale, a seguito delle recenti decisioni assunte dalla Giunta in tale direzione, ha presentato ricorso al Tar del Lazio ed alla Corte Costituzionale contro il Governo, ciascuno per le proprie competenze, relativamente alla decisione di realizzare la variante “Cannitello” in territorio della provincia di Reggio Calabria. In sostanza – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - con Delibera Cipe 83/06, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, approvò il progetto per la realizzazione della variante di “Cannitello”, individuando quale soggetto aggiudicatore RFI, con il parere della Regione che si espresse in favore sempre che l’opera “non fosse condizione essenziale alla realizazione del Ponte sullo Stretto, ma servisse soltanto a migliorare ed implementare il sistema della rete ferroviaria”. Oggi, a tre anni di distanza, il Cipe, con delibera 77/09, scrive l’Avvocatura, “effettua una diversa individuazione del soggetto aggiudicatore (oggi Stretto di Messina spa) sul presupposto che “l’intervento è connesso e complementare il progetto del Ponte sullo Stretto”. Con il ricorso al Tar, quindi, la Regione chiede l’annullamento della delibera Cipe numero 77/09. Alla Corte Costituzionale si ricorre, invece, per il conflitto di attribuzione sorto a seguito della Delibera Cipe 77/09, nonché del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni.

il WWF plaude all'inizativa della Regione su variante Cannitello

15 dic 09 Il Governo non può considerare carta straccia l’intesa con le Regioni in materia di infrastrutture”. È quanto afferma il Wwf Italia “che aveva segnalato per tempo il 18 ottobre - riporta una nota - alla regione competente la sospetta incostituzionalità della decisione assunta dal Cipe il 31 luglio scorso, alla notizia dell’impugnazione di fronte al Tar del Lazio, da parte della Regione Calabria, della delibera Cipe 77/2009 sulla variante ferroviaria di Cannitello, e del ricorso alla Corte costituzionale per conflitto di attribuzione tra Stato e Regione”. “Il Wwf rileva che, con la delibera 77/2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 17 ottobre scorso - prosegue la nota - il Governo ha deciso unilateralmente di considerare la “bretella ferroviaria di Cannitello” quale opera connessa e complementare al ponte, ribaltando l’accordo raggiunto con la Regione con la Delibera Cipe n. 83/2006 per cui era stato deciso che la variante di Cannitello servisse soltanto a migliorare ed implementare il sistema della rete ferroviaria regionale”. “Non è un discorso di lana caprina - afferma Stefano Lenzi, responsabile del settore legislativo del Wwf Italia - bisogna dare merito alla Regione Calabria: in tutta Italia il Governo sta cercando di eludere i poteri regionali in materia di infrastrutture di trasporto e di impianti e di reti energetiche. Questo Governo sta cercando di trovare tutti i sotterfugi per violare le prerogative delle Regioni di cui al titolo Vdella costituzione, ribadite dalle numerose pronunce della Corte costituzionale in materia (in primis la sentenza n. 303/2003), oltre che le stesse norme in vigore in tema di infrastrutture strategiche contenute nel Codice Appalti, voluto nella XVI legislatura dal III Governo Berlusconi”. “Per il Wwf Italia - prosegue la nota - bene ha fatto la Regione Calabria a impugnare la delibera del 31 luglio 2009 n. 77 perché, con un atto unilaterale, il Governo ha rivisto i contenuti dell’intesa raggiunta nel 2006 tra Stato e Regione in violazione dei principi di sussidiarietà e di effettiva e leale collaborazione tra Stato, Regioni ed enti locali di cui agli articoli 117, 118 e all’articolo 136 della Costituzione e in violazione degli articoli 161, 165 e 166 del Codice Appalti (Dlgs n. 163/2006), che obbligano il Cipe, allargato ai presidenti delle regioni interessate, ad assumere le decisioni, rispettando l’obbligo di intesa al momento dell’approvazione dei progetti delle infrastrutture strategiche”.

Proto “Fronte unico per l’istituzione dell’enoteca regionale di Cirò”

15 dic 09 “La battaglia per l’Istituzione dell’Enoteca Regionale a Cirò Marina è un fronte che va unificato con tutte le forze politiche per raggiungere il massimo risultato possibile. Un impegno che parte da lontano, la cui vera primogenitura appartiene all’Amministrazione di Cirò Marina già nel 1988”. Così il Presidente del Consiglio provinciale di Crotone, Benedetto Proto. “Un’idea, quindi, -afferma Proto- nata ancora prima della costituzione della Provincia di Crotone, quando la giunta Comunale con delibera n. 502 del 26 Luglio ‘88, manifestò con sagace intuizione la necessità di tutelare e valorizzare la produzione vinicola D.O.C. del territorio compreso tra Cirò, Melissa e Crucoli, equivalente all’80% del fatturato regionale. Lo strumento individuato allora per questo nobile fine, che porta con sé nuove opportunità occupazionali e importanti risorse per la promozione commerciale, è tuttora tanto attuale quanto necessario. L’Enoteca Regionale è il cardine per l’affermazione della tradizione vitivinicola calabrese nel quadro più ampio del commercio internazionale, alla luce della necessità di rafforzarne l’eccellenza per meglio distinguerlo nella crescente concorrenza dei cosiddetti “vini nuovi”, le cui qualità massificate in alcuni casi privano la cultura enologica di senso e valore. Per questi motivi sento il dovere, come rappresentante di questo territorio e Presidente del Consiglio Provinciale, di portare l’istanza del Comune di Cirò Marina all’attenzione di tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio e predisporre immediatamente un sopralluogo presso i locali dell’Ex “Palazzo Arnone”, di proprietà della Provincia e citato come possibile sito per accogliere l’Enoteca Regionale al fine di verificarne la disponibilità. Mi muoverò da subito per la convocazione di una seduta straordinaria dell’Assise Provinciale con l’inserimento di un punto specifico all’ordine del giorno che preveda la richiesta dell’Istituzione a Cirò Marina dell’Enoteca Regionale. Risulta infatti fondamentale che sia l’intero Consiglio provinciale a formulare una proposta unanime, dotata della forza promotrice di tutti coloro che fino ad oggi hanno manifestato singolarmente l’intenzione di portare avanti il progetto dell’enoteca Regionale. Lo spirito di servizio che ci contraddistingue nello svolgimento dei nostri incarichi istituzionali trova in queste battaglie per il territorio la vera ragion d’essere. Sono queste le occasioni infatti in cui concretizziamo il nostro ruolo, perché siamo chiamati a concepire nuove soluzioni di benessere progettando e sostenendo queste idee di sviluppo. Crotone è una Provincia vivace ed elegante, con morbide colline, un mare cristallino e l’imponente corona della Sila. Paesaggi incontaminati che hanno fatto da sfondo a grandi popoli antichi e custodiscono tradizioni millenarie. La produzione di un vino sublime è una di queste tradizioni, forse una delle ultime in grado di regalare, ancora oggi, esperienze straordinarie. Dalla tradizione antica a quella moderna. Dalle strade di vino, di cui parlano i testi greci, alle strade del vino di oggi, il percorso non cambia. Il Gaglioppo, vitigno autoctono delle nostre terre, che abbiamo il privilegio di coltivare e l’abilità di valorizzare, è al tempo stesso uno dei tesori da cui partire ed uno degli obiettivi da raggiungere per diffondere la bellezza delle nostre terre.

Soddisfazione per l’uscita della Regione dalla società per il Ponte di PdCi e NoPonte

15 dic 09 “Come era auspicabile e naturale conseguenza la Regione Calabria ha assunto la decisione di uscire dalla “Stretto di Messina Spa”, concessionaria del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la progettazione, realizzazione e gestione del Ponte cedendo la propria quota azionaria e ritirando subito dal consiglio di amministrazione il proprio rappresentante, professor Rodolfo De Dominicis”. Ad affermarlo, in una nota, Michelangelo Tripodi, assessore regionale all’Urbanistica e governo del Territorio, nonché segretario calabrese e responsabile del Dipartimento del PdCI per il Mezzogiorno. “Sono decisamente soddisfatto di questa decisione – spiega Tripodi – anche perché su mia proposta la Giunta regionale aveva precedentemente dato piena adesione alla manifestazione “No Ponte” che si terrà sabato prossimo, 19 dicembre, a Villa San Giovanni” “Entrando nello specifico della fuoriuscita dalla ‘Stretto di Messina’ – aggiunge Tripodi – da sempre, così come del resto avevo ribadito anche nei giorni scorsi, ho sollecitato l’assunzione di questa scelta da parte della Giunta Regionale”. “La decisone della Giunta Regionale, continua Tripodi, dà un ulteriore e forte segnale contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto opera inutile, costosissima e dannosa dal punto di vista ambientale. A tal proposito ci tengo a ribadire che già durante l’esperienza del governo Prodi avevamo tentato a livello nazionale di sciogliere la società o quantomeno alla trasformazione degli obblighi e dei compiti sociali della Stretto di Messina. In questa direzione si era giunti ad una conclusione positiva ma, purtroppo, quando si arrivò alla votazione finale il rappresentante di Italia dei Valori si oppose allo scioglimento consentendo di tenerla in vita”. Tripodi conclude la nota ricordando l’appuntamento che precederà la manifestazione di sabato a Villa San Giovanni. “Alla vigilia della manifestazione – afferma Tripodi – come PdCI abbiamo organizzato un incontro a cui parteciperà, tra gli altri, anche il segretario nazionale del partito Oliviero Diliberto che tornerà in Calabria oltre che per sostenere la mobilitazione di piazza contro la realizzazione del ponte per parlare di temi di scottante attualità, quali la crisi di un Mezzogiorno sempre più diviso dal resto del paese a causa della politica antimeridionalista del governo Bossi-Berlusconi e anche della nascita della Federazione della Sinistra” .
Soddisfazione della Rete NoPonte. La Regione Calabria lascia la concessionaria del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la progettazione, realizzazione e gestione del Ponte sullo Stretto. A seguito dell’adesione della Giunta regionale della Calabria alla Manifestazione nazionale del 19 dicembre, la Rete aveva ribadito che “al fine di rendere ancor più evidente questa contrarietà, riteniamo opportuno che la Regione Calabria ritiri la propria partecipazione dalla Stretto di Messina SpA, che è ormai chiaro a tutti come sia un “carrozzone mangia-soldi” che ridistribuisce risorse pubbliche sotto forma di consulenze, sponsorizzazioni e spese parassitarie per alimentare ben oleati meccanismi clientelari”. Siamo pienamente soddisfatti del risultato ottenuto, risultato affatto scontato considerata la lunga permanenza dell’Ente nella Stretto di Messina Spa, dal 1971. L’adesione della Regione alla giornata del 19 assume, a questo punto, un significato importante e finalmente privo di contraddizioni e ombre. Il movimento torna a sottolineare e chiedere alla Regione Calabria, come agli altri EELL, la necessità di stare dalla parte delle cittadine e dei cittadini, delle lotte per il diritto alla vita e che venga garantito il bisogno di ognuno di pensare e progettare un futuro, individuale e collettivo. Continuiamo a credere che questo futuro debba essere supportato da progettualità compatibili con le reali vocazioni delle comunità, per le quali il lavoro sia principalmente orientato alla cura, al recupero ed alla valorizzazione delle risorse del bene comune territorio, al potenziamento del trasporto intermodale nell’area dello Stretto, alla riqualificazione e potenziamento delle vie di comunicazione fatiscenti quali la 106 sia viaria che ferroviaria.

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