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Notizie di Politica

 

Bocchino (Pdl) in Calabria “Nessuna alternativa a Scopelliti. Noi contiamo sull’Udc”

12 dic 09 "Mai in una riunione di partito, di coordinatori, tra capigruppo, con Berlusconi è stato fatto alcun nome alternativo a quello di Giuseppe Scopelliti come candidato alla presidenza della regione Calabria". Lo ha detto, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria, il vicecapogruppo alla Camera del Pdl, Italo Bocchino, rispondendo ad una domanda sulla ventilata candidatura di Bernardo Misaggi. "Non credo che vi siano frizioni - ha aggiunto - che possano danneggiare la candidatura naturale di Giuseppe Scopelliti. La forza, il consenso e la capacità di governo di Scopelliti, già dimostrati, lo indicano come il candidato migliore e vincente che piace ai cittadini e che piace alle forze politiche che intendono appoggiarlo". "In Calabria - conclude - c'é una convergenza, al momento, totale, sul nome di Scopelliti. Non si sono mai fatti nomi alternativi in nessun organismo di partito e questo ci fa quindi sperare e pensare che nei prossimi giorni ci sarà l'ufficializzazione della candidatura". Bocchine ha poi proseguito sugli accordi della coalizione affermando: "Escludo che l'Udc farà accordi nazionali con il centrosinistra o con il centrodestra". "Farà solo ed esclusivamente - ha aggiunto - accordi locali nelle varie regioni a seconda della qualità del candidato e del suo programma". "La candidatura di Scopelliti ed il programma che potrà mettere in campo - ha concluso Bocchino - ci fanno dire quasi con certezza che si potrà contare anche sulla convergenza dell'Udc".

Loiero “Nessun dualismo con Bova”

12 dic 09 ''Io sono il primo firmatario della legge sulle primarie. Penso che qui in una regione come la nostra, spesso demonizzata, se c'e' un esame ulteriore aperto a tutti non puo' che essere un vantaggio per tutti''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla candidatura del presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova per il centrosinistra alle primarie, alle quali lo stesso Loiero ha da tempo annunciato di partecipare. A margine di un incontro sull'Apq per l'attuazione del Piano strategico del Parco del Pollino che si e' tenuto a Castrovillari, il governatore ha aggiunto che non c'e' dualismo tra i due esponenti del Pd che si candidano alle primarie, ma con l'adesione di Bova ''si arricchisce la competizione, e questo va a vantaggio dei calabresi''.

Lombardo (Mpa) “Tutte da fare le alleanze in Calabria”

12 dic 09 “Il giudizio sulla giunta Loiero lo danno i cittadini calabresi, io non ne godo vantaggi e non soffro le inadempienze, vivendo in Sicilia dove presiedo una giunta: devo comunque dire che con Loiero, come collega di una regione meridionale, abbiamo fatto un fronte comune che anche fino all’altro giorno, in materia di sanità, ha funzionato e ha portato a casa qualche buon risultato”. Lo ha detto il leader del Movimento per le autonomie e presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo rispondendo alle domande dei giornalisti a margine del primo congresso regionale del partito che si è svolto a Lamezia Terme. Per quanto riguarda l’appoggio a Loiero per una sua eventuale ricandidatura alla presidenza della Regione, Lombardo ha sottolineato che questo “è un altro discorso, completamente diverso da quello sul giudizio sul suo operato: chiaramente noi abbiamo una classe dirigente che farà le sue scelte”. Anche per questo, ha aggiunto il leader del Mpa, “non sono io a sciogliere il nodo delle alleanze in Calabria, altrimenti che autonomia sarebbe?”. Per Lombardo, quello che conta è “l'autonomia dai partiti nazionali che consente alla classe dirigente locale di scegliere quello che si ritiene il bene della propria comunità e del proprio territorio”.

La Federazione della Sinistra rinuncia alle primarie regionali

12 dic 09 La federazione della Sinistra rinuncia ufficialmente alle primarie. Michelangelo Tripodi, Antonio De Gaetano ed il prof. Tonino Perna, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Campanella, hanno reso note le ragioni di questa decisione “poiché i costi dell’operazione non possono ricadere sul bilancio della Regione. Anzi – ha sottolineato Michelangelo Tripodi – è bene che chi partecipa alle primarie si paghi di tasca propria le spese”. “In Calabria – ha detto De Gaetano – si sta perdendo un’occasione per le lotte intestine nel Pd. Da parte nostra, reclamiamo pari dignità con tutti. Noi non ci opponiamo al rapporto con l’Udc, ma riteniamo che il programma di ogni coalizione deve essere fondamentale e vincolante per tutti”. Per Michelangelo Tripodi, “la Federazione della Sinistra non si farà strumentalizzare da nessuno, né si trasformerà in testa d’ariete contro qualcuno. A noi interessa portare dentro una coalizione le ragioni della gente che rappresentiamo e mi convince una Giunta regionale che dice No al Ponte sullo Stretto, preferendo utilizzare sul territorio calabrese investimenti per 800 milioni di euro per salvaguardarne la sicurezza strutturale”. De Gaetano e Tripodi, infine, hanno infine espresso “apprezzamento per Loiero, il quale in un momento di crisi che stavamo vivendo dopo le elezioni europee ci ha dato fiducia dimostrando una straordinaria sensibilità politica”.

Trematerra conferma le osservazioni sull’ass. Greco

12 dic 09 ''Confermo le mie osservazioni circa il comportamento dell'assessore Greco. Mi auguro che il Presidente della Giunta freni l'abitudine di tenere conferenze stampa illusorie o per fare annunci internazionali quanto esorbitanti''. Lo dice Michele Trematerra, capogruppo Udc in Consiglio regionale della Calabria. ''L'errore compiuto e' manifesto: propagandare iniziative - dice Trematerra - che non hanno nessuna sostanza legislativa e sono prive persino dell'avallo formale della Giunta, con l'aggravante di lasciare intendere che il Consiglio regionale sia un impedimento. Occorre recuperare serieta' istituzionale - conclude Trematerra - e dare risposte ad una regione alle prese con una drammatica emergenza ambientale''.

Censore (PD) “Positiva iniziativa Comune Vibo contro vendita beni confiscati”

12 dic 09 “Con enorme compiacimento, ho appreso dell’iniziativa, lodevole mi sento di definirla, assunta dal Consiglio comunale di Vibo Valentia, che nel corso dell’ultima seduta consiliare su proposta del presidente Marco Talarico, primo firmatario, ha approvato all’unanimità una mozione inerente una tematica nodale per la lotta alla criminalità organizzata”. È quanto sostiene il consigliere regionale del PD, Bruno Censore a seguito del pronunciamento dell’assemblea contro la norma sulla vendita dei beni confiscati alle mafie. “Dopo un simile ordine del giorno approvato nei giorni scorsi dal Consiglio regionale - prosegue Censore - anche il Consiglio comunale di Vibo ha voluto esprimere la netta contrarietà alla norma inserita in Finanziaria che prevede la vendita dei beni confiscati alle organizzazioni criminali. Per questa ragione, dopo averla approvata, l’assise comunale ieri mattina ha consegnato nelle mani del presidente della Camera, l'on. Gianfranco Fini, la mozione con la quale chiede, e soprattutto auspica, che venga ritirata tale norma, una norma, sottolineo, che potrebbe avere risvolti deleteri per la lotta alle mafie”. “Non vi è dubbio - sostiene ancora Censore - che nella lotta alla mafia è fondamentale colpire i patrimoni accumulati in maniera illecita. È necessario evitare che un bene confiscato possa tornare, anche per via indiretta, ai precedenti proprietari e, allo stesso tempo, è altrettanto necessario mantenere e potenziare la finalità sociale della legge 106/96, che si ispira all’impegno, pagato con la vita, di Pio La Torre ed esclude la possibilità di vendita dei beni confiscati”. “Auspicando, quindi, che sulla Finanziaria non venga chiesta la fiducia - prosegue il consigliere regionale - che precluderà di conseguenza la discussione su quell'emendamento che prevede appunto la vendita dei beni confiscati, voglio sottolineare l'alto significato simbolico delle iniziative intraprese dal Consiglio regionale e da quello Comunale di Vibo Valentia. Allo stesso tempo, convinto che la lotta alla 'ndrangheta debba essere una priorità per tutti, convinto che per avere la meglio sull'arroganza criminale occorra smuovere le coscienze, ci tengo a ricordare quanto avvenuto nelle scorse settimane a Locri, con l'auspicio che quanto avvenuto lì possa essere d’esempio per tutte le altre Amministrazioni comunali. A Locri, l’Amministrazione comunale ha assunto per nomina diretta un testimone chiave per le indagini che portarono a sgominare il giro di usura. Si tratta del primo caso, in Italia, per cui un testimone di giustizia viene premiato con un posto di lavoro in un Ente pubblico”.

Progetto di Legge regionale per i lavoratori WhyNot presentato dal Prc

12 dic 09 Il gruppo regionale di Rifondazione comunista ha presentato un progetto di legge finalizzato al reimpiego dei lavoratori precari impegnati fino al 2008 nei servizi esternalizzati della Regione. Il provvedimento - è detto in un comunicato del Prc - sarà discusso in aula nel corso della prossima seduta del Consiglio regionale fissata per mercoledì 16 dicembre e prevede un'integrazione della legge n.28 del 14 agosto 2008, varata dalla Regione proprio per tutelare i lavoratori impiegati fino al 31 dicembre 2008 nei servizi amministrativi e di gestione del patrimonio. "Nel giugno del 2008 - afferma il capogruppo regionale del Prc, Nino De Gaetano, firmatario della proposta - quasi trecento lavoratori (ex Why not) sono stati licenziati dopo dieci anni di impiego 'precario' e inutilmente si è finora tentato di rispondere al loro comprensibile grido d'aiuto. Oggi che stanno per scadere gli ammortizzatori sociali di cui godono come unica forma di sostegno, è davvero indispensabile raggiungere l'obiettivo. Per questa ragione Rifondazione comunista ha deciso di proporre un progetto che, integrando la legge n.28/2008, avvii un percorso di reimpiego puntando alla loro definitiva stabilizzazione". "Nello specifico - prosegue De Gaetano - prevediamo che, attraverso l'ente strumentale 'Azienda Calabria Lavoro', la Regione attivi una serie di progetti destinati al riordino del proprio patrimonio immobiliare, al monitoraggio delle rete idrografica calabrese e al supporto alle attività amministrative. Gli impiegati saranno inquadrati con contratti di lavoro a tempo determinato di durata biennale e con facoltà di proroga fino al completamento. La copertura finanziaria, infine, sarà garantita per il primo anno dai 4,2 milioni di euro già individuati a questo scopo nel Bilancio regionale, e per gli anni successivi con apposite variazioni in Bilancio". "L'auspicio di Rifondazione comunista - conclude De Gaetano - è che dalla prossima seduta del Consiglio regionale possa uscire una risposta concreta e positiva per questi calabresi in difficoltà".

La Provincia di Crotone presenta il sistema informativo Stradale

12 dic 09 Si è tenuta, nel pomeriggio di ieri presso la sala Giunta, la conferenza stampa di presentazione del Sistema Informativo Stradale della Provincia di Crotone. Hanno partecipato all’iniziativa il Comandante della Polizia Stradale, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e alcuni comandanti delle Polizie Municipali dei comuni della provincia nonché il consigliere regionale Salvatore Pacenza. Ha presieduto i lavori l’assessore provinciale ai Lavori pubblici e viabilità Salvatore Claudio Cosimo. Sono intervenuti il vice Prefetto Mariani, la responsabile nazionale del rilievo dell’incidentalità stradale dell’Istat, Silvia Bruzzone e il responsabile del Centro di Monitoraggio per la Sicurezza Stradale della Provincia di Crotone, Fabio Bruno Pisciuneri. “La Provincia di Crotone –ha sottolineato l’assessore Cosimo- ha intenzione di valorizzare gli ottimi risultati ottenuti fino ad oggi dal Centro di Monitoraggio per programmare le priorità degli interventi da effettuare sul territorio utilizzando la preziosa conoscenza dei dati per pianificare insieme agli attori principali (sindaci, forze dell’ordine e altri) le azioni utili al governo del fenomeno dell’incidentalità stradale”. Cosimo ha ripreso una nota dell’On. Mario Valducci, Presidente della IX^ Commissione Trasporti della Camera dei Deputati che ha evidenziato come il lavoro svolto in questo settore dalla Provincia può essere un modello da replicare in tutto il territorio nazionale. Silvia Bruzzone dell’Istat ha sottolineato l’importanza del Centro di Monitoraggio come valido strumento di raccolta per ottenere dati reali sul fenomeno dell’incidentalità e importante come strumento di programmazione per le realtà territoriali che, così facendo, hanno la possibilità di approfondire le cause e le origini del fenomeno intervenendo alla radice del problema. La dirigente Istat ha poi illustrato la situazione dell’incidentalità relativa all’anno 2008 in Italia e nella Provincia di Crotone. Il vice Prefetto Mariani ha sottolineato che le esperienze fino ad oggi seguite con la Provincia di Crotone, La Stazione Unica Appaltante e il Centro di Monitoraggio della Sicurezza Stradale, si sono rilevate uno strumento utile ad altre realtà territoriali ed ha dimostrato come l’affiancamento dell’Ente intermedio e dell’Ufficio Territoriale di Governo può produrre esperienze utili al cittadino e alle amministrazioni locali. Fabio Bruno Pisciuneri ha illustrato il percorso di crescita che è stato seguito in questo settore dove, partendo dallo strumento tradizionale di raccolta dei dati oggi utilizzato in tutta Italia, il cartaceo, ora si è arrivati a realizzare uno strumento di lavoro efficace al governo del fenomeno, utile alle forze dell’ordine ed ai proprietari di strade per individuare i punti critici della rete. I risultati raggiunti sono in definitiva il ritorno informativo rapido. Le Forze dell’ordine, che rilevano i sinistri sulla base dei dati Istat, hanno la possibilità di inserire i dati direttamente online dell’incidente in ogni momento. Questo consente di avere una base dati aggiornata in tempo reale, verificare istantaneamente le risultanze di attività infrastrutturali e di controllo specifiche effettuate sulla rete e effettuare analisi per determinare l’andamento reale del fenomeno dell’incidentalità in qualsiasi momento dell’anno. Il sistema è aperto a tutti i cittadini che richiedono la password ed è volto a migliorare la qualità della rilevazione, riducendo al minimo gli errori, migliorando lo stato delle conoscenze sugli incidenti stradali, promuovendo l’individuazione dei fattori di rischio. Dal sistema è semplice verificare i punti di accumulo o punti critici della rete dove si effettuano con ciclicità gli incidenti stradali, determinando, dallo studio dei singoli incidenti, le cause che si presentano ed il loro legame con i comportamenti dei conducenti e con lo stato dell’infrastruttura. Il tutto è utile per analizzare i risultati degli interventi, migliorare la sicurezza stradale al fine di individuare gli interventi più efficaci e promuoverne la diffusione. Attraverso appositi programmi di micro simulazione del traffico è possibile verificare, in sede di programmazione, l’efficacia di una modifica dello stato infrastrutturale della rete sia sul singolo nodo che su una porzione della rete, fornire supporti tecnici all’azione di governo, basandosi sia sui risultati delle analisi della sicurezza stradale e sia sulle verifiche di efficacia degli interventi. Il sistema è facilmente replicabile.

Corbelli “Abolire il ticket per misurare la febbre in ospedale”

12 dic 09 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore della proposta di legge per l'istituzione del Garante della Salute, in una nota, denuncia ''quello che definisce 'il ticket(sanitario) dell'ingiustizia', che 'addirittura, afferma, negli ospedali calabresi viene fatto pagare anche semplicemente per misurare la febbre ai bambini che vengono ricoverati, soprattutto in questo periodo, per la paura della pandemia e dell'influenza di stagione'''. Corbelli, nella nota, rivolge un appello al presidente della Regione, Agazio Loiero ''perche' elimini questa ingiustizia' e rende noto a questo proposito la lettera-denuncia di 'un genitore che racconta l'incredibile vicenda capitatagli, quando portati, in due diverse occasioni, i suoi due bambini in ospedale per un controllo gli hanno presentato il conto ticket di 20,26 euro, la prima volta e' di 42 euro, la seconda, solo per aver misurato la pressione corporea''. ''Ho due bambini, uno di 18 mesi ed uno di 3 mesi - scrive il genitore a Corbelli - e come tutti i bambini spesso si ammalano. Mi e' capitato, almeno due volte prima del caso che voglio sottoporvi, di dover andare di notte al pronto soccorso perche' il bimbo piu' grande non stava bene, ed in una occasione in particolare aveva difficolta' a respirare. Pur non essendo codice bianco, vista la normativa vigente in Calabria, ho dovuto pagare il ticket di euro 20,66. Fino all'ultimo episodio, quando, dovutomi portare in pronto soccorso perche' il bambino aveva avuto un brusco aumento della temperatura corporea e si era completamente irrigidito, entrato con codice giallo, alla fine mi hanno presentato un conto di circa 42 euro. Gli hanno misurato solo la temperatura''. Corbelli si rivolge a Loiero e afferma: 'Presidente e' questa la sanita' che non va, che penalizza i piu' poveri, le fasce piu' deboli? Le chiedo un atto di coraggio: elimini questo ticket ingiusto. Non e' con questa tassa iniqua e odiosa che cancella la valanga di debiti della sanita' calabrese (che lei ha ereditato) e risolve i problemi del piano di rientro. Sono altri gli sprechi da eliminare''.

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