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Notizie di Politica

 

Pizzini (Pdl) "Da dieci mesi Orsomarso è senza medico"

11 dic 09 Il Consigliere Regionale del PdL Antonio Pizzini, venuto a conoscenza di un’incredibile vicenda che sta interessando una piccola cittadina della provincia di Cosenza, ha presentato ieri un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al Presidente della Giunta Regionale della Calabria e al suo Assessore di riferimento circa la nota vicenda che da dieci mesi sta coinvolgendo la popolazione di Orsomarso. Nel piccolo centro montano dell’alto tirreno cosentino, da quando nel febbraio scorso il medico di base è andato in pensione, non esiste più un presidio sanitario né la presenza di un medico di base che possa garantire a gran parte della comunità di Orsomarso i servizi essenziali di assistenza sanitaria. Ciò sta creando notevoli disagi alla popolazione, specialmente a quella abitante nelle zone rurali, con grave danno per molti anziani che non usufruiscono del sostegno adeguato per la tutela della propria salute. Nonostante una lettera inviata subito al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in cui si chiedeva un intervento immediato delle istituzioni per garantire ai 1500 abitanti di Orsomarso il sacrosanto diritto alla tutela della propria salute, per come sancito dalla Costituzione Italiana nell’art. 32, nonostante le numerose richieste rivolte alle istituzioni regionali, provinciali e territoriali competenti, nonostante un incontro richiesto d’urgenza dal neo sindaco e tenuto nel mese di luglio con il Prefetto di Cosenza, Melchiorre Fallica, nonostante la scesa in campo di forze sindacali che chiedono una risoluzione ottimale della questione, nonostante una petizione popolare firmata da circa 500 cittadini, la Direzione Generale dell’ASP di Cosenza non ritiene di dover ancora intervenire per garantire definitivamente a tutti i cittadini le più essenziali necessità sanitarie (ad es. una semplice prescrizione medica per farmaci). “Prima che i disagi creati dalla disattenzione di qualche dirigente e l’esasperazione della gente, ormai al culmine della sopportazione, possano portare a degenerare la protesta in azioni che metterebbero a rischio l’ordine pubblico, annuncio che domani sarò in piazza insieme a tutta la comunità di Orsomarso – ha annunciato in una nota l’esponente regionale di centrodestra – a fianco dell’Amministrazione Comunale, con le forze politiche del territorio, con il comitato popolare e con tutte le associazioni locali per combattere con loro questa battaglia di legalità e civiltà, ma anche per protestare contro l’ignavia di questa dirigenza che non vuole prendersi cura di bambini ed anziani, né di tutti quei cittadini che pagano le tasse allo Stato e a questa Regione e che pretendono, giustamente, di vedersi erogati i servizi sanitari basilari, che sono il presidio fondamentale di tutela della propria salute”. L’iniziativa popolare cui si riferisce il Consigliere Pizzini è quella che si terrà ad Orsomarso domenica 13 alle ore 10 in Piazza Municipio. Organizzata dalla Consulta Comunale, istituita alcuni mesi fa dal civico consesso e della quale fanno parte consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza, oltre a rappresentanti di associazioni locali e semplici cittadini, questa manifestazione vuole accendere i riflettori dei media su una vicenda che ha assunto oramai contorni grotteschi, ma anche per stimolare le Istituzioni competenti a ripristinare il servizio di guardia medica ad Orsomarso e l’apertura di un ambulatorio di medicina di base che garantisca a tutti i cittadini il diritto all’assistenza sanitaria essenziale, senza dover per questo percorrere decine di chilometri.

Forestali da due mesi senza stipendi, i sindacati incontrano la Regione

11 dic 09 I sindacati di categoria Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila hanno incontrato l’assessore regionale al Bilancio e il dirigente del Dipartimento Agricoltura e Foreste “per discutere - riporta un comunicato - dei mancati pagamenti delle mensilità di novembre e dicembre dei lavoratori forestali calabresi, entro i termini contrattuali”. “L’assessore al Bilancio e l’Assessorato all’Agricoltura - é detto nel comunicato - hanno dichiarato di impegnarsi affinché dette mensilità vengano erogate ai lavoratori entro e non oltre il 10 gennaio 2010”. “Le organizzazioni sindacali - prosegue ancora la nota - vigileranno rigorosamente affinché gli impegni sottoscritti vengano mantenuti e preannunciano già da ora che, in caso di ulteriori ritardi rispetto alla data concordata, sono pronte ad indire dure azioni di protesta. Inoltre Flai, Fai e Uila ritengono opportuno chiedere sin d’ora alla Regione un tavolo permanente per discutere di progettazione e di finanziamenti del settore forestale per l’anno 2010, onde evitare il ripetersi delle disfunzioni e delle problematiche verificatesi nel corso di tutto il 2009 che hanno penalizzato i lavoratori e l’intero comparto”.

Sindacati "Seicento lavoratori delle Comunità montane a rischio"

11 dic 09 “I seicento lavoratori dipendenti delle Comunità Montane calabresi rischiano concretamente di rimanere senza lavoro a fine anno”. Lo affermano, in una nota congiunta, Alfredo Iorno segretario generale della Cgil, Natale Pace della Cisl e Raffaele Gentile della Uil. “La legge finanziaria in discussione a Roma - aggiungono i sindacalisti - ha cancellato lo stanziamento di risorse e di fatto il Governo ha sancito la morte di queste importanti istituzioni locali, nate per governare i problemi dei territori collinari e montani, salvaguardando le tradizioni, le radici delle miriadi di piccole comunità altrimenti a rischio di estinzione. Da un lato si cancellano funzioni importanti per i cittadini e il territorio, dall’altro si getta lo scompiglio dentro seicento famiglie calabresi, la maggior parte monoreddito, che dal prossimo gennaio vedranno andare in fumo il proprio posto di lavoro. Non si capisce chi gestirà in Calabria queste importanti funzioni istituzionali e niente è dato sapere sulle intenzioni della Giunta e del Consiglio Regionale per le sorti dei lavoratori”. Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica regionali “chiedono alla Giunta e al Consiglio della Regione Calabria l’avvio di una serrata trattativa, anche natalizia, con il Presidente della Giunta Regionale, Agazio Loiero e con l’Assessore alle Riforme Istituzionali, Liliana Frascà e chiedono un incontro al Presidente del Consiglio Giuseppe Bova, che molti mesi addietro aveva assunto sul problema precisi impegni, naturalmente disattesi. Il sindacato calabrese unitario proclama pertanto lo stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici delle Comunità Montane calabresi e già nelle prime giornate di gennaio organizzeranno dure forme di protesta e di piazza”.

Loiero incontra i rappresentanti dell’Anav

11 dic 09 Il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero ha incontrato ieri a Catanzaro, nella sede di Palazzo Alemanni - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - una rappresentanza dell’Anav, l’associazione di imprese di trasporto passeggeri con autobus. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore ai Trasporti, Demetrio Naccari Carlizzi, Nicola Durante segretario generale della Giunta regionale della Calabria, Luigi Bulotta, dirigente generale del dipartimento Bilancio e Antonio Izzo, dirigente del dipartimento Trasporti. Nel corso dell'incontro i rappresentanti dell’associazione del trasporto pubblico locale hanno manifestato al presidente Loiero preoccupazione per l’annoso contenzioso con la Regione e richiesto una proroga del contratto di servizio. In generale è stato valutato positivamente l'impegno della Regione nel processo di riforma del trasporto pubblico locale su gomma che ha ridotto a cinque i consorzi e promosso progetti d'innovazione. Il presidente Loiero, nel ringraziare per l’utile e indispensabile servizio offerto ai calabresi, ha dimostrato ampia disponibilità alla risoluzione delle questioni sollevate dall’Anav, che saranno approfondite nel corso di un prossimo ulteriore incontro.

Vicepresidente Cersosimo “Raggiunto accordo su riparto fondo sanitario nazionale”

11 dic 09 “Dopo una lunga e difficile trattativa si è raggiunto l’accordo sul riparto del fondo sanitario nazionale 2010”. Lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - che ha partecipato alla lunga maratona di due giorni della Conferenza delle Regioni e che ha parlato di “un accordo non facile”. “La discussione – ha specificato Cersosimo - è stata pesantemente condizionata dall’invio da parte del Ministero del Welfare di una proposta di riparto del fondo sanitario nazione di ammontare pari a 102 miliardi di euro che vedeva alcune regioni, tra cui anche la Calabria, ridurre il proprio finanziamento rispetto al 2009. La regione Calabria infatti rischiava di perdere 15 milioni di euro con l’ipotesi proposta dal Welfare”. La proposta di riparto del Ministero si basava sulla pesature della popolazione divisa per fasce d’età, attribuendo un peso maggiore alla popolazione più anziana, penalizzando così le Regioni che non hanno un significativo incremento di popolazione, come la Calabria, e che hanno una struttura demografica più equilibrata. Negli ultimi tre anni il riparto realizzato dalle Regioni, invece, è avvenuto prendendo in considerazione l’incremento del fondo complessivo e una parte minore sulla base dell’incremento della popolazione. Ciò ha consentito di garantire una crescita minima a tutte le Regioni. La proposta del Ministero era polarizzata e attribuiva i ¾ dell’incremento del fondo a 4 Regioni e solo il restante ¼ da dividere tra tutte le altre. “Le Regioni che vedevano incrementato il finanziamento – ha dichiarato il vicepresidente Cersosimo – erano, pertanto, meno disponibili a trattare e a raggiungere un accordo con le altre Regioni. Solo dopo una lunga e dura trattativa, e grazie alla capacità di mediazione e all’autorevolezza del Presidente Vasco Errani, si è riusciti a stemperare la proposta del Ministero, attenuando i picchi in aumento e riducendo le perdite. La Regione Calabria di fronte ad una forte riduzione, pari 50 milioni. di euro rispetto a quanto avrebbe ottenuto se si fosse applicato lo stesso indice d’accesso del 2009, pur rimanendo fortemente penalizzata, è riuscita a garantire al sistema sanitario regionale almeno lo stesso flusso finanziario dello scorso anno”. “A ciò – ha concluso Cersosimo – andranno aggiunti nel corso dell’anno 2010 le risorse derivanti dalla ripartizione degli ulteriori fondi relativi al contratto e quelli provenienti dalle manovre che lo Stato adotterà prudenzialmente stimabili in ulteriori 30 milioni di euro”

Ciarletta “Donne e agricoltura percorso comune con l’ass. Amato”

11 dic 09 La consigliera regionale di Parità Stella Ciarletta esprime soddisfazione per gli impegni presi nella recente riunione dell'Osservatorio Regionale sull'Imprenditoria Femminile in Agricoltura, presieduta dall'assessore regionale all'Agricoltura Piero Amato. Lo comunica l’ufficio stampa della Giunta regionale. “Sia io che la consigliera supplente Tommasina Lucchetti – ha detto Stella Ciarletta - riconosciamo e apprezziamo la tempestività con cui l'assessore Amato ha convocato l'Osservatorio, raccogliendo così le istanze nostre e del mondo associazionistico femminile per una attivazione operativa di tale organismo. Passata la prima fase formale di costituzione dell'Osservatorio – ha spiegato la consigliera di Parità - si apre ora la parte programmatica nel corso della quale l'assessorato all’Agricoltura si è impegnato ad ascoltare e raccogliere le esigenze e le proposte del mondo imprenditoriale femminile per promuovere politiche di pari opportunità nel mondo agricolo. Non c'è dubbio - ha proseguito Ciarletta - che le donne rappresentino una risorsa fondamentale per la crescita dell'economia calabrese: bisogna prevedere, così come previsto nel Psr Calabria 2007/2013, azioni mirate per il sostegno allo sviluppo delle imprese femminili, già esistenti o di nuova creazione, al fine di favorire il networking, l’associazionismo, l’adozione di modelli di gestione innovativi, la collocazione sui mercati nazionali ed internazionali, attraverso servizi di orientamento, consulenza, formazione sia delle conduttrici che della manodopera, l’innovazione tecnologica, misure per facilitare l’accesso al credito. Che l'imprenditoria femminile in Calabria sia vivace lo dimostrano, tra l'altro, i dati relativi alle 338 domande ammesse a finanziamento dalla Regione Calabria in seno all'avviso per il finanziamento di iniziative di autoimpiego promosse da donne, e l'impegno che chiediamo all''assessore Amato e alla Giunta Loiero è di proseguire sul percorso, già avviato con il Piano per il lavoro 2008, di valorizzazione le competenze femminili per favorire l'accesso e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro. Da parte nostra – ha evidenziato infine Stella Ciarletta - rimane la massima disponibilità a lavorare per una programmazione condivisa e proficua”.

Trematerra (Udc) “L’ass. Greco scavalca il Consiglio regionale”

11 dic 09 “Con tutto il rispetto per l’attività politica della Giunta regionale e dei soggetti che, secondo quanto ha riferito alla stampa l’assessore all’Ambiente Greco, hanno cooperato per la stesura del testo unico sull’ambiente, a me pare, tuttavia, che si critichi tanto Berlusconi, reo di esautorare il Parlamento, e poi in Calabria l’abitudine è quella di comportarsi peggio”. E’ categorico sull’argomento il capogruppo dell’Udc Michele Trematerra, che aggiunge: “il Consiglio regionale non può essere trattato come un inutile Palazzo passacarte. E’ mortificante per le Istituzioni democratiche soltanto sfiorarla questa concezione. Non si può- perché non è cosi- dare l’idea che a Catanzaro, sede della Giunta, c’è chi lavora per i calabresi e a Reggio, sede del Consiglio, c’è chi perde tempo ed è contro i calabresi. O dare l’idea che le proposte di legge, in questo caso neanche della Giunta regionale ma di un assessore esterno e dei suoi pur valenti esperti, peraltro già confezionate e sigillate, non vanno avanti perché c’è chi, guarda caso, ha il vizio di discuterle e persino di voler esercitare la prerogativa legislativa che, fino a prova contraria, non è in capo agli esperti, sebbene di chiara fama, ma dell’Assemblea legislativa”. “Io suggerisco prudenza - puntualizza Trematerra - su questi temi, soprattutto a ridosso della campagna elettorale. L’impressione di un tratto palesemente demagogico, in iniziative in cui si annunciano leggi che non sono leggi ma semplici proposte neanche della Giunta regionale, è più che fondata. Se poi si considera che la legislatura regionale è quasi conclusa, c’è da chiedersi come mai, dopo aver avuto a disposizione cinque anni, si attendono gli ultimi giorni per annunciare proposte di legge importanti su un’emergenza che purtroppo non è di oggi e avendo, oltre tutto, ben chiaro il quadro allarmante che prospettano Commissioni parlamentari e soggetti a vario titolo interessati dal tema sull’intero territorio. Tra l’altro, in vista di un appuntamento elettorale estremamente importante, occorrerebbe anche, proprio perché tutti siamo consapevoli dell’alto tasso di demagogia che inquina l’atmosfera politica, rispettare i ruoli e non indurre a considerazioni spiacevoli, rispettare l’iter legislativo sancito dalla Costituzione calabrese e soprattutto non mortificare, come spesso è stato fatto, l’Aula consiliare e le sue funzioni. In questo senso, mi auguro che il Presidente della Regione eserciti la sua autorità per mettere ordine dove a me pare che l’ordine sia del tutto sparito. Il Consiglio regionale non deve essere concepito come un ostacolo al supposto decisionismo di altri, ma come una irrinunciabile palestra di democrazia in cui sono presenti tutte le opzioni politiche, ideologiche e culturali, che, è bene rimarcarlo, sono presenti non per scelta di chissà quale benefattore, ma del popolo calabrese”. Conclude il capogruppo dell’Udc: “Prima di presentare nelle conferenze stampa proposte di legge di spessore considerevole, ci si ricordi che la decisione in democrazia non è monocratica o esterna alle Istituzioni e si abbia più riguardo per le prerogative dei legislatori regionali. E’ necessario che si metta doverosamente a conoscenza, attraverso le modalità formali previste, il Consiglio regionale delle proposte che, in democrazia, sono soggette a essere discusse, eventualmente emendate, migliorate, approvate e persino bocciate, qualora non corrispondano agli interessi generali. Altre vie, per il momento, non ne esistono, e quelle ipotizzate da questo o da quello, che si allontano vistosamente dalle regole statutarie anche se in buone fede, mi auguro che siano adeguatamente stigmatizzate da tutte le forze politiche”

Ass, Greco “Trematerra ha frainteso”

11 dic 09 “L'on. Michele Trematerra ha certamente frainteso. Da parte mia il rispetto per le prerogative e le funzioni del Consiglio Regionale è pieno e assoluto. Ci mancherebbe altro! E posso assicurare che non c’è stata alcuna forzatura nell’aver preparato un testo di legge sul quale, come è ovvio e scontato, è sempre il Consiglio regionale a dover decidere”. Lo ha detto – rende noto l’Ufficio stampa della Giunta – l’assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco in risposta a un comunicato del consigliere regionale dell’Udc Michele Trematerra. “Mi spiace per l’equivoco – ha detto – ma ricordo, che tra le prerogative della Giunta Regionale, come l’on. Trematerra sa bene, esiste l’iniziativa legislativa da sottoporre all'esame del Consiglio. E sarà la Giunta, se lo riterrà, a inviare la proposta, non certo l’assessore Greco” “Come ho ricordato in conferenza stampa – ha aggiunto Greco – sono stato chiamato a fare l'assessore all'ambiente nell'agosto del 2008. Appena insediato, insieme alle mille emergenze ambientali, di cui ho dovuto prendere atto e su cui sono quotidianamente impegnato, ho registrato un vuoto ed un ritardo legislativo su temi espressamente demandati dalla legislazione nazionale a quella regionale. Per questo motivo, dopo pochi mesi, ho insediato un gruppo di lavoro con l'obiettivo di arrivare ad una proposta organica da sottoporre alla Giunta prima e al Consiglio poi. L’intento era ed è quello di offrire un contributo tecnico al legislatore”. “Il gruppo – ha ricordato ancora l’assessore Greco – ha lavorato con una intensa campagna di ascolto e coinvolgimento delle realtà sociali, culturali e produttive interessate e ha consegnato l'esito all'Assessorato elaborando una proposta di legge organica. Ora spetterà alla Giunta esaminarla ed eventualmente approvarla, e al Consiglio, sovrano, discuterla ed eventualmente integrarla o modificarla sulla base dei suoi compiti e delle sue funzioni. Il mio auspicio, che credo sarà condiviso da tutte le forze politiche presenti in Consiglio, è che la legislatura regionale – ha concluso Greco – possa concludersi varando una riforma così importante per lo stato di salute dell’ambiente della nostra regione dando certezze alle amministrazioni locali, ai cittadini e a tutte le forze vive della società calabrese. I tempi per un lavoro proficuo ci sono ancora, per decidere se esaminare la proposta di legge. Sono certo che il Consigliere Trematerra non si sottrarrà nel dare il suo prezioso contributo nell'interesse dell'ambiente e dei cittadini calabresi”

Magarò “Scorretto l’ass. Greco”

11 dic 09 “Le perplessità espresse dal collega Michele Trematerra in merito alla introduzione di nuove norme in materia di ambiente, preannunciate dall’assessore regionale Silvestro Greco, sono pienamente condivisibili”. Lo afferma Salvatore Magarò, consigliere regionale della Calabria. “Presentare alla stampa –aggiunge Magarò- un progetto di legge e darne per scontata l’approvazione del Consiglio Regionale ancora prima che il testo sia arrivato in aula, è un atto di grave scorrettezza nei confronti delle funzioni esercitate dalla massima assise calabrese. La democrazia ne impone invece l’analisi, la discussione e la votazione dopo aver eventualmente adottato modifiche migliorative alla stesura originale. Peraltro, in democrazia, non possono esistere proposte di legge di serie A e di serie B. Ci sono decine di progetti normativi altrettanto importanti, sottoscritti da rappresentanti di tutto l’arco politico-istituzionale, che non arriveranno all’esame del Consiglio entro la fine della legislatura senza che nessuno si sia mai sentito nel diritto di pretendere che seguissero una corsia preferenziale pur avendone titolo, considerati i tempi rigidi di approvazione prescritti dallo Statuto”.

Nucera "la vertenza Omeca abbia la priorità assoluta"

11 dic 09 “Servizi pubblici e strutture produttive efficienti costituiscono, per il territorio, gli elementi imprescindibili di supporto per qualunque forma di sviluppo locale. È la necessaria premessa per l’incentivazione a varie tipologie di investimento nei settori produttivi. Reggio e la sua provincia sono da tempo stretti in una morsa tendente a sminuirne le potenziali risorse umane e territoriali. La vertenza Omeca rappresenta in tal senso un esempio eclatante”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Giovanni Nucera del Pdl. “Nonostante l’alta produttività dimostrata nel corso di anni di lavoro da parte dei dipendenti - prosegue Nucera - scelte gestionali dell’Ansaldo Breda, non propriamente tendenti a garantire il necessario salto di qualità mediante gli indispensabili investimenti nella ricerca e innovazione tecnologica, hanno determinato una situazione insostenibile con la previsione di poter giungere anche a tagli del personale. Inutile soffermarsi sull’estrema rilevanza del ruolo delle Omeca nel tessuto produttivo di Reggio e provincia. Oggi più che mai ci rendiamo conto che vi è la necessità insopprimibile di andare oltre la semplice esternazione di uno stato di profondo malessere mediante l’acquisizione consapevole di dover agire a sostegno di una struttura produttiva con la capacità di fornire risposte concrete e significative”. “La vertenza Omeca - sostiene ancora Nucera - deve assumere il carattere di priorità assoluta, istituzionale e sociale, con l’obbligo di un impegno costante, un impegno che abbia in sé una duplice valenza politica, individuabile in primo luogo nell’esigenza di far fronte comune dinanzi a prospettive serie di un forte ridimensionamento con inevitabili implicazioni sui livelli occupazionali, in secondo luogo nell’esigenza di indurre le grandi aziende operanti sul territorio ad un drastico cambio di rotta. In una generale condizione di sofferenza che investe quasi tutti i comparti produttivi dell’economia regionale e locale, in cui ha pesantemente inciso la crisi economica, occorre un’impostazione programmatica seria, concreta, in grado di indicare le linee guida che possano realmente contrastare “la crisi strutturale””. Per il consigliere regionale “nel caso specifico delle Omeca é necessario conferire valenza prioritaria e attuare ogni forma di collaborazione tra organi di Governo centrale, regionale e locale per fornire soluzioni ai punti nodali che non riguardano solo le commesse nazionali e anche regionali attraverso le Ferrovie della Calabria ma interessano le improrogabili fasi di rilancio da concertare con l’Ansaldo Breda, sul piano dell’innovazione, del potenziamento della struttura tali da poter garantire un accrescimento della competitività. La classe politica è chiamata a dar prova di rappresentatività adottando tutti i provvedimenti necessari per la salvaguardia ed il rilancio della struttura e degli attuali livelli occupazionali”.

Callipo “La Regione approvi il Piano casa”

11 dic 09 “La proposta di legge regionale della Calabria, approvata dalla Giunta regionale il 7 agosto e meglio nota come “Piano casa”, potrebbe essere un’opportunità per la Calabria, se soltanto il Consiglio regionale si sbrigasse ad approvarla” lo afferma Pippo Callipo candidayo alla presidenza della Regione Calabria. “Ad oggi –prosegue Callipo- la Calabria è l’unica regione d’Italia, con la Campania, a non essersi ancora dotata di una normativa moderna in materia di edilizia. E’ una proposta di legge che inciderà sulla congiuntura negativa dell’economia e che ha già registrato l’apprezzamento degli imprenditori calabresi, dell’Ance e di Confindustria, ma a questo punto la domanda è: che fine ha fatto? La crisi, che morde in particolar modo in Calabria, da un provvedimento siffatto, che mette in moto risorse ingenti, trarrebbe un pò d’ossigeno e rilancerebbe l’occupazione in un settore trainante. La politica sia quindi più rapida e dia le risposte promesse al territorio. Della legge è apprezzabile sia il testo in sé, sia l’obiettivo di mettere a regime le norme antisismiche e assegnare una premialità di cubatura a chi garantisce l'applicazione di tali norme, ma possibile che in Calabria tra il dire ed il fare passi tanto tempo? Oppure ci sono motivi non trasparenti, che inducono la politica ad approvarla sotto elezioni, nella speranza magari di utilizzare una legge che la Calabria attende da anni per fini grettamente elettoralistici? Dall’accordo Stato/Regione del 1° aprile di tempo ne è trascorso, mentre ci sono famiglie intere che l’attendono per guadagnare metri quadri trasformando le soffitte in alloggi, giovani coppie in difficoltà, anziani, immigrati e ragazze madri, ma anche migliaia di famiglie che, da anni, sono ancora in attesa di un contributo per l’abbattimento di barriere architettoniche. Insomma un vasto mondo è interessato dalla legge, ma è indispensabile non tenerla più a bagnomaria in Consiglio regionale. Prima delle vacanze natalizie, si spera di vederla pubblicata sul Burc.”

Gentile (Pdl) "In marcia verso le elezioni di Scopelliti"

11 nov 09 Sabato e Domenica il Pdl scenderà in piazza per le giornate del tesseramento e della mobilitazione. Manifestazioni sono state organizzate su tutto il territorio regionale. A Reggio Calabria, alle ore 17, Italo Bocchino, vice capogruppo alla Camera, incontrerà la stampa insieme al coordinatore regionale Giuseppe Scopelliti, Manifestazioni sono previste a Catanzaro, con Michele Traversa e Wanda Ferro, a Vibo Valentia e Crotone, a Cosenza, a Rossano, Corigliano. “Si tratta di una due giorni che restituisce alla gente di Calabria l’immagine del partito più grande d’Italia - dice il senatore Antonio Gentile - e tutto questo coincide con la designazione di Scopelliti a candidato presidente della Regione. Per noi è l’inizio simbolico della marcia di avvicinamento alle elezioni che dovremo affrontare con umiltà, spirito di lavoro, amore verso una terra che vive conflitti e lacerazioni impressionanti”.

Lunedì la commissione parlamentare su errori sanitari in Calabria

11 dic 09 Lunedì 14 dicembre la Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e disavanzi sanitari regionali si recherà in missione in Calabria. La delegazione della Commissione, presieduta dall’on. Leoluca Orlando, arriverà alle ore 10 presso la prefettura di Catanzaro, dove a seguire si terrà all’audizione del Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, dell’Assessore regionale al bilancio, dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere. Al termine delle audizioni, alle ore 16.30, si terrà una conferenza stampa con i giornalisti nella sala della Prefettura di Catanzaro.Durante le audizioni, la Commissione intende esaminare le iniziative poste in essere dalla Regione Calabria dopo le sollecitazioni nel corso dell’audizione del Presidente Loiero in Commissione il giorno 7 ottobre 2009 in relazione sia al tema degli errori sanitari che del grave deficit sanitario regionale. «Ai responsabili regionali e locali inoltre», ha detto il Presidente Orlando, «verranno chieste quali misure hanno posto in essere per superare eventuali disfuzioni gestionali, organizzative e finanziarie e anche quali provvedimenti sanzionatorisiano stati eventualmente presi a carico dei responsabili degli errori sanitarielencati dalla Commissione e già indicati al Presidente Loiero durante l’audizione di ottobre o con successive lettere di sollecito».

Feraudo (Idv) "Loiero fa orecchie da mercante sulla sanità"

11 dic 09 Lunedì prossimo la Commissione Parlamentare sugli errori sanitari,presieduta da Leoluca Orlando, sarà in Calabria. Lo comunica in una nota l’on. Maurizio Feraudo capogruppo IDV alla Regione Calabria Evidentemente, a distanza di oltre 2 mesi dall’audizione a Roma del Presidente della Giunta regionale, la Commissione non ha ricevuto le benché minime risposte alle indicazioni all’epoca debitamente impartite. Della serie: Agazio Loiero continua a far orecchie da mercante financo al cospetto di un autorevole organismo parlamentare, costringendo, così, la stessa Commissione a venire in Calabria per rendersi personalmente conto di ciò che effettivamente sta accadendo. Leoluca Orlando e tutti gli altri commissari troveranno e toccheranno con mano una situazione ancora più incancrenita di 2 mesi fa. Le disfunzioni di allora sono rimaste irrisolte e di nuove se ne sono aggiunte alle antiche, tant’è che il 7° rapporto AIOP, pubblicato qualche giorno fa è rimasto però inopinatamente sotto sordina, ha certificato che la Calabria detiene, fra tutte le regioni d’Italia, il primato per gli sprechi nella spesa ospedaliera. Alla faccia del piano di rientro! Qui in Calabria si continua, allegramente, a scialacquare il denaro della sanità, dilapidandolo senza che il Presidente della Giunta regionale, che è anche Assessore alla sanità, dica una parola o assuma una qualche iniziativa di contrasto. Tutt’altro, costui declina il più connivente immobilismo. Immobilismo che Loiero copia con la carta carbone anche a proposito dei medici condannati o imputati per omicidio colposo, per nessuno dei quali è stato adottato alcun provvedimento disciplinare. Per nessuno. Tutti sono rimasti indisturbati al loro posto, quelli condannati o imputati ultimamente così come quelli condannati o imputati meno recentemente. Tutti graziati e alcuni addirittura premiati. Emblematico, al riguardo, è il caso di quel chirurgiche, imputato a Reggio Calabria per omicidio colposo in danno del giovane Maurizio Quattrone, è stato, poi, promosso sul campo e incoronato primario del reparto di chirurgia a Lamezia Terme, dove proprio la scorsa estate, sotto la guida del Primario imputato, si è verificata una inquietante morte sospetta. Ma ci sono anche altri casi emblematici. Per esempio, quello del medico di Catanzaro, pluricondannato per omicidio colposo, che resta imperterrito al suo posto. Questo è il desolante quadro che incrocerà sul suo cammino la Commissione Parlamentare. Dentro un sistema sanitario che, qui in Calabria, non pone al centro il cittadino e i suoi bisogni di salute, ma che pone al centro una fitta ragnatela di intrallazzi, funzionali agli interessi di una ben definita cordata politica. Allora ben vengala Commissione e il suo Presidente, perché, forse, sarà il momento in cui, definitivamente,Loiero e i suoi saranno messi dinnanzi alle loro responsabilità. Senza possibilità di sgattaiolare. Benvenuto Presidente Orlando. La Calabria l’aspetta con fiduciosa speranza.

Uffici provinciali di Crotone operativi sui progetti Por per i lavoratori disabili

11 dic 09 Pietro Durante, assessore provinciale alla Formazione professionale e Politiche del lavoro, Politiche comunitarie e cooperazione, informa che è stato pubblicato, a cura della Regione Calabria, sul Supplemento Straordinario n. 1 del 10 dicembre 2009 al B.U.R.C. n. 49 del 04 dicembre 2009 - parte III il bando "Avviso pubblico per la concessione di aiuti alle imprese per l’assunzione di lavoratori svantaggiati e all’occupazione di lavoratori disabili, sotto forma di integrazione salariale" approvato con Decreto Dirigenziale n. 21531 del 27 novembre 2009 - Dipartimento n. 10, Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato. Il bando è scaricabile dal sito della Regione a questo link . L’assessore Durante, accoglie con entusiasmo questo nuovo bando che servirà per rilanciare e dare ossigeno all’economia locale, come già annunciato nel workshop tenuto qualche settimana fa alla Camera di Commercio di Crotone, e proprio in virtù delle attività istituzionali portate avanti in questi mesi con l’Unità di Crisi, grazie all’economista Salvatore Barresi che ha curato tutte le operatività in sinergia con la Regione Calabria, informa che gli uffici provinciali, già da subito, sono operativi per orientamento, informazione e assistenza alle piccole imprese crotonesi e ai lavoratori svantaggiati. Questa bando, derivante dal POR CALABRIA FSE 2007/2013 ASSE II - OCCUPABILITA’ Obiettivo Operativo E.1 – Rafforzare l’inserimento/reinserimento lavorativo dei lavoratori adulti, dei disoccupati di lunga durata e dei bacini di precariato occupazionale attraverso percorsi integrati e incentivi, è uno degli strumenti individuati da Barresi e dai componenti del tavolo tecnico dell’unità di crisi: Ruperti dell’Assindustria, Labonia della Cgil, Scerra della Cisl, Tomaino della Uil e Donato dell’Ugl che, insieme a Martire di Italia Lavoro, Morandi del Centro Per l’Impiego e Ferrazzo dell’Inps, per la redazione del “Patto per il Lavoro” all’interno del piano d’intervento territoriale, rivolto al bacino dei lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali, per la riqualificazione e riconversione professionale. “L’impresa o le imprese che beneficeranno delle agevolazioni previste dall’avviso -comunica Barresi- otterranno i costi salariali: l’importo totale effettivamente pagabile dal beneficiario in relazione ai posti di lavoro oggetto di agevolazione, che comprenderanno: a. la retribuzione lorda, prima delle imposte; b. i contributi obbligatori, quali gli oneri previdenziali; c. i contributi assistenziali per figli e familiari (integrazioni salariali), verso il destinatario o destinatari che saranno il lavoratore o i lavoratori assunti sulla base dell’avviso”.

Messina "Idv Calabria aderisce alla manifestazione NoPonte"

11 set 09 "Sarà una giornata speciale quella del 19 dicembre. Una giornata di «lotta civile» oltre che «di sensibilizzazione». Lo afferma in una nota il Commissario regionale di Idv Calabria, Ignazio Messina. “Italia dei Valori, dice Messina- sarà in Piazza Valsesia alle 9.30 . Noi rispondiamo all’avventurismo del Governo chiedendo con la Marcia dello Stretto del 19 dicembre di bloccare i cantieri del Ponte per far aprire i cantieri delle vere opere che ci servono». Bisognerebbe impiegare i 6,3 miliardi di euro d’investimento per il ponte per adeguare e potenziare invece le infrastrutture esistenti in Calabria e Sicilia. Berlusconi ha stanziato un miliardo e 300 milioni per il Ponte sullo Stretto ma sono soldi tolti da altre opere necessarie per la Sicilia e la Calabria e riciclati nel ponte. A cosa servirà il Ponte se la Calabria non ha le vie d’accesso a questa faraonica opera pubblica? E poi -conclude Messina- ancora oggi non esiste il progetto esecutivo, sappiamo solo che ci saranno due piloni davanti a Reggio Calabria ma non esistono addirittura neanche i calcoli sul cemento necessario. Credo, che la priorità per la Calabria sia quella di mettere in sicurezza il territorio dal dissesto idrogeologico, sismico e quella di bonificare i siti (mari e territori) inquinati della Calabria e che il territorio dello Stretto possa diventare patrimonio dell’umanità per incentivare un progresso ecosostenibile e la messa al bando di inceneritori e discariche indiscriminate. Questo è la proposta seria e concreta di Italia dei valori, che combatterà e ostacolerà con tutte le forze, quella imbonitrice del governo. Si ravveda il Governo per evitare che un ipotetico "regalo di Natale" debba risolversi per i calabresi e i siciliani in uno scherzo di Carnevale di pessimo gusto."

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