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Notizie di Politica

 

Loiero “Dal centrodestra solo slogan, parole e fumo. Da noi solo fatti”

07 dic 09 “Parole, come al solito. Slogan, critiche gratuite e proclami fumosi. Concretezza zero. Il centrodestra ignora quel che accade in Calabria e, soprattutto, come sono stati spesi, in maniera trasparente e produttiva, i fondi europei”. E’ quanto afferma in una nota Agazio Loiero. “Anche quelli che la giunta di centrodestra -aggiunge il governatore- aveva perso e noi abbiamo recuperato, grazie a un’azione politica forte e al lavoro di una squadra di qualità in cui spicca il ruolo dell’ing. Salvatore Orlando, il dirigente che i dirigenti del Pdl contestano e che avevano mandato via dalla Calabria durante il loro governo della Regione. Basterebbe che i dirigenti del Pdl, coordinatore e vice in testa, piuttosto che annunciare improbabili campagne per dimostrare l’indimostrabile, chiedessero anche ai loro vicini di casa, agli imprenditori amici che avranno pure, a migliaia di studenti quali affetti hanno avuto i bandi per i fondi europei. Per sbugiardarli e far capire la portata degli interventi voglio qui ricordare alcune cifre. Intanto quelle spese per incentivare l’occupazione. Si tratta di cifre importanti. 1.844 lavoratori precari sono stati stabilizzati con un investimento complessivo pari a 54 milioni di euro; 2.200 lavoratori disoccupati sono stati coinvolti in piani di reinserimento occupazionale per 13,2 milioni di euro; 5.320 nuovi posti di lavoro sono stati creati grazie a incentivi all’assunzione a tempo indeterminato per 105 milioni di euro; 1.591 iniziative di lavoro autonomo sono state avviate per 61 milioni di euro; 3.500 donne lavoratrici hanno usufruito dei cosiddetti “voucher di conciliazione”, ovvero buoni spendibili per tate e servizi per l’infanzia per 21 milioni di euro; 70 imprese calabresi hanno usufruito di incentivi per la costruzione di nidi aziendali o la sperimentazione di altri servizi finalizzato a migliorare la qualità della vita dei dipendenti per 6 milioni di euro. Prendano nota i dirigenti del centrodestra che fanno solo propaganda. In ogni caso, voglio ricordare a chi non riesce a riemergere dalla palude che ha provocato e oggi, ignorando i propri, parla di fallimenti altrui, che la prima e più importante sfida che ci siano trovati ad affrontare era quella di spendere i residui Fondi comunitari del Programma Operativo Regionale 2000-2006, ereditato in condizioni disastrose (il fondo sociale affidato all’assessore regionale al Lavoro, l’attuale sindaco di Reggio Scopelliti, era praticamente perso), e nel contempo programmare le risorse destinate alla Calabria nel periodo 2007-2013 alla luce dei nuovi regolamenti approvati dall’Unione Europea: ben 4.942.810.110 tra fondi comunitari e nazionali in 7 anni, l’ultima occasione di avere a disposizione una massa importante di finanziamenti da destinare allo sviluppo. La Regione, è noto a tutti, ha vissuto cinque anni drammatici. Ai problemi strutturali – criminalità organizzata, disoccupazione, debole tessuto produttivo caratterizzato da bassissimi livelli di innovazione, infrastrutture insufficienti, burocrazia lenta, ambiente degradato per una politica che aveva abbandonato il territorio alla rapina e ai veleni minando davvero alle fondamenta ogni ipotesi di sviluppo turistico che noi abbiamo invece salvaguardato, almeno con l’avvio dei depuratori per i quali erano stati sperperati milioni di euro – si è aggiunta la crisi economica con le inevitabili ricadute sull’occupazione e nuove tensioni sociali. Un’altra emergenza a cui la Giunta ha dovuto far fronte varando un piano anticrisi volto ad attenuare le ripercussioni sulle categorie più vulnerabili e sul sistema economico, un pacchetto di misure da circa 750 milioni di euro articolato in diversi interventi: credito (circa 70 milioni di euro), politiche del lavoro (circa 250), sostegno alle imprese (circa 250), piano straordinario di manutenzione ordinaria di edilizia pubblica e privata (circa 15), qualità sociale (circa 160). Si tratta di cifre che la verbosità di un centrodestra messo alle corde dalla verità non potrà mai contestare e che i calabresi conoscono per gli effetti positivi che ne sono derivati sul territorio.

Bova presenta la sua candidatura e punta il dito contro la mala sanità

07 dic 09 ''La Calabria prima di tutto'' e' una sorta di slogan assunto da Giuseppe Bova (Pd), presidente del Consiglio regionale della Calabria, che questa mattina ha ufficializzato in una conferenza stampa la sua candidatura alle primarie per scegliere il candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra. Si trovera' di fronte il presidente della giunta regionale uscente, Agazio Loiero, e un altro esponente del Pd, Doris Lo Moro. ''La Calabria ha bisogno di una guida ed i calabresi hanno il diritto di stringere un patto, attraverso elezioni primarie, con una personalita' di cui fidarsi fino in fondo e che abbia nella testa e nel cuore questa terra prima di tutto'' ha detto in conferenza stampa, aggiungendo che ''la Calabria non e' una rampa di lancio per folgoranti carriere politiche o una tappa di passaggio''. Bova ha parlato dei principi a cui si e' ispirato nei cinque anni in cui ha ricoperto il ruolo di presidente dell'assise regionale: ''Lealta' nei confronti dei cittadini, della comunita' calabrese, del Consiglio regionale e della maggioranza di cui faccio parte. Responsabilita', istituzionale innanzi tutto, ancor piu' dopo l'uccisione del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Fortugno''. Il presidente rivendica l'attivita' politica passando dall'immagine negativa del Consiglio regionale piu' inquisito d'Italia che oggi ''sembra radicalmente mutata'' oppure attraverso la recente questione dei Bronzi di Riace che saranno ospitati a Palazzo Campanella per il restauro a cielo aperto, fino ''all'approvazione del nuovo regolamento interno che prevede, unico caso in Italia, la decadenza automatica da tutti gli incarichi in caso di semplice rinvio a giudizio per associazione mafiosa''. Bova fa quindi un'analisi politica. ''Un partito come l'Udeur, all'epoca delle Regionali 2005 nostro alleato con un significativo dieci per cento dei voti, si e' praticamente sfarinato. Due partiti-cardine dell'Unione, come il Pdci e Rifondazione comunista, hanno subito un secco arretramento e sono rimasti ora addirittura fuori sia dal Parlamento nazionale che da quello europeo. La stessa compagine dei Socialisti si e' andata ulteriormente assottigliando. Di contro l'Udc, dalle ultime Politiche, ha deciso di uscire dalla coalizione con Berlusconi e ha scelto la strada di un percorso autonomo rispetto all'attuale governo del Paese, che Casini, cosi' come facciamo noi, critica per l'impostazione lego-nordista e per la cancellazione del Sud dall'agenda politica'' spiega, e aggiunge che ''i pericoli per il Paese sono altissimi, perche' tutto questo corre il rischio di aggravare la pesantissima crisi economica dell'Italia''. Secondo Peppe Bova sono due le questioni di fondo che la Regione si porta dietro: ''La prima questione e' e resta la sanita'. E' stato commesso un errore imperdonabile: quello di non aver voluto comprendere la gravita' della situazione e la voragine debitoria che la passata legislatura ci ha consegnato. Tutto questo ha comportato che una parte del debito strutturale del comparto sanita' si sia trascinato anche in questa legislatura''. ''Ora non bisogna fare un altro errore parimenti grave -fa notare il presidente del Consiglio regionale- praticando un approccio esclusivamente ragionieristico rispetto al piano di rientro. Cosi' facendo, alla fine del ciclo di risanamento finanziario, ai cittadini sarebbe riconsegnata una sanita' tale e quale a quella di oggi, se non addirittura peggiore: cioe' nessun risultato sul taglio delle liste d'attesa, nulla sul piano dell'emergenza, compresa quella cardiologica, nulla che contrasti il dramma dell'emigrazione sanitaria. Il primo rientro da ottenere e' invece quello nella normalita', ponendo fine ai troppi casi di malasanita'''. L'altra questione fondamentale posta da Bova e' ''l'esigenza di creare un nuovo modo di interpretare le funzioni di Presidente della Regione''. ''Nel Mezzogiorno -sostiene- si sono create delle forme di potere personale praticamente assoluto''. Bova insiste dicendo che ''non solo e' solo auspicabile, ma addirittura necessario che il presidente della Regione agisca esaltando la funzione legislativa, di controllo e di indirizzo del Consiglio regionale'' e propone che ''nella prossima legislatura dovra' essere avviato un progetto di legge costituzionale, d'iniziativa della Regione, per una riforma del Titolo V finalizzata a temperare i poteri dei presidenti delle Regioni''.
Pronto il programma ''Il programma nascera' dalle intese con e tra le forze politiche, nonche' con le realta' sociali, imprenditoriali e associative che compongono la nostra comunita'''. Cosi' Giuseppe Bova, presidente del Consiglio regionale della Calabria che ha annunciato la candidatura alle primarie per la presidenza della Regione, parla del programma con cui si presentera' agli elettori il prossimo 10 gennaio. Sei punti, tuttavia, sono gia' stati individuati come prioritari. Il primo e' il territorio, che richiama la necessita' di puntare sulle politiche di difesa e messa in sicurezza del suolo, la salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici ed ambientali. Poi le attivita' produttive. ''Occorre imprimere un'accelerazione fortissima alle politiche a servizio del sistema produttivo ed imprenditoriale calabrese - sostiene Bova - ricorrendo a meccanismi automatici come il credito d'imposta e ad altri strumenti a sostegno delle imprese, puntando sulle energie alternative e favorendo politiche di internazionalizzazione che abbiano nella piattaforma logistica intermodale dell'area e del porto di Gioia Tauro il loro punto di eccellenza''. Sulle tematiche ambientali il presidente Bova pensa alla bonifica e al risanamento del territorio, ''sviluppando un sistema di raccolta dei rifiuti moderno, che ci consenta di uscire definitivamente dall'emergenza''. Per quanto riguarda i ''giovani e merito'', Bova ricorda che la Regione Calabria ha avviato il progetto pilota dei voucher per i migliori giovani laureati calabresi e propone che i 500 stagisti vengano utilizzati non solo negli enti pubblici locali ma anche al mondo delle imprese. Il presidente del Consiglio insiste anche sulle politiche virtuose, quali la promozione della cultura della legalita' e la lotta alla 'ndrangheta e il rafforzamento di risorse e strumenti alla Stazione unica appaltante. Infine le politiche di riequilibrio. ''A partire dalla prossima legislatura -conclude Bova- dovremo mettere assieme, attorno a un tavolo, il mondo dell'impresa, i sindacati, le associazioni e i gruppi, perseguendo un'idea di fondo: quella dello sviluppo equo, sostenibile ed armonioso dei diversi territori che compongono la nostra regione, evitando interventi a pioggia ma dando sistematicita' a politiche di riequilibrio territoriale''.

Lo Moro "Sanità terrreno di scontro del PD"

07 dic 09 ''La mia candidatura alle primarie si conferma una felice intuizione''. E' quanto afferma, in una nota, la parlamentare del Pd Doris Lo Moro. ''Le ragioni politiche - prosegue - che mi hanno spinta a proporre la mia candidatura alle primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione vengono da lontano e le rendero' note in maniera organica a tempo debito''. ''Se, come pare - dice ancora Lo Moro - considerate le dichiarazioni odierne di Bova, la sanita' e' destinata a diventare il terreno di scontro interno ed esterno alla coalizione, devo dire che la mia candidatura si appalesa come una felice intuizione. Da candidata alle primarie sara' mio dovere comunicare agli elettori in maniera compiuta il mio punto di vista per impedire che un ceto dirigente logoro e delegittimato tenti di rianimarsi parlando dei presunti errori di altri anziche' dei propri''. ''Non sarebbe mia intenzione - conclude la parlamentare del Pd - usare toni eccessivi perche' le primarie dovrebbero servire per aggregare il Partito democratico e la coalizione intorno ad una scelta, ma se sara' necessario alzero' la voce quanto basta per farmi ascoltare da una Calabria troppo spesso rassegnata e che deve imparare a giudicare e scegliere''.

Corbelli “Patto scellerato tra Pd e Udc”

07 dic 09 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in una nota, denuncia quello che definisce il "patto scellerato di potere tra il Pd e l'Udc, che dovrebbe concretizzarsi, con l'assegnazione della candidatura a Governatore della Calabria al partito di Casini e la nomina di un assessore Udc alla Provincia di Cosenza". "La Calabria - sostiene Corbelli - sta precipitando verso il baratro. Per e in nome del potere vengono compiuti veri e propri misfatti politici, accordi trasversali, operazioni di trasformismo che fanno di questa regione un laboratorio negativo , un cattivo esempio che serve solo a screditare ancora di più l'immagine di una regione letteralmente allo sbando e affossata non solo economicamente, ma culturalmente, socialmente, eticamente e moralmente". "Il Pd, al pari del Pdl - sostiene Corbelli - insegue il partito di Casini, che copiando il peggior Mastella, è pronto a stipulare accordi, per le prossime elezioni regionali, sia con il centrodestra che con il centrosinistra. Anziché prendere le distanze da un simile partito, a caccia solo di poltrone, Pd e Pdl lo corteggiano pur di vincere le elezioni del marzo 2010. Siamo al mercato della politica. Uno squallore". "In Calabria addirittura - prosegue ancora il leader di Diritti civili - il Pd pur di allearsi con l'Udc è pronto a scaricare il Presidente Agazio Loiero, a cedere la candidatura a Governatore della Calabria e addirittura ad assegnare un assessorato alla Provincia di Cosenza al partito di Casini. Notizia quest'ultima resa nota da Idv e mai smentita dal presidente Mario Oliverio".

De Magistris "Governo nega legge la Torre"

07 dic 09 “Vendere all’asta i beni confiscati dallo Stato alle mafie, come fossero una mercanzia qualsiasi con la quale far cassa, è la negazione della ratio della legge Rognoni-La Torre, che il Governo sta perseguendo senza alcun imbarazzo morale”. Lo afferma in una nota Luigi de Magistris, europarlamentare dell’Italia dei Valori, che spiega: “Grazie alla maggioranza, sarà sempre più difficile vedere la casa del boss che sciolse il piccolo Di Matteo nell’acido trasformata in edificio che accoglie una cooperativa agrituristica, che impegna molti giovani e che invia un messaggio di speranza alla collettività. Sarà invece possibile -prosegue de Magistris - che questa stessa casa continui ad essere a disposizione della criminalità organizzata del terzo millennio, a cui non mancano la liquidità ed i prestanome per imbrogliare la legge e riprendersi ciò che invece dovrebbe essere dei cittadini, ma che il Governo - conclude - vuole svendere, favorendo di fatto, anche sul piano simbolico oltre che reale, il crimine organizzato”.

Nasce in Consiglio regionale gruppo unico del Pdl

07 dic 09 Il coordinamento regionale del Popolo delle libertà riunito a Lamezia Terme ha deciso all’unanimità di costituire un gruppo unico in Consiglio regionale. Lo ha affermato il vice coordinatore regionale del Pdl Antonio Gentile nel corso della conferenza stampa che si è svolta oggi a Lamezia per presentare ufficialmente la candidatura a presidente della Regione di Giuseppe Scopelliti. “È un fatto estremamente importante nel panorama calabrese - ha sottolineato Gentile - anche perchè il moltiplicarsi di gruppi, soprattutto di monogruppi in Consiglio, non semplifica e soprattutto non aiuta a raggiungere il bipolarismo che si sta tentando di realizzare in Italia. Per questo, come coordinamento regionale del Pdl abbiamo votato all’unanimità e deciso di costituire un uno gruppo in Consiglio regionale in Calabria”.

Oliverio (PD) “Con apertura aeroporto territorio meno isolato”

07 dic 09 "Dopo cinque anni torna all'aeroporto "Pitagora" di Sant'Anna la compagnia di bandiera, l'Alitalia, che effettua giornalmente due voli per e da Roma Fiumicino ed un volo per e da Milano Linate. Si tratta di una notizia davvero positiva per la citta' di Crotone, la sua provincia ed anche per le zone limitrofe delle province di Catanzaro e Cosenza". Lo afferma il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera. "Il nostro territorio ora e' meno isolato - aggiunge Oliverio - e si riaprono serie e concrete prospettive non solo per quanto riguarda il trasporto, ma anche per settori dell'economia che possono cosi' superare quelle che sono le croniche carenze infrastrutturali che tengono maledettamente a freno tante potenzialita' del comprensorio. In questo senso e' senza dubbio importante l'impegno che l'Amministrazione comunale di Crotone e la Provincia hanno assicurato nei confronti di uno sviluppo complessivo dello scalo aeroportuale. Assieme agli enti locali, poi - conclude l'esponente del Pd - e' necessario uno sforzo generale, da parte di tutti, per far compiere alla struttura quel salto di qualita' indispensabile per l'erogazione di tutti quei servizi indirizzati a soddisfare cittadini ed operatori e consentire, quindi, lo sviluppo armonico dello scalo".

Sabato Bocchini (Pdl) in Calabria

07 dic 09 Il 12 e 13 dicembre sarà effettata in oltre cento comuni della Calabria la campagna di tesseramento al Pdl. E' quanto è stato riferito stamattina a Lamezia Terme nel corso della conferenza stampa del coordinamento regionale del partito, presenti il responsabile ed il viceresponsabile, Giuseppe Scopelliti ed Antonio Gentile. I parlamentari ed i consiglieri regionali saranno presenti nei gazebo allestiti e sarà distribuito il materiale illustrativo e di propaganda del Pdl con un interessamento fattivo dei coordinamenti provinciali. Il 12 dicembre, a Reggio Calabria, alle 17, la campagna di tesseramento sarà presentata nel corso di una conferenza stampa cui parteciperà il vicecapogruppo alla Camera, Italo Bocchino. Scopelliti ha fatto riferimento, in particolare, alla "politica di ascolto e di comunicazione che il Pdl inizierà per censurare il fallimento dell'attuale esecutivo regionale e della coalizione che lo rappresenta. Dallo sforamento del patto di stabilità alla sanità sino all'emanazione di progetti comunitari sponda generici e privi di qualsiasi opzione infrastrutturale - ha detto Scopelliti - il bilancio che ci lascia in eredità questo quinquennio è all'insegna dei disastri e dell'insipienza. Ogni iniziativa strategica è stata ridotta a opportunità elettoralistica di comodo, vanificando le possibilità di lievitazione del comprensorio economico e ipotecando su una base del tutto indefinita la programmazione dei prossimi cicli annuali". Il coordinamento del Pdl ha anche stabilito di organizzare convegni territoriali dedicati alla sanità e alla sua gestione clientelare e arbitraria.

Portavoce Loiero “Da Caporale nessuna frase offensiva”

07 dic 09 “Non avevo dubbi che alcune frasi offensive nei confronti di Loiero riportate sui giornali non appartenessero al vocabolario di Antonello Caporale che infatti non le ha pronunciate come mi ha confermato questa mattina”. Lo afferma Pantaleone Sergi, portavoce del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, ed ex collega a “Repubblica” di Caporale che sabato scorso a Cosenza ha presentato il suo nuovo libro “I Peccatori” “Non solo, dunque, non le ha pronunciate – aggiunge Sergi – ma mi ha spiegato che il senso del suo discorso, pur fortemente critico verso gli amministratori di centrosinistra del Sud, nei confronti di Loiero è da ribaltare. In un’intervista a ‘Mezzoeuro’, infatti, ha confermato che la sua vera critica era rivolta alla società meridionale e calabrese che alimenta la domanda di clientelismo non lasciando scampo a chi governa se non dà risposte clientelari a tale domanda”. “Confesso di essermi meravigliato leggendo alcune frasi – dice ancora Sergi – in quanto non riconoscevo Antonello nelle parole attribuitegli. Anche perché, in diverse occasioni, ha professato stima personale nei confronti di Loiero, tanto da averlo voluto come ospite in Irpinia a una manifestazione da lui stesso curata e da pensare al presidente della Regione per la presentazione di un suo libro”.

Callipo “Un fallimento la politica sanitaria calabrese”

07 dic 09 “Autorevolmente e dall’interno della maggioranza, il presidente Bova ha certificato il grave fallimento della politica sanitaria in Calabria. Non è un dato da poco, perché la sanità assorbe oltre il 70 per cento del bilancio della Regione e ha un debito ancora indefinito (o secretato) ma dai numeri impressionanti”. Lo afferma in una dichiarazione il candidato alal presidenza della Regione Pippo Callipo. “D’ora in avanti, -aggiunge Callipo- c’è da sperare che la verità non venga più nascosta. Col vento che tira, Lega e Federalismo fiscale, c’è poco da cantar vittoria, come ha fatto la Giunta regionale, dopo l’incontro Stato/Regione da cui si desume invece che i calabresi dovranno pagare più tasse per sostenere la sanità regionale, mentre da Roma arriveranno meno risorse. Chi invece continua a tacere è il Dipartimento dell’Assessorato, dove c’è un Direttore Generale importato dall’Emilia Romagna. E’ incredibile l’assenza di una sua presa di posizione pubblica, tecnicamente fondata, sull’intera problematica sanitaria. Incredibile che, per esempio, non abbia detto nulla sulla polemica fra Aiop e Cgil, circa l’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato sull’extra budget per gli imprenditori privati. I calabresi hanno il diritto di sapere se la Regione sta applicando (e come) quella sentenza ed hanno diritto di sapere a quanto ammonta tutto il contenzioso nella sanità non computato dall’advisor. Il Direttore del Dipartimento ha responsabilità di cui dar conto, prima che alla politica ai calabresi, e non può agire come un impiegato a termine da 800 euro al mese”.

Tassone (Udc) “Soddisfatto per rientro Bianchi”

07 dic 09 "Ho avuto grande soddisfazione nell'apprendere del rientro della Senatrice Dorina Bianchi nell'Udc". Lo afferma in una nota il vice segretario nazionale dell'Udc, Mario Tassone. "Una presenza importante e significativa - aggiunge - per il progetto politico che l'Udc porta avanti con grande determinazione e coerenza nell'interesse del paese". Soddisfazione è espressa anche dal vicesegretario regionale dell'Udc, Vito Bordino, il quale, in una nota, afferma che "saluto con compiacimento e soddisfazione l'importante ritorno dell'amica Dorina Bianchi nel nostro partito. E' un fatto estremamente significativo, conferma il dilagante interesse verso la 'politica' portata avanti dall'Udc e testimonia coraggio e soprattutto l'intento di ritrovare i valori irrinunciabili, da sempre portati avanti dal partito. Evidentemente l'amica Dorina ha rilevato durante la sua militanza nel Pd, che questo partito sul piano politico non è consono alla sua formazione culturale e ai principi e valori nei quali è cresciuta politicamente". "Lo Scudocrociato anche in Calabria - conclude Bordino - si arricchisce ora di una altra presenza parlamentare autorevole insieme ai nomi prestigiosi degli onorevoli Mario Tassone e Roberto Occhiuto".

Bevacqua (PD) “La Bianchi strumentalizzata”

07 dic 09 “La scelta di Dorina Bianchi di abbandonare il Pd per ritornare all’Udc è scelta legittima e rispettabilissima”. E’ quanto dichiara, in una nota, il vice presidente della Provincia di Cosenza, Mimmo Bevacqua. “Ciò che, però, non può essere condivisa –prosegue Bevacqua- è la motivazione con cui la senatrice Bianchi giustifica tale decisione. Lo spazio dei cattolici del Pd, per come ha affermato anche l’on. Franco Laratta, è ampio e adeguato e nessuno mai ha tentato di ridimensionarlo o metterlo in discussione. E’ lo stesso spazio che essi hanno avuto sin dalla costituzione di questa nuova forza politica, nata dall’incontro e dalla sintesi dei tre grandi filoni riformisti: cattolico, socialista e liberale”. “Meraviglia non poco, perciò -prosegue Bevacqua- che chi ha condiviso tutto il percorso costitutivo del nuovo soggetto politico, decida di andarsene ora, guarda caso, proprio all’indomani della celebrazione del congresso e dell’elezione del nuovo segretario regionale. Anch’io ho votato Dario Franceschini, ma ciò non significa che, siccome lui ha perso, oggi io debba sentirmi in dovere di abbandonare il Pd. Tra l’altro, non a caso è stato proprio Franceschini il primo a riconoscere la vittoria di Bersani e ad essersi dichiarato immediatamente al servizio di tutto il partito, per radicare e rilanciare la sua azione e la sua presenza tra la gente e nei territori”. “Non vorrei –conclude Bevacqua- che dietro scelte e calcoli personali che celano una grande voglia di protagonismo e di esibizionismo, si voglia mettere in discussione la storia di una grande forza politica aperta, inclusiva, democratica e popolare che, unica in Italia, elegge i propri dirigenti attraverso congressi veri, coinvolgendo non solo le proprie sezioni ed i propri apparati, ma tutti i cittadini-elettori interessati, attraverso l’unica espressione di libertà e democrazia che rimane il voto. A questo punto non mi meraviglierei affatto se la scelta di Dorina Bianchi fosse il frutto di riflessioni fatte insieme a qualche altro suo amico che, magari, oggi strumentalizza l’alternanza alla guida del partito per barattarla come scelta diversa da quella per cui il Pd era nato ed in cui ognuno si è riconosciuto, riportando così indietro di diversi mesi l’agenda politica nazionale”.

Ida D’Ippolito (Pdl) candidata a Sindaco di Lamezia

07 dic 09 "La parlamentare Ida D'Ippolito e' la candidata a sindaco del Popolo delle liberta' nella citta' di Lamezia Terme". Lo ha comunicato ufficialmente Giuseppe Scopelliti nel corso della conferenza stampa che si e' svolta oggi a Lamezia Terme che in particolare ha chiarito che la scelta della D'Ippolito e' stata fatta unanimamente dal coordinamento regionale del Pdl. "La proposta della D'Ippolito - ha sottolineato Scopelliti - e' stata condivisa da tutti, soprattutto perche' e' una parlamentare di prima ora, da quando cioe' si e' costituta Forza Italia, oltre che un deputato di un certo peso. Proprio quello che ci vuole a Lamezia Terme, comune che in meno di quindici anni ha avuto due scioglimenti del consiglio comunale. E' una scelta di grande spessore la citta', tra l'altro sul suo nome e' stato espresso il gradimento dell'Udc a livello nazionale e anche a livello periferico, e questo ci aiuta quindi a proporre un candidato forte per Lamezia".

Il coordinamento regionale del Pdl candida Scopelliti

07 dic 09 Il coordinamento regionale del Pdl ha designato per acclamazione, all'unanimita', Giuseppe Scopelliti quale candidato del Pdl alla guida della Regione Calabria. Ne ha dato notizia, durante una conferenza stampa in corso a Lamezia Terme, il senatore Antonio Gentile, vice coordinatore vicario del partito in Calabria. "Scopelliti rappresenta il meglio della politica - ha detto Gentile - e su di lui c'e' una sintonia reale degli organismi nazionali. Il coordinamento regionale ha apprezzato la figura di amministratore, di politico, di dirigente capace, di interprete delle esigenze intergenerazionali della Calabria di Scopelliti, confidando che le forze laiche e moderate, dall'Udc alle compagini riformiste, potranno accompagnare Scopelliti in questa esaltante battaglia".

Magarò “I sindaci vero motore del rinnovamento della Calabria”

07 dic 09 “Il ruolo degli amministratori locali, in particolare dei sindaci di grandi e piccoli comuni della Calabria, negli ultimi anni è cresciuto, ha assunto più rilevanza e oggi comporta maggiori responsabilità”. Così Salvatore Magarò, consigliere regionale della Calabria. “I sindaci, quando compiono fino in fondo il proprio dovere, quando mantengono condotte esemplari e trasparenti, quando operano per il bene dei cittadini e non per alimentare clientele, possono costituire il vero motore per il rinnovamento della Calabria. Le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea per incidere realmente e concretamente sul tessuto economico della regione, vanno impiegate in maniera produttiva attraverso una progettualità virtuosa di cui i comuni devono essere tra i protagonisti. Ed è per questo che gli amministratori locali devono impegnarsi per pianificare idee e strategie affinché non vengano sprecate ulteriori occasioni di sviluppo”.

Nicolò (Pdl) “Prorogare i termini pagamento tasse automobilistiche”

07 dic 09 Il consigliere regionale del Pdl, Alessandro Nicolò ha scritto al presidente della Regione per chiedere una proroga dei termini di scadenza del condono per mancato versamento delle tasse automobilistiche dal 2005 al 2008. "In data 24 ottobre 2009 - afferma Nicolò - si è avuta notizia della possibilità di usufruire del condono per il mancato versamento delle tasse automobilistiche relative agli anni 2005, 2006, 2007 e 2008, introdotto dalla legge finanziaria regionale 2009, mediante il pagamento del tributo dovuto e di una penale del 10% oltre interessi legali, senza incorrere nell'obbligo di versare le sanzioni amministrative, gli interessi moratori e le relative spese. Tale sanatoria si è resa ancor più indispensabile a seguito dell'invio ai contribuenti di cartelle esattoriali definite 'pazze', verificatisi durante il corso del primo semestre del corrente anno". "Per mettersi in regola con il versamento delle tasse - sostiene Nicolò - i contribuenti potevano presentare ricorso, entro il 30 novembre 2009, rivolgendosi agli sportelli aperti presso l'Automobile Club delle cinque province calabresi, oppure alle delegazioni Aci e gli Aci-point accreditati e presenti sul territorio. Corre l'obbligo di evidenziare il breve lasso di tempo concesso per aderire a tale sanatoria e la carente e non capillare diffusione dell'informazione in questione, che non ha consentito di raggiungere in tempo utile ed in modo appropriato l'utenza calabrese interessata". Nicolò ha chiesto al Presidente della Giunta regionale "di volersi prodigare al fine di predisporre apposita congrua proroga del termine di scadenza da poco decorso, invitandoLo altresì a provvedere a dedicare apposito Servizio, ovviamente con modalità temporanea, al fine di garantire un'adeguata assistenza presso gli sportelli dei Servizi Tributi della Regione, i quali potranno supportare i cittadini per la determinazione del dovuto, la registrazione provvisoria delle domande, la fornitura di modelli precompilati e l'accettazione delle domande di condono".

Fiamma “Senza Scopelliti correremo da soli”

07 dic 09 Il segretario regionale del Movimento sociale-Fiamma tricolore, Giuseppe Minnella, in una nota stampa in merito alle prossime elezioni regionali sottolinea che "la confusione e le alchimie politiche all'interno del PDL stanno iniziando a dare fastidio". Rientrando dal congresso nazionale svoltosi nel fine settimana a Roma e appreso ancora una volta il mutato scenario politico calabrese il segretario della Fiamma ha dichiarato che "a due mesi dalla data di presentazione delle liste non si sa ancora con certezza chi sia il candidato a presidente del centro-destra con assurdi balletti che fanno denotare una miopia politica ed una gestione della situazione calabrese quanto mai dubbia e di certo non migliore di quella catastrofica e confusionaria del centro-sinistra. Qualora la scelta del presidente del Consiglio non dovesse ricadere sull'unica logica, ovvero la candidatura di Scopelliti - afferma infatti Minnella - la Fiamma Tricolore non solo non cerchera' alcuna intesa con il PDL ma presentera' un proprio candidato alla presidenza della regione gia' individuato in un ben noto esponente storico della destra calabrese che ha dato nei giorni scorsi la propria piena disponibilita' a candidarsi con noi qualora non fosse Giuseppe Scopelliti il candidato del centro-destra. Siamo pronti a mandare in frantumi la coalizione - continua il coordinatore del partito in Calabria - in quanto la Fiamma Tricolore vuole innanzitutto discontinuita' rispetto al passato e alle disastrose giunte Chiaravalloti prima e Loiero poi. Se nel 2000 infatti Chiaravalloti la spunto' grazie ai voti decisivi della Fiamma Tricolore oggi non siamo piu' disposti a mettere i calabresi nelle mani di un contenitore politico simile che si mostra troppo restio a mutare il proprio modo di fare politica in Calabria. Ci chiediamo infatti - conclude Minnella - quali programmi, quali intese possono essere raggiunte all'ultimo momento se non le solite belle parole raffazzonate che non portano a nulla di concreto". Di far parte di simili e inutili carrozzoni volti soltanto a vincere le elezioni non e' nostro interesse. La nostra vittoria non dovra' essere quella di prendere un voto in piu' dell'avversario ma quella di cambiare la Calabria: una base di partenza diversa da questa non trovera' in alcun modo d'accordo la Fiamma Tricolore".

 

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