HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo

    Condividi su Facebook

Notizie di Politica

 

Di Pietro (Idv) “Berlusconi in Calabria per non andare all’udienza del caso Mills”

03 dic 09 “Altro che legittimo impedimento! Questa è l’ennesima illegittima scusa”. Commenta così l’on. Antonio Di Pietro, la richiesta di legittimo impedimento avanzata dall’avvocato di Silvio Berlusconi, on. Niccolo’ Ghedini, per giustificare l’assenza del Presidente del Consiglio dall’udienza sul caso Mills. “Berlusconi - prosegue Di Pietro - continua a difendersi dai processi e non nei processi. Il Presidente del Consiglio, infatti, non prenderà parte all’udienza del processo Mills con la scusa di dovere partecipare all’inaugurazione di un’opera che, tra l’altro, è stata finanziata e voluta anche da me quando ricoprivo l’incarico di Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti durante il Governo Prodi. Il cantiere in questione, infatti, è rimasto aperto circa quattro anni e rappresenta il quinto macrolotto dei lavori sulla Salerno-Reggio Calabria. Ritenere che abbia maggiore interesse pubblico il taglio di un nastro piuttosto che la presenza ad un dibattimento che riguarda lo stesso Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sarebbe come scambiare il giorno per la notte”. “Insomma, - conclude il leader dell’IdV - Berlusconi andrà in Calabria solo per sfuggire, ancora una volta, al giudizio dei giudici con l’intento di raccogliere applausi che non merita”.

Governo e Regioni sottoscrivono patto per la salute, Cersosimo “incrementato fondo sanitario nazionale”

03 dic 09 L’accordo che Governo e Regioni hanno sottoscritto oggi sul Patto per la salute 2010-2012 rappresenta – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - un deciso passo in avanti rispetto alle ipotesi iniziali del Governo. “L’aspetto più rilevante - ha affermato il vicepresidente, Domenico Cersosimo che ha partecipato ai lavori della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e poi alla Conferenza Stato-Regioni - è la definizione delle risorse relative al Fondo Sanitario Nazionale che da una proposta di crescita zero per il 2010, ha incrementato di 2mild di euro arrivando a 106 miliardi”. Apprezzabile risultato si realizza anche nella parte relativa alle regole, passando d’attuale modello di governance centralizzato ad un sistema istituzionale più equilibrato con un potere regionale molto più marcato. “Si definisce in maniera precisa, che per le Regioni in disavanzo, nel caso di inadempienza all’obbligo di redazione del piano di rientro o di non raggiungimento degli obiettivi del piano – ha aggiunto Cersosimo - il commissario sarà il presidente della Regione stessa. Solo nel caso in cui il commissario non adotti gli atti previsti dal piano di rientro si nominerà un commissario ad acta per la realizzazione degli atti specifici. Scompare così la figura del sub commissario che finora ha funzionato da longa manus del Governo sulla gestione della sanità regionale”. Resta la criticità relativa al fatto che la nomina del commissario ad acta è di competenza esclusiva del Consiglio dei Ministri, sebbene sentita la Regione. Per quanto riguarda la parte tecnica è prevista le costituzione ex novo di una struttura tecnica di monitoraggio, presso la Conferenza Stato-Regioni. “Ciò consentirà – ha sostenuto Cersosimo - di ridimensionare la curvatura esclusivamente economicistica del cosiddetto ‘tavolo Massicci’ conferendo una più adeguata sovranità di programmazione e di gestione dei sistemi sanitari da parte delle singole Regioni” Il patto sottoscritto non risolve tutti i problemi, permangono limiti e criticità. “Il Governo - ha detto inoltre il vicepresidente - si è mostrato sordo alle esigenze manifestate dalle regioni, rifiutando qualsiasi forma di aiuto alle regioni con disavanzo, costringendo a digerire il rospo di un utilizzare improprio dei Fas regionali per coprire i debiti sanitari, traslando dunque risorse importanti per lo sviluppo alla spesa corrente. Altrettanto penalizzante è il blocco automatico e indiscriminato del turn-over del personale del servizio sanitario regionale per due anni e il divieto di effettuare spese non obbligatorie diverse dalla sanità, per le regioni in disavanzo. Ciò è particolarmente penalizzante perché da un lato non consente la necessaria immissione di personale medico e sanitario giovane e dall’altro non consente le spese in settori vitali per le collettività, come l’assistenza e la cultura”. Resta ancora sospeso e critico un punto fondamentale che riguarda la ripartizione delle risorse finanziarie determinate nel Patto. “le Regioni meridionali - ha concluso Cersosimo - hanno chiesto di introdurre nuovi criteri che non penalizzino i sistemi economici più gracili e sottoposti a fenomeni di disaggio sociale diffuso. In particolare è iniquo un criterio basato sull’incremento demografico e sulla composizione della popolazione per fasce d’età. È infatti inevitabile che Regioni come quelle del Mezzogiorno caratterizzate da una precaria base economica finiscano per crescere meno sotto il profilo demografico e che allo stesso tempo siano interessate da una perdita di popolazione giovane a causa dell’emigrazione”.

Il PD in 200 piazze calabresi

03 dic 09 Il PD l’11 e il 12 dicembre prossimi sarà in piazza in Calabria e nel Paese per stare dalla parte dei cittadini, con l’obiettivo di tornare a occuparsi dei problemi di tutti e non solo di quelli di Silvio Berlusconi. "Sempre i problemi suoi, mai i problemi nostri" è, infatti, lo slogan che campeggerà a caratteri cubitali sui manifesti preparati per l’iniziativa Le proposte del Pd su temi come il lavoro, la giustizia, la scuola, la disoccupazione giovanile, la sanità, la famiglia, l’impresa e il Mezzogiorno saranno discusse in piazza con la gente e con le categorie sociali. “Il Governo Berlusconi –ha dichiarato il segretario regionale del Pd, Carlo Guccione, illustrando l’iniziativa- ha dimenticato completamente il Mezzogiorno e la Calabria. Nella Legge Finanziaria già approvata in un ramo del Parlamento non si trova alcuna misura a favore del Mezzogiorno. Le piccole e medie imprese, che rappresentano il punto nevralgico del sistema economico del Sud, sono state totalmente dimenticate e abbandonate a se stesse. Lo sviluppo del Mezzogiorno è centrale per la messa in moto dell’economia di tutto il Paese, ma Berlusconi e il suo Governo continuano senza freno a rapinare risorse al Sud per soddisfare gli egoismi e gli interessi della Lega Nord e di Umberto Bossi”. “Il Pd –ha aggiunto Guccione- l’11 e il 12 dicembre prossimi, attraverso i banchetti allestiti nelle piazze di 200 comuni, si mobiliterà per portare al centro dell’agenda politica nazionale il Mezzogiorno e i problemi che quotidianamente vivono i cittadini alle prese con una crisi economica che aggrava ulteriormente le loro già difficili condizioni materiali di vita”

Gentile (Pdl) "In Calabria ha fallito tutto il centrosinistra"

03 dic 09 “Quando una coalizione fallisce un progetto politico, e può accadere, non è mai chi la presiede l’unico responsabile. Del resto, le esperienze di Governo che chiudono una legislatura hanno due opzioni: se si ritiene di avere governato bene si ricandida l’uscente, quando lo si manda a casa si ammette, invece, che il ciclo quinquennale è stato disastroso”. Lo afferma il vice coordinatore regionale del Pdl, Antonio Gentile. “Sento dire che nel Pd e nel centrosinistra - aggiunge Gentile - si discute su Loiero e su come disfarsene, come se egli avesse governato da solo in questo lungo quinquennio. Gli uomini dell’area diessina hanno avuto la Presidenza del Consiglio Regionale (e stante al numero di leggi approvate non mi pare che si possa parlare di bilancio positivo), la vicepresidenza dell’esecutivo e assessorati pesanti come il bilancio, la sanità, le attività produttive”. Secondo Gentile, “il disegno di D’Alema è improntato al cinismo: pur di perpetuare il potere, sarebbe capace di dissociarsi da Vendola, Loiero o Bassolino, uomini che ha difeso sino all’altro giorno e che in alcuni casi sono stati determinanti per far eleggere il suo delfino alla segreteria del partito. Il Pd avrebbe avuto credibilità maggiore se avesse portato fino in fondo l’idea, poi abortita, di Minniti di anticipare la fine della legislatura: tutto questo non è stato fatto e oggi il tempo delle differenziazioni è scaduto”. Per Gentile, infine, “la validità della candidatura Scopelliti è data anche dalla sintonia registrata con l’Udc su una piattaforma di percorso comune: sintonia che esclude qualsiasi altra prospettiva per il centrosinistra calabrese”.

N. Oliverio (PD) "Nella finanziaria ignorata l'agricoltura"

03 dic 09 “Non è mai troppo tardi se perfino il presidente nazionale della Coldiretti si è accorto che “i fondi stanziati nella finanziaria per l’agricoltura sono del tutto insufficienti e ben lontani dagli impegni assunti dal governo”. Non intendiamo polemizzare con nessuno, tantomeno con il presidente di un’associazione come la Coldiretti che nel passato ha promosso tante battaglie a favore dell’agricoltura e a servizio degli operatori del settore primario. Ma è evidente che con questa finanziaria il Governo ha superato se stesso: pochissime risorse nonostante le tante promesse”. Lo ha dichiarato il capigruppo del Pd nella commissione Agricoltura della camera, Nicodemo Oliverio. “Eppure al difficile congiuntura economia che ha intaccato l’agricoltura italiana e l’intero sistema agroalimentare avrebbe richiesto che il governo e, in particolare il ministro Zaia, si rimboccassero le maniche e mettessero le mani nel portafoglio - ha aggiunto - per creare le condizioni per il rilancio competitivo del settore. Così non hanno fatto nonostante le piazze della nostra penisola stanno ospitando ormai da mesi pacifiche manifestazioni di protesta di tutto il mondo agricolo”.

Callipo “Berlusconi ci dica quando sarà finita la A3”

03 dic 09 “La visita del Presidente Berlusconi, in una regione abbandonata dal Governo e in mano a una Regione allo sfascio, è più che gradita. Se il presidente Berlusconi intende darle senso, l’opportunità ce l’ha: dica ai calabresi, pubblicamente, quando l’autostrada sarà terminata”. Questo quanto afferma l’industriale Pippo Callipo sulla visita di Berlusconi in Calabria. “Pronunci, solennemente, -afferma- il giorno, il mese e l’anno. Assuma un impegno d’onore e dica il prezzo che è disposto a pagare, qualora l’impegno cadesse nel nulla. Di sicuro, le promesse vaghe avvalorerebbero soltanto la tesi che la discesa in Calabria del Presidente Berlusconi non è che un pretesto. Se inoltre volesse lasciare una traccia operativa del suo sopraggiungere in Calabria, da “uomo del fare” come gli piace definirsi, il Capo del Governo porti con sé il più volte annunciato provvedimento di commissariamento della sanità calabrese; commissariamento da affidare, però, non ai responsabili del suo fallimento, ma a tecnici di comprovata esperienza e competenza.”

Bova "Primarie, le scelte le faranno i calabresi"

03 dic 09 “Sono convinto che è buona cosa che le scelte le facciano i calabresi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, stamani a Catanzaro per la conferenza sulle minoranze linguistiche indetto dall’assessore Damiano Guagliardi, rispondendo ad una domanda sulle primarie. “In un’epoca - ha aggiunto - dove vogliono scegliere tutto altrove secondo me bisogna assumersi la responsabilità di decidere dove andare e con chi, sempre però nel rispetto delle regole democratiche. Sono orgoglioso di essere stato, insieme ad Agazio Loiero, cofirmatario di questa legge sulle primarie. Ed in questo senso io le primarie le ho già fatte. Io sono perché si svolgano primarie vere”.

Talarico (Udc) “Non partecipiamo alle primarie”

03 dic 09 “Quando abbiamo espresso il nostro voto favorevole alla legge che ha istituito le primarie per la scelta dei candidati a Presidente della Regione Calabria abbiamo inteso fornire il nostro contributo a un progetto mirante a favorire la più ampia partecipazione democratica nei processi decisionali della politica”. Lo afferma il consigliere regionale e segretario regionale dell’Udc, Francesco Talarico. “Abbiamo aderito -aggiunge- con convinzione, nella certezza che nel nostro Paese, e a maggior ragione in una realtà difficile come quella calabrese, sia importante restituire sovranità ai cittadini, favorendone la partecipazione nei processi di selezione dei gruppi dirigenti e dando vita ad una vera democrazia partecipativa. Molti lo predicano solo a parole ma quasi nessuno davvero è impegnato a restituire nei fatti lo “scettro” al cittadino-elettore. Basti pensare, del resto, alle elezioni per il Parlamento regolamentate da una normativa che vede ormai deputati e senatori di fatto nominati da oligarchie, con i cittadini-elettori spogliati delle loro prerogative costituzionali, e in questo solco si colloca la nostra battaglia nazionale per il ripristino del voto di preferenza. In una Calabria segnata storicamente da un vero e proprio abisso che separa gli amministratori dagli amministrati e i Palazzi dalla gente, ci è sembrato doveroso garantire ai cittadini calabresi un “di più” di partecipazione democratica e popolare. Detto questo, però, noi diciamo con chiarezza che non intendiamo partecipare alle “primarie” convocate per il prossimo 10 gennaio. Allo stato non ci sono ancora programmi definiti nè progetti politici offerti ai cittadini per chiedere la fiducia e, per qual che riguarda l’Udc, con i quali confrontare i punti programmatici che, per noi, sono quelli che abbiamo già definito con un’ ampia, serrata e partecipata “campagna” di ascolto e consultazione con le forze sociali, il volontariato e l’associazionismo di tutta la regione. Mancano, almeno per ora, pure alleanze sancite da patti chiari e leali e coalizioni politiche legate da convincente coesione. In questa situazione, allo stato ancora indefinita e non chiara, non ci resta che augurare, perciò, il più sincero buon lavoro a quanti si accingono a correre verso l’appuntamento del 10 gennaio. Noi preferiamo continuare a lavorare per un progetto politico di governo per una nuova Calabria e a questo obiettivo dedicheremo tutte le nostre energie per presentare ai calabresi – alle donne, ai giovani, agli anziani, agli imprenditori e alle famiglie – una credibile e autorevole prospettiva di governo per i prossimi cinque anni.

Laratta (Pd) “Primarie inutili”

03 dic 09 Nel corso di un incontro che si è svolto stamane a Cosenza tra l'on. Franco Laratta (Pd) e un folto gruppo di dirigenti e amministratori locali del Pd, il deputato ha espresso alcune preoccupazioni sulle prossime scadenze elettorali in Calabria. "Credo che sia giunto il momento che il Pd calabrese dimostri coraggio e unità. Vedo un'assenza preoccupante di dibattito sull'intero scenario politico calabrese. IL pd deve uscire da questa fase di incertezza legato alla scelta del candidato presidente. Il rischio è molto alto: se il pd non esprime una posizione forte e chiara, le elezioni si fanno difficili e complicate da gestire. Le stesse primarie rischiano di giungere in ritardo, tanto da apparire inutili, se non dannose. Ancor di più se lo scontro vero e proprio si concentra tra Loiero e Bova (nonostante la candidatura di Doris Lo Moro). Uno scontro che appare incomprensibile agli occhi della gente. La calabria si aspetta dal Pd una proposta forte e condivisa, in grado di mettere in piedi una coalizione vincente. Ma poi, le primarie si devono svolgere su un progetto politico e su un programma di governo della Regione. E' grave se la discussione dovesse rimanere ferma sui nomi: sarebbe come banalizzare le stesse primarie, svuotarle. Altro punto debole di questo momento politico: ma che fine hanno fatto le nuove generazioni del Pd calabrese? Non hanno niente da dire? Non hanno proposte da fare? E' davvero sconfortante assistere al silenzio di una generazione che dovrebbe invece prendere in mano le sorti della politica calabrese. E che invece gioca ruoli del tutto secondari, evidentemente non messa nelle condizioni di muoversi e agire".

Intesa tra Provincia, Fcl e Parco della Sila sul recupero della ferrovia tra Moccone e S.Giovanni

03 dic 09 Provincia di Cosenza, Ente Parco nazionale della Sila e Ferrovie della Calabria hanno sottoscritto un’intesa per il recupero e la valorizzazione a fini turistici della tratta ferroviaria a scartamento ridotto che va da Moccone a San Giovanni in Fiore. L’intesa, che prelude all’utilizzo della tratta, attraversata dal treno a vapore, è stata sottoscritta dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, dal direttore generale delle Ferrovie della Calabria, Giuseppe Lo Feudo e dal presidente del Parco Sonia Ferrari. “Obiettivo del progetto - riporta una nota - è il recupero e la valorizzazione a fini turistici della tratta ferroviaria a scartamento ridotto, una delle strade ferrate altimetricamente più alte d’Europa, che attraversa luoghi di rara suggestione. Le opportunità a sostegno del progetto sono quelle derivanti dal quadro di programmazione comunitario 2007-2013 che consentiranno l’attuazione di previste iniziative di turismo sostenibile sul territorio silano, mobilità eco-compatibile, divulgazione del patrimonio culturale e paesaggistico, promozione dell’offerta eno-gastronomica”. “Linee presenti ancora nell’intesa - prosegue la nota - sono quelle relative ad interventi di natura diversa, comprendenti sia la ristrutturazione della linea ferrata che dei caselli lungo la tratta la ristrutturazione, nonché di immobili originariamente adibiti a stazioni di sosta e destinati ad una serie di attività turistico - ricettive, quali centri di accoglienza e di orientamento alla visita del Parco, B&B, ristoranti tipici, vendita di prodotti locali e di gadget del Parco, centri didattici del Parco, e comunque azioni volte all’offerta di servizi di accoglienza e di intrattenimento per i turisti”. “La sottoscrizione di questo importante protocollo- afferma Oliverio - è sicuramente un primo tassello di una direttrice che porta verso un più ampio progetto di sviluppo sostenibile per un’area che non è solo un patrimonio, naturalistico, antropologico, culturale, della nostra provincia ma una fra le più interessanti dell’Italia. Rilanciare il vecchio tracciato ferroviario che attraversa la Sila utilizzando il “treno del Parco” con la locomotiva a vapore costituisce motivo di attrazione turistica e di recupero di una tradizione che ha segnato per decenni la vicenda economica e sociale dell’altopiano silano”.

Cerca con nell'intero giornale:

-- >Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

ShinyStat

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti