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Notizie di Politica

 

Guccione (Pd) chiama a raccolta le forze politiche all’opposizione di Berlusconi

01 dic 09 “Il Pd è fortemente impegnato per la realizzazione di un nuovo centrosinistra in Calabria e, in questa prospettiva, si rivolge a tutte le forze politiche collocate all’opposizione del Governo-Berlusconi, ponendo al centro programmi e contenuti di una politica in grado di assumere con coerenza e concretezza il Mezzogiorno e la Calabria come risorse del Paese”. E’ quanto afferma, in una nota, il Segretario regionale del Pd, Carlo Guccione. “C’è bisogno –aggiunge Guccione- di dar vita ad un’impostazione radicalmente alternativa alla deriva antimeridionalistica di un Governo e di un centrodestra che stanno facendo pagare prezzi amari a questa parte del Paese in termini di tagli consistenti alle risorse già destinate all’ammodernamento infrastrutturale, al sostegno alle imprese e alle politiche sociali. E’ per questo che riteniamo importante costruire un rapporto con l’Udc, la cui impostazione politico-programmatica, soprattutto nel Mezzogiorno, è assai vicina alla nostra ed è chiaramente alternativa a quella del centrodestra. Anche nelle realtà locali questa impostazione si esprime in modo positivo e, in alcuni casi, convergenti. E’ significativo, in tal senso, il voto registrato ieri nel Consiglio Provinciale di Cosenza su un atto qualificante quale l’assestamento di bilancio che ha visto, con motivazioni di condivisione sul merito della proposta, l’astensione dell’Udc e il voto favorevole dell’MPA”. “Ritengo particolarmente importante –prosegue Guccione- la maturazione di un processo positivo di dialogo con queste forze anche perché esso parte dal basso, dai territori. Per questo motivo credo occorra accelerare questo percorso di dialogo e di confronto politico a partire dalle realtà locali impegnate nelle elezioni dei sindaci e dei Consigli comunali nella prossima primavera. In tutti i grossi centri il Pd deve compiere ogni sforzo per costruire alleanze larghe e dar vita ad un nuovo centrosinistra, coinvolgendo l’Udc in un confronto fecondo, per elaborare programmi rispondenti alle esigenze di crescita e di rinnovamento dei territori”. “Per questo motivo –conclude il Segretario regionale del Pd- rivolgo un appello ai dirigenti locali del Pd e del centrosinistra a mettere in campo ogni iniziativa in questa direzione, per aprire con coraggio e determinazione una fase nuova, che consenta di mettere in campo energie vaste ed un progetto inclusivo capace di unire il campo delle forze democratiche che si oppongono alla deriva negativa determinata dal governo di centrodestra alla guida del Paese”.

Pacenza (Pdl) “Che fine hanno fatto i fondi Pai della Regione?”

01 dic 09 ''Dove sono andati a finire i 150 milioni di euro che la Regione ha fissato in bilancio per il Piano di messa in sicurezza delle aree ad alto rischio idrogeologico (Pai) della Calabria?''. Il consigliere regionale del Pdl, Salvatore Pacenza, rinnova l'interrogativo alla giunta regionale, dopo la protesta messa in atto dal sindaco di Ciro' Superiore, Mario Caruso, che lo scorso ottobre si e' incatenato nella sala consiliare di Palazzo Campanella (sede del Consiglio regionale della Calabria) ''per accendere i riflettori sulla pesante situazione che gli amministratori investiti dal problema sono costretti ad affrontare ad ogni nuova perturbazione, anche di lieve entita'''. ''Tali somme - prosegue Pacenza - non sono mai state realmente traslate nelle casse degli Enti territoriali interessati. Si attende forse che una nuova sciagura, come quella registrata di recente nel Messinese, accada nuovamente?''. Secondo il Piano redatto dalla Provincia di Crotone, spiega il consigliere del Pdl, sono 78 le aree del territorio ad alto rischio idrogeologico. Nel caso di Ciro' Superiore ''la Regione Calabria non ha mai trasmesso al sindaco Caruso la determinazione secondo la quale l'Ente ripartisce le somme per le varie aree contenute nel Pai, sebbene la cittadina sia inserita al suo interno. L'unico dato certo al riguardo arriva dal Comit (Comitato per i dissesti idrogeologici), presieduto dal presidente dell'Ente intermedio Stanislao Zurlo, che ha previsto 3 milioni di euro per gli interventi da effettuare nel centro abitato e un milione di euro per le strade provinciali limitrofe''. ''Se cosi' fosse -insiste Pacenza- si tratterebbe di cifre del tutto insufficienti a coprire l'entita' degli interventi di cui necessita il piccolo borgo del crotonese. Secondo i progetti depositati dall'Amministrazione Caruso, infatti, occorrerebbero ben 10 milioni di euro per gli interventi nel centro abitato e almeno 2 o 3 milioni di euro per l'adeguamento delle strade''. ''Ma sull'argomento -lamenta il consigliere- al giorno d'oggi, tutto tace. Un silenzio calato anche sul riconoscimento delle somme urgenti spese per gli interventi straordinari delle alluvioni registrate tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009. La Regione ha riconosciuto la corresponsione delle somme al 50 percento, comunicando di restituirle solo con l'avvio d'esercizio previsto per il 2010. Tutto cio' -conclude- mentre l'inverno e' nuovamente alle porte''.

Lo Moro (Pd) “Commissione giustizia approvi legge che vieti campagna elettorale a sorvegliati speciali”

01 dic ’09 " La commissione Giustizia alla Camera approvi il disegno di legge che vieta ai sorvegliati speciali di svolgere attività di propaganda elettorale, all’ordine del giorno di domani. L'obiettivo è di ostacolare l'intreccio mafia-politica e garantire l'agibilità democratica in zone del paese in cui la politica quando cerca il consenso, e in particolare i voti, non si fa troppi scrupoli.” Lo ha dichiarato Doris Lo Moro deputata del Partito Democratico. "Il provvedimento, che ha trovato sostanziale consenso in tutti i gruppi parlamentari - spiega Doris Lo Moro - introduce una duplice novità: per un verso, i sorvegliati speciali, che, sulla base della normativa previgente non possono né votare né essere votati, non potranno neanche svolgere attività di propaganda elettorale; per un altro, le conseguenze del mancato rispetto di tale divieto ricadranno anche sui beneficiari dell'attività di propaganda che abbiano consapevolmente richiesto o sollecitato il sostegno elettorale." "E' auspicabile un'accelerazione nell'approvazione del disegno di legge per consentire l'applicazione dei divieti sin dalle consultazioni elettorali della primavera 2010. Sarebbe un gesto concreto di attenzione per le regioni, soprattutto quelle meridionali, maggiormente oppresse dalla presenza di una criminalità aggressiva ed invasiva che - conclude Doris Lo Moro - ha spesso condizionato le scelte elettorali e portato, in particolare, allo scioglimento di decine e decine di consigli comunali."

Laratta (Pd) "Berlusconi inserisca norma che faccia decadere eletti mafiosi"

01 dic 09 "Se il cavaliere dice di volerla combattere e di volere veramente rompere lo 'storico' rapporto fra mafia e politica, faccia una cosa rapida, onesta, intelligente: inserisca in uno dei prossimi provvedimenti, una norma semplicissima e molto efficace che preveda l'immediata decadenza degli eletti (sindaci, consiglieri regionali, parlamentari) che risultino aver beneficiato dei voti delle associazioni malavitose. E che preveda anche il divieto di propaganda elettorale da parte di mafiosi, anche di quelli pregiusdicati, dei sorvegliati speciali ecc.". E' quanto afferma Franco Laratta parlamentare calabrese del PD. "Oggi,-spiega Laratta-per un vuoto nell'ordinamento, un capoclan può tranquillamente fare campagna elettorale: non è vietato! Si tratta, in buona sostanza, di anticipare le norme previste dalla cosiddetta proposta di legge 'Lazzati' (dal nome del Centro Studi che l'ha proposta molti anni fa, su idea del giudice della Corte di Cassazione, il calabrese Romano De Grazia) che giace da anni in parlamento (sono tra i deputati che l'ha sottoscritta nella precedente e nell'attuale legislatura) e che è in discussione alla Commissione Giustizia. Qui, però, rischia di impantanarsi come molti altri provvedimenti legislativi. Si potrebbe invece anticiparla e farla approvare dalle Camere, dimostrando così nei fatti che si vuole davvero interrompere quel dannato rapporto che da decenni stringe le mafie con una parte del mondo della politica e delle istituzioni. Rapporti stretti sin dall'unità d'Italia, per poi essere confermati dall'intesa con gli Alleati che hanno liberato l'Italia, fino ad alcuni drammatici fatti negli anni '60 e '70. E anche più recentemente negli affari che la mafia ha fatto con politici e imprenditori in molte regioni italiane, nei fatti di sangue, nelle stragi. La Mafia condiziona la politica e le istituzioni, fa eleggere uomini di fiducia, partecipa regolarmente alle campagne elettorali nei comuni e nelle regioni. Se non fermiamo questo rapporto, rompendolo definitivamente, non si può parlare di vera lotta alla mafia! C'è, dunque, un modo efficacissimi per rompere questo 'storico' e drammatico rapporto di affari e di interessi reciproci: stabilire per legge che gli eletti grazie a voti mafiosi decadono immediamente. O meglio: vengono prima sospesi dagli incarichi, poi a processo ultimato decadono. Così, in maniera chiara e semplice. E che nessuno dica che si tratta di norme eccessive, troppo forti, forse incostutizionali.... Non è così. Chi lo dice finge di non vedere e di non sapere che le organizzazioni criminali sono penetrate dappertutto, controllano buona parte dei territori centro-meridionali, avanzano rapidamente nel nord Italia. In moltissime istituzioni si trovano eletti che rispondono direttamente o indirettamente alle organizzazioni mafiose".

L'ass. Guagliardi promuove convegno sulle minoranze linguistiche

01 dic 09 Valorizzare le minoranze linguistiche presenti in Calabria ed utilizzare i territori dove sono presenti come poli di attrazione per il turismo. E' questa l'idea dell'assessore regionale al turismo, Damiano Guagliardi, che stamani a Catanzaro, nel corso di una conferenza stampa, ha parlato anche della possibilità di proporre all'Unesco il riconoscimento delle minoranze linguistiche come patrimonio dell'umanità. E proprio delle minoranze linguistiche si parlerà nel corso di un convegno in programma a Catanzaro il 3 e 4 dicembre. Alla manifestazione hanno dato adesione la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, gran parte delle Regioni e delle Province interessate, nonché numerosi comuni, dal Trentino alla Sicilia, parlamentari, studiosi ed università. Nel corso del dibattito sarà fatto un bilancio, a dieci anni dalla sua approvazione, della legge di attuazione del principio costituzionale previsto dall'articolo 6, riflettendo sull'attualità, sull'adeguatezza e sull'attuazione completa della legge. "Abbiamo deciso - ha detto Guagliardi - di promuovere questo importante appuntamento perché la Calabria vanta nel suo territorio delle minoranze linguistiche storiche di importanza straordinaria, l'arbereshe, la grecanica e la occitana, legate intimamente con la storia dell'Italia e dell'Europa e quindi patrimonio comune dei popoli contemporanei. In questo convegno si discuterà della questione delle minoranze ma in particolare, per quanto riguarda la Calabria, vuole affrontare un tema generale che riguarda tutta la comunità nazionale e cioé l'immigrazione, l'accoglienza dei migranti e e la costruzione di una società plurietnica e interculturale". Le comunità alloglotte di Calabria, dislocate nelle province di Catanzaro, Crotone, Cosenza e Reggio Calabria, interessano 40 Comuni con una popolazione complessiva di circa 103.500 abitanti. Il Dirigente del Settore Promozione Turistica della Regione, Pasquale Anastasi, nel corso della presentazione del convegno, ha evidenziato che "questa iniziativa rappresenta un momento particolare per il turismo calabrese. Ci stiamo sforzando per la programmazione turistica del 2010 e questa iniziativa si inserisce a pieno titolo perché le minoranze linguistiche sono un valore aggiunto da offrire a coloro che vogliono visitare la Calabria". Il dirigente regionale Mimmo Schiavo ha sostenuto che "bisogna creare una sinergia tra patrimonio culturale materiale e quello immateriale. E le minoranze linguistiche presenti in Calabria potrebbero candidarsi a diventare patrimonio dell'Unesco".

Aloise nominato presidente della Commissione regionale di garanzia del PD

01 dic 09 Presso la Sede Regionale del Partito Democratico a Lamezia, si è riunita la Commissione Regionale di Garanzia, presenti componenti: Giuseppe Aloise, Giuseppe Campisi, Gaetano Ciccone, Pietro Midaglia e Carmelo Salvino. Il Segretario Regionale Carlo Guccione ha introdotto la riunione ricordando a tutti la fase estremamente delicata ed impegnativa che ha di fronte il Partito ed ha chiesto alla Commissione di dare il proprio fattivo contributo per aiutare il partito ad insediarsi con sempre maggiore forza nel territorio ed accrescere, nel rispetto delle regole la propria capacità di iniziativa politica; ha quindi proposto di eleggere a presidente della Commissione l’Onorevole Giuseppe Aloise. Tutti i presenti hanno accettato e votato all’unanimità tale proposta e, concordando con le valutazioni di Guccione, hanno garantito il loro massimo impegno a sostegno del partito e del suo funzionamento nel più corretto rispetto delle regole. Guccione concludendo ha ringraziato tutti per la disponibilità e per la collaborazione che daranno al partito.

Loiero il 3 dicembre a Lamezia presenta i progetti FSE

01 dic 09 I progetti realizzati col Fondo sociale europeo e i nuovi finanziamenti dell’Fse legati al Por 2007-2013 saranno illustrati dopodomani, giovedì 3 dicembre, alle ore 9, presso la Fondazione Mediterranea Terina (ex Centro Agroalimentare) di Lamezia Terme nel corso dell’incontro aperto a tutti i cittadini calabresi e organizzato dal dipartimento Lavoro e Formazione professionale dell’assessorato alla Programmazione nazionale e comunitaria della Regione. All’incontro è confermata la partecipazione del presidente della Regione Agazio Loiero. I lavori saranno coordinati da Marinella Marino, dirigente del dipartimento Lavoro e Formazione Professionale della Regione. Nuove imprese, nuovi posti di lavoro, nuove possibilità per le classi sociali svantaggiate sono solo alcuni dei temi che verranno illustrati nel corso della giornata in cui si farà anche un focus sui sette assi prioritari di finanziamento del Fondo Sociale Europeo legati al Por 2007-2013. Un nuovo filo diretto, insomma, tra Calabria, cittadini calabresi ed Europa dopo la due giorni di Sibari, del giugno scorso, in cui la Calabria ha ottenuto il plauso della Commissione Europea per i risultati raggiunti nell’azione di recupero dei fondi relativi alla programmazione 2000-2006 che rischiavano di andare perduti.

Callipo “Riqualificare la spesa pubblica della Regione”

01 nov 09 “Mi auguro che la Corte dei Conti e le Autorità di controllo della spesa pubblica, siano vigili nell’agire, perché con questa Regione privata di una burocrazia autonoma dalla politica, nonché di efficaci anticorpi che garantiscano il rispetto delle leggi e delle norme di buona gestione finanziaria, soprattutto in prossimità della campagna elettorale può accadere di tutto”. Lo afferma l’industriale Pippo Callipo, candidato alla Presidenza della Regione. “Sul forte bisogno di lavoro che c’è in Calabria, -aggiunge Callipo- la politica, anziché produrre riforme generali, specula continuamente. Cosi vanno avanti le prese in giro, un esempio è la proroga della Fondazione Tommaso Campanella, per cui non è in discussione la qualità delle prestazioni mediche o l’esigenza dei malati di potersi curare in Calabria, ma l’oscurità della gestione amministrativa e il fatto che a presiederla c’è già un candidato alla Regione. Idem per le consulenze. Da un lato si proroga la conclusione di un’esperienza amministrativa fallimentare, gestita dal centrodestra prima e dopo da questo centrosinistra, com’è la Fondazione Campanella, con una legge regionale che dimentica persino l’inesistenza dell’autorizzazione all’esercizio ed all’accreditamento, com’ è stato certificato dalla Commissione Aziendale per l’autorizzazione e l’Accreditamento dell’Azienda sanitaria di Catanzaro, dall’altro va avanti la pratica della “consulenza” che non si nega a nessuno, tanto più se non ha meriti e competenze, che questo centrosinistra contestava con clamore al centrodestra di Chiaravalloti e che adesso è diventata l’unica sua strategia per catturare il consenso, al punto che per nobilitarla la si infiocchetta con la falsa definizione di Sottosegretariato, quando nello Statuto vigente di Sottosegretariati non c’è traccia. Tutto ciò è davvero inaccettabile e pone fortemente il tema della riqualificazione e del controllo della spesa pubblica che dovrebbe interessare sindacati e forze sociali indistintamente e senza cui non ci potrà essere sviluppo ed occupazione. In una terra che vive, come denunciano Istituti autorevoli e lo stesso Sindacato, una condizione economica e sociale che la pone agli ultimi posti in Europa per qualità della vita e “Pil”, servirebbe una immediata sterzata per destinare le risorse a fini produttivi.”

Lo Moro "Le primarie devono essere una cosa seria"

01 dic 09 “C’è un conflitto (di interessi?) latente in questa questione, che vede coinvolti come futuri possibili candidati soggetti che determinano il contenuto, le modalità e i tempi delle primarie, che non lascia del tutto tranquilli”. Lo sostiene il deputato del Partito democratico, Doris Lo Moro, in merito all’iter che sta portando la Calabria alle elezioni primarie in vista delle elezioni regionali. Lo Moro, infatti, in una nota evidenzia le scelte compiute sino ad oggi, ma anche il ritardo nella pubblicazione del decreto di indizione delle primarie, fissate per il prossimo 10 gennaio, e alle quali Lo Moro ha già annunciato di volersi candidare. “Le primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Giunta regionale - ha aggiunto - sono e devono essere una cosa seria. Lo sosteniamo in tanti. Lo deve credere chi accetta la sfida di candidarsi senza sentirsi un candidato “naturale” o “necessario”. Lo devono credere soprattutto i cittadini per parteciparvi. Eppure la legge regionale che le ha introdotte nel nostro sistema è stata corretta in pochissimo tempo più volte e non su questioni marginali. E la stessa data, prevista inizialmente per il 12/13 dicembre è slittata prima al 20 dicembre e poi al 10 gennaio. Ci sono state sicuramente delle ragioni anche per quello che appare un ritardo nella firma del decreto e ne sono a conoscenza, si suppone, i soggetti che, all’attualità, guidano la Giunta e il Consiglio regionale. Spero - sostiene Lo Moro - anche che abbiano informato i segretari di partito anche se so che il segretario del PD quando è stato deciso lo slittamento della data dal 20 dicembre al 10 gennaio non ne conosceva le ragioni. Io comunque continuo a credere che si tratta di una cosa seria e attendo di conoscere la data definitiva del voto e la data di scadenza per il deposito delle candidature”. Rispetto ai contenuti, Lo Moro dichiara: “Per cominciare a portare il discorso sui contenuti, comunico il mio impegno a rifiutare i voti di mafia sin dalla fase delle primarie e a considerare già vigente e valido anche per le primarie il divieto di propaganda per i sorvegliati speciali che dovrebbe essere introdotto a breve, per le consultazioni elettorali, dal Parlamento italiano. Un altro impegno che assumo è di dare senso e sostanza alla trasparenza nell’agire politico, comunicando preventivamente le ragioni delle mie scelte alla cittadinanza e alla politica che hanno diritto di sapere. È un impegno che possono assumere Loiero e Bova? Giudicando da quello che sta succedendo sinora sulle primarie - conclude Lo Moro - sembrerebbe di no”.

Mancini (Pdl) “Contro Scopelliti nemici del cambiamento”

01 dic 09 “La sfida che Giuseppe Scopelliti sta affrontando e che ogni giorno registra il consenso di un numero sempre più grande di donne e di uomini è talmente ambiziosa da far tremare i polsi: cambiare in profondità la Calabria mettendo definitivamente da parte il malgoverno, il clientelismo e le connivenze alimentati dalla fallimentare gestione Loiero, ma anche presenti negli anni precedenti”- così Giacomo Mancini del PDL. “Ed è proprio per scongiurare questa rivoluzione profonda e insieme tranquilla per la quale è impegnato Scopelliti - ha continuato Mancini - che i nemici del cambiamento stanno utilizzando ogni azione per tentare di offuscare la sua azione amministrative, per colpire la sua credibilità politica, arrivando anche a mascariare anche la sua persona. La condanna al danno erariale della Corte dei Conti- ha proseguito Mancini- comminata sulla scorta della relazione di un magistrato che è anche consulente profumatamente pagato della giunta Loiero è una vergogna che grida vendetta. Ma non è l’unica azione contro Scopelliti: egli è quotidianamente vittima di illazioni, parole a mezza bocca, messaggi oscuri tipici di un linguaggio mafioso che evidenzia la cifra dei nostri avversari. Ma la virulenza degli attacchi e i settori opachi dai quali provengono – ha concluso Mancini- rappresentano l’ennesima dimostrazione del sostegno che merita la battaglia di Giuseppe Scopelliti e di quanto sia importante la sua vittoria per costruire un futuro migliore per la Calabria”.

Nominato responsabile UO Affari Presidenza Regione con delega al Porto di Gioia

01 dic 09 Il Presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, con proprio decreto, ha nominato l’avvocato Sergio Laganà, responsabile dell’Unità Organizzativa Affari della Presidenza, con delega agli interventi per il Porto di Gioia Tauro. Lo rende noto Pantaleone Sergi, portavoce del presidente. Laganà avrà dunque la stessa delega assegnata in precedenza al sottosegretario Vincenzo Falcone, che si è dimesso dall’incarico. Proprio per tale motivo, Laganà nei prossimi giorni incontrerà Falcone per uno scambio di vedute nell’intento di proseguire l’impegno della giunta sul rilancio del Porto di Gioia Tauro, anche alla luce della programmazione prevista che ha impegnato un ammontare di circa duecento milioni di euro di fondi comunitari. Attraverso tale programmazione – riferisce ancora la nota del portavoce di Loiero - e con l’aggiunta di nuovi importanti servizi, si potrà attuare finalmente l’integrazione del Porto con i servizi ferroviari e stradali, premessa per la realizzazione di un sistema intermodale più competitivo.

Pizzini “Patto destra-sinistra per i lavoratori dell’Arssa”

01 dic 09 “Finalmente destra e sinistra in questa regione sono riusciti a mettersi d’accordo almeno su una cosa: riconoscere a valide professionalità degli enti ARSSA e AFOR il diritto a proseguire nel proprio lavoro”. Questo è quanto afferma in una nota il consigliere regionale del PDL Antonio Pizzini. “Ieri, nel corso del Consiglio Regionale, dopo un accorato appello del Consigliere del PdL, Antonio Pizzini, sulla prosecuzione e approvazione di una sua proposta di legge risalente al 29 dicembre dello scorso anno sulla “Trasformazione del rapporto di lavoro dei residui lavoratori precari dell’ARSSA da tempo determinato a tempo indeterminato” e di un emendamento al progetto di legge 382/8a (collegato alla manovra di finanza regionale 2009), approvato all’epoca dalla Commissione competente e giunto alla discussione del Consiglio Regionale, anche il capogruppo del PD in Consiglio Regionale, Nicola Adamo, si è detto favorevole (a nome di tutti i componenti, ndr) a smantellare in tempi brevissimi una chiara discriminazione umana e giuridica perpetrata nei confronti di validi lavoratori, valorizzando le competenze di quei dipendenti rimasti fuori da questo assurdo piano di riorganizzazione. “In un periodo di profonda crisi economica e del lavoro per la Calabria – ha affermato l’on. Pizzini – in un momento in cui si registrano le conseguenze di un territorio trascurato e martoriato dalla disattenzione dell’uomo, nessuno sembra volersi più occupare delle vicende e del destino di due grandi e importanti enti della nostra regione. Per rilanciare le attività dei Centri Sperimentali siamo riusciti a far diventare lavoratori a tempo indeterminato circa 230 dipendenti precari. Invece, in maniera del tutto singolare, da tale stabilizzazione erano stati esclusi solo i precari della Gestione Impianti Irrigui, che pure vantano rapporti di dipendenza ultraventennali, ovvero quelli degli impianti a fune e quelli che operano direttamente nell’ARSSA. Una fantomatica riorganizzazione e uno strano sconvolgimento delle strutture, pensato dal governo di centrosinistra alla guida della Regione, non ha apportato alcun risparmio sulle risorse che vengono assegnate annualmente all’ARSSA, così come è facile verificare dai bilanci. Anzi, si è apportato un pesante aggravio di spesa”. Affondando il suo attacco contro le promesse da marinaio del Presidente Loiero, il consigliere Pizzini ha voluto ricordare ai presenti in aula che “purtroppo, per quei lavoratori, il Governatore della Calabria decise di intervenire in Consiglio promettendo di stabilizzare tutti i precari entro lo scorso mese di settembre senza che questi dovessero passare necessariamente dall’approvazione del mio emendamento. Come volevasi dimostrare, quel termine è ampiamente trascorso e ciò che in Commissione era stato approvato e che il Consiglio si stava accingendo a varare, ad oggi, non solo non vede ancora la luce ma, per l’incomprensibile insensibilità del Presidente Loiero, continua a non offrire a quei padri di famiglia la giusta speranza ed il sacrosanto riconoscimento di quanto espresso per questa terra con il proprio lavoro”. “Ringrazio il collega Adamo – conclude l’on. Pizzini – per la sua sensibilità e per aver voluto riconoscere la giustezza di un atto con la determinazione espressa in aula a voler concludere in tempi brevi questa vicenda”.

Di Pietro candida Lilia Infelise alle regionali

01 nov 09 Si è tenuto Sabato 28 Novembre presso l’Hotel Holiday Inn di Cosenza l’incontro dibattito dal titolo “Commossi & Indignati: La Calabria che resiste”, che ha visto una folta partecipazione del mondo economico, della ricerca e della cultura. Scopo dell’iniziativa promossa e organizzata dalla economista calabrese Lilia Infelise è stato quello di mettere in relazione quanti in Calabria possono agire in modo attivo e responsabile per il cambiamento e un personaggio politico nazionale, l’on. Antonio Di Pietro presidente del partito Italia dei Valori. Dopo un saluto introduttivo dell’on. Ignazio Messina commissario di Italia dei Valori Calabria, Lilia Infelise economista dell’innovazione e presidente del Centro di Ricerca Artes con sede a Tarsia (CS) ha affrontato il tema: “I punti qualificanti di un progetto straordinario per un momento straordinario della nostra regione”, frutto di un lavoro di ascolto e confronto avviato da anni dalla Infelise su tutto il territorio calabrese. E’ stata una occasione di grande partecipazione con le testimonianze di imprenditori, formatori, ricercatori, promotori di movimenti per la cittadinanza attiva e giovani studenti che hanno raccontato brevemente la loro esperienza. L’on. Di Pietro ha assistito e ascoltato attentamente quanto detto in sala e, durante il suo intervento, ha ufficialmente offerto a Lilia Infelise la candidatura al Consiglio Regionale nelle fila dell’Italia dei Valori; “La Infelise - ha detto Di Pietro - rappresenta un valore aggiunto per il nostro partito e per la Calabria intera. Se ha deciso di scendere in campo, mettendo a disposizione di tutti le proprie competenze professionali maturate con successo in anni di impegno e in ambiti di eccellenza, questo è un segnale chiaro di come la società civile sia stanca dei politici di professione ed abbia la voglia di diventare soggetto attivo del cambiamento in questa regione e nella nazione intera” - Di Pietro ha aggiunto - “C’è bisogno di una classe dirigente politica diversa (…) e io sono qui anche per questo, testimoniare come attraverso IDV si può rilanciare non iscritti, ma calabresi di valore per una proposta alternativa di governo del territorio”.

I consiglieri del PD della Comunità Montana Serre si autosospendono dal partito

01 dic 09 I consiglieri del Pd della comunità montana delle Serre, Raffaele Lo Iacono, Vincenzo Damiani, Bruno Tassone, Pino Pellegrino, Teresa Mazzotta e Giovanni Serratore, hanno deciso di autosospendersi dal partito. “Il marasma – è scritto in una nota dei consiglieri – è portato avanti dagli attori ed il presidente della Comunità montana, Pasquale Fera, è un attore principale. D’altronde Fera si ritiene del Pd ma ha spiegato che manterrà la sua posizione fin quando non verrà chiarita la posizione del Pd in tutti gli enti. Dato che Guccione è divenuto segretario con il preciso obiettivo di dare unità e forza al Pd in tutte le sue ramificazioni, la conseguenza logica è che in questo momento fondamentale vanno annientati tutti i trasversalismi poichè in campagna elettorale non ci possono essere inciuci che prestano il fianco ad attacchi. Resta inteso che nessuno sta tentando di sostituire Fera. Abbiamo deciso di procedere con l'autosospensione dal partito e di chiedere a Guccione e ai nostri rappresentanti istituzionali di farsi promotori di una linea univoca del Pd e di farsi carico di questa difficile situazione”. “Entro pochi giorni - prosegue la nota - presenteremo una mozione di sfiducia a Fera ispirata dalla necessità di fare una differenza netta fra centrodestra e centrosinistra. L'autosospesione durerà fin quando Guccione non provvederà all’espulsione di chi, invitato a tornare sui suoi passi, continui a mantenere posizioni di ambiguità. Fra l’altro, alla Comunità montana non c'è una maggioranza e quindi è strumentale il rinvio della nomina del presidente del consiglio e delle modifiche allo Statuto e inoltre essa si regge in piedi perchè il bilancio è passato con il voto determinante di Bruno Tassone che allora era fiducioso delle buone intenzioni di Fera”.

Ass. Graziano “Solido il bilancio della Provincia di Cosenza”

01 dic 09 Grande soddisfazione ha espresso l’Assessore provinciale al Bilancio, Antonello Graziano, alla luce dei segnali positivi (voto a favore dell’Mpa ed astensione dell’Udc) giunti dai banchi dell’opposizione nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Provinciale di Cosenza. “La manovra contabile di circa un milione e 400 mila euro approvata nel corso della seduta consiliare di ieri e proveniente da maggiori entrate regionali e statali –ha dichiarato l’assessore Graziano- conferma la solidità di un’impostazione sana, sempre attenta ai bisogni reali delle popolazioni e dei territori. Fa enorme piacere, quindi, che alcuni gruppi consiliari dell’opposizione abbiano colto positivamente lo stato di buona salute economica-finanziaria dell’Ente, esprimendo il desiderio di essere maggiormente coinvolti per partecipare fattivamente alla programmazione delle risorse e alle scelte che si andranno ad effettuare nei prossimi mesi, mostrando così una predisposizione positiva al dialogo e al confronto, che sono i presupposti necessari per proseguire nell’azione di buongoverno che ha fatto della Provincia di Cosenza un ente a cui guardare con grande ammirazione ed interesse”.

Caligiuri “Non sono uscito da Idv”

01 dic 09 “Leggo sulla stampa che il mio rapporto con Italia dei Valori debba ritenersi concluso. Non so da quali fonti siano pervenute tali notizie che, per quanto mi riguarda, sono solo il frutto di fantasia”. Lo afferma il consigliere provinciale Mario caligiuri. “Il voto favorevole ad una variazione di bilancio –afferma Caligiuri- che prevedeva, fra l’altro, somme in entrata, non significa la fine di un percorso con il partito con cui si condividono idee e posizioni nazionali. C’è un colloquio con il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio che dovrà vedere il coinvolgimento di Italia dei Valori nell’Esecutivo Provinciale e che, per la verità, non è mai stato smentito. Anzi, Oliverio ha sempre riconosciuto in IdV un partito che può dare un grande contributo alla crescita dell’Ente da lui presieduto. Si tratta ora solo di definire quello che a suo tempo è stato concordato. Sono convinto che, al più presto, tale impegno troverà il giusto riconoscimento”.

Presentata dalla Provincia di Crotone la bozza del piano faunistico venatorio

01 dic 09 L’assessore alla Caccia ed alla Pesca, Franco Senatore, ha tenuto nei giorni scorsi nella sala Giunta, una riunione operativa per illustrare la bozza definitiva del Piano Faunistico Venatorio provinciale. Questo strumento di pianificazione nasce dalla L.R. n. 9 del 17.05.1996, “Norme per la tutela e la gestione della fauna selvatica e l’organizzazione del territorio ai fini della disciplina programmata dell’esercizio venatorio”, che stabilisce che ogni Provincia predisponga il rispettivo Piano Faunistico Venatorio in attuazione degli indirizzi regionali e nel rispetto degli atti di programmazione territoriale ed ambientale nazionali, regionali e locali. Il fine del piano è la conservazione della fauna selvatica, in relazione alla pressione venatoria, infatti la legge in materia stabilisce che, la pianificazione faunistico venatoria è finalizzata alla conservazione delle effettive capacità riproduttive della fauna, al conseguimento della sua densità ottimale nonché alla sua conservazione mediante la riqualificazione delle risorse ambientali e la regolamentazione del prelievo. Dopo aver illustrato l’importanza del Piano e tutti i passaggi espletati fino ad oggi per la redazione dello stesso, il dirigente del settore Attività produttive e agricoltura, avv. Antonio Leto, ha passato la parola ai funzionari, i dottori agronomi Loris La Greca e Patrizia Tronca, redattori del piano, per illustrare gli obiettivi individuati e le zone proposte in cui ricadranno i diversi istituti faunistico venatori. Alla riunione hanno partecipato la responsabile dell’ufficio Caccia e Pesca dott.ssa Simona Riga, l’avv. Maria Greco dell’assessorato Caccia e Pesca, i presidenti degli Ambiti Territoriali di Caccia provinciali Dott. Giuseppe Mancuso e Ing. Salvatore Chiarello, nonchè per le associazione ambientaliste Antonio Tata di Lega Ambiente, Giuseppe Trocino e Aldo Pirillo dell’Enpa, ed i rappresentanti delle associazioni dei cacciatori Federcaccia, U.N. Enalcaccia P.T. e A.n.u.u. La riunione è risultata un ulteriore momento di confronto con tutte le parti interessate, in modo tale che il futuro Piano Faunistico Venatorio provinciale sia il frutto della compartecipazione dei soggetti interessati, dando a tutti la possibilità di formulare le proprie proposte conclusive.

 

Ad Antonio Acri la cittadinanza onoraria dal Comune di Diamante

01 dic 09 L’ Amministrazione Comunale di Diamante conferirà al Consigliere Regionale, On. Antonio Acri, la cittadinanza onoraria. La Giunta Comunale si è espressa in tal senso nella giornata di ieri ed analogamente farà il Consiglio Comunale nel corso della seduta del 5 dicembre prossimo. La Città di Diamante intende attribuire questo alto riconoscimento ad un proprio amico di lunga data, ad un uomo politico che nel corso della sua lunga attività ha speso costantemente il suo impegno per la crescita della Città e dell’intera Provincia di Cosenza. Il conferimento della cittadinanza onoraria all’On. Acri, vuole essere altresì – come sottolinea il Sindaco, l’Avv. Ernesto Magorno - testimonianza di profonda ed autentica stima verso un uomo, che ha attraversato la vita politica calabrese degli ultimi decenni, pacificamente armato delle rare doti della coerenza, dell’onestà, dell’indiscutibile trasparenza. In tempi di politica urlata o fondata solo sull’ immagine, Antonio Acri, è un politico che afferma con determinazione e pacatezza le sue idee e combatte le sue battaglie, senza andare mai fuori le righe, senza alzare la voce, con il solo ausilio del ragionamento profondo ed intelligente. Nell’ On Acri si incarna straordinariamente la figura dell’uomo delle istituzioni che opera autenticamente e disinteressatamente al servizio dei cittadini e della collettività. Un impegno che Acri ha attuato con innegabile successo nel corso del suo mandato di Presidente della Provincia di Cosenza: una straordinaria esperienza politica ed amministrativa, caratterizzata da tanti impegni assunti e mantenuti, da tanti interventi realizzati, ascrivibili tutti allo straordinario impegno di un uomo che ha a cuore innanzitutto l’interesse delle comunità che rappresenta. Proprio Diamante ed il suo territorio deve ad Antonio Acri la realizzazione di opere che hanno realmente segnato il suo sviluppo degli ultimi anni, nel campo della scuola, delle infrastrutture e della viabilità. Con gratitudine e fraterno affetto, la Città di Diamante – afferma ancora il Sindaco – si prepara ad annoverare l’On. Antonio Acri fra i suoi cittadini onorari: un gesto dovuto ad un caro amico, ad un politico che può ad essere a pieno titolo un esempio per tutti.

Pdl "La Regione pubblica bandi illegali"

01 dic 09 ''La Regione Calabria pubblica tutti giorni, dei bandi di assunzione temporanea e pluriennale, che violano apertamente la legge regionale n. 12 del 2005''. Lo affermano i capigruppo di centrodestra Gentile, Sarra, Galati, Chiappetta, Limido e Nucera. ''La Regione deve cambiare i bandi - si legge nella nota - fissando il termine dei rapporti con l'insediamento della nuova Giunta - prosegue la nota - perche' altrimenti smentisce se stessa. Invitiamo formalmente i dirigenti di settore ed i direttori generali a modificare i bandi - dicono i capigruppo - poiche' altrimenti essi correrebbero il rischio di dover pagare tutti i danni patrimoniali dinanzi alla Corte dei Conti . Da Loiero - conclude la nota - aspettiamo una risposta politica ''.

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