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Sprechi della sanità

 

Blitz di "Report" sulla sanità calabrese- Adamo chiede di accorpare Fondazione Campanella e Mater Domini

27 apr 09 Si fanno sentire subito le prime reazioni dal mondo della politica dopo l'inchiesta di Rai2-Report anche in Calabria che ha messo a nudo, per non dire altro, le inefficenze e gli sprechi così evidenti della sanità della nostra regione. Così dopo la figuraccia rimediata dagli addetti ai lavori in uno dei centri più importanti della regione, parcheggiato ed inutilizzato, l'on. Nicola Adamo chiede l'accorpamente della Fondazione Campanella e del Mater Domini. "Ove mai ve ne fosse stato bisogno, la puntata di Report di ieri sera ha confermato la giustezza di alcune posizioni che andiamo sostenendo da tempo. Ancor di più alla luce di quanto emerso nella trasmissione televisiva, il presidente Agazio Loiero non può attardarsi e non convenire con quanti sosteniamo l'accorpamento della Fondazione Campanella al Mater Domini". Così nella sua dichiarazione del capogruppo del PD regionale Nicola Adamo che aggiunge "Non ha alcun motivo, soprattutto dopo il mancato riconoscimento di Istituto di ricerca che la Fondazione continui ad esistere. E' uno spreco ed una inopportunità: le attività di cura oncologica che svolge la Fondazione possono essere svolte direttamente da Mater Domini. Tenere in piedi la Fondazione vuole significare soltanto che 50 milioni di euro all'anno di risorse pubbliche vengono affidate ad un soggetto dal profilo giuridico privato che ovviamente si sottrae alle attività della Stazione unica appaltante, alle procedure concorsuali e ad ogni altro atto pubblico di controllo e verifica delle attività gestionali. Questa scelta va fatta subito. E' una buona e virtuosa azione di contenimento dei costi". Secondo Adamo, "sarebbe una beffa se nel mentre si attivano al massimo le tassazioni pubbliche a carico dei cittadini, dovessero permanere situazioni come questa. Anche sulla valutazione del dottor Belcastro, Loiero sbaglierebbe se dovesse insistere sul giudizio che egli stesso ha espresso nella trasmissione televisiva. Il Governatore non può non ricordare la valutazione critica che a suo tempo, in una riunione dell'esecutivo regionale, tutti gli assessori abbiamo rivolto allo stesso presidente e all'allora assessore Lo Moro sulla nomina di Belcastro a Direttore amministrativo. Infatti, in quella sede, sottolineammo il fatto che il dottore Belcastro aveva prodotto 80 milioni di euro di debiti fuori bilancio all'azienda ospedaliera di Cosenza nei soli due anni 2004 e 2005. Erano state effettuate spese pari a quell'importo non registrate nei bilanci che pur venivano approvati in pareggio. Oggi quel dato è evidenziato dal fatto che il dottor Belcastro ha dato all'intervistatore di Report risposte lacunose e che disconoscevano le attività di ricerca della Fondazione: ciò non è meritorio per un Direttore generale che dovrebbe invece impostare, programmare e perseguire obbiettivi e risultati. Non é proprio il massimo della trasparenza se poi a questo si aggiunge il fatto che in questo momento egli veste i panni della doppia funzione di controllore e controllato. Come può essere al tempo stesso Direttore Generale della Fondazione e Direttore Amministrativo di Mater Domini che è socio della Campanella?". "Il Piano di rientro e di conseguenza lo stesso nuovo Piano sanitario regionale - conclude Nicola Adamo - non possono essere intesi come semplici atti burocratici ragionieristici e contabili. Debbono essere opportunità per scelte di programmazione coerente e di una gestione capace di perseguire efficaci, giusti e virtuosi atti di razionalizzazione e riqualificazione. Insomma, tagliare gli sprechi veri ed elevare la qualità dei servizi, ponendo al centro l'attenzione per cura e la salute del cittadino".

Tassi (SD) "La Regione predisponga un piano credibile". "Dopo la figuraccia fatta a Report e prima di chiedere dei sacrifici ai calabresi, sarebbe opportuno che si desse l'idea che è finito il tempo delle cicale". A sostenerlo è Pino Tassi, del coordinamento regionale di Sinistra democratica. "Loiero, la Giunta regionale, il Consiglio regionale tutto - ha aggiunto - devono predisporre un piano per la sanità credibile che deve prevedere come premessa: sospensione della convenzione con la fondazione Campanella; revisione e controllo delle convenzioni con tutte le strutture private convenzionate; indizione di un concorso per la nomina dei nuovi manager delle ASP, con compensi ridotti del 50%; riduzione dell'indennità del 30% del presidente, degli assessori e dei consiglieri regionali". "Solo così - ha concluso Tassi - si può chiedere, in maniera credibile, ai calabresi di fare la loro parte".

 

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