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Due arresti per usura dalla Questura di Cosenza
Strozzavano impiegato Asp, padre e figlio in manette a Cosenza 04 mar 10 Due uomini Francesco Ruffolo di 58 anni ed il figlio Giuseppe di 40 anni, titolari di un’agenzia di trasporti sono stati arrestati dalla Mobile di Cosenza perché si sono resi responsabili di concorso in usura aggravata ed estorsione, anche con violenza e percosse, commesse nei riguardi di un dipendente dellAsp di Cosenza. L’operazione guidata dal Questore di Cosenza, Scifo ha visto impegnati gli uomini della Squadra Mobile diretta dal vicequestore aggiunto Fabio Ciccimarra fin dalle prime ore di questa mattina. I provvedimenti di custodia cautelare sono stati emessi dal Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza dr Claudio CURRELI. Alla vittima un 50enne dipendente dell’Asp di Cosenza poi distaccato presso la Regione Calabria, a fronte d‘un prestito di 4000 euro gli strozzini pretendevano con violenza, minacce e percosse , interessi pari al 5% mensile, nonché agevolazioni affinché la nuora d’uno degli odierni arrestati ottenesse un certificato di abilitazione professionale per i trasporti che solo l’Ente Provincia avrebbe potuto rilasciare e per il quale la vittima si era impegnata nel tentativo di rabbonire gli aguzzini. I due uomini arrestati sono entrambi residenti a Cosenza. Il padre ha numerosi precedenti penali anche per tentata estorsione mentre il figlio risulta incensurato. Gli arrestati, nonostante la vittima avesse loro manifestato l’intenzione di rivolgersi ad esponenti della locale criminalità organizzata, reiteravano le intimidazioni e le minacce fino ad organizzare un “incontro chiarificatore” in realtà programmato unicamente per aggredire fisicamente la vittima che, riuscita a scappare, si mostrava pronto addirittura al suicidio. Ed è proprio in relazione ad un altro suicidio, ovvero quello di Giuseppe Perfetti, 53 anni, piccolo commerciante con la passione delle corse automobilistiche che partono le indagini della Squadra Mobile di Cosenza. Il suo cadavere venne ritrovato lo scorso 20 aprile 2009 al km 257+620 della "A3" Salerno - Reggio Calabria direzione Nord, all'interno d’una Lancia modello "Y" noleggiata. L’uomo ancora con una pistola"Beretta", Modello 70, calibro 7.65, nella mano destra si era sparato un colpo alla tempia . In un biglietto le ragioni del gesto determinato da una insostenibile dissesto finanziario.. Da quel momento le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile coordinate dal Procuratore Dario Granieri e del Procuratore Aggiunto Domenico AIROMA. Le intenzioni della Procura di Cosenza attraverso il PM Claudio Curreli, applicato all’indagine, quella di ricostruire e ridefinire tutte le criticità nei rapporti economici della vittima. L’interesse degli investigatori si dirige, pertanto, nei confronti anche dei Ruffolo con i quali il Perfetti aveva in passato avuto rapporti economici. Gli approfondimenti d’indagine, evidentemente anche per il clamore del gesto, non consentivano di ottenere elementi utili per chiarire la natura di quel rapporto economico sospetto. Le lunghe e complesse indagini sviluppate anche attraverso attività di controllo telefonico consentivano, tuttavia, agli investigatori di apprendere però i dettagli d’un’altra drammatica vicenda che vedeva coinvolto in un vortice usuraio il dipendente della regione Calabria. Nel corso degli approfondimenti, quando ormai il quadro investigativo sufficientemente delineato i poliziotti della Squadra Mobile d’intesa con la Procura della Repubblica di Cosenza, decidono si ascoltare la Vittima I.G. di 50 anni. L’uomo posto dinanzi l’evidenza delle risultanze investigative nei mesi pazientemente raccolte non ha altra possibilità che confermare in tuta la sua drammaticità la vicenda che lo vedeva interessato dal marzo del 2008. Nel corso delle numerose perquisizioni disposte dalla Procura della Repubblica di Cosenza e che hanno riguardato anche altri indagati è stata acquisita documentazione varia sulla cui natura saranno effettuati ulteriori accertamenti non escludendo che da essa possano derivare spunti di particolare interesse alle indagini
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