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Notizie dall'area urbana di Cosenza

 

Omicidio De Luca, sconto di pena per D'Ambrosio e Iaccino

19 gen 10 Sconto di pena di quattro anni in giudizio d’appello per Vincenzo D’Ambrosio e Cataldo Iaccino, di 38 e 26 anni, entrambi di Cosenza, imputati per l’omicidio volontario aggravato dai futili motivi di Ettore De Luca, ucciso a colpi di pistola il 23 dicembre del 2007 a Cosenza. La Corte d’assise d’appello di Catanzaro (presidente Barone, consigliere Cosentino), infatti, ha ridotto le due condanne inflitte ai due uomini dal giudice dell’udienza preliminare di Cosenza, il 2 dicembre del 2008, al termine del giudizio abbreviato. Sedici anni di reclusione è la nuova condanna per D’Ambrosio, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, che prima aveva avuto 20 anni, e 10 anni quella per Iaccino, ritenuto l’accompagnatore dell’assassino, che prima aveva avuto 14 anni e 4 mesi. In aula la pubblica accusa era rappresentata dal sostituto procuratore generale Giovanni Grisolia, i familiari della vittima erano costituiti parte civile con l’avvocato Marcello Manna, mentre gli imputati erano difesi dagli avvocati Rossana Cribari e Maurizio Nucci. L’omicidio di Ettore De Luca risale alla sera di due anni fa, ed avvenne nella centralissima piazza Casali, a Cosenza. In seguito alla telefonata di una donna, i carabinieri giunsero sul luogo e, dentro ad una Daewoo Matiz, accasciato al posto di guida, trovarono De Luca, che era stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco alla testa. Nel febbraio seguente, in esecuzione di un’ordinanza cautelare, D’Ambrosio e Iaccino finirono in manette come presunti autori del delitto, che sarebbe stato consumato per una banale lite con la vittima, legata al loro presunto coinvolgimento in questioni legate agli stupefacenti.

Crisi Comune, niet della costituente di centro-Udc

19 gen 10 “Non siamo stati eletti in maggioranza e rimarremo in minoranza dal primo all’ultimo giorno”. Questo hanno ribadito Alessandra Lo Polito e Sergio Nucci, nell’incontro di questa sera con il Sindaco Perugini, svoltosi nell’ufficio del primo cittadino a Palazzo dei Bruzi. L’incontro, franco e cordiale, è servito a ribadire la volontà dei centristi a svolgere per intero e senza tentennamenti il mandato affidato dagli elettori cosentini nella scorsa tornata elettorale. Seppure in presenza di un centro-destra che non è stato in grado di costruire una seria proposta di governo per la città, l’UDC non intende, in questo momento, dar vita ad un percorso politico senza avere chiara una strategia complessiva che prima che alle formule ed ai numeri guardi ai problemi dei cittadini. Tuttavia, alla luce dell’impegno profuso fino ad oggi dall’intero gruppo consiliare, l’UDC non farà mancare a questa amministrazione il proprio stimolo ed i propri suggerimenti al fine di portare a soluzione le tante criticità che la città vive. Nel congedarsi, Alessandra Lo Polito e Sergio Nucci hanno manifestato l’intenzione di confrontarsi su alcune questioni amministrative che meritano una più solerte e fattiva risposta.

Vertice sul Cup all'Asp di Cosenza con Feraudo

19 gen 10 Il problema dell'accesso all'ufficio Cup dell'Asp di Cosenza, che comprende sia le funzioni delle prenotazioni sia le funzioni del pagamento ticket, e' stato al centro di una riunione svoltasi nella sede dell'Azienda alla quale hanno partecipato il direttore generale Franco Petramala, il direttore amministrativo, Antonio Mascaro, il consigliere regionale Maurizio Feraudo, che aveva chiesto l'incontro, il sindaco di Acri, Elio Coschignano, il presidente del Consiglio comunale Cozzolino ed il direttore del distretto, Enzo Arena. ''In attesa della definizione della procedura di ristrutturazione dell'attuale sede - e' scritto in una nota dell'Asp - si e' sottolineato la opportunita' di continuare a perseguire l'obiettivo di valorizzare la sede della Comunita' Montana che e' stata proposta dallo stesso Ente. Nel frattempo ed in vista di una soddisfacente soluzione dei problemi che interessano la Comunita' montana in quanto tale, Il Direttore generale ha proposto di lasciare l'Ufficio ticket nell'attuale sede all'Ospedale per facilitare l'accesso al luogo dove verra' erogata la prestazione sanitaria e di dislocare l'Ufficio prenotazioni presso la sede della Comunita' montana''. La proposta, prosegue la nota, e' stata accettata e domani sara' effettuato il sopralluogo per la definizione degli interventi di miglioramento delle condizioni di accesso alla struttura nei pressi dell'Ospedale onde renderla meglio agibile. Con Feraudo e Coschignano, prosegue la nota, ''si e' convenuto di mantenere stretti rapporti con il presidente della Comunita' montana al fine di giungere ad una soluzione ottimale per l'utilizzo del personale attualmente e funzionalmente utilizzato dall'Asp, in attesa che al tema del futuro delle stesse Comunita' montane venga data soluzione dalla Regione, dal momento che lo Stato non continuera' ad erogare il contributo ordinario per il loro mantenimento in funzione. Sono stati discussi anche i problemi relativi alla gestione dei servizi di riabilitazione presso il nuovo e moderno centro di Neuropsichiatria infantile in Acri. E' stato preso atto delle difficolta' sorte con il Piano di rientro che impone la impossibilita' di procedere a nuove assunzioni e malgrado cio' il Direttore generale ha assicurato ogni suo intervento per risolvere il problema della assistenza ai disabili bisognosi di interventi riabilitativi in una area vasta e popolosa e valorizzare cosi' la struttura di recente e finalmente resa agibile''. Feraudo, dal canto suo, in una nota, si e' detto ''soddisfatto del vertice di oggi''. Il consigliere regionale aveva occupato per protesta i locali del Centro unico di prenotazione dell'Asp ad Acri ''denunciandone disservizi e disagi che obbligano gli utenti ad attese per il pagamento dei ticket anche di tre/quattro ore in locali angusti e ponendo, il problema all'attenzione di chi decide''. ''L'azione eclatante del consigliere regionale - e' scritto nella nota - ha avuto degli effetti immediati grazie anche alla disponibilita' tempestiva di Petramala. Con l'impegno e la disponibilita' di tutte gli attori interessati, il Sindaco di Acri, il presidente del consiglio comunale e il direttore del distretto sanitario si sono poste durante il vertice delle proposte di soluzioni concrete che allevieranno certamente i disagi che i cittadini di Acri hanno subito fino ad oggi''. ''Posto a Petramala - conclude la nota - anche il disagio per l'imponente struttura del Centro di riabilitazione che verte in evidenti condizioni di difficolta', avendo registrato tantissime richieste ma alle quali non si puo' dare risposta per carenza di personale. Petramala e' stato chiaro per evitare che sorgano dubbi in merito: 'Nessuna assunzione puo' essere effettuata a causa del Piano di rientro, certamente mi adoperero' per trovare una soluzione'''.

Perugini “A Cosenza un centro per trapianto di fegato”

19 gen 10 Il Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, ha fatto visita questa mattina, insieme al Presidente della Commissione Consiliare permanente “Politiche di Welfare”, Antonio Ciacco, alla bambina di quattro mesi operata nei giorni scorsi al fegato nell’Ospedale dell’Annunziata, attualmente ricoverata nel reparto di Neonatologia per il decorso post-operatorio. Il Sindaco, che ha incontrato il Professor Bruno Nardo, Direttore dell’UO di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica e Trapianti d’organo, coordinatore dell’equipe che ha eseguito l’intervento chirurgico, la Dottoressa Raffaella Aceti, Direttore dell’UO di Chirurgia Pediatrica, il Dottor Salvatore Cirillo, Direttore dell’UO di Anestesia, e il Dottor Gianfranco Scarpelli, Direttore dell’UO di Neonatologia, ha espresso «il più vivo apprezzamento per la straordinaria operazione eseguita su una bambina che soffriva di una gravissima patologia. È importante – ha proseguito Perugini – mettere in luce i punti di eccellenza della Sanità cosentina, che si è resa protagonista di un eccezionale intervento realizzato su una neonata di soli quattro mesi per la prima volta in Italia e in pochissimi casi in tutto il mondo. Voglio sottolineare – ha detto ancora il Sindaco di Cosenza, che ha incontrato anche la madre della bimba portandole il saluto di tutta la città – come un risultato così importante sia stato raggiunto grazie al lavoro di squadra realizzato tra i Chirurghi, gli Anestesisti e i Neonatologi, frutto di un approccio multidisciplinare ad una problematica complessa. Ciò dimostra come nell’Azienda Ospedaliera di Cosenza sia possibile intervenire chirurgicamente su pazienti di ogni età affetti da patologie epatiche. Per completare il quadro degli interventi realizzabili manca solo la possibilità di eseguire i trapianti del fegato. Per compiere questo passo è necessaria l’autorizzazione della Regione Calabria che, ne siamo certi, non tarderà ad arrivare, in considerazione alle altissime professionalità già attualmente presenti. Nell’Ospedale di Cosenza è attivo un importante centro per il trapianto del rene e ci si augura che si accelerino tutti i passaggi necessari all’istituzione di quello per il trapianto del fegato». «A nome dell’intera città» il Sindaco ha rivolto ai medici e all’Azienda Ospedaliera «il saluto più cordiale e il ringraziamento più sentito per la competenza e la passione che investono nel loro lavoro al servizio di un vastissimo territorio, rendendo tra l’altro in questa occasione anche un’ulteriore testimonianza della grande tradizione di accoglienza verso chi giunge da lontano che caratterizza la Calabria». La famiglia della bimba, infatti, proviene da un Paese extracomunitario.
Ciacco “Vantaggi per la salute dei cittadini”: «Il sensazionale intervento di epatotomia, egregiamente eseguito, qualche giorno fa, sulla piccola bimba certifica inoppugnabilmente le preclari doti professionali di medici come Bruno Nardo, Raffaella Aceti, Gianfranco Scarpelli, Salvatore Cirillo, provvidamente coadiuvati dalle loro rispettive e bravissime equipe”. Lo dichiara Antonio Ciacco, Presidente Commissione Consiliare “Politiche di Welfare”. “Una certificazione, questa, che colloca le Unità Operative di Chirurgia epato-biliare, di Chirurgia pediatrica, di Anestesia e di Neonatologia dell’Ospedale di Cosenza al centro dell’attenzione mondiale non solo come frontiere di autentica ed esemplare inclusione multietnica, ma anche – e soprattutto – come presidi di eccellenza sanitaria. E, allora, è giusto che i cosentini e i calabresi sappiano che nella nostra Città esistono anche questi eccelsi medici. Il cui inestimabile patrimonio di capacità e di conoscenze non va, giammai, depauperato, ma, viceversa, sapientemente valorizzato e potenziato. Cosicché è, dunque, maturo il tempo perché, all’Annunziata di Cosenza, accanto ai trapianti del rene, si possano eseguire anche quelli del fegato. In questa direzione la politica ha il dovere di compiere con fermezza e sollecitudine tutti i passi necessari. Al professore Nardo, ai dottori Aceti, Scarpelli, Cirillo e Brunelli indirizzo i sensi più vivi della mia ammirata gratitudine, perché con il loro quotidiano e indefesso protagonismo attivo non solo onorano l’adamantino camice bianco che indossano, ma contribuiscono, grandemente, a fortificare e irrobustire lo spirito pubblico della Città».

La Fiamma Tricolore di Cosenza ricorda Jan Palach

19 gen 10 Era il pomeriggio del 16 gennaio 1969 quando Jan Palach, un giovane studente , raggiunse piazza San Venceslao, al centro di Praga, si fermò ai piedi della scalinata del Museo Nazionale, si cosparse il corpo di benzina e si appiccò fuoco. Jan morirà il 19 gennaio 1969, dopo tre giorni di atroce agonia. Ai funerali parteciparono 600 mila persone provenienti da tutto il Paese. A dispetto degli sforzi che l'Unione Sovietica mise in campo per soffocarla, la fiamma accesa da Jan Palach si propagò incessantemente, infiammando i cuori di migliaia di giovani dell'Europa dell'Est, ben oltre i confini della Cecoslovacchia, e contribuì a formare le coscienze di intere generazioni. Quella stessa fiamma arderà per sempre nell'animo di tutti i difensori della libertà". Il giovane studente non volle privare il mondo della lettura dei suoi “appunti” che tenne in uno zaino molto lontano dalle fiamme. Tra le dichiarazioni in essi trovate spicca questa: “Poiché i nostri popoli sono sull’orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo. Il nostro gruppo è costituito da volontari, pronti a bruciarsi per la nostra causa. Poiché ho avuto l’onore di estrarre il numero 1, è mio diritto scrivere la prima lettera ed essere la prima torcia umana….. Se le nostre richieste non saranno esaudite ....una nuova torcia s‚infiammerà. Almeno altri 7 studenti seguirono il suo esempio e si tolsero la vita, nel silenzio degli organi d’informazione, controllati dalle forze d’invasione. In questo tragico anniversario, la Fiamma tricolore cosentina vuole ricordare il gesto ed il coraggio di questo giovane martire e porre l'accento sull'importanza, non solo emozionale, del suo esempio per far conoscere le atrocità del comunismo. Questa sezione cittadina ,a 41 anni da quell'estremo sacrificio , con il presente comunicato intende proporre a questa amministrazione comunale di intitolare una piazza , una via , un giardino pubblico a questo giovane martire !"

Chiude la sartoria Carbone, un pezzo di storia dell’artigianato bruzio

19 gen 10 Una storia da raccontare. La storia di uno dei tanti artigiani di Cosenza che va in pensione. Francesco Carbone, dopo oltre cinquant'anni di attività chiude bottega. Il nome potrebbe essere noto a qualcuno; ma ci sarà qualche persona che potrebbe non capire a chi ci si riferisce. Ma se facciamo accenno alla Sartoria Carbone di via Montegrappa molti cosentini avranno capito di chi stiamo parlando. “Mastru Ciccio” (così affettuosamente viene chiamato), possiede sulle sue spalle oltre mezzo secolo di esperienza nell'arte sartoriale. Ma perchè raccontare una storia come tante? Sembrerebbe banale ma per un occhio attento così non è . Sicuramente è un modo per celebrare la categoria artigiana che non è rappresentata come dovrebbe. Come Francesco Carbone, infatti, tanti altri, in successione, hanno lasciato il loro mestiere, senza poter dare seguito ad un ricambio generazionale. Ricordiamo che soprattutto la nostra realtà economica locale ancora si poggia sulle attività imprenditoriali di dimensioni limitate. Sono le piccole e medie imprese che fanno economia. In secondo luogo, è un omaggio all'impegno e al lavoro di uno dei sarti rinomati della città brutia. Ma torniamo alla sartoria Carbone. Nel 1957 Francesco, all'età di 24 anni decide di aprire il suo primo laboratorio. E questo dopo 16 anni di lavoro di apprendista. All'età di otto anni, ancora bambino, decide di proseguire la scuola e, al contempo, di dedicarsi al lavoro per contribuire a ristabilire una solidità economica nella sua famiglia (in difficoltà durante il periodo della guerra). Due i “maestri” che lo hanno guidato nell'apprendimento del mestiere. Dapprima Francesco Falcone, che aveva la bottega nell'allora via Roma (oggi via Misasi). Poi Carbone si è affidato alle mani di Armando Nardi che, nel lontano 1952, aveva il suo laboratorio in via dei Martiri. Arriviamo, dunque, al 1957, anno di avviamento dell'attività. Numerosi sono stati gli allievi che sono passati anche da Francesco Carbone. Ferro a carbone e le storiche macchine Necchi sono oggi custoditi gelosamente dai figli. Ogni lavoro veniva eseguito con esclusivo taglio geometrico. Ogni cliente poteva scegliersi le stoffe pregiate per farsi cucire gli abiti su misura. Tuttora diversi i clienti preferiscono affidarsi al sarto per “l'abito importante”. Ma la Sartoria Carbone verrà ricordata anche perchè era un luogo di socialità. Si parlava di tutto. Dalla politica allo sport. E sì. Perchè queste sono le grandi passioni del maestro Francesco, iscritto al Pci e amante del Cosenza calcio (che seguiva anche in trasferta). Insomma, la Sartoria Carbone in pochi anni era diventata punto di riferimento per tanti. Francesco, un grande lavoratore, umile e riservato come tutti quelli appartenenti alla sua categoria, che con il racconto di questa storia si è voluta inneggiare.

Rotary Cosenza coinvolge i giovani per combattere le povertà

19 gen 10 Nell’anno europeo dedicato alla lotta alla povertà, il Club Cosenza Nord del Rotary organizza il primo Concorso artistico-culturale “Il pane del perdono, il sapore del pane, per un pezzo di pane” rivolto agli studenti degli ultimi due anni degli Istituti superiori di Cosenza e provincia. L’iniziativa sarà presentata in conferenza stampa giovedì 21 gennaio alle ore 11 presso la Ubik Libri (via Galliano 4). Il Club di Cosenza Nord presieduto da Vincenzo Ferraro ha deciso di impegnarsi attivamente per offrire un contributo alla lotta alla povertà, soprattutto minorile, sul territorio di riferimento (Cosenza e provincia). Avviato nel mese di ottobre scorso il Progetto “Il Rotary Club Cosenza Nord contro la povertà sul territorio”, il Club ha individuato alcune linee di azione, finalizzate a realizzare iniziative volte alla sensibilizzazione per il contrasto alla fame e al disagio sociale, anche in considerazione del fatto che l’anno 2010 è l’anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Tra gli strumenti scelti dal Club, figura anche un concorso didattico rivolto alle scuole superiori di Cosenza e provincia, al fine di richiamare l’attenzione dei giovani, mediante la collaborazione dei docenti e delle Istituzioni scolastiche, sui valori della solidarietà e della partecipazione, quale base di riferimento su cui nasce, cresce e si irrobustisce la democrazia. Il Club promuove ed organizza, pertanto, il Primo Concorso Artistico Culturale “Il pane del perdono, il sapore del pane, per un pezzo di pane” rivolto a tutti gli studenti frequentanti gli ultimi due anni degli Istituti Superiori ubicati in Cosenza e provincia. Sponsor dell’iniziativa è Ubik Libri di Cosenza.

Grande interesse per il Museo dei Brettii

19 gen 10 Va a gonfie vele il Museo dei Brettii e degli Enotri che registra ormai una crescita esponenziale dei visitatori che riceve quotidianamente da tutta la provincia. Scuole ed associazioni sono, al momento, le categorie più interessate, tanto che spesso, per far fronte alle prenotazioni, si accolgono contemporaneamente più scolaresche. Tra le associazioni, molto attivi i gruppi archeologici. Hanno già visitato il Museo quelli di Torano, Castrovillari e Soverato. Molto attenti alle attività e alla promozione del Museo, ubicato nello splendido complesso di S. Agostino, anche gli ordini professionali. La rivista ufficiale dell’organo dei Geometri del Sud Italia dedica, infatti, la copertina del suo ultimo numero alla struttura museale, evidenziandone alcuni importanti reperti. Il Museo dei Brettii e degli Enotri, come è noto, è sede anche di interessanti iniziative culturali. Sabato prossimo 23 gennaio, alle ore 17.30, l’ultimo appuntamento della rassegna Tornare@Itaca, curata dal critico Mimma Pasqua, con la lettura commentata del libro XI dell’Odissea ad opera della professoressa Alessandra Romeo.

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