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Notizie dall'area urbana di Cosenza

 

Accordo per i dipendenti della Città dei Ragazzi

09 feb 10 Oggi, presso la Città dei Ragazzi di Cosenza, si sono riuniti i rappresentanti del Consorzio “Light-Promidea”, delle OO.SS. CGIL e CISL, dell’A.T.I. “cidierre” e della Cooperativa “Interzona” e i delegati aziendali di Città e Biblioteca dei Ragazzi per continuare la trattativa a seguito dell’accordo sottoscritto in data 3 dicembre 2009. Dopo ampia e approfondita discussione, le parti concordano quanto segue: tutti i lavoratori della Città e Biblioteca dei Ragazzi verranno assunti a tempo indeterminato alle condizioni contrattuali e salariali attuali con l’impegno a riaprire la trattativa sull’organizzazione dei servizi, del lavoro e degli orari, oltre che sui carichi di lavoro, successivamente alla sentenza della Giustizia Amministrativa, sulla base del piano industriale che l’Azienda si impegna a presentare tempestivamente, contemplando la possibilità di confermare l’attuale orario e di operare anche riduzioni delle ore settimanali complessive di lavoro.

Caligiuri (Idv) “Dove sorgerà il nuovo ospedale di Cosenza?”

09 feb 10 Il Commissario Provinciale di Italia dei Valori, Mario Caligiuri, ritorna oggi a prendere posizione sul nuovo ospedale di Cosenza. “Ho l’impressione –afferma l’esponente di Idv- che le mille polemiche e le esternazioni continue che stiamo registrando in queste settimane sull’ubicazione del nuovo ospedale di Cosenza non contribuiscano alla costruzione di una struttura sanitaria regionale di cui la città-capoluogo, l’area urbana e l’intera provincia hanno bisogno come il pane”. “Io credo –prosegue Caligiuri- che si debba cambiare passo e decidere una volta per tutte il sito su cui far sorgere il nuovo nosocomio. Per farlo, la Regione deve immediatamente convocare una Conferenza dei Servizi a cui invitare il presidente della Provincia di Cosenza e i sindaci dei comuni interessati per analizzare tecnicamente le varie proposte e procedere immediatamente all’individuazione definitiva del sito su cui far sorgere l’importante struttura sanitaria”. “Per quanto mi riguarda –aggiunge l’esponente di Idv- ho già detto come la penso. E’ un fatto che, con l’esigenza impellente che c’e’ di razionalizzare i bilanci, sia oltremodo necessario evitare tentazioni particolaristiche e di bassa politica campanilistica e guardare senza ipocrisia alla realtà. Il nuovo ospedale, quindi, non potrà non sorgere nella città capoluogo, nei pressi di Vaglio Lise, nelle vicinanze, se non proprio a ridosso della statale 107, una delle arterie principali che collega il capoluogo al suo hinterland. Il nuovo ospedale, quindi, deve sorgere nel cuore dell’area urbana cosentina, ben collegato alla stazione ferroviaria, agli svincoli autostradali di Cosenza e Rende e alla nuova strada in Destra Crati che, a breve, unirà Cosenza a Sibari”. “E’ di tutta evidenza - prosegue Caligiuri - che i collegamenti veloci siano elemento fondamentale per la sicurezza degli utenti. Chiunque si troverà nella necessità di dover essere ricoverato in ospedale con urgenza, potrà utilizzare una rete viaria veloce per poter usufruire dei servizi sanitari che gli sono necessari. Non solo, ma è pure necessario riequilibrare in quella direzione il peso del traffico cittadino, troppo indirizzato sull’asse Nord-Sud in direzione di Rende, dell’Università e di Montalto. “In questo senso - conclude Caligiuri - dobbiamo farci carico di assicurare a Cosenza le opportunità più adeguate per una crescita armonica e complessiva del suo territorio e dell’intera area urbana cosentina’.

Pastore (Confindustria) “Centanni di Confindustria festeggiati con premi per eccellenze”

09 feb 10 Confindustria Awards for Excellence Andrea Pininfarina 2010 è il riconoscimento alle imprese "eccellenti" associate al sistema che la Presidente Emma Marcegaglia consegnerà domani (mercoledì 10 febbraio) a Torino nella Sala “Agnelli” dell’Unione Industriali. La competizione tra le imprese è finalizzata a rendere visibile con casi concreti le eccellenze dell'imprenditoria italiana. Il premio verrà assegnato a tre categorie distinte: Impresa campione della valorizzazione del territorio, Impresa campione del Made in Italy nel mondo e Impresa campione dell'innovazione. Alla competizione hanno partecipato 163 imprese nel Paese, di cui tre iscritte a Confindustria Cosenza: la Omnia Energia Srl di Cosenza, la De Tommaso Calzature di Paola e Barci Engineering di Montalto Uffugo. Alle tre categorie si affianca il premio speciale, dedicato ad Andrea Pininfarina, dedicato alla memoria dell’imprenditore che ha sempre coniugato tradizione e innovazione sognando un’Italia “che vive locale e gioca globale”. Il premio sarà assegnato all’impresa maggiormente capace di creare relazioni significative con il sistema socio economico di riferimento e di affermare l’immagine del nostro Paese all’estero, attraverso strategie e politiche d’innovazione. "Con questa iniziativa - dichiara il Presidente degli Industriali cosentini Renato Pastore - prendono il via i festeggiamenti del centenario di Confindustria. I valori in cui crediamo, quali l'imprenditorialità, il lavoro, la produzione e lo sviluppo, sono parte della vita di tutti i cittadini: la storia di Confindustria è storia dell'Italia ed in questo senso il suo Centenario è un evento di interesse generale. Siamo soddisfatti del fatto che anche le nostre imprese abbiano preso parte alla competizione virtuosa del Premio per le eccellenze Pininfarina e che saranno presenti a Torino ad un appuntamento così importante".

Presentato nella scuola elementare “Plastina” il libro "Amicò: il comune si racconta"

09 feb 10 «È importante, cari ragazzi, che voi sappiate come funziona un Comune, quali sono i compiti delle Istituzioni: voi, infatti, fra non molti anni sarete sindaci, presidente della Provincia, parlamentari, professionisti…». Questo ha detto, tra l’altro, il Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, dialogando con i piccoli alunni della Scuola Elementare Lydia Plastina Pizzuti di via Misasi, per la presentazione del libro illustrato per bambini “Amicò: il Comune si racconta”, scritto da Claudio Cavaliere, Segretario di LegAutonomie Calabria e profondo conoscitore delle autonomie locali. Il volume, edito da “Coccole e Caccole” di Belvedere Marittimo e illustrato da Alessandro Cavaliere, pubblicato con il contributo di Legautonomie e della Regione Calabria, presenta con un linguaggio chiaro, attraverso disegni, narrazioni e filastrocche, tutti gli aspetti della vita amministrativa di un comune e del rapporto dell’ente con i cittadini. Dopo l’introduzione del Dirigente Scolastico Gerardo Napoletano e il saluto del Presidente di LegAutonomie Calabria, l’Assessore regionale Mario Maiolo, il Sindaco ha ringraziato per la sua fatica l’Autore, che ha illustrato i contenuti dell’opera attraverso una presentazione multimediale: «Sono certo – ha detto Perugini – che il libro sarà apprezzato dai dirigenti scolastici e dagli insegnanti perché consente ai bambini di accostarsi serenamente ed efficacemente alla vita del comune, l’istituzione più prossima ai cittadini». Durante l’incontro, cui ha preso parte anche il Presidente della III Circoscrizione di Cosenza nel cui territorio la Scuola ha sede, Antonio Farina, il Sindaco ha risposto a diverse domande sulla vita amministrativa poste dai bambini e ricordato la sua presenza, da bambino, tra i banchi di quella Scuola Elementare. Ha poi richiamato l’iniziativa “Col Sindaco per un giorno”, «da me voluta – ha affermato – perché gruppi di alunni delle elementari e medie della città, scelti dai loro insegnanti, trascorressero insieme a me una giornata prendendo parte agli impegni quotidiani di un sindaco. Vi hanno partecipato diverse scuole e conto di riprenderla al più presto. Il libro di Claudio Cavaliere – ha aggiunto – rappresenta un ottimo strumento per avvicinare i bambini alle Istituzioni. Perciò, il Comune di Cosenza ne farà dono agli alunni di quarta e quinta elementare, con i quali prima della conclusione dell’anno scolastico avremo un incontro in uno dei teatri cittadini per discutere su ciò che hanno appreso e per favorire ancora di più il dialogo con il Sindaco e l’Istituzione che egli rappresenta». Nel corso del colloquio, è stato più volte ricordato dai partecipanti l’On. Antonio Acri, Presidente di LegAutonomie Calabria recentemente scomparso, cui il libro è stato dedicato dall’Autore. «Tonino Acri – ha detto Perugini nel suo intervento –, è definito nella dedica di Claudio Cavaliere come uomo “che andava di passioni”: ed era davvero una persona appassionata, onesta e lungimirante; a lui ogni amministratore pubblico di questa terra dovrebbe ogni mattina dedicare un pensiero».

Lettera aperta della associazione alternative sulla questione dei Rom

09 feb 10 “Abitiamo su mondi lontanissimi. Non ci interessa quindi rispondere alle provocazioni del signor Petrone. Ci limitiamo a raccomandargli di non mangiare troppe chiacchiere per carnevale. E che si preoccupi soprattutto dei danni arrecati alla nostra terra dal gruppo dirigente di cui fa parte! “ Inizia così la lettera aperta delle associazioni alternative “Fora” e “La scuola del vento” a proposito della questione dei Rom ungo il Crati a Vaglio Lise. “Ci sono però delle cose – è scritto nella lettera- che i Cosentini devono assolutamente sapere. Anzitutto, i rom del fiume non hanno alcun rapporto con le famiglie di ex nomadi, immigrate in città durante tutto il '900. Se alcuni dei rom del passato sono entrati nel mondo della criminalità, le responsabilità vanno ricercate in alto e nella mancanza di interventi sociali mirati. Alla fine degli anni novanta, noi associazioni cosentine attive oggi nel campo rom sul fiume, non abbiamo condiviso le modalità con cui è stato realizzato il villaggio alle spalle dello stadio San Vito. All'epoca attaccammo l'amministrazione comunale, chiedendole di rendere partecipe il Comitato Lave Romanò. Il Comune invece fece di testa sua, coprendosi dietro sigle e personaggi che da sempre lucrano sui rom. Sono gli stessi personaggi che adesso attaccano l'esperienza della Scuola del Vento. Sia chiaro per tutti: noi non abbiamo preso un centesimo dalle istituzioni. Non si ottiene “visibilità” - ma a volte solo tanta antipatia - stando dalla parte degli zingari. Svolgiamo tali attività perché questo è il nostro modo di fare politica e di costruire un’Altra Calabria. E siamo gli stessi che due anni fa hanno occupato le case nel centro storico, insieme alle famiglie di cosentini senza-casa. Siamo gli stessi che da anni lottiamo contro la precarietà, per gli spazi sociali, per la difesa dell'ambiente, contro il razzismo, e per i beni comuni. Oltre a cercare di garantire a loro il rispetto di diritti come la salute e l’istruzione, di cui godono anzitutto in quanto persone - e poi perché sono europei comunitari - abbiamo fortemente insistito sulle famiglie rom affinché consentissero la frequenza dei loro bambini nelle scuole cosentine. In taluni casi ci siamo riusciti, grazie alla serietà e professionalità degli insegnanti in servizio presso le scuole di via Popilia e dello Spirito Santo. Tuttavia, molti sono i ragazzi che evadono l'obbligo di frequenza delle lezioni. Le attività della Scuola del Vento si svolgono dopo le 17, in forma libera e creativa, come un doposcuola, lontano dall'orario scolastico normale. Non è né il primo né l’ultimo servizio didattico aperto nei quartieri della città. Come mai dà tanto fastidio? Il nostro intervento nel campo rom non ha potuto contribuire “ad alimentare la dimensione di ghetto”. Perché il ghetto c'era già! Durante la recente mobilitazione, i rom hanno preso la parola in televisione, all’università, nelle pubbliche manifestazioni, dovunque! Era mai accaduto prima? Noi abbiamo solo messo in piedi un modello di accoglienza dal basso, tipico di una città dalle tradizioni civili, autonome e democratiche come Cosenza. Il Comune, la Provincia e la Regione, invece, cosa hanno fatto? La presenza di automobili, telefonini ed antenne satellitari nel villaggio rom non deve ingannare e alimentare pregiudizi. Le condizioni in cui vivono questi nomadi sono quelle che storicamente caratterizzano le comunità gitane e che hanno caratterizzato inizialmente la maggior parte degli insediamenti di migranti italiani all'estero. I rom non vogliono case. Chiedono solo di non essere buttati fuori dalle loro baracche, con le ruspe, gli elicotteri e le camionette dei carabinieri, alle 5 del mattino, come è già accaduto due volte in questa città negli ultimi tre anni. Una soluzione prospettata da molti di loro potrebbe consistere nella realizzazione di un'area attrezzata sulla quale autocostruire unità abitative provvisorie con materiali dai costi bassissimi. Altri sarebbero pure disposti a prendere appartamenti in affitto, ma sono consapevoli che non riuscirebbero a mantenerne i costi. La drammatica situazione odierna del campo rom è una conseguenza del fallimento della politica adottata dalle istituzioni nel 2007, quando i rom vennero sgomberati per la prima volta. Furono trasferiti nella Stella Cometa in via Popilia. Comune e Provincia li scaricarono lì, forse in attesa di un miracolo che però non avvenne. Dopo qualche settimana i rom ritornarono sul fiume e ricostruirono le baracche. Le poche famiglie che erano state collocate in appartamenti, li lasciarono presto, perché impossibilitate a sostenere i costi dell’affitto o perché incompatibili con le popolazioni locali. Infine, una precisazione: i nostri concittadini – e non i rom - hanno depositato rifiuti di ogni genere in quell’area. I fenomeni di degrado ed accattonaggio sono sì presenti nel campo sul fiume, ma riguardano una percentuale minima degli abitanti del villaggio. Al momento attuale, in quel pezzo di terra umida vivono circa 400 persone! “

Incontri del sindaco Perugini a Roma, nel pomeriggio su RadioUno

09 feb 10 Intensa giornata di impegni romani, mercoledì 10 febbraio, per il Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, nella sua qualità di Vice Presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) con delega per le riforme istituzionali. Alle 8.30 del mattino parteciperà, alla Camera dei Deputati, all’audizione presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio, per l’esame del disegno di legge del Governo su “Interventi urgenti concernenti enti locali e regioni”. Successivamente, incontrerà, per un colloquio sullo stesso argomento, il Gruppo parlamentare dell’UDC alla Camera. Nel pomeriggio, interverrà, presso la Sala delle Conferenze della Camera dei Deputati, alla presentazione della ricerca promossa dall’IFEL e dalla Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale su “Federalismo, sistema fiscale, autonomie. Modelli giuridici comparati”. Del libro discuteranno, con altri ospiti, anche i Ministri alla Semplificazione Normativa, Sen. Roberto Calderoli, e ai Rapporti con le Regioni, On. Raffaele Fitto, e il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, On. Daniele Molgora. Infine, il Sindaco Perugini parteciperà al programma “Tornando a casa”, condotto da Enrica Bonaccorti su Radiouno Rai, che va in onda dalle 17,40 alle 18,55. Il suo intervento, previsto nel corso della trasmissione, riguarderà il rapporto tra sindaco e cittadini.

A Rende Enel premia le scuole calabresi con il concorso Playenergy

09 feb 10 Il sindaco di Rende, Umberto Bernaudo e l'assessore alla cultura del comune di Rende, Adelina Fabiano, faranno gli onori di casa nella Sala del Consiglio Comunale, dove verranno consegnati i premi agli studenti che hanno concluso da vincitori la fase regionale di "Playenergy" ed. 2008/2009. Il concorso, promosso da Enel con la collaborazione delle Istituzioni scolastiche Italiane e di altri 23 paesi esteri, è ormai giunto alla sesta edizione impegnando ben 200 scuole Calabresi ed oltre 4000 studenti. Sono stati proposti 40 progetti che hanno rappresentato la creatività, la fantasia e la spinta innovativa delle nuove leve Calabresi. Idee futuristiche ed idee dalla semplicità geniale si sono mischiate nelle proposte di parchi fotovoltaici, di lampioni e pale eoliche dalle linee sinuose, tanto da far ben sperare in una rapida espansione della cultura del rispetto ambientale ed di un uso intelligente e creativo dell'energia. Il 10 febbraio 2010, alle ore 10,00, circa centocinquanta studenti , provenienti da ogni parte della regione riceveranno il riconoscimento al loro impegno dalle mani del vicepresidente della Giunta Regionale Calabrese, prof. Domenico Cersosimo, insieme all’Assessore alla Istruzione della Provincia di Cosenza , Pietro Paolo Ruffolo e alle autorità scolastiche regionali. Si sono classificate al primo posto della loro categoria. le classi: Scuola Primaria classe 5 A - II Circolo Didattico- Rossano- prof. Maria Tavernise Scuola Secondaria di I grado classe 3- scuola “Don Bosco”- Pellaro- prof. Demetrio Pizzimenti Scuola Secondaria II grado classe 3 A- ITIS- Trebisacce- prof. Domenico De Luca La giuria ha inoltre assegnato delle menzioni speciali alle classi: Scuola Primaria classe 1B - Dir Didattica Mendicino, plesso Tivolille ˆprof. Maria Antonietta Principato; Scuola Secondaria di I grado classe 3B- Scuola media “G. Falcone”- Rende- prof Marcella Cianciola; Scuola Secondaria II grado classe 3I e 3 N- Liceo Scientifico “L. da Vinci” - Reggio Calabria- Laura Giovine Angela Misiano; Scuola Secondaria II grado classe 3 H- Liceo Classico “G. Da Fiore”- Rende- prof. Palmina Castellano gemellaggio con liceo Classico di Bucarest (miglior liceo classico della Romania)

Seminario Naturalismo e religione in Bernardino Telesio il 10 al palazzo della Provincia

09 feb 10 Il 10 febbraio alle 17.30 nel Salone degli Specchi del Palazzo Della Provincia il prof. Roberto Bondì (Università della Calabria) terrà una conferenza dal titolo "Naturalismo e religione in Bernardino Telesio". Naturalismo radicale, difesa della libertas philosophandi e rifiuto del principio di autorità, ma anche ricerca continua del compromesso con l'ortodossia cattolica: sono questi alcuni degli aspetti più significativi della vicenda biografica e intellettuale di Telesio. Da sempre si discute del suo rapporto con la Chiesa e si continuano a porre le stesse domande: quale valore hanno le dichiarazioni di sottomissione di Telesio? quale rapporto c'è tra anima corporea e anima divina? quali attributi ha il Dio di Telesio? Da qualche anno un documento, rimasto sconosciuto, permette di gettare nuova Luce su tutti questi aspetti. Ma per capirli fino in fondo occorre avere Presente l'intera produzione, manoscritta e a stampa, di Telesio. Roberto Bondì è professore associato di storia del pensiero scientifico all’Università della Calabria. Si occupa dei rapporti tra scienza e filosofia alle soglie della modernità e del dibattito scientifico e filosofico sull’ipotesi di Gaia. Ha pubblicato monografie su Telesio (Introduzione a Telesio, Laterza, 1997) e su Henry More (L¹onnipresenza di Dio, Rubbettino, 2001) e ha curato edizioni di Telesio (La natura secondo i suoi principi, La Nuova Italia, 1999: ristampa Bompiani, 2009) e di Bacon (Dei principi e Delle origini, Bompiani, 2005). I suoi ultimi due libri sono dedicati all’ipotesi di Gaia e al pensiero scientifico e ambientalista di Lovelock (Blu come un’arancia. Gaia tra mito e scienza, Utet Libreria, 2006 – Premio letterario Galileo, Selezione Giuria Scientifica, 2007; Solo l’atomo ci può salvare. L’ambientalismo nuclearista di James Lovelock, Utet Libreria, 2007). Ha Appena pubblicato la ristampa anastatica di un opuscolo sconosciuto di Telesio (B. Telesio, Ad Felicem Moimonam Iris, introduzione di R. Bondì, Les Belles Lettres, 2009).

Giovane Italia e Azione Giovani "una strada in memoria martiri Foibe"

09 feb 10 I rappresentanti di Giovane Italia – Azione Giovani di Cosenza chiedono al sindaco Perugini di intitolare una via alle migliaia di vittime barbaramente uccise nel 1943. "Con la Legge n.92 del 30 marzo 2004 -è scritto in una nota-, la Repubblica Italiana ha istituito il «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo delle popolazioni di Istria, Fiume e della Dalmazia, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli ‘infoibati’. Troppi anni sono passati per il riconoscimento di tale immane tragedia ed è ora che anche la Città dei Bruzi si unisca nel ricordare degnamente questa oscura pagina della storia italiana. Così i rappresentanti di Giovane Italia, Iolanda Cuomo, Manlio Speciale e Davide Bruno in accordo con Angelo Brutto, presidente provinciale Giovane Italia Cosenza e Roberto De Santis, coordinatore provinciale Giovane Italia Cosenza consapevoli di dare voce alla sensibilità dei propri concittadini, chiedono di restituire dignità alla memoria delle migliaia di italiani che, nell’indifferenza generale, sono stati barbaramente uccisi sul confine orientale e di quelli costretti all'esilio dalle terre natie per sfuggire alla repressione dei partigiani del Maresciallo Tito, con l’intitolazione di una strada, di un viale o di una piazza della propria città a queste incolpevoli vittime. «È fondamentale – hanno evidenziato i rappresentanti – offrire la possibilità alla cittadinanza di non dimenticare, è necessario stimolare le nuove generazioni al ricordo ed è anche per questo che chiediamo al sindaco Perugini di accogliere la nostra richiesta, consapevoli della sua importanza storica e culturale. Qualsiasi luogo può essere quello giusto, l’importante è che sia scelto con la consapevolezza che la memoria deve essere sempre custodita e difesa. Un’area della città - spiegano i dirigenti – vissuta dai cittadini può rappresentare la volontà di condividere un pezzo di storia con chi da troppo tempo piange i propri cari e ancora oggi aspetta giustizia». Sicuri del gradimento sincero con il quale il primo cittadino accoglierà tale proposta, che oltre a arricchire la città di luoghi simbolo di solidarietà e sensibilità, costituirà un punto di riflessione sul fatto che la storia non può e non deve essere strumento di lotta politica ma parte integrante della cultura e della tradizione di un popolo, senza amnesie ed angoli oscuri. Il 10 febbraio 2010 la Repubblica Italiana celebrerà ufficialmente questa ricorrenza, considerata solennità civile, e Cosenza, in ossequio a quanto statuito dalla precitata legge, ha l’occasione di unirsi con un gesto concreto al resto dell’Italia, dando seguito alle intenzioni del Legislatore il quale assicura che: “Nella giornata del Ricordo sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi…”.

Giovane Italia “La biblioteca di Rende in memoria dei martiri delle Foibe”

09 feb 10 I rappresentanti di Giovane Italia chiedono al sindaco di Rende, Umberto Bernaudo di intitolare la nuova struttura alle migliaia di vittime uccise al confine orientale italiano. «La nuova Biblioteca di Quattromiglia in memoria delle vittime delle Foibe». È la richiesta avanzata da Ignazio Francesco De Rango, dirigente Giovane Italia di Rende e Francesco Iovino, presidente Giovane Italia di Rende, per offrire un luogo della memoria alle migliaia di vittime italiane barbaramente uccise al confine orientale italiano.« La nostra richiesta – hanno evidenziato De Rango e Iovino – nasce dalla volontà di intitolare la biblioteca, per eccellenza culla della cultura, ad una vicenda legata ad un periodo storico nel quale l’indifferenza e l’odio vincevano su ogni cosa anche sulla dignità dell’individuo». I rappresentanti della nuova generazione Pdl ricordano che la Repubblica italiana ha istituito il Giorno del ricordo, il 10 Febbraio, in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo delle popolazioni di Istria, Fiume e della Dalmazia, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli ‘infoibati’.«È molto importante – continuano – che i nostri coetanei e soprattutto gli adolescenti non dimentichino ed è necessario fornire loro gli stimoli per ricordare. La biblioteca di Quattromiglia può essere il luogo adatto per custodire la memoria». E i dirigenti della sezione rendese si rivolgono direttamente al primo cittadino. «Confidiamo nella sensibilità del sindaco di Rende, Umberto Bernaudo per far si che la nostra proposta possa trovare accoglimento e vi sia un gradimento sincero dell’iniziativa, che oltre ad arricchire la città di luoghi simbolo di solidarietà e sensibilità, costituirà un punto di riflessione sul fatto che la storia non può e non deve essere strumento di lotta politica ma parte integrante della cultura e della tradizione di un popolo, senza amnesie ed angoli oscuri. Sicuri – concludono – di dare voce anche alla sensibilità dei nostri concittadini».

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