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Protesta della Vallecrati

 

Protesta dei dipendenti ValleCrati sui tetti della Provincia

03 set 09 Hanno occupato da ieri sera l'ultimo piano del nuovo palazzo degli uffici della Provincia di Cosenza spostandosi oggi anche sul tetto dell'edificio alcuni lavoratori del Consorzio Valle Crati che chiedono il pagamento delle spettanze arretrate e certezze per il loro futuro occupazionale. L'azienda alle cui dipendenze sono i lavoratori che hanno attuato la protesta si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani a Cosenza e nell'hinterland."Siamo stanchi - affermano i lavoratori - di assistere al continuo balletto delle responsabilità, non possiamo pagare colpe non nostre. Molti di noi hanno contratto debiti con le finanziarie e adesso si trovano nell'impossibilità di pagare. Questa volta non ci fermeremo, andremo avanti fino in fondo, fino a quando non ci diranno che il problema è stato risolto". E' stata anticipata a domani sera, intanto, l'assemblea dei sindaci del consorzio Vallecrati che dovrebbe sbloccare la situazione. La decisione è stata presa al termine della riunione straordinaria che si è tenuta in prefettura a Cosenza a cui hanno preso parte i rappresentanti delle sigle sindacali, i componenti del consiglio di amministrazione della società, il presidente del consorzio. La riunione è stata presieduta dal prefetto di Cosenza Melchiorre Fallica."Siamo disposti a tutto - sostengono ancora i lavoratori - per salvaguardare il nostro posto di lavoro. Se non otterremo risposte cominceremo lo sciopero della fame". Dopo la riunione svoltasi in prefettura i lavoratori hanno mantenuto lo stato di agitazione che terminerà solo quando ad assemblea dei sindaci conclusa verranno fuori soluzioni che gli stessi riterranno soddisfacenti

Bevacqua “Vicini ai lavoratori, nostre richieste inascoltate”. “Ringrazio il signor Prefetto di Cosenza, dott. Melchiorre Fallica, per aver tempestivamente convocato, nella giornata di oggi e su nostra richiesta, due distinte riunioni a cui hanno partecipato tutti gli attori principali di quella che ormai possiamo definire “la vertenza Vallecrati”, per tentare di trovare a questa vicenda, che penalizza e preoccupa da mesi i cittadini dell’hinterland cosentino, uno sbocco unitario e positivo”. E’ quanto ha dichiarato il Vice Presidente della Provincia di Cosenza, Domenico Bevacqua, a cui gli operai della Vallecrati che dalla notte scorsa occupano il nuovo Palazzo degli Uffici della Provincia di Vaglio Lise, in assenza del Presidente Mario Oliverio in viaggio di lavoro negli Stati Uniti, avevano sollecitato un intervento. “Pur non avendo nessuna competenza specifica in materia e, quindi, nessuna possibilità di intervento concreto -ha proseguito Bevacqua- abbiamo accettato volentieri di svolgere un ruolo di mediazione tra le parti, perché comprendiamo fino in fondo il dramma e le preoccupazioni degli operai, a cui non viene corrisposto lo stipendio da alcuni mesi e sul cui futuro pendono diversi punti interrogativi. Ad essi e alle loro famiglie manifestiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà”. “La Provincia e il Presidente Oliverio –ha aggiunto il Vice Presidente della Provincia- da più tempo si stanno battendo e continueranno a batteri perché venga definitivamente chiusa la fase della gestione commissariale in materia di gestione dei rifiuti e perché vengano trasferiti tutti i poteri agli enti locali, a partire dalle Province. Purtroppo, però, le nostre ripetute richieste non hanno sinora trovato ascolto.” “In questa situazione che, col passare del tempo rischia di aggravarsi ulteriormente-ha rimarcato Bevacqua- nella qualità di rappresentanti di un ente che potrebbe avere competenze che chiede da tempo e non ha ed è, per questo, impossibilitato ad agire, cerchiamo di fare quanto più possibile per aiutare il superamento della situazione e l’apertura di una fase nuova”. “Confidiamo nel senso di responsabilità dei lavoratori, della cui protesta apprezziamo il grado di civiltà e di rispetto finora mantenuto -ha concluso Bevacqua- ed a cui chiediamo accoratamente di non lasciarsi prendere dalla disperazione e dallo sconforto, rifuggendo da manifestazioni che potrebbero compromettere definitivamente il buon esito della trattativa in corso”.

CISL “Troppi rimpalli di responsabilità”. "Mai come quest'anno, alla ripresa della pausa estiva, si è registrata l'esplosione di tanti conflitti sociali nella nostra provincia. A questo proposito quanto sta accadendo nel settore dei rifiuti, e segnatamente nel sistema Valle Crati, non è più accettabile". E' quanto afferma, in una nota, il segretario generale della Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti. "E' assurdo - prosegue Tramonti - il continuo rimbalzo di responsabilità tra i vari soggetti pubblici e privati che fanno parte della società con l'unico risultato di lasciare senza lavoro e prospettive centinaia di lavoratori e famiglie. Urge, così come richiesto unitariamente, convocare immediatamente la conferenza dei servizi e misurare le reali volontà dei soci in modo da verificare se ancora sussistono le condizioni per il rilancio della società. Come se non bastasse a tutto ciò si aggiunge la drammatica situazione in cui è precipitato il mondo della scuola a causa delle scellerate scelte del Governo nazionale che ha di fatto manomesso l'intero sistema scolastico italiano". "E' inaccettabile - sostiene ancora Tramonti - dover registrare che in territori come il nostro, già profondamente segnati da crisi e lacerazioni sociali, si debbano subire decisioni unilaterali e senza alcuna gradualità: più di 1.000 posti di lavoro, tra docenze e personale Ata, è un prezzo troppo alto da dover pagare per una provincia debole come quella di Cosenza. Occorre l'impegno forte e congiunto di tutto il sistema politico e istituzionale affinché, di concerto con le parti sociali, si faccia fronte comune per arginare tale deriva e mettere in campo iniziative per limitare gli effetti di tali provvedimenti anche attraverso nuove progettualità (come quelle messe in campo di recente dal Governo Regionale), nella consapevolezza che tutto ciò non può essere considerato sostitutivo rispetto a quanto andrebbe fatto a livello nazionale"

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