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Rifiuti in cento città

Emergenza rifiuti a Cosenza, Perugini “raccolte 160 tonnellate di rifiuti”. La PS blocca incendiario di cassonetti.

09 set 09 “Dalle 14 di ieri con l’entrata in vigore dell’ordinanza straordinaria alle 11 di stamani, a Cosenza, sono state raccolte 160 tonnellate di rifiuti” così il Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, che ha parlato di un impegno straordinario a ciclo continuo per fare fronte alla situazione venutasi a creare nella città in seguito alla vertenza della Vallecrati, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti impegnata in una vertenza sul futuro occupazionale delle maestranze. I mezzi stanno andando a scaricare regolarmente quanto raccolto e, afferma il Sindaco, “oggi alle 14 si procederà a nuove attività di raccolta. Si tratta di un risultato soddisfacente se si pensa che, mediamente, sono 100 le tonnellate di rifiuti che a regime si raccolgono in un giorno. Si sta lavorando per intensificare ulteriormente la raccolta e pervenire ad un azzeramento della situazione nell’arco di 24 ore, con priorità di azione rivolta a ospedali e scuole. Due le questioni: la prima riguarda il sistema della raccolta nel suo complesso e l’altra quella, per me prioritaria, di tenere pulita la città. Tutto questo migliorando i servizi e garantendo il più possibile i livelli occupazionali”. Intanto per oggi pomeriggio è prevista una nuova riunione dei sindaci del Consorzio Vallecrati dopo le proteste degli operai che anche questa mattina avevano sigillato i cancelli della provincia di Cosenza con delle catene, subito riaperti dopo una trattativa con la Questura di Cosenza. Non si escludono altre azioni di protesta mentre tutta la città protesta per il fetore e la situazione di degrado in cui versa la città. La foto qui sotto è eloquente e riguarda un vicolo del centro storico.

Bloccato incendiario di cassonetti. Il piano coordinato d’intervento programmato nel Capoluogo dalla Questura di Cosenza per assicurare i servizi di raccolta dei rifiuti solidi urbani sta producendo i suoi primi positivi effetti anche in tema di repressione con particolare riguardo agli episodi di danneggiamento a mezzo incendio che in questi gironi stanno interessando il centro cittadino. I complessi servizi di prevenzione e repressione che vedono impegnate decine di poliziotti ed auto civetta della Questura hanno permesso di individuare l’autore dell’incendio di un cassonetto per la raccolta dei rifiuti a cui era stato dato fuoco nei giorni scorsi nel centro di Cosenza. L’ uomo nato e residente a Cosenza, con piccoli precedenti penali – sulla cui identità si mantiene il massimo riservo – è stato identificato attraverso la visione di alcuni filmati registrati da video camere poste poco distante dal sito ove collocato il cassonetto incendiato. A dare l’allarme alcuni cittadini che, dopo aver visto le fiamme, contattavano immediatamente la Centrale Operativa della Questura di Cosenza. Avvicinati dai poliziotti intervenuti hanno poi offerto una prima descrizione dell’uomo essenziale per individuare l’autore dell’incendio nei vari filmati visionati in Questura. Le informazioni raccolte presso gli archivi della Questura hanno, poi, permesso di dare un nome ed un cognome a quel volto a cui carico si sta ultimando un dettagliata informativa da inviare in Procura con l’accusa di danneggiamento aggravato a mezzo incendio.

Gentile “Grave quanto accade a Cosenza e Crotone”. "Oltre al commissariamento della sanità è opportuno sottrarre alla regione la delega al commissariamento ambientale: quello che sta succedendo a Cosenza, ma anche a Crotone, è la conferma dell'insipienza di questo esecutivo". Lo afferma in una nota il vice coordinatore regionale vicario del Pdl, sen Antonio Gentile. "I cosentini sono costretti a coabitare con la spazzatura - aggiunge Gentile - dopo aver pagato balzelli onerosi per un servizio che non viene loro reso. La quesitone ambientale comprendendo anche l'oscura vicenda di Aiello Calabro, certifica l'assenza di progettualità e di interventismo da parte di amministratori che sono tutti interni al centrosinistra. Sul Valle Crati divenuto serbatoio di voti e crocevia di conflitti di interessi gli amministratori locali e provinciali del centrosinistra hanno dimostrato il loro fallimento, plasticamente evidente e sofferto dalla popolazione". Per Gentile "gli interventi preannunciati da Berlusconi, con la realizzazione del secondo termovalorizzatore, sono quanto mai efficaci: è inutile dividerci se esso debba sorgere a Cosenza ( come tutti auspichiamo ) o se debba essere raddoppiato gioia Tauro quando si assiste al nulla e alla dilazione e quando si perdono cinque anni in chiacchiere e in silenzi".

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