Lite tra minorenni finisce in ospedale

Mandò in ospedale coetaneo con uno schiaffo, minorenne denunciato dalla Questura

28 ott 09 Una lite per namali motivi culmina in uno schiaffo. La vittiam cade a terra e si frattura il cranio finendo in ospedale. Dopo accurate indagini la Questura di Cosenza ha individuato e denunciato S.P. , 16 anni di Cosenza. Il ragazzo la sera del 25 ottobre scorso, nei pressi di un noto Bar di via degli Alimena, intorno le 19.00, al culmine di un litigio inizialmente solo verbale, nel colpire con uno schiaffo un suo coetaneo - M.M. anch’egli di Cosenza - provocava un trauma cranico con frattura occipitale e focolaio lacero contuso con ricovero presso il locale Ospedale dell’Annunziata ove i sanitari, pur non sciogliendo la prognosi, ad oggi registrano un quadro clinico stabile. Affinché si facesse piena luce sulla vicenda, determinante è stata la collaborazione ( alla Squadra Mobile definita piena ed incondizionata) offerta dai genitori di tutti i giovani coinvolti nell’episodio, sia, da parte della vittima – che, tuttavia, inizialmente riferiva d’essersi fortuitamente ferita- che da parte dell’aggressore. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei poliziotti del Questore G.B. SCIFO che nei giorni scorsi hanno raccolto tutte dichiarazioni testimoniali necessarie per ricostruire quanto accaduto. Da quanto accertato i due coetanei, entrambe sentimentalmente coinvolti per la stessa ragazza, dopo essersi incontrati nei pressi del Bar, iniziavano una discussione verbale al culmine della quale S.P. colpiva al viso il coetaneo che, tuttavia, perdendo l’equilibrio scivolava su alcuni gradini, riportando lesioni al capo ed al viso. Appena dopo il gesto i genitori dell’aggressore insieme al figlio riferivano quanto accaduto ai poliziotti, per di più recandosi personalmente presso l’Ospedale per sincerarsi delle condizioni di salute del giovane ricoverato. In Questura l’atteggiamento positivo assunto dai genitori così come dai minorenni ha contribuito a delineare il quadro entro cui inserire la vicenda non ascrivibile a fenomeni di c.d. “ bullismo” ma a motivi passionali. L’aggressore, alla presenza dei genitori, sconvolto per quanto accaduto – andato ben oltre le sue intenzioni – si mostrava rammaricato e profondamente pentito per il gesto. A carico del minorenne è stata redatta una comunicazione di reato indirizzata alla Procura della Repubblica per i minorenni di Catanzaro che valuterà gli aspetti penali della vicenda.

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