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Due arresti a Cosenza

 

Rubavano materiale in un cantiere su viale Mancini due arresti in flagrante del 113

04 nov 09 Gli agenti della Questura di Cosenza hanno arrestato nella notte due persone, Antonio Taranto, di 20 anni e Eugenio Barbieri, di anni 38, entrambi pregiudicati, che si erano introdotte in un cantiere di viale Mancini sorpresi a rubare materiale custodito al suo interno. Nella serata di ieri, infatti, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Cosenza, diretto dal Vice Questore Aggiunto dr. Pietro Gerace, ha tratto in arresto i due che si sono resi responsabili del reato di tentato furto aggravato in concorso. In particolare alle ore 20.20, personale dell’Ufficio Volanti, a seguito di segnalazione anonima pervenuta sul 113, si portava sul Viale Mancini, all'altezza dell'area di servizio ERG, presso il cantiere di un fabbricato per civile abitazione in quanto due soggetti, dopo aver divelto le lamiere di recinzione del cantiere, erano penetrati all'interno di uno stabile in costruzione. Dei due soggetti veniva data ampia e dettagliata descrizione, anche nell’abbigliamento indossato, pertanto, in base alle indicazioni ricevute, il personale di Volante intervenuto circondava il cantiere e, contemporaneamente, accedeva all’interno dello stesso dopo averne varcato la recinzione notando dall’esterno, attraverso un’ampia vetrata, una persona che stava scendendo precipitosamente da una scala e dopo essere giunta sul pianerottolo si dava alla fuga raggiungendo il piano interrato. Nel frattempo il personale di Volante rimasto fuori a bloccare le eventuali vie di fuga, intravedeva due soggetti che di corsa, uscendo dal piano interrato, tentavano di darsi alla fuga ma, tempestivamente, venivano fermati e bloccati dopo un breve inseguimento effettuato all'interno del perimetro del cantiere. I due soggetti bloccati corrispondevano esattamente a quelli dettagliatamente descritti dall’anonimo interlocutore ed uno, il Taranto, presentava un piccolo taglio sul palmo della mano destra, particolare che risulterà determinante ai fini del successivo arresto. Alla loro presenza non erano in grado di dare alcuna plausibile spiegazione e, pertanto, si provvedeva ad effettuare un’accurata ispezione dei luoghi, con esito positivo, in quanto all'interno del portone dello stabile venivano individuati otto scatoloni contenenti radiatori depositati per terra. Al primo piano dello stabile, sul pianerottolo, veniva rinvenuto un piccone utilizzato per la forzatura di una porta blindata sulla cui superficie esterna, in corrispondenza della serratura, venivano individuate due macchie fresche di sangue, opportunamente repertate, da parte del locale Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica, per i successivi riscontri. Altre porte blindate dello stesso stabile si presentavano con evidenti segni di effrazione ed all’interno di alcuni appartamenti già aperti, risultavano custoditi numerosi imballi contenenti radiatori della stessa marca di quelli rinvenuti in precedenza all'ingresso dello stabile. Pertanto, considerato gli innumerevoli ed inconfutabili elementi di prova raccolti, sia il Taranto che il Barbieri venivano tratti in arresto, in flagranza, per il reato di tentato furto aggravato in concorso. Di quanto accaduto, ne veniva data notizia al Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Cosenza, dr. Del Bene, il quale disponeva la traduzione dei due autori del reato presso la Casa Circondariale di Cosenza. L’attività di prevenzione della Squadra Volante, incessante e senza soste, in prossimità dell’ormai prossimo periodo natalizio verrà ulteriormente potenziata per volontà del Questore di Cosenza, dr. Giovanni Scifo.

 

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